TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.

N° 1 Gennaio 2019


Primo Piano


Tecnologia e Trasporti, le parole chiave del 2019

 

Industria 4.0, Blockchain, Intelligenza artificiale, sostegno alla mobilità green, monitoraggio tecnologico delle infrastrutture e dei flussi di merci, restyling del codice della strada. Dovrebbero essere queste le parole chiave per capire che cosa succederà nel 2019 nel mondo dei trasporti e delle tecnologie. Molte di questi input vengono dalla legge di bilancio varata il 30 dicembre scorso, altri sono già contestualizzati in altri provvedimenti oppure emergono dai lavori parlamentari. Vediamo nello specifico i vari aspetti.

 

Industria 4.0

La legge di bilancio firmata dall’esecutivo giallo-verde contiene diverse novità. È stato infatti prorogato l’iper-ammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave Industria 4.0. La maggiorazione del costo si applica nella misura del 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% se compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro e del 50% se compresi tra 10 e 20 milioni di euro. Nessuna maggiorazione viene concessa oltre i 20 milioni di euro. Confermata anche la maggiorazione del 40% del costo per l’acquisizione di software, mentre viene esteso il beneficio anche ai costi sostenuti per l’accesso al cloud. Molte le soluzioni finanziabili, tra cui anche alcune applicabili alla supply chain. Rinnovato anche il credito d’imposta per le attività di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0 con tre aliquote diversificate per dimensione di impresa: 50% per le piccole con un tetto massimo di 300.000 euro, 40% per le medie imprese e 30% per le grandi con un tetto di 200.000 euro per azienda. Novità anche sul fronte credito di imposta per l’R&S. Il tetto massimo scende da 20 a 10 milioni mentre l’aliquota passa dal 50% al 25%. Il bonus resta del 50% per le spese che riguardano il personale dipendente e per i contratti stipulati con università, enti di ricerca e startup innovative. Viene introdotto il voucher per l’Innovation Manager al fine di “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”. L’incentivo a fondo perduto è pari a 40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa; 25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa; 80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute. Sul piatto 25 milioni di euro all’anno. Infine, rifinanziata con 48 milioni di euro per il 2019 la cosiddetta Legge Sabatini che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

 

Blockchain e Intelligenza artificiale

Sembrerebbe un tema molto seguito dal Governo che proprio in questi giorni ha insediato presso il MISE due gruppi di lavoro composti da esperti su queste tematiche per elaborare la strategia nazionale da inviare alla Ue. Una strategia sostenuta anche dalla legge di bilancio che prevede l’istituzione di un fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale, blockchain e IoT – Internet of things. La dotazione prevista è di 15 milioni di euro per ogni anno dal 2019 al 2021. Inseriti nella legge di bilancio anche fondi per la cybersecurity per potenziare gli interventi e gli strumenti per la difesa cyber, oltre che per “rafforzare la capacità di resilienza energetica nazionale”, con una dotazione di un milione di euro per ogni anno dal 2019 al 2021 a favore del Ministero della difesa.

 

Sostegno alla mobilità green

Bonus fino a 6mila euro per l’acquisto di auto elettriche e ibride. È la novità introdotta dalla legge di bilancio 2019 che ha fatto molto discutere. Gli incentivi, introdotti in via sperimentale, varranno per gli anni 2019, 2020 e 2021, con un contributo tra i 1.500 e i 6.000 euro per chi acquisti, anche in locazione finanziaria e immatricoli in Italia un autoveicolo nuovo (di categoria M1) caratterizzato da basse emissioni inquinanti, inferiori a 70 g/KM, quindi sostanzialmente per i veicoli totalmente elettrici o ibridi. L’ammontare del contributo è differenziato sulla base di due fasce di emissioni e della circostanza per cui l'acquisto avvenga contestualmente alla consegna per la rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3, 4. Oltre ad agire sui veicoli, la legge di bilancio prevede una nuova detrazione fiscale per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica per i veicoli alimentati a energia elettrica. La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 3mila euro e ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per l’erogazione del contributo viene istituito un apposito fondo presso il Ministero dello Sviluppo economico, con una dotazione di 60 milioni di euro per il 2019 e di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
I veicoli elettici e ibridi potranno inoltre avere accesso gratuito nelle zone a traffico limitato. Anche questa misura viene presentata in forma sperimentale e si accompagna allo stanziamento di 2 milioni di euro nel 2019 per la creazione di autostrade ciclabili. Infine, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, sono previsti sempre nella legge di bilancio 145 milioni in tre anni (55 nel 2019, 65 milioni nel 2020 e 25 nel 2021) per il potenziamento e la manutenzione straordinaria delle tre linee di metro a Roma. A Milano vanno 900 milioni in 9 anni per il prolungamento della linea metropolitana 5 (M5) fino al comune di Monza.

 

Monitoraggio tecnologico delle infrastrutture e dei flussi di merci

Il 2019 sarà un anno molto importante per il potenziamento della sicurezza delle infrastrutture. Le azioni conseguenti il crollo del ponte Morandi, contenute nel decreto Genova, portano diverse novità tecnologiche. In primis, l'istituzione dell'archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (AINOP), presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, suddiviso in sezioni e sottosezioni, per specifiche opere pubbliche (ponti, viadotti e cavalcavia stradali, ferroviari, strade, metropolitane, aeroporti, dighe e acquedotti, gallerie, porti e edilizia pubblica). L'archivio conterrà, per ogni opera, i dati tecnici, lo stato e il grado di efficienza, l'attività di manutenzione ordinaria e lo stato dei lavori. Inoltre lo stesso decreto introduce un sistema sperimentale di monitoraggio dinamico per le infrastrutture stradali e autostradali che presentano condizioni di criticità connesse al passaggio di mezzi pesanti. Al termine della fase sperimentale, si prevede l'operatività a regime del sistema di monitoraggio dinamico, implementato attraverso l'utilizzo delle più avanzate ed efficaci tecnologie (5G), anche spaziali, per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati di interesse. Per il finanziamento di questi progetti viene istituito un fondo con una dotazione di euro 2 milioni. Inoltre, il 2019 verrà ricordato anche per l’abolizione del SISTRI, il sistema telematico per il monitoraggio dei flussi di rifiuti, abrogato dal decreto semplificazioni a partire dal 1° dicembre 2018. Il testo, attualmente all’esame del Parlamento (si veda “Ultime dalle Istituzioni di questo numero), prevede anche che il ministero dell’Ambiente lavori a un altro sistema per il monitoraggio digitale dei flussi di merci.

 

Un nuovo codice della strada

Il 2018 si era chiuso con un nulla di fatto per il restyling del Codice della strada. A fine legislatura i due ddl discussi in Parlamento sono decaduti, ma la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha appena cominciato a rispolverare il file accorpando una serie di ddl sul tema (si veda “Ultime dalle Istituzioni di questo numero). Si aprono quindi i lavori sul codice della strada, sperando che questa volta vada meglio.


