TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.

N° 6 Giugno 2019


Primo Piano


Smart mobility per far crescere l’Italia
Le priorità in due documenti di TTS Italia che saranno presentati a Roma il prossimo 11 luglio


 

 

 

Immettere una massiccia dose di tecnologia nel sistema della mobilità passeggeri e merci in Italia per raggiungere quegli obiettivi ottenuti in altri Paesi con la smart mobility, come per esempio la riduzione del 20% dei tempi di spostamento e l’aumento del 10% della capacità infrastrutturale. È questo l’obiettivo delle proposte che TTS Italia presenterà a Roma il prossimo 11 luglio nel convegno “Smart Mobility: un’opportunità per la crescita” rivolgendosi al Governo e alle istituzioni, anche in vista della prossima legge di bilancio, e alle amministrazioni locali impegnate a redigere i PUMS (Piani urbani per la mobilità sostenibile).

 

L’associazione, che opera nell’ambito degli ITS (Sistemi intelligenti di trasporto) rappresentando circa 80 tra aziende private, agenzie della mobilità, aziende di trasporto pubblico, operatori autostradali, enti locali, aziende del settore automotive, enti di ricerca e dipartimenti universitari, presenterà i due documenti per orientare le scelte di istituzioni ed enti locali e indirizzarne le priorità.

 

L’Italia è un Paese che si muove su gomma. Il 91,19% degli spostamenti totali (merci e persone) avviene su strada con evidenti esternalità negative in termini di congestionamento, inquinamento ambientale e sicurezza. A questo va aggiunto che la domanda di trasporto stradale presenta notevoli squilibri territoriali, in quanto i flussi di traffico sono essenzialmente concentrati su alcune direttrici critiche e nei nodi attorno alle principali aree metropolitane ed industriali del Paese. Sul fronte della sicurezza, i valori assoluti dell’incidentalità stradale, anche se inferiori in confronto agli anni precedenti (ad esclusione del numero dei morti che torna a crescere rispetto all'anno precedente), rimangono molto alti soprattutto in ambito urbano dove si verifica circa il 75% degli incidenti, con impatti sociali ed economici estremamente preoccupanti.

 

Gestire in maniera “smart” la mobilità significa incidere in modo rilevante sulle criticità. Esperienze avviate in altre Paesi europei e negli Stati Uniti hanno dimostrato che l’applicazione degli ITS conduce a una riduzione dei tempi di spostamento dell’ordine del 20%, a un aumento della capacità della rete dal 5 al 10 per cento, a una diminuzione degli incidenti del 10-15%, delle congestioni del 15%, delle emissioni inquinanti del 10% e dei consumi energetici del 12%. Si tratta di benefici che è possibile ottenere a fronte di investimenti relativamente modesti e, comunque, percentualmente molto inferiori a quelli necessari alla costruzione di nuove infrastrutture. In particolare, secondo dati della Commissione Europea, ogni 1 euro investito in servizi di cooperative ITS (C-ITS - guida cooperativa, connessa e automatizzata) frutta 3 euro in termini di ritorno nel periodo 2018-2030.

 

Ecco perché TTS Italia è convinta che investire nella smart mobility sia una possibilità di crescita per L’Italia: un Paese che si muove in modo più intelligente e sostenibile produce sviluppo e progresso.

 

Il documento “Le proposte di TTS Italia per la Smart Mobility” che verrà presentato e discusso nella prima parte della mattinata dell’11 luglio indica quindi le priorità sulle quali intervenire per ridare slancio al sistema della mobilità delle persone e delle merci, con l’obiettivo di introdurre e ampliare l’uso delle tecnologie e dei sistemi intelligenti di trasporto. Nella seconda parte della mattinata sarà presentato il dossier “Gli ITS per i PUMS nelle città italiane”, elaborato nell'ambito del gruppo di lavoro di TTS Italia dedicato agli ITS per i PUMS, i piani urbani per la mobilita sostenibile, che le città con oltre 100mila abitanti sono obbligate a fare entro il prossimo agosto, ovvero a due anni dal decreto 4 agosto 2017 del ministero delle Infrastrutture e Trasporti su “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile”. Questo documento è stato redatto con l’obiettivo di creare una vera e propria guida con criteri di selezione degli interventi ITS nei PUMS ad uso e consumo degli enti locali e delle città.

 

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La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione qui

 

Con il supporto di

 

 

 


Primo Piano
Socio del mese
Progetto del mese
Spazio ai soci
La piattaforma degli Enti Locali
TTS in action
Ultime dalle Istituzioni
In agenda
In scadenza


 


Socio del mese

Softeco


Da oltre 30 anni all’avanguardia nell’utilizzo delle tecnologie ICT nei più complessi contesti industriali e dei servizi, Softeco è il partner qualificato a cui rivolgersi per i processi di trasformazione digitale.
Softeco propone soluzioni tecnologiche innovative ad alte prestazioni e con un elevato indice di sostenibilità, riferite a tre principali Business Unit, attive su altrettante aree di mercato: Green Energy Utility, Green Enterprise & City, Green Mobility. La declinazione “green” sottolinea la vocazione di Softeco nel promuovere il rinnovabile e la tutela dell’ambiente attraverso proposte per l’efficienza energetica, la Digital Energy, le Smart Cities e la Smart Mobility.
La BU Green Mobility offre soluzioni e prodotti in diverse aree chiave della mobilità smart e sostenibile. Dalla gestione di flotte per il Trasporto Pubblico Locale e per servizi flessibili on-demand in aree o fasce orarie a domanda debole, a soluzioni per la logistica ultimo miglio e dei terminal portuali, all’infomobilità e intermodalità, alla mobilità elettrica, alla sicurezza stradale e delle infrastrutture.
Da sempre Softeco investe risorse significative in ricerca e innovazione per poter garantire ai propri clienti prodotti e servizi all’avanguardia, e presentarsi come realtà altamente competitiva in un mercato che è in continua evoluzione. Stabilmente presente nell’ambito della ricerca Europea e nazionale, come testimoniano oltre 100 progetti al proprio attivo, dei quali 40 nell’area della green mobility, Softeco è oggi imegnata sulle principali tematiche di innovazione della mobilità, quali il veicolo connesso e a guida autonoma, la Mobility-as-a-Service, la mobilità elettrica, l’accessibilità dei sistemi di trasporto, la cybersecurity.

