Clima: emissioni di CO2 in aumento

15 Maggio 2018

Dal 2016 al 2017 le emissioni di CO2 prodotte dalla combustione di carburanti di origine fossile nel settore energetico sono aumentate dell’1,8% in Europa e del 3,2% in Italia. Lo comunica Eurostat, l’ufficio statistico europeo, che ha pubblicato le prime stime dei livelli di emissioni per il 2017.
Le emissioni di biossido di carbonio sono salite nel 2017 nella maggioranza degli Stati membri: quelli che hanno registrato l’incremento maggiore sono Malta (+12,8%), Estonia (+11,3%), Bulgaria (+8,3%), Spagna (+7,4%) e Portogallo (+7,3%). Virtuosi, invece, sette Stati membri, tutti al nord, dove le emissioni sono calate: Finlandia (-5,9%), Danimarca (-5,8%), Regno Unito (-3,2%), Irlanda (-2,9%), Belgio (-2,4%), Lettonia (-0,7%) e Germania (-0,2%). In Italia sono aumentate del 3,2%, come in Francia: i due Paesi pesano per il 10,7% e il 10% rispettivamente delle emissioni totali; la Germania pesa per il 23%, il Regno Unito per l’11,2%, Malta per lo 0,05%.
“Le emissioni di CO2 contribuiscono in maniera determinante al riscaldamento globale e rappresentano circa l’80 per cento di tutte le emissioni di gas serra dell’Unione Europea”, scrive Eurostat nel suo report “Sono influenzate da fattori quali le condizioni climatiche, la crescita economica, le dimensioni della popolazione, i trasporti e le attività industriali”.
L’ufficio statistico ricorda come le importazioni e le esportazioni di prodotti energetici abbiano un impatto sulle emissioni di CO2 solo nel Paese in cui i combustibili fossili vengono bruciati: ad esempio se il carbone è importato, ciò comporta un aumento delle emissioni, mentre se viene importata elettricità, non ha effetti diretti sulle emissioni nel Paese importatore, in quanto queste sarebbero già state segnalati nella nazione esportatrice.

Fonte: Eco dalle Città