Un Manifesto per la Mobilità Sostenibile

2 Ottobre 2008

Inserito il 02/10/2008

Buono trasporti, mobility manager comunali e aziendali, trasporto pubblico, pendolarismo e qualità dell’aria. Se ne è discusso nell’ambito della Conferenza nazionale “Protagonisti e strumenti per le politiche della mobilità urbana sostenibile” organizzata nei giorni scorsi a Roma dal Comitato nazionale per la mobilità urbana sostenibile, in collaborazione con Euromobility, l’associazione italiana dei mobility manager, e Federmobilità. L’immagine dell’Italia tracciata nel corso del convegno non lascia spazio all’ottimismo: un paese tra i più motorizzati del mondo con un trasporto pubblico allo stallo e inefficienti politiche a favore della mobilità sostenibile. Insomma, a ormai dieci anni dall’entrata in vigore del decreto Ronchi sulla “mobilità sostenibile nelle aree urbane”, era il lontano 1998, la permanente congestione delle nostre aree urbane, generata in larga parte da un uso irrazionale di auto private, costituisce ancora una concreta e seria minaccia alla convivenza civile e alla qualità della vita. Un dato per tutti è il tasso di motorizzazione del bel paese, che con 598 automobili ogni mille abitanti (dati Istat 2006) è uno dei più alti al mondo. Come sostiene Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, “in Italia l’automobile continua ad essere considerata uno status symbol”. Qualcosa però si muove. Anche se il nostro paese è ancora molto indietro rispetto agli standard europei, qualche realtà risulta particolarmente virtuosa. È il caso, solo per citarne una, del Comune di Parma, che negli ultimi anni si è sbilanciato a favore della bicicletta: bike sharing; incentivi per l’acquisto di bici elettriche; costruzione di piste ciclabili e parcheggi di scambio; o ancora l’attivazione di un servizio serale di autobus a chiamata. Qualcosa, quindi, si muove, anche se mancano iniziative politiche strutturate e omogenee. Per questo il Comitato nazionale per la mobilità urbana sostenibile ha elaborato un “manifesto” in cui chiede alle istituzioni nazionali e locali una serie di interventi in favore della mobilità sostenibile. Si va dalla richiesta di prorogare anche per il 2009 la detrazione fiscale per gli abbonamenti annuali del trasporto pubblico locale all’istituzione, da parte dei Comuni, di buoni trasporto sociali per le fasce di popolazione economicamente più deboli, fino all’incentivazione, da parte del ministero dell’Ambiente, della formazione e certificazione di mobility manager di area e di azienda. Ai semplici cittadini, il Comitato chiede infine di lasciare a casa il mezzo privato almeno una volta la settimana, in modo da ridurre del 20 per cento il traffico veicolare.

Fonte: Trambus