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PRODOTTO DEL MOMENTO
GeoGuard

 

GeoGuard è un servizio innovativo end-to-end per il monitoraggio di precisione e continuo delle infrastrutture critiche e dei rischi naturali. Consiste in un sistema di controllo continuo geodetico e ambientale costituito da uno o più sensori basati su ricevitori satellitari GNSS di ultima generazione e da un GeoGuard Cloud in grado di analizzare i raw data ricevuti con il segnale GNSS, correlarlo con le condizioni degli strati componenti l'atmosfera per arrivare ad una precisione di posizionamento al millimetro.
GeoGuard trova utilizzo nella sorveglianza continua dei movimenti e della stabilità di infrastrutture ed elementi naturali e nel monitoraggio meteorologico. È la soluzione offerta da Softeco per monitorare la stabilità e integrità fisica di infrastrutture critiche quali ponti e viadotti stradali e ferroviari, aeroporti e porti, aree territoriali soggette a spostamenti lenti e fenomeni di subsidenza, e prevedere i rischi naturali legati alle precipitazioni atmosferiche.
Basato su ricerche condotte dal Politecnico di Milano, GeoGuard nasce da una collaborazione tra Softeco e la spin-off GReD. Viene offerto as-a-service a clienti quali gestori di tratte stradali e autostradali, gestori di porti e aeroporti, enti preposti alla sorveglianza e al controllo del territorio e delle infrastrutture.


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TRE DOMANDE A…

Marco Boero, Responsabile Business Unit Green Mobility di Softeco.


1) Sicurezza delle infrastrutture e della viabilità: dove la tecnologia può aiutare e perché è importante?
Diversi studi internazionali indicano che gli investimenti necessari in infrastrutture critiche a livello globale nel periodo 2015-2030 ammontano ad oltre 50.000 miliardi di Euro. Si potrebbero risparmiare più di 350 miliardi di Euro all’anno attraverso un migliore sfruttamento delle infrastrutture già esistenti. Tuttavia, è necessario tenere in conto l’invecchiamento delle infrastrutture e prevenirne e gestirne efficacemente il degrado nel tempo. Misure precise e continue degli spostamenti delle infrastrutture e del territorio su cui insistono, e stime della loro integrità fisica possono aiutare a raggiungere questo risultato, a prevenire situazioni pericolose per la sicurezza e ridurre i costi di manutenzione e assicurativi.
Combinando tecnologie quali IoT, reti di sensori, analisi del segnale GNSS e servizi in cloud, GeoGuard affronta questo importante mercato offrendo una soluzione che ha dimostrato elevata efficacia ed affidabilità nel monitoraggio e nella sicurezza delle infrastrutture primarie per la mobilità, quali ponti, viadotti, tratte stradali interessate da fenomeni franosi e problematiche del terreno, porti, ma anche in altri ambiti strategici quali dighe e reti idriche, tralicci delle reti ad alta tensione, parchi eolici, patrimonio culturale e stadi


2) Dove avete applicato GeoGuard e quali sono, secondo voi, i sui principali punti di forza?
In Italia GeoGuard è installato e in utilizzo presso numerosi viadotti gestiti da primarie società di gestione della rete autostradale, in aree territoriali a rischio che interessano tratte stradali e, allargando rispetto all’ambito del trasporto stradale, su importanti dighe dislocate sul territorio nazionale e su tralicci della rete di trasporto dell’energia elettrica. Grazie al background di ricerca internazionale all’origine dello sviluppo di GeoGuard, sensori GeoGuard sono stati installati in Giappone e abbiamo recentemente aderito ad un’iniziativa pilota in Uganda. La tematica della salvaguardia delle infrastrutture viarie è generale e di grande interesse ovunque. Forti del successo che stiamo conseguendo in ambito nazionale abbiamo iniziato a rivolgerci al mercato Europeo. Al momento. Stiamo lavorando su un’importante opportunità in Portogallo.
La capacità di misurare con continuità, precisione e affidabilità spostamenti sulla scala del millimetro rappresenta il grande punto di forza di GeoGuard. Il sistema offre al cliente uno strumento per il monitoraggio continuo e nel tempo dei microspostamenti delle strutture, la generazione di analisi e report personalizzati e la configurazione di notifiche di allarme superamento soglia. GeoGuard è offerto as-a-service e fornisce un servizio chiavi in mano: i costi per il cliente finale sono unicamente relativi all’utilizzo della rete di sensori e dei servizi di monitoraggio e analisi sui dati generati in continuo dal sistema. Per il cliente questo significa poter utilizzare una tecnologia all’avanguardia beneficiando di una riduzione significativa non solo del CAPEX ma anche dell’OPEX in quanto i costi operativi di gestione dell’infrastruttura di monitoraggio sono supportati da Softeco in qualità di fornitore del servizio.

 

3) Solidamente presente da oltre 30 anni nel mercato della mobilità, dell’energia e dell’industria avanzata, Softeco ha recentemente completato un importante progetto di evoluzione societaria che apre nuove significative opportunità del business. Quali i principali vantaggi e le ricadute sul mercato?
L’entrata di Softeco nel gruppo industriale guidato da Ternienergia, avvenuta a fine 2016 e perfezionata nel corso dello scorso biennio, ci permette di affinare la nostra offerta nella prospettiva di smart digital company del gruppo ancor più focalizzata, oggi, sui mercati emergenti della digital energy, della smart city e della mobilità green. Con una più razionale organizzazione in BU dedicate alla delivery nei mercati di riferimento, BU di product development e area Ricerca e Innovazione, ci è oggi possibile presentare nuove e potenziate soluzioni per la mobilità sostenibile, compresi i nostri prodotti flagship per il trasporto flessibile on-demand, la Mobility-as-a-Service, la gestione delle flotte e dei servizi di soccorso stradale, la gestione dei servizi di infomobilità. Tutti prodotti in uso presso primari clienti nazionali ed esteri. Ma soprattutto, la sinergia tra le competenze in ambito elettrico apportate da Ternienergia e le competenze di automazione e smart mobility di Softeco stanno oggi aprendo nuove significative opportunità di crescita nel mercato della mobilità elettrica, con alcune prime importanti collaborazioni con operatori della e-mobility sul territorio nazionale e all’estero.


