TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.

N° 2 Febbraio 2020


Primo Piano


Blockchain, CESE: “Nell’Ue subito una strategia comune”

 

Un parere del Comitato Economico e Sociale Europeo analizza sfide e opportunità di una tecnologia disruptive.

 

 

 

 

Una strategia comune europea per la blockchain. Tecnologia “disruptive” in grado di trasformare positivamente molti settori della società e reinventare modelli socio-economici che però deve trovare gli Stati membri uniti e coordinati per risolvere i molti punti lasciati ancora scoperti, e per dare forza e concretezza ai diversi esperimenti in corso. È in sintesi la proposta che arriva dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) espressa ufficialmente in un parere, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea dell’11 febbraio scorso. Il Comitato, presieduto da Luca Jahier, con un passato nelle ACLI, organo consultivo dell’Ue con circa 190 pareri all’anno, individua la necessità di un’iniziativa globale sulla blockchain che definisca un approccio e una visione comune nell’Ue, con un piano d’azione che faccia dell’Europa un punto di riferimento mondiale per lo sviluppo di questa tecnologia. Il CESE indica anche la strada: unire in un’unica piattaforma Ue quello che finora è già stato fatto, ovvero l’Osservatorio e il forum europei per la blockchain, aggiungendo tutto il mondo interessato come l’industria, i consumatori, gli Stati membri, le università ecc. “allo scopo di fornire uno spazio per l’apprendimento comune e lo sviluppo delle capacità, una rete di reti e la condizione delle buone pratiche”. Il CESE, in tandem con il CdR (Comitato europeo delle Regioni), si candida al coordinamento, ospitando la piattaforma.


Le sfide della blockchain
Privacy, aspetti giuridici e intermodalità delle piattaforme esistenti sono, secondo il parere del CESE, le sfide più significative da affrontare per uno sviluppo armonico di questa tecnologia. Dal punto di vista normativo infatti mancherebbe una regolamentazione comunitaria transfrontaliera che garantirebbe l’uso della blockchain in contesti internazionali. Inoltre, la tutela della vita privata di cittadini e lavoratori crea incertezza nell’uso della blockchain. Il regolamento GDPR, si legge nel parere, è stato elaborato quando questa tecnologia “era pressoché sconosciuta”. Ora andrebbe quindi aggiornato. Un’altra sfida molto importante riguarda l’interoperabilità tra le diverse piattaforme. L’incompatibilità dei linguaggi rappresenta un forte freno allo sviluppo: la garanzia di interoperabilità dovrebbe essere una priorità per gli sviluppatori. Inoltre, il parere mette in risalto i costi spesso proibitivi di accesso a questi servizi, in particolare per le PMI. Qui il suggerimento è quello di agevolare la creazione di reti di aziende per un uso più equo. Infine, altre indicazioni riguardano la necessità di informare correttamente il grande pubblico, tutelare i diritti dei consumatori e analizzare l’impatto sull’occupazione.


Le opportunità della blockchain
Molti i benefici legati allo sviluppo della nuova tecnologia elencati nel parere del CESE. Tra questi vale la pena di citare l’uso degli smart contract per migliorare la trasparenza in molti settori, il limite all’evasione e l’elusione fiscale, nuovi modelli di finanziamento, migliori processi di standardizzazione, un freno alle violazioni dei dati personali, incentivo allo sviluppo del digitale e dell’innovazione.


La diffusione della blockchain nel mondo
Sono 158 i progetti di sperimentazione della blockchain avviati in tutto il mondo nel 2019. Il dato è stato comunicato dall’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano, che a gennaio ha presentato il suo ultimo rapporto. La maggior parte dei progetti si concentrano nel settore finanziario (67), ci sono poi le Pubbliche Amministrazioni (25) e infine l’agro-alimentare (15). Al quarto posto arriva la logistica che può vantare 11 progetti, mentre sono 31 le applicazioni alla supply chain in generale. Allargando lo sguardo ai progetti annunciati nel mondo, e non solo quelli già sviluppati, si contano 488 progetti blockchain e distributed ledger, un dato in crescita del 56% rispetto al 2018. Nella classifica dei paesi europei più attivi, l’Italia è ben posizionata. Con 16 progetti è al secondo posto, preceduto solamente dal Regno Unito (17). Numeri ancora contenuti, soprattutto se paragonati a quelli di Stati Uniti (53), Corea del Sud (31) e Cina (29), ma che dimostrano un dinamismo delle imprese. Gli investimenti italiani hanno raggiunto 30 milioni di euro, in crescita del 100% rispetto al 2018 e, anche in questo caso, il settore finanziario e delle assicurazioni è quello più vivace, in cui si concentra oltre il 40% della spesa. Dai risultati del rapporto emerge inoltre che anche la supply chain e la tracciabilità di prodotto sono due ambiti molto attivi, in particolare nell’agro-alimentare che, sommando i vari settori in cui è applicato, vale il 30% degli investimenti.


La blockchain tra i temi del GdL sulla logistica di TTS Italia
L’applicazione della blockchain nei trasporti e nella supply chain è tra i temi affrontati dal gruppo di lavoro “Le applicazioni dei Sistemi intelligenti di trasporto per l’efficientamento della logistica” avviato lo scorso novembre da TTS Italia con il coordinamento di Clara Ricozzi, esperta del settore, Presidente di OITA e vicepresidente del Freight Leaders Council. Il gruppo di lavoro, costituito da associazioni di settore, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e aziende associate a TTS Italia, sta esplorando anche soluzioni per l’intermodalità, l’uso di sistemi di gestione delle flotte e il platooning, con l’obiettivo di trovare soluzioni alle criticità che caratterizzano la logistica in Italia.



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Socio del mese

TATTILE SRL


Tattile sviluppa e produce telecamere Intelligenti per la lettura targhe, il riconoscimento veicoli ed il monitoraggio del traffico.
Queste telecamere sono largamente utilizzate in varie applicazioni come il controllo del pedaggio, la prevenzione e lotta al crimine, la detezione automatica delle violazioni al codice della strada etc.
Oggi Tattile è un’azienda con solide basi finanziarie, focalizzata sull’innovazione, guidata da un management giovane e dinamico dedicato all'inserimento di tecnologie all'avanguardia nelle nostre soluzioni per il mercato della mobilità.
Un’azienda altamente tecnologica con una forte visione internazionale; più dell’80% del nostro fatturato deriva dall’estero (40% in Europa e 40% nel resto del mondo), grazie a un network di Integratori di Sistema internazionali di prima classe e partner locali.
Innovazione, orientamento al cliente e flessibilità sono i principali valori della nostra organizzazione. In Tattile, siamo dediti alla comprensione dei bisogni dei nostri partner, in modo tale da fornire soluzioni innovative, modellate a seconda di ciascuna specifica situazione o richiesta.
Siamo impegnati nella creazione di applicazioni ANPR all’avanguardia, principalmente basate sull’ Intelligenza Artificiale, in grado di soddisfare le applicazioni più esigenti del mercato dei Sistemi di Trasporto Intelligenti e dell’analisi dei Big Data, sempre nel rispetto di rigorosi standard di qualità, garantendo affidabilità ed efficienza in termini di costi.
https://www.tattile.com/


PROGETTO DEL MOMENTO

 

