It's Europe
N° 8
Settembre 2023


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L’intervista di Morena Pivetti
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotto del mese
Progetto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
L’intervista di Morena Pivetti

 

“Atac, il passeggero al centro”: questa la strategia del nuovo direttore ICT, Marco Dottore.
“Investiremo per digitalizzare l’azienda e facilitare informazioni, viaggi e pagamenti”

Non tutti sanno che Roma vanta un’infrastruttura di trasporto di assoluta eccellenza in Europa, anche se milioni di italiani la utilizzano con regolarità. Parlo dell’aeroporto Leonardo da Vinci: per cinque volte negli ultimi sei anni lo scalo della capitale ha vinto il Best Airport in Europe Award dell’Airport Council International, l’Associazione mondiale degli aeroporti, nella categoria degli hub oltre i 40 milioni di passeggeri. Ed è proprio da lì, da questa eccellenza del trasporto aereo, che arriva l’ingegner Marco Dottore, da marzo nuovo direttore ICT di Atac, la Spa del trasporto pubblico locale di Roma, nonché responsabile per la transizione digitale e Chief Information Security Officer dell’azienda, dopo essere stato selezionato attraverso un bando di concorso.

Cinque giorni dopo il suo ingresso a via Prenestina gli hacker russi gli hanno dato il benvenuto con un attacco informatico che ha mandato offline il sito web di Atac, impedendo l’accesso a internet e azzerando le informazioni al pubblico. “Negli anni, anche per la situazione finanziaria dell’azienda, che sta uscendo dalla fase di concordato preventivo, non si erano potuti fare gli investimenti necessari a difenderne il perimetro – racconta Dottore –. Nonostante tutto, l’azienda ha reagito bene: abbiamo gestito l’emergenza grazie all’impegno di tutti e all’aiuto che è subito scattato da altre società di Tpl. Poi siamo corsi ai ripari e abbiamo prontamente attivato misure per proteggere l’infrastruttura informatica e prevenire le intrusioni, che restano il rischio costante legato alla digitalizzazione, anche con servizi esterni attraverso la Consip e con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e della Polizia Postale”. Da allora Atac non si è più fatta “bucare” dai pirati informatici.

 


La prima domanda, d’obbligo, a Marco Dottore – romano, 37 anni, un curriculum che si è arricchito di incarichi di sempre maggiore responsabilità, prima in Selex poi, dal 2014 al 2015, in Accenture, con una puntata di sei mesi a Dubai e ad Abu Dhabi, e infine dal 2015 in Aeroporti di Roma dove era responsabile per il mondo Telco dello scalo, fino all’approdo in Atac – è come mai abbia scelto questo salto dal segmento più liberalizzato e a mercato internazionale del trasporto, l’aereo, al segmento più dipendente dalla pubblica amministrazione e dai finanziamenti pubblici (oltre che dalla politica), il trasporto pubblico locale.
La sfida che mi è stata proposta mi ha affascinato. Fiumicino muove circa 45 milioni di passeggeri l’anno, in gran parte leisure, in parole povere vacanzieri. Atac 900 milioni di persone, che io definisco ‘city users’, ovvero che usano il servizio quotidianamente per arrivare in orario al lavoro, a scuola, a un appuntamento, a una visita medica. Persone per lo più stressate dalla complessità della vita nella metropoli, per estensione territoriale la più grande d’Europa. Riuscire a trasferire le best practice implementate negli anni in aeroporto, in ambito ICT, alla mobilità locale è una gran bella prova. In un contesto in cui l’operatore che fa correre metropolitane, tram e bus, che ha in carico stazioni e pensiline, è il gestore ma non il soggetto deputato anche alla progettazione della rete. Quindi l’infrastruttura cittadina su cui si muovono i nostri mezzi è disegnata da altri, non consentendoci in misura strutturata di intervenire a monte del processo. Sarebbe auspicabile modificare il modello, con un coordinamento dei diversi soggetti, già nella fase di pianificazione delle infrastrutture a supporto del servizio di trasporto locale. A questo si aggiunge l’incertezza di un contratto di servizio con l’amministrazione capitolina per ora prorogato al 31 dicembre di quest’anno e che dovrebbe successivamente avere una durata di quattro anni. Che ci permetterebbe di programmare i nostri interventi.