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Socio del mese

ESRI Italia


Esri Italia è l’azienda di riferimento nel mercato italiano per le soluzioni di geolocalizzazione e fa parte del grande network internazionale della Esri Inc- Ca USA. Supporta enti e aziende nelle analisi geospaziali complesse e diffonde all'interno delle organizzazioni la potenza della lettura geografica delle informazioni.
La vision aziendale è rappresentata dal brand The Science of Where, il linguaggio fondamentale per comprendere e analizzare i fenomeni su base territoriale e per cogliere tutte le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale: IoT, Big Data, Machine Learning e AI non possono prescindere dall’integrazione con la componente geografica. Esri Italia offre tecnologie software e strumenti dedicati a numerosi settori di mercato, dalla Pubblica Amministrazione all’Energia, dalle Risorse Naturali alle Telecomunicazioni, dai Trasporti al Commercio. Inoltre, supporta il mondo delle Università, degli Enti di Ricerca e del settore No Profit.
Per quanto riguarda il settore dei Trasporti, gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia Esri vengono utilizzati per numerosi scopi, dalla modellazione della richiesta di trasporto, al tracciamento del percorso dei mezzi, all'analisi dei piani di investimento annuali, all'identificazione delle violazioni alla normativa sul rumore nelle aree intorno agli aeroporti. Beneficiano delle soluzioni offerte da Esri tutti i settori del trasporto: il trasporto pubblico, quello stradale, ferroviario, aereo, marittimo e anche l’ambito della logistica.


PRODOTTO DEL MOMENTO
La Piattaforma ArcGIS

La Piattaforma ArcGIS consente di creare, integrare e condividere mappe, applicazioni e dati, di coordinare il lavoro delle persone all’interno di un’organizzazione portando l’innovazione tecnologica nella propria attività e migliorando notevolmente i processi decisionali.
La Piattaforma ArcGIS è la soluzione scelta da amministrazioni locali, gruppi industriali, organizzazioni non governative e dalle principali aziende di tutto il mondo per sfruttare e valorizzare il potere dell’informazione geografica. Accessibile ovunque, da ogni tipo di dispositivo, in qualsiasi momento, la Piattaforma consente di utilizzare indicatori di performance, analizzare trend e connessioni spaziali che influiscono sull'operatività aziendale, valutare gli asset, ottenere informazioni in real time, studiare i pattern e la diffusione di fenomeni sul territorio, ottenendo nuove informazioni utili.
Uno degli ultimi sviluppi di Esri - in arrivo nei prossimi mesi - è ArcGIS Indoors: una soluzione interattiva che fornisce informazioni per il monitoraggio e l'analisi di grandi edifici aziendali, sedi commerciali, aeroporti, ospedali, siti dedicati ad ospitare eventi, campus universitari, ecc.
ArcGIS Indoors consente di creare, condividere e applicare mappe per aumentare la produttività e favorire la gestione delle operazioni più complesse. Combinando le informazioni cartografiche interne con la navigazione, la pianificazione e l’attività di analisi, ArcGIS Indoors elabora in tempo reale mappe 3D, dati e informazioni sulla localizzazione.
La soluzione include anche strumenti per favorire l’ottimizzazione della gestione degli spazi, in modo che manager e operatori possano lavorare in modo più efficiente e competitivo. ArcGIS Indoors consente di portare lo spazio interno degli edifici nel futuro inserendo dati su dipendenti, orari, riunioni, clienti ed eventi in un contesto geografico.


INTERVISTA A...

Michele Ieradi – Solutions Director ESRI Italia


In relazione alla gestione delle infrastrutture critiche, tristemente di attualità in questi ultimi mesi, quale è il ruolo del GIS? E come questo si integra con il BIM?
Rimanendo nell’ambito delle infrastrutture critiche della viabilità, il tema più attuale è quello del monitoraggio e della prevenzione. Il GIS è centrale per entrambi questi temi poiché è uno strumento che serve a raccogliere dati provenienti da fonti diverse e produrre informazioni di sintesi utili per prendere decisioni. Le informazioni provenienti da droni, sensori statici, sensori dinamici, immagini satellitari, telecamere e molti altri strumenti possono essere la fonte di una analisi strutturale più complessa che permetta di verificare lo stato di salute di una infrastruttura critica (monitoraggio) ed eventualmente qualificare la tipologia di manutenzione ordinaria e/o straordinaria che dovrebbe essere realizzata per evitare problemi futuri (prevenzione).
Il monitoraggio potrebbe essere effettuato attraverso la continua analisi degli spostamenti millimetrici delle infrastrutture critiche a partire da sistemi poco invasivi, come una rete di sensori GPS e le immagini satellitari Radar del sistema Cosmo Skymed. Il motore di tale sistema dovrebbe essere un GIS integrato con procedure di Machine Learning che adeguatamente configurate siano in grado di identificare le anomalie riscontrate nei movimenti rilevati (allarmi). Tali anomalie potrebbero essere verificate e gestite attraverso ispezioni specifiche con strumentazione adeguata (Sensori lidar, Droni, IoT, ecc.). Il processo di gestione potrebbe essere integrato e arricchito da altri dati provenienti da fonti diverse, come Ispra, Servizio Geologico, Portale Cartografico Nazionale, Regioni, ecc. Il risultato sarebbe non solo la gestione degli allarmi, ma anche la valutazione dell’impatto sulla viabilità generale e quella locale di ogni singolo intervento.
Il flusso operativo è chiaro, ma per attuarlo è necessario un momento decisionale di più alto livello che permetta la definizione di un processo di monitoraggio non più basato su visite ispettive periodiche, ma su un sistema nazionale di monitoraggio delle infrastrutture critiche che attraverso l’analisi continua delle informazioni descritte sia in grado di rilevare automaticamente allarmi e suggerire dei piani di intervento.
Negli ultimi anni grazie all’integrazione tra i sistemi GIS e BIM, il GIS è diventato importante anche nella gestione operativa delle infrastrutture critiche e non.
Infatti, il BIM gestisce l’intero ciclo di vita dell’opera: la progettazione, la costruzione, la manutenzione fino alla dismissione, e utilizza i dati GIS lungo l’intero flusso operativo. Le informazioni provenienti dal GIS possono essere utilizzate nel workflow BIM durante la progettazione (ad esempio, per contestualizzare l’opera nell’area territoriale) oppure per comunicare ai cittadini informazioni relative alla costruzione della infrastruttura in chiave Open BIM.
La contestualizzazione dell’opera permette di migliorare fortemente l’aderenza dei parametri costruttivi dell’infrastruttura critica alle reali sollecitazioni ambientali (ad esempio, possibili condizioni meteo estreme dell’area) e antropiche, come il flusso dei veicoli) alle quali l’opera verrà sottoposta. Il connubio dei workflow GIS e BIM permette, inoltre, di migliorare fortemente le performance della logistica dei cantieri in termini di approvvigionamento, smaltimento dei materiali e calcolo degli impatti sulla circolazione dei veicoli.
Infine, l’applicazione dei modelli BIM a manufatti realizzati in periodi precedenti all’avvento di questa tecnologia, permetterà di verificare la sicurezza statica e dinamica delle opere secondo l’uso attuale e non quello pianificato all’epoca della costruzione, evidenziando le possibili criticità, attraverso sistemi di simulazione e l’uso di informazioni provenienti dal GIS (flusso veicoli, dati su eventi meteo, ecc.). Il GIS, anche in virtù della recente integrazione con i sistemi BIM, ha ed avrà sempre di più un ruolo di rilievo nel monitoraggio e prevenzione dei rischi legati alla gestione delle infrastrutture critiche e nella comunicazione con i cittadini/utenti.


