Trasporti: l’Autorità di Regolazione presenta la relazione annuale

16 Luglio 2015

L’insoddisfazione dei passeggeri italiani è molto alta. Lo ha riferito nei giorni scorsi il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, durante la presentazione del secondo Rapporto annuale al Parlamento.
In questi mesi di attività nell’ambito della tutela dei diritti degli utenti e dei passeggeri (escluso il settore aereo) l’Autorità ha ricevuto “più di 300 tra reclami in seconda istanza (cioè il passaggio successivo al reclamo all’azienda, ndr) e altre segnalazioni relative a tutte le modalità di trasporto, reclami e segnalazioni che sono la punta dell’iceberg dell’insoddisfazione dei passeggeri”, spiega Camanzi.
Nel settore taxi, Ncc e piattaforme di servizi tecnologici per la mobilità, “auspichiamo che il legislatore si faccia quanto prima carico delle necessarie riforme nel convincimento che problemi di policy come questo non possano essere risolti nelle aule di tribunale”, ha spiegato Camanzi specificando che l’obiettivo è che “domanda e offerta di servizi a pagamento si incontrino in modo trasparente e nel rispetto delle regole”.
Per quanto riguarda il settore autostradale, secondo l’Art, dal punto di vista della produttività complessiva, il sistema attuale potrebbe, in determinate condizioni, beneficiare di aggregazioni: “Dalle analisi svolte con il nuovo sistema di benchmarking di tipo parametrico emerge l’esistenza di economie di scala, seppur non molto marcate”.
E’ stato rilevato che l’avvento dell’alta velocità nella tratta Roma-Milano ha rivoluzionato le abitudini degli italiani, che sempre più spesso scelgono il treno a danno dell’aereo. La conferma di questa evidenza che è sotto gli occhi di tutti è dell’Autorità dei trasporti, secondo cui nel 2014 il 65% dei passeggeri ha scelto il treno, il 24% l’aereo e l’11% la gomma. Numeri ben diversi da quelli del 2008, quando il 50% sceglieva di volare, il 36% optava per la rotaia e il 14% preferiva muoversi in auto
Il servizio pubblico locale in Italia costa troppo rispetto a quanto incassa: i dati raccolti mostrano che  il rapporto tra media dei ricavi da traffico e costi è al 30,2%, quindi “inferiore al target del 35%”. Molto grave appare la situazione nel sud e nelle isole, con un rapporto pari appena al 18,5%. Al Centro il rapporto è al 28,2% e nel Nord Ovest al 34,6%. Sopra il target si trova solo il Nord Est, al 36,7%.
Infine un monito da Camanzi: nessuna deroga alle regole anche in tempi di crisi, “perchè il rischio è quello di compiere passi indietro sulla strada del cambiamento”.

Il documento è disponibile nell’area riservata del sito TTS Italia, alla cartella “Libreria-Europe“.

Fonte: www.trasporti-italia.com