It's Europe
N° 9
Ottobre 2020


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo con
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Cardo (Uirnet): “Digitalizzare la logistica? Serve una comunità di operatori con obiettivi comuni”

 

 


“Digitalizzare vuol dire cambiare il modello di business. Da qui nascono le principali resistenze. La priorità è, quindi, creare una comunità logistica che abbia comunione di intenti. Individuare successivamente obiettivi comuni e tempistiche certe e, in ultima istanza, digitalizzare”. È questa la ricetta di Lorenzo Cardo, da qualche mese presidente di UIRNet, con l’obiettivo di imprimere una svolta tecnologica alla logistica italiana. Come spiega in questa intervista a TTS Italia, la cabina di regia insediata al MIT ha tempi rapidi: decisione in 6 mesi per l’implementazione della Piattaforma Logistica Digitale Nazionale e intanto si lavora all’anagrafe nazionale unica degli autisti e al preavviso intermodale.

Nelle scorse settimane si è insediata la cabina di regia presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che apre una nuova epoca per la Piattaforma Logistica Nazionale Digitale. Ci può raccontare quali sono gli obiettivi di questo percorso? Come intendete procedere e quali sono i tempi di attuazione?
La Cabina di Regia ha l’obiettivo di coadiuvare e supportare UIRNet nell’elaborazione e realizzazione del nuovo Progetto di Piattaforma Logistica Digitale Nazionale (PLN), in particolar modo relativamente allo sviluppo di sistemi e servizi di interesse nazionale quali i PCS (port community system)1, FVS (Freight Village System)2 e i CCD (corridoio controllato doganale)3. Siamo già partiti e il percorso prevede un costante allineamento e coordinamento tra tutti i soggetti presenti nella Cabina di Regia con riunioni cadenzate ogni 2 settimane di check sullo stato avanzamento lavori e definizione dei prossimi passi. Sono previste, sempre ogni due settimane, riunioni operative che valuteranno la fattibilità e come meglio procedere per realizzare gli indirizzi che emergono dalle riunioni della Cabina di Regia.
I tempi di attuazione sono molto rapidi. Il nostro orizzonte è di 6 mesi per portare a compimento le prime decisioni. Attualmente stiamo lavorando sull’anagrafe nazionale unica dell’autotrasporto (e sulla relativa card unica di accesso) e sulle modalità più opportune per implementare il preavviso di arrivo/appuntamento intermodale.

La Piattaforma Logistica ha però all’attivo anche altri progetti, alcuni conclusi, altri ancora in corso. Quali sono i più interessanti e promettenti per la logistica italiana? Ci sono buone pratiche da raccontare?
La PLN ha in attivo progetti ad elevato impatto su tutto il sistema logistico nazionale. Mi riferisco al CCD – Corridoio controllato doganale (ispettivo e di importazione). Attualmente il CCD di importazione complessivamente ha registrato 653 utenti appartenenti a 53 organizzazioni (tra cui l’Agenzia centrale dogane e 12 uffici doganali, 10 terminal, 3 AdSP e varie società di trasporto), 16 nodi, 18 corridoi attivi (tra cui 4 a Genova, 7 La Spezia, 2 Rivalta). Anche se il numero effettivo di corridoi utilizzati, al momento, è limitato a 2. Con riferimento a quello ispettivo per il Centro Unico dei Servizi di La Spezia (attivato di recente), cioè al servizio che mira a trasferire l’ambito ispettivo interamente fuori dal porto e non più in modo singolo per utente o contenitore come in precedenza, dagli ultimi dati disponibili si sono registrate 163 missioni a giugno e 647 missioni ad agosto.
Le potenzialità del CCD sono evidenti. A noi di UIRNet ben chiari da tempo, anche se per le note questioni legate al concessionario il CCD non ha trovato la giusta diffusione. Vi faccio un esempio concreto. IKEA l’anno scorso in un convegno pubblico tenuto in una università italiana ha evidenziato come il CCD “fast corridor” è elemento centrale nella visione futura di IKEA gruppo a livello internazionale con riferimento alla gestione della logistica, a tal punto che sono in discussione con le autorità dei porti di Hong Kong, Macao e Shenzhen per attivare CCD e control tower tra i vari sistemi portuali e retroportuali, ispirandosi al modello sviluppato in Italia a Piacenza.
Altra buona pratica è quanto fatto a Genova col PCS, dove le potenzialità complessive sono molto più elevate. Con riferimento al PCS-Istituzionale dell’AdSP di Genova, il Port Community System è stato utilizzato per rispondere ad una esigenza legata ai ristori connessi al crollo del Morandi. Attualmente (maggio 2020) risultano iscritte al PCS-I dell’AdSP di Genova 3.433 imprese, tra cui 2.837 di autotrasporto che hanno ottenuto i rimborsi previsti dalla legge. È attivo anche il PCS-O container a Savona, che all’ultima rilevazione effettuata (settembre 2020) ha gestito 50.000 container di import ed export (da dicembre 2019). Il PCS Operativo, tuttavia, risulta parzialmente sviluppato e anche qui le potenzialità sono enormi.
Infine un altro progetto che curiamo da tempo e in cui crediamo molto è il cosiddetto Sistema Buffer, la cui prima localizzazione sarà nel nord ovest a supporto dei porti di Genova-Prà e Savona-Vado. Il Sistema Buffer è un progetto organizzativo, informatico e infrastrutturale il cui obiettivo è la massimizzazione dello sfruttamento delle capacità portuali mediante la garanzia di un flusso di merci continuo e cadenzato lato terra. Purtroppo, mettendo da parte l’attuale contingenza dovuta alla pandemia in corso, uno dei maggiori ostacoli per i ns porti più operativi nella gestione delle merci è la capacità di scambio con l’entroterra. E oggi un porto vale quanto il sistema logistico a cui dà accesso.
Con questo progetto intendiamo potenziare le capacità logistiche dei sistemi portuali per fare in modo che possano diventare più attrattivi a livello internazionale a beneficio dell’aumento dei traffici con le conseguenti positive ricadute in ambito occupazionale, economico e non ultimo fiscale. L’aumento delle quote di merce di importazione è un booster per le casse pubbliche grazie alla tassazione diretta a cui le merci sono sottoposte, motivo per cui i Paesi del nord Europa sono agguerritissimi in questo settore.
Ci rendiamo conto che la sfida è complessa, ma le analisi costi-benefici che sono state condotte nel 2018 da parte di UIRNet e da parte della BEI, parallelamente ma disgiuntamente, hanno suffragato la sostenibilità economica gestionale del progetto.

La logistica italiana, come è risultato anche dal gruppo di lavoro condotto da TTS Italia, sconta un ritardo notevole sul fronte della digitalizzazione. Per esempio, è uno dei pochi paesi a non avere ancora digitalizzato i documenti di trasporto. Quali sono secondo lei le priorità per aiutare la conversione tecnologica del settore?
Mi permetterei innanzitutto alcune considerazioni di carattere “sistemico”, giusto per focalizzarci sui fatti piuttosto che sulle impressioni. Prendiamo ad esempio la sottoscrizione del trattato internazionale per l’adozione dell’e-CMR. L’Italia ad oggi non lo ha ancora sottoscritto, e si poteva fare meglio, anzi: molto meglio. Ma a ottobre 2020 sono 29 i Paesi, dei 55 sottoscrittori del CMR, che hanno aderito all’e-CMR (e non c’è la Germania, per esempio) e che comunque, attualmente, dal punto di vista dell’implementazione si è ancora ai progetti pilota. Non sto mettendo sul tavolo questi dati per dire che va tutto bene, anzi… intendo dire che invece che spendere energie nell’esterofilia dovremmo diventare protagonisti sui tavoli internazionali dove si discutono normative e standard tecnici al fine di far valere la nostra esperienza nel settore, proporre le nostre soluzioni, concordare e non subire un disegno complessivo della regolamentazione dei trasporti. Non ritengo quindi che l’Italia, come sistema logistico, sia indietro rispetto alla media europea (conosco, ad esempio nella Gdo e nella distribuzione ultimo miglio, soluzioni ampiamente diffuse ad altissima digitalizzazione). Ritengo però, che se non ci attiviamo per essere protagonisti dell’innovazione digitale perderemo ancora posizioni!
Per quanto riguarda invece quei settori della logistica ancora lontani da un processo di digitalizzazione, non dimentichiamo che digitalizzare significa, prima o poi, modificare il proprio modello di business. Da qui nascono le principali resistenze al cambiamento. La priorità è, quindi, creare una comunità logistica che abbia comunione di intenti. Individuare successivamente obiettivi comuni e tempistiche certe e, in ultima istanza, digitalizzare. La conversione tecnologica si ha quando la maggior parte degli operatori hanno obiettivi condivisi e si sentono parte di una comunità con un destino comune. Prima creare la comunità, poi revisionare i processi, infine digitalizzare i nuovi processi e le nuove modalità di lavoro.

Anche la condivisione dei dati è un ostacolo che caratterizza il settore. Come crede sia possibile superare questo gap anche culturale?
Nel settore dei trasporti, ma anche in molti altri ambiti della vita sociale ed economica, la condivisione dei dati da parte delle aziende è stata percepita e vista, in modo prevalente, come una perdita di controllo sul proprio business o come un modo per consentire ad altri soggetti di guardare dentro casa mia. I dati di business, quelli sensibili dei propri clienti, e in generale quelli privati sono e rimarranno di proprietà delle imprese o dei soggetti a cui appartengono. I dati in forma aggregata, non nominale e non riconducibile a singole imprese, invece, è bene che siano analizzati, diffusi e resi pubblici, al fine di migliorare la gestione dell’intero sistema. Efficientare il proprio nodo o la propria azienda non serve, se all’esterno non si procede in ugual modo. Che senso ha essere 4.0 se fuori il mondo è 1.0? La PLN e UIRNet garantisce privacy del dato, riservatezza e sicurezza dello stesso, ma consente ai decisori pubblici e associazioni di categoria di avere dati aggregati tali da consentire lo sviluppo di politiche di miglioramento dell’efficienza a vantaggio della competitività di tutti gli stakeholder logistici. Il gap culturale a cui faceva riferimento si supera con affidabilità e credibilità che i dati privati rimarranno tali, e saranno utilizzati in modo aggregato per migliorare il mondo in cui viviamo. In questo senso, riteniamo che la svolta data con l’obbligo della fatturazione elettronica abbia dimostrato a tutti che un processo di digitalizzazione guidato e regolamentato dalla mano pubblica è possibile, utile e tutele l’interesse di tutte le parti.

Uirnet sta esplorando le nuove tecnologie come IA, IoT e Blockchain con applicazioni efficaci per il settore dei trasporti e della logistica. Come pensa possano essere utilizzate? Quali sono le condizioni necessarie per il loro sviluppo?
Le nuove tecnologie, o nuove applicazioni basate su tecnologie già esistenti, sono una delle attività che UIRNet ha svolto finora. In questo caso si tratta di sperimentazioni che possono avere successo o meno. AI, VR, IoT e Blockchain potranno essere utilizzate per trasformare gli attuali porti in “smart port”, luoghi in cui si assottiglia sempre più la linea tra fisico e digitale, tra presenza umana e automazione. Nel campo della logistica le piattaforme merci digitali (digital freight platform) guidano il cambiamento. Infrastrutture e operatori hanno iniziato a sperimentare e utilizzare soluzioni in connettività abilitate dallo scambio di dati e informazioni. Tali soluzioni sono utilizzate sia per l’ultimo miglio, sia per la composizione del magazzino (AI e VR), che per la gestione dei trasporti e delle flotte, interessando quindi tutta la supply chain. I sensori nei porti, anche nella forma di internet of things, potranno ridurre le necessità di rimorchio, i droni o i robot potranno essere usati per le ispezioni, AI e VR potranno essere utilizzate per eliminare lo spazio inutilizzato, efficientando gli spazi stessi, come ad esempio impilare in modo intelligente i container nei piazzali in funzione delle attività di carico e scarico. La Blockchain potrebbe essere utilizzata nelle polizze di carico e nella riconciliazione automatica dei pagamenti in conclusione di smart contract. Le applicazioni sono tante, alcune avranno successo altre meno. Certamente una digitalizzazione complessiva dei nodi (porti/interporti/piastre logistiche) è una delle condizioni base per la diffusione dei servizi digitali e UIRNet è impegnata su questo.

Infine, cosa pensa del nuovo Regolamento 2020/1056 del 15 luglio scorso relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI)?
Sicuramente è un importante passo avanti per il trasporto delle merci. Un disegno europeo che semplificherà e renderà più economica la gestione dei trasporti. C’è però ancora molta strada da fare: il Regolamento troverà piena applicazione solo dal 2024, e le specifiche tecniche sono previste entro il 2022. Anche qui, come ho già detto precedentemente, la vera sfida è non farsi trovare impreparati, ma anzi cogliere l’occasione per essere i protagonisti, come sistema Paese, di questa evoluzione. Ovviamente con la Piattaforma Logistica Nazionale Digitale come strumento di riferimento!