Diverse città italiane stanno definendo i piani della mobilità elettrica per veicoli commerciali e privati. Come la Science of Where può essere di supporto a questo processo di cambiamento?
La mobilità elettrica di merci e persone è ormai una realtà anche nelle città italiane. Nelle nostre città vediamo sempre più spesso veicoli elettrici di diverso tipo trasportare persone o merci (auto, bici, motorini, monopattini, ecc.) e ci chiediamo spesso dove e con quale frequenza siano ricaricati tali veicoli.
Si tratta di una vera e propria innovazione del paradigma della mobilità i cui presupposti tecnologici (durata delle batterie, quantità e qualità dei punti di ricarica) vanno affrontati in maniera strutturata tramite partnership/accordi locali tra pubblica amministrazione e privati.
Il coinvolgimento delle Amministrazioni è centrale per avviare il processo. Come è noto, infatti, la mobilità elettrica senza interventi specifici non risolve il problema dell’inquinamento dell’aria, ma semplicemente sposta e concentra l’inquinamento urbano nei luoghi dove viene prodotta l’energia elettrica. Quindi, per affrontare il problema dell’inquinamento in maniera strutturata, si dovrebbero attuare delle misure per incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.


Ma in tutto questo come la The Science of Where è di supporto al processo?
In primis il GIS è fondamentale per definire il piano del posizionamento delle colonnine di ricarica e dei relativi stalli per auto elettriche secondo i bisogni dei cittadini, i limiti urbanistici e la rete elettrica esistente. In tal senso, un esempio virtuoso di ideazione di un processo di decisione partecipativa è il questionario web (su mappe Esri) realizzato da Roma Servizi per la Mobilità che ha permesso di sapere dove sono i luoghi dove i cittadini romani vorrebbero che fossero installate le colonnine di ricarica: https://romamobilita.it/it/punti-di-ricarica-elettrica-proponi-dove-posizionarli.
Il GIS, quindi, è stato utilizzato per pesare i diversi parametri (richieste dei cittadini, rete elettrica e vincoli urbanistici) e definire il posizionamento dei punti ricarica/stalli migliore possibile. Il GIS è usato per definire le aree urbane dove interdire l’accesso ai veicoli non elettrici. Inoltre, in considerazione degli attuali limiti di autonomia delle auto e moto elettriche, in ambito extraurbano il GIS è utile per definire una rete di ricarica che considerando i consumi per tipologia di strada e mappa delle pendenze permetta la libera circolazione di veicoli elettrici anche tra città distanti. Il GIS è anche in grado di fornire le informazioni geografiche che i sistemi di car navigation di auto elettriche possono utilizzare per calcolare correttamente l’autonomia residua in relazione al percorso scelto, il tipo di asfalto, le pendenze, ecc.


Gli strumenti di calcolo del percorso di tipo tradizionale (google map, waze, moovit, ecc.) risultano essere sempre più inadeguati alle richieste degli utenti che vogliono essere guidati non solo lungo il percorso esterno (strade, ferrovie, ecc.) ma anche dentro le stazioni ferroviarie e gli aeroporti. Esiste quindi una soluzione che permetta di pianificare percorsi outdoor e indoor?
Ormai ognuno di noi ha delegato al proprio smartphone il compito di guidarlo da un luogo ad un altro per gli spostamenti quotidiani. Eppure, google map esiste solo dal 2005 e prima del 2010 non esistevano smartphone per tutte le tasche sufficientemente potenti da guidarci step by step in un percorso intermodale. Quindi questa rivoluzione è avvenuta in soli 8 anni e non è assolutamente finita. Noi siamo stati attori inconsapevoli di questa rivoluzione poiché uno degli “ingredienti” principali delle citate applicazioni di calcolo del percorso sono i dati provenienti dai nostri smartphone. I dati GPS provenienti dai nostri smartphone analizzati da complessi algoritmi di Machine Learning e sistemi GIS enterprise generano informazioni sulla presenza/assenza delle strade, sul traffico, sugli incidenti, sulla disponibilità di parcheggio, sugli eventi, ecc. Questi nuovi servizi ci permettono di avere in tasca un vero e proprio sistema di supporto alle decisioni relative alla mobilità individuale. Oggi siamo in grado di valutare in pochi secondi non solo il percorso migliore, ma anche la combinazione di modalità di trasporto più aderente alle nostre necessità.
La nuova frontiera del settore è la possibilità di essere guidati in ambienti outdoor ed indoor in maniera continua. Ad esempio, dal gate di un aeroporto fino ad un binario di una stazione ferroviaria. In effetti, dal punto di vista applicativo non esistono barriere specifiche, tuttavia non esiste ad oggi una applicazione che permetta di erogare tale servizio. Ma quali sono le barriere a questo tipo di applicazione? Le principali barriere sono: la disponibilità delle mappe degli ambienti indoor e gli strumenti di posizionamento indoor. Non esistono banche dati commerciali complete degli ambienti indoor pubblici e/o privati. I diversi player (Google, Here, Tom Tom, ecc.) stanno acquisendo le informazioni, ma le banche dati non sono ancora complete e non esiste un formato standard per questo tipo di informazioni. La situazione relativa ai sistemi di posizionamento indoor è ancora più complessa: non esiste uno standard di posizionamento (wifi, bluetooth, rfid, ecc.) e non esiste un provider del servizio come nel caso del posizionamento outdoor (il sistema GPS).
Esri, nei prossimi mesi, lancerà una soluzione denominata ArcGIS Indoors che permette di creare i dati della rete pedonale indoor, aggiornare e gestire anche in modalità automatica le informazioni relative agli oggetti (ad esempio, un box informativo di una stazione ferroviaria dotato di un beacon bluetooth che comunica la sua posizione ad ogni spostamento) e consentire la consultazione di mappe 3D degli edifici e calcolare il percorso multimodale e multipiano. Infatti, una complicazione della navigazione indoor è la necessità di rappresentare lo spostamento attraverso diversi piani di diversi edifici e quindi la necessità di una rappresentazione 3D di tipo x-ray (vedere attraverso gli edifici). Il sistema è integrabile con altri sistemi di calcolo percorso e permette di utilizzare i modelli BIM per l’acquisizione delle informazioni relative agli edifici. La soluzione ArcGIS Indoors intende soddisfare oltre l’esigenza generale della guida allo spostamento in ambienti indoor, anche esigenze come il controllo degli accessi, la sicurezza degli edifici, la gestione del personale, l’asset management, la manutenzione impianti, ecc.


Spazio ai soci

 