Da alcuni anni il Vietnam è protagonista di una costante crescita economica e tecnologica.
A questo proposito, un progetto imminente, che comprende il rinnovo di sistemi di sicurezza e controllo di infrazioni stradali, coinvolgerà telecamere Tattile attraverso la collaborazione con i partner locali. I dispositivi saranno installati nel nord del Vietnam, creando la nuova spina dorsale per la protezione degli utenti stradali e migliorando la relativa esperienza di guida.
Diversi sistemi Tattile saranno utilizzati per garantire la sicurezza degli utenti della strada, misurando la velocità dei veicoli nei tratti più critici della strada e rilevando le infrazioni semaforiche negli incroci selezionati. Tutte queste applicazioni avranno l'obiettivo comune di ridurre le vittime e di proteggere i cittadini.
Oltre alle capacità di tutela della legge, i sistemi descritti in precedenza forniranno il rilevamento di ogni transito. Questi transiti, insieme a quelli raccolti da dispositivi completamente dedicati installati su strada, permetteranno al governo di raccogliere e utilizzare un'enorme quantità di Big Data. Questi ultimi, compresi i numeri di targa e i profili dei veicoli, sono utili per molti scopi di sicurezza e contro la criminalità, come ad esempio impedire che i veicoli vengano rubati e intercettare i pirati della strada.
Il progetto coinvolge diverse telecamere Tattile: Vega Smart 2HD, Vega Smart Speed e Vega Smart Traffic Light. Questi dispositivi, dotati di intelligenza artificiale incorporata, sono in grado di eseguire analisi in tempo reale senza bisogno di un computer esterno.
Questo progetto innovativo durerà tre anni... e siamo solo all'inizio.
Per maggiori informazioni sui nostri prodotti, https://www.tattile.com/products/



TRE DOMANDE A…

COSTANTINO VOLPE, PROJECT MANAGER - TRAFFIC DIVISION


Qual è la sfida più grande nel settore dei trasporti in questo momento e come possono le telecamere intelligenti aiutare a superare questa sfida / sfide?
Il mondo dei trasporti è oggi una somma non coordinata di dispositivi, comunicazioni, interazioni, senza alcuna attenzione per l'esperienza dell'utente, cittadino e utilizzatore. Il futuro dei trasporti è rappresentato dalla Mobilità come servizio integrato (MaaS), che ha al centro l’utente e la sua esperienza. Con esperienza dell’utente si intende dati, luoghi, persone e azioni. Tutto quello che contribuisce alla MaaS (promozione, scelta del mezzo, mezzo, pagamento, social sharing, big data) sarà strategico. I dispositivi che sapranno interpretare questo cambiamento verso il servizio, beneficeranno di uno scenario di più facile e rapida integrazione.
Con particolare focus su telecamere, esse sono candidate a diventare una combinazione di sensori e applicazioni e assumeranno un ruolo importante in questa trasformazione digitale. La “data fusion” tra vari sensori aiuterà a generare big data e ad alimentare piattaforme progettate per migliorare l'esperienza dell’utente con obiettivi quali riduzione dell’inquinamento, costi inferiori, aumento del confort del passeggero – utente, la sicurezza, la puntualità. La proposta di nuovi sensori e applicazioni sarà premiata se partirà dall’analisi di nuove Customer Journey e Digital Use Case (b2c o b2b). I nuovi obiettivi di prodotti e servizi non saranno più le funzionalità ma soprattutto la capacità di generare dati per popolare analytics, dashboard anticipare modelli e previsioni e automatizzare le decisioni.


Quali altri usi hanno le telecamere intelligenti in relazione al trasporto?
Tattile come produttore di tecnologie avanzate per il Traffico, ritiene che la telecamera possa essere un dispositivo multi-purpose nell'ecosistema MaaS (Mobility as a Service). La telecamera sarà il motore di molte applicazioni relative a:
• Come mi muovo: traffico, coda, violazioni, cattivo o buon comportamento, stato d'animo, abitudini, eccezioni
• in che Ambiente mi muovo: meteo, orari, segnali stradali e pannelli, altre persone, altri veicoli, altri dispositivi
"Chi" e "Dove" saranno domande con risposte complete con snapshot istantaneo, tendenze e allarmi KPI. In passato le telecamere erano solo “occhi". In futuro le telecamere diventeranno "unità intelligenti" con acquisizione e decisione in tempo reale, comprensione e interazione con l'ambiente. In questa ottica, Tattile sta affrontando la sfida con le nuove applicazioni e i nuovi prodotti nel segno dell’intelligenza artificiale e dei big data.

 

Cosa prevedi per il futuro delle telecamere intelligenti?
V2X sarà la struttura portante per ospitare tutti questi dati e nutrire nuove applicazioni. La telecamera sarà integrata in questo ecosistema e comunicherà e segnalerà eventi, immagini e suggerirà decisioni o invierà un avviso. Le telecamere potranno avere un ruolo chiave anche come sensori virtuali, sostituendo altri sensori e utilizzando l'intelligenza artificiale per fornire comprensione, interpretazione, suggerimenti per il city manager, il mission planner della polizia, le società di pedaggio. Tutti questi "attori" chiederanno un'applicazione con specifico profiling (pedaggio dinamico e selettivo, nella squadra di polizia del posto, ambiente adattato smart city).
La tariffa di pedaggio potrebbe diventare basata sul tuo comportamento, perché guidi in modo sicuro e ad una velocità media causando meno inquinamento e consumo di asfalto.
La polizia potrebbe essere dove necessario, se necessario, in numero necessario perché le telecamere comunicheranno luogo e comportamento.
La città sarà testimone della comunicazione tra i dispositivi, dove il semaforo vedrà pedoni e code e regolerà il traffico; le condizioni meteorologiche (luce, temperatura) suggeriranno il comportamento di velocità e il cambiamento dei trasporti, dal momento in cui il trasporto sarà autonomo, condiviso e connesso.


Progetti del mese

C-ROADS ITALY 2

 


Classificati all’interno degli ITS (Intelligenti Transport System), i nuovi Sistemi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport System), o sistemi cooperativi, comprendono un gruppo di tecnologie e applicazioni che consentono un efficace scambio di dati attraverso tecnologie di comunicazione wireless tra componenti e attori del sistema di trasporto, molto spesso tra veicoli (veicolo- veicolo o V2V) o tra veicoli e infrastrutture (veicolo-infrastruttura o V2I).
Per l'effettiva implementazione dei sistemi C-ITS, vi sono ancora da definire molte importanti questioni di diversa natura; in ogni caso, la fornitura di servizi che scaturiscono dai sistemi C-ITS richiederanno tecnologie cooperative che consentano ai veicoli di comunicare con altri veicoli e con l’infrastruttura.

 

In Europa, gli Stati membri hanno definito e stanno definendo dei siti pilota C-ITS, necessari per inizialmente per testare e successivamente per metterli in piena operatività i cosiddetti servizi (Casi d’Uso) “Day1” e “Day1.5" raccomandati dalla "Piattaforma C-ITS" della Commissione europea.
I sistemi ITS nelle aree urbane sono cresciuti progressivamente e organicamente per diversi decenni; l'integrazione dei nuovi sistemi Cooperativi (C-ITS), nell’attuale ambiente trasportistico urbano, richiederà una nuova spinta per la standardizzazione in Europa.
Quindi, l'implementazione di servizi C-ITS nelle aree urbane europee, richiederà il coinvolgimento e il supporto di una vasta gamma di attori pubblici e privati, ognuno dei quali con propri ruoli e responsabilità.

 

In particolare, sia gli Stati membri che la Commissione europea hanno il ruolo di consentire l'adeguato supporto finanziario e tecnico per facilitare la diffusione dei sistemi C-ITS.
L'obiettivo principale del progetto “C-Roads Italy 2” è di studiare e di testare, principalmente in condizioni di traffico urbano reale, sono coinvolte nel progetto le Città di Torino, Verona e Trento, oltre alla Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, una serie di servizi "Day1" e "Day1,5", quali ad esempio:

 

• GLOSA - Green Light Optimal Speed Advisory [Servizio C-ITS Day 1] (tecnologia che consente di adeguare la velocità della propria auto per giungere al semaforo con il segnale Verde)
• Traffic signal priority request by designated vehicles [Servizio C-ITS Day 1] (Richiesta di priorità per alcuni veicoli – ambulanze, polizia etc.. - del segnale semaforico Verde
• Signal violation/Intersection safety [Servizio C-ITS Day 1] (sistema di allerta al conducente del veicolo che è in procinto di violare il segnale Rosso del semaforo, oppure di alleratare lo stesso conducente quando un altro veicolo è in procinto di violare il segnale Rosso del semaforo)
• On street parking management & information [Servizio C-ITS Day 1.5] (Gestione ed informazioni sui parcheggi stradali - [Servizio C-ITS Day 1.5]
• Traffic Information and Smart Routing [Servizio C-ITS Day 1.5] Informazioni sul traffico ed indicazioni percorso migliore.

