Bicicletta al centro del sistema trasporti per salvare vite e creare lavoro

16 Aprile 2014

Mettere la bicicletta al centro del sistema urbano dei trasporti potrebbe salvare la vita di oltre 10.000 persone e creare almeno 76.600 posti di lavoro nelle città europee. Non bicicletta e basta: perché questa possa divenire davvero la scelta base di tutta la popolazione, va integrata con il trasporto pubblico locale che permetterebbe così di coprire tutte le distanze senza nessun disagio, e soprattutto senza mai far sentire l’esigenza di un’autovettura privata. Il modello è quello di Copenhagen, dove la quota modale di spostamenti quotidiani in bicicletta si è ormai consolidata sul 26%. A sostenere la necessità ormai impellente di esportare il modello danese è il report appena pubblicato dall’Unece, la Commissione economica per l’Europa dell’Onu e dall’Ufficio regionale europeo dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Copenhagen ha da poco inaugurato la prima autostrada per biciclette, pensata per chi vive in periferia ma lavora in centro, come la maggior parte dei cittadini europei. I risultati sono stati presentati in occasione della riunione del ‘Fourth High-level Meeting on Transport, Health and Environment’ a Parigi. “Un sistema di trasporto efficiente è essenziale per il funzionamento delle moderne economie – ha affermato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per l’Europa dell’Oms – Tuttavia, il trasporto può danneggiare notevolmente l’ambiente e la salute. Ecco perché chiediamo che da Parigi esca una dichiarazione audace che solleciti più investimenti governativi nel settore dei trasporti ecosostenibili. Investire in questo settore potrebbe creare nuovi posti di lavoro, garantire una salute migliore derivata dall’attività fisica con le due ruote, meno incidenti stradali, una riduzione del rumore e una migliore qualità dell’aria delle città”.

Fonte: Eco dalle Città