Torino: dal 2009 si allarga la ZTL

11 Settembre 2008

Inserito il 11/09/2008

Al ritorno dalle vacanze la Giunta torna a parlare di mobilità e di limitazioni al traffico. Il Comune pare intenzionato a voler estendere il divieto di circolazione della Ztl Centrale -che dalle 7,30 alle 10,30 consente libertà di movimento ai soli residenti- alla pù ampia e di più semplice identificazione Ztl Ambientale. Non ci sono ancora certezze sui tempi di unificazione delle due Ztl ma è probabile che questa avverrà solo dopo l’intallazione di 20 ulteriori telecamere ai confini dell’area, cioè non prima della primavera 2009.
Gli occhi elettronici, oltre a garantire il pieno rispetto dei provvedimenti, potrebbero essere utilizzati per far pagare un pedaggio per chi decide di entrare in ogni caso nell’area centrale pur non essendo residente o in possesso di un veicolo ambientalmente conforme. Un’ipotesi questa appoggiata in Giunta dall’assessore alla Mobilità Maria Grazia Sestero e dal collega all’Ambiente Domenico Mangone, per il quale il provvedimento potrebbe interessare l’intero territorio cittadino.
Il “Green Pass” -così viene definito nello studio preliminare dell’assessore Mangone – sarebbe indirizzato in particolar modo ai conducenti residenti fuori Torino, circa 228 mila veicoli che ogni giorno entrano in città.
Il costo giornaliero del “pass” varierebbe a seconda del tipo di veicolo. Sei le categorie ipotizzate: viola (auto diesel e benzina con cilindrata superiore i 3000 cc), rosso (auto diesel Euro2 e Euro3 superiori ai 2000 cc e veicoli merci diesel Euro2 e Euro3), arancione (auto diesel Euro2 e Euro3 inferiori ai 2000 cc, diesel Euro4 tra i 2000 e i 3000 cc), giallo (auto benzina Euro1, auto diesel Euro4 inferiori ai 2000 cc), blu (benzina Euro2-3-4 escluse quelle di piccola cilindrata, veicoli merci a benzina Euro1-2-3-4), verde/esentati dal pagamento (tutti i veicoli “ecologici” a metano, gpl, elettrici e ibridi anche trasformati, auto benzina Euro 2-3-4 di piccola cilindrata e auto occupate da almeno 4 persone).

Fonte: Eco dalle Città