Chi è Lorenzo Cardo. Presidente di UIRNet dallo scorso giugno, è anche Presidente e Amministratore elegato dell’Interporto Centro Italia Orte SpA. Consigliere di Federtrasporto, vanta una carriera nella logistica interportuale ed è stato anche vicepresidente di UIR (Unione interporti riuniti).


* 1: Sistema che consente agli enti pubblici e agli operatori privati, che operano regolarmente nel porto, di scambiare informazioni in modo sicuro attraverso l'adozione di protocolli aperti, accessibili a tutte le parti interessate, garantendo al contempo la riservatezza delle informazioni strategiche importanti per gli operatori stessi.

* 2: Sistema per la gestione operativa dei processi logistici per gli interporti e le piastre logistiche. Si prevede lo sviluppo dei servizi anagrafici e della gestione dei permessi in linea con il patrimonio conoscitivo sviluppato sui PCS.

* 3: Sistema telematico per il controllo del trasporto merci su percorsi prefissati, assicurando l’integrità del trasporto. In questo modo è possibile rilocare le operazioni doganali, al fine di liberare le aree portuali e velocizzare le operazioni d’importazione.

Istituzioni & Policy
Alla Camera inizia l’iter della legge quadro per gli interporti, mentre il Senato mette l’accento sulla digitalizzazione nell’esame del Recovery Plan. A Palazzo Chigi arriva la legge di Bilancio, mentre il Parlamento Ue comincia a lavorare sull’Intelligenza Artificiale. Sono queste le novità di ottobre più rilevanti per il settore sul fronte istituzionale.
La Commissione Trasporti della Camera ha avviato il 14 ottobre scorso l’esame della proposta di legge C. 1259 Rotelli, recante "Legge quadro in materia di interporti" con una serie di audizioni che hanno coinvolto associazioni del settore della logistica. Si tratta di una proposta di legge quadro che provvede a disciplinare le interazioni tra i vari organi politici in vista delle attività di ricognizione e programmazione degli interporti già esistenti e nuovi, per poi elencare i requisiti che devono essere presenti ai fini dell'individuazione dell'ente interportuale. Un ruolo decisivo è svolto dal Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica che svolge compiti di indirizzo, programmazione e coordinamento di tutte le iniziative inerenti allo sviluppo degli interporti. La legge stabilisce anche il regime giuridico e normativo dei soggetti che gestiscono gli interporti. Inoltre, prevede l’adozione entro un anno dall’entrata in vigore del Piano nazionale per l’intermodalità e uno stanziamento di 10 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021) allo scopo di potenziare la rete degli interporti e l’intermodalità. Ancora nulla di fatto, invece, per la Riforma del Codice della Strada a cui è stata dedicata una sola seduta del comitato ristretto, quella del 7 ottobre, in Commissione Trasporti della Camera.
La Commissione Lavori pubblici del Senato ha esaminato il 5 e 6 ottobre in sede consultiva la Proposta di "Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza". Tra le indicazioni espresse nel parere rilasciato, anche un forte richiamo all’incremento dell’innovazione digitale nei trasporti. “In questo ambito – si legge nel documento - sia perseguita la digitalizzazione dei trasporti, la realizzazione della piattaforma nazionale per i servizi digitali, anche attraverso sperimentazioni pilota di tecnologie innovative per il TPL nonché la formazione del personale”. Sempre il 6 ottobre presso la Commissione Affari costituzionali del Senato, si è tenuta l’audizione della Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano sulle linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra i vari argomenti affrontati, va segnalato lo sviluppo di una rete unica​ e neutrale (ossia che non porti un vantaggio ad una tecnologia piuttosto che ad un’altra) che dia connettività a ​banda larga e ultralarga a tutto il territorio italiano​. Inoltre la ministra ha parlato del progetto proposto dal suo ministero su “Sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese”, ovvero un'infrastruttura ad alta affidabilità localizzata sul territorio nazionale per la razionalizzazione e il consolidamento dei Centri per l'elaborazione delle informazioni (Ced) e per ospitare dati e sistemi informatici della pubblica amministrazione centrale e locale.
Il 17 ottobre scorso è arrivato il primo ok (salvo intese) del Consiglio dei ministri alla legge di Bilancio: una manovra da 40 miliardi trasmessa alla Commissione europea (insieme alla prima bozza del Recovey Plan) e attesa nella versione definitiva in Parlamento entro la fine di ottobre. Tra i provvedimenti più interessanti per il settore, segnaliamo i fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.
Infine, sul fronte europeo da segnalare la costituzione da parte del Parlamento Ue Commissione speciale sull'intelligenza artificiale in un’era digitale (AIDA) per analizzare l’impatto dell’IA sull’economia. Il 20 ottobre il Parlamento ha inoltre adottato tre proposte che precisano come l’UE possa regolamentare l’IA più efficacemente per dare una spinta positiva all’innovazione, agli standard etici e alla fiducia nella tecnologia. Secondo il Parlamento le norme devono essere incentrate sulla persona. La relazione propone in che modo si possano assicurare sicurezza, trasparenza e presa di responsabilità, come evitare la creazione di pregiudizi e di discriminazioni, stimolare la responsabilità sociale e ambientale e come assicurare il rispetto dei diritti fondamentali.
Socio del mese

PVT Group
Ogni giorno persone e merci si spostano e devono arrivare puntuali e sicuri utilizzando il minimo delle risorse. Purtroppo, molte città sono afflitte da problemi di traffico, congestione e ritardi: questo ha un’inevitabile ricaduta su persone e imprese che risentono di trasporti inefficienti, i quali, a loro volta, comportano un incremento del tempo e del denaro spesi. A questo si aggiunge il fatto che i progressi tecnologici raggiunti dalla mobilità autonoma insieme alla crescente popolarità della sharing economy stanno cambiando radicalmente la mobilità così come la conosciamo oggi. Il Gruppo PTV è vicino alle aziende e alle pubbliche amministrazioni per vincere tutte queste sfide, supportando i manager e gli utenti nel prendere le giuste decisioni per il futuro. Con 20 filiali, 900 dipendenti in tutto il mondo e un fatturato annuo di oltre 110 milioni di euro, il Gruppo PTV consente di migliorare la mobilità e il trasporto utilizzando software, dati e know-how scientifico di prim'ordine acquisiti in oltre quarant’anni di esperienza nella pianificazione e ottimizzazione del movimento di persone e merci. Aiutiamo città, aziende e persone a risparmiare tempo e denaro, migliorare la sicurezza stradale e ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente.
Nell’ambito della mobilità di persone, il Gruppo PTV offriamo tecnologie all'avanguardia per quanto riguarda la pianificazione del traffico, la modellazione e la simulazione della rete di trasporto in tutte le sue modalità, la gestione e l’ottimizzazione del traffico in tempo reale, le soluzioni Mobility-as-a-Service (MaaS).
Relativamente alla logistica, il portafoglio delle soluzioni possibili spazia dal software per la pianificazione di percorsi all’ottimizzazione dei processi di distribuzione, alla gestione della flotta inclusa la navigazione e la prenotazione di stalli di sosta per veicoli commerciali. Uno speciale servizio online garantisce informazioni in tempo reale durante il processo di consegna e lungo l'intera catena di fornitura.
Christian U. Haas è entrato a far parte del Gruppo PTV come CEO nel novembre del 2019. Vanta 20 anni di esperienza manageriale di livello internazionale maturata nel settore dell’ICT e delle tecnologie avanzate. Precedentemente Christian U. Haas è stato a capo di una importante realtà europea attiva nell’ambito delle soluzioni informatiche per i servizi finanziari. In qualità di CEO ha avviato e fatto progredire in modo significativo la trasformazione dell'azienda da fornitore di software tradizionale a società di servizi SaaS basati su applicazioni di intelligenza artificiale.

www.ptvgroup.com


PROGETTO DEL MOMENTO

PTV Optima per la città di York, Regno Unito



La storica città di York ha lanciato un ambizioso progetta che mira a ridurre la congestione, le emissioni e i tempi di percorrenza in città, a migliorare l'affidabilità della rete, a creare spazi pubblici migliori e ad aumentare la sicurezza.
Wood è stato individuato dal Consiglio della Città di York quale partner principale nell'implementazione dello Smarter Travel Evolution Program (STEP), un progetto di modellazione dei trasporti primo del suo genere nel Regno Unito, finanziato dal National Productivity Investment Fund del Governo. Wood lavorerà in collaborazione con Relative Gap, un consulente indipendente di modellazione strategica dei trasporti, ed il Gruppo PTV. Per la prima volta PTV realizzerà uno strumento per la modellazione predittiva del traffico al fine di creare un modello di trasporto urbano in tempo reale in Gran Bretagna.
L’obiettivo del progetto è di creare e distribuire un modello della rete di traffico di York “live”, una rappresentazione digitale dinamica della rete di trasporto alimentata in tempo reale da fonti date eterogenee.
Oltre a garantire l'ottimizzazione del traffico in tempo reale, il modello consentirà di supportare strategie e processi decisionali a lungo termine, il futuro piano del trasporto locale, le decisioni di pianificazione dello sviluppo e le applicazioni dei casi aziendali. Il modello in tempo reale fornirà anche previsioni sull’evoluzione del traffico in seguito ad eventi pianificati e non utilizzando, oltre ai dati in tempo reali, anche quelli storici, garantendo, in tal modo, l’implementazione della migliore strategia possibile in modo rapido ed efficiente.


TRE DOMANDE A

Christian U. Haas, Chief Executive Officer, PTV Group

Quale pensa sia attualmente il ruolo del Gruppo PTV nell'ecosistema della mobilità e come cambierà in futuro?

PTV è il principale fornitore di software nel mercato della mobilità per la modellazione e la simulazione dei trasporti, nonché per la pianificazione e il processo decisionale per la progettazione delle infrastrutture di trasporto. In questo ruolo supportiamo tutti i principali attori della mobilità come abilitatori per il processo decisionale, in particolare nel settore pubblico (ad es. Città, pubbliche amministrazioni) e privato (ad es. operatori di share-mobility, OEM).
A mio parere, il ruolo di PTV come abilitatore per il processo decisionale nell'ecosistema della mobilità non cambierà in futuro: sarà l'ecosistema stesso a cambiare. Per PTV sarà fondamentale adattarsi a questi cambiamenti, siano essi di natura tecnologica o derivanti dalle esigenze di mobilità delle persone.
Ad esempio: l'emergere di nuovi attori della mobilità; la disponibilità del 5G; la progressiva diffusione della guida autonoma avranno un impatto importante sul futuro della mobilità ed al contempo aprono nuove possibilità e opportunità di business, che dobbiamo tenere presenti già oggi nel nostro orientamento strategico.

Qual è la strategia e la visione di PTV Group riguardo ai sistemi di trasporto intelligente e alla gestione del traffico?

I sistemi di trasporto intelligenti e la gestione del traffico svolgono un ruolo molto importante per PTV e per le città che vogliono controllare e agevolare lo scorrimento del traffico. Attraverso questo meccanismo di controllo, le città possono influire più facilmente sulla congestione e sull'inquinamento atmosferico. In molte città del mondo il numero totale di automobili è in aumento, soprattutto nelle megalopoli e nelle città dei mercati emergenti. Questo peggiorerà sempre di più gli ingorghi e l'inquinamento atmosferico. Le autorità pubbliche non possono controllare tutte le automobili e il traffico e avranno bisogno di sistemi di trasporto intelligenti e software per gestirlo. Le nuove tecnologie come il già citato 5G offrono opportunità completamente nuove, come la possibilità di comunicazione tra le auto e il loro ambiente noto anche come Car-2-X. Poiché il 5G sarà il fattore abilitante per la guida autonoma in futuro, influisce già oggi sulla gestione del traffico informando le auto (e quindi i loro conducenti) della fine di un ingorgo o del luogo di un incidente.

Secondo lei, qual è il ruolo della pubblica amministrazione quando si tratta di gestire la mobilità di una città?

La pubblica amministrazione ha un ruolo chiave nella gestione della mobilità di una città e i suoi rappresentanti dovrebbero sempre tenere presente che agiscono nell'interesse dei cittadini.
Da un lato quindi le amministrazioni devono modulare l’offerta di trasporto pubblico per adattarla alle esigenze presenti e previste. Dall'altro, esse dovrebbero integrare i fornitori di servizi di mobilità privata sul territorio di propria competenza per aumentare l'attrattiva e l'affidabilità del trasporto pubblico a lungo termine, in uno sforzo congiunto con i fornitori di mobilità privata. Per me, i fattori più importanti in questa equazione sono i bisogni delle persone e la sostenibilità dei nuovi concetti di mobilità. Dobbiamo integrare tutti i servizi di mobilità presenti all'interno di una città e renderli accessibili, sicuri, efficienti e sostenibili. In questo modo, i cittadini non dovranno scegliere tra servizi alternativi tra loro, ma potranno piuttosto combinarli intuitivamente per soddisfare le loro esigenze individuali. Ciò può essere ottenuto solo se la pubblica amministrazione unisce in modo proattivo le forze con i fornitori di mobilità privata, micromobilità, ride-hailing e molti altri ancora.

