Mobilità a Roma: dopo 15 anni il nuovo piano del traffico

30 Gennaio 2014

Dopo 15 anni arriva il nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) per Roma: l’ultimo, quello del 1999 è stato strumento innovativo e catalizzatore di sostanziali cambiamenti per la mobilità romana, ma ora “La città si è estesa, ha cambiato necessità”, afferma Annamaria Cesaretti presidente della commissione mobilità, presentando in Campidoglio il Nuovo Piano Generale del Traffico Urbano per la capitale. “È un piano innovativo che costituisce un enorme sforzo per l’amministrazione soprattuto per quanto riguarda il reperimento dei fondi, nonostante sia stato pensato come un piano di austerity”.
Il nuovo piano ha come finalità quella di affrontare la gestione della mobilità in un quadro di sistema garantendo equilibrio tra le esigenze delle diverse componenti e favorendo al massimo l’integrazione tra i diversi modi di trasporto sull’intero territorio urbanizzato. “È un piano che vuole consentire a tutti i cittadini di avere le stesse opportunità. Non deve essere privilegiato chi abita nelle zone centrali o semi centrali”, specifica Guido Improta, Assessore Mobilità e Trasporti di Roma Capitale.  Dopo la presentazione ufficiale in Campidoglio del 30 gennaio, il Piano, prima di essere portato all’approvazione della giunta, per un mese “verrà valutato dai municipi, dalle associazioni di categoria, dai cittadini: riteniamo la consultazione un passaggio fondamentale”. Ma Improta promette che non appena sarà pronto, il Piano verrà applicato in tempi brevi: “la città non può permettersi di aspettare ancora”. I principi cardine del nuovo PGTU “saranno vivibilità, inclusione sociale, competitività, condivisione, equità, sostenibilità ambientale, accessibilità” prosegue Improta.
Gli obiettivi del nuovo PGTU sono:
Nuova ripartizione modale: +6% sul TPL rispetto alla situazione attuale (+34.000 spostamenti nell’ora di punta)
Trasporto Pubblico: +20% velocità commerciale su assi portanti; +20% utenti serviti
Corsie preferenziali: aumento della dotazione del 40%
Ciclabilità: 2% d’uso sistematico entro 2 anni; 4% in 5 anni (10% nel centro storico)
Sicurezza stradale: -50% delle vittime entro il 2020
Isole ambientali: una ogni municipio e per l’intero centro storico
Fluidificazione della rete “portante”: centralizzazione e coordinamento semaforico
Car sharing: triplicare l’offerta di Roma Capitale (car sharing classico) e introdurre fino a 2.500 veicoli per offerta a “flusso libero”
Bike sharing: fino a 80 ciclostazioni +1000 biciclette.

Fonte: Eco dalle Città