Al via progetto Anas: colonnine per auto elettriche su autostrade

Anas (Gruppo FS Italiane), socio sostenitore di TTS Italia, ha avviato il progetto per l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche nelle aree di servizio delle autostrade gestite sul territorio nazionale.
Il progetto è partito con la pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento delle concessioni delle aree di servizio che prevedono le colonnine di ricarica elettrica veloce sulla A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, sulla A19 ‘Palermo-Catania’ e in 10 aree di servizio lungo le autostrade A90 ‘Grande Raccordo Anulare di Roma’ e A91 ‘autostrada Roma-Aeroporto Fiumicino’.
Attualmente, il servizio di ricarica è già disponibile presso l’area di servizio di Selva Candida Esterna del Grande Raccordo Anulare di Roma, una delle arterie più trafficate d’Italia con picchi di 168.000 veicoli al giorno.
Il servizio di ricarica elettrica sul GRA di Roma e sulla Roma Fiumicino completa un percorso che rientra nell’ambito del “Piano di razionalizzazione della rete delle aree di servizio autostradali” (Decreto Interministeriale MIT/MISE del 7 agosto 2015) e che Anas ha avviato, due anni fa, con l’obiettivo di estendere il servizio in tutte le aree di servizio affidate in concessione lungo la rete autostradale in gestione diretta Anas (in totale 41 impianti).
“Il progetto – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas Massimo Simonini – conferma l’impegno di Anas per lo sviluppo del Piano nazionale per la mobilità elettrica e sostenibile e contribuisce al piano di riduzione delle emissioni di polveri sottili, previsto dalla normativa europea, con ricadute significative in termini di miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nei grandi centri urbani”.
I bandi per il servizio “Oil” prevedono, accanto ai carburanti tradizionali (benzina, gasolio), che i concessionari forniscano anche il servizio di ricarica elettrica veloce dei veicoli in tutte le aree di servizio nonché il rifornimento di GPL e metano (quest’ultimo laddove tecnicamente fattibile).
In particolare, per quanto riguarda il servizio di ricarica elettrica è prevista l’erogazione su colonnine di tipo “multi-standard” che combinano gli standard industriali e le tecnologie di ricarica di potenza elevata (ai sensi del D.lgs. 16 dicembre 2016 n. 257). Queste modalità di erogazione dell’energia garantiscono la compatibilità del servizio con tutte le automobili attualmente sul mercato e di prossima generazione. Le stazioni di ricarica saranno dotate, inoltre, di modem per la connessione a software di gestione, piattaforme di pagamento o sistemi di gestione della rete secondo la funzionalità “smart grid”. La tecnologia adottata renderà le stazioni di ricarica affidabili, sicure, economiche e assicurerà protocolli di interfaccia standard e accessibili a tutti.
“Questo progetto – ha affermato il Presidente di Anas Claudio Andrea Gemme – testimonia la crescente attenzione che Anas rivolge all’ambiente e alla sostenibilità, in linea con le più avanzate normative in materia, e si unisce a un’altra iniziativa: la presenza all’interno delle aree di servizio di isole ecologiche per gli oli esausti. Infatti, nell’ambito delle nuove procedure di affidamento delle concessioni per le ‘Aree di Servizio carburanti’ sono valorizzate le offerte degli operatori maggiormente orientati all’adozione di politiche gestionali innovative in materia ambientale: i rifiuti prodotti nelle nuove aree di servizio confluiranno in un’isola ecologica che comprenderà, oltre ai cassoni per stoccaggi differenziati, anche serbatoi dedicati alla raccolta degli oli esausti”.
Fonte: Strade & Autostrade

 

Kapsch TrafficCom partecipa al progetto pilota dei veicoli connessi in Australia

Kapsch TrafficCom Australia Pty Ltd si è assicurata un contratto biennale per il progetto pilota dei veicoli connessi, il più grande esperimento di Sistemi Cooperativi di Trasporto Intelligente (C-ITS) dell’Australia, promosso dal Dipartimento dei Trasporti del Queensland. Dalla fine del 2019 in poi, il progetto pilota farà uso delle unità stradali di Kapsch, schierate lungo una rete di stazioni ITS dentro e intorno alla città di Ipswich, vicino a Brisbane.
In generale, ci saranno circa 500 veicoli per il trasporto pubblico e privato equipaggiati con tecnologie C-ITS, e 30 dispositivi stradali C-ITS installati su strade e autostrade. Il progetto pilota analizzerà i benefici di un ecosistema con veicoli connessi in termini di sicurezza, gettando al contempo le fondamenta per la futura generazione delle infrastrutture del trasporto intelligente. Nel progetto collaborano il Dipartimento dei Trasporti e il centro di ricerca e sviluppo di Kapsch.
Il progetto pilota include il collaudo di otto casi d’uso di sicurezza, incluse le applicazioni veicolo-infrastruttura (V2I) e veicolo-veicolo (V2V). Questi casi d’uso includono:
> avviso di frenata d’emergenza (V2V)
> avviso di eccesso di velocità nel veicolo (V2I)
> avviso di svolta di ciclisti e pedoni (V2V)
> avviso di lavori stradali (V2I)
> avviso di coda (V2I)
> avviso del mancato rispetto del semaforo rosso (V2I/V2V)
> avviso di semaforo rosso (V2I)
> avviso di stop o rallentamento del veicolo (V2V)
“Come leader dell’industria tecnologica e all’avanguardia nelle applicazioni legate alla mobilità, siamo dediti al supporto delle campagne di sicurezza stradale in tutto il mondo con le nostre innovative soluzioni V2X. Dai veicoli alla strada o al cloud, le nostre soluzioni abbracciano tutti i tipi di risorse connesse allo spostamento su strada, come pedoni, ciclisti o veicoli. La nostra iniziativa strategica Connected Road è essenziale per affermare le nostre competenze nel settore del C-ITS“ ha affermato Alexander Lewald, direttore tecnico di Kapsch TrafficCom.
“Siamo allineati con gli scopi e gli obiettivi del progetto pilota e della politica di sicurezza stradale del Dipartimento dei Trasporti del Queensland. Siamo fiduciosi che lavorando insieme per sviluppare e implementare queste nuove tecnologie in Australia, saremo in grado di ridurre gli incidenti sulle strade del Queensland”, ha aggiunto Soren Tellegen, Vicepresidente Esecutivo di Kapsch TrafficCom Australia.
Kapsch ha una solida e comprovata esperienza negli standard di comunicazione attraverso le tecnologie di pedaggio e un’estesa esperienza nei sistemi C-ITS, ed è stata un interlocutore autorevole nel forum di standardizzazione ETSI e ISO e in gruppi d’interesse in tutto il mondo. Il governo federale australiano e il settore hanno acconsentito ad allinearsi con gli standard europei.
Secondo Mark Bailey, Ministro dei Trasporti del Queensland, lavorare con organizzazioni leader mondiali fornirà al governo del Queensland un’opportunità per dare una dimostrazione degli aspetti legati alla sicurezza delle tecnologie di comunicazione cooperativa e dei veicoli connessi.
“Sono felice che sia stata raggiunta una tappa fondamentale nello sviluppo e consegna di questo progetto, confermando Kapsch come partner nel progetto pilota. Tutte le organizzazioni coinvolte hanno una storia considerevole nella fornitura di progetti ITS di qualità e hanno esperienza nelle aree emergenti dei veicoli connessi”, ha detto il Ministro Bailey.
Fonte: Kapsch


Kria si aggiudica gara per il controllo della velocità

Kria, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Milano per la fornitura e posa in opera di 10 nuovi dispositivi di controllo velocità.
Fonte: TTS Italia

 

Il consorzio formato da Kapsch TrafficCom e CTS EVENTIM è stato ufficialmente incaricato della riscossione pedaggi dei veicoli passeggeri in Germania

Il Ministero Federale Tedesco dei Trasporti e l’Infrastruttura Digitale, in qualità di autorità committente, hanno incaricato ufficialmente il consorzio formato da Kapsch TrafficCom AG, socio ordinario di TTS Italia, e CTS EVENTIM AG & Co. KGaA della riscossione dei pedaggi per veicoli passeggeri in Germania (‘Pkw-Maut’). Dal momento che nessuno degli altri offerenti ha fatto uso dei propri diritti di tutela legale ai sensi della legge sugli appalti pubblici, il committente e l’appaltatore hanno sigillato la loro collaborazione con l’autenticazione notarile il 30 dicembre scorso.
Kapsch TrafficCom e CTS EVENTIM hanno partecipato alla gara d’appalto a livello europeo come consorzio offerente, in modo da combinare le proprie competenze complementari. CTS EVENTIM è un leader internazionale nel settore della vendita di biglietti e dell’intrattenimento dal vivo, mentre Kapsch TrafficCom è un provider riconosciuto a livello globale di sistemi intelligenti per la gestione del traffico. La società operativa sarà una joint venture dove ogni parte detiene una quota del 50%.
Il contratto fra la Repubblica Federale Tedesca e la società operativa comincia con l’aggiudicazione vincolante dell’accordo, e ha un mandato minimo di dodici anni dall’inizio della riscossione del pedaggio per veicoli passeggeri. Il committente ha la possibilità di estendere il contratto una sola volta per un periodo di tre anni o tre volte per un periodo di un anno (cioè fino a un mandato totale di 15 anni).Il volume totale del contratto per il consorzio operativo nel periodo minimo ammonta a quasi 2 miliardi di euro (IVA inclusa).
Fonte: Kapsch