 

Per testare tali servizi C-ITS, è necessario che le infrastrutture siano equipaggiate con tecnologie innovative ed anche che i veicoli siano equipaggiati con sistemi in gradi di recepire informazioni da fornire al conducente, anche con strategie di controllo del veicolo.
Il veicolo connesso all’infrastruttura, amplia la conoscenza del conducente e del veicolo stesso sullo scenario del traffico, aumentandone la sicurezza e la stessa efficienza del traffico.
Lo sviluppo dell'architettura della comunicazione per la connessione Veicolo-Infrastruttura (V2I) sarà basato su una soluzione “ibrida” (standard a corto raggio ITS-G5 e comunicazione cellulare a lungo raggio).
Il Progetto fa parte della Piattaforma europea denominata “C-Roads Platform” che raggruppa i progetti C-Roads nazionali dei vari Stati membri che lavorano per l’implementazione di servizi C-ITS. Gli obiettivi della C-Roads Platform sono rivolti alla definizione dei requisiti funzionali, tecnici e organizzativi per garantire l’interoperabilità e l’armonizzazione dei servizi C-ITS tra i progetti pilota nazionali in tutta Europa. Attualmente, sono 18 i Paesi (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Olanda, Regno Unito, Grecia, Norvegia ed Italia) in cui, tramite i progetti C-Roads, vi sono siti pilota per testare e rendere fruibili i servizi “Day 1” e successivamente “Day 1.5” come definiti dalla “Piattaforma C-ITS” della Commissione europea.

 

In C-Roads Italy 2 verranno testati diversi servizi C-ITS “Day 1” e “Day 1.5”, che dovrebbero avere impatti positivi sui trasporti, sull'ambiente e sull'economia.
Gli studi di valutazione quantitativa dei servizi testati nel progetto C-Roads Italy 2 saranno effettuati su diverse aree di impatto quali: i trasporti, ovvero basati su una migliore mobilità individuale e criteri di riduzione della congestione, sull'ambiente, ossia sulla riduzione delle emissioni e sui criteri di efficienza energetica e sull'economia.
Per molti anni, in tutta Europa, i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) hanno consentito agli gestori delle reti urbane di gestire il traffico. I nuovi sistemi C-ITS, hanno il potenziale per svolgere un ruolo significativo nell'aiutare le città ad affrontare i problemi associati alla crescente urbanizzazione.
Tale elemento “cooperativo”, abilitato dalla connettività digitale, dovrebbe migliorare significativamente la sicurezza stradale e l'efficienza del traffico, aiutando i conducenti a prendere le giuste decisioni al momento giusto e di fatto, adattarsi alle situazioni del traffico.
Il progetto, iniziato a fine 2018, terminerà a dicembre del 2023 e vede, sotto il Coordinamento nazionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i seguenti soggetti attuatori italiani di natura sia pubblica che privata di seguito riportati (in ordine alfabetico):

• ALMAVIVA
• Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova
• Centro Ricerche FIAT
• Comune di Torino
• Comune di Trento
• Comune di Verona
• MOVALIA
• North Italy Communications
• Politecnico di Milano – Dipartimento di Design
• Telecom Italia
• TTS Italia


Per maggiori informazioni: a.iavicoli@nicomsrl.it

 

 

eCALL PRIVATO: VIASAT PIONIERE DELLA SICUREZZA


CON LA CHIAMATA DI EMERGENZA AUTOMATICA IN CASO DI INCIDENTE
Non si parla mai abbastanza di sicurezza per le persone che si mettono sulle strade. L’eCall privato, servizio tecnologico di allerta per garantire un soccorso sanitario urgente agli automobilisti coinvolti in incidenti stradali, diventa un progetto sistemico sul territorio italiano grazie al rinnovo dell’accordo tra AREU (Agenzia Regionale emergenza Urgenze) e TSP Association, organizzazione aderente a Confindustria Digitale, di cui Viasat Group è tra i fondatori. L'accordo, che regola l'accesso ai servizi di chiamata di emergenza erogati dalla Centrale Unica di Risposta del 112, di concerto con il Mise, consentirà l'instradamento, in tempi ristrettissimi, delle richieste di intervento di emergenza sanitaria alla centrale di pronto soccorso più vicina al sinistro. L'iniziativa italiana, partita in via sperimentale a maggio 2017, ha anticipato addirittura l'entrata in servizio dell'eCall europeo. In Italia, grazie a quest'accordo, il servizio di eCall potrà essere erogato a tutti i veicoli in circolazione, purché dotati di una blackbox in grado di trasmettere un allarme automatico in caso di incidente. Viasat offre questo servizio da diversi anni ai propri clienti con le black box assicurative o gli antifurti satellitari, garantendo un’assistenza H24 in caso di incidente, grazie alla propria Centrale Operativa.Se il sistema di bordo rileva un urto, invia immediatamente un alert automatico alla Centrale che è in grado di collegarsi in vivavoce con l’automobilista (in particolare per i dispositivi installati a parabrezza come l’sosCall) per verificare la situazione e inviare tempestivamente i soccorsi laddove necessario.
La logica è proprio quella di poter intervenire rapidamente anche quando, a causa di un incidente, l’automobilista subisce un danno o un impedimento tale da non poter chiamare i soccorsi. La tempestività dell’intervento è determinante: tardare i soccorsi anche di pochi minuti può voler dire non salvare la vita ad una persona.


Per maggiori informazioni: https://www.viasatonline.it/


Spazio ai soci

 

Atac: due milioni di viaggi con tap&go

Con un comunicato stampa, Atac, socio fondatore di TTS Italia, ha reso noti i dati relativi al gradimento di tap&go, il metodo di pagamento che consente di utilizzare carte di pagamento contactless sui tornelli di metropolitane e stazioni ferroviarie nelle linee gestite da Atac a Roma.
L’azienda fa sapere che dal 18 settembre scorso, quando il servizio è stato attivato, sono stati registrati 1.7 milioni di tap ai tornelli delle stazioni, che corrispondono – visto che una buona parte di questi tap originano anche viaggi su bus o tram – a oltre 2 milioni di viaggi complessivi.
L’Atac parla di successo commerciale dettato dalla semplicità semplicità, velocità e facilità nell’utilizzo dei servizi Atac: gli acquisti di bit fatti con tap&go rappresentano infatti circa il 10% del totale dei bit validati, per la prima volta, in metropolitana.
Nel dettaglio le prime dieci stazioni per numero di tap al tornello rappresentano il 40% dei tap totali registrati a febbraio 2020. In testa alla classifica troviamo la stazione metro di Termini (A e B) con 175 mila tap, seguita da Spagna, con 100 mila e da Ottaviano con più di 75 mila. Seguono Flaminio, Colosseo, San Giovanni, Bologna, Repubblica e Lepanto.
Inoltre, nei cinque mesi osservati fra il settembre 2019 e il febbraio 2020 si registra un trend positivo nell’utilizzo del servizio. Confrontando il primo mese del progetto, tra settembre e ottobre, con l’ultimo mese, tra gennaio e febbraio, l’aumento dell’uso del servizio è infatti superiore al 140%.
Per quanto riguarda il gradimento degli utenti- conclude la nota – in un sondaggio condotto dall’app di mobilità Moovit fra i propri utilizzatori, risulta che oltre il 91% delle persone che hanno usato tap&go ha valutato l’esperienza positivamente. L’85% di questo campione dichiara di essere pronto ad utilizzarlo anche in futuro. L’88% è interessato all’estensione di questo servizio anche ai mezzi di superficie. Il nuovo servizio piace anche ai turisti. Tra le nazionalità dei viaggiatori che hanno usato maggiormente tap&go ci sono, nell’ordine, Regno Unito, Germania, Russia, Spagna, Olanda e Francia.
Fonte: Clickmobility