Progetto del mese

Il progetto Drive2theFuture


L’automazione nel trasporto su strada è alla porta; non si tratta più un "se", ma di "quando" e "come". La tecnologia è già là fuori. Pertanto, ERTRAC, all’interno dell'ultimo rapporto sulla guida automatizzata, pone questioni come consapevolezza, accettazione e formazione dell’utente come una sfida prioritaria. La gestione del veicolo che assume il controllo, il cambiamento delle abitudini di mobilità, l’evoluzione da un punto di vista dei costi, l’etica delle decisioni di una macchina VS l’essere umano, così come nuovi incentivi alla formazione del pilota per l’adattamento all'evoluzione tecnologica in veicoli futuri, sono alcune delle domande chiave che non hanno ancora una risposta.
All'interno di questo scenario, il progetto Drive2theFuture ha come missione di preparare i viaggiatori e gli operatori dei veicoli del futuro per accettare e utilizzare queste modalità di trasporto connesse, cooperative e automatizzate, e allo stesso tempo vuol essere da supporto per gli attori dell'industria di queste tecnologie nel comprendere e soddisfare esigenze e necessità degli utilizzatori finali.
Al fine di raggiungere questo obiettivo Drive2theFuture svilupperà soluzioni per la formazione, concetti HMI, incentivi politici e altre misure per promuovere e anche di valutare comparativamente diverse soluzioni alternative per il trasporto connesso, condiviso ed automatizzato. Verranno sviluppati Casi d'uso per tutte le modalità di trasporto e con tutti i tipi di utenti (autisti, viaggiatori, i piloti, utenza debole, operatori di flotte e altre parti interessate), al fine di comprendere, simulare e ottimizzare l’introduzione di queste nuove tecnologie sul mercato in una maniera regolare e sostenibile. Verranno promosse attività per creazione di una nuova consapevolezza sociale, nonché l’accettazione e la formazione sull'uso. 31 partner provenienti da 13 paesi europei lavorano su questo progetto, che ha dato il via ai lavori lo scorso maggio a Salonicco.
SWARCO Mizar, che sta affrontando il tema della Mobilità Connessa, Cooperativa e Automatizzata (CCAM) da più di 15 anni, sia attraverso la ricerca che attraverso implementazioni nella vita reale, sostiene Drive2theFuture con la tecnologia ed il know-how per esplorare l’evoluzione dei sistemi per la gestione del traffico. In questo contesto, SWARCO Mizar guiderà i lavori legati al pilota di Roma, con il sostegno di Roma Servizi per la Mobilità per la formazione degli operatori nell’affrontare le sfide determinate da questo cambiamento di paradigma nel mondo dei trasporti. SWARCO Mizar esplorerà anche il collegamento tra CCAM e MaaS, così come le opportunità di business che si presenteranno insieme a questa rivoluzione dei trasporti.


Spazio ai soci

 

Aesys si aggiudica gara Anas per pannelli a messaggio variabile

Aesys, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Anas SpA per la fornitura ed installazione di pannelli a messaggio variabile c.d. «Benza-cartelloni» per le Aree di Servizio in tratti autostradali in gestione diretta ANAS S.p.A. per la durata di 36 mesi.
Fonte: TTS Italia

 

Engineering vince gara sui dati di traffico autostradale

Engineering, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Autostrade per l’Italia per il servizio di progettazione, sviluppo e assistenza di sistemi informatici inerenti l’elaborazione dei dati di traffico autostradale.
Fonte: TTS Italia

 

Giuseppe Celia Magno è il nuovo AD di Tecnositaf

Giuseppe Celia Magno è il nuovo AD di Tecnositaf, socio ordinario di TTS Italia.
Giuseppe Celia Magno inizia il suo impegno in Tecnositaf con la qualifica di dipendente; poi di quadro, poi di dirigente, fino a scalare oggi, con impegno e merito, la vetta della società assumendo la carica di amministratore delegato. Molti i viaggi in Italia, in Europa e nel mondo: l’ambasciatore di Tecnositaf nel mondo.
Da TTS Italia, gli auguri di buon lavoro!


In Sardegna il primo EMV-ONE

Il primo ONE prodotto da AEP, socio ordinario di TTS Italia, è entrato in funzione su bus ARST a Carloforte (Sud Sardegna), sull’isola di San Pietro, nell’arcipelago del Sulcis, in occasione del Girotonno 2019, quattro giorni tra cultura, arti, enogastronomia, musica e spettacolo.
ONE rappresenta una delle novità più interessanti nel settore della bigliettazione elettronica. Grazie ad esso e al sistema ET-PASS di AEP è possibile acquistare i biglietti con le carte di credito contactless, direttamente a bordo. Il servizio sarà operativo sperimentalmente per tutta la durata del Girotonno e permetterà di pagare le corse senza commissioni aggiuntive, secondo le normali tariffe, direttamente a bordo.
ONE costituisce un’unità autonoma e indipendente, dedicata esclusivamente alla convalida delle carte bancarie; non richiede un sistema di bigliettazione e può anche porsi in parallelo a quelli esistenti, di AEP o di altro fornitore, senza entrare con essi in alcun modo in conflitto ma offrendo invece una facile integrazione, se richiesta.
ONE include al proprio interno un modem 3G/4G (anche se può usare un router esterno) e richiede quindi per il proprio funzionamento solo la tensione di alimentazione prelevata dall’impianto elettrico del veicolo.
ONE dispone ovviamente di tutte le necessarie certificazioni, come PCI-PTS, EMV livello 1 & 2 per carte Mastercard, VISA e American Express, oltre a quelle tipiche dell’ambito veicolare (“e-mark”).
Fonte: AEP

 

Kapsch TrafficCom installa il sistema di controllo del traffico ad Avilés

Kapsch TrafficCom, socio ordinario di TTS Italia, è stata selezionata dal Consiglio Comunale di Avilés, nell'area centro-settentrionale della Spagna, per rinnovare la gestione del sistema di controllo del traffico nei prossimi quattro anni. Il contratto, di oltre 1 milione di euro, prevede l'implementazione di EcoTrafiX™, un sistema per la raccolta, l'aggregazione, l'archiviazione e il monitoraggio di varie fonti di dati sul traffico.
I dati raccolti aiutano la direzione tecnica comunale ad analizzare e gestire il traffico in tempo reale e permettono anche a comuni di dimensioni medio-piccole, come Avilés che ha una popolazione di 78.000 abitanti, di esaminare e identificare le cause della congestione e fornire soluzioni efficaci. Il progetto non solo migliora l'efficienza della mobilità, ma anche la sicurezza stradale, controllando l'accesso al centro storico. EcoTrafiX™ sarà integrato e adattato agli attuali sistemi della città di Avilés, ma ha il potenziale per espandere ulteriormente la soluzione con altre funzionalità e servizi aggiuntivi.
La gestione del traffico è preziosa non solo per le grandi città. "Siamo concentrati sulla diversificazione dei nostri servizi e sull'ampliamento della disponibilità delle nostre soluzioni", spiega Andrè Laux, COO Kapsch TrafficCom. "Questa è una grande opportunità per dimostrare come i vantaggi della gestione della mobilità urbana possono essere adattati alle diverse dimensioni dei comuni".
Con il nuovo contratto, Kapsch aumenta ulteriormente la sua gestione della mobilità urbana in Spagna. Il sistema EcoTrafiX™ è già stato implementato a Madrid, Malaga, Bilbao, Vitoria, Castellón, Donostia, La Coruña, Valladolid, Palencia e Huelva.
Fonte: Kapsch

 