Atac sta proprio ora mettendo fuori la testa - grazie ad un cambio di passo, anche guidato da nuovi vertici aziendali e a prime linee del management rinnovate e alcune provenienti da fuori - da una crisi che l’ha portata sull’orlo del burrone. Conta 10.200 dipendenti di cui 150 impiegati nell’ICT, ma sconta stratificazioni organizzative successive: prima azienda unica dell’intera rete della capitale, poi spacchettata in tre, infine di nuovo riunificata. Stratificazioni che condizionano i sistemi informatici di cui si è via via dotata e quindi la mancanza di una visione del lungo periodo.
Stiamo uscendo dal concordato fallimentare e grazie al Piano di Ripresa e Resilienza e ai fondi stanziati per il Giubileo del 2025 nonché ci auguriamo per abbiamo le risorse per investire e portare a casa i risultati. Dobbiamo approfittare di questo momento storico favorevole. Il gran lavoro fatto dal mio predecessore, Francesco Amendola, ha lasciato una buona base di partenza. Abbiamo una lista importante di progetti per il Giubileo, che è già domani, a partire dal rinnovo delle diverse flotte, nuovi bus, nuovi tram, nuovi treni. Come ICT faremo la nostra parte.

Quale strategia vi muove?
Da subito ho scelto di mettermi il cappello dell’utente, che in Atac amiamo chiamare Cliente e io in particolare Passeggero. Il passeggero va messo al centro della nostra azione, dobbiamo facilitargli la vita, accompagnarlo in tutte le fasi del viaggio, gestire il processo: dalla pianificazione all’acquisto del titolo, all’esecuzione, all’arrivo fino al post viaggio. L’ICT deve mettersi al servizio del marketing e del commerciale, come della comunicazione aziendale. Il nostro sistema di vendita risale al 2001 ed è obsoleto: dobbiamo passare da un sistema ‘card based’, com’è ora, cioè dal biglietto e dall’abbonamento cartaceo, all’’account based’, ovvero a un sistema basato sul Passeggero. Naturalmente nel rispetto della privacy. Con questa filosofia abbiamo gestito la decisione del Comune di attivare l’abbonamento annuale all’intera rete scontato a 50 euro per i giovani under 19. Siamo arrivati a più di 45mila tessere in pochi giorni. Una scelta che ha anche l’obiettivo di abituare i giovani all’uso del mezzo pubblico, in un’ottica di sostenibilità e al contempo di fidelizzare il più possibile la totalità dei nostri target di clientela spostando la scelta sempre più verso l’abbonamento, anziché il pagamento “a consumo”.

Strategia di cui fa parte il “Tap&Go”, ovvero la possibilità di pagare il biglietto in modalità contactless con carte di credito, debito e prepagate, introdotto dal 2019 sulle linee metropolitane e da febbraio del 2023 è stato esteso a tutti i mezzi di superficie.
Aumenta la semplicità di accesso al viaggio, in particolare per non residenti e turisti, ed è un potente alleato nella lotta all’evasione: non ci sono più scusanti. Il prossimo passo è l’upgrade e l’omogeneizzazione dell’informazione e assistenza al pubblico, compresi tutti i canali social di Atac, partendo dal canale Twitter …ops X scusate… che conta oltre 350K follower attivi, il primo in Europa tra i canali di informazione in tempo reale di Trasporto Pubblico, e le varie fan page di Facebook e Instagram, fino al canale di assistenza WhatsApp, che deve essere sempre più diffusa e di facile accesso. Naturalmente, con i numeri che abbiamo, è necessario l’ausilio della tecnologia affinché i vari canali siano gestiti e armonizzati attraverso una centrale unica che consenta di interagire su larga scala, in tempo reale e con un unico tono di voce seppur mantenendo, per ciascun canale, la propria peculiarità comunicativa legata alla target audience specifica. In termini di nuova relazione con il cliente, una grossa mano ce la darà il project financing con cui doteremo la città di circa 850 tra pensiline smart e paline elettroniche, di cui almeno 30 touch screen, quadruplicando il parco attuale. Roma è prima in Europa per questo tipo di investimento ed una fermata su otto sarà di fatto ‘parlante’. Per il Giubileo abbiamo l’obiettivo di omogeneizzare i validatori attuali così da renderli tutti uguali e approntare la nuova App Atac, che consentirà di accedere a tutti i servizi e sarà accessibile in ottica servizi MaaS, della Mobility as a Service, che Roma Capitale sta sperimentando.

