La cordata Enav-Telespazio gestirà Egnos, il Gps della Ue

28 Giugno 2013

telespazioLa Ue ha assegnato ieri alla joint venture tra Telespazio, socio ordinario di TTS Italia, e Essp – società in cui l’ Ente nazionale di assistenza al volo italiano (Enav controlla il 16%) – la gara da 500 milioni per la gestione del sistema satellitare Egnos, utilizzato per guidare decolli e atterraggi degli aerei, in grado di identificare la posizione geografica con un margine di errore di due metri contro i 20 garantiti fino ad oggi dal network del Global Positioning System (Gps) americano.
«L’ Italia ha fatto squadra e grazie alle competenze satellitari di Telespazio e al knowhow di Enav ha vinto un’ asta ad alto contenuto tecnologico che porterà posti di lavoro e ricerca hi-tech nel nostro paese – spiega Massimo Garbini, amministratore unico dell’ ente -. Sarà un volano per incrementare l’ esperienza tecnologica nazionale. Non solo: nell’ ambito del progetto di espansione in Nord Africa, vorremmo creare una base anche a Lampedusa». La cordata (i soci di Enav sono le omologhe organizzazioni di Germania, Francia, Spagnam Inghilterra, Portogallo e Svizzera) ha battuto concorrenti come Astrium – controllata da Eads – e la tedesca Dlr e gestirà il servizio per 8 anni. Egnos funziona incrociando i dati del Gps con una rete di tre satelliti e 44 postazioni a terra che consentono di affinare di molto la precisione della localizzazione. Nel 2011, ha ricevuto il via libera da Bruxelles per l’ utilizzo aeronautico. In Italia è già stato attivato a Fiumicino, Linate e Malpensa e entro il prossimo dicembre verrà installato in tutti gli aeroporti gestiti da Enav. Grazie al sistema satellitare Ue sono state riviste e migliorate le rotte e le traiettorie di avvicinamento agli scali e sono stati sforbiciati i tempi di rullaggio in pista dei velivoli. Risultato: solo nel 2012 – secondo i calcoli dell’ Enav – sono state tagliate nei cieli italiani 750mila ore di volo e 80mila minuti di rullaggioa terra, con un risparmio secco di 4.200 tonnellate di carburante e di 13.500 tonnellate di emissioni di CO2. Egnos – utilizzato anche in agricoltura e per la navigazione marittima – sta iniziando a muovere i primi passi anche sul fronte della commercializzazione privata. E grazie alla sua precisione, il sistema comunitario è diventato lo standard per molti navigatori per auto. E pure lo sviluppo delle potenzialità reddituali del sistema satellitare di geolocalizzazione sarà gestito con ogni probabilità dalla cordata Enav-Telespazio.

Fonte: La Repubblica.it