Politecnico di Milano: viaggiare in autobus è sicuro

In occasione del Mobility Innovation Tour 2019, una rassegna di convegni in varie città italiane organizzata dalla rivista specializzata AUTOBUS e dedicata all’evoluzione del mondo del trasporto persone attraverso la lente dell’innovazione, è stato presentato a Milano uno studio inedito del Politecnico di Milano, socio ordinario di TTS Italia, sul mondo delle autolinee a lunga percorrenza con focus sul tema della sicurezza.
Il rapporto “Viaggiare in Autobus? Una sicurezza” (curato dal Prof. Paolo Beria del Politecnico), oltre a mostrare trend e statistiche relative all’incidentalità, restituisce un’accurata fotografia di un settore dalla liberalizzazione ad oggi. Nell’introduzione sull’andamento del mercato lo studio evidenzia che a fronte di una crescita complessiva del fatturato tra il 2011 e il 2017 i risultati operativi e gli utili si sono sensibilmente ridotti.
Sul tema della sicurezza, focus del rapporto, lo studio del Politecnico evidenzia che la media annuale del numero di incidenti con feriti che vede coinvolti autobus in servizio extraurbano rispetto al numero totale di incidenti con feriti è di 6 su 1.000 e in 3 casi su 1.000 l’autobus risulta incolpevole.
Per aumentare la sicurezza e ridurre i margini dell’errore umano lo studio raccomanda l’adozione dell’unica misura realmente efficace: il monitoraggio delle condizioni dei percorsi e la garanzia di un supporto ai conducenti da una centrale operativa.
La cosa più importante – rimarca il rapporto – è garantire agli autisti adeguate pause dalla guida in termini di frequenza e durata in relazione anche alle condizioni esterne (traffico, notte).
Fonte: Clickmobility

 

ROAD SAFETY FORUM -Idee ed esperienze dei protagonisti della sicurezza stradale a confronto

Uso improprio del cellulare alla guida, non utilizzo delle frecce per il cambio corsia, superamento dei limiti di velocità e mancato rispetto delle distanze di sicurezza: sono questi i comportamenti che aumentano il rischio di incidenti in autostrada, emersi dai risultati del primo “Osservatorio stili di guida” promosso da A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce le tratte autostradali A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico.
I risultati sono stati presentati il 27 giugno nel corso del Road Safety Forum organizzato da A4 Holding che si è tenuto a Verona presso il Palazzo della Gran Guardia e che ha coinvolto molti rappresentanti istituzionali e operatori della sicurezza stradale, per condividere idee, esperienze e best practice finalizzate a incrementare i progetti di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.
All’appuntamento sono intervenuti Federico Sboarina, Sindaco di Verona, Elisa De Berti, Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Carlos del Río Carcaño, Presidente di A4 Holding, Sergi Loughney, Direttore di Fondazione Abertis, Bruno Chiari, Direttore Generale Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova A4 Holding, Alessandro Smania, Direttore Marketing MAN Truck & Bus, Andrea Marinoni, Senior Partner Roland Berger, Cinzia Ricciardi, Comandante Polizia Stradale Veneto, Emanuela Stocchi, Direttore Affari Internazionali AISCAT, e Andrea Manfron, Segretario Generale FAI.
La rilevazione e l'elaborazione dei dati presentati, a cura dello Studio Righetti & Monte Associati, è stata condotta attraverso il monitoraggio, effettuato tramite postazioni fisse e mobili, dei veicoli in transito nelle tratte autostradali di competenza di A4 Holding.
In particolare, nel corso di due settimane, il campione complessivo di veicoli analizzato da postazioni fisse in entrambi i sensi di marcia è stato di 1 milione e 450 transiti veicolari, mentre il monitoraggio raccolto mediante postazioni mobili ha interessato un campione di 1.300 veicoli, di cui il 57% rappresentato da veicoli leggeri e il 43% da mezzi pesanti.
Tra i comportamenti più a rischio che contribuiscono ad accrescere il numero di incidenti c’è l’uso del cellulare: la rilevazione ha evidenziato che il 12% del totale dei conducenti monitorati guida utilizzando impropriamente il telefono cellulare. Se si considera poi la tipologia di veicolo condotto, a guidare usando il cellulare in modo non idoneo sono il 10% dei conducenti di veicoli leggeri e il 14% dei conducenti di veicoli pesanti.
Passando invece ad analizzare il fattore velocità, l’Osservatorio mette in luce che, se da un lato la velocità media di percorrenza dei veicoli è di 112 km/h per i veicoli leggeri e 86 km/h per i veicoli pesanti, dall’altro a superare i limiti di velocità consentiti in autostrada sono il 16% dei veicoli leggeri e l’85,5% dei veicoli pesanti. A oltrepassare di più di 20 km/h il limite di velocità sono poi il 2% dei veicoli leggeri e l’1% dei mezzi pesanti.
Tra i fattori che costituiscono una potenziale causa di incidenti in autostrada c’è poi il mancato rispetto della distanza di sicurezza: il 30% dei veicoli leggeri e il 7% dei veicoli pesanti viaggia ad una distanza dal veicolo che lo precede inferiore a 2 secondi, mentre il 3% dei veicoli leggeri e il 6% dei veicoli pesanti viaggia a una distanza dal veicolo che lo precede inferiore a 2 secondi e a velocità superiore rispetto ai limiti consentiti per le rispettive categorie.
Se si considera l’utilizzo delle frecce per il cambio di corsia, è il 67% dei veicoli totali a non utilizzare la freccia per la manovra di sorpasso, mentre è il 74% dei veicoli totali a non impiegarle nella manovra di rientro. A questo si aggiunge l’utilizzo improprio della corsia rispetto alla norma che prevede l’utilizzo della corsia a destra più libera per i veicoli leggeri: la rilevazione ha infatti messo in luce che il 49% dei veicoli che percorre la corsia centrale ha la corsia di marcia lenta libera, mentre il 28% dei veicoli che percorre la corsia di sorpasso ha la corsia centrale libera.
Per completare il quadro sugli indicatori comportamentali degli utenti, l’Osservatorio ha inoltre analizzato l’approccio dei guidatori rispetto all’utilizzo delle cinture di sicurezza, che rappresentano, in caso di incidente, uno dei più importanti meccanismi di protezione per chi si trova all’interno di un’autovettura o di un autoarticolato: sono infatti il 97% dei conducenti di veicoli leggeri e l’83% dei conducenti di veicoli pesanti a guidare utilizzando la cintura. Percentuali che diminuiscono in modo significativo se si considera l’utilizzo della cintura da parte dei passeggeri che viaggiano sul sedile posteriore: ad indossarla è infatti solo il 42% dei passeggeri.
L’ “Osservatorio stili di guida” permetterà ad A4 Holding di analizzare i comportamenti a rischio in autostrada e di monitorare l’evoluzione dei risultati nel tempo e sarà un ulteriore strumento per supportare l’impegno della società per la sicurezza stradale, che ha già contribuito a produrre risultati importanti: in dieci anni infatti dal 2008 al 2018 A4 Holding ha registrato una flessione del 40% degli incidenti fra la A4 Brescia-Padova e la A31 Valdastico.
Un risultato significativo ottenuto grazie agli investimenti effettuati: A4 Holding infatti investe mediamente in spese per ordinaria manutenzione 44 mln euro all’anno e altri 13 mln euro in tecnologie a monitoraggio, supporto e gestione del traffico e degli incidenti sull’intera tratta autostradale di 235 km che gestisce. Inoltre, ha già previsto nei prossimi 3 anni di incrementare gli investimenti portandoli a 260 mln complessivi, fra mantenimento dell'infrastruttura e sviluppo tecnologico.
Fonte: A4Holding

