Milano si prepara per lo scooter sharing

12 Settembre 2014

A Barcellona si chiama Motit ed è partito con una prima sperimentazione nel 2013. Una flotta di veicoli elettrici e uno slogan: “Fàcil, Ràpido-ùnico”. Il sistema è simile a quello delle auto: tramite un’app (e con un preavviso di dieci minuti) si prenota la moto, si sblocca con una carta e, dopo aver indossato il casco custodito in un vano ricavato sotto il manubrio, si va.
A Parigi il progetto faceva parte del programma elettorale del sindaco Anne Hidalgo. E il nome scelto dopo “Vélib” (coniato per le due ruote a pedali) e “Autolib” (per le quattro ruote) non poteva che essere “Scootlib”. Adesso anche Milano vuole completare il tris di mezzi in condivisione. E si prepara a entrare a far parte della mappa delle prime città internazionali che stanno lanciando questo nuovo servizio. Infatti, dopo il bike sharing e il car sharing, Milano vuole inaugurare per Expo lo scooter sharing.
«È un’idea affascinante perché non sarà un’iniziativa estemporanea: in questo modo a Milano qualsiasi tipo di mezzo di trasporto esistente sarà utilizzabile in condivisione», annuncia l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran.
Sono stati i privati  italiani e internazionali a bussare alla porta dell’Amministrazione milanese per proporre il piano: una lettera formale inviata da un operatore del settore dei servizi in condivisione, e altre due realtà simili si sono fatte avanti.
Il modello sarà lo stesso che ha segnato l’espansione del car sharing: l’amministrazione pubblicherà entro la fine dell’anno un avviso pubblico con caratteristiche e regole di ingaggio. A quel punto il mercato potrà avanzare le proprie offerte. L’obiettivo è di partire con il servizio in tempo per Expo. Le moto potranno essere elettriche, ma non sarà un vincolo.
In città tutto è partito con Bikemi. E oggi le biciclette, che in questi giorni si sono “vestite” con le bandiere dei 28 Paesi dell’Unione in onore del Semestre europeo e dell’arrivo dei ministri degli Affari generali, sono diventate 3.600 distribuite in 202 stazioni.
Numeri che crescono come chi le utilizza. Ad agosto, grazie anche a una promozione (la tessera annuale si paga 26 euro anziché 36), gli abbonati sono stati 1.316, il 51 per cento in più del 2013. E gli iscritti totali stanno raggiungendo il traguardo dei 28mila.
È stato il car sharing, però, a segnare un’espansione ancora più importante. In questo momento sono 1.900 i motori da affittare. E presto saliranno ancora. Tre gli operatori privati, con Enjoy che ha appena annunciato di aver conquistato 100mila iscritti e fa girare 644 Fiat 500. Le Smart di Car2go, invece, sono 789 e gli utenti circa 70mila. L’ultimo arrivato è Twist, che da 80 Volkswagen Up vuole passare dopo l’estate a 500.
GuidaMi ha 5.542 clienti e 158 mezzi. Anche e-Vai di Trenord si sta espandendo, con due nuove postazioni inaugurate alla Fiera di Rho-Pero. In questo caso si tratta di un car sharing elettrico esteso a livello regionale, con 100 mezzi e 23mila iscritti lombardi. Infine i 120 quadricicli elettrici di EQ Sharing, che si possono noleggiare in stazioni spuntate vicino a quelle della metropolitana e ai binari ferroviari.

Fonte: Clickmobility