Insieme al marketing, alla commercializzazione e alla digitalizzazione dei titoli di viaggio, l’altra grande sfida che attende Atac nel costruire la propria architettura tecnologica è quella che potremmo definire del “dato”.
Conoscere come si muovono i viaggiatori, monitorare i flussi, chi sale e scende dall’autobus o dalla metro, i percorsi abituali o saltuari, gli orari di utilizzo consentirà ad Atac in primis di modulare la propria politica tariffaria. A Milano come a Londra i prezzi delle corse e degli abbonamenti dipendono dalla zonizzazione, dalle fasce orarie: per noi queste città sono benchmark a cui tendere. In altre ancora si sono introdotti titoli di viaggio ad hoc per i turisti, come a Venezia. In seconda battuta i dati, adeguatamente analizzati ed elaborati, serviranno all’amministrazione capitolina per pianificare meglio, con una maggiore aderenza ai bisogni di mobilità dei propri cittadini la rete, la frequenza, le fermate del trasporto pubblico.

Quali le difficoltà che sta incontrando?
Abbiamo bisogno di innescare un processo di cambiamento interno, attivare la collaborazione fattiva dei dipendenti, motivarli, anche intervenendo sull’organizzazione: dobbiamo ridisegnare il modello operativo, con un’enorme opera di trasformazione. Quel che facciamo per Atac da romani lo facciamo per la nostra città, lo facciamo per noi stessi. Possiamo essere gli attori del cambiamento del luogo in cui viviamo: un’opportunità unica, un privilegio emozionante. Quindi in parallelo agli investimenti in tecnologia per digitalizzare compiutamente l’azienda, che faremo, dovremo investire anche sulle risorse umane dell’azienda, formarle, aggiornarle.

In conclusione?
Tutti noi di Atac stiamo lavorando per aumentare la credibilità dell’azienda: l’ICT può diventare il motore abilitante del cambiamento. Insieme al lavoro delle altre direzioni. Serviranno quattro, cinque anni ma possiamo davvero trasformare Roma, lasciandoci contaminare dalle best practice degli altri. La collaborazione con le aziende di Milano e Napoli sta producendo ottimi frutti. Restando con i piedi per terra sono convinto che ci sia una volontà comune di fare bene. Di vincere la sfida nel trasporto pubblico locale. Atac: men at work.

Chi è Marco Dottore. Marco Dottore, 37 anni,  è  l’attuale Dirigente Responsabile della struttura ICT di Atac spa per cui riveste anche il ruolo di CISO (Chief Information Security Officer) e di Responsabile per la transizione al digitale. Dal 2015 a marzo o 2023 ha lavorato per Aeroporti di Roma ricoprendo diverse posizioni con responsabilità crescenti fino all’incarico di responsabile Projects & Data Center nell’ambito del potenziamento della funzione Technology del gruppo ADR, diventata strumento abilitante per accelerare i programmi del gruppo relativi a qualità del servizio, efficienza delle infrastrutture e performance commerciale. Dal 2014 al 2015, Marco Dottore ha ricoperto il ruolo di Infrastracture Consultant / Network Team lead in Accenture, leader globale nella consulenza, dove si è confrontato con realtà primarie del settore Telco nella gestione di progetti di trasformazione in ambito reti e cloud in Italia e all’estero (Telecom Italia a Roma ed Etisalat a Dubai). Dal 2011 al 2013, è stato Network Systems Engineer presso Selex ES S.p.A. dove ha gestito progetti disegno ed implementazione delle infrastrutture di rete poste alla base di sistemi mission critical a servizio del controllo del traffico aereo (ATC) e del traffico navale (VTS), in Italia e all’estero. Nella prima metà del 2011 ha ricoperto il ruolo di Software Engineer presso MBDA come consulente per il design e lo sviluppo di sistemi di comando e controllo a servizio dell’industria dei sistemi di difesa militare. Nel novembre del 2010 ha conseguito la Laurea Magistrale con lode in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università La Sapienza di Roma.Nel dicembre del 2008 ha conseguito la Laurea Triennale con lode in Ingegneria Elettronica presso l’Università La Sapienza di Roma.

