Sicurezza stradale: l’UE comunica il minor numero di vittime della strada mai registrato nell’Unione e la prima fase di una strategia in materia di feriti in incidenti stradali

22 Marzo 2013

Le vittime della strada nell’UE sono diminuite del 9% nel 2012. In base ai nuovi dati
pubblicati nei giorni scorsi dalla Commissione Europea, nel 2012 si è registrato il minor numero di vittime della strada nei paesi dell’UE da quando sono stati raccolti i primi dati.
Le statistiche dei singoli paesi indicano che il numero delle vittime della strada varia sensibilmente all’interno dell’UE. I paesi con il minor numero di vittime della strada restano il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca, con circa 30 decessi per milione di abitanti. Rispetto ai dati del 2011, anno in cui la mortalità sulle strade è diminuita solo
del 2%, il calo del 9% registrato nel 2012 indica che vi è un rinnovato impegno da parte
degli Stati membri a conseguire l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada tra il 2010 e
il 2020. Per conseguire tale obiettivo, è necessaria una riduzione media di circa il 7%.
Il dato più preoccupante delle statistiche relative alla sicurezza stradale del 2011 è stato il considerevole aumento delle vittime appartenenti a gruppi vulnerabili, quali pedoni,
motociclisti e anziani, nonostante una complessiva riduzione degli incidenti stradali. In
base ai dati provvisori, nel 2012 il numero delle vittime appartenenti a gruppi vulnerabili si
è ridotto considerevolmente.
Il programma europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 presenta progetti intesi a dimezzare il numero di morti sulle strade europee nei prossimi dieci anni. Vi figurano proposte che hanno l’obiettivo di conseguire miglioramenti per quanto concerne i veicoli, le infrastrutture e il comportamento degli utenti della strada. Tra le principali iniziative recenti si annoverano:una nuova patente di guida dell’UE a partire dal gennaio 2013, che prevede norme più restrittive in materia di accesso dei giovani ai motocicli più potenti; piani di attuazione nazionali, presentati dagli Stati membri, che offrono un ricco repertorio di buone pratiche; norme di attuazione transfrontaliere per contrastare le violazioni del codice della strada commesse all’estero; sviluppo di una strategia in materia di lesioni.

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Fonte: Commissione Europea