 

SAVE THE DATE – MobilitAria Tour 2019 – 4 luglio, Torino

Torino, Membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, sarà la prima città ad ospitare il “MobilitAria Tour 2019”, l’evento di presentazione del secondo Rapporto “MobilitAria 2019” di Kyoto Club e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) realizzato insieme a OPMUS ISFORT.
Lo studio analizza la qualità dell’aria e il quadro delle politiche e degli investimenti in mobilità urbana realizzati negli ultimi due anni nelle 14 città metropolitane.
Il convegno sarà anche un’occasione per aprire un confronto sui progetti e sulle iniziative avviati dai principali stakeholder dell’area metropolitana di Torino, volti a migliorare i trasporti e la mobilità in ottica di sostenibilità per i cittadini e per l’ambiente.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Viabilità e ai Trasporti del Comune di Torino e 5T, socio ordinario di TTS Italia.
La partecipazione è gratuita previa registrazione qui
Per maggiori informazioni:
www.muoversiatorino.it/mobilitaria2019
www.kyotoclub.org
comunicazione@5t.torino.it
Fonte: 5T


Sicurezza stradale: best practice, investimenti e la nuova campagna di sensibilizzazione dedicata ai giovani di A4 Holding

Il 13 giugno, a Verona, la A4 Holding ha organizzato la conferenza stampa di presentazione degli investimenti e delle best practice per la sicurezza stradale messi in campo dalla società che gestisce le tratte autostradali A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico, e di cui fa parte anche A4Mobility, socio ordinario di TTS Italia.
Nell’occasione è stata presentata la nuova campagna di A4 Holding rivolta ai giovani per promuovere la diffusione della cultura della sicurezza su strada tra la popolazione giovanile.
Sono intervenuti: Carlos del Río Carcaño, Presidente di A4 Holding; Sergyi Loughney, Direttore di Fondazione Abertis; Bruno Chiari, Direttore Generale Autostrada Brescia-Padova-Verona-Vicenza S.p.A.; Cinzia Ricciardi, Comandante della Polizia Stradale del Veneto; Elisa De Berti, Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto.
Fonte: A4 Holding

 


La Piattaforma degli Enti Locali

 


A Bari percorsi 39.558 chilometri in bicicletta con il progetto MUVT

Il sindaco di Bari Antonio Decaro, Città membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha consegnato un premio simbolico al signor Francesco Rutigliano, beneficiario del contributo MUVT per l’acquisto della bicicletta e che ha scelto di partecipare alla sperimentazione Pin Bike, per cui i cittadini possono ricevere un rimborso per i chilometri percorsi in bicicletta durante il percorso casa-lavoro.
Il signor Rutigliano, infatti, si è classificato al primo posto per la percorrenza di chilometri effettuati in città, nel periodo che va dal 1° maggio al 1° giugno, totalizzando 1188 chilometri e ottenendo così anche un extrabonus di 50 euro, come previsto dal bando, riservato ai dieci cittadini più virtuosi. Per questo il sindaco di Bari ha voluto consegnargli due campanelli per biciclette con il logo della città, Bari never ends.
Dall’inizio della sperimentazione, terminata giovedì 6 giugno, in città sono stati rilevati 39.558 chilometri percorsi in bicicletta dai cittadini aderenti al programma Pin Bike. Alla lunghezza del percorso effettuato corrispondono complessivamente 2.594,3 euro di rimborso per i 290 cittadini partecipanti al progetto MUVT grazie ai quali, finora, è stato possibile evitare l’immissione nell’aria di 6.972,29 kg di CO2, di 28,67 kg di CO e di 1,44 kg di Pm10, con un risparmio economico totale pari a 4.500 euro (in base a una media di calcolo di 10 centesimi di carburante per chilometro percorso).
“Questa è una visione di città che prende corpo sulle gambe dei cittadini – ha dichiarato Antonio Decaro -. Quando abbiamo cominciato con le prime piste ciclabili a Bari, in molti sostenevano che la bicicletta non l’avrebbe utilizzata nessuno. Oggi, invece, siamo qui a premiare addirittura i cittadini che si sfidano in base al numero di chilometri percorsi. Sono consapevole che si tratta ancora di una piccola percentuale di persone e che gli automobilisti saranno sempre un numero maggiore ma insieme abbiamo dimostrato che, anche a Bari, può esistere un altro modo di muoversi. Per questo tra qualche giorno pubblicheremo un nuovo bando per rendere disponibile questa sperimentazione anche a tutti quelli che non hanno acquistato la bici con il contributo comunale. Ora dobbiamo continuare, insistere per trasformare questa minoranza in una realtà concreta, che esiste e va rispettata sulla strada e non: nei prossimi 5 anni ci impegneremo sia sul fronte del potenziamento delle infrastrutture ciclabili sia sul fronte della sicurezza dei ciclisti. Anche perché, è il caso di dire, abbiamo voluto la bicicletta e ora pedaliamo”.
Il prossimo bando per partecipare al programma sperimentale per il rimborso chilometrico riparte il 17 giugno, con scadenza 8 luglio.
Il nuovo programma Pin Bike, invece, comincerà il prossimo 1 settembre: potranno partecipare sia coloro che effettueranno domanda sia i beneficiari del bonus per l’acquisto della bici che non sono rientrati nella prima sperimentazione.
Si ricorda che il bando MUVT prevedeva che i beneficiari del contributo per l’acquisto della bicicletta potevano aderire a un programma sperimentale della durata di 4 mesi che prevede un rimborso chilometrico per il tragitto casa-scuola /casa-lavoro (0,20 € a km per il tragitto casa-lavoro, e 0,04 € a km per altri tragitti all’interno del confine urbano per le biciclette tradizionali e 0,10 €/km e 0,02 €/km per biciclette elettriche o a pedalata assistita), fino a un massimo di 1 € al giorno/100 € in 4 mesi e un sistema di incentivi basati su premi e classifiche comunali (extra-bonus di € 50,00 per i 10 beneficiari che avranno percorso più km con bici tradizionale o € 100 per i primi 5 beneficiari che avranno percorso più km con bicicletta elettrica o a pedalata assistita).
Grazie al bando sono state acquistate 3.001 bici, di cui 460 per minorenni.
Fonte: Comune di Bari


