I trasporti rimangono la principale causa di emissioni dannose nell’Ue

17 Ottobre 2008

Inserito il 17/10/2008

Nell’Europa a 27 i trasporti su strada sono la principale fonte di emissioni di NOx, CO e NMVOC (composti organici volati ad esclusione del metano); la seconda fonte, per importanza, di emissioni di particolato (PM 10 e PM 2,5) e la principale causa di danni alla salute umana per inquinamento.
Sono solo alcuni dei emersi dal Annual Emission Inventory della Commissione Europea presentato alla convention UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) sul Long-Range Transboundary Air Pollution: un incontro che dal 1979, anno della sua nascita, costituisce un importante momento di indirizzo e informazione riguardo ai maggiori problemi ambientali della regione UNECE, ma anche una occasione di collaborazione scientifica e negoziazione politica. Nel documento sono stati analizzati e messi a confronto i dati relativi al periodo 1990-2006 dai 27 stati dell’Ue, con una particolare
attenzione al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto, monossido di carbonio e di composti organici volatili non metanici, come benzene e etanolo ed infine la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sottili PM10 e PM2.5 dopo il riscaldamento nel settore residenziale. “Tra il 1990 e il 2006 – scrive l’Agenzia Europea per l’Ambiente -le emissioni di ossidi di nitrogeno sono scese del 35 per cento, anche se il cambio totale della percentuale di emissioni tra il 2005 ed il 2006 è stato piccolo, con decrescita dell’ 1,8 per cento grazie alle restrizioni cui hanno provveduto Germania, Italia e Regno Unito”. Insomma, apparentemente gli stop al traffico e i provvedimenti per tenere sotto controllo gli scarichi industriali hanno qualche effetto positivo. Tuttavia, il rapporto dell’EEA sottolinea che in Europa il trasporto su strada è ancora, soprattutto, un pericolo potenziale per la nostra salute. Gli strati di ozono a livello del terreno creati dagli ossidi di nitrogeno, ad esempio, possono provocare in alcune persone gravi difficoltà respiratorie.

Fonte: Trambus