Project Automation si aggiudica tre nuove gare

Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Pozzuoli per l’affidamento della fornitura in noleggio senza riscatto con posa in opera di un sistema automatico di controllo degli accessi alle zone a traffico limitato (Z.T.L.) del Comune di Pozzuoli stesso. Project Automation si è inoltre aggiudicata la gara emessa dal Comune di Sava (TA) per il servizio di locazione, installazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di n. 4 dispositivi automatici fissi rilevazione delle infrazioni del codice della strada.
Infine, Project Automation si è aggiudicata anche la gara emessa dalla Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Rapallo e Camogli — Comune di Rapallo per l'affidamento del servizio di manutenzione del sistema di videosorveglianza urbana per un periodo di 60 mesi, eventualmente prorogabile di ulteriori 36 mesi.
Fonte: TTS Italia

 

STMicroelectronics tra i partner di un progetto integrato per la microelettronica
La Commissione europea ha ritenuto che un progetto integrato notificato congiuntamente da Francia, Germania, Italia e Regno Unito a favore della ricerca e dell’innovazione nel settore della microelettronica, una “tecnologia abilitante fondamentale”, sia conforme alle norme in materia di aiuti di Stato dell’UE e contribuisca a un comune interesse europeo.
STMicroelectronics, socio ordinario di TTS Italia, è tra i partner che rappresentano l’Italia.
I quattro Stati membri erogheranno nei prossimi anni finanziamenti fino a 1,75 miliardi di € a favore di tale progetto che mira a mobilitare 6 miliardi supplementari di € di investimenti privati. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2024 e per ciascuno dei singoli sottoprogetti è previsto un calendario specifico.
Il 30 novembre, la Francia, la Germania, l’Italia e il Regno Unito hanno infatti notificato congiuntamente alla Commissione un importante progetto di comune interesse europeo destinato a sostenere la ricerca e l’innovazione nel settore della microelettronica. La microelettronica consiste in piccoli componenti elettronici generalmente costituiti da materiali semiconduttori come il silicio. I componenti microelettronici di base, comunemente noti come chip e sensori, si trovano in quasi tutti i dispositivi elettronici.
Il progetto di ricerca e innovazione integrata coinvolgerà 29 partecipanti diretti che hanno sede nell’Unione europea o al di fuori di essa. I partecipanti appartengono per lo più al settore dell’industria, ma vi sono anche due organismi di ricerca, che realizzano 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati.
L’obiettivo generale del progetto è di permettere ricerche e mettere a punto tecnologie e componenti innovativi (ad esempio chip, circuiti integrati e sensori) che possono essere integrati in un’ampia gamma di applicazioni a valle, tra cui i dispositivi di largo consumo, come gli apparecchi domestici e i veicoli automatizzati, e gli apparecchi commerciali e industriali, ad esempio i sistemi di gestione per le batterie utilizzate per la mobilità elettrica e lo stoccaggio di energia.
In particolare, il progetto dovrebbe favorire ulteriormente la ricerca e l’innovazione a valle, segnatamente per quanto riguarda il vasto ambito dell’internet delle cose e degli autoveicoli interconnessi e senza conducente.
I partecipanti al progetto e i loro partner concentreranno il loro lavoro su cinque diversi settori tecnologici:
1) chip efficienti sul piano energetico: elaborazione di nuove soluzioni per migliorare l’efficienza energetica dei chip. Ciò ridurrà, ad esempio, il consumo globale di energia dei dispositivi elettronici, compresi quelli installati negli autoveicoli;
2) semiconduttori di potenza: sviluppo di nuove tecnologie di componenti per apparecchi intelligenti, e per veicoli elettrici e ibridi, al fine di aumentare l’affidabilità dei dispositivi finali a semiconduttore;
3) sensori intelligenti: elaborazione di nuovi sensori ottici, sensori di movimento o di campo magnetico, capaci di migliori prestazioni e dotati di maggiore precisione. I sensori intelligenti contribuiranno a migliorare la sicurezza degli autoveicoli, consentendo di reagire in maniera più affidabile e tempestiva per permettere a un autoveicolo di cambiare corsia o evitare un ostacolo;
4) attrezzatura ottica avanzata: sviluppo di tecnologie più efficaci per futuri chip di alta gamma;
5) materiali compositi: sviluppo di nuovi materiali compositi (al posto del silicio) e di dispositivi adatti a chip più avanzati.
I cinque settori tecnologici sono complementari e interconnessi: i chip di norma non vengono venduti da soli, ma sono spesso forniti come parti di un sistema integrato. Tali sistemi richiedono una combinazione di processi e tecnologie che rientrano nei diversi ambiti del progetto. Per questo motivo, i partecipanti al progetto saranno coinvolti in oltre 100 collaborazioni tra i vari settori, in 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati.
Fonte: Commissione Europea

 

Viasat sigla partnership con ANAPA: aperte le porte agli intermediari assicurativi
VIASAT S.p.A. – eccellenza europea nei sistemi di sicurezza infotelematica satellitare e socio ordinario di TTS Italia – e ANAPA Rete ImpresAgenzia – l’Associazione Nazionale degli Agenti Professionisti di Assicurazione – sono liete di annunciare di aver siglato un importante accordo di collaborazione, finalizzato alla diffusione dei servizi telematici a valore aggiunto che consentirà agli intermediari assicurativi di poter costruire soluzioni su misura e offrire maggiore libertà di scelta ai propri Clienti, attraverso prodotti e servizi rigorosamente Made in Italy.
Oggi la telematica gioca un ruolo centrale nell’offerta assicurativa, ma resta ancora troppo legata alla leva dello sconto sulla copertura RCAuto e alle finalità antifrode di grande interesse per le Compagnie, dimenticando spesso la grande opportunità che rappresenta in termini di servizi utili e a valore aggiunto che possono essere apprezzati dagli assicurati. Da queste premesse nasce la collaborazione tra Viasat e ANAPA Rete ImpresAgenzia per mettere a disposizione degli intermediari assicurativi l’offerta ‘Sicuri&Protetti’ che prevede una gamma di soluzioni tecnologiche di assistenza, protezione e sicurezza, grazie alla Centrale Operativa Viasat H24, da veicolare ai propri Clienti, indipendentemente da qualsiasi polizza auto. Tutto questo con il supporto di un partner tecnologico qualificato come Viasat per garantire un’assistenza e formazione continua agli intermediari assicurativi.
Per l’assicurato, oltre ai servizi di Viasat, anche la certezza di aver il pieno e rigoroso controllo sui propri dati che, ai tempi del GDPR, assume un’importanza ancora più rilevante.
“La gamma di prodotti ‘Sicuri&Protetti’, basati sulla tecnologia infotelematica satellitare Viasat, – commenta Valerio Gridelli, AD Viasat S.p.A. – sono in grado di fornire qualunque tipo di supporto all’automobilista: antifurto satellitare, assistenza in caso di guasto o pericolo, allarmi automatici in caso di incidente, dossier telematici per certificare i dati rilevati dal dispositivo di bordo, utili, ad esempio, per contestare una multa o ricostruire la dinamica di un incidente e tanto altro. La massima sicurezza e il massimo risparmio sulla polizza in un’unica soluzione, oltre all’assoluta libertà del consumatore di scegliersi il dispositivo satellitare più adatto alle proprie esigenze”.
“Sono molto soddisfatto che Viasat, azienda leader dei sistemi satellitari, molto nota in Italia anche nel mondo degli intermediari di assicurazione – evidenzia Vincenzo Cirasola, Presidente Nazionale ANAPA Rete ImpresAgenzia – abbia scelto proprio la nostra associazione, per stringere questa importante partnership, che rappresenta un’opportunità riservata in esclusiva ai nostri associati e alla propria rete commerciale. L’obiettivo è offrire al Cliente un servizio non solo finalizzato a usufruire dello sconto sulla polizza Auto, ma anche per la protezione del proprio veicolo e per la sicurezza stradale, offrendo un prodotto di alta qualità tecnologica. Per gli agenti rappresenta, inoltre, un ulteriore allargamento del concetto di consulenza prestata ai clienti e di redditività per la propria agenzia”.
Fonte: Viasat