 

Da Scania nuovi veicoli elettrici a batteria per il trasporto urbano

Il grossista norvegese ASKO sta utilizzando due veicoli elettrici a batteria per effettuare le proprie operazioni di trasporto a Oslo, in Norvegia. Si tratta di un progetto pilota che rappresenta un importante passo avanti nella cooperazione tra Scania, socio ordinario di TTS Italia, e Asko, nella sperimentazione di soluzione elettrificate per il trasporto pesante.
Visti i risultati positivi ottenuti con l’utilizzo di mezzi ibridi in modalità elettrica nei centri urbani, Scania è pronta ad introdurre veicoli completamente elettrici a batteria per la distribuzione in ambito urbano. Con la tecnologia delle batterie attualmente disponibile, i veicoli elettrici possono percorrere distanze più brevi e richiedono la ricarica delle batterie, che può avvenire durate il carico e scarico delle merci. I due veicoli che entreranno a far parte della flotta di ASKO hanno batteria con 165 kWh di capacità, che garantisce un’autonomia di 120 km, ricaricabile in modalità plug-in a 130 kW.
“In una visione a lungo termine, l’elettrificazione giocherà un ruolo chiave nel dare vita ad un sistema maggiormente sostenibile anche nel trasporto pesante. In questa transizione, è di fondamentale importanza che lo sviluppo di nuove soluzioni avvenga al fianco del cliente, per comprendere se la tecnologia risponde alle sue esigenze, se l’elettricità per ricaricare le batterie proviene da fonti energetiche rinnovabili ma soprattutto per monitorare l’impatto che le nuove soluzioni hanno sulle operazioni di trasporto”.
Scania continua a investire per sviluppare soluzioni elettrificate e non passerà molto tempo prima di raggiungere il punto di svolta in cui l’elettrificazione nel trasporto pesante diventerà un solido investimento da effettuare in autonomia per i nostri clienti. Tuttavia, non siamo ancora arrivati a questo punto. Questo progetto ha infatti ricevuto il sostegno finanziario di Enova, un’impresa statale di proprietà del Ministero del Clima e dell’Ambiente norvegese.
“Scania ha partecipato attivamente allo sviluppo di batterie e celle a combustibile, con il proprio reparto di ricerca e sviluppo, attraverso partnership e collaborazioni con i clienti. Si tratta di un’area in cui prevediamo progressi significativi nei prossimi anni, che prevedono tra le altre cose miglioramenti che consentiranno di variare le missioni di trasporto, tenendo presente il costo totale di esercizio (TCO) per i nostri clienti”, afferma Rådström.
Il lavoro di Scania si basa sull’approccio modulare. Nei veicoli elettrici a batteria impiegati nelle operazioni di ASKO, il motore a combustione interna nella catena cinematica è sostituito da un propulsore elettrico, alimentato da batterie ricaricabili.
L’approccio di Scania all’elettrificazione prevede la ricerca e lo sviluppo di un’ampia gamma di soluzioni. Ciò include diversi tipi di tecnologie elettriche-ibride a carburante alternativo, oltre a veicoli e autobus completamente elettrici. Scania sta lavorando anche su veicoli elettrici che possono essere ricaricati in diversi modi, dalla ricarica plug-in, alla ricarica tramite pantografo con veicolo fermo o in movimento su strade elettrificate, fino alla ricarica attraverso celle a combustibile a idrogeno.
Fonte: Scania

 

Geotab: presentata la soluzione per misurare il degrado della batteria dei veicoli elettrici

Geotab, leader globale in ambito IoT e veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia, ha realizzato uno strumento per misurare il degrado della batteria dei veicoli elettrici, che deriva dall’analisi di dati aggregati provenienti da 6.300 mezzi ad uso privato o parte di flotte aziendali e che consente di comparare e valutare lo “stato di salute” della batteria nel corso del tempo. Questo aspetto, come noto, ha un impatto diretto non solo sull’usabilità massima nel tempo, ma anche sul valore residuo del mezzo.
Mostrato in anteprima in occasione dell’evento Geotab Connect 2020, questo strumento intuitivo e facile da utilizzare nasce per aiutare i fleet manager a comprendere come situazioni di utilizzo reali possano influenzare le prestazioni della batteria e per permettere loro di prendere decisioni di acquisto consapevoli.
Tutto questo è possibile grazie all’analisi di un enorme volume di dati elaborati dai veicoli elettrici, che includono 64 modelli di veicoli di marche e anni diversi.
I risultati emersi rivelano che se i tassi di degrado rimanessero costanti, la maggior parte delle batterie supererebbe la durata stimata del veicolo stesso, continuando a fornire energia per molti altri anni.
“Considerando che siamo nelle prime fasi di adozione dei veicoli elettrici, la salute della batteria è stata tra le principali preoccupazioni dei proprietari di flotte e dei privati” ha dichiarato Matt Stevens, VP Electric Vehicles di Geotab. “Dal punto di vista del ciclo di vita, la salute della batteria è fondamentale poiché è il componente più costoso di un veicolo elettrico e influisce sul parco mezzi. Con il nostro strumento per misurare il degrado della batteria dei veicoli elettrici i fleet manager, i primi conducenti di veicoli elettrici e coloro che stanno valutando l’acquisto di un veicolo elettrico avranno le informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni più consapevoli sulla guida, sulla manutenzione e sull’acquisto.”
Alcune evidenze chiave emerse dall’analisi:
● Il calo medio dell’accumulo di energia è del 2,3% all’anno. Per un veicolo elettrico con un’autonomia di 240 km, i proprietari perderebbero circa 27 km di autonomia dopo cinque anni.
● Le batterie con una buona gestione termica mostrano un degrado più lento.
● I veicoli alimentati a batteria con buffer di ricarica più esteso hanno batterie più durature.
● Un utilizzo intensivo del veicolo non equivale a un maggiore degrado della batteria.
● I veicoli usati a temperature elevate mostrano un deterioramento più rapido dello stato di salute della batteria.
● L’uso di caricatori a corrente continua sembra accelerare il processo di degrado, ma non c’è molta differenza nella prestazione della batteria dei veicoli caricati al Livello 1 (120 V: normale presa domestica presente solo nell’America del Nord) rispetto al Livello 2 (240 V: tipico per la ricarica domestica o di un parco veicoli)
“In qualità di azienda leader nella gestione flotte, Geotab si impegna a fornire ai propri clienti e partner soluzioni all’avanguardia per realizzare risultati concreti” ha aggiunto Stevens. “Insieme al nostro ecosistema globale siamo impegnati a supportare costantemente le aziende nell’ottimizzazione delle prestazioni e nel miglioramento della sicurezza dei veicoli, oltre ad aumentare la produttività e ridurre l’impatto ambientale”.
Fondata nel 2000, Geotab elabora oltre 40 miliardi di data point al giorno provenienti da oltre 2 milioni di veicoli connessi in tutto il mondo. Nominata principale fornitore mondiale di telematica per la gestione delle flotte da ABI Research, Geotab è leader in ambito IoT e veicoli connessi e fornisce alle imprese informazioni utili al fine di aiutarle a gestire meglio le flotte e prendere decisioni basate sui Big Data. Il principale fattore differenziante è la soluzione di piattaforma aperta che promuove una rete di cooperazione consentendo alle aziende di integrare i dati Geotab in qualsiasi sistema, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda o dalle esigenze operative.
Per maggiori informazioni sullo strumento di misurazione del degrado della batteria dei veicoli elettrici di Geotab e per accedervi, visita il blog.