Prodotti del mese

Abbonamento del bus?
Con CLM-3 di Aep si acquista nel negozio virtuale

Presto arriverà anche in Italia la possibilità di acquistare in autonomia e da casa la tessera personale con l’abbonamento del bus, che finora si doveva fare per forza in biglietteria. CLM-3 è un apparato già in funzione presso STGA (Angoulême, Francia) e SITA (Chalons en Champagne, Francia) progettato appunto per risolvere questo problema.
Grazie a esso, nei negozi virtuali di AEP si possono acquistare così non solo biglietti, ricariche e rinnovi, pagare multe o fruire dei servizi di supporto della Compagnia di trasporto, ma anche svolgere quelle pratiche che richiedevano fino a ieri di recarsi agli sportelli delle biglietterie, come, appunto, il rilascio della tessera personale.
È quindi possibile introdurre i propri dati e caricare la propria fotografia e gli altri documenti eventualmente richiesti (es, carta di identità, certificato di iscrizione a scuola) attraverso il PC di casa o dal tablet.
Gli addetti della compagnia di trasporto, anche in smart working, hanno la possibilità di prendere visione delle richieste e approvarle, autorizzando la produzione delle carte. La consegna di una carta fisica, dell’abbonamento però, richiede comunque a un certo punto di uscire dalla virtualità, ed è qui che entra in gioco CLM-3: dopo l’approvazione, il cliente riceve dalla Compagnia una mail con un QR-code che può essere semplicemente “presentato” alla CLM-3 che provvederà immediatamente all’emissione della carta richiesta. Il Cliente può effettuare il pagamento al momento della richiesta della carta ma nessun addebito sarà effettuato fino al ritiro della carta. CLM-3 dispone tuttavia di un POS per pagamenti in locale, ad esempio per effettuare rinnovi degli abbonamenti.
Una soluzione non da poco specie in questo momento storico in cui l’obiettivo primario è la sicurezza e si devono quindi evitare gli assembramenti, come le code nelle biglietterie.

Massimizzazione dell’efficienza del sistema di pedaggiamento in Serbia

 

La repubblica serba vanta una rete autostradale di 900 chilometri con 65 stazioni di pedaggio; una rete che richiede velocità ed efficienza per garantire al flusso di veicoli un tempo minimo di ritardo. Su 270 caselli sono installate le telecamere Tattile Vega Basic short-range con lo scopo di leggere automaticamente le targhe dei veicoli in transito.


Quando un veicolo accede alla corsia del casello la telecamera ANPR di Tattile si attiva catturando un’immagine del frontale del veicolo in modo da riconoscerne automaticamente la targa e inviarne la foto, tramite connessione TCP, all’ufficio di controllo.
L’informazione della targa viene unita agli ulteriori dati ricevuti da altri elementi del sistema in base ai rispettivi metodi di pagamento dati raccolti dal sistema di lettura targhe permettono una migliore identificazione del veicolo.
Le informazioni scritte nei biglietti magnetici sono utilizzate come prova di regolare ingresso nel sistema e più tardi, all’uscita dell’autostrada, per l’addebito del pagamento.
Per i sistemi di pagamento elettronico del pedaggio sulle corsie senza barriere, i dati raccolti dal sistema di riconoscimento targhe Tattile sono di vitale importanza.
In questo caso i dati necessitano di essere letti prima del punto di attraversamento del varco, in modo da ottenere un transito del veicolo rapido e sicuro.
Nelle corsie di pedaggiamento elettronico i dati provenienti dalla telecamera ANPR sono uniti a quelli del classificatore automatico di veicoli e ai dati aggiuntivi nella On-board Unit (OBU), per garantire prestazioni ed accuratezza del sistema.
Data la continua espansione della rete autostradale in Serbia, Tattile prevede nuove installazioni per futuri caselli. In conclusione, le telecamere Tattile si sentono orgogliosamente parte fondamentale del progetto di ammodernamento del sistema autostradale serbo.

www.tattile.com

Dai nostri associati

ACI: presentate le nuove valutazioni Euro NCAP per la guida assistita
Euro NCAP ha presentato i nuovi protocolli di verifica delle tecnologie per la guida assistita e pubblicato i risultati dei test condotti su 10 autovetture dotate di sistemi di ausilio di livello 2.
I test hanno analizzato 10 modelli di autovetture dotate di tecnologia Highway Assist, basandosi – da una parte – sull’equilibrio fra l’assistenza fornita dal veicolo e l’impegno del conducente e – dall’altra – sul supporto alla sicurezza. Dalle prove emerge, che rispetto al 2018, è in crescita l’affidabilità della tecnologia con miglioramenti notevoli sui sistemi di guida assistita ma con, ancora, alcune criticità in termini di integrazione, in particolare per quanto riguarda il dialogo veicolo-conducente e i sistemi di monitoraggio dello stesso.
“L’attività di verifica dei sistemi di guida automatizzata condotta dai membri di Euro NCAP, tra i quali ACI, socio fondatore di TTS Italia, ed il laboratorio di riferimento CSI, si inserisce in un contesto normativo internazionale non ancora definito in termini di omologazione e verifica della sicurezza dei sistemi di guida assistita – ha commentato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia -. Il nostro principale obiettivo è quello di informare gli automobilisti sul reale stato dell’arte dei sistemi di guida assistita oggi disponibili – ha concluso il presidente dell’ACI -. Il conducente è ancora indispensabile, deve essere sempre vigile e pronto ad intervenire, mentre i sistemi di assistenza devono collaborare e non contrastare la guida del veicolo”.
“I sistemi di monitoraggio diretto del conducente, a oggi assenti su tutte le vetture provate, saranno cruciali per i sistemi di assistenza alla guida con prestazioni più elevate – ha commentato Henry Gutman – Automotive Business Development/Director Europe di CSI -. Finché non si arriverà ad una effettiva vettura a guida autonoma, dunque senza la necessità di un conducente, tutte le tecnologie sviluppate vanno infatti considerate come di supporto alla guida. L’aumento del livello di assistenza non deve generare nel conducente un falso senso di autonomia della vettura. È per questo motivo che, ai fini della sicurezza stradale, per il sistema diventa sempre più importante garantire che il conducente rimanga impegnato nell’attività di guida”.
I test condotti e i risultati di prova
Le 10 vetture analizzate sono: Mercedes Benz GLE, BMW 3-series, Audi Q8, Ford Kuga, VW Passat, Tesla Model 3, Nissan Juke, Volvo V60, Renault Clio, Peugeot 2008.
Per la valutazione dell’assistenza del veicolo si sono verificate le prestazioni dei sistemi di controllo longitudinale e laterale. Per i primi si è valutato il comportamento in scenari tipici extraurbani (veicoli in movimento lento, veicoli in frenata, veicoli fermi, cambi di corsia improvvisi) e il mantenimento della velocità su strada, per i secondi il controllo in cambi di direzione (S-bend).
Per l’impegno del conducente si è valutata l’interazione tra il guidatore e la vettura, inoltre si è valutata la potenzialità che l’assistenza del veicolo venga fraintesa a causa di comunicazioni fuorvianti.
Per quanto riguarda invece il supporto di sicurezza si è valutato come i sistemi di emergenza, come ad esempio AEB e LKA, interagiscono coi sistemi di assistenza in quelle situazioni nelle quali i sistemi di assistenza non sono sufficienti a garantire la gestione in sicurezza della condotta del veicolo.
Delle 10 vetture analizzate e su una classificazione a 4 livelli (very good, good, moderate e entry) tre vetture hanno ottenuto “very good” – il punteggio migliore – una “good”, quattro “moderate” e due “entry”.

Fonte: www.trasporti-italia.com

algoWatt e Caronte & Tourist: conclusa la prima fase del progetto di automazione del terminal ticketing di Villa San Giovanni
algoWatt, greentech solutions company quotata sul mercato telematico azionario (MTA) di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia, e Caronte & Tourist, società leader nei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue Isole minori (ma che opera anche tratte sullo Stretto di Messina e in Sardegna, collegando anche – tramite CarTour – la Sicilia e Napoli), fanno il punto sulla prima fase, virtualmente conclusa, del più ampio progetto di riorganizzazione digitale delle attività del Terminal Ticketing C&T sito in prossimità dello svincolo autostradale di Villa San Giovanni.
Dall’attivazione del sistema di automazione al 30 settembre 2020 sono transitati dal porto di Villa San Giovanni circa 1,2 milioni di autovetture, più di 250 mila automezzi commerciali e più di 3,5 milioni di passeggeri.
Sono numeri lusinghieri, che evidenziano la perfetta operatività di un sistema del tutto nuovo eppure già da subito a regime.
“L’automazione del terminal ex Villa Agip di Villa San Giovanni – ha dichiarato Vincenzo Franza, Ad del Gruppo Caronte &Tourist – oltre che velocizzare e snellire le procedure di ticketing ci ha consentito di incrementare la sicurezza dei passeggeri ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, riducendo le occasioni di contatto interpersonale e di ottimizzare l’impiego di risorse e i costi di gestione”.
Laura Bizzarri, managing director di algoWatt, ha affermato: “Per algoWatt si tratta di un progetto altamente qualificante, che rappresenterà uno standard di riferimento per l’automazione dei servizi di bigliettazione e gestione del traffico di accesso alle banchine e di imbarco in tutte le strutture portuali nazionali. Il lavoro svolto per Caronte & Tourist rappresenta un esempio pratico del contributo che la digitalizzazione può portare all’efficienza dei servizi di trasporto e della mobilità turistica, nonché alla sicurezza e alla salute dei passeggeri. algoWatt ha fornito il sistema chiavi in mano inclusivo di progettazione, acquisti da terzi, installazione, integrazione ed attivazione del sistema e test, corsi di addestramento del personale Caronte. Continuiamo inoltre a servire la società di navigazione con la manutenzione operativa del sistema”.

Fonte: algoWatt

e-Ticketing: ad AEP il brevetto per integrare sistemi di marche diverse
Aep Ticketing Solutions, socio ordinario di TTS Italia, ha ideato una soluzione che mira a risolvere il problema dell’integrazione tra sistemi diversi o tra applicazioni diverse nel campo della bigliettazione elettronica.
Idea a cui in questi giorni è stato riconosciuto e rilasciato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico il brevetto numero 102018000010314, intitolato “Sistema e metodo di bigliettazione elettronica virtuale”. Il brevetto è relativo alla tecnologia che sta alla base del Sistema VTS (Virtual Ticketing System).
In pratica, si tratta di una tecnologia informatica basata su Web Service, che mira a risolvere il problema dell’integrazione tra sistemi diversi o tra applicazioni diverse. Con VTS è infatti possibile realizzare applicativi, come biglietterie, emettitrici automatiche self-service, App per smartphone, indipendenti dallo specifico sistema in cui sono inserite, operanti sia in modalità tradizionale che Account Based. Una tecnologia in cui tutti i processi avvengono nel cloud e non più nei terminali periferici.
Questo vuol dire che VTS rende possibile l’uso di apparati di marche diverse all’interno di uno stesso sistema di AEP. «Un bel passo in avanti, in un mondo dove finora sistemi di marche diverse erano separati da barriere invalicabili – commenta l’amministratore delegato Giovanni Becattini -. Un risultato che rimarca il nostro cammino nel segno dell’innovazione e mai sospeso a causa del Coronavirus. Con VTS, riteniamo di aver fornito un importante contributo all’evoluzione dei Sistemi di Bigliettazione Elettronica».
Roberto Dell’Eva, ideatore del sistema VTS, aggiunge una serie di chiarimenti tecnici. «La novità brevettata – chiarisce – ha lo scopo di fare da interfaccia applicativa tra un generico client, sia esso “orientato al pubblico” oppure “orientato a operatori interni”, e uno o più Sistemi di Bigliettazione Elettronica (SBE), anche diversi tra loro, senza mai entrare “nel merito” del loro funzionamento interno. Per raggiungere tale scopo, VTS definisce un modello virtuale del supporto (detto VToken) che permette di “emulare” i vari supporti fisici odierni e i vari card data model esistenti o nuovi. VTS, appunto – conclude – permette, in maniera indistinta, la gestione sia del supporto fisico (carte o biglietti reali) che virtuale (VToken), utilizzando le stesse identiche interfacce di programma (API), semplificando enormemente il compito dello sviluppo del software».
Aep Ticketing Solutions è specializzata nella realizzazione di sistemi di bigliettazione elettronica in Italia e all’estero, in particolar modo in Francia. Si tratta di un’impresa pioniera nella realizzazione di sistemi “Cashless” a bordo dei mezzi. Sono oltre 25 i sistemi, compreso quelli installati e funzionanti fra Italia e Francia e quelli già in ordine. Le soluzioni Aep non si limitano ai sistemi “Cashless” ma includono tutte le tipologie oggi all’avanguardia (carte e biglietti contactless, biglietti con QR code, biglietti dematerializzati su smartphone, sistemi “Card centric” e “Account based”).

