It's Europe
N° 4
Aprile 2020


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo di
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotti del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
CON IL SUPPORTO DI
Parliamo di

Trasporti, il rebus della fase due

TTS Italia lancia una survey tra gli associati per individuare nuovi modelli di mobilità
Una delle sfide più grandi della fase due dell’emergenza Covid-19 risiede nei trasporti: consentire la mobilità di persone e merci, rispettando il distanziamento sociale e le norme sanitarie anti-contagio. Appare come un rompicapo per il Governo, la task force per la ripartenza, i tavoli regionali e le pubbliche amministrazioni, tutti chiamati a riorganizzare i collegamenti nelle città, tra i centri urbani e l’hinterland a favore dei pendolari, in generale in tutta Italia (e nel lungo periodo anche con l’estero). Un passaggio sembra accumunare tutte le riflessioni: occorre un uso massiccio di tecnologia, ma qual è la soluzione migliore o il mix di misure che possono restituire al Paese una parvenza di normalità, tutelare il diritto alla mobilità e alla salute?
Per rispondere a questa domanda, TTS Italia ha lanciato una survey tra gli associati, coinvolgendo anche comuni, province e regioni riunite nella Piattaforma degli enti locali, volta a raccogliere idee, soluzioni e prodotti per affrontare la ripartenza. “Il nostro obiettivo – spiega Olga Landolfi, segretario generale di TTS Italia – è quello di arrivare a una serie di proposte concrete da sottoporre ai decisori politici e tecnici chiamati ad organizzare la fase 2. Stiamo raccogliendo ed elaborando le numerose proposte in arrivo”.
Tra le questioni indagate dal questionario, l’impatto della mobilità privata nello scenario post-Covid 19. Seguendo quello che sta succedendo in Cina, considerato il paese front-runner in questa situazione, ci si aspetta un ritorno massivo all’uso dell’auto privata. Basti pensare che in Cina l’uso del mezzo privato è passato in poche settimane dal 33% al 66%, mentre le persone salite sugli autobus sono sempre meno: dal 56% al 24%, invertendo completamente il rapporto tra mobilità collettiva e spostamenti autonomi, con tutto quello che ne deriva in termini di congestione e impatto ambientale. Tra le ipotesi che circolano in questi giorni, l’apertura della Ztl di Roma e l’arresto dell’area C di Milano. Il questionario predisposto da TTS Italia vuole indagare sulle sfide che aspettano i gestori dei servizi pubblici collettivi, sulle possibilità di garantire il distanziamento sociale nell’uso di questi servizi. Tra le possibili soluzioni, il ricorso allo smart working, ma anche a orari differenziati nei posti di lavoro e di studio. Soluzioni che però non possono prescindere da un maggiore utilizzo della tecnologia e dei processi digitali. La survey interroga gli interlocutori sul ruolo dei service provider a supporto del trasporto collettivo, ma anche per l’interconnessione tra gli operatori della logistica. Insomma, andranno ripensate le modalità di spostamento delle persone e delle merci e predisposti nuovi modelli di mobilità. Un processo che chiama in causa prepotentemente il ruolo dei mobility manager, che diventeranno centrali nell’organizzazione (anche dei turni) delle grandi aziende. Un altro capitolo interessante – affrontato nella survey di TTS Italia – riguarda la gestione dei big data a supporto della riorganizzazione della mobilità nella fase 2 (e nella fase 3). Conoscere il più possibile approfonditamente le dinamiche di spostamento di persone e merci consentirebbe di predisporre modelli più vicini alle esigenze della collettività. Il questionario si interroga anche sul ruolo della sharing mobility, un argomento affrontato in molti contesti in queste ultime settimane. Se da una parte lo sharing dei veicoli sembra ostacolato dalle necessità di disinfestazione, sicuramente il ruolo delle due ruote sarà preponderante su questo versante e, infatti, grandi città come Roma stanno già pensando a piani d’emergenza basati sulla mobilità dolce: biciclette, monopattini, servizi a chiamata. Infine, le merci: la logistica, pilastro fondamentale della fase uno dell’emergenza, in particolare a garanzia dei rifornimenti alimentari e sanitari, ma anche nell’home-delivery che mostra tassi di crescita che superano il 100 per cento, è stata inserita nella survey per indagare sulle possibili evoluzioni nella fase due: in generale sulle tecnologie a supporto della semplificazione e dematerializzazione delle aziende di trasporto merci e sull’uso degli ITS a sostegno del trasporto su gomma e della logistica urbana. Su questo fronte, è da segnalare anche il grande confronto che TTS Italia sta portando avanti con il gruppo di lavoro sulla logistica che non si è fermato nella fase di lockdown, definendo un documento finale in questo momento nella fase della consultazione finale aperta alle associazioni aderenti al gruppo e ai soci di TTS Italia. La versione finale conterrà indicazioni pratiche sull’efficientamento della logistica delle merci in Italia e verrà trasmessa alle istituzioni, in particolare al ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, nelle prossime settimane.
Istituzioni & Policy
L’attività ridotta del Parlamento in queste settimane si è concentrata sui decreti a sostegno dell’economia durante il lockdown. In attesa del Def (Documento di economia e finanza) che dovrà ratificare il grande calo del Pil dovuto alle difficoltà legate alla pandemia, l’aula della Camera ha approvato con il voto di fiducia il decreto Cura Italia (sul quale si sono espresse in sede consultiva anche la Commissione Trasporti di Montecitorio e la Commissione Lavori pubblici del Senato). Mentre Palazzo Chigi ha varato il 6 aprile scorso il decreto Liquidità che mette a disposizione del sistema economico italiano una dotazione di 200 miliardi sotto forma di garanzie statali. Infine, mentre l’Italia si avvicina alla fase 2 concentrando l’attenzione sulle modalità della ripartenza (si veda anche l’articolo in primo piano di questa newsletter), la Commissione Ue vara una Comunicazione, pubblicata sul Guce del 17 aprile scorso, per dare indicazioni sul riavvio coordinato delle attività negli Stati membri, in particolare per quanto riguarda i trasporti. L’Europa detta la linea sulle modalità di coordinamento tra gli Stati per la riapertura delle frontiere interne ed esterne, sul riavvio delle attività produttive e la graduale reintroduzione dei servizi di trasporto che predilige all’inizio gli spostamenti individuali e privati, mentre per la mobilità collettiva prevede una serie di precauzioni legate all’emergenza sanitaria, come la riduzione del numero di passeggeri nei mezzi di trasporto, l’aumento della frequenza dei servizi, la messa a disposizione di materiale protettivo al personale e ai passeggeri, l’utilizzo di barriere protettive e la messa a disposizione di gel disinfettante presso i nodi di trasporto e nei veicoli.
Il 24 aprile scorso l’aula di Montecitorio ha votato la fiducia al decreto Cura Italia che è diventato legge. Tra le misure più interessanti per i trasporti, ricordiamo l’estensione della cassa integrazione all’intero prevede per l’intero settore. Inoltre, il testo contiene anche novità per la Nuova Sabatini con la sospensione fino al 30 settembre 2020 del pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 per i mutui e per gli altri finanziamenti rateali, per le imprese che beneficiano delle agevolazioni per l'acquisto dei beni strumentali. Ampliata di 1,5 miliardi di euro la dotazione del Fondo di Garanzia e semplificate le modalità di intervento. La garanzia diventa gratuita per tutte le operazioni. Infine, Il decreto introduce fino al 31 dicembre 2020 un processo facilitato per tutte le Pubbliche Amministrazioni per acquisire beni e servizi digitali, con particolare riferimento a servizi che operano in cloud. Gli enti potranno acquistare questi beni e servizi con una procedura negoziata ma senza bando di gara e in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia. Le principali condizioni sono che il fornitore dei servizi venga selezionato tra almeno quattro operatori economici, di cui una startup innovativa o una piccola e media impresa innovativa; gli acquisti di beni e servizi riguardino progetti coerenti con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e debbano essere integrati (quando possibile) con le piattaforme abilitanti come Spid, pagoPA o ANPR.
Anche il decreto Liquidità ha iniziato il suo iter parlamentare, ma sono già operative le misure a sostegno delle imprese in difficoltà. In particolare, vale la pena di segnale che tra i settori protetti dal potenziamento della golden power compaiono i trasporti, l’intelligenza artificiale e la robotica e le infrastrutture. Previste inoltre garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma. In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia. Il decreto, infine, potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le Pmi, aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti.