 

“+Ricicli +Viaggi”, myCicero al fianco di Atac per una Roma più green

Nel luglio scorso myCicero si è schierata in prima fila al fianco di Atac nella sperimentazione che ha visto Roma, prima in Italia e seconda in Europa, nella lotta alla plastica attraverso incentivi all’uso del mezzo pubblico per muoversi in città. All’iniziativa, i cittadini della capitale hanno risposto con entusiasmo: il notevole gradimento del progetto “+Ricicli +Viaggi” ha generato lunghe file per i cittadini che spesso hanno dovuto impiegare molto tempo per riuscire a conferire le bottiglie. Per velocizzare le operazioni di conferimento verranno installate nuove macchine, più capienti e più performanti, in un numero maggiore di stazioni della metro: infatti dalle iniziali 3 stazioni (Cipro Metro A, Piramide Metro B e San Giovanni Metro C) si aggiungono Malatesta Metro C e Anagnina Metro A, entro fine febbraio le stazioni Metro B di Laurentina e Basilica San Paolo ed entro il 10 marzo Termini.
I numeri testimoniano il successo dell’iniziativa: gli utenti dell’app hanno riciclato oltre 2 milioni di bottiglie in soli 7 mesi e ricevendo in cambio da myCicero dei crediti per l’acquisto di titoli di viaggio in vendita sull’app (Bit, 24/48/72h e abbonamento mensile).
“Avevamo aderito con entusiasmo all’iniziativa di ATAC – afferma Giorgio Fanesi, presidente di myCicero – ed oggi siamo orgogliosi di aver dimostrato che l’uso della tecnologia può realmente promuovere comportamenti virtuosi per la salvaguardia delle nostre città e del nostro pianeta. In questo senso, finanziare questa iniziativa non costituisce per myCicero una semplice operazione di marketing, ma testimonia soprattutto l’impegno a promuovere un’economia circolare con la convinzione che i comportamenti attenti all’ambiente convengono a tutti”.
myCicero è stata la prima app, e ad oggi la più diffusa, che ha consentito a molte città italiane di iniziare il loro percorso di innovazione digitale verso una vera smart mobility: oggi l’app consente di pagare la sosta in oltre 160 comuni italiani e di acquistare il biglietto di oltre cento aziende di trasporto pubblico.
Fonte: MyCicero

 

Pluservice si aggiudica il servizio di car sharing RAI

Pluservice, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da RAI – Radiotelevisione Italiana per la fornitura di un sistema per la gestione Car sharing in Rai. La gara prevede in particolare un sistema di car sharing  composto da: software di gestione della flotta aziendale, armadi elettronici per la custodia delle chiavi, portale web, servizio di assistenza e manutenzione per una durata di 24 mesi a decorrere dalla data di consegna.
Fonte: TTS Italia

 

Pubblicato il Rapporto Mobilità 2019: i numeri di Roma

Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, ha pubblicato il Rapporto Mobilità 2019, che fotografa la situazione dei trasporti della Capitale e l’utilizzo dei mezzi pubblici per gli spostamenti dei cittadini. Il documento si articola in 6 sezioni principali: descrive la struttura socio-economica della città e la sua composizione demografica; rileva l’offerta di mobilità presente sul territorio, sia in termini infrastrutturali che rispetto ai servizi erogati; riporta i principali strumenti di regolazione del traffico urbano; analizza la domanda di mobilità urbana e le abitudini di spostamento dei cittadini; pone l’accento sugli effetti della mobilità privata e sul tema della sicurezza stradale; propone una lettura comparata per Municipi, attraverso i principali indicatori della mobilità urbana utilizzati.
Il quadro che emerge è quello di una “città primato” che, con quasi 3 milioni di abitanti su una superficie che da sola cumula quanto quella dei sette Comuni più popolosi del Paese, è un potente polo di attrazione per l’area metropolitana limitrofa come per l’intera Regione, di cui possiede il 60% della popolazione complessiva. Una città con una rete stradale di 8.000 Km di cui 1.300 km di rete principale, sulla quale insistono 370.000 veicoli privati al giorno nelle ore di punta, per una velocità media di 18 km/h, mentre per le vetture del TPL la velocità media si attesta a 14 km/h.
L’offerta di mobilità collettiva si sviluppa con 362 linee di superficie su una rete di 8.400 km e 4 linee di metropolitana per 60 km di rete: il servizio di TPL nel 2018 ha erogato 21 miliardi di posti-chilometro e 158 milioni di vetture-chilometro. Si aggiungono poi 3 linee ferroviarie in concessione all’ambito urbano (55 km di rete), le linee extra-urbane Cotral, che servono anche alcune porzioni di territorio urbano, e 8 linee ferroviarie locali Trenitalia che insistono sul territorio per un totale di 70 relazioni servite. La Capitale assicura inoltre soluzioni di mobilità sostenibile alternative o integrative al mezzo privato: a Roma è presente un servizio di Car Sharing che può contare su 2.300 vetture, di cui 650 a trazione elettrica; è percorribile una rete ciclabile che sviluppa per 242 km e sulla quale è in corso un ampio piano di rammaglio ed espansione per favorire l’interscambio con il trasporto pubblico.
L’utilizzo dei mezzi pubblici rimane uno dei punti deboli del sistema di trasporti metropolitano della Capitale: secondo il Rapporto, solo il 21,2% degli spostamenti (1,1 milioni in totale, anche in combinazione di vari mezzi) avviene con bus, tram o metropolitane del servizio pubblico. Questo il quadro di sintesi fornito dal Rapporto: l’indagine descrive una città in cui avvengono più di 5 milioni di spostamenti al giorno (giorno feriale-tipo), di cui oltre il 50% con vetture private, il 20% con il TPL e mezzi collettivi, il 18% a piedi, l’1,5% con bicicletta, ed è solo residuale la scelta delle altre soluzioni di trasporto offerte.
Il Rapporto sottolinea che la mobilità privata è soggetta a norme restrittive sia in tema di circolazione nelle aree centrali, che per la regolazione della sosta, e precisa che sono fissate 6 Zone a Traffico Limitato (ZTL) sia notturne che diurne con accessi limitati e controllati da varchi elettronici; la tariffazione per 75.000 posti auto su strada e forniti 18.000 posti auto gratuiti a rotazione; presenti inoltre 15.000 posti auto in parcheggi di scambio con il TPL e riservati 1.600 stalli per il carico-scarico delle merci.
Fonte: Ferpress

 

Scania: un sistema di rilevamento laterale per mezzi più sicuri

Scania, socio ordinario di TTS Italia, introduce la funzionalità di rilevamento laterale che utilizza due diversi sistemi. Questi consentono di evitare o ridurre la gravità di incidenti, causati da possibili errori umani, in cui si possa verificare il contatto tra il veicolo ed altri utenti della strada. I due sistemi lavorano in parallelo e in parte si sovrappongono, nonostante si concentrino su aspetti diversi. I pedoni e i ciclisti sono coloro che trarranno i maggiori benefici dagli “occhi” extra che Scania, con l’aiuto di radar e telecamere, fornisce ai suoi autocarri.
“Il rilevamento laterale è un ulteriore sistema pensato per incrementare la sicurezza degli utenti deboli della strada”, ha evidenziato Alexander Vlaskamp, Senior Vice President, Head of Scania Trucks. “In particolare, questa nuova funzionalità, aiuta a proteggere tutti quegli utenti della strada che devono evitare qualsiasi contatto fisico con i mezzi pesanti. Sono convinto che ogni autista sarebbe più che felice di poter contare su un sistema di supporto che incrementi la sicurezza e lo supporti alla guida in situazioni di traffico particolarmente intenso”.
Sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), come il rilevamento laterale, aiutano l’autista a controllare costantemente i punti ciechi ai lati dell’autocarro. Gli incidenti più comuni si verificano quando un autocarro con la guida a sinistra svolta a destra ad un incrocio, mentre un ciclista cerca di superare l’autocarro proprio sulla destra. Se un ciclista (o pedone) entra nella zona a rischio, il sistema avverte l’autista con un segnale luminoso sul montante anteriore ed un segnale acustico.
Il nuovo sistema di rilevamento laterale di Scania aiuta ad evitare o mitigare la gravità di incidenti causati da errori umani. Gli utenti deboli della strada sono coloro che ne beneficeranno di più.
Sebbene il sistema Blind Spot Warning sia progettato per avvertire gli autisti della presenza di automobili “nascoste” nel punto cieco può anche avvertire in caso di presenza di ciclisti o pedoni.
“Aggiungere questi nuovi sistemi di supporto attivo alla guida, come il rilevamento laterale, ai nostri autocarri può, letteralmente, fare la differenza tra la vita e la morte”, ha sottolineato Vlaskamp. “Consentirà di salvare delle vite e, al tempo stesso, ridurrà lo stress alla guida degli autisti, anche se non li solleverà dalla grande responsabilità a cui devono far fronte quando il traffico è molto intenso”.
Fonte: Megamondo