Fonte: Ferpress

Europcar Mobility Group sceglie Telefónica e Geotab per connettere i propri veicoli in Europa
Europcar Mobility Group ha annunciato il consolidamento della partnership con Telefónica e Geotab, socio ordinario di TTS Italia, a conferma del proprio impegno nella progressiva attuazione del programma dedicato alle auto connesse. Europcar Mobility Group, che nel 2019 già vantava 44.000 veicoli connessi, si pone l’obiettivo di connettere l’intera flotta entro il 2023 nell’ambito della propria roadmap “Connect”.
Attraverso questa partnership, Geotab e Telefónica forniranno al Gruppo accesso completo ai dati relativi al motore, alle abitudini di guida e alla geolocalizzazione tramite GPS, offrendo anche insight approfonditi su distanze percorse, chilometraggio, velocità, accelerazione, livello di carburante, segnalazione di incidenti, ecc. Questi dati, che rappresentano una componente chiave del programma Connected Cars di Europcar Mobility Group, saranno elaborati per migliorare l’esperienza dei clienti e per ottimizzare le applicazioni di business e i processi interni, quali gestione dell’inventario della flotta, manutenzione dei veicoli, consegna e ritiro, restituzione e altro ancora.
Europcar Mobility Group può contare sulle capacità interne di Telefónica e su quelle dei suoi premium partner per offrire le soluzioni più innovative, affidabili e sicure, supportate dalla solidità di un operatore di livello internazionale. L’IoT connectivity Kite Platform di Telefónica annovera già oltre 20 milioni di dispositivi connessi ed è in costante crescita. L’operatore offre in tutto il mondo i migliori servizi di connettività gestiti e dispone di un team di esperti dedicati che lavorano senza sosta.
“In qualità di leader nei servizi di mobilità, Europcar Mobility Group considera la tecnologia un abilitatore chiave per creare valore e garantire l’eccellenza operativa. Abbiamo scelto Telefónica e Geotab per le loro soluzioni orientate ai servizi estremamente agili, per le tecnologie di gestione delle flotte all’avanguardia, nonché per la loro presenza internazionale,” ha affermato Olivier Baldassari, Chief Countries & Operations Officer di Europcar Mobility Group.
“Siamo lieti di consolidare la nostra partnership con Europcar Mobility Group, contribuendo al suo processo di trasformazione digitale con le nostre soluzioni IoT e Big Data. Grazie alla nostra esperienza abbiamo sviluppato una soluzione ad hoc, altamente scalabile” ha commentato Gonzalo Martín-Villa, Global Director of IoT and Big Data di Telefónica Tech.
“Grazie a partner prestigiosi del calibro di Telefónica e Europcar Mobility Group possiamo continuare a far evolvere giorno dopo giorno la tecnologia delle auto connesse,” ha dichiarato Neil Cawse, CEO di Geotab. “Attraverso la collaborazione con leader di settore a livello globale possiamo supportare ulteriormente gli ecosistemi di flotte nello sviluppo di programmi dedicati alla manutenzione e alla sostenibilità, contribuendo a ridurre il total cost of ownership (TCO) di ciascun veicolo.

Fonte: Geotab

Geotab e Mercedes-Benz Connectivity Services insieme per aiutare i fleet manager nella gestione dei veicoli con la telematica integrata
A conferma del suo continuo impegno nel campo dell’innovazione e nello sviluppo di soluzioni di telematica ”chiavi in mano”, Geotab, leader globale in ambito IoT, veicoli connessi ed elettrici, e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato nei giorni scorsi la disponibilità della sua soluzione integrata con Mercedes-Benz Connectivity Services. Presentata in occasione della terza conferenza annuale Geotab Mobility Connect, la nuova soluzione di telematica sviluppata insieme alla casa automobilistica può già essere ordinata per le auto e per i furgoni Mercedes-Benz in 20 Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito.
Questo prodotto combinato consente ai clienti Geotab e Mercedes-Benz di sfruttare la piattaforma Geotab senza la necessità di installare dispositivi aggiuntivi o soluzioni aftermarket, offrendo ai fleet manager i vantaggi derivanti dalla possibilità di dotare le flotte dei servizi telematici più recenti e avanzati. Progettata per favorire decisioni più veloci e accurate, questa soluzione integrata trasmette perfettamente i principali dati e indicatori della flotta dai veicoli Mercedes-Benz alla piattaforma aperta ed espandibile MyGeotab. Inoltre, è in grado di fornire una ricca gamma di dati dalla casa auto, inclusi avvisi specifici che possono contribuire a mantenere i veicoli attivi e a generare risparmi e ricavi.
“Come Geotab, anche Mercedes-Benz Connectivity Services comprende quanto i dati siano fondamentali per una gestione efficiente della flotta e quanto sia importante per le aziende poterli integrare e analizzare in modo da avere accesso a informazioni davvero fruibili, così da contribuire al miglioramento di sostenibilità, sicurezza e produttività,” afferma Edward Kulperger, Senior Vice President, Geotab Europe. “Siamo orgogliosi di essere il primo partner di telematica di Mercedes-Benz Connectivity Services a livello globale e siamo consapevoli del fatto che, grazie all’integrazione delle nostre principali funzionalità sui veicoli connessi Mercedes-Benz, aziende di ogni dimensione otterranno grandi benefici poiché saranno in grado di prendere decisioni accurate e basate sui dati per migliorare la gestione dei processi, il tutto all’interno di un’unica piattaforma.”
La soluzione integrata Geotab e MBCS☨ offre ai Fleet Manager una visione unificata sull’intera flotta, per aiutarli ad analizzare meglio i dati e a sfruttarli per ridurre i costi, incrementare produttività ed efficienza, migliorare sicurezza e sostenibilità e consolidare la conformità. La piattaforma offre accesso agli strumenti MyGeotab quali report, storico dei viaggi, tracciamento GPS, consumo di carburante, informazioni sullo stato del motore e molto altro. Inoltre, i fleet manager avranno la possibilità di accedere al Marketplace di Geotab, un portfolio di applicazionii hardware e software che consente di personalizzare ulteriormente la propria soluzione di gestione della flotta.
“Siamo felici di lavorare direttamente con Mercedes-Benz Connectivity Services, prestigioso brand del settore automotive che, come Geotab, si impegna e investe nel fornire ai Clienti le migliori soluzioni per i veicoli connesse,” dichiara Neil Cawse, CEO, Geotab. “Questa collaborazione rispecchia l’impegno a lungo termine di Geotab nel favorire una più ampia adozione a livello globale di prodotti di telematica all’avanguardia, in collaborazione con case automobilistiche che credono nelle potenzialità che i dati possono offrire ai clienti. Sia Geotab sia Mercedes-Benz Connectivity Services si stanno impegnando per una partnership duratura, che prevede collaborazione in ambiti che rappresentano veri e propri trend globali, come i veicoli elettrici e il fleet sharing.”
Per scoprire di più sulla soluzione integrata Geotab e Mercedes-Benz Connectivity Services clicca qui.
La protezione dei dati è prioritaria. La soluzione integra il trattamento dei dati dei veicoli in conformità con i requisiti del GDPR, attraverso strumenti che includono specifiche misure di controllo da parte sia di Geotab, sia di Mercedes-Benz Connectivity Services. L’utente mantiene sempre il controllo sui propri dati.

Fonte: Geotab

Geotab: presentata la sua soluzione keyless per il car sharing
Geotab, leader globale in ambito IoT, veicoli connessi ed elettrici, e socio ordinario di TTS Italia, ha presentato Geotab Keyless, una delle prime piattaforme al mondo in grado di integrare le chiavi digitali in maniera sicura con la soluzione per la gestione delle flotte completa e basata sui dati. Annunciata in occasione della terza edizione dell’evento Geotab Mobility Connect, Geotab Keyless è una soluzione combinata che abilita una nuova generazione di car sharing, consentendo ai gestori delle flotte pubbliche, aziendali, a noleggio e istituzionali di analizzare, condividere e utilizzare i propri veicoli in modo più efficace, riducendoli laddove necessario.
“Siamo orgogliosi di essere il primo fornitore di telematica a offrire una soluzione keyless basata sui dati in un mercato in espansione come quello del car sharing,” dichiara Christopher Mendes, VP, Electric Vehicles di Geotab. “Accedere ai veicoli in modalità keyless è fondamentale non solo per i fleet manager, che potranno così ottimizzare i costi e migliorare le strutture operative, ma anche per gli utenti, che si stanno allontanando dal concetto di veicolo di proprietà e che desiderano un’esperienza di guida più semplice e comoda.”
Secondo i risultati di una ricerca di Berg Insights condotta nel 2019, le iscrizioni a servizi di car sharing hanno raggiunto i 50,4 milioni nel 2018, con i numeri più alti registrati in Germania, Italia, Stati Uniti e Corea del Sud. Inoltre, complice la rapida espansione del mercato dell’America Latina, si stima di raggiungere i 227 milioni entro la fine del 2023. Lo studio ha poi evidenziato come numerose case automobilistiche, società di leasing e di noleggio auto stiano introducendo soluzioni di car sharing per clienti aziendali con l’obiettivo di abbassare i costi relativi alla mobilità attraverso la riduzione della dimensione delle flotte e dell’esigenza di utilizzare taxi e auto a noleggio, abilitando al contempo la prenotazione fai da te e l’accesso keyless. In tale contesto, la telematica e gli smartphone avranno un ruolo decisivo.
“La soluzione Geotab Keyless è progettata per migliorare il car sharing in ogni settore, inclusi i servizi di in-car delivery del futuro”, aggiunge Mendes. “Si tratta di una soluzione particolarmente vantaggiosa per le flotte di veicoli elettrici (EV) in car sharing, poiché è in grado di gestire in modo affidabile lo stato di carica della batteria (SOC) e la portata restante – una caratteristica che nessun altro competitor possiede.”
Semplice da installare e scalabile, Geotab Keyless supporta veicoli di qualsiasi marchio, modello e anno che dispongano di chiave elettronica, fornendo accesso ai dati telematici più dettagliati del mercato. Grazie a funzionalità specifiche tra cui la contabilità degli investimenti, analisi di idoneità per il car sharing aziendale, l’automazione nella gestione e la gestione remota dei veicoli, gli utenti potranno inoltre avere accesso a maggiori set di dati granulari come il livello di carburante, la pressione degli pneumatici, il chilometraggio e inoltre le notifiche di incidente. Gli utenti interessati a implementare Geotab Keyless nel proprio programma di gestione delle flotte potranno scegliere di associare la soluzione di telematica Geotab al sistema di prenotazione dei veicoli di un partner di loro scelta per soddisfare al meglio ogni esigenza di business. Gli attuali software partner di Geotab Keyless includono Wunder Mobility, Ridecell, fleetster, Eccocar e Moove Connected Mobility. In alternativa, è possibile creare il proprio software di prenotazione utilizzando le API di Geotab Keyless.
Come funziona: dopo aver integrato la chiave elettronica nell’hardware, gli automobilisti possono aprire l’app di terze parti sullo smartphone, individuare il tasto relativo all’OEM sullo schermo e utilizzare le funzionalità di blocco, sblocco e avvio del veicolo. Oltre che dalle app, la funzionalità keyless può essere abilitata anche dai tag NFC e direttamente sulla connessione cellulare. In futuro, la soluzione si svilupperà fino a includere altre applicazioni e soluzioni di chiavi digitali di terze parti, oltre alle API telematiche degli OEM.
“Il car sharing rappresenta un punto di svolta nella definizione del futuro della mobilità e nell’evoluzione dei tradizionali modelli di proprietà,” spiega Stefano Peduzzi, Vice President Technology Solutions & Operations Europe di Geotab. “Geotab Keyless offre semplicità e interoperabilità, fondamentali per il successo del car sharing. In Europa stiamo assistendo a una grande richiesta di servizi di trasporto sostenibili e, con il lancio della nuova soluzione, intendiamo contribuire a fare di questa prospettiva una realtà.”
Attualmente, Geotab supporta oltre 2,1 milioni di veicoli con soluzioni di telematica in grado di offrire informazioni basate sui dati a più di 40.000 clienti in tutto il mondo. Inoltre, consente agli utenti di personalizzare la propria soluzione grazie a una suite di oltre 150 hardware Add-On, software Add-In e applicazioni disponibili sul Marketplace di Geotab. L’azienda gestisce quotidianamente più di 40 miliardi di data point a livello globale dai veicoli connessi con Geotab. I dispositivi Geotab sono utilizzati in oltre 130 Paesi e le sue soluzioni vengono vendute tramite una rete globale di Rivenditori Autorizzati.
Per maggiori informazioni su Geotab Keyless, clicca qui.