Socio del mese

5T è una società in-house a totale partecipazione pubblica, specializzata nella governance della mobilità intelligente e sostenibile. 5T si occupa di Intelligent Transport Systems (ITS), con l’obiettivo di migliorare la mobilità individuale e collettiva. I soci di 5T sono la Città di Torino, la Regione Piemonte e la Città metropolitana di Torino.
Nel corso degli ultimi anni, 5T ha maturato una forte expertise nella tematica della Mobility as a Service e sta coordinando, su incarico dei suoi soci, i programmi strategici per abilitare l’ecosistema MaaS a Torino e in Piemonte. La società guida inoltre il Gruppo di Lavoro sul MaaS, promosso da TTS Italia, che coinvolge circa 50 soggetti, associati e stakeholder esperti in materia, con l’obiettivo di presentare un Position Paper sulle “Linee guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia”.


PROGETTO DEL MOMENTO


BIPforMaaS è il nuovo progetto strategico di Regione Piemonte, coordinato da 5T, che intende creare le condizioni per la diffusione di servizi MaaS nell’area urbana e metropolitana di Torino e in tutto il territorio piemontese, a partire dal sistema di bigliettazione elettronica BIP.
BIPforMaaS vuole stimolare e accompagnare la trasformazione digitale del nostro sistema di mobilità e definire l’insieme delle regole per il futuro mercato dei servizi MaaS, abilitato da una Piattaforma Regionale MaaS. Il progetto abbraccia tutti gli aspetti legati allo sviluppo dei servizi MaaS: le esigenze degli utenti in una mobilità sempre più digitale; il sistema di regole, le policy e il ruolo della governance pubblica; i modelli di business e gli accordi commerciali tra i diversi operatori di trasporto e i nuovi provider di servizi digitali di mobilità; le piattaforme tecnologiche, i dati e gli standard. BIPforMaaS intende coinvolgere tutti gli stakeholder in un percorso collaborativo per creare una visione comune e dare vita ad un ecosistema per il MaaS del Piemonte.
La Regione Piemonte si presenta pertanto, con il supporto di 5T, come la prima amministrazione pubblica in Italia ad avere un progetto dedicato al MaaS già attivo, con una visione chiara di come la mobilità cambierà e di come poter governare questo cambiamento, generando benefici economici, ambientali e sociali.

 

Maggiori informazioni saranno presto disponibili sul sito di progetto:
www.bipformaas.it 


QUATTRO DOMANDE A

Matteo Antoniola, Business Strategy Manager di 5T

Cos’è la Mobility as a Service (MaaS)?

Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità, e consiste nell’integrazione di molteplici servizi di trasporto, sia pubblici sia privati, in un unico servizio digitale, accessibile via smartphone, tramite una piattaforma che include tante funzionalità e un unico sistema di pagamento, capaci di rispondere in modo personalizzato a tutte le specifiche esigenze di mobilità e in grado di offrire agli utenti la libertà di movimento che desiderano. Tutto in una sola app.
Per gli utenti, il MaaS costituisce quindi la possibilità di accedere in modo semplice e integrato ai differenti servizi di mobilità (trasporto pubblico locale, taxi, car sharing, bike sharing, moto sharing, e-scooter sharing, trasporto a chiamata, ride hailing, ride sharing, servizi a lunga percorrenza, parcheggi di interscambio, sosta, noleggio auto, etc.), tramite l’utilizzo di un singolo canale digitale e suggerendo la migliore soluzione di viaggio, sulla base delle esigenze individuali. I servizi MaaS devono essere completi, accurati e sempre disponibili e devono offrire servizi integrati di pianificazione, prenotazione e pagamento per tutti i tipi di spostamento, sistematici e occasionali, in settimana e nel week end, per soddisfare tutti i bisogni, dal lavoro al tempo libero, in modo tale da costituire un servizio integrato di mobilità di valore paragonabile a quello di un’auto privata.
In questo scenario di forte trasformazione, crediamo che il MaaS possa portare benefici per l’intera collettività. Per gli utenti, che avranno a disposizione nuovi e innovativi servizi per utilizzare in modo semplice e immediato più opzioni di trasporto in grado di soddisfare tutte le esigenze di mobilità. Per il mercato, in quanto le imprese della digital economy e le imprese del settore dei trasporti sapranno creare nuovi servizi e offrire agli utenti una customer experience di mobilità come servizio, agile, sicura, su misura e digitale. Per la Pubblica Amministrazione, che dovrà essere capace di governare questa trasformazione digitale della mobilità, utilizzando le piattaforme MaaS come un potente strumento per promuovere un cambiamento nei comportamenti di mobilità dei propri cittadini e favorire uno shift modale verso modi di trasporto più sostenibili, producendo benefici di lungo termine a livello ambientale, sociale ed economico.

Come si sviluppa il progetto BIPforMaaS?

BIPforMaaS è il nuovo progetto strategico di Regione Piemonte, coordinato da 5T, che intende creare le condizioni per la diffusione di servizi MaaS nell’area urbana e metropolitana di Torino e in tutto il territorio della Regione Piemonte, a partire dall’attuale sistema di BIP.
BIPforMaaS accompagnerà la trasformazione digitale del nostro sistema di mobilità e definirà l’insieme delle regole per il futuro mercato dei servizi MaaS, abilitato da una Piattaforma Regionale MaaS.
Il progetto è partito nell’autunno dello scorso anno e ha un orizzonte di 30 mesi, con l’obiettivo di costituire un ecosistema MaaS per il Piemonte pienamente funzionante nel 2022.
Noi di 5T, insieme a Regione Piemonte, siamo convinti che la trasformazione digitale della mobilità costituirà un tema centrale nell’agenda dell’innovazione digitale dell’intero paese. Per questo nell’ambito del progetto dedicheremo spazio anche alla diffusione della conoscenza che progressivamente matureremo sul MaaS, al fine di contribuire a stimolare un dibattito nazionale sul futuro della mobilità e sul ruolo della pubblica amministrazione. Invito tutti coloro che sono interessati a saperne di più sul MaaS a seguirci in questo viaggio sul sito del progetto www.bipformaas.it, presto on-line!

Il futuro della mobilità passa per il MaaS?

Qualche anno fa non ci saremmo mai immaginati che con un semplice click, seduti comodamente sul divano di casa o durante un viaggio, avremmo avuto la possibilità di accedere a una vastissima quantità di film e serie TV. Poi sono arrivate piattaforme digitali come Netflix, Prime Video o Infinity, che in pochi anni hanno cambiato le nostre abitudini e rivoluzionato il nostro modo di intendere la tv. Lo stesso è avvenuto anche per la musica, con piattaforme come Spotify, Amazon Music o iTunes. Oggi tutto sta diventando sempre più disponibile, “quando e dove vuoi”, per andare incontro a esigenze e abitudini che cambiano velocemente e a persone che sono sempre più digitalizzate. In questo scenario, anche la mobilità ha l’opportunità di rinnovarsi, offrendo servizi sempre più “on-demand” grazie al nuovo concetto della Mobility as a Service. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per assistere ad una diffusione su larga scala di tali servizi, ma la strada è segnata e il cammino è già iniziato. Con il MaaS cambierà non solo il nostro modo di muoverci, ma anche la mobilità stessa, e come già accaduto ai video e alla musica, la mobilità diventerà un servizio “on demand”, seguendo un paradigma che noi di 5T abbiamo chiamato MooD (acronimo di Mobility on Demand).

