Aci, battere il traffico più dello smog

11 Dicembre 2008

Inserito il 05/12/2008

Nelle 10 maggiori città italiane circolano 5,2 milioni di auto che, messe insieme, formerebbero una coda a doppia fila tra Roma e Tokyo, lunga oltre 20.800 chilometri. Nelle città italiane la congestione del traffico è dunque un problema ancor più rilevante dell’inquinamento che ne deriva. E’ l’allarme lanciato dall’Automobile Club d’Italia, socio fondatore di TTS Italia, che torna a sottolineare la mancanza di una politica integrata dei trasporti in occasione della settima edizione di ”Mo.Ve”, il Forum internazionale sulla mobilità urbana, che si è svolto il 25 e 26 novembre scorso a Venezia. Secondo l’Aci, gli italiani spendono 160 miliardi di euro ogni anno per muoversi con l’auto anche perché, sottolinea, non hanno alternative al mezzo privato. Di fronte alla prospettiva di rimanere comunque imbottigliati nel traffico, i nostri concittadini preferiscono la comodità della propria vettura ai disagi degli autobus. Tant’è l’aumento del 7% della domanda di trasporto pubblico che si è registrata nel 2007 è attribuibile solamente al rincaro dei carburanti negli ultimi anni. E non è tutto: le statistiche europee evidenziano il gap infrastrutturale che ci divide dagli altri Paesi e il grado di dipendenza dall’auto che nel nostro Paese risulta più alto che altrove. A Vienna, ad esempio, i bus viaggiano a una velocità media di 20 km/h con 600 km di corsie riservate. A Roma, invece, i mezzi pubblici “corrono” a soli 12 km/h con appena 100 km di corsie preferenziali. Inoltre, “all’estero si adottano provvedimenti integrati di congestion e pollution charge coniugati con il potenziamento della rete di trasporto pubblico – dichiara il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi – mentre in Italia si affrontano le criticità della mobilità con provvedimenti tampone, dettati dall’emergenza, che penalizzano il trasporto privato senza potenziare quello pubblico”. Secondo Gelpi “per combattere il traffico e l’inquinamento serve un piano di azione a 360 gradi che agisca sulla domanda e sull’offerta di mobilità, soprattutto in ambito urbano, mentre a favore delle famiglie – aggiunge – va varato un piano di sostegno economico per facilitare la sostituzione dell’automobile
più vecchia, insicura e inquinante, abbattendo i costi di gestione dei veicoli con la rimodulazione del bollo auto per i veicoli a minore
impatto ambientale”. “Per le amministrazioni locali – conclude Gelpi – andrebbero previsti anche incentivi per ammodernare il parco mezzi del trasporto pubblico, soprattutto con nuovi autobus a metano ed elettrici”.

Fonte: ACI