Fonte: Geotab

Indra sviluppa sistema che blocca accesso a tornelli di stazione a raggiungimento massima capacità di trasporto
Indra, socio ordinario di TTS Italia, ha sviluppato per Metrovalencia un sistema che consente di limitare automaticamente la capacità del treno, bloccando il sistema di controllo degli accessi al tornello della stazione.
Grazie alla soluzione di Indra, è possibile bloccare automaticamente i tornelli al raggiungimento del numero massimo di passeggeri consentito, in base al livello di capacità del treno previsto, e riaprirli – anche automaticamente – successivamente. A tal fine, la soluzione di Indra conta il numero di accessi e lo incrocia con il dato di capacità fissato da Metrovalencia.
La soluzione, che entrerà in funzione nel mese di ottobre, è integrata con un sistema informativo tramite schermi posti agli ingressi delle stazioni, che manterrà informati gli utenti del blocco degli ingressi e del tempo stimato in cui rimarranno bloccati prima della partenza.
In questo modo, la tecnologia di Indra – sviluppata a tempo di record – aiuterà a proteggere il pubblico e ridurrà il rischio di infezione, oltre a mantenere e migliorare la sicurezza, la funzionalità e la qualità del servizio di Metrovalencia.
Questo progetto rafforza il rapporto tra Indra e Metrovalencia, con cui ha una lunga tradizione di collaborazione, così come con altri sistemi di trasporto gestiti dalla compagnia ferroviaria leggera di Valencia, Ferrocarrils de la Generalitat Valenciana (FGV), a cui Indra ha fornito il suo sistema centrale di biglietteria, distributori automatici, sistemi per la vendita al botteghino, gradini per il controllo degli accessi e sistemi di bordo.
Il nuovo sviluppo di Indra per Metrovalencia è un esempio del suo impegno per l’innovazione all’interno della divisione trasporti di Indra.
Indra lavora anche per offrire il miglior servizio ai passeggeri, il che significa maggiore utilizzo del trasporto pubblico, con conseguente miglioramento della mobilità e riduzione degli ingorghi e delle emissioni inquinanti nelle città.

Fonte: Ferpress

Iveco: parte IVECO LIVE CHANNEL, la nuova piattaforma di trasmissione dedicata al mondo dei trasporti
In un momento di trasformazione radicale, in cui la pandemia ha accelerato il trend verso la digitalizzazione, spingendo persone e aziende verso il mondo virtuale, IVECO, socio ordinario di TTS Italia, ha colto l’opportunità per creare un modo del tutto nuovo di sviluppare il proprio rapporto con i clienti, il settore, gli appassionati di veicoli e il pubblico in generale.
Il nuovo IVECO LIVE CHANNEL è stato sviluppato in tempi record e ora lancia il proprio canale globale in lingua inglese. Seguiranno le sezioni dedicate a Francia, Spagna, Germania, Italia e Polonia, che offriranno contenuti specifici nella lingua locale. Thomas Hilse, IVECO Brand President, ha dichiarato: “In IVECO vogliamo essere apripista, anchenella transizione verso le soluzioni digitali: IVECO LIVE CHANNEL è un nuovo punto di incontrovirtuale per il nostro brand dove possiamo interagire con i nostri clienti in un modo nuovo, consentendo loro di scoprire l’affascinante mondo di IVECO attraverso un mezzo di comunicazione all’insegnadell’intrattenimento. Non si tratta semplicemente di uno strumento per affrontare il distanziamentosociale: si tratta del futuro!”
IVECO LIVE CHANNEL trasmetterà video on demand riguardanti tutti gli aspetti relativi alle attività del brand, e ospiterà eventi digitali in diretta streaming con il supporto di strumenti interattivi. Inoltre, includerà una classe virtuale in cui IVECO svolgerà attività formative dedicate al personale di vendita.
IVECO LIVE CHANNEL offrirà un posto in prima fila per gli eventi in diretta streaming di IVECO a clienti, autisti IVECO, giornalisti, follower dei social media e appassionati dei trasporti. Si tratterà di veri e propri eventi digitali, a cui i partecipanti si iscriveranno per partecipare e per ricevere materiali sulle conferenze, oltre che per prendere parte a sondaggi interattivi in tempo reale.
Il nuovo canale metterà inoltre a disposizione una nuova piattaforma sulla quale IVECO potrà eseguire la migrazione dei propri programmi formativi digitali dedicati agli addetti alle vendite, affidandosi a strumenti di insegnamento e valutazione all’avanguardia. IVECO LIVE CHANNEL è in diretta, e offre già un’ampia scelta di video da guardare on demand: https://ivecolivechannel.com/.

Fonte: www.iveco.com

myCicero e Pluservice: al fianco delle aziende per un nuovo modello di mobilità
La dolorosa pandemia di questi mesi è stata anche uno stress test del grado di resilienza della nostra organizzazione sociale, che da anni abbiamo iniziato a definire smart. La fase di emergenza ha realizzato quell’evento traumatico sulle abitudini e le regole a cui la resilienza, appunto, consente di far fronte in maniera positiva, mettendo in campo la capacità di riorganizzare i processi di fronte alle difficoltà, e di reinventare i modi di vita restando sensibili alle opportunità positive che la circostanza può offrire.
L’emergenza CoVid è stata un eccezionale banco di prova anche per la resilienza di myCicero che dalla pesante criticità di vedere azzerati i fatturati per vendita di sosta e biglietti di viaggio, ha saputo trarre un’impareggiabile opportunità per rivisitare la sua offerta, facendo fortemente leva sulle sue radici tecnologiche, ben piantate nella trentennale esperienza di soluzioni ITS dell’azienda madre Pluservice, socio ordinario di TTS Italia.
“Se vogliamo imparare qualcosa da questa esperienza, dobbiamo ritornare a studiare dalle fondamenta il modello con cui si è sviluppato l’incontro tra domanda e offerta di mobilità collettiva – afferma Giorgio Fanesi, fondatore e amministratore delegato di Pluservice e myCicero. Dopo il CoVid, dobbiamo avere il coraggio e la forza di mettere tutto in discussione. Dovendo privilegiare il distanziamento e la giusta sicurezza dei viaggiatori, è ancora valido il modello che si è sviluppato sull’idea di linee primarie di forza integrate da linee di adduzione e mobilità di ultimo miglio?”
E così che si è cominciato a immaginare un nuovo modello di pianificazione, che prevedesse un accesso in vettura più controllato. Sarebbe insostenibile immaginare di ricorrere a vetture più piccole e più facilmente controllabili, in quanto comporterebbe aumentare le frequenze di passaggio e il numero di mezzi e personale viaggiante per garantire il trasporto dello stesso numero di persone. D’altra parte, senza interventi, la popolazione, impaurita dal rischio di contagio, ritornerebbe a privilegiare stabilmente il mezzo privato, disertando il mezzo pubblico con tutte le conseguenti negatività sul sistema traffico e la qualità dell’aria.
Perché non cogliere l’occasione per rimodellare il trasporto pubblico dimensionandolo alle effettive esigenze di mobilità dei viaggiatori, recuperando sprechi e inefficienze e coinvolgendo tutti gli attori con un approccio disruptive win-win?
Per fare questo, però, non poteva bastare la tecnologia, che è certamente il fattore abilitante, ma serviva un cambiamento di mentalità degli operatori, e una loro disponibilità al rischio di cambiare le abitudini degli utenti. Con una capillare roadmap di incontri e discussioni con le più grandi aziende di mobilità d’Italia, da nord a sud, sono stati individuati alcuni irrinunciabili principi: per primo, l’indifferibilità dell’uso intensivo del canale digitale per l’acquisto e l’accesso al servizio; poi, l’abitudine degli utenti a programmare gli spostamenti: prenotare un viaggio deve diventare la regola, relegando lo spostamento imprevisto ad un’eccezione marginale.
Grazie a primari operatori nazionali, si è riusciti a realizzare una strategia di gestione che prevedesse la prenotazione obbligatoria per spostamenti abituali o occasionali, ma comunque prevedibili, che generasse per il sistema integrato della mobilità una richiesta vincolante, ovvero da soddisfare comunque con una modalità di trasporto collettivo. Al contrario, per spostamenti imprevisti, si sarebbe accettato di demandare la soluzione ad un servizio individuale, ancorché pubblico (sharing, taxi), fin qui percepito sempre come fastidioso concorrente, ma ora integrato in una visione unitaria del problema.
È stato molto importante il ruolo degli operatori del trasporto, che hanno favorito questa visione, e hanno allargato il concetto di prenotazione obbligatoria anche per gli abbonati, incentivando, o in alcuni casi prevedendo esclusivamente, l’abbonamento digitale, che ha avuto il suo esordio il mese scorso in molte zone d’Italia, tra cui la Lombardia, grazie alla visionaria posizione che i principali operatori della Regione quali ATM, Arriva e Autoguidovie, hanno voluto assumere su questa tematica.
A ben vedere, lo scenario che si è andato realizzando è stato favorevole all’accelerazione registrata su un modello ben noto agli addetti ai lavori: il MaaS, Mobility as a Service, ovvero la mobilità come servizio, il concetto per cui l’attenzione degli utenti si è via via spostata dal “mezzo di trasporto” all’esigenza di “mobilità”. L’uso dello strumento digitale è un formidabile acceleratore di questa tendenza, perché con esso l’utente ritrova la soddisfazione della propria libertà di viaggio, potendo trovare informazioni e soluzioni efficaci, che possano essere valide alternative all’auto privata.
“La prossima frontiera? Insistere ancora di più sull’utilizzo di pagamenti digitali promuovendo la cosiddetta modalità account based – conclude Fanesi. La logica di funzionamento è semplice: il cittadino potrà utilizzare ogni mezzo di trasporto disponibile, senza doversi minimamente preoccupare di come pagare di volta in volta. Infatti basterà “dichiarare” la propria identità digitale, con una tesserina contactless o lo smartphone, cui sarà stata preventivamente associata una modalità di addebito dei consumi di mobilità, ed il gioco è fatto: a frequenza fissa (settimanale o mensile, con la garanzia di pagare la migliore tariffa disponibile nel periodo) gli saranno prelevati gli importi relativi al suo consumo, che saranno poi ripartiti fra i vari fornitori dei servizi che ha utilizzato. E dopo la mobilità, sarà poi più facile estendere il paradigma agli altri servizi pubblici”. Per agevolare il raggiungimento di questo obiettivo si è recentemente concluso il percorso che ha portato all’acquisizione della quota di controllo di Pluservice da parte di Sisalpay|5, la joint venture tra Sisal e Intesa Sanpaolo.

Fonte: Pluservice

Pluservice si aggiudica la gara di Bigliettazione Elettronica della Regione Marche
A fine settembre, l’offerta di Pluservice (società capogruppo del RTI con la società RCS Italia), socio ordinario di TTS Italia, è risultata la migliore tra quelle presentate nell’appalto indetto dalla Regione Marche relativo alla progettazione, implementazione, gestione e manutenzione del nuovo sistema di bigliettazione elettronica Account Based per i servizi di TPL dell’intera regione.
Lo scopo di tale azione deriva dalla forte volontà della Regione Marche di uniformare ed integrare il sistema di bigliettazione delle 5 aziende consortili di TPL operanti sul territorio (Atma Ancona, Adriabus Urbino, Start Plus Ascoli Piceno, Contram Mobilità Macerata e Trasfer Fermo), e rientra nel quadro delle politiche di incentivazione e semplificazione dell’accessibilità del servizio, con sistemi di bigliettazione tecnologicamente innovativi ed interoperabili, a supporto del sistema di integrazione modale e tariffaria ferro-gomma su tutto il territorio regionale.
La soluzione proposta da Pluservice prevede di realizzare un sistema interoperabile, aperto a tutti i servizi di mobilità (pubblica e privata) che saranno erogati, con un sistema indipendente dalle soluzioni hardware.
La realizzazione, da completarsi entro 19 mesi a decorrere dall’inizio del 2021, permetterà ai cittadini marchigiani e ai tanti turisti di viaggiare su tutti i mezzi pubblici della Regione con un unico account, ovvero un identificativo digitale univoco, che sarà esteso a tutti i servizi di mobilità del territorio, semplificando l’accesso e consentendo la definizione di un sistema tariffario unitario e coordinato da un’unica centrale regionale in grado di effettuare le operazioni di clearing.
Parlare di biglietto di viaggio sarà solo un retaggio della memoria: ci sarà ancora la carta elettronica contactless per caricare i biglietti o gli abbonamenti e saranno introdotti, sul territorio regionale, anche Ticket Vendor Machine (TVM), ma si potrà accedere direttamente a bordo, anche senza la necessità di pre-acquistare un biglietto, avvicinando la propria carta di credito contactless (tecnologia EMV) alla validatrice elettronica. La carta elettronica potrà inoltre essere sostituita dal proprio smartphone in quanto prevista una unica app regionale che permetterà di acquistare ogni tipologia di titolo, anche quelli che prevedono il pagamento al termine del viaggio.
Sarà possibile quindi vedersi addebitato a fine mese, con un’unica fattura e direttamente tramite il metodo di pagamento preferito, conto corrente o carta di credito, associato al proprio account digitale, l’importo corrispondente a tutti i viaggi effettivamente usufruiti, secondo la migliore tariffa prevista.
Per le aziende di trasporto, invece, la centrale unica di controllo raccoglierà tutti i dati di bigliettazione, al fine di provvedere alla compensazione dei ricavi tra i diversi operatori sulla base dell’effettivo utilizzo dei servizi da parte degli utenti, garantendo un’equa ed equilibrata partecipazione dei medesimi ai vantaggi indotti. Il nuovo sistema di bigliettazione darà anche altri numerosi vantaggi alle aziende di trasporto, come la progressiva riduzione dell’evasione tariffaria ma anche la conoscenza più approfondita della domanda, per fidelizzarla grazie ad una più ampia flessibilità tariffaria ed una più attenta politica commerciale.
A Pluservice è affidata tutta l’intelligenza del sistema, ovvero la realizzazione di tutto il software applicativo di bigliettazione, localizzazione e monitoraggio dei mezzi e del servizio, previsto sia nella centrale di controllo regionale, sia sulla rete vendita e sui sistemi di bordo, nonché la gestione del progetto, la progettazione esecutiva, la formazione degli operatori delle aziende di trasporto, l’assistenza e la manutenzione.
Una volta realizzato, il sistema rappresenterà lo stato dell’arte della tecnologia ITS (Intelligent Transport System) applicata alla bigliettazione del trasporto pubblico e costituirà un importante valore aggiunto per la Regione nell’ambito dello sviluppo turistico e culturale, fornendo un’infrastruttura avanzata con una fruizione particolarmente user friendly.