 

Scania tra i protagonisti del Samoter di Verona

Scania, socio ordinario di TTS Italia, annuncia la propria presenza a Samoter, il salone internazionale delle macchine movimento terra e costruzione, che si terrà a Verona da sabato 21 a mercoledì 25 marzo.
La partecipazione sarà con un’area dedicata, nella quale verranno messe in evidenza le innovazioni e le nuove tecnologie di settore, con una particolare attenzione alla sostenibilità. Una partecipazione in grande stile, con uno stand (Pad. 7, stand C1-C4) di 800 mq che rappresenterà un punto di incontro per tutti i visitatori della fiera.
“La ripresa delle opere pubbliche porta con sé la crescita degli investimenti nel mondo delle costruzioni. Noi di Scania siamo pronti a dare delle risposte concrete a chi opera in questo settore, grazie alla gamma di veicoli XT che sta ottenendo grande successo sul mercato, per la versatilità, robustezza e affidabilità che sta dimostrando sul campo”, ha evidenziato Sabrina Loner, Responsabile vendite e sviluppo Costruzione, Distribuzione e Public & Special Vendite Veicoli di Italscania S.p.A. “Abbiamo obiettivi ambiziosi per il 2020: vogliamo continuare a crescere nel settore cava-cantiere e conquistare una posizione di primaria importanza al pari di quella che Scania ha da sempre nel settore lungo raggio”.
Samoter sarà l’occasione per conoscere da vicino il nuovo motore 13 litri da 540 CV, una soluzione ideale per chi ha necessità di avere maggiore potenza per le proprie operazioni di trasporto; in esposizione tra gli altri un veicolo con cabina G allestito con vasca ribaltabile posteriore.
“Pur nella diversità di applicazioni che contraddistinguono l’industria del cava cantiere, gli imprenditori che operano nel settore hanno l’obiettivo di massimizzare la disponibilità dei propri veicoli con particolare attenzione alla profittabilità”, ha evidenziato Sabrina Loner. “Per ottenere tutto ciò creiamo soluzioni su misura per ogni singolo cliente, combinando la flessibilità del sistema modulare con l’intelligenza di servizi ottimizzati. Samoter rappresenta quindi, da una parte, la tappa di un percorso iniziato con il lancio della nuova gamma XT e, dall’altra, il consolidamento della posizione di Scania nel settore cava-cantiere. Si tratta di un’occasione importante per accrescere le opportunità in un mercato in continua crescita ed evoluzione, nel quale Scania vuole essere sempre più protagonista”.
Presso lo spazio espositivo Scania, sarà presente inoltre un’area dedicata ai motori del gruppo svedese. Lo spazio espositivo verrà animato con diversi eventi e momenti di approfondimento, durante tutte le giornate di manifestazione, si tratta di una piattaforma aperta di incontro e confronto nella quale poter incontrare i rappresentanti dell’azienda e conoscere a fondo il mondo Scania.
Fonte: Scania

 

Tiemme: a Siena trend positivo per i pagamenti contactless

E’ positivo ed in crescita il bilancio dei primi sei mesi del progetto Pay and Go di Tiemme, socio ordinario di TTS Italia, a Siena, ovvero il sistema che da settembre 2019 ha visto l’introduzione del pagamento dei titoli di viaggio a bordo con carte bancarie contactless sulla flotta urbana di Tiemme.
Dall’analisi dei dati raccolti su tutto il bacino dei servizi urbani di Siena emerge, infatti, che il rapporto tra biglietti effettuati con il nuovo sistema e con il metodo classico supera il 15% dei casi. Una tendenza in crescita, apprezzata sia dall’utenza residente che da quella occasionale e turistica, compresa quella straniera come emerge dal dettaglio delle carte bancarie utilizzate per effettuare il pagamento.
Pay and Go, infatti, consente di pagare il biglietto direttamente a bordo del bus, pagando con la propria carta bancaria contactless, senza alcuna maggiorazione di costo e senza dover effettuare complicate registrazioni. E’ infatti sufficiente “bippare” avvicinando la propria carta alle nuove obliteratrici di bordo di ultima generazione al momento della salita a bordo.
“Siamo soddisfatti e convinti di essere solo all’inizio di un profondo cambio di abitudine e mentalità: è positivo che dai risultati emerga un ampio utilizzo anche da parte dell’utenza straniera che visita Siena – commenta il Presidente di Tiemme, Massimiliano Dindalini -. Questo anche grazie all’ampia campagna di comunicazione in lingua inglese che abbiamo attivato sia a terra, in prossimità delle fermate e delle pensiline, che a bordo dei bus urbani per informare l’utenza di una novità in cui Tiemme è all’avanguardia a livello nazionale ed internazionale, dato che sono poche anche le città europee che hanno introdotto questo tipo di pagamento. Un altro dato interessante riguarda il calo del tasso di evasione tariffaria che si attesta sotto il 4%, a conferma che l’utenza apprezza l’ampio ventaglio di soluzioni di acquisto oggi disponibili. Inoltre, sul tema dei controlli sul territorio registriamo buoni risultati anche sul fronte della sicurezza, anche a conferma della bontà delle iniziative congiunte che abbiamo attivato nei mesi scorsi in collaborazione con la Polizia Municipale di Siena e che saranno ulteriormente programmati nelle prossime settimane”.
“E’ un trend molto positivo – ha evidenziato il vicesindaco Andrea Corsi – che ci auguriamo continui a crescere. Come Amministrazione abbiamo da subito creduto e sostenuto l’utilizzo della nuova tecnologia contactless, un sistema di pagamento estremamente pratico e sicuro a disposizione degli utenti, che possono evitare il tradizionale acquisto del biglietto cartaceo e decidere, in ogni momento, di usufruire del mezzo pubblico pagando con la propria carta di credito”.
Fonte: Ferpress

 


La Piattaforma degli Enti Locali

 


Smart City: Roma approva le linee guida del piano strategico

Via libera della Giunta Capitolina alla memoria che approva le linee tecniche d’indirizzo per il piano strategico di Roma Smart City, la cui redazione definitiva è attesa entro i prossimi 6 mesi. Obiettivo d’insieme: migliorare la qualità di vita e dei servizi offerti in città grazie a un approccio multidisciplinare, basato sull’uso della tecnologia e del digitale.
Al centro, le tematiche della crescita sostenibile: riduzione dell’impatto ambientale, utilizzo responsabile delle risorse, sviluppo di una comunità inclusiva, economia innovativa e miglioramento della “governance di città”.
Nel documento confluiranno i piani strategici già adottati da Roma Capitale nei principali ambiti d’intervento, in chiave innovativa: l’Agenda Digitale, il Piano Strategico del Turismo FUTOUROMA, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), il Piano Sociale Cittadino, il Piano Strategico di Sviluppo Economico e Urbano (PSSEU), il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), Reinventiamo Roma e Roma Resiliente.
Step fondamentale, la creazione di una piattaforma digitale in cui convogliare dati e informazioni che supportino e sveltiscano il funzionamento dei servizi erogati. Il governo dei big data consentirà di controllare in tempo reale le prestazioni e l’utilizzo delle risorse, l’integrazione di queste ultime e una trasparenza complessiva sulle performance dei servizi.
Un programma importante, sottolinea il Campidoglio, nell’ottica di una città innovativa, resiliente e a portata di tutti, capace di ottimizzare le risorse in chiave di sostenibilità economico-ambientale attraverso la messa a sistema dei dati disponibili. Sarà così possibile ottenere in tempo reale informazioni sull’attivazione e sul funzionamento di tutti i servizi, ma anche perseguire obiettivi fondamentali quali: risparmio energetico, monitoraggio del traffico e degli accessi ai siti di maggior interesse, messa a punto delle misure di sicurezza, agevolazione dei rapporti fra aziende e pubblica amministrazione.
Roma Smart City mette in campo l’open government: previsto il coinvolgimento attivo di tutte le realtà cittadine, chiamate a operare in sinergia fra loro per la valorizzazione delle reti sociali e della gestione territoriale, in virtù dell’interazione dei sistemi di mobilità, sicurezza e ambiente per una piena realizzazione dei diritti individuali.
Fondamentale, prosegue il Campidoglio, farsi guidare dai dati (approccio data-driven). E dunque usare intensivamente le tecnologie e sviluppare una piattaforma big data in cui far convergere qualunque dato a disposizione. Essenziale, la condivisione delle informazioni, per l’adozione di politiche efficaci, in grado di migliorare concretamente l’esperienza di chi vive e lavora a Roma: dai semplici cittadini ai turisti, dalle aziende agli enti pubblici, tutti potranno sperimentare servizi più rapidi e accessibili.
Per quanto riguarda la mobilità è previsto lo sviluppo di una centrale di controllo del “traffico intelligente”; l’utilizzo di tecnologie IOT e 5G per identificare situazioni a rischio, effettuare la tele-diagnostica dei mezzi di trasporto e ottimizzare la priorità semaforica.
Fonte: Ferpress