 
Istituzioni & Policy

Alla Camera si avvia la discussione su una risoluzione in materia di trasporto pubblico locale, e si prosegue quella per la valorizzazione del sistema portuale nazionale.
Il Senato, invece, ha iniziato i lavori sulla Proposta di indagine conoscitiva sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche proposte dalla Conferenza unificata al testo del DDL e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Tra le principali novità, gli autovelox e il loro posizionamento al fine di regolamentarne al meglio l’utilizzo, oltre alla proposta di aumentarne la sanzione pecuniaria nei confronti di chi viola i limiti di velocità.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale nei giorni scorsi ha pubblicato la Graduatoria provvisoria relativa all’ampliamento di MaaS4Italy a livello regionale sempre in ottica di digitalizzazione dei trasporti.
Firmato dal MIT, insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) il decreto interministeriale destinato a sostenere le aziende che gestiscono i servizi di trasporto pubblico locale in Italia. Il decreto prevede l’assegnazione di 350 milioni di euro, suddivisi tra il 2023 e il 2024, per coprire i minori ricavi accumulati fino al 31 marzo 2022
Online anche il provvedimento che ripartisce oltre 404 milioni di euro quale anticipazione dell’80% delle risorse destinate al concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario.
Dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con l’obiettivo di sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale, 300 milioni di euro a valere sul “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”. Le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale potranno chiedere agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto.
Inoltre, a partire dal 18 ottobre, le micro, piccole e medie imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna potranno presentare domanda per le agevolazioni previste dalla misura Investimenti sostenibili 4.0. Il MIMIT ha infatti stanziato 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027 per incentivare investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili che facciano ricorso alle tecnologie digitali.
Il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato il 21 settembre 6,3 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per sostenere numerosi settori, tra cui quello del trasporto urbano, dei collegamenti ferroviari, con lo scopo di ridurre la congestione stradale.
Il 25 luglio, il Consiglio europeo ha adottato un nuovo atto legislativo per un maggior numero di stazioni di ricarica e di rifornimento in tutta Europa: nei prossimi anni in tutta Europa sarà allestito un maggior numero di stazioni di ricarica e di rifornimento per i combustibili alternativi, il che consentirà al settore dei trasporti di ridurre in modo significativo la sua impronta di carbonio.

Socio del mese

Il futuro della smart mobility e dell'IoT secondo Targa Telematics


Con il perfezionamento lo scorso maggio del closing dell’acquisizione del 100% di Viasat Group da parte di Targa Telematics, è nato uno dei principali player globali nell’ambito dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e servizi digitali per la mobilità connessa. Una tech company contraddistinta da un forte presidio in otto Paesi europei chiave – Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Polonia, e Romania – a cui si aggiunge anche una filiale in Cile. “Un'operazione – commenta Nicola De Mattia, fondatore già negli anni 90 di start-up per lo sviluppo di nuove tecnologie e Amministratore Delegato di Targa Telematics – che potenzia ulteriormente la nostra leadership nel mercato italiano ed europeo, ampliando l'offerta di tecnologie innovative nell'ambito di progetti con un respiro sempre più trasversale e internazionale”.

Cosa vi ha spinto a scegliere un’azienda storica come Viasat per proseguire il vostro percorso di crescita?
L’operazione ci ha permesso nel concreto di fare un salto importante in termini di dimensioni, di presenza estera e di estensione del nostro presidio su alcuni segmenti chiave di mercato. Sono senza dubbio elementi cruciali per continuare a rafforzare il nostro posizionamento competitivo e offrire così ai nostri clienti con presenza internazionale un referente unico in grado di supportare i loro progetti globali. Consolidiamo quindi la nostra presenza e potenziamo la nostra capacità di intervento a supporto delle loro esigenze in maniera omogenea su tutti i loro mercati. Di fatto, ciò rappresenta una grande semplificazione per i clienti: risolverà le eventuali problematiche di integrazione ed estenderà l’eccellenza nelle tecnologie e nei servizi per la mobilità di Targa Telematics ovunque in ambito continentale. Oggi, siamo in grado di operare su progetti di carattere internazionale, in forte coordinamento con i team locali, per garantire ai clienti nuove e sempre più innovative e complete soluzioni per la mobilità del futuro, e non solo.