Fonte: Pluservice

Report Targa Telematics: recuperato oltre il 90% dei veicoli a noleggio a breve termine nei primi nove mesi del 2020
Il tasso dei veicoli a noleggio a breve termine equipaggiati con la tecnologia di Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia, e recuperati a seguito di furto è stato superiore al 90% nei primi 9 mesi del 2020.
Questi i dati annunciati dalla tech company – che sviluppa soluzioni nel campo della telematica, della smart mobility e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità – nel suo report periodico che fa il punto sui risultati delle proprie attività di Asset Management, svolte per molti tra i principali operatori di autonoleggio.
Un traguardo possibile grazie alla versione più avanzata di Stolen Vehicle Recovery (SVR), la soluzione di ultima generazione sviluppata da Targa Telematics e basata su tecnologie di IoT, Machine Learning e Artificial Intelligence. Il servizio SVR mette a disposizione dei clienti le Centrali Operative in modalità continuativa, che monitorano e analizzano in tempo reale i dati dei veicoli e le aree di rischio, collaborando in stretta sinergia con le Forze dell’Ordine italiane ed europee, per il recupero dei mezzi.
Nonostante il numero di furti legato a noleggi a breve e a lungo termine sia sceso complessivamente del 65% nel periodo di marzo/aprile rispetto al 2019, da giugno – sempre secondo i dati del report di Targa Telematics – si è evidenziata una ripresa del fenomeno collegata alla maggior circolazione di veicoli post lockdown. Infatti, nei primi nove mesi del 2020 si conta complessivamente una riduzione del 30% dei furti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel complesso, Targa Telematics analizza oltre mezzo milione di asset connessi, processando dati giornalieri pari a 24 terabyte.
“Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti dalle nostre tecnologie di Asset Management, perché permettono ai player di autonoleggio di minimizzare i danni causati dai furti, di salvaguardare al meglio lo stato dei veicoli e di controllare con particolare efficacia l’intera flotta, preservandone il valore”, ha dichiarato Pasquale Zanfini, Head of Operations di Targa Telematics. “Sono il frutto del costante lavoro volto a perfezionare i nostri algoritmi e le soluzioni che saranno sempre più il cuore della mobilità in un mondo digitale in continua espansione. Tale comparto sta attraversando un periodo storico di grande evoluzione e sono tante le trasformazioni che avranno impatto sul settore. Grazie alla nostra tecnologia proprietaria, abbiamo raggiunto un posizionamento distintivo nel mercato e possiamo guidare i nostri clienti nel loro percorso di trasformazione digitale”.

Fonte: Targa Telematics

Scania si aggiudica per la quarta volta consecutiva il “Green Truck Award”
Scania, socio ordinario di TTS Italia, vince per il quarto anno di seguito il prestigioso test comparativo tedesco “Green Truck”, il cui focus è il minor consumo di carburante. Per il 2020 per i veicoli in gara è stata stabilita una massa complessiva di 40 tonnellate ed una potenza di oltre 500 cavalli, su un percorso di prova di 360 km a nord di Monaco di Baviera. Scania ha preso parte al test con un R540 e dimostrato, ancora una volta, che il minor consumo di carburante si abbina con la velocità media maggiore, offrendo quindi ai clienti di tutta Europa una combinazione insuperabile.
Con un consumo medio di carburante di 25,14 litri/100 km (3,98 km/l) e una velocità media di 80,42 km/h, il veicolo Scania si è dimostrato ancora una volta il migliore dal punto di vista dell’economia dei consumi. La vittoria di quest’anno è la quinta ottenuta dall’azienda da quanto è stato creato questo premio con ricorrenza annuale, nel 2013.
“Vincere questo premio per quattro anni consecutivi, con differenti masse complessive e potenze, testimonia quello che molti clienti europei hanno già testato in prima persona, ovvero il fatto che i motori Scania sono campioni di efficienza nel trasporto lungo raggio”, ha evidenziato Stefan Dorski, Senior Vice President, Head of Scania Trucks. “I risultati positivi fanno la differenza, non solo per la redditività dei nostri clienti, ma rappresentano anche un contributo vitale nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi”.
Il “Green Truck” è organizzato da due importanti riviste di settore tedesche, Trucker e VerkehrsRundschau. Il test è rigorosamente monitorato e viene effettuato guidando i veicoli su strade pubbliche tra Monaco e Norimberga durante una settimana nel mese di settembre. Variabili quali il traffico e le condizioni meteo sono compensate dall’utilizzo di un veicolo di riferimento e tutti gli autocarri utilizzano lo stesso marchio di pneumatici (con la stessa usura e pressione).
“I motori a combustione interna e il diesel rappresentano pilastri portanti del sistema di trasporto su strada per tutto il decennio in corso, ecco perché il continuo miglioramento dell’economia dei consumi è così importante”, ha sottolineato Dorski. “Anche se i combustibili rinnovabili e l’elettrificazione sono il futuro, questo risultato rappresenta comunque un grande successo per Scania”.

Fonte: Scania

Targa Telematics presenta “Targa Best Choice”, il tool che valuta efficacia e profittabilità della conversione all’elettrico
Forte della ventennale esperienza nella gestione delle flotte aziendali attraverso la telematica, Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia, ha messo a punto Targa Best Choice, uno strumento che consente ai fleet manager e alla forza vendita delle società di noleggio a lungo termine di analizzare l’intera flotta per individuare opportunità di risparmio, sia in termini di costi sia di impatto ambientale, e valutare le vetture candidate ad essere sostituite con modelli elettrici.
Secondo i dati emessi da Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE), rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in Italia da gennaio ad agosto 2020 le immatricolazioni di veicoli elettrici (BEV) hanno registrato un incremento del 108.3%.
“È un dato che conosciamo e che teniamo monitorato” ha spiegato Alberto Falcione VP Sales di Targa Telematics. “Certamente, in numeri assoluti, si tratta di poche migliaia di autovetture, ma i dati raccontano un trend in atto nel settore e il nostro compito è quello di saperlo leggere per poi sviluppare e fornire ai nostri clienti le soluzioni che il mercato richiede”.
Grazie alla tecnologia innovativa di Targa Telematics infatti, Targa Best Choice analizza una serie di parametri tra cui lo storico dei dati della singola vettura, il profilo di guida e il contesto in cui viene impiegata per una valutazione oggettiva dell’efficacia e della profittabilità di una possibile riconversione delle auto, identificando la scelta migliore in fatto di propulsione tra elettrico termico e ibrido.
Il funzionamento del tool è molto semplice: basta inserire il numero di targa di una vettura connessa e, sulla base delle informazioni raccolte, la società produce un report sui potenziali risparmi e sulle riduzioni di CO2 in modo che i fleet manager possano fare le loro valutazioni sull’intera flotta.
Una volta effettuato il test, Targa Telematics continua ad accompagnare il cliente nella gestione della conversione della flotta, elaborando un piano dedicato al fleet manager, interessato al passaggio all’elettrico non solo per motivi di sostenibilità ambientale – la riduzione del carbon footprint derivante dalle vetture – ma anche per il considerevole impatto positivo che questo ha sul TCO (Total Cost of Ownership) in termini di riduzione delle spese legate al carburante e alla manutenzione, e di altri costi, come il pagamento di ingressi in zone a traffico limitato o dei parcheggi.
Terminato il progetto di sostituzione e ottimizzazione della flotta, il supporto dato al fleet manager nella corretta gestione dei veicoli elettrici continua mettendo a disposizione strumenti che abilitano un corretto utilizzo delle batterie, dimensionamento e organizzazione delle infrastrutture di ricarica, verifica dei rifornimenti, consentendo un utilizzo ottimale anche ai driver.
Da un’analisi effettuata dall’azienda su flotte di noleggiatori a lungo termine, è emerso che il possibile tasso di conversione di una flotta è spesso molto più alto di quanto inizialmente ipotizzato dai fleet manager: su una flotta di grandi dimensioni, è stato rilevato infatti che il 70% dei veicoli potrebbe essere tranquillamente sostituito con vetture a propulsione elettrica.
“Le tecnologie digitali possono offrire, oggi più che in passato, un valido contributo nella gestione e nella progettazione di nuove forme di mobilità innovative e sostenibili, aspetti che da sempre guidano la ricerca e sviluppo di Targa Telematics alla realizzazione di soluzioni complete profittevoli, facilmente fruibili e implementabili per i propri clienti ma anche a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo” conclude Falcione.

Fonte: Targa Telematics

Velocar si aggiudica gara per il controllo delle infrazioni
Velocar srl, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara indetta da Provincia di Brescia — stazione appaltante centrale unica di committenza di Area vasta per il servizio di noleggio di 12 sistemi di rilevamento infrazioni e di 22 sistemi rilevamento targhe per 4 anni.

Fonte: TTS Italia

Vem Solutions: completata la fusione per incorporazione di Cogema
VEM Solutions S.p.A., società del Gruppo Viasat, socio ordinario di TTS Italia, ha perfezionato la fusione per incorporazione della Cogema, società di produzione elettronica di Merone (Co), con l’obiettivo di potenziare e ridisegnare la sua strategia nella Progettazione, Industrializzazione e Produzione elettronica di alta gamma e di largo consumo con un focus specifico nella fornitura di Sistemi Telematici Satellitari e IoT. A seguito di questa operazione, tutti i plant di produzione della Cogema, confluiranno sotto il controllo di VEM Solutions.
L’operazione conclusa amplia le expertise e capability industriali del Gruppo che ora può vantare oltre agli stabilimenti produttivi in Italia, anche quelli in Bulgaria e Cina, rispettivamente delle società Minipuls OOD (Bulgaria) e Blu Tech Co Ltd (Cina), oggi partecipate al 100% da VEM Solutions. A questo si aggiunge anche una partnership produttiva in Tunisia, oltre a un centro per la supply chain nella ricerca e sviluppo di nuove aree di acquisto della componentistica elettronica. In particolare, sul mercato bulgaro, si punterà a favorire le sinergie tra Viasat Technology, centro di eccellenza del Gruppo Viasat nel campo della progettazione e sviluppo di soluzioni e piattaforme telematiche e IoT, e Minipuls a partire dalla concentrazione di tutte le attività nella sede comune di Plovdiv nella Bulgaria meridionale.
VEM Solutions è un’azienda italiana che opera da oltre 45 anni nella Ricerca e Sviluppo, nell’ingegnerizzazione e produzione di sistemi e prodotti elettronici. La capacità di progettare e sviluppare hardware, firmware e software per soluzioni tecnologiche innovative, dominando tutta la filiera in campo elettronico, informatico, delle telecomunicazioni e della telematica satellitare, le ha consentito un posizionamento strategico nel mercato dell’Internet of Things (IoT), dei Big Data Analytics e della Business Intelligence.
“Il Gruppo Viasat – spiega Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group e Amministratore Unico di VEM Solutions – è sempre stato in controtendenza: quando le altre aziende delocalizzavano, noi continuavamo a ideare, progettare e produrre alta tecnologia in Italia. Ora, sempre in controtendenza, il Gruppo persegue una politica di espansione, aggregando le migliori eccellenze all’estero, fedeli alla propria filosofia del ‘glocale’: pensare globale per agire a livello locale. Con questa operazione puntiamo su una strategia di crescita internazionale che ci permetterà di competere, oltre che sui prodotti elettronici di alta gamma, nel settore professionale dell’automotive, avionica e difesa, anche sul mercato della domotica IoT. In questo modo, VEM Solutions si propone ai propri clienti B2B e B2C come partner affidabile per favorire la trasformazione e l’evoluzione del loro catalogo prodotti, da soluzioni tipicamente ‘stand-alone’ in prodotti innovativi IoT, arricchiti dai Servizi di Security e Safety, erogati dal Network di Data Center Europeo di Viasat Group. In questo momento di grave crisi per via dell’emergenza Coronavirus, occorre avere coraggio di investire nell’innovazione tecnologica, nelle persone e nel futuro. Questo era e continua ad essere il DNA di VEM Solutions.”

