Torino e Milano: parte la sperimentazione della micromobilità

1 Agosto 2019

Tour groups of tourists on the streets of Paris by SegwayDopo l’emanazione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture, Torino e Milano, in contemporanea, hanno dato l’avvio alla sperimentazione della micromobilità elettrica sul proprio territorio permettendo così a hoverboard, segway, monopattini elettrici e monowheel di poter circolare.
A Torino monopattini elettrici e segway potranno circolare nelle zone 30, nelle strade a velocità limitata a 30 km/h e nelle piste ciclabili e ciclopedonali.
“Abbiamo inteso aderire a questa possibilità per offrire ai cittadini altre modalità di mobilità alternative e per agevolare il cosiddetto ‘ultimo miglio’ negli spostamenti intermodali – spiega l’assessora Maria Lapietra -. Si tratta di un servizio che si può integrare con quelli già attivi contribuendo così a diminuire l’uso dei mezzi più inquinanti aiutandoci a migliorare l’ambiente e la qualità dell’aria”
Fino ad oggi vietati, monopattini e segway dovranno essere condotti esclusivamente da maggiorenni e minori in possesso della patente AM e potranno viaggiare alla velocità massima di 20 km/h utilizzando il necessario limitatore di velocità. I mezzi dovranno inoltre essere dotati di segnalatori acustici e il motore elettrico che li alimenta non potrà avere una potenza superiore a 500W.
Monopattini e segway potranno essere parcheggiati nelle aree e negli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli, in punti ove non ci siano interferenze con pedoni e altri veicoli e in altre aree di sosta che l’Amministrazione individuerà con apposite ordinanze.
Da mezz’ora dopo il tramonto, per tutto il periodo di oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche lo richiedano, i mezzi sprovvisti o mancanti deli dispositivi utili alla segnalazione visiva, non potranno essere utilizzati ma solo condotti o trasportati a mano.
Dopo il tramonto del sole fino a mezz’ora prima del suo sorgere, inoltre, gli utilizzatori di monopattini e segway avranno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle autoriflettenti ad alta visibilità.
La sperimentazione, per la quale è stato stabilito un periodo massimo di 24 mesi, partirà dopo il posizionamento della prevista segnaletica e sarà accompagnata da una campagna informativa che si svilupperà in particolar modo in corrispondenza di infrastrutture di trasporto destinate allo scambio modale: stazioni ferroviarie, autostazioni, aeroporto.
Nelle prossime settimane poi la Città di Torino pubblicherà una manifestazione di interesse rivolta a operatori privati intenzionati a gestire nel territorio cittadino un servizio di micromobilità elettrica free floating.

La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica a Milano viene consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari, su piste e percorsi ciclabili e ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari. Vietate le strade con la pavimentazione in sassi di fiume e le corsie preferenziali, anche in Zone 30. Il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità.
Altre restrizioni riguardano le strade dove siano presenti le rotaie dei tram, a meno che esse non si trovino in una sede stradale separata, nelle aree di parcheggio a fondo cieco, nelle gallerie pedonali. Per questi motivi vigeranno divieti specifici in alcuni tratti di determinate strade.
La sperimentazione è già cominciata sabato 27 luglio, nelle strade pedonali mentre per le piste e corsie ciclabili e ciclopedonali e nelle Zone 30 bisognerà attendere la posa della segnaletica, come previsto dal decreto ministeriale. I cartelli stradali dedicati alla micromobilità elettrica previsti sono duecento.
La sosta dei monopattini e degli altri micromezzi è permessa negli stalli di sosta dedicati alle biciclette oppure a lato strada ove non espressamente vietata la sosta e in ogni caso mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo.

Fonte: Eco dalle Città