Torino: bike sharing con il ticket giornaliero da 1 euro

La città di Torino rilancia il servizio di bike sharing comunale TOBike presentando le nuove bici gialle della flotta, che arriveranno a mille unità entro l’estate 2020. Lo ha annunciato la sindaca Chiara Appendino giovedì 30 gennaio.
Nei mesi scorsi le bici del bike sharing comunale torinese erano state vandalizzate e rese in parte inservibili, scendendo a 300: grazie a queste nuove 1.000 a regime il servizio offrirà ai cittadini 1.300 bici in condivisione da prendere e lasciare nelle apposite stazioni dislocate in giro per la Città della Mole.
Il direttore commerciale di TOBike Gianluca Pin ha illustrato le migliorie delle nuove bici rispetto alle precedenti: “Sono più robuste e con il cambio nel mozzo posteriore, risolvendo così il problema della caduta della catena. Hanno poi un bel portapacchi anteriore e la ruota più piccola, da 26: sono più scattanti”.
Per rilanciare il servizio e presentare la novità i nuovi utenti potranno provare le bici gialle con uno speciale “ticket” giornaliero da 1 euro (per un massimo di 4 ore di utilizzo, ndr). Gli abbonati invece – per tutto il mese di febbraio – pagheranno il rinnovo della tessera annuale al 50%, quindi 10 euro anziché 20.
L’assessora ai Trasporti Maria Lapietra comunica un’ulteriore novità: “Nel 2020 vedremo due grandi direttrici ciclabili realizzate: dal centro di Torino verso Sud e dal centro verso Collegno. Stanno poi iniziando i lavori della ciclostazione a Porta Nuova. In più sono già stati messi 600 archetti per le bici: 150 verranno posizionati a breve e ne arriveranno poi altri 450”.
Fonte: Bikeitalia.it


Torino rivoluziona il trasporto pubblico

A Torino, parte la rivoluzione della rete di trasporti di Gtt. Obiettivo è la crescita degli utenti, la diminuzione dei tempi di attesa e delle sostanze inquinanti.
Novantacinque linee ordinarie di cui 9 nuove, 19 con parziali modifiche al percorso e 67 invariate. Questa, in estrema sintesi la rivoluzione del trasporto pubblico del capoluogo piemontese annunciata dalla sindaca Chiara Appendino.
“Una rivoluzione coraggiosa frutto di anni di lavoro- secondo la definizione del primo cittadino- attesa 35 anni, per consentire il salvataggio e rilancio di Gtt e per rendere il trasporto pubblico una reale alternativa al mezzo privato”.
Una trasformazione – hanno sottolineato l’assessora Maria Lapietra e l’ad di Gtt Giovanni Foti- frutto di una meditata analisi che ha incrociato i dati dell’Agenzia per la Mobilità con il tracciamento dei movimenti dei cittadini (attraverso il monitoraggio delle loro celle telefoniche) che ha consentito di fare una mappa dei flussi maggiormente utilizzati degli utenti del Tpl.
La prima fase della trasformazione scatterà entro la fine dell’estate con la revisione della rete del trasporto pubblico torinese: una organizzazione di tipo “gerarchico” con 17 linee ‘di forza’ col maggior numero di passeggeri e la frequenza più alta, 34 di ‘completamento’, con percorsi più brevi ma capillari, e linee ‘di estensione’ verso la prima cintura. Il tutto identificato dai colori magenta, blu e verde.
Dalla trasformazione il Comune si aspetta un aumento dei passeggeri di GTT del 4,38%, una diminuzione del 6% dei tempi medi di trasporto e una riduzione di inquinanti di 12 tonnellate l’anno.
Fonte: Clickmobility

 


TTS in action

 


Il 2020 sarà l’anno dell’auto elettrica

Il 2020 sarà un anno di svolta per il mercato delle vetture elettriche: tutti i principali costruttori, da Volkswagen a Mercedes, Toyota, PSA, Renault, porteranno sul mercato decine di nuovi modelli di auto elettriche. Dopo grandi investimenti e anni di ricerca, sulla scia di un’elevata attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, la disponibilità di nuove tecnologie digitali e l’ottimizzazione dei modelli produttivi, siamo finalmente pronti al grande lancio dell’auto elettrica. Siamo però all’inizio di un nuovo ciclo economico, e gli investimenti oltre che le innovazioni (soprattutto sul fronte dell’autonomia) continueranno ancora per molto.
Se in Europa, dove nel 2019 sono state vendute 290.000 auto elettriche (il doppio rispetto al 2018, secondo fonte Acea), Olanda e Germania guidano il mercato, rispettivamente con 67mila e 63mila auto vendute, in Cina, pur in presenza di un declino del numero totale di veicoli venduti negli ultimi 2 anni, le vendite di auto elettriche si aggirano oggi oltre 1,2 milioni all’anno. Inoltre, il Ministro dell’Industria cinese ha dichiarato lo scorso dicembre che la Cina conta di arrivare a vendite di veicoli elettrici pari a ¼ del totale delle vendite di auto entro il 2025.
La transizione verso la decarbonizzazione, l'avvento dell'auto a guida autonoma, l'affermarsi di soluzioni di mobilità condivisa: saranno questi i trend della mobilità del futuro, di cui dovremo analizzare gli impatti economici, tecnologici e culturali, per ottenere una mobilità che sia nel contempo sostenibile e socialmente equa, inclusiva e poco inquinante.
La strada è già tracciata. In tema di auto elettriche, un fattore decisivo per guidarne la diffusione sarà la disponibilità di infrastrutture. Ad oggi, sono la Cina, l’Olanda e gli Stati Uniti a essersi maggiormente dotati di sistemi per la ricarica: in Cina i punti di ricarica, o colonnine elettriche, sono cresciuti del 61% nel corso del 2019, raggiungendo oltre 1 milioni di unità. In Europa invece siamo ben lontani da questi risultati: servirebbero in realtà, 3 milioni di stazioni pubbliche per la ricarica di oltre 40 milioni di auto elettriche previste entro il 2030 (secondo le stime di Transport & Environment, organizzazione indipendente che studia l’evoluzione del mercato automobilistico europeo). Invece, a fine 2019, tra tutti gli Stati Ue si contavano solo 185mila colonnine ad accesso pubblico. Per arrivare a raggiungere gli obiettivi posti con i piani di decarbonizzazione, la nuova rete di ricarica richiederebbe investimenti medi di 1,8 miliardi di euro all’anno, da adesso al 2030 (secondo TE). Per l’Italia, indicato come uno dei principali mercati europei, questo significherà dotarsi di 300mila stazioni di ricarica pubbliche entro il 2030, un numero da confrontare con le circa 8.200 colonnine installate ad oggi, tra pubbliche e private.
Superare gli ostacoli che abilitano questi sviluppi, e favorire l’arrivo dei nuovi modelli di mobilità elettrica, sostenibile, condivisa e connessa, è oggi una priorità a livello Paese. L’evento “SMART & CONNECTED MOBILITY SUMMIT 2020”, organizzato a Milano da The Innovation Group il prossimo 13 marzo 2020, e che vede TTS Italia tra i patrocinatori, si pone l’obiettivo di creare un solido dibattito tra tutti gli stakeholder, dall’industria automotive, al noleggio, il car sharing, le assicurazioni e gli Smart City Manager, per comprendere gli scenari evolutivi di un settore in costante mutamento e individuare quali saranno le migliori strategie da mettere in atto.
A cura di: Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group