Fonte: Viasat Group

Le nostre attività

Smart Mobiity e Recovery Fund: l’intervista della Presidente di TTS Italia su Mobility Magazine
Per la Presidente di TTS Italia, Rossella Panero, il Recovery Fund è un’occasione unica per fare un salto importante verso la Smart Mobility.
Ne parla su Mobility Magazine, leggi l’intervista completa qui (pagine 6-9).

Fonte: Mobility Magazine

Recovery Fund: sette azioni strategiche per la smart mobility italiana. L’articolo di TTS Italia su Corriere delle Comunicazioni
TTS Italia ha sottoposto al governo una serie di azioni da intraprendere per sfruttare appieno il potenziale di ITS e Smart Mobility nell’ambito del Recovery Fund.
Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, ne parla sul Corriere delle Comunicazioni.
Leggi l’articolo qui.

Fonte: Corriere delle Comunicazioni

ITS & Recovery Fund: l’intervista alla Presidente di TTS Italia su LeStrade
Il numero di ottobre di LeStrade riprende l’intrevista fatta alla Presidente di TTS Italia sul Recovery Fund e l’importanza di sfruttarlo al meglio per il settore ITS.
Leggi l’intervista qui.

Fonte: LeStrade

Gli impatti del Covid19 sul trasporto: il Policy Brief di TTS Italia
Se da un lato la mobilità come servizio (Mobility as a Service – MaaS) è generalmente considerata una soluzione efficace ed efficiente di mobilità sostenibile, la percezione pubblica verso l’utilizzo del trasporto pubblico e della mobilità condivisa sta subendo cambiamenti significativi sulla scia della attuale pandemia.
Sono infatti noti gli effetti disastrosi che questa sta generando in tutti i settori economici, colpendo bisogni e abitudini dei cittadini a più livelli, anche se molti economisti sostengono già che le sue pesanti ricadute potranno essere percepite solamente nel lungo periodo.
In tale contesto, il progetto Interreg PriMaaS, grazie al supporto tecnico-organizzativo di TTS Italia, arruolata tra i partner, ha riunito i principali stakeholder europei in due webinar tenutisi il 29 e 30 giugno 2020 per discutere, da un lato, le sfide che i sistemi di trasporto regionale si trovano attualmente ad affrontare; dall’altro, come il MaaS si possa diffondere in maniera sostenibile nell’era post-pandemica attraverso una rivisitazione del ruolo cardine assunto dal Trasporto Pubblico, e mitigando gli effetti di un utilizzo potenzialmente minore, in uno scenario emergenziale, di soluzioni di mobilità condivisa.
Il risultato dei due webinar è un Policy Brief 2 (PB2) realizzato da TTS Italia e disponibile qui.
Per maggiori informazioni sul progetto PriMaaS, clicca qui.

PriMaaS: TTS Italia e Regione Liguria organizzano lo stakeholder meeting per discutere la diffusione del MaaS in Italia
Nell’ambito del progetto Interreg Europe PriMaaS, TTS Italia in collaborazione con Regione Liguria ha organizzato il secondo stakeholder meeting italiano che si è svolto interamente in modalità virtuale e che ha visto la partecipazione di oltre 20 stakeholder tra cui Pubbliche Amministrazioni, operatori del trasporto pubblico nonché attori privati del settore IT/ITS. La giornata di lavori ha previsto due sessioni tematiche, rispettivamente sull’interoperabilità e condivisione dati e una sulla governance e politiche di diffusione del MaaS in Italia.
All’ottima riuscita dell’evento, hanno contribuito attivamente tutti gli stakeholder portando le proprie esperienze, soluzioni, sfide e prospettive nell’implementare il MaaS in maniera efficiente e sostenibile.
L’incontro ha permesso di continuare un percorso di synergy building e cooperazione tra i diversi attori coinvolti che continuerà con l’organizzazione e partecipazione ai prossimi eventi nazionali e internazionali del progetto PriMaaS.
Leggi la press release completa qui.
Per maggiori informazioni su PriMaaS, clicca qui.

Fonte: TTS Italia

ITS: strumento fondamentale per vincere le sfide post-Covid. TTS Italia su Strade&Autostrade
TTS Italia ribadisce ancora una volta il ruolo fondamentale che gli ITS, insieme alla smart mobility, possono e devono rivestire nelle sfide e nella “ricostruzione” post-Covid-19.
In particolare, TTS Italia nei mesi scorsi è partita da un’indagine a livello nazionale e internazionale per individuare le priorità e il ruolo dell’innovazione nella ripartenza.
Se ne parla nel nuovo articolo per Strade&Autostrad. Leggilo qui.

Fonte: EDI-CEM Srl – Rivista “Strade & Autostrade”.

TTS Italia al nuovo webinar del Think Tank della Logistica
Innovazione e digitalizzazione sono stati i temi al centro del webinar svoltosi il 14 ottobre e promosso nell’ambito del Think Tank della Logistica (TTL), il progetto promosso da Ebilog (ente bilaterale del settore) e coordinato dal Freight Leaders Council, che chiama a raccolta le migliori risorse del trasporto e della logistica, sia in termini scientifici che imprenditoriali, allo scopo di esaminare e affrontare costruttivamente le sfide che attendono la logistica. Il TTL ha visto tra i partecipanti anche TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Olga Landolfi.
E proprio Olga Landolfi è stata tra i relatori del webinar di domani con un intervento sullo stato dell’arte della digitalizzazione nel settore. Dopo gli scenari post- Covid, semplificazione e sburocratizzazione delle filiere, la logistica urbana e l’economica del mare, gli esperti torneranno a confrontarsi su un tema trasversale a tutte le modalità di trasporto con l’obiettivo di individuare azioni in grado di aumentare il tasso di innovazione nelle supply chain e realizzare una vera e propria smart logistics.
Il webinar, riservato ai partecipanti al TTL, prende il titolo dal capitolo dedicato a questo argomento nell’Allegato #italiaveloce al DEF: “Informatizzazione, digitalizzazione e innovazione tecnologica dei sistemi e delle procedure/processi della logistica”.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: FLC/TTS Italia

TTS Italia al seminario ASSTRA su trasformazione digitale e ticketing
Dal 14 al 16 ottobre 2020, il Quartiere Fieristico di Rimini ha ospitato l’International Bus Expo (IBE), marketplace del settore autobus che ogni due anni mette in vetrina le aziende protagoniste del trasporto pubblico e privato su gomma.
Per questa edizione ASSTRA, coinvolta all’evento in qualità di collaboratore, ha organizzato il Seminario “LA TRASFORMAZIONE DIGITALE E IL TICKETING NEL TPL: i benefici industriali e le opportunità dei finanziamenti europei”, svoltosi il 14 ottobre.
ASSTRA e CNA di fronte all’evoluzione digitale che sta avvenendo anche nel settore ticketing e dei sistemi di pagamento, hanno sottoscritto un “position paper” volto a tutelare gli interessi degli utenti/clienti e operatori di TPL. La crisi scaturita dal COVID 19 ha però aperto delle opportunità con dei finanziamenti europei. Sul tema si confronteranno Istituzioni, associazione ed aziende di TPL illustrando anche le diverse esperienze in atto, per affrontare la grande opportunità offerta dalla digitalizzazione.
TTS Italia, rappresentata dalla Presidente Rossella Panero, ha preso parte alla Tavola rotonda su “Le opportunità della digitalizzazione nel Tpl”.

Fonte: ASSTRA/TTS Italia

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Emilia Romagna: 1mln per la sicurezza sui bus
Viaggiare in sicurezza sui bus dell’Emilia-Romagna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, garantendo le misure di tutela per conducenti e passeggeri. Con questo obiettivo, la Regione ha stanziato un milione di euro alle Agenzie locali per la mobilità ripartiti per tutte le province.
Dai dispositivi di separazione tra l’area di guida riservata all’autista e i passeggeri, all’installazione a bordo di distributori di gel igienizzante, fino a una regolare sanificazione di tutti i mezzi, ecco le misure principali al centro del provvedimento.
“Un’ulteriore misura anti-Covid – spiega l’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini– per lo svolgimento in sicurezza dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano su gomma in tutto il territorio regionale. In questo modo si tutelano i conducenti dei bus e si consente un migliore utilizzo e una adeguata areazione dei mezzi”.
“Questo intervento- prosegue Corsini- si aggiunge al precedente stanziamento di un milione e 600mila euro che la Giunta regionale, in attesa del riparto delle risorse statali previste, ha già assegnato alle Agenzie locali per la Mobilità per l’affidamento di servizi aggiuntivi da svolgere a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2020-2021. Si è ritenuto necessario, infatti, promuovere da subito l’allestimento di protezioni e misure utili a contrastare l’epidemia Covid-19 e consentire l’ulteriore capacità di riempimento dei mezzi così come stabilito dal governo”.
“Lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico in sicurezza- chiude l’assessore- è per noi prioritario e deve essere assicurato anche attraverso l’equipaggiamento dei mezzi con dispositivi di separazione tra l’area di guida riservata all’autista e l’area passeggeri, l’installazione di sistemi di distribuzione igienizzante per i passeggeri a bordo bus e una regolare sanificazione dei mezzi”.
Sulla base della ricognizione svolta dalla Regione in ciascun ambito provinciale, è emerso che il fabbisogno per garantire lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale in sicurezza, anche attraverso l’adeguamento dei mezzi, è di 1.863.207 euro.
La Giunta regionale ha pertanto stabilito di destinare alle Agenzie locali per la Mobilità risorse pari un milione di euro riconoscendo ai singoli bacini o ambiti provinciali la percentuale del 53,67% a copertura del fabbisogno espresso dai territori attraverso una ricognizione della Regione. Le Agenzie locali per la mobilità assicurano l’utilizzo delle risorse regionali per l’attuazione da parte dei soggetti affidatari dei contratti di Servizio delle necessarie misure di protezione sui mezzi del trasporto pubblico locale.
Nel dettaglio le risorse sono così ripartite: al bacino di Piacenza sono destinati circa 54.500 euro, a Parma quasi 54mila euro, a Reggio Emilia circa 64mila euro, a Modena circa 83mila euro, a Bologna 270 mila euro, a Ferrara oltre 127 mila euro, al bacino della Romagna oltre 347 mila euro.

Fonte: www.trasporti-italia.com

MaaS: Torino approva le linee guida per accedere alla sperimentazione
La Giunta Comunale di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, su proposta dell’assessora Maria Lapietra, ha approvato le linee guida per accedere, tramite avviso che sarà pubblicato sul sito del Comune di Torino, alla sperimentazione dell’utilizzo della piattaforma di MaaS (Mobility as a Service).
Il MaaS è un nuovo modello di erogazione dei servizi di trasporto alle persone che, combinando i vari servizi di mobilità condivisa, massimizzando la semplicità di accesso, e ottimizzando il trasporto pubblico e la convenienza economica, punta a costituire un’alternativa di mobilità efficiente e vantaggiosa rispetto all’utilizzo dell’auto privata.
Il servizio MaaS, tramite un’unica piattaforma tecnologica, suggerirà al cittadino-utente la migliore soluzione di viaggio in base alle sue esigenze, sfruttando l’integrazione tra le diverse opzioni di mobilità disponibili(trasporto pubblico locale, sharing, taxi, car rental) per ottimizzare l’esperienza di viaggio sia in termini di pianificazione (route planner intermodale e informazioni in tempo reale su tempi e distanze), sia in termini di fruizione (prenotazione e pagamento dei servizi).
La finalità del progetto è quella di raggiugere un riequilibrio tra collettivo e individuale nella domanda di trasporto, con ricadute positive sulla qualità ambientale (riduzione della congestione su strada, del livello di inquinamento ambientale e acustico) e sulla qualità di vita stessa, tramite l’offerta di modalità di trasporto personalizzate e ottimizzate ad una miglior accessibilità alle diverse funzioni urbane.
Per poter accedere alla sperimentazione del servizio, gli interessati potranno partecipare all’avviso pubblico, il cui esito servirà per la formazione della graduatoria.
I primi 100 individuati da questa potranno beneficiare di buoni di mobilità, offerti sotto forma di pacchetti-abbonamento (co-finanziati dal Comune di Torino e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), ciascuno dei quali consentirà di usufruire di servizi di mobilità del valore di circa 150 euro al mese per 12 mesi.
La sperimentazione sarà aperta per un massimo di altri 1000 utenti, che potranno invece accedervi su base volontaria e a proprie spese, con la possibilità di poter scegliere ed acquistare servizi di mobilità tra quelli presenti sulla piattaforma.
Verranno realizzate diverse tipologie di pacchetti-abbonamento, ciascuna orientata verso una scelta prevalente nei servizi di mobilità (car sharing, TPL, taxi, bike-scooter sharing, monopattini, voucher veicoli elettrici) e sulla quale gli utenti saranno chiamati ad esprimere una propria preferenza al momento dell’adesione alla sperimentazione.
Tra i requisiti previsti per partecipare alla procedura da cui verrà formata la graduatoria sono presenti: possedere una certificazione ISEE di valore inferiore a 50 mila euro, a sua volta suddivisa in tre fasce (inferiore a 12.000 euro, tra 12.000 e 20.000 euro, tra 20.000 e 50.000 euro) che fungeranno da indicatore principale per la successiva stratificazione dell’utenza a seconda dei bisogni; non essere in possesso nell’intero nucleo familiare di alcuna auto o averne rottamato una nel corso del 2020; essere residenti a Torino; essere titolare di uno dei sistemi di pagamento previsti (tra Carta di credito, MasterPass, PostePay, Bill SisalPay, PayPal, Satispay); l’eventuale possesso della Carta BIP e di un’identità digitale tramite SPID daranno altresì punteggio in graduatoria.