La recente emergenza legata al Coronavirus cambierà il ruolo della Mobility as a Service?
Indubbiamente sì, almeno in parte.
Abbiamo visto che la Mobility as a Service costituirà un nuovo punto di incontro digitale tra la domanda di mobilità e l’offerta dei servizi di trasporto disponibili per soddisfarla.
Io sono uno di quei MaaS Lovers che da anni cercano di immaginare un futuro nel quale la Mobility as a Service possa aiutare tutti noi a muoverci più facilmente e in modo più sostenibile. Ma quello che è successo in questi mesi, e che abbiamo vissuto in prima persona, probabilmente cambierà il nostro modo di vivere anche per gli anni a venire. Tutti noi saremo chiamati a rivalutare non solo come e perché ci muoviamo, ma anche come lavoriamo o studiamo, e più in generale come viviamo.
Alcune delle esigenze di mobilità pre-crisi non saranno più percepite come necessarie, mentre altre saranno sostituite ancor più rapidamente di quanto ci saremmo aspettati dalla “mobilità virtuale”, con un nuovo trade-off tra spostamenti fisici e spostamenti solamente virtuali per attività che potranno essere svolte tramite internet. Tutto questo determinerà una minore domanda di mobilità complessiva e una necessità di rivedere non solo la quantità e la quantità dei servizi di trasporto, ma anche i relativi modelli di business.
Questa rivoluzione porterà ad un nuovo equilibrio tra domanda e offerta di mobilità, in un contesto post pandemia in cui la mobilità sarà sempre più digitalizzata, più personalizzata, ma anche più virtualizzata. Cambieranno le abitudini e i comportamenti delle persone, i loro bisogni e i loro criteri di scelta; cambieranno le regole che determinano chi si può o si deve spostare, quando, come e per quale motivo; cambierà conseguentemente anche l’offerta di trasporto, che dovrà modellarsi per rispondere a una nuova domanda.
E nel quadro di questo scenario di evoluzione della mobilità, resto convinto che il MaaS potrà continuare a rivestire un ruolo determinante. Ma per farlo dovrà essere capace di tenere in considerazione nuove parole chiave, come salute, sicurezza e flessibilità, che si andranno ad aggiungere a quelle finora ritenute fondamentali, come digitalizzazione, integrazione, personalizzazione e sostenibilità.

Prodotti del mese

Smart Proximity: la piattaforma integrata di Engineering per lavorare in sicurezza

Nei giorni post-quarantena, quando il contagio del Covid-19 sarà contenuto ma non avremo ancora un vaccino in grado di immunizzarci, la prima regola per tutelare la nostra salute sarà mantenere sempre le distanze di sicurezza.
Come può un’azienda tornare a svolgere le sue attività proteggendo la salute dei dipendenti? Quali soluzioni tecnologiche contribuiranno a garantire la sicurezza sul posto di lavoro?
Engineering, socio ordinario di TTS Italia, ha sviluppato una soluzione ad hoc per gestire la ripresa del lavoro in totale sicurezza nel post-Covid-19.
Smart Proximity è una piattaforma integrata che analizza, monitora e prevede comportamenti a rischio del personale sul luogo di lavoro. Interviene in tempo reale con messaggi di warning indirizzati agli operatori che superano le opportune distanze di sicurezza.

Ogni operatore è dotato di un sensore di prossimità wearable (Proximity Sensor), per esempio un bracciale, che si relaziona con uno o più sensori nelle vicinanze inviando e ricevendo informazioni.
I dati generati vengono inviati a un server, che crea un grafo di relazioni e monitora in tempo reale il rispetto delle distanze tra il personale (Proximity Monitor).
Quando due sensori registrano il superamento della distanza di sicurezza in uno specifico intervallo di tempo tra due operatori, segnala loro (Proximity Messaging) la criticità con vibrazione, led o suono.
L’analisi dei dati (Proximity Analytics) consente di intervenire preventivamente e proattivamente per garantire la sicurezza di tutti gli operatori.
I benefici sono molteplici:
Monitoraggio in tempo reale delle distanze di sicurezza tra gli operatori;
Individuazione dei comportamenti a rischio e di possibili cluster di relazioni;
Analisi comportamentali per garantire le norme di sicurezza;
Alert per segnalare al dipendente il comportamento critico;
Garanzia della tutela della privacy dell’individuo.

Smart Proximity può essere adottato in vari ambiti lavorativi: negli uffici, negli aeroporti, nel settore logistico e quello cantieristico, ad esempio e in ogni contesto sono garantiti:
Storage con storico dati su relazioni di prossimità;
Affidabilità e disponibilità dei dati su architettura distribuita;
Cruscotto di monitoraggio per identificare in tempo reale comportamenti critici e segnalare le anomalie;
Integrazione con sistemi esterni con protocolli standard di comunicazione;
Sicurezza, verifica e validità dei dati raccolti.

Per maggior dettagli sul funzionamento e sulla tecnologia adottata, clicca qui

Tattile Axle Counter automatizza le informazioni chiave sul numero di assi

Molti sistemi di pedaggio in tutto il mondo considerano il numero di assi di un veicolo un parametro chiave per determinare la tariffazione specifica del veicolo. Sulla base di questo dato, il gestore autostradale, ha la capacità e possibilità di applicare e informazioni vengono applicate tariffe differenti alle diverse tipologie di veicolo. Anche qualora l’informazione sul volume del veicolo sia disponibile, il volume stesso non identifica in modo univoco una classe di veicoli poiché due mezzi potrebbero avere lo stesso volume ma un numero diverso di assi. Pertanto, avere le informazioni sul numero di assi di un veicolo abilita nuove applicazioni ed è fondamentale.
Mentre i sistemi di traffico intelligenti sono in grado di eseguire compiti come leggere automaticamente le targhe e misurare la velocità di un veicolo, fino ad ora il conteggio assi non aveva ancora trovato una soluzione intelligente poiché nei sistemi esistenti, molte volte, l'interpretazione umana di una foto scattata in una stazione di pedaggio era ancora necessaria, impedendo la completa automatizzazione del processo.
Tattile, nel suo sforzo di semplificare e aumentare continuamente la precisione dei sistemi di traffico intelligenti, ha affrontato questa sfida e ha introdotto il suo sistema di conteggio automatico degli assi "Axle Counter". Axle Counter conta automaticamente gli assi di qualsiasi veicolo transitante fino a una velocità di 180 km/h, in autostrada. L'intero sistema assicura il corretto conteggio degli assi ed è montato su un portale. Il sistema è stand-alone e processa le immagini del lato del veicolo in transito per mezzo di algoritmi interni.
Axle Counter fornisce il risultato di conteggio in maniera automatica, sollevando l’end-user dalla necessità di post-elaborazione a backoffice e/o di ispezione manuale. Il sistema presenta un tasso di rilevamento e una elevata precisione in presenza di ogni tipo di veicolo. Esso è composto da due telecamere e un illuminatore infrarosso per ciascun lato della corsia (destro e sinistro) garantendo la visione notturna e diurna. Tutte le operazioni di analisi delle immagini, incluso l'uso dell'intelligenza artificiale per riconoscere automaticamente l'asse e la ruota, nonché il conteggio, vengono eseguite a bordo del sistema in tempo reale.
Con il nuovo Axle Counter, Tattile colma un gap di mercato e allarga ancora di più l’offerta di telecamere intelligenti, mostrando la capacità di contribuire ai sistemi di Tolling del futuro, smart e adaptive.
Per maggiori informazioni: Costantino Volpe, PROJECT MANAGER - TRAFFIC DIVISION - c.volpe@tattile.com e visita www.tattile.com/