 


Cosa abbiamo imparato sul e dal MaaS? Ad Amsterdam il terzo workshop di MyCorridor

Si terrà il 13 marzo, ad Amsterdam, il terzo e ultimo workshop del progetto europeo MyCorridor, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione Horizon 20202 e focalizzato sul MaaS – Mobility as a Service. Tra i partner, anche TTS Italia.
Unendo fornitori MaaS di varie città europee al fine di accelerare i tempi di viaggio e promuovere scelte ecologiche nei trasporti, il progetto MyCorridor punta a facilitare i viaggi sostenibili attraverso lo sviluppo di una piattaforma MaaS innovativa.
Durante il workshop, evento di chiusura del progetto, il team di MyCorridor e gli stakeholder invitati condivideranno preziose informazioni sul futuro della mobilità, sulla base delle esperienze acquisite tramite il progetto MyCorridor.
Per maggiori dettagli e per la registrazione (gratuita e obbligatoria), clicca qui

 


TTS Italia al lavoro per il MaaS: un’opportunità per la Smart Mobility

Alla presenza di oltre 50 partecipanti tra aziende e associazioni di settore, il 29 gennaio, a Roma, TTS Italia ha lanciato un nuovo Gruppo di Lavoro dedicato al MaaS – Mobility as a Service.
Di recente anche nel nostro Paese si sono promosse, o sono in fase di definizione, iniziative volte a offrire all’utente soluzioni personalizzate di mobilità a misura dei loro bisogni, che consentono di acquistare, effettuando un unico pagamento, pacchetti di servizi di mobilità, grazie anche alla crescente diffusione di sistemi di pagamento innovativi. Tuttavia si tratta spesso di iniziative a carattere locale.
Al fine di favorire un’ampia diffusione dei servizi MaaS sul territorio nazionale è opportuna una maggiore armonizzazione e interoperabilità dei diversi servizi di mobilità che compongono i servizi MaaS stessi.
Nasce così il Gruppo di Lavoro sul Maas, coordinato da 5T, socio ordinario di TTS Italia e società in-house di Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino, che si occupa delle tecnologie per la gestione della mobilità a Torino e in Regione Piemonte.
L’obiettivo ultimo è quello di analizzare e discutere quali siano le principali condizioni abilitanti necessarie per lo sviluppo e la diffusione dei servizi MaaS in Italia e, quindi, proporre delle linee guida generali per la definizione di servizi MaaS armonizzati e interoperabili.

 


Ultime dalle Istituzioni

 

Al via alla Camera un’indagine conoscitiva su Auto e Mobilità 4.0, mentre le commissioni lavorano allo schema di decreto che aggiorna il portale dell’automobilista e sul decreto Milleproroghe che contiene misure a supporto del funzionamento del ministero per l’Innovazione. Novità anche dal Mise che ha pubblicato sul sito la strategia Transizione 4.0 e porta avanti i gruppi di lavoro sull’automotive. Infine, in Europa è stato presentato il libro bianco sull’intelligenza artificiale e i dati per il quale le consultazioni pubbliche si concluderanno il 19 maggio prossimo.
La commissione Trasporti di Montecitorio ha deliberato nella seduta del 5 febbraio scorso l’avvio di un’indagine conoscitiva su auto e mobilità 4.0 che mira a chiarire le “tre grandi rivoluzioni in corso nel settore: la transizione verso la decarbonizzazione, l'avvento dell'auto a guida autonoma e l'affermarsi di soluzioni di mobilità condivisa”. L’indagine si concluderà il 30 settembre 2020 dopo un ampio giro di audizioni alle istruzioni, associazioni, enti locali e aziende interessate. Le commissioni Trasporti della Camera e Lavori pubblici del Senato sono state impegnate in sede consultiva sullo schema di DPR che rivede lo sportello dell’automobilista introducendo modifiche coerenti con il nuovo assetto normativo e dirette a una maggiore semplificazione e digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti relativi alla immatricolazione, alla re-immatricolazione, al trasferimento della proprietà e alla cessazione della circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e dei rimorchi assoggettati al regime dei mobili registrati, affidando il ruolo di centro unico di servizio al Dipartimento per i trasporti, introducendo anche il fascicolo digitale per i veicoli.
Molta attività al Ministero dello Sviluppo economico che ha pubblicato sul sito una sessione dedicata alle misure chiamate Transizione 4.0 contenute nella legge di Bilancio 2020. La strategia comporta un’iniezione di risorse per le imprese pari a circa 7 miliardi di euro, puntando a incentivare e supportare le imprese attraverso il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo, in innovazione e design e nella formazione 4.0. Sempre al Mise si sono tenute due incontri dei gruppi di lavoro che confluiscono nel tavolo sull’automotive. Si sono riuniti gli esperti che lavorano sul sostegno alla domanda e sullo sviluppo delle infrastrutture. Il prossimo 4 marzo sarà la volta del gruppo di lavoro sull’offerta. Queste consultazioni confluiranno in un documento unico sul tema.
Infine, la Commissione europea ha svelato il 19 febbraio scorso le azioni per la trasformazione digitale presentando un libro bianco e aprendo le consultazioni fino al 19 maggio 2020. Il documento affronta l’evoluzione dell’Intelligenza artificiale e la gestione dei dati. Tra le azioni in programma in questo campo, la definizione nel corso del 2020 di una legge sui servizi digitali e un piano d'azione per la democrazia europea, la revisione del regolamento eIDAS e un’azione congiunta per rafforzare la cibersicurezza.

 


In agenda

 


 

Smart and Connected Mobility Summit
13 Marzo 2020, Milano
Per maggiori informazioni, clicca qui

 

Green Logistics Expo
18-20 Marzo 2020, Padova
Per maggiori informazioni, clicca qui

 

 


 

Future Cities - Summit Saudi Arabia
18-19 Marzo 2020, Riyadh, Arabia Saudita
Per maggiori informazioni, clicca qui

 


In scadenza

 

Per tutti i bandi clicca qui

 

• Belgio-Bruxelles: Studio su una metodologia per la valutazione delle strade su tutta la rete
• Francia-Bordeaux: Pedaggio automatico
• Francia-Marsiglia: Cartelli a messaggio variabile
• Francia-Montbéliard: Installazione di semafori stradali
• Italia-Roma: Servizi di consulenza per verifiche di sistemi informatici e servizi di consulenza per attrezzature informatiche
• Italia-Roma: Servizi di operatore telefonico
• Italia-S. Teresa di Riva: Lavori di ingegneria per impianti di sicurezza
• Regno Unito-Bristol: Servizi di informazione elettronica – Preinformazione
• Regno Unito-Grimsby: Sistema telematico
• Svizzera-Basilea: Attrezzature per il controllo del traffico stradale

Via Flaminia 388 - 00196 Roma
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Email: redazione@ttsitalia.it
Tel. +39 06 322 7737
Fax +39 06 86 92 9160

Responsabile Editoriale: Olga Landolfi

In redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi

Primo Piano a cura di: Deborah Appolloni



Progetto grafico: Inarea

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