Fonte: Ferpress

Milano: via libera al Piano Aria e Clima per l’azzeramento delle emissioni
Approvata dalla Giunta di Milano, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, del 15 ottobre l’adozione del Piano Aria e Clima (PAC), il documento di visione strategica per l’adeguamento della città di Milano per il raggiungimento, nell’arco del periodo 2021 ÷ 2050, dell’azzeramento delle emissioni di carbonio e dei gas clima alteranti.
Tre gli obiettivi: rientrare nei valori limite delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici PM10, PM2,5 e NOx (polveri sottili e ossidi di azoto) fissati dalla direttiva dell’Unione europea; ridurre le emissioni di CO2 (anidride carbonica) del 45% al 2030 e diventare una Città carbon neutral al 2050; contribuire a contenere l’aumento locale della temperatura al 2050 entro i 2°C, mediante azioni di raffrescamento urbano e riduzione del fenomeno dell’isola di calore in città. Il testo deliberato proseguirà il suo iter in Commissione consiliare e in Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.
“Nel questionario condotto questa estate a cui hanno partecipato in più di diecimila – spiega l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini – i cittadini hanno confermato l’alto grado di preoccupazione per i temi legati al cambiamento climatico e all’ambiente, e la maggioranza di loro ha dichiarato la propria disponibilità a modificare i comportamenti quotidiani per contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Amministrazione. Il Piano delinea le azioni necessarie ad andare in questa direzione”.
Il Piano per l’ambiente e per il clima si basa su cinque linee di intervento considerate prioritarie per una Milano che sia:
- pulita, equa, aperta e solidale (sana e inclusiva);
- una città che si muove in modo sostenibile, flessibile, attivo e sicuro (connessa e accessibile);
- una città che consuma meno e meglio (ad energia positiva);
- più verde, fresca e vivibile che si adatta ai mutamenti climatici migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti (più fresca);
- una città che adotta stili di vita consapevoli (consapevole).
Insieme all’adozione del PAC la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la sperimentazione di un percorso di partecipazione di tipo consultivo, rivolto ai cittadini.
“Abbiamo previsto un programma articolato di incontri – aggiunge l’assessore Lipparini – che ci permetta di ascoltare i milanesi in tutti i municipi, i portatori di interesse, gli esperti e di consultare un campione di persone estratte a sorte che si confronteranno sui contenuti del Piano. Tutti i testi e i materiali saranno consultabili online, in sicurezza e sulla piattaforma Milano partecipa, configurata in formato open source, per garantire partecipazione di qualità e adattarsi agli standard di accesso ai servizi digitali e di tutela della riservatezza del Comune”.
I risultati del percorso di partecipazione saranno restituiti alla Città con strumenti idonei a divulgare pubblicamente i documenti elaborati nel percorso partecipativo, i contributi propositivi prodotti sia dai cittadini sia dai municipi.
Finalità specifiche del percorso di partecipazione sono: diffondere una informazione chiara, esaustiva e trasparente sulla materia oggetto del piano e sui suoi contenuti nella loro totalità; valutare le soluzioni proposte nel Piano per raggiungere gli obiettivi, obiettivi che non sono suscettibili di modificazione, allo scopo di prevenire la produzione di squilibri sociali, civili ed economici, e di ottimizzare il rapporto costi/benefici generato dalle risorse impiegate, siano esse materiali, economiche, conoscitive, civili; individuare ambiti concreti e realizzabili di miglioramento.
Come primo strumento di ascolto per comprendere gli orientamenti dell’opinione pubblica milanese sulle tematiche ambientali di interesse dell’Amministrazione comunale, è stato effettuato un questionario preliminare, attivato in modalità digitale, che si è chiuso il primo settembre. È stato rilevato il livello di conoscenza, di pensiero e la sensibilità generale che i cittadini hanno verso i cambiamenti climatici, oltre a testare i loro comportamenti e i vincoli ed eventuali contributi che l’Amministrazione può dare su questo tema. Alla rilevazione hanno risposto 9.750 cittadini.

Fonte: Ferpress

Piemonte: 10,3 mln al Tpl per il rinnovo delle flotte
Si rinnova la flotta di autobus destinati al trasporto pubblico locale. La Giunta regionale piemontese ha stanziato a questo scopo 10,3 milioni di euro che saranno girati all’Agenzia della mobilità piemontese, che provvederà alla ripartizione delle risorse.
“Con questo investimento – rileva l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi – potremo avere oltre 90 autobus nuovi da destinare a tutto il Piemonte. I mezzi dedicati ai servizi di trasporto pubblico hanno un’età media di 9,8 anni, che si traduce in un’eccessiva frequenza di guasti e fermi macchina anche prolungati nel tempo, con conseguente carenza di servizio e disagi per i cittadini. Basti pensare agli ultimi episodi di mezzi in fiamme avvenuti in questi giorni”.
“Il rinnovo progressivo della flotta – prosegue Gabusi – è prioritario per realizzare gli obiettivi di miglioramento del servizio previsto dal Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti, a maggiore ragione in questo specifico momento storico in cui la regola del distanziamento interpersonale ha influito significativamente sul numero di posti offerti a bordo. La soluzione non può essere un aumento del numero di autobus, peraltro non disponibili immediatamente sul mercato, e del personale di guida, mentre la sostituzione dei mezzi obsoleti con materiale nuovo consente certamente di abbattere subito guasti e fermo macchina aumentando i livelli di affidabilità, sicurezza e regolarità”.
L’assessore informa anche che è stata confermata la quota di 27 milioni di euro del fondo nazionale del Ministero dell’Economia destinata al Piemonte per compensare le aziende di trasporto della riduzione dei ricavi tariffari per effetto delle restrizioni imposte nel periodo di emergenza sanitaria. “Queste risorse sono finalmente certe – sottolinea l’assessore – e hanno un riflesso importante anche sugli utenti del trasporto pubblico, in quanto consentono la copertura degli oneri sostenuti dalle aziende per il rimborso dei titoli di viaggio, compresi gli abbonamenti, non utilizzati nel periodo di lockdown”.

Fonte: Ferpress

Roma: presentato Piano di Sviluppo resiliente, sostenibile e inclusivo nell’ambito del Recovery Fund
Roma Capitale, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha inviato al Governo il “Piano di Sviluppo resiliente, sostenibile e inclusivo”, delineando una strategia di sviluppo urbano finalizzata a garantire una ripresa sociale ed economica dopo l’emergenza Covid-19.
E’ stato predisposto un elenco di opere pubbliche e un set di fabbisogni di investimento per un valore complessivo di circa 25 miliardi di euro, da finanziare principalmente con le risorse del Recovery Fund.
Il complesso di interventi si articola in ambiti fondamentali per la crescita e la ripresa della città: inclusione sociale e rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e integrata, infrastrutture sicure ed efficienti, transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione.
- Inclusione sociale e rigenerazione urbana
Uno dei punti qualificanti del piano prevede un ampio programma di edilizia popolare: 2 miliardi di euro per l’acquisto di immobili disponibili sul mercato e diffusi in tutta la città, equivalenti a circa 10 mila alloggi. Tale operazione consentirebbe di procedere verso l’esaurimento delle graduatorie di chi ha diritto a una casa popolare e, allo stesso tempo, di evitare la creazione di nuovi quartieri di edilizia residenziale pubblica.
L’effetto di densificazione e rigenerazione urbana verrebbe poi amplificato mediante i progetti di riqualificazione dei quartieri di edilizia pubblica in tutta la città, per ricucire il centro alle periferie, per un totale di 1,3 miliardi di euro. Il progetto RECYCLE, per esempio, prevede la densificazione e il recupero dei quartieri di edilizia pubblica. Il Piano di Zona Tor Bella Monaca punta alla riqualificazione degli spazi pubblici, all’incremento del parco alloggi, alla riclassificazione in nuove tipologie abitative e all’efficientamento energetico del patrimonio esistente.
Nel Piano è poi inclusa l’operazione “100 Luoghi”, con la realizzazione di altrettanti Centri civici cittadini polifunzionali. Con le risorse richieste si potrebbe infine procedere alla riqualificazione dell’area dello stadio Flaminio e di altri impianti sportivi (centro sportivo Tre Fontane, stadio delle Capannelle, stadio Giannattasio di Ostia).
- Mobilità sostenibile e integrata
Obiettivo del Piano è dotare Roma di una rete di trasporto pubblico potenzialmente in grado di coprire tutta la città, per colmare lo storico gap con le altre grandi Capitali europee e ridurre le emissioni inquinanti, in linea con il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Si prevedono la realizzazione di 49 km di nuove linee metro, 45 km di linee tranviarie e di 2 ulteriori funivie urbane, per un investimento complessivo sulla mobilità di circa 12 miliardi di euro.
- Infrastrutture sicure ed efficienti
Ammonta a 1,5 miliardi di euro l’insieme degli interventi di rifacimento delle strade, dei ponti e delle gallerie della città: un programma straordinario per rendere le infrastrutture sempre più sicure e garantire la mobilità e accessibilità dei cittadini.
- Transizione ecologica
Per garantire il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale e rendere la città sempre più “green” vengono proposti diversi progetti: 3 miliardi di euro per la riqualificazione energetica delle scuole, 1,5 miliardi di euro per l’efficientamento energetico delle case popolari e degli edifici pubblici, 500 milioni di euro di euro per implementare e rinnovare l’illuminazione pubblica, 300 milioni di euro per la gestione e la raccolta dei rifiuti: impianti TMB, impianto multimateriale, impianto carta e cartone, mezzi per la raccolta, cassonetti e contenitori intelligenti.
- Digitalizzazione e innovazione
Un’attenzione particolare è stata rivolta a progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica, per un totale di 550 milioni di euro: realizzazione di strade e strumenti di mobilità smart, piazze smart attrezzate con dispositivi e servizi digitali (app, download di video, giornali, libri) in grado di supportare l’interazione degli abitanti di quel quartiere, facilitare l’animazione di attività sociali nella piazza e sostenere lo sviluppo di competenze digitali degli utenti. Altri progetti che vanno in questa direzione riguardano la realizzazione di spazi di coworking in tutta la città e il potenziamento delle infrastrutture digitali, ma anche progetti che possano porre le basi per la completa transizione digitale del sistema di Roma Capitale e delle sue partecipate.

Fonte: Roma Capitale

Torino: in arrivo i primi bus elettrici
“Un altro passo avanti per la mobilità sostenibile: sono in arrivo i primi 50 bus elettrici. Esattamente la metà della flotta prevista e di cui vi avevamo già parlato nei giorni scorsi”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino ha annunciato sul suo profilo Facebook l’arrivo degli autobus elettrici a Torino.
Appendino ha voluto ribadire che il tema dell’inquinamento dell’aria è uno dei più gravi problemi di Torino: “una nuova mobilità più pulita, sostenibile e sicura – ha ricordato – è sempre stata per noi una assoluta priorità e questa è un altra prova dell’impegno che mettiamo su questo fronte”.
La sindaca ha inoltre annunciato che al completamento degli acquisti previsti “gli autobus elettrici a Torino saranno 1 su 5” e che verranno realizzate infrastrutture di ricarica anche nei depositi del Gerbido, Nizza e San Paolo.
Per il capoluogo sabaudo – scrive la sindaca – “si tratta di un investimento di 72 milioni messi a disposizione del Governo, riservato ai comuni con i più alti tassi di inquinamento da PM10 e biossido di azoto”.

Fonte: Clickmobility

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