COP CITy Operations Platform – la piattaforma VIASAT di URBAN SECURITY

COP - City Operations Platform è la piattaforma Viasat di URBAN SECURITY, un unico sistema intelligente per gestire la sicurezza del territorio, sensori, dispositivi e persone. COP mette a disposizione dell’azienda e delle Pubbliche Amministrazioni una piattaforma composta da più verticali disponibili nei segmenti dell Sicurezza, Mobilità e Gestione sul campo.
Per stare al passo con le aspettative dei cittadini e soddisfare nuove esigenze sempre più impegnative, le Pubbliche Amministrazioni hanno bisogno di sistemi innovativi per sfruttare e integrare i dati, migliorare i processi e prendere decisioni proattive e in tempo reale. In questo nuovo paradigma, che poggia sui pilastri della partecipazione, della collaborazione, della condivisione, della sostenibilità e dell’innovazione sociale e tecnologica, assume ancora più importanza una piattaforma di servizio per la cooperazione sicura (Security As A Service). Un’esperienza unica e orientata al futuro della mobilità che ha reso Viasat il partner ideale anche di quelle municipalità che vogliono implementare sistemi innovativi di Smart City, attraverso servizi di urban mobility, street monitoring, smart parking, rilevazione della qualità dell’aria, piattaforme di gestione integrata del territorio e molte altre soluzioni flessibili pensate per rispondere alle esigenze di ogni tipo di amministrazione pubblica.
In particolare lo Street Control è il principale strumento e punto di riferimento per la sicurezza stradale sul territorio italiano. Street Control consente di leggere e controllare automaticamente targhe dei veicoli in movimento o stazionari e controllare, in funzione delle banche dati disponibili, inadempienze amministrative (Assicurazioni, Revisioni), veicoli rubati e molto altro. Lo Street Parking è un’evoluzione del precedente per consentire alle municipalità di gestire la sosta regolamentata e della mobilità in ottica smart city. E’ un sistema innovativo (piattaforma in Cloud) e brevettato che consente di risolvere le criticità fisiologiche di gestione ed utilizzo dei parcheggi su strada. L’ ampia possibilità di elaborazione dati di Street Parking permette analisi accurate relative all’ occupazione e pagamento consentendo attività e azioni mirate correttive e/o di sviluppo. Infine, lo Street Truck che consente agli organi di Polizia di scaricare, leggere e controllare, in modalità wireless, i dati del cronotachigrafo e, attraverso l’ausilio del Tablet e PC, avere un report immediato e leggibile di tutte le infrazioni al Codice della Strada, facilitando e automatizzando la compilazione dei verbali.
Per maggiori informazioni: www.viasatonline.it - www.streetcontrol.it

