Sicurezza stradale: a Roma il tavolo del Road Safety Toward 2020

24 Novembre 2014

Si è svolta a Roma, nell’aula del Consiglio superiore dei Lavori pubblici di piazza di Porta Pia, la Conferenza internazionale sulla sicurezza stradale, organizzata dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, European Road Safety Council e Fondazione Ania per la Sicurezza stradale, nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo. Si è discusso di sicurezza stradale e del contributo che il nostro Paese intende fornire per l’obiettivo europeo dell’ulteriore dimezzamento delle vittime da incidente stradale entro il 2020. “Il tema della sicurezza è uno degli obiettivi prioritari, non solo del semestre di presidenza italiana. Peraltro, anche su questo tema l’Italia è in prima fila per raggiungere il comune obiettivo di riduzione degli incidenti, che travalica qualsiasi barriera per fare il possibile e l’impossibile al fine della salvaguardia, non solo della vita umana, ma anche della sua qualità. La possibilità di riunire i maggiori responsabili ed esperti europei di sicurezza stradale consente di individuare un momento di approfondimento, confronto e scambio di cui far tesoro, per approcciare in modo sempre più scientifico, strutturato e sistematico gli impegni di miglioramento della sicurezza stradale in prospettiva 2020”. Educazione e prevenzione sono stati al centro del dibattito: formazione nelle scuole, patente a punti estesa anche ai minori, sono tra i fattori che Lupi ha riportato all’attenzione di tutti. Il Ministro ha poi insistito sulla necessità del cambio di atteggiamento necessario anche da parte di istituzioni ed enti locali, che ad esempio dovrebbero investire il denaro delle multe nella sicurezza, fino a puntare all’obiettivo zero sanzioni. In merito all’iter del Codice della Strada, Lupi ha detto: “La legge delega che prevede la riforma del Codice è al Senato, che auspico acceleri l’esame del nuovo Codice, nonostante le oltre 40 audizioni previste dalla Commissione: ho profondo rispetto per il lavoro parlamentare, ma forse dovremmo capire che se le stesse audizioni le ha già fatte la Camera, si dovrebbe fare tesoro del lavoro svolto. I tempi del Senato rischiano di allungarsi troppo, il governo potrebbe decidere di anticipare con altri strumenti alcuni provvedimenti ritenuti più urgenti”. Il Ministro ha quindi toccato l’argomento dell’introduzione del reato di omicidio stradale sottolineando che si tratta di un tema che necessita di una valutazione non solamente in ambito nazionale ma europeo. La Conferenza si è svolta in due sessioni, a cui sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, autorità delle istituzioni nazionali ed esperti del settore.

Fonte: Trasporti-Italia.com