Workshop “L’impatto degli ITS per la riduzione di CO2”: ecco i risultati

16 Giugno 2010

Riduzione dei tempi di spostamento del 20%, miglioramento della sicurezza tra il 10 e il 15%, riduzione delle emissioni di CO2 del 10% su base nazionale, con punte del 20% su base locale. Sono questi alcuni degli effetti legati alle applicazioni ITS (Intelligent Transport Systems), gli strumenti fondati sull’interazione fra trasporti, informatica e telecomunicazioni che in futuro svolgeranno sempre più un ruolo determinante per la mobilità. Semafori intelligenti, sensori del traffico, strumenti per la gestione e l’ottimizzazione del trasporto pubblico, tutor, servizi di infomobilità, navigatori, sono infatti in grado di ridurre drasticamente congestione e inquinamento implementando la sicurezza. Solo per quanto riguarda i navigatori satellitari, ad esempio, basti pensare che il modello meno avanzato, quello statico in grado solo di fornire il percorso più breve e non le informazioni aggiornate sul traffico nell’area, riduce i consumi del 12%. Sono questi alcuni dei dati emersi da uno studio realizzato da TTS Italia e presentato il 15 giugno a Roma nell’ambito del workshop “L’impatto degli ITS per la riduzione di CO2”.
Lo studio, coordinato dal Prof. Vito Mauro, è stato prodotto da un gruppo di lavoro che ha coinvolto aziende, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni nazionali e locali. Tra questi, Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Atac, Mizar, soci fondatori di TTS Italia, Enea, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, , OctoTelematics, e Thetis, soci ordinari di TTS Italia.
Bassi costi di investimento iniziali, forte moltiplicatore industriale, possibilità di esportare la tecnologia italiana nel mondo e, non ultima, forte riduzione dell’inquinamento. Queste, secondo il prof. Vito Mauro e quanti sono intervenuti alla tavola rotonda, le carte vincenti degli ITS in Italia.
L’Italia è uno dei Paesi Europei a più alta densità di traffico interno, con 975.455 milioni di
passeggeri-km/anno, di cui il 92,24% sceglie la strada, con una produzione di 64 milioni di tonnellate/anno di CO2. Un valore che, grazie agli ITS, potrebbe ulteriormente abbassarsi dopo il calo dei primi mesi del 2010, dovuto però alla crisi economica.
“C’è però bisogno dell’aiuto di tutti e, in particolare del supporto delle istituzioni e degli enti locali”, ha sottolineato il presidente di TTS Italia Gioacchino Gabbuti, mentre Ennio Cascetta, dell’Università di Napoli, ha proposto una maggiore sinergia tra gli attori coinvolti per promuovere sempre di più i sistemi intelligenti di trasporto ma anche per una vera politica nazionale dedicata alla mobilità sostenibile.

Fonte: TTS Italia