 

Vitrociset si aggiudica gara per monitoraggio gallerie
Vitrociset, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. per la fornitura in opera, comprensiva della progettazione e messa in servizio, di un sistema di monitoraggio con video analisi termica, atto a monitorare gli accessi nelle gallerie della MM.
Fonte: TTS Italia

 


La Piattaforma degli Enti Locali

 


Bari: fino a 100 euro per lasciare l’auto a casa e usare la bici

“Il nuovo anno si apre con un regalo per tutti gli amanti della bicicletta” scrive su Facebook Antonio Decaro primo cittadino di Bari, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. A guardar bene il bando per l’assegnazione di contributi finalizzati all’acquisto di biciclette per uso urbano non sportivo, infatti, l’Art.6 riporta “I primi 1.000 soggetti maggiorenni beneficiari che ne faranno esplicita richiesta, saranno dotati di un kit per il monitoraggio dei Km percorsi in bicicletta (solo per le biciclette tradizionali). Tali soggetti potranno inoltre beneficiare di un contributo aggiuntivo”.
Bari diventa così la prima città italiana che paga per andare in bicicletta, mutuando di fatto un modello sviluppatosi negli ultimi anni in Francia, Olanda e Danimarca. Certo, per ora il progetto è sperimentale e durerà solo quattro mesi nei quali, grazie a una apposita app che di fatto conterà i chilometri percorsi, gli utenti verranno “retribuiti” con 20 centesimi di Euro a chilometro (per chi utilizza le biciclette tradizionali e 10 centesimi per chi usa quelle a pedalata assistita) con dei paletti abbastanza rigidi per evitare che i baresi si facciano una giornaliera e salutare passeggiata fin sulla Murgia per incrementare il loro “reddito”. Infatti per ogni utente il rimborso chilometrico non potrà in ogni caso superare l’importo di 1 Euro al giorno e un massimale di 25 Euro al mese. L’obiettivo di Decaro, stando al post su Facebook, è quello di far “raddoppiare il numero di biciclette presenti in città”.
Nell’ambito del Progetto “M.U.V.T. – Mobilità Urbana Vivibile e Tecnologica”, il programma nazionale sperimentale per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, è stato pubblicato il bando per l’assegnazione di contributi finalizzati all’acquisto di biciclette per uso urbano non sportivo.
Grazie all’incentivo comunale, sarà possibile acquistare una bicicletta, nuova di fabbrica o ricondizionata, scelta tra i modelli presenti nella lista online che sarà disponibile a metà febbraio sul sito del Comune di Bari. Tali modelli dovranno essere acquistati dal produttore/rivenditore, al prezzo e con lo sconto specificato nella citata lista. Potranno beneficiare dei contributi tutte le persone fisiche residenti nel Comune di Bari, purché maggiorenni.
Il bando in oggetto, disponibile a questo link, rientra in un programma sperimentale di azioni integrate – sia di sostegno della domanda sia di miglioramento dell’offerta di servizi di mobilità – per ridurre l’inquinamento atmosferico derivante dall’utilizzo massivo dell’automobile ad uso individuale.
Fonte: Eco dalle Città


Roma: 425 milioni per la metro dal Ministero dei Trasporti
“Oltre 425 milioni per le linee metro A e B di Roma. Oggi abbiamo firmato con il ministro Danilo Toninelli la convenzione tra Campidoglio e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per il passaggio ufficiale di questi fondi nelle casse capitoline”. Lo annuncia su facebook la sindaca di Roma. Virginia Raggi. “Purtroppo le nostre linee metropolitane e soprattutto la linea A, scontano una vetustà strutturale e impiantistica che causa spesso rallentamenti e blocchi – prosegue la prima cittadina – E questo è inaccettabile. Problemi aggravati peraltro da anni di incuria e abbandono manutentivo. La migliore risposta da dare ai cittadini è intervenire concretamente per l’ammodernamento di queste due linee della metropolitana”.
Raggi promette che le nuove risorse si tradurranno “in metro più sicure ed efficienti, treni in orario, nuovi binari, adeguamento degli impianti elettrici, gallerie e banchine delle stazioni rinnovate. Ecco l’elenco degli interventi: 184 milioni di euro per banchine di galleria, impianti anti-incendio e interventi di adeguamento dell’alimentazione elettrica; oltre 134 milioni di euro per la fornitura di 14 treni per le linee A e B; 66 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del materiale rotabile; 36 milioni di euro per il rinnovo materiale rotabile della tratta Anagnina-Ottaviano; circa 5 milioni di euro per un sistema di controllo del traffico treni e pannelli informativi agli utenti”.
Fonte: Eco dalle Città


Roma: car sharing anche in periferia
Il servizio di car sharing nella Capitale, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, è quasi raddoppiato in quattro anni e nelle intenzioni dell’amministrazione c’è la volontà di portarlo anche in periferia.
La commissione capitolina Mobilità ha presentato nei giorni scorsi un documento che impegna l’amministrazione ad estendere il servizio di car sharing anche nella periferia della città.
Il documento di Roma servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, contiene le nuove linee guida del servizio di car sharing a flusso libero che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe avvicinare gli abitanti delle periferie all’uso delle auto condivise.
Il piano, dunque, prevede il progressivo aumento delle vetture disponibili che, fanno notare dal Camopidoglio, dal Marzo 2014 è passato dalle iniziali 1200 alle attuali 2185 vetture.
“Negli ultimi due anni – ha detto detto l’assessora alla mobilità Meleo commentando il documento licenziato dalla commissione – c’è stato un aumento esponenziale del car sharing in città, sia in termini di flotta che di utenti del servizio. Ci sono tutte le condizioni perchè Roma possa sviluppare il servizio e venire incontro alle esigenze degli operatori e attrarne altri”. In base ai dati presentati, infatti, a dicembre 2015 gli utilizzatori unici erano stati 80.000, a dicembre 2016 circa 87.000 e dicembre 2017 circa 100.000, oggi siamo arrivati a 112.000 al mese.
Concretamente il documento prevede che il Campidoglio si adoperi per garantire agli operatori esistenti (l’auspicio dell’amministrazione è che agli esistenti si aggiungano altre aziende) nuove aree di sosta dedicate al car sharing su nodi intermodali come i parcheggi di scambio, metro e stazioni.
L’impegno dell’amministrazione capitolina è quello di predisporre nel più breve tempo possibile le nuove regole che permetteranno di sviluppare il servizio in modo sostenibile, in sinergia con gli operatori e nell’interesse di tutti coloro che lo utilizzano ogni giorno.
Fonte: Clickmobility