Dai nostri associati
Covid-19: le ricadute sul sistema dei trasporti
La Commissione Trasporti, Mobilità, Infrastrutture e Sistemi dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e del Politecnico di Torino (Gruppo di Trasporti delegato), socio ordinario di TTS Italia, ha redatto il documento di orientamento "Considerazioni ed azioni in merito alle ricadute del COVID-19 sul sistema dei trasporti".
Scopo del testo è evidenziare quali possono essere le ricadute sul sistema dei trasporti derivanti dall'epidemia del COVID-19 e proporre azioni finalizzate alla risoluzione dei problemi incorsi o temuti.
Il documento va inteso come contributo tecnico al territorio, privo di influenze politiche, amministrative o aziendali specifiche.
Il testo non prende in esame il tema dei costi delle misure proposte o valutate – seppure talvolta siano additati - perché esula dal mandato tecnico-ingegneristico.
Per il documento, clicca qui
Fonte: POLITO
Flotte auto: furti crollati dell’85% a marzo
Nella seconda metà di marzo, in particolare a partire dal giorno successivo al Decreto della Presidenza del Consiglio del 16 marzo “Cura Italia”, i furti di auto in tutta Italia sono diminuiti dell’85% rispetto alla media settimanale. Il dato fa riferimento alle vetture che fanno parte di flotte aziendali e di noleggio a breve termine ed è un dato estremamente significativo, visto anche il numero medio molto alto di furti nei periodi di normalità specialmente in alcuni zone italiane ad alta concentrazione, ancora vera e propria piaga per alcuni settori industriali come quelli del noleggio, che tipicamente utilizzano vetture di recente immatricolazione. Ad elaborarli, Targa Telematics, azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per la mobilità e socio fondatore di TTS Italia che fornisce, ad alcuni tra i principali operatori del mercato dell’autonoleggio, le piattaforme digitali per il monitoraggio dei veicoli. Nel suo complesso, Targa Telematics monitora più di 450mila asset appartenenti ai settori sopraindicati.
“Nella seconda metà di marzo per la prima volta abbiamo riscontrato giorni interi senza alcun furto. Questo dato testimonia l’efficacia del lockdown e ci fa ben sperare su una risoluzione in tempi ragionevoli della fase più acuta dell’emergenza che tutti noi stiamo affrontando – commenta Nicola De Mattia, amministratore delegato di Targa Telematics -. Evidentemente queste misure sono riuscite anche a disincentivare alcuni comportamenti criminali, uno degli unici vantaggi legati a questa situazione di cui poi ci auguriamo di continuare a godere, almeno in parte, quando torneremo alla normalità”.
Il decremento dei furti è generalizzato a tutte le regioni italiane e nelle settimane precedenti a quella del 16 marzo l’andamento di questi reati aveva fatto registrare solo una lieve flessione.
Fonte: Targa Telematics
Geotab: ogni settimana un webinar. Il 29 aprile “Crash: come riconoscere ed analizzare un possibile incidente”
Geotab, socio ordinario di TTS Italia, organizza ogni settimana un webinar su temi specifici.
Mercoledì 29 aprile, nel webinar “Crash: come riconoscere ed analizzare un possibile incidente” alle ore 15.00 (durata un’ora), si parlerà di come è possibile riconoscere ed analizzare un possibile sinistro stradale con il supporto delle funzionalità e dei dati disponibili sulla piattaforma MyGeotab.
Più nel dettaglio, verranno descritti:
– Funzionamento del dispositivo OBD GO9 e dell’accelerometro integrato
– Funzionalità di notifica ed analisi dei crash sulla Piattaforma MyGeotab
– Falsi positivi e crash reali
Relatore: Davide Pignalosa
Moderatore: Fabio Pierantozzi
Per partecipare, clicca qui
Fonte: Geotab
Here ed Enel X insieme per una Mappa di Mobilità nell’emergenza
HERE Technologies, leader globale nei servizi di dati geografici e di mappatura e socio ordinario di TTS Italia, ed Enel X, la global business line innovativa del Gruppo Enel, hanno lanciato, a supporto dell’emergenza Covid-19, “City Analytics”, una ‘Mappa di mobilità’ che stima la variazione degli spostamenti e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio nazionale, regionale, provinciale e comunale. Il servizio fornisce una mappatura dei macro flussi di mobilità, basandosi sull’analisi dei dati anonimizzati e aggregati, provenienti da veicoli connessi, mappe e sistemi di navigazione, elaborati in correlazione con location data provenienti da applicazioni mobile e open data della Pubblica amministrazione.
L’elaborazione dei dati, spiega una nota, ha come risultato l’individuazione di alcuni indicatori chiave come la variazione percentuale giornaliera, rispetto ad una media ponderata di gennaio 2020, del numero di spostamenti sul territorio, con vista aggregata regionale, provinciale e comunale o la vista giornaliera percentuale con evidenza delle aree attraversate in entrata e uscita da ciascun Comune, Provincia, Regione.
I dati possono essere consultati gratuitamente fino al 31 maggio 2020 dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, dagli enti interessati e della Protezione Civile, sul portale Enel X YoUrban, e utilizzati per comprendere gli impatti delle misure di contenimento del COVID-19; identificare le aree che necessitano di maggior supporto nell’attuazione di tali misure; analizzare in modo data driven il graduale ritorno alla normalità, una volta che la pandemia sarà finita.
Fonte: Ansa
La mobilità a Torino e in Piemonte durante l’emergenza COVID-19. Lo studio di 5T
Per conto di Regione Piemonte e della Città di Torino, 5T, socio ordinario di TTS Italia, ha realizzato uno studio sull’andamento della mobilità torinese e piemontese dal 3 febbraio al 29 marzo 2020 con l’obiettivo di monitorare l’andamento della mobilità in città e su tutto il territorio regionale durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Grazie ai dati raccolti ed elaborati dalla Centrale della Mobilità, gestita da 5T per conto dei due Enti, è stato possibile delineare un primo quadro generale che va a confermare l’impatto delle misure restrittive sulla limitazione degli spostamenti.
Rispetto al periodo precedente l’inizio dell’emergenza (periodo compreso tra 3 e 23 febbraio 2020), il traffico in Piemonte si è ridotto del 62% nei giorni feriali e del 89% nei giorni festivi. Sono diminuiti anche gli spostamenti interni tra le 8 province piemontesi, registrando riduzioni importanti del 70-80% nelle ultime settimane. Si riducono, ma non in modo altrettanto deciso, gli spostamenti originati dalla Lombardia verso il Piemonte: -50% circa.
Per quanto riguarda invece Torino, il traffico cittadino si è ridotto del 60% durante i giorni feriali e del 72% durante il weekend. Si riducono anche gli spostamenti provenienti da altre province italiane verso Torino con riduzioni del 85% nei giorni feriali e del 95% nei weekend.
Diminuiscono anche i transiti all’interno della ZTL Centrale (-61% nei giorni feriali e -76% nei giorni festivi) mentre l’occupazione dei 34 parcheggi in struttura dislocati in città si attesta su riduzioni più contenute: -44% nei giorni feriali e -35% nei giorni festivi.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, l’analisi si è concentrata sul numero di validazioni giornaliere presso la linea 1 della metropolitana di Torino, con riduzioni importanti del 86% nei giorni feriali e -91% nei weekend.
Diminuisce anche l’utilizzo della bicicletta privata. Grazie ai sensori del progetto Handshake della Città di Torino, sono stati analizzati i flussi ciclistici sugli assi ciclabili di Corso Francia, Via Bertola, Corso Castelfidardo, Via Nizza e Lungo Dora Siena. Gli spostamenti in bicicletta si riducono del 67% in settimana e del 73% nei giorni festivi, anche in considerazione della chiusura dei poli universitari che si trovano dislocati lungo alcune piste ciclabili prese in esame.
Il monitoraggio della situazione proseguirà anche nei prossimi giorni.
Fonte: 5T
Nasce Mobility DataLab: dati quotidiani sui flussi di mobilità
Octo Telematics, socio ordinario di TTS Italia, e Infoblu si uniscono per fornire dati utili e aggiornati sulla mobilità dei veicoli in Italia. Le due società hanno infatti realizzato un sito, Mobility DataLab, con grafici e informazioni dettagliate aggiornate quotidianamente sugli utilizzi di veicoli leggeri e pesanti a disposizione delle amministrazioni, dei media e del pubblico. L’ obiettivo è di poter comunicare e rendere disponibili dati attendibili sui flussi di mobilità. Strumento fondamentale in questo momento di estrema emergenza.
Il sito lanciato il 14 aprile (lab.octotelematics.com), si articola attraverso un set standard di grafici relativi all’andamento della mobilità in Italia in questo periodo. I dati racconteranno l’andamento della mobilità in relazione ad un periodo di riferimento standard, su base giornaliera e geografica confrontato con il periodo medio di riferimento. Questo consentirà di avere uno sguardo attento, intelligente e dinamico della mobilità urbana ed extraurbana. Le informazioni saranno aggiornate alle ore 01.00 del mattino. Le informazioni sono raccolte in forma completamente anonima dai dispositivi Octo Telematics installati sulle vetture e sui veicoli pesanti.