Milano Bike City: torna a settembre il festival diffuso della bicicletta
Dal 14 al 22 settembre torna Milano Bike city. La seconda edizione del festival diffuso della bici ospiterà gli eventi che associazioni, aziende, gruppi informali e singoli organizzeranno: appuntamenti per ciclisti, e momenti pensati per chi ancora non va in bici o ci va troppo poco.
“Dopo il successo della prima edizione – dichiarano l’assessore alla Mobilità Marco Granelli e l’assessore allo Sport Roberta Guaineri – siamo certi che anche quest’anno la manifestazione sarà una preziosa occasione per scoprire il potenziale ciclabile del nostro territorio, promuovere uno stile di vita sempre più sostenibile e confrontarsi sulle buone regole della convivenza su strada. Milano, con gli oltre duecento chilometri di percorsi ciclabili su strada e nelle aree verdi e i cinquecentomila metri quadrati di Zone 30, è una città che si presta benissimo all’utilizzo della bicicletta, che è in continua crescita, come confermano i quattro milioni all’anno di utilizzi BikeMi”.
Per Milano Bike city la sfida di questa seconda edizione, dopo il successo del 2018, è allargare la platea, andare a parlare e coinvolgere tutti coloro che sono al momento lontani dalla bici. Proprio per questo a partire da oggi è attiva la chiamata alla partecipazione, sul sito di Milano Bike city si possono fin da subito candidare i propri eventi: chiunque può partecipare, dall’associazione di quartiere che vuole proporre una pedalata al negozio che ha pensato a un aperitivo con sconti per chi arriva in bici e anche al singolo che ha un’idea bella per le bici a Milano e la vuole presentare. Tutti sono benvenuti a Milano Bike city.
Anche quest’anno Milano Bike city si svolge in coincidenza con la European mobility week (16 – 22 settembre 2019) che per questa edizione ha come tema proprio il sostegno a pedoni e ciclisti avendo identificato nell’andare a piedi e in bicicletta i modi migliori per muoversi in città.
L’edizione 2018 di Milano Bike city ha visto oltre 60 realtà diverse proporre e organizzare più di 140 eventi: in totale ci sono stati ventimila partecipanti, mentre più di 280mila persone sono state raggiunte sui canali digitali. Al termine dell’edizione 2018 è stato erogato un questionario a tutti gli organizzatori: il 95% ha risposto dicendo di essere soddisfatto dei risultati.
Il Comune di Milano, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha rinnovato il proprio impegno nei confronti del festival anche con l’inserimento nel palinsesto ufficiale di Yes Milano, garantendo così alla bicicletta una visibilità speciale su tutti i canali di comunicazione del Comune.
Anche l’edizione 2019 di Milano Bike city promuoverà il premio della ciclabilità che andrà a sostenere un progetto particolarmente meritevole per l’impatto che può avere sul miglioramento della mobilità urbana: l’anno scorso la giuria ha premiato l’associazione Massa Marmocchi Milano e le sue pedalate mattutine a sostenere la mobilità casa-scuola.
Chiunque può partecipare a Milano Bike city organizzando un evento ciclistico di qualsiasi genere o un’attività rivolta ai ciclisti o ai potenziali ciclisti.
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Fonte: Eco dalle Città


Roma: più spazio a mobilità dolce e Isole ambientali
Recentemente l’amministrazione capitolina ha patrocinato il lancio di un nuovo servizio di scooter sharing totalmente elettrico che va ad aggiungersi agli altri servizi di mobilità condivisa della città. “Mezzi agili ed ecologici che vanno a supportare e ad ampliare un servizio di mobilità in costante crescita – ha spiegato a margine della presentazione l’assessore alla Città in Movimento Linda Meleo -, e perfettamente in linea con la nostra visione sulla mobilità sostenibile e condivisa, che ha già ottenuto un ottimo riscontro da parte degli utenti nella fase di sperimentazione”.
“Accanto a tutti gli investimenti e i progetti per il rilancio e al miglioramento della rete di trasporto pubblico – ha aggiunto Meleo-. Stiamo mettendo in campo nuove misure per garantire alternative valide di mobilità, sostenibili e a emissioni zero. E questa presentazione conferma che il ‘mercato Roma’ è vivo ed è in grado di attrarre nuovi investimenti. Car sharing e scooter sharing arricchiscono la mobilità di questa città in abbinamento al trasporto pubblico”.
Meleo ha spiegato che l’amministrazione punta molto anche sulla mobilità dolce e sulla riqualificazione dei quartieri sul modello ‘Isola Ambientale’: “Vorremmo cambiare volto, ad esempio, al quartiere del Quadraro vecchio. Un’area storica della zona sud-est di Roma potrà finalmente essere libera da traffico e smog grazie al progetto di isola ambientale che vogliamo realizzare, aperti ad un confronto con i cittadini. Uno schema di circolazione a uso dei residenti e interventi di riqualificazione per rendere il quartiere a misura di pedone e bicicletta. Attraversamenti pedonali rialzati, marciapiedi nuovi e accessibili e strade più sicure anche per chi si sposta sui mezzi pubblici. L’obiettivo è realizzare un progetto in uno spirito di piena collaborazione con cittadini e residenti in modo che possano riappropriarsi degli spazi pubblici. Progetti come questo migliorano la nostra città e i nostri quartieri, valorizzandoli e rendendoli più vivibili. Stiamo lavorando ad un progetto analogo anche per la zona Monti”.
Le ‘ricuciture’ delle piste ciclabili, rappresentano un ulteriore capitolo di un percorso che ambisce a modificare le abitudini dei cittadini: sulla via Nomentana sono stati quasi completati quasi 4 chilometri di pista. Un lavoro che riqualifica una delle principali arterie della città: “Un risultato concreto e tangibile del lavoro che stiamo realizzando per promuovere la mobilità sostenibile in città. Abbiamo aperto un nuovo tratto della pista, da via Nibby a via Val D’Aosta, su una sede protetta e riservata, al lato della strada carrabile. Per ultimare il progetto manca solo il tracciato da via val D’Aosta a via Valdarno, nel quartiere Montesacro. Da qui la ciclabile si collegherà alla pista già esistente dell’Aniene, in via dei Campi Flegrei. Con la ciclabile Nomentana completiamo un collegamento dalla periferia al centro atteso da tempo: un percorso per tutti che tocca anche aree verdi e ville storiche, oltre a punti di interesse culturale. Un contributo per una città più bella e accogliente”.
Per quanto concerne il trasporto pubblico, si punta all’introduzione di nuovi autobus: “Per ridurre traffico e inquinamento stiamo lavorando per potenziare il trasporto pubblico e spingere le persone a lasciare a casa l’auto privata. Per questo abbiamo investito sull’acquisto di nuovi bus, 227 a partire da quest’estate, e su progetti importanti per potenziare le infrastrutture, in particolare quelle su ferro, soprattutto nei collegamenti tra periferie e centro”.
Fonte: www.trasporti-italia.com