Qual è l’obiettivo nel lungo periodo?
Questa operazione colloca Targa Telematics, a livello europeo, in seconda posizione per dimensioni e fatturato nello specifico comparto della mobilità connessa. Nei prossimi anni, esploreremo ulteriori opzioni strategiche con l’obiettivo di raggiungere il primato di questa industry con una prospettiva sempre più globale. Certamente, nel lungo periodo, il progetto industriale guarda al Nord America, il mercato più importante in termini di dimensioni e innovazione tecnologica. Uno scenario che permetterà al gruppo di diventare la prima azienda loT automotive realmente globale.

Quali impatti avrà la smart mobility sulle persone e sullo sviluppo della tecnologia?
La smart mobility, con tutti i servizi annessi e connessi, farà in modo crescente parte delle nostre vite e del nostro lavoro. Ecco perché in questo settore il valore del dato rappresenterà sempre più l’elemento fondamentale nei prossimi anni. In questo scenario, la differenza la faranno i player con l’expertise, la dimensione e la forte capacità di innovazione. Aziende che abbiano – come noi – investito in modo deciso per fornire soluzioni in grado di creare valore tangibile e misurabile per i clienti, trasformando i dati, nelle loro opportune elaborazioni, in decisioni, ottimizzazione dei processi, eccellenza nei servizi operati verso i clienti finali, competitività e velocità nell’evoluzione delle proprie offerte sul mercato. In estrema sintesi, si tratta della differenza tra essere vincenti sul mercato e non esserlo.

Prodotto del mese

Monitora e prevedi il traffico in tempo reale con PTV Flows

Avere un software di gestione del traffico è essenziale per le città e le autorità stradali che desiderano migliorare il flusso del traffico, ridurre gli ingorghi e gestire per tempo gli incidenti. Tuttavia, il mantenimento dei tradizionali sistemi di gestione del traffico può comportare costi elevati e il monitoraggio manuale può essere difficile, dispendioso in termini di tempo e di personale. Per fornire una soluzione a questo problema, PTV Group ha sviluppato PTV Flows, una soluzione, efficace e semplice per la gestione del traffico in tempo reale.

Ma cos’è PTV Flows?
PTV Flows è una soluzione cloud-based per la gestione del traffico in tempo reale che sfrutta algoritmi di machine learning, e genera allarmi automatici per il monitoraggio. PTV Flows consente alle città e alle autorità stradali di ottimizzare la gestione del traffico senza la necessità di risorse estese o infrastrutture complesse. Può essere utilizzato anche da una sola persona, senza la necessità di una formazione approfondita.

Caratteristiche principali

Visualizzazione del traffico: PTV Flows visualizza le condizioni del traffico su una mappa, aiutando a vedere dove si verifica la congestione e a prendere decisioni informate sulla gestione del traffico.
Previsione del traffico: PTV Flows può prevedere le condizioni del traffico fino a 120 minuti in anticipo. Ciò aiuta gli operatori a pianificare e mitigare la congestione, anche prima che si verifichi. La previsione, basata su algoritmi di machine learning, non necessita di intervento umano per la calibrazione e si auto aggiorna periodicamente sulla base dei dati ricevuti.


Con PTV Flows è possibile sapere in anticipo come evolverà il traffico


Avvisi automatici via e-mail:
PTV Flows può inviare automaticamente avvisi via e-mail quando vengono soddisfatte determinate condizioni critiche nei corridoi. Ciò aiuta gli operatori del traffico a rimanere informati sulle condizioni del traffico, anche quando siano impegnati in altre attività. Queste email automatiche possono essere inserite in un workflow che permetta ad esempio di automatizzare un cambio di piano semaforico o di pubblicare le informazioni sulla congestione sui canali di comunicazione prescelti per informare il pubblico (es. Twitter)
Monitoraggio dei corridoi: PTV Flows consente di monitorare le prestazioni di specifici corridoi grazie alla creazione di KPI. È così possibile analizzare cosa sta per succedere o cosa è successo di recente grazie a soglie di avviso visuali e grafici che permettono di analizzare l’andamento del traffico e capire dove si originino le principali criticità.


