Presentato disegno di legge sul riordino delle regole che disciplinano il TPL

26 Marzo 2014

I diritti e la dignità dei pendolari sono al centro del disegno di legge sul riordino delle regole che disciplinano il trasporto pubblico locale e regionale, frutto del lavoro svolto dai componenti PD della Commissione Trasporti al Senato. Il disegno di legge intende conferire una delega al Governo per la riforma e il riordino della disciplina in materia di trasporto pubblico locale e regionale. Gli assi principali dell’intervento di riordino sono quattro: la ridefinizione dei livelli essenziali di servizio universale, da garantire attraverso il sussidio delle risorse pubbliche e conseguente determinazione dei loro costi standard; il recupero di efficienza ed efficacia del sistema, attraverso il superamento di sovrapposizioni e parallelismi e l’impianto di un processo di integrazione tra le diverse modalità di trasporto; il completamento della liberalizzazione del trasporto su gomma e programmazione/intensificazione dei processi di liberalizzazione del trasporto ferroviario universale, nazionale e regionale; individuazione di nuovi meccanismi di reperimento delle risorse, di continuità e affidabilità delle dotazioni finanziarie del settore, tanto per ciò che riguarda l’esercizio, quanto per gli investimenti in materiale rotabile. Rispetto ai criteri sino ad oggi adottati, secondo i proponenti, occorre integrare, ai fini dell’individuazione dei livelli essenziali di servizio, i parametri relativi alla percentuale di equilibrio tra la quota di copertura dei costi affidata alla contribuzione pubblica e quella generata dalle tariffe, con quelli derivanti dalla densità demografica e dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio. La chiave per realizzare questo duplice obiettivo sta in un’efficace definizione dei costi standard, il cui computo complessivo va posto quale base “garantita” del flusso di trasferimenti di risorse per l’esercizio dallo Stato alle Regioni e da queste ai vari enti soggetti di delega.
Inoltre, la recente costituzione dell’Autorità dei Trasporti, costituisce un fattore di garanzia in termini di terzietà nella regolazione e nella definizione dei bandi di gara per l’assegnazione dei servizi di trasporto. Dai bandi di gara deve passare il discrimine dell’assegnazione di risorse incentivanti e premiali in ragione di obiettivi predeterminati quali: le integrazioni tra le diverse modalità di trasporto; l’integrazione tariffaria; le integrazioni societarie strettamente finalizzate ad elementi di efficientamento e di qualità, come un rapporto congruo tra addetti diretti al servizio e indiretti, o la realizzazione di investimenti finalizzati al rinnovamento della flotta e del materiale rotabile,  o anche l’attivazione di servizi di infomobilità e telecontrollo della flotta. Su questo specifico terreno il nostro paese nel suo complesso necessita di un recupero di credibilità anche in una dimensione comunitaria.

Fonte: Ferpress