Sardegna: 4 milioni di euro per incentivare la mobilità elettrica nelle PMI del turismo
La regione Sardegna lo scorso 27 dicembre 2018 ha pubblicato un bando con il quale stanzia 4 milioni di euro per incentivare la mobilità elettrica nelle piccole medie imprese.
Il bando è rivolto alle imprese sarde operative da almeno 5 anni nel settore del turismo. Gli interventi consistono nella sostituzione di un veicolo a motore di proprietà dell’impresa richiedente con un veicolo elettrico (full electric), nuovo di fabbrica, della stessa tipologia di quello dismesso e giustificato dalla specifica attività svolta. Il veicolo elettrico acquistato dovrà essere utilizzato al servizio di una sede operativa ubicata nel territorio della Sardegna.
L’aiuto è concesso in regime ‘de minimis’ e consiste in una sovvenzione fino a un massimo del 75% dei costi ammissibili ed entro i massimali stabiliti dal bando per tipologia di veicolo elettrico, pari a 15mila euro per autovettura, 20mila euro per furgone e 25mila euro per pullmino.
L’Avviso predisposto dal Servizio Energia ed Economia verde fissa i termini per la presentazione delle domande dalle ore 9 del 26 febbraio alle 14 del 25 ottobre 2019, con la procedura valutativa a sportello nei limiti della dotazione finanziaria iniziale pari a 4 milioni di euro.
La documentazione può essere consultata sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it) e sui portali SardegnaEnergia e SardegnaProgrammazione.
“Si tratta di un nuovo, importante passaggio del lungo percorso virtuoso avviato nel 2016 dalla Regione sulla mobilità sostenibile”, spiega l’assessora Maria Grazia Piras. “Dapprima ci siamo occupati di tutti gli interventi di efficientamento destinati al settore pubblico. Ora ci rivolgiamo alle imprese del settore privato con l’intento di favorire il ricambio del loro parco auto e ridurre le emissioni: parliamo, dunque, delle Pmi del comparto turistico e dei trasporti, in particolare taxi, car sharing e trasporto collettivo di persone, oltre alle società che gestiscono il cosiddetto trasporto dell’ultimo miglio, le cui auto transitano prevalentemente all’interno delle nostre città”.
“Vogliamo – aggiunge il presidente della Regione Francesco Pigliaru – al più presto una Sardegna in cui anche i turisti possano girare la nostra bellissima isola con macchine elettriche messe a loro disposizione da imprenditori che, grazie a questo bando, troveranno conveniente fare già oggi ciò che altrimenti farebbero tra qualche anno. Anticipare il futuro – conclude Francesco Pigliaru – conviene a tutti noi.”
Fonte: www.trasporti-italia.com


Torino: al via l’avviso per sviluppare una rete di ricarica per veicoli elettrici
Dal 15 ottobre e per i prossimi 12 mesi, gli operatori interessati a sviluppare a Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, una rete di ricarica per veicoli elettrici, accessibile a tutti gli utenti compresi quelli con disabilità motoria possono presentare la propria manifestazione di interesse.
L’avviso, pubblicato lo scorso 28 settembre, prevede che si possa proporre dove installare le colonnine – 200 il numero massimo per ogni soggetto – indicando nella domanda almeno 5 localizzazioni.
Ogni quattro colonnine richieste, un’altra dovrà essere realizzata in uno dei punti indicati dal Comune di Torino come strategici per lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo. L’elenco delle aree dove posizionare le strutture di ricarica terrà conto dei suggerimenti dei residenti che già possiedono un’auto elettrica e di chi, con un impianto vicino a casa al momento di sostituire il proprio veicolo, potrebbe valutare con più interesse la possibilità di acquistare un mezzo elettrico.
“L’obiettivo – spiega l’assessora Maria Lapietra – è ampliare l’offerta di sistemi di mobilità a basso inquinamento e promuovere la diffusione capillare di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici sul territorio, offrendo in questo modo ai cittadini una opportunità di effettuare più agevolmente scelte in favore di sistemi di trasporto a zero emissioni.”
L’Amministrazione esaminerà le richieste pervenute per valutarne l’accoglibilità nelle fasi di realizzazione del progetto. Nelle prossime settimane, secondo la nota diffusa dal Comune, saranno comunicate le modalità con cui i residenti a Torino interessati potranno esprimere preferenze legate al posizionamento sul territorio cittadino della parte di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici indicate dalla Città ai soggetti realizzatori.
Per l’avviso, clicca qui
Fonte: Eco dalle Città


Torino: una app per pedoni distratti
Un’app per evitare ai pedoni distratti dal telefonino di essere investiti mentre attraversano la strada. A breve, verrà sperimentata nel capoluogo piemontese come primo progetto innovativo selezionato da Torino city lab, il gruppo di lavoro di tecnici e docenti universitari voluto dal Comune per valutare le proposte di imprese e startup che scelgono, appunto, Torino come città laboratorio per le proprie idee.
Si tratta di un sistema di infomobility in grado di digitalizzare gli impianti semaforici. Come funziona? Quando ci si trova nelle vicinanze di un incrocio e tenendo conto della posizione del pedone, l’applicazione mostra sul display dello smartphone lo stato del semaforo (se è rosso, giallo o verde) non solo tramite un simbolo visivo ma anche con un segnale sonoro e una vibrazione.
Questo sistema tecnologico, si legge in una nota di Torino city lab, “è in grado di riconoscere il corridoio di attraversamento per raggiungere il semaforo dal lato opposto e raccoglie i dati relativi ai cicli semaforici su server via internet per applicazioni di infomobility sviluppabili in futuro”. Al Comune aggiungono che l’applicazione non servirà solo per richiamare l’attenzione dei pedoni distratti, ma potrebbe essere di grande ausilio anche per le persone ipovedenti.
L’app è stata progettata da una società del torinese che si occupa di elettronica industriale. Entro questo mese, Palazzo Civico dovrebbe individuare su quali strade avviare la sperimentazione, poi sottolinea Paola Pisano, assessore alla Smart city, “spetterà al mercato valutare il successo di questa tecnologia”.
Fonte: l’Automobile

 


TTS in action

 


TTS Italia a Montecitorio per la presentazione del Rapporto su innovazioni tecnologiche e governo della mobilità

SIPOTRA (Società Italiana di Politica dei Trasporti) ha organizzato il 30 gennaio, a Palazzo Montecitorio, la presentazione del Rapporto 2018 “Innovazioni tecnologiche e governo della mobilità”.
La finalità del Rapporto è di mettere insieme, con riferimento ai trasporti, i tanti fronti oggetto di innovazioni tecnologiche, organizzative e negli stili di mobilità, le possibili ricadute di esse, il potenziale impatto sul benessere. Il volume si propone di andare oltre la pura, asettica, ricognizione dell’attuale stato dell’arte dell’innovazione tecnologica e dei cambiamenti della domanda di mobilità, tracciando linee di tendenza con più scenari possibili, analizzando possibili criticità, argomentando che i benefici che se ne possono ricavare dipendono non solo dal corso spontaneo dei mercati ma in gran parte dal governo pubblico, a tutti i livelli, del processo innovativo. Infine formulando proposte, sui numerosi versanti aperti dal cambiamento: istituzionali, programmatori, finanziari, regolatori e di concorrenza.
TTS Italia, rappresentata dalla Presidente Rossella Panero, a discusso di innovazione e governo della mobilità, insieme a: Presidente della Fondazione Astrid; Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti; Politecnico di Torino; Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.