Presentato il primo treno elettrico di Ferrovie del Sud Est
E’ stato presentato nei giorni scorsi a Bari, Membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, dall’Assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, dal Sindaco di Bari, Antonio Decaro e dall’Amministratore Delegato di Ferrovie del Sud Est Luigi Lenci, il primo treno elettrico che farà parte della flotta di 18 convogli di ultima generazione che gradualmente sostituiranno i treni diesel oggi in circolazione portando vantaggi in termini di efficienza, qualità dell’ambiente e comfort di viaggio.
Lungo 59 metri e composto di 3 moduli, il nuovo treno ETR è in grado di viaggiare a una velocità massima di 120 km orari. Progettato secondo i moderni standard di sicurezza, comfort e accessibilità, conta 175 posti a sedere, comprese due postazioni per viaggiatori a ridotta mobilità, 4 spazi portabici, 1 toilette e scaffali per bagagli di grandi dimensioni. Tra i servizi a bordo: display luminosi interni per le informazioni a led, pedane mobili per l’accesso di persone a ridotta mobilità, impianto di videosorveglianza, impianto di climatizzazione e di sonorizzazione.
Da metà giugno Ferrovie del Sud Est avvierà le prime corse in preparazione al servizio commerciale. Questo risultato è possibile grazie al rinnovo radicale di 48 km di linea (binari, massicciata e traversine) e al ripristino dell’elettrificazione. I cantieri sono durati un anno. In funzione 24 ore su 24, sette giorni su sette – hanno impegnato 75 tecnici tra personale FSE e impresa appaltatrice e 25 mezzi d’opera.
Entro il prossimo anno la tratta Bari –Putignano (via Casamassima) sarà anche attrezzata con il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT) e saranno completamente automatizzati 17 passaggi a livello. L’upgrade tecnologico consentirà di superare il limite di velocità di 50 km/h riducendo del 40% gli attuali tempi di viaggio.
L’investimento complessivo per il rinnovo della flotta è pari a 70 milioni di euro.
Fonte: www.trasporti-italia.com


Roma pronta a investire in mobilità connessa ed elettrica
“Mobilità elettrica e condivisa, sviluppo delle infrastrutture di trasporto pubblico e progetti per rendere più accessibile e vivibile la nostra città. Sono sfide importanti per il futuro della Capitale su cui stiamo lavorando sin dal nostro insediamento”. Lo ha detto alla conferenza “Innovazione e mobilità dei cittadini per lo sviluppo urbano sostenibile”, l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo. L’evento si è svolto in Campidoglio nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2019, promosso da Asvis.
“A Roma stiamo investendo molto sulla mobilità elettrica – ha detto Meleo – da qui al 2021 contiamo di installare oltre 700 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sia nel centro che nelle periferie, grazie ad un nuovo regolamento che abbiamo approvato lo scorso anno. Negli ultimi due anni l’offerta di car e scooter sharing è cresciuta in modo esponenziale, con l’ingresso di diversi operatori per lo sharing elettrico. Solo per il car sharing in due anni l’offerta è aumentata di oltre il 70%”.
“Come amministrazione stiamo anche promuovendo e realizzando progetti mirati, su tutto il territorio capitolino, per promuovere la mobilità dolce e sostenibile: pedonalizzazioni, isole ambientali, Ztl. Ricordo inoltre che dal primo novembre di quest’anno un’ampia porzione della città, l’anello ferroviario, sarà interdetta ai veicoli diesel euro 3. L’obiettivo è vietare l’ingresso dei diesel nel centro storico entro il 2024. Lo sviluppo delle infrastrutture resta comunque la nostra priorità e per farlo dobbiamo recuperare l’inerzia del passato, anche grazie a risorse certe da parte del governo”, ha concluso.
Fonte: www.trasporti-italia.com

 


TTS in action

 


TTS Italia entra nell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility

TTS Italia è entrata a far parte dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, composto da una molteplicità di soggetti, più o meno direttamente, coinvolti nello sviluppo dei servizi di sharing mobility. Soggetti differenziati che danno la dimensione di quanto il fenomeno sia variegato e trasversale, apportando benefici non solo connessi direttamente al settore dei trasporti ma con importanti impatti anche ambientali, sociali, ed economici. La sharing mobility, e la sua crescita, sono, quindi, il risultato di sinergie che coinvolgono non solo gli operatori, che rappresentano il core del settore, ma anche molteplici stakeholder provenienti dalle istituzioni, dal settore industriale, commerciale, accademico e dal campo della ricerca.
L’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, lanciato nel settembre 2015, è promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo dell’iniziativa è creare una piattaforma di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, operatori di mobilità condivisa e mondo della ricerca per analizzare, sostenere e promuovere il fenomeno della Sharing mobility in Italia.


A novembre torna Citytech!

Anche per l'edizione 2019, TTS Italia è tra i patrocinatori di Citytech, un incubatore di idee e progetti per le città del terzo millennio, le cui parole chiave sono: mobilità nuova, aerea, elettrica e condivisa, MaaS, progettazione urbanistica, big data, high tech, condivisione e sostenibilità.
L'evento si terrà il 20 e 21 novembre, a Milano, con l’obiettivo di individuare, presentare e dare ascolto a proposte innovative ed efficaci che, reinterpretando spazi comuni, siano essi centri urbani o periferie, possano contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, la loro relazione con le città o tra le persone.
Un programma conference studiato sulle tematiche più innovative del momento darà la possibilità ai partecipanti di incontrare i maggiori rappresentanti dei settori mobilità e trasporti, intervenendo ai dibattiti e creando opportunità di networking, utili a far crescere il proprio business, trovare fornitori, clienti e partner.
Si parlerà di:
- Micromobilità
- Urban mobility
- Maas
- Big Data e Blockchain
- Veicoli elettrici e autonomi
- Parcheggi e infrastrutture
Filo conduttore delle diverse aree tematiche analizzate durante Citytech è lo sviluppo della cosiddetta CULTURA DIGITALE che ridisegna il paesaggio urbano.
Il coordinamento delle enormi quantità di persone che vivono nelle megalopoli odierne, non può avvenire senza il ricorso alle tecnologie digitali, per la gestione di grandi quantitativi di dati, lo svolgimento di servizi essenziali per il cittadino, dalla mobilità alla sanità, e l’efficacia di tutti i sistemi di controllo, dal traffico, alla sicurezza.
Trasporti integrati, co-progettazione di mobilità e urbanistica, riqualificazione energetica, mobilità elettrica, tecnologie per raccogliere informazioni sul territorio, ampliamento di car sharing e bike sharing, sono alcune delle caratteristiche principali del cosiddetto “quartiere innovativo”, quello cioè che facilita la connessione tra le persone, favorisce la nascita di iniziative innovative di lungo periodo, attrae talenti e capitali, incentiva condivisione e comportamenti collaborativi, tenendo sempre in considerazione le esigenze della sostenibilità.
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Il MaaS per i corridoi transfrontalieri: conosci MyCorridor?