Creazione dei KPI in PTV Flows


Reporting:
PTV Flows supporta l’analisi storica delle prestazioni del traffico. Ciò aiuta gli operatori a misurare l'efficacia delle loro strategie di gestione del traffico, a segnalare il livello di servizi raggiunto e a pianificare i cambiamenti in base a quanto accaduto.
API: PTV Flows permette anche l’integrazione delle sue funzionalità con sistemi di terze parti grazie alle API REST di cui è provvisto, che permettono di esportare la previsione del traffico e il calcolo dei KPI

Qual è il target?
PTV Flows è adatto alle città e alle autorità stradali che cercano una soluzione per la gestione del traffico real-time pronta all'uso ed efficace, poiché richiede minor impegno del personale, nessuna complessa infrastruttura IT o acquisto di hardware da parte del cliente, e ha tempi di implementazione notevolmente ridotti (meno di un giorno per far partire il l’istanza del prodotto su un’area scelta). Per gli stessi motivi altri potenziali target sono i gestori di hub aereoportuali o di eventi (congressi, fiere, stadi) che necessitano di gestire e monitorare l’area di interesse per ottimizzare l’ingresso e l’egresso dalla stessa. Al contempo PTV Flows permette anche l’integrazione delle sue funzionalità con sistemi di terze parti grazie alle API REST di cui è provvisto.

Per ulteriori informazioni su PTV Flows o per richiedere una demo potete contattarci sul nostro sito: https://www.ptvgroup.com/it/prodotti/ptv-optima#contatti.

Progetto del mese

Nella città di Roma partono le attività di UPPER, un progetto dedicato al TPL

UPPER (UNLEASHING THE POTENTIAL OF PUBLIC TRANSPORT IN EUROPE) è un progetto della durata di 48 mesi, coordinato da UITP e finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione Horizon Europe.

Il progetto mira a favorire una rivoluzione del trasporto pubblico rafforzandone il ruolo nel campo della sostenibilità, guidando la transizione verso una mobilità a emissioni zero con l’obiettivo di aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico del 30% e la soddisfazione dell’utente del 25%.

Per ottenere questi traguardi, verranno testate una serie di 84 misure "push & pull" e, a integrazione di esse, verranno sviluppati una serie di tool di supporto nelle diverse fasi della progettazione e attuazione al fine di garantire gli obiettivi previsti, tra cui la partecipazione dei cittadini, analisi dei comportamenti, impatto e definizione di nuove politiche, trasferimento di conoscenze e scalabilità.
Il modello del progetto UPPER è costruito attorno ai 5 assi di innovazione della mobilità, in cui l'innovazione deve essere messa al servizio delle città:
1. Mentalità e cultura: percezione dell'accessibilità, soddisfazione degli utenti, concetto di libertà, Maslow applicato al TPL, status del TPL, TPL come portatore di cultura;
2. Pianificazione della mobilità urbana: capacità di strutturare lo spazio a livello regionale, locale e iperlocale, il TPL come punto focale dello sviluppo urbano e dell'attività economica, la combinazione di infrastrutture e servizi;
3. Ecosistema dei servizi di mobilità: intermodalità, MDMS, ecosistema digitale, sistema di eMobility, first mover nell'automazione;
4. Gestione della rete stradale: gestione delle priorità (semafori), regolamentazione degli accessi, regolamentazione e monitoraggio delle zone a basse emissioni, gestione dei parcheggi;
5. Governance democratica: governance multistakeholder e multilivello, TPL come motore di inclusione, ritorno sociale sugli investimenti di capitale a lungo termine e sulla spesa per le entrate.

Il progetto prevede attività in 10 città e regioni, suddivise in 5 Living Lab, tra cui Roma, Valencia, Versailles Grand Parc - Île de France, Oslo, Mannheim e 5 twinning cities: Lisbona, Lovanio, Budapest, Salonicco e Hannover. Il consorzio, inoltre, vede la partecipazione di un totale di 41 partner, tra esponenti delle città/regioni e partner tecnologici.

Per quanto riguarda le attività del pilot di Roma, il progetto ha l’ambizione di aumentare la quota modale del trasporto pubblico e la soddisfazione dei clienti, nonché promuovere la creazione di zone a emissioni zero a partire dal centro città verso la periferia, secondo una tabella di marcia e nuovi schemi UVAR definiti dalla città.