TTS Italia al convegno “PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile” – 18 Gennaio 2019, Verona

Venerdì 18 gennaio 2019 si è svolto a Verona, socio ordinario di TTS Italia, presso il Palazzo della Gran Guardia, il Convegno dedicato al PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) che l’Amministrazione Comunale ha deciso di predisporre quale strategia vincente per lo sviluppo e la mobilità nell’area urbana della città di Verona.
L’evento, organizzato dalla Direzione Mobilità e Traffico del Comune di Verona, si inserisce tra le iniziative che il Comune di Verona ha intenzione di lanciare per ottenere la massima visibilità sul PUMS, particolarmente significativo per la realtà produttiva e socio-economica, e coinvolgere sin da subito la popolazione e le categorie produttive, così come previsto nelle Linee Guida sulla formazione dello stesso emanate dal Ministero delle Infrastrutture.
Si è trattato di un’occasione importante per delineare le future strategie sulla mobilità urbana di Verona e non solo.
La giornata di lavoro ha visto il susseguirsi di interventi istituzionali e tecnici. In particolare, TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Ing. Landolfi, ha preso parte all’evento con l’intervento su “Il ruolo dell’ITS nei PUMS”.

 

 


Ultime dalle Istituzioni

 

Alla Camera ricompare la riforma del codice della strada che, insieme alla soppressione del Sistri su cui sta lavorando il Senato, rappresenta la novità con cui si apre il 2019 sul fronte parlamentare. La legge di Bilancio, approvata lo scorso 30 dicembre, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del giorno successivo (si veda approfondimento in primo piano in questo numero) produrrà ancora molti decreti attuativi, ma intanto il Parlamento volta pagina e torna a parlare di Codice della strada dopo il clamoroso nulla di fatto della scorsa legislatura che aveva portato all’esame dei deputati ben due disegni di legge. La Commissione Trasporti di Montecitorio ha iniziato l’esame in sede referente del ddl “Modifiche al codice della strada”. In realtà si tratta dell’accorpamento di molti ddl, alcuni nuovi, altri ripropongono argomenti già trattati nella scorsa legislatura (C. 24 Brambilla, C. 192 Schullian, C. 193 Schullian, C. 219 Schullian, C. 234 Gebhard, C. 264 Molteni, C. 367 Comaroli, C. 777 Gusmeroli, C. 1051 De Lorenzis, C. 1113 Pagani, C. 1245 Mulè, C. 1366 Maccanti, C. 1368 Scagliusi e petizione n. 38). I relatori sono De Lorenzis (M5S) e Donina (Lega). Nella seduta del 9 gennaio è stato proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni al fine di approfondire le principali tematiche relative al codice della strada nonché l'istituzione di un Comitato ristretto al fine di elaborare un testo unificato ampiamente condiviso da sottoporre all'esame della Commissione plenaria.
Da segnalare al Senato il lavoro congiunto delle Commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici sul ddl di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (A.S. n. 989) che è approdato in aula il 22 gennaio scorso. L'articolo 6 del ddl sopprime il SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti a partire dal 1° gennaio 2019. È abolito anche obbligo di pagamento del contributo per l'iscrizione allo stesso. Lo stesso articolo fa intendere che il Ministero dell’ambiente avvierà un “nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero”. Fino alla piena operatività del nuovo sistema, la tracciabilità dei rifiuti sarà garantita effettuando gli adempimenti cartacei di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del codice dell'ambiente, nel testo previgente alle modifiche apportate dal suddetto decreto legislativo n. 205 del 2010, ma è fatta salva la facoltà di effettuare gli adempimenti con modalità telematiche.
Importante novità sul fronte dell’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma e ferro. L’Autorità per il trasporti (ART) ha indetto una consultazione pubblica per la revisione delle proprie misure che regolano gli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri svolti su strada e per ferrovia.
I soggetti interessati potranno inviare le proprie osservazioni sul testo dello schema di atto di regolazione sottoposto a consultazione entro il 1° marzo 2019. Un’audizione pubblica sarà svolta il 14 marzo 2019 a Torino, presso la sede dell’Autorità.
Il provvedimento posto in consultazione riguarda il settore dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri (TPL) svolti su autobus, filobus, tram, metropolitane e per ferrovia, che genera circa 5 miliardi di spostamenti l’anno, concentrati soprattutto nelle grandi città metropolitane, dove risiede circa il 40% della popolazione italiana.
Novità anche al Ministero dello Sviluppo economico dove sono state avviati i gruppi di lavoro sulla Blockchain e l’intelligenza artificiale al fine di elaborare la strategia nazionale da inviare alla Ue.
Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono stati pubblicati i dati sugli incidenti stradali. La pubblicazione del rapporto “Produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada”, è stata annunciata dal MIT sul proprio sito. Mentre il PON (Programma Operativo Nazionale) ha superato a fine dicembre 2018 la soglia dei 291 milioni di euro di fondi comunitari spesi raggiungendo e superando l’obiettivo. Lo ha comunicato il ministero delle Infrastrutture confermando il percorso virtuoso intrapreso dal Programma, gestito dalla Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali del MIT. Infine, due nomine da segnalare. Il Consiglio dei ministri del 12 dicembre scorso ha proposto Nicola Zaccheo per il dopo-Riggio all’Enac, mentre il 10 gennaio scorso è stato nominato del Cdm Alfredo Principio Mortellaro direttore dell’ANSFISA, l’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie, strade e autostrade.

 


In agenda

 


 

Transpotec Logitec
21-24 Febbraio 2019, Verona
Per maggiori informazioni, clicca qui

 



6th ITS CMS Plugtests
25 Febbraio -1 Marzo 2019, Sophia Antipolis, Francia
Per maggiori informazioni, clicca qui

 


In scadenza

 

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Francia-Boissy-Saint-Léger: Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Francia-Bourg-en-Bresse: Attrezzature per il controllo dei parcheggi
Francia-Meaux: Infrastruttura di rete
Germania-Hannover: Servizi di programmazione di software applicativi
Germania-Monaco di Baviera: Attrezzature di monitoraggio del traffico
Germania-Wismar: Servizi connessi ai parcheggi
Grecia-Salonicco: Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Italia – Bari: Sistemi di videosorveglianza
Italia-Settimo Torinese: Servizi di gestione di parcheggi
Italia-Trento: Servizi di programmazione di software per transazioni commerciali e personali
Paesi Bassi-Duiven: Parchimetri
Polonia-Andrychów: Lavori di costruzione
Polonia-Breslavia: Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Polonia-Varsavia: Tabelloni elettronici
Regno Unito-Leeds: Semafori
Repubblica ceca-České Budějovice: Apparecchi di comando, sicurezza e segnalazione stradale
Spagna-Malaga: Materiali per telecomunicazioni

Via Flaminia 388 - 00196 Roma
Web site: www.ttsitalia.it
Email: redazione@ttsitalia.it
Tel. +39 06 322 7737
Fax +39 06 86 92 9160

Responsabile Editoriale: Olga Landolfi

In redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi

Primo Piano a cura di: Deborah Appolloni



Progetto grafico: Inarea

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