Le due società hanno contributo con le rispettive competenze sull’analisi dei flussi e sugli indicatori chiave, con la partecipazione di tecnici, matematici e big data expert. Gli esperti stanno anche lavorando ad un’applicazione per smartphone che permetterà di compilare l’autocertificazione sugli spostamenti in formato digitale, facilitando così ai cittadini la compilazione e alle forze dell’ordine, tramite un codice univoco, una più rapida verifica.
Per il comunicato stampa, clicca qui
Fonte: Octo Telematics
Targa Telematics lancia Targa Lite, per ridurre i costi occulti nella gestione flotte aziendali
Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia, ha reso disponibile sul mercato una nuova soluzione per individuare e ridurre gli sprechi delle flotte aziendali nel rispetto della privacy: Targa Lite.
Attraverso la telematica, Targa Lite permette alle aziende ed in particolare ai fleet manager di evidenziare i costi solitamente non contabilizzati e gli sprechi legati all’utilizzo della flotta, di gestire in modo efficiente i rifornimenti di carburante e di ottimizzare i costi legati alla manutenzione della flotta stessa. Il tutto senza bisogno di geolocalizzazione e quindi nel rispetto della privacy dei singoli driver.
Con riguardo agli sprechi, Targa Lite si prefigge di ridurne due in particolare: il primo, legato all’uso dei veicoli aziendali che permette ai fleet manager di quantificare i chilometri effettuati per scopi non lavorativi o extra attività professionale, in modo da poter attribuire al driver la corretta tariffa prevista dalle policy aziendali; il secondo, relativo alla spesa per l’acquisto di carburante, monitorando gli extra costi sostenuti dall’azienda per i rifornimenti fatti senza prestare la dovuta attenzione al prezzo del carburante per litro.
Concretamente, il vantaggio di introdurre Targa Lite nella propria flotta è evidente sin dal primo bimestre di utilizzo: è stato infatti calcolato che grazie alla soluzione, una azienda riesce a ridurre gli sprechi fino al 20%, oltre ad avere gli strumenti per valutare concretamente il ritorno economico rispetto all’investimento.
Il funzionamento di Targa Lite è molto semplice, così come la sua implementazione: è sufficiente installare un device IoT sui mezzi della flotta e inserire i parametri di riferimento nella piattaforma web per offrire al fleet manager un monitoraggio su misura. Dal punto di vista tecnologico, Targa Lite si avvale di dispositivi Internet of Things e della Mobility Digital Platform, la piattaforma digitale di Targa Telematics che utilizza massivamente l’intelligenza artificiale e il machine learning basato su analisi dei big data, integrando le informazioni raccolte dalla flotta del cliente con il know-how acquisito negli anni dall’azienda.
Le informazioni richieste dalla piattaforma sono legate al calendario lavorativo, alla carta carburante (che il sistema prevede di importare anche tramite automatismo) e alla soglia di tolleranza che ogni fleet manager fissa rispetto all’utilizzo del carburante. Una volta inseriti questi dati, il gestore flotte può impostare i suoi obiettivi di saving e monitorarne il raggiungimento. Inoltre, può decidere se applicare interventi correttivi all’intera flotta, porzioni di essa o a gruppi specifici.
A differenza di altri prodotti in commercio, che hanno come scopo solo il monitoraggio, Targa Lite offre infatti anche la possibilità di implementare e tracciare le azioni proattive di sensibilizzazione rispetto al tema degli sprechi.
Targa Lite è una soluzione adatta a flotte corporate di qualsiasi dimensione. Tra i primi ad adottarla in Italia DPV, azienda leader in Italia nelle soluzioni di Go to Market a sostegno delle strategie di retail marketing, che ha installato Targa Lite su oltre 300 veicoli.
L’obiettivo di DVP era quello di generare dei saving importanti, ai quali si può arrivare solo attraverso soluzioni avanzate di IoT. Targa Lite risponde perfettamente a quest’esigenza evidenziando e consuntivando l’utilizzo dei veicoli aziendali per attività non lavorative. Grazie a Targa Lite, DVP è riuscita a identificare la quota parte da addebitare ai propri driver – in misura per altro inferiore rispetto al reale costo chilometrico, così come previsto dalla policy aziendale – e di ottenere un importante ritorno sugli investimenti.
Fonte: Targa Telematics
Trasporti e innovazione: un’indagine dedicata al ruolo delle donne
Il Progetto SUITS, che tra gli altri vede coinvlta anche Roma Servizi per la Mobilità e Politecnico di Torino, soci ordinari di TTS Italia, ha lanciato un’indagine dedicata al ruolo e al contributo delle donne nella ricerca relativa all’innovazione dei trasporti e alla smart mobility.
Il progetto SUITS è un’azione quadriennale di ricerca e innovazione, con l’obiettivo di aumentare la capacity building di autorità locali e attori dei trasporti e di trasferire l’apprendimento a città di dimensioni minori, guidandole verso un trasporto sostenibile. SUITS è uno dei tre progetti dell’iniziativa UE CIVITAS 2020 incentrata sui piani di mobilità urbana sostenibile.
L’indagine richiede circa 40 minuti.
Per partecipare, clicca qui
Fonte: Progetto SUITS
Velocar si aggiudica gara per il controllo delle infrazioni semaforiche
Velocar, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara indetta dal Comune di Grugliasco per la fornitura e servizio di noleggio di un sistema omologato di rilevazione automatica delle infrazioni semaforiche composto da 11 apparecchiature. La gara è comprensiva di gestione e manutenzione per la durata di 36 mesi.
Fonte: TTS Italia
Viasat: furti Tir quasi dimezzati in Italia
Nel 2019 in Italia i furti dei mezzi pesanti sono stati 1.429 contro gli oltre 3 mila del 2018, con una riduzione del 42,3% sul dato annuo. Sul fronte ritrovamenti si rimane più o meno sugli stessi livelli dell’anno precedente. Come difendersi? Con la tecnologia. Sono questi i titoli principali che emergono dal Dossier Autotrasporto 2020 di Viasat Group di prossima pubblicazione.
LA RICERCA: TUTTE LE REGIONI ITALIANE REGISTRANO PERCENTUALI IN CALO – Secondo le statistiche elaborate dalla Polizia Stradale si registrano nel nostro Paese quasi 119 furti di Tir al mese (283 nel 2018), 4 al giorno. La Puglia continua ad essere la Regione più a rischio d’Italia con 260 furti l’anno. Seguono Lombardia (246) e Campania (204). Via via tutte le altre: Sicilia (131), Lazio (125), Emilia Romagna (95). Non c’è Regione che comunque non registri un sostanziale decremento rispetto all’anno precedente.
Sul fronte dei ritrovamenti, invece, le notizie sono in chiaroscuro. Si recuperano solo il 47% dei mezzi pesanti, neanche la metà di quelli rubati, anche se questo è un dato leggermente migliore di quello del 2018 (40%). Insomma troppo spesso dei prodotti di elettronica di consumo quali TV, tablet, smartphone, computer, elettrodomestici, unitamente a pneumatici, farmaci, sigarette, così come abbigliamento e prodotti alimentari non c’è più traccia, causando un danno economico enorme per le aziende di trasporto e logistica.
COME CONTRASTARE IL FENOMENO: IL RUOLO DOMINANTE DELLA TECNOLOGIA SATELLITARE – “La tecnologia – spiega Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group, socio ordinario di TTS Italia, – costituisce sicuramente un deterrente di valido supporto alla capillare azione di controllo del territorio e all’attività investigativa tenuto conto che circa il 40% degli arresti avviene in flagranza di reato. Si stima che, alla fine del 2021, un mezzo su tre circolante sarà reso attivo dal punto di vista telematico satellitare. Insomma al Cargo Crime si risponde con l’innovazione utile a tracciare e localizzare mezzi e merci in tempo reale.”
Le soluzioni oggi all’avanguardia consentono di generare allarmi automatici utili al Fleet Manager per rilevare uno spostamento non autorizzato del mezzo, l’apertura non autorizzata di un portellone o lo sgancio di un rimorchio. In Viasat sono 40 gli allarmi automatici gestiti dalla centrale Operativa H24 che permettono, inoltre, nel caso di mancanza di identificazione del driver, di inibire l’avviamento del mezzo e far intervenire le forze dell’ordine in caso di rapina o pericolo. “Le statistiche – prosegue Domenico Petrone – attestano l’efficacia delle tecnologie satellitari e IoT proposte da Viasat, facendo registrare, rispetto ai numeri nazionali, meno furti e una percentuale sensibilmente maggiore di veicoli ritrovati.
Inoltre, le funzioni di alta sicurezza Viasat rappresentano un efficace contrasto alle rapine ai mezzi di trasporto effettuate con l’ausilio di jammer (disturbatore di frequenze), grazie all’assistenza di operatori specializzati che possono monitorare i trasporti più delicati, in tempo reale, rilevando tempestivamente potenziali eventi anomali.
Per la tabella con le statistiche furti/ritrovamenti, clicca qui
Fonte: Viasat
Le nostre attività
Tecnologia vs Covid: TTS Italia su IRF Global
Il Coronavirus sarà la prova del nove per il digitale, l’innovazione e la tecnologia in Italia. Questa situazione inaspettata e difficilissima per tutto il mondo, ha colpito un’Italia che nel giro di qualche giorno ha dovuto attingere a una serie di competenze che hanno messo istituzioni, imprese e singoli cittadini difronte alle possibilità offerte dal salto tecnologico.
Il Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi, ne scrive per IRF Global.
Leggi qui
Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla Mobilità globale