Inoltre, dal 3 al 5 ottobre si terrà a Roma, il primo degli Hackathon promossi dal progetto, e c’è tempo fino al 30 settembre per partecipare! Organizzato da UITP, Euro Cities, Y4PT, Roma Capitale, Roma Servizi per la Mobilità, TTS Italia, Roma Idea e Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, l’Hackathon aderisce all’obiettivo principale del progetto UPPER: guidare una rivoluzione del trasporto pubblico che rafforzerà il suo ruolo di fiore all’occhiello della sostenibilità e dell’innovazione della mobilità nelle città. UPPER sta inoltre contribuendo fortemente agli obiettivi della Cities Mission della Commissione Europea, supportando le sue città pilota nella transizione verso una mobilità a emissioni zero, che diventerà la pietra miliare della neutralità climatica entro il 2030. L’Hackathon è un evento per team multinazionali e multidisciplinari per fare brainstorming e sviluppare soluzioni innovative per collaborare alla trasformazione del trasporto pubblico, concentrandosi su 2 sfide locali:
▪ Gestione della mobilità scolastica
▪ Accessibilità a 360º

TTS Italia partecipa attivamente nelle attività di progetto supportando soprattutto il Comune di Roma e Roma Servizi per la Mobilità.

In particolare, le attività in cui TTS Italia è coinvolta nel pilot di Roma sono diverse e riguardano la valutazione, la pianificazione e lo sviluppo di un’infrastruttura incentrata sull’utente e l’individuazione di soluzioni innovative volte al cambiamento comportamentale; sarà coinvolta, inoltre, nell’integrazione di misure e strumenti e dimostrazione su larga scala del living lab e nella valutazione degli impatti.

Infine, TTS Italia è coinvolta nelle attività di dissemination ed exploitation del progetto.

Dai nostri associati

A4 Holding e Fastned assieme per una mobilità sempre più sostenibile in autostrada
Un ulteriore deciso passo per incrementare i servizi autostradali in favore della mobilità sostenibile, arricchendo la strategia in materia di sostenibilità di A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce in Italia 235 km di autostrade a Nord Est, e permettendo così a centinaia di veicoli elettrici ogni giorno di poter essere ricaricati rapidamente in autostrada.
Questo il risultato dell’accordo siglato fra A4 Holding, la sua controllata A4 Trading (attiva da quasi vent’anni nei servizi connessi alla mobilità lungo la A4 Brescia-Padova e l’A31 Valdastico) e Fastned, leader europeo nella costruzione di impianti di ricarica rapida per veicoli elettrici.
L’intesa raggiunta prevede la costruzione della prima stazione di ricarica rapida di Fastned in Italia che avrà una dotazione di 8 charging point (estendibili successivamente a 16), con possibilità di erogare fino a 400 kW e che permetteranno in soli 15 minuti di fruire di energia utile a percorrere fino a 400 km.
L’innovativa stazione drive-through con tettoia solare, la prima di questa tipologia nel Nord Italia, verrà realizzata entro il 2024 presso gli spazi di Truck Park Brescia Est nell’area di Castenedolo, dove sorge l’autoparco più ampio d’Europa.
In A4 Brescia-Padova sono già presenti 13 colonnine di ricarica (un quarto delle quali dotate di ricarica ultraveloce) in sei diverse aree di servizio e i piani di sviluppo di mobilità sostenibile di A4 Holding prevedono l’installazione di altri 22 punti di ricarica entro il 2024, otto dei quali grazie a questo intervento e alla tecnologia messa a disposizione da Fastned.
Una partnership che si inserisce nel fitto programma di iniziative legate alla sostenibilità ambientale che A4 Holding sta portando avanti per il triennio 2022-2024 e che intende sostenere la transizione verso una mobilità più sostenibile e con minori emissioni di carbonio, promuovendo lo sviluppo di servizi a supporto della mobilità elettrica anche per i viaggi a lunga in ambito autostradale.
“La transizione energetica verso un modello di mobilità pulita e sostenibile è uno degli assi fondamentali della nostra strategia ESG – è il commento del Presidente di A4 Holding, Gonzalo Alcalde -. Siamo molto soddisfatti di questa partnership con Fastned che ci permette di ottimizzare ulteriormente il nostro percorso al fianco degli automobilisti nelle loro scelte di mobilità elettrica e sostenibile sulle nostre autostrade. Questa nuova stazione di ricarica rapida consentirà alla nostra azienda non solo di incrementare l’offerta di stazioni di ricarica elettrica sui 235 km di autostrada di nostra competenza, ma anche di compiere ulteriori progressi nelle nostre performance ambientali, sociali e di governance, valorizzando ulteriormente i risultati e gli sforzi compiuti in tema di riduzione delle emissioni e decarbonizzazione”.
“Iniziare le nostre attività in Italia, l’ottavo Paese sulla mappa di Fastned, significa molto per Fastned e per me personalmente. Undici anni fa abbiamo fondato Fastned con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura europea di stazioni di ricarica rapida. Ora, l’aggiunta dell’Italia al nostro elenco di Paesi è un’altra grande pietra miliare per Fastned”, ha dichiarato Michiel Langezaal, CEO di Fastned. “Siamo estremamente felici di collaborare con il Gruppo A4 Holding per offrire agli automobilisti la migliore esperienza di ricarica, incoraggiando molte più persone a passare alla guida elettrica. Ci auguriamo che la nostra prima stazione in Italia ne porti molte altre lungo le strade italiane, come anche nelle principali città negli anni a venire”.