MyCorridor è un progetto della durata di 3 anni, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Il MaaS è il tema centrale del progetto, in particolare il MaaS applicato a città e regioni collegate da corridoi.
TTS Italia è tra i partner.
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TTS Italia al workshop “Connessione e cooperazione (C-ITS): a che punto siamo?”

Diego Galletta, Vice Presidente di TTS Italia, è stato tra i relatori del workshop “Connessione e cooperazione (C-ITS): a che punto siamo?”, organizzato da Osservatorio “Muoversi con Intelligenza”, l’11 giugno a Roma.
L’Osservatorio prosegue i sui lavori con un workshop dedicato ai servizi per la guida cooperativa, basati sulla comunicazione tra Vehicle to Vehicle (V2V) e tra Vehicle to Infrastructure (V2I), i cosiddetti servizi “C-ITS”. Dopo anni di ricerca e sviluppo e dopo delicati e complessi approfondimenti svolti dai più autorevoli organi nazionali e internazionali, sembrano, oggi, finalmente maturi i tempi per definire un piano di azione che, in un quadro di regole Europee, possa portare al lancio dei servizi reali. La Commissione Europea, ben consapevole che lo sviluppo e la diffusione dei servizi cooperativi sono condizionati dall’esistenza di un sistema di regole certe e di standard accettati, ha di recente adottato il Regolamento delegato, destinato, nelle intenzioni, ad entrare in vigore il 1° gennaio 2020. Il Regolamento è, nella realtà, solo una tappa del processo di sviluppo: la versione attuale sarà, per preciso impegno CE, soggetta a revisioni continue, per incorporare le tecnologie di prossimo ingresso sui mercati e nuovi servizi; occorre, soprattutto, che tutti gli attori, dai costruttori dei veicoli ai gestori stradali, dai fornitori dei sistemi agli operatori dei servizi, dalle autorità nazionali alle autorità locali, partecipino attivamente all’attuazione.
Il workshop ha voluto fare il punto sulla situazione Italiana e sulle prospettive a breve termine, mettendo a confronto le diverse posizioni. Nel corso della discussione, dopo una breve sessione di introduzione, ci si è confrontati sui risultati delle sperimentazioni e sulle nuove proposte, nonché analizzare le prospettive di lancio dei servizi, ascoltando la posizione dei car makers, degli Enti gestori delle infrastrutture, dei fornitori della tecnologia e degli operatori di servizi; la presenza di rappresentanti della Commissione e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti permetterà di esaminare il quadro normativo e di supporto.
Tra i relatori della giornata: Swarco Mizar, socio fondatore di TTS Italia; Anas, socio sostenitore di TTS Italia; Kapsch, socio ordinario di TTS Italia.
Fonte: TTS/ACI

 

 


Ultime dalle Istituzioni

 

Continua il lavoro della Commissione trasporti della Camera sulle modifiche al codice della strada. È stato avviata la votazione dei 252 emendamenti presentati e tra le prime modifiche approvate spuntano norme più severe per la circolazione in prossimità dei centri urbani. Le commissioni competenti di Camera e Senato hanno approvato con parere favorevole lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese. Il fondo è stato dotato complessivamente di circa 43,6 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033. Al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti sono stati destinati 16,1 miliardi di euro. Infine, via libera da Montecitorio al decreto Crescita che ora passa al Senato. Tra le novità da segnalare, la firma da parte del ministro Danilo Toninelli del decreto ministeriale che disciplina la sperimentazione della cosiddetta micromobilità elettrica in attuazione della legge di Bilancio 2019. La sperimentazione potrà prendere avvio da quest’estate e permetterà la circolazione in città di questi mezzi non previsti dal Codice e dunque fino ad oggi vietati. Si stabilisce che monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. Il Mise ha invece dato notizia che il gruppo di esperti che stava lavorando su Intelligenza Artificiale e Blockchain è giunto alla fase finale e presto verranno pubblicati i documenti di policy sui due temi. Infine, dall’Europa è arrivata la posizione del Consiglio Ue sulla certificazione elettronica per il trasporto merci: nel quadro dell'orientamento generale del Consiglio, tutte le autorità pubbliche pertinenti avranno l'obbligo di accettare le informazioni rese disponibili in formato elettronico su piattaforme certificate ogniqualvolta le imprese decidano di ricorrere a tale formato per dimostrare la conformità alle prescrizioni legislative. Tuttavia, se preferiscono, le imprese potranno ancora presentare le informazioni in formato cartaceo. Il testo approvato costituisce la posizione del Consiglio riguardo ai negoziati con il Parlamento europeo. Sia il Consiglio che il Parlamento dovranno approvare il testo finale.

 


In agenda

 


 

Automazione 5.0. L’intelligenza artificiale, l'uomo e il robot
2 Luglio 2019, Milano 
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Smart Transport Infrastructures Summit
24-25 Luglio 2019, Dar es Salaam, Tanzania 
Per maggiori informazioni, clicca qui

 


In scadenza

 

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Cechia-Praga: Attrezzature di monitoraggio del traffico
Francia-Digne-les-Bains: Servizi di riparazione, manutenzione e servizi affini connessi a personal computer, attrezzature d’ufficio, apparecchiature per telecomunicazione e impianti audiovisivi
Francia-Lilla: Sistema di videosorveglianza
Germania-Erfurt: Attrezzature di monitoraggio del traffico
Islanda-Reykjavik: Pacchetti software e sistemi di informazione
Italia-Cologno Monzese: Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori      Italia-Fiumicino: Apparecchiature informatiche
Italia-Fiumicino: Monitor a colori
Italia-Fiumicino: Pacchetti software di comunicazione  
Italia-Lecco: Sistema di videosorveglianza
Italia-Roma: Servizi di sviluppo di software
Polonia-Stettino: Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori –
I bando
Polonia-Stettino: Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione – II bando   
Polonia-Varsavia: Servizi di installazione di attrezzature di navigazione
Regno Unito-Aberdeen: Attrezzature per il controllo del traffico stradale
Regno Unito-Liverpool: Servizi telematici – Preinformazione
Spagna-Bilbao: Sistema di videosorveglianza
Spagna-Santa Cruz de Tenerife: Attrezzature per il controllo dei parcheggi
Svezia-Jönköping: Pacchetti software e sistemi di informazione

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Responsabile Editoriale: Olga Landolfi

In redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi

Primo Piano a cura di: Deborah Appolloni



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