L’articolo che segue è a cura di Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group, organizzatore dello Smart & Connected Mobility Sumiit che si terrà l’8 luglio a Milano e he vede TTS Italia tra i patrocinatori. Dall’inizio dell’epidemia da Covid-19, si è assistito a una rivoluzione del modo di comunicare e collaborare delle persone. Con la popolazione isolata nelle proprie case, ma attiva dal punto di vista lavorativo tramite Smart Working, alle strade si sono sostituite le reti, e il traffico, che nelle città e nelle principali arterie che collegano il Paese è crollato, è diventato traffico digitale, facendo un balzo: più 60% sulle reti fisse, + 30% su quelle Mobili. In tutto il mondo, il settore della mobilità ha vissuto un’inversione di tendenza epocale, con un crollo degli spostamenti, come è stato visualizzato ad esempio da Google con i suoi “Mobility Report” per ogni singola nazione. Interessante osservare che in Italia, tra fine febbraio e l’11 aprile, secondo i dati di localizzazione delle persone di Google, i luoghi di trasporto pubblico (fermate degli autobus, stazioni dei treni, metropolitane) avevano visto una riduzione del traffico pari al – 78%, i posti di lavoro avevano vissuto una riduzione degli accessi delle persone per il – 62%, gli spazi pubblici come i parchi avevano registrato un – 83%, ristoranti, centri commerciali avevano ottenuto un – 86%, ma intorno alle singole residenze, gli spostamenti sono invece aumentati, del 26%.
Sulle strade della Penisola tra il 23 febbraio e il 25 marzo gli spostamenti si sono ridotti del 69%. La visione interattiva della mappa riportata da Repubblica, basata sui dati di Teralytics (azienda di Zurigo specializzata nel fornire indicatori sulla mobilità delle persone) ha mostrato come gradualmente alcune regioni si tingono di blu: “Abbiamo usato i dati delle sim telefoniche di 27 milioni di persone. Dati anonimi, ovviamente” ha spiegato il cofondatore di Teralytics, Georg Polzer.
Nei prossimi mesi, con l’inizio della Fase 2 di riapertura delle attività, gli spostamenti riprenderanno a crescere (anche se inizialmente ancora con limitazioni e chiusure, ad esempio tra le diverse Regioni), e il mondo dei trasporti sarà fortemente coinvolto perché abilitante questa fase di ripresa. Infatti, anche se molte persone continueranno a lavorare in smart working, e altri probabilmente preferiranno l’utilizzo del mezzo privato, per molti sarà indispensabile il trasporto pubblico per raggiungere la sede del lavoro. Indispensabile quindi l’attuazione di un disegno complessivo per il sistema dei trasporti, per garantire le distanze tra le persone, maggiori controlli (termoscanner, uso delle mascherine) e misure di disinfezione dei mezzi. Solo così avremo la certezza scientifica di tenere sotto controllo il contagio, individuare chi è sano e chi no in via continuativa, ridurre le occasioni per la diffusione del virus, grazie ai giusti strumenti per monitorare e gestire la situazione.
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Bologna: intesa con RFI per definire linee guida per gli “hub intermodali” previsti dal PUMS
È stato approvato dal sindaco della Città metropolitana di Bologna, Virginio Merola e dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile, il Protocollo d’intesa per l’elaborazione delle Linee di indirizzo che guideranno la progettazione dei 30 Centri di Mobilità previsti dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Bologna metropolitana.
L’accordo ha l’obiettivo di individuare criteri omogenei per redigere, entro fine anno, le Linee di indirizzo e sviluppare poi i primi progetti di fattibilità.
Collocati prevalentemente in corrispondenza delle stazioni ferroviarie, i Centri di Mobilità sono nuovi hub urbani, tecnologicamente attrezzati, in cui poter offrire un elevato livello di servizi diversificati.
Luoghi pensati per garantire intermodalità e multi modalità, fornire adeguati spazi di sosta per i diversi mezzi (velostazioni, velopark, parcheggi scambiatori) e per la ricarica elettrica, prioritariamente per i veicoli pubblici e condivisi. Inoltre i Centri permetteranno di promuovere servizi innovativi, mobility on demand, sharing (car-scooter-bike-monopattini), smart parking, pick point per l’e-commerce, e garantire a tutti i cittadini l’accesso a servizi diversificati in modo chiaro, facile e sicuro. Con l’ambizioso obiettivo di unire funzione urbana e trasportistica e divenire luoghi identitari attivatori della qualità e della vitalità della città.
I 30 Centri di Mobilità, in gran parte posti in prossimità di stazioni ferroviarie, rappresentano – fisicamente e concettualmente – il punto di incontro tra le strategie di mobilità sostenibile di Bologna metropolitana e il Piano Industriale di RFI (Gruppo FS Italiane): integrazione modale, valorizzazione del ruolo del treno e riqualificazione del contesto urbano che ospita le stazioni.
In particolare la definizione di apparati e arredi dovrà garantire spazi multifunzione facilmente fruibili e inclusivi, dove collocare zone di attesa piacevoli e protette, sistemi di informazione interattivi, in un ambiente urbano riqualificato attraverso la valorizzazione anche del verde. L’obiettivo è quello di favorire la vivibilità e l’identità sociale dei luoghi e l’integrazione con la molteplicità di servizi offerti anche dall’area di prossimità. Particolare cura andrà dunque posta nell’analisi dei siti su cui si interviene con azioni in grado di attivare la rigenerazione del contesto.
Fonte: Ferpress
Milano: crollo dei passeggeri del trasporto pubblico e privato
È stato presentato in Commissione consiliare dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli il ritratto della situazione milanese in tema di traffico. Il periodo preso in considerazione nelle slides allegate parte da febbraio e arriva, settimana per settimana, fino a venerdì 22 marzo.
I dati evidenziano un significativo calo nell’ultima settimana (dal 16 al 22 marzo) anche se confrontata con la settimana precedente (quella dal 9 al 15 marzo) con l’inasprirsi delle misure per il contenimento della pandemia da Coronavirus (CoViD-19) attraverso progressivi divieti di mobilità.
Rispetto al periodo precedente le misure di contenimento, il trasporto pubblico (l’analisi tiene conto solo dei dati relativi alla presenza sulle linee della metropolitana) si è ridotto a -93% con un’annotazione che riguarda la fascia oraria tra le ore 5:00 e le ore 7:00 del mattino, quando la diminuzione dei passeggeri si riduce al 75%. Gli ingressi delle auto in Area B a -66%; ingressi delle auto in Area C -70%. Il calo della mobilità dei taxi in Area C riflette l’andamento del trasporto pubblico: -90%. Sempre in Area C vi è un calo dei passaggi dei veicoli di servizio: -55%; residenti: -70%.
Netto calo anche dell’utilizzo dei veicoli in sharing soprattutto per quanto riguarda scooter, bici e monopattini: -90%. Più leggero il calo del car sharing: -80%.
Il monitoraggio della situazione proseguirà anche nei prossimi giorni.
Per l’analisi, clicca qui
Fonte: Eco dalle Città
Roma: dal MIT oltre 60 milioni di euro per bus ‘zero emissioni’
Roma Capitale ha ottenuto oltre 60 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per l’acquisto di bus eco-sostenibili, elettrici o a metano, per il quinquennio 2019-2023. E’ quanto prevede il decreto interministeriale firmato dal Mit di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero dello Sviluppo economico.
“Queste risorse ci permetteranno di rinnovare ulteriormente la flotta di Atac, con mezzi eco-sostenibili, completamente ‘green’, grazie alla cooperazione fra Istituzioni. Continua il processo di risanamento che abbiamo messo in atto in questi anni. Risorse che si vanno ad aggiungere agli investimenti di Roma Capitale, grazie ai quali abbiamo già messo su strada 227 nuovi mezzi e ne abbiamo ordinati altri 328. In questo momento così difficile per il Paese, queste risorse sono ancora più importanti”, dichiara la sindaca, Virginia Raggi.
Fonte: Ferpress
Roma: nel post-Covid tecnologia per garantire equilibrio fra le differenti modalità e gli spazi di disposizione
“Le prime ore della cosiddetta fase 2 determineranno la fiducia che le romane e i romani avranno nell’avvio del percorso verso l’uscita definitiva dall’emergenza. Roma Capitale è pronta”. Così l’assessore del Comune di Roma, Pietro Calabrese nella sua pagina Facebook.
Calabrese specifca che con ogni probabilità sarà necessario contingentare gli ingressi su bus e metro in modo da corrispondere un servizio adeguato alla ripresa delle attività che il Governo sta valutando di riaprire. In funzione del metro di distanza, verrà predisposto apposito personale e segnaletica specifica nelle stazioni metro e fermate bus ad alta frequentazione. Prima dell’avvio della fase 2 saranno effettuati dei test per avere, eventualmente, il tempo di apportare dei correttivi, e soprattutto per comunicare ogni dettaglio ai cittadini, quanto più in maniera capillare possibile.
Roma sta procedendo per attuare le varie ipotesi. Su tutte l’urgenza di impiegare ogni tecnologia a supporto di una programmazione razionale degli spostamenti, in modo da garantire un equilibrio fra le differenti modalità e gli spazi di disposizione, e la migliore velocità possibile. Per questo serve anche implementare la flotta disponibile per il trasporto pubblico. L’obiettivo è mitigare al massimo l’uso dell’auto privata, aumentando la frequenza dei mezzi pubblici anche grazie alla realizzazione della rete di corsie preferenziali già pianificata nel Pums, che prevede anche un radicale sviluppo della rete ciclabile su tutti gli assi portanti della viabilità cittadina. Sono interventi da realizzare subito in via ‘transitoria’ tramite modalità corrispondenti all’emergenza, comunque in sicurezza, da perfezionare successivamente con progetti di dettaglio e relative cantierizzazioni.
