Organizzazione Mondiale della Sanità: 9 persone su 10 respirano aria inquinata

8 Maggio 2018

L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha pubblicato nuovi dati sui rischi a cui è sottoposta la salute umana a causa dei livelli di inquinamento dell’aria che – come rivelato – “rimangono pericolosamente alti in molte parti del mondo”. I nuovi dati indicano che 9 persone su 10 respirano aria contenente alti livelli di inquinanti. Stime aggiornate rivelano “un allarmante prezzo divite umane” con “7 milioni di persone che muoiono ogni anno” a causa di inquinamento dell’aria all’esterno e all’interno delle abitazioni.
“L’inquinamento dell’aria ci minaccia tutti – avverte Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale OMS – è inaccettabile che oltre 3 miliardi di persone, la gran parte donne e bambini, respirino ancora fumi tossici ogni giorno a causa dell’uso di stufe e fornelli alimentate da combustibili inquinanti nelle loro case. Se non agiamo con urgenza sull’inquinamento dell’aria, non arriveremo mai nemmeno vicini a raggiungere uno sviluppo sostenibile”.
L’OMS sottolinea che “l’inquinamento dell’aria è un fattore di rischio critico per le malattie non trasmissibili causando un quarto (24%) di tutte le morti di adulti per malattie cardiache, il 25% di quelle da ictus, il 43% di quelle da malattie polmonari ostruttive croniche e il 29% di quelle da cancro ai polmoni”. Il solo inquinamento ambientale dell’aria, quello all’esterno delle abitazioni, prosegue l’OMS, è stato responsabile da solo di circa 4,2 milioni di morti nel 2016, mentre l’inquinamento dell’aria nelle case – causato dalle cucine alimentate con tecnologie e combustibili inquinanti – ha causato circa 3,8milioni di morti nello stesso periodo.
Più del 90% delle morti legate all’inquinamento dell’aria avvengono in Paesi a basso e medio reddito, principalmente in Asia e Africa, seguono i Paesi a basso e medio reddito delle regioni del Mediterraneo orientale, l’Europa e le Americhe. Circa 3 miliardi di persone – piu’ del 40% della popolazione mondiale – nelle proprie case ancora non hanno accesso a combustibili e tecnologie puliti per cucinare, circostanza questa che rappresenta la principale fonte di inquinamento domestico dell’aria. L’OMS ha monitorato l’inquinamento domestico per più di un decennio e, “mentre il tasso di accesso a combustibili e tecnologie pulite sta salendo ovunque, i miglioramenti non stanno nemmeno tenendo il passo con la crescita della popolazione in molte parti del mondo.
“Molte delle mega città del mondo superano i livelli della qualità dell’aria dell’OMS di cinque volte”, particolarmente nella regione Mediterranea orientale e nel Sud Est asiatico, dice Maria Neira, direttore del dipartimento di Salute pubblica e Determinanti sociali e ambientali della salute dell’OMS e tra gli autori dello studio. “I leader politici a ogni livello di governo, inclusi i sindaci, stanno iniziando a prestare attenzione al tema e a intraprendere azioni- conclude Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale OMS- la buona notizia è che stiamo vedendo sempre più governi aumentare il loro impegno nel monitoraggio e nella riduzione dell’inquinamento dell’aria, così come si registra un’azione più globale dal settore sanitario e altri, come trasporti, edilizia ed energia”.
Tra le azioni messe in campo l’OMS segnala il ‘Pradhan MantriUjjwala Yojana Scheme’, un programma del ministero del Petrolio e Gas naturale dell’India che ha fornito a circa 37 milioni di donne che vivono sotto la soglia della povertà connessioni gratis a gas Gpl per sostenere il loro passaggio a un uso energetico casalingo pulito. Mexico City si è, invece, impegnata a raggiungere standard più severi per le emissioni dei veicoli tra le quali il passaggio a autobus che non emettano fuliggine e il divieto sulle auto private a gasolio dal 2025.

Fonte: www.trasporti-italia.com