Calabrese, inoltre, vede nella fase 2 l’opportunità di dare maggiore impulso al cambiamento nella mobilità della Capitale, incentivando uso del Tpl e mobilità sostenibile (bici e monopattini) o acquisto bici elettriche.
In particolare, Calabrese ha annunciato che su Roma, oltre alle corsie ciclabili transitorie, in alcune direttrici a maggiore presenza di linee Tpl verranno realizzate nuove preferenziali, in ogni caso già previste nel Pums o comunque connesse alla rete esistente. Fondamentale sarà l’ausilio per la gestione dei flussi, come offerto dalle tecnologie già impiegate in altri ambiti per la raccolta dati dell’utenza telefonica. Stiamo realizzando nuovi contapasseggeri sui mezzi di superficie, per ora su 600 vetture, con previsione di incremento sul resto della flotta, oltre all’implementazione dello stesso sistema in uscita dalle metro.
Inoltre, Roma Capitale ha già annunciato che manterrà il lavoro agile per almeno il 30% del personale degli Uffici di sua competenza.
Fonte: Ferpress
Torino: l’appello delle associazioni della mobilità sostenibile per ripensare il trasporto
A Torino, le associazioni per la mobilità sostenibile chiedono alle istituzioni comunali e regionali di sostenere sin da ora una mobilità che permetta il distanziamento fisico delle persone, ma non quello sociale, che restituisca lo spazio pubblico ai cittadini, valorizzi il commercio di prossimità.
Di seguito, il testo dell’appello:
Stiamo vivendo tempi complessi, ogni ambito della nostra vita è stato travolto dall’emergenza sanitaria e dai relativi provvedimenti di limitazione degli spostamenti. Siamo però, nostro malgrado, di fronte ad un laboratorio straordinario nelle nostre città: strade prive di traffico, silenzio, cielo terso e aria più leggera, ma soprattutto grandi spazi vuoti.
In questo periodo sospeso, che ha gettato tutti nell’incertezza, le associazioni e gli attivisti per la mobilità sostenibile si stanno interrogando su quale potrà essere la mobilità delle persone nel “dopo”.
Non possiamo permetterci di tornare ad una mobilità che mette al centro l’uso dell’auto privata, perché lo spazio pubblico è saturo, la qualità dell’aria tornerebbe ad essere sopra i limiti consentiti dalla legge, con i conseguenti rischi sanitari per i cittadini (solo a Torino si registrano ogni anno 900 morti per inquinamento), e perché abbiamo bisogno di promuovere l’attività motoria anche attraverso una mobilità attiva – a piedi o in bici -. Ma la mobilità per la nostra città per il “dopo” va pensata e progettata ora. Ed è per questo che ci rivolgiamo alle istituzioni per chiedere sin da ora un impegno chiaro per ricostruire la nostra città a misura di persona per la salute di tutti.
In molte città del mondo, gli spostamenti urbani in bicicletta sono considerati strategici: in un momento in cui pochi possono muoversi per lavoro è bene che lo facciano nel modo più sicuro e salutare possibile. In Italia, invece, la filiera di riparazione delle biciclette non è neanche stata inclusa nel decreto delle attività necessarie, lasciando quindi alle singole realtà il compito di presentare domanda in prefettura per poter rimanere aperte, rendendo ancora una volta più complessa la vita a chi sceglie di muoversi in bicicletta e a chi la usa per lavoro.
Berlino, New York, Bogotà, città molto diverse tra loro, stanno istituendo corsie ciclabili temporanee nelle strade urbane. Una soluzione per alleggerire il trasporto pubblico e per garantire la distanza fisica dagli altri, evitando così che quei pochi spostamenti avvengano in auto.
La bicicletta non è e non sarà per tutti. Ma per molti sì. Ricordiamo (dati Istat) che la media degli spostamenti a Torino è di circa 3 km, il 42% dei quali è percorso in auto, il 29% con bus, metro e tram: dare la possibilità di effettuare gli spostamenti in sicurezza a piedi, in bici, con e-bike e in monopattino significa lavorare a beneficio della collettività ed evitare di spostare chi prima usava i mezzi pubblici all’uso dell’auto privata.
Chiediamo quindi alle nostre amministrazioni, comunale e regionale, di pensare sin da ora a una mobilità delle persone che:
– permetta ai cittadini di scegliere modalità di trasporto più economiche, risparmiando sulle spese legate all’auto (che stanno ferme e inutilizzate il 95% del loro ciclo di vita).
– permetta di fare attività fisica, dopo mesi di sedentarietà, andando a lavoro o facendo la spesa
– valorizzi e favorisca la frequentazione dei piccoli negozi di quartiere, fortemente colpiti dalle chiusure ma, allo stesso tempo, che i cittadini stanno riscoprendo ora, spinti dal cercare intorno a casa quello che prima cercavano a chilometri di distanza nei centri commerciali
– favorisca le consegne a domicilio della spesa tramite bike e/o cargobike, dando priorità e valorizzando il commercio di prossimità
– soprattutto in un primo momento, garantisca indipendenza negli spostamenti e la distanza fisica ma promuova la relazione sociale: le persone su una bici non sono anonime e distanti come in auto
– permetta di ridurre le collisioni e di conseguenza alleggerire il sistema sanitario, già oggi messo a dura prova: la velocità e la distrazione in auto sono la principale causa di morte sulle nostre strade.
– faccia risparmiare sulla manutenzione stradale e sull’uso dello spazio pubblico.
Confidiamo che le istituzioni, ma anche i cittadini, le associazioni di categoria rappresentanti dei commercianti, i comitati di quartiere, partecipino al nostro appello per contribuire a costruire la città del “dopo”.
Firmatari:
Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico (composta da: Alter Polis, Associazione culturale Laqup, Associazione Promozione Sociale Amicinbici – Bik&Motion, Associazione T-team, Bike Pride FIAB Torino, Club Monopattini Torino, Ecoborgo Campidoglio, Ecopolis Nkoni, FIAB Torino Bici & Dintorni, GreenTO, Legambiente Molecola, Legambiente Metropolitano, Pedaliamo Insieme, Pro Natura)
Fonte: Eco dalle Città
Verona: entro il 2023 solo bus elettrici
Entro il 2023 Verona potrà contare su una flotta di bus urbani completamente non inquinanti. I mezzi ancora alimentati a gasolio, infatti, saranno sostituiti da altrettanti autobus elettrici e i nuovi veicoli andranno ad aggiungersi a quelli della flotta a metano che, già oggi, rappresentano la stragrande maggioranza di quelli che Atv utilizza per il servizio urbano. A breve, quindi, il parco bus cittadino sarà composto esclusivamente da veicoli a basso impatto ambientale.
Per l’acquisto dei nuovi autobus, Verona può contare sullo stanziamento di 10 milioni di euro, finanziato dal ministero dei Trasporti. Complessivamente, infatti, il ministro Paola De Micheli ha previsto l’erogazione di 398 milioni per il quinquennio 2019-2023 a favore di 38 Comuni per aiutarli nella lotta allo smog. L’obiettivo del finanziamento statale è sostenere l’acquisto di bus di ultima generazione, alimentati elettricamente, a metano e a idrogeno, in modo da svecchiare il parco dei mezzi pubblici in circolazione e da garantire un minor impatto sull’inquinamento atmosferico.
Il finanziamento dà attuazione al Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile finanziando direttamente il Comune che, pertanto, provvederà all’acquisto dei mezzi e ne rimarrà proprietario.
“Utilizzeremo i fondi per acquistare una nuova flotta di autobus elettrici – spiega l’assessore a Viabilità e Traffico Luca Zanotto –. In questo modo mandiamo definitivamente in pensione i bus a gasolio ancora utilizzati nel trasporto urbano, completiamo il rinnovamento del parco mezzi di Atv e miglioriamo complessivamente il servizio. Atv può già contare su bus alimentati a metano non inquinanti, ma con i nuovi mezzi avviamo la transizione di Verona verso la mobilità elettrica, ancora più efficiente e a bassissimo impatto ambientale”.
Fonte: Ferpress
Opportunità in scadenza 
Austria-Vienna
Attrezzature di monitoraggio del traffico
Austria-Vienna
Sistemi di navigazione e posizionamento globale (GPS o equivalente)pparecchi fotografici per il controllo della velocità
Belgio-Mouscron
Sistema di videosorveglianza
Italia-Auronzo di Cadore
Attrezzature per il controllo dei parcheggi – RETTIFICA
• Italia-Napoli
Servizi di gestione di parcheggi
• Italia-Padova
Servizi di gestione di parcheggi – II RETTIFICA
• Italia-Roma
Servizi informatici: consulenza, sviluppo di software, Internet e supporto
• Italia-Roma
Sistema di videosorveglianza
• Paesi Bassi-‘s-Hertogenbosch
Servizi di monitoraggio e controllo
• Paesi Bassi-Arnhem
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
• Paesi Bassi-Helmond
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
• Polonia-Andrychów
Lavori di costruzione
• Polonia-Varsavia
Strumenti di misura
• Portogallo-Cascais
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
• Portogallo-Torres Vedras
Cartelli di informazione
• Spagna-Laudio-Llodio
Servizi connessi ai parcheggi
• Svizzera-Winterthur
Installazione di mezzi di controllo del traffico

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