Fonte: A4 Holding

CIRCLE Group: contratto da circa € 135.000 con ulteriore porto leader del Mediterraneo orientale
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato dalla PMI Innovativa Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – ha siglato un contratto con un ulteriore porto leader del Mar Mediterraneo orientale.
Il valore della commessa è di circa € 135.000 e la durata dell’incarico di 9 mesi.
Forte del proprio know-how nell’ultimo miglio portuale, CIRCLE affiancherà il porto in questione nello sviluppo di nuovi Port Community Services mirati a ottimizzare la componente intermodale e di autotrasporto.
Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE, commenta la notizia: “È un vero piacere essere considerati strategici per i maggiori attori portuali, per la fluidificazione dei flussi in entrata e in uscita dai porti e, più in generale, per i player della logistica internazionale nel loro percorso di crescita e innovazione digitale, coerentemente con la nostra roadmap strategica Connect 4 Agile Growth”.

Fonte: CIRCLE Group

CIRCLE Group: nuove commesse, contratti e accordi
Un nuovo porto del Mediterraneo si è aggiunto al cospicuo panel di utilizzatori delle soluzioni di “Port Community System” progettate e sviluppate da CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia.
Il valore del contratto è di circa € 130.000 per un periodo di riferimento di 9 mesi.
La commessa contribuisce ad accrescere il numero di porti in cui CIRCLE è presente, direttamente o attraverso le competenze specifiche delle singole società del Gruppo, con propri progetti e servizi, nel solco del piano di sviluppo di una logistica predittiva, federativa e sostenibile tracciato dalla roadmap Connect 4 Agile Growth.
Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE, ha commentato come segue il nuovo incarico ottenuto: “In questa fase di grande vivacità stiamo raccogliendo i frutti del lavoro di anticipazione delle opportunità connesse all’applicazione al settore della portualità di procedure digitali, ottimizzate, integrate e interoperabili, sul cui sviluppo abbiamo investito da anni e attorno alle quali stiamo continuando a rafforzare ed espandere il nostro posizionamento competitivo creando delle sinergie strategiche sempre più significative”.
Inoltre, è stata resa nota la firma di un nuovo contratto con un primario operatore multimodale europeo per il supporto allo sviluppo di servizi digitali (anche aeroportuali) e doganali innovativi.
Il valore del contratto supera € 510.000 e la sua durata è di 18 mesi, con clausola di ulteriore rinnovo automatico annuale.
Questa commessa deriva dalla grande esperienza maturata dal Gruppo nella fornitura di servizi digitali e doganali innovativi e dal know-how acquisito su temi specifici quali le procedure Import, Transito ed Export, i Fast Corridor, il progetto S.U.DO.CO, come spiega Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE Group: “CIRCLE è il partner completo per assistere gli operatori della catena logistica multimodale nella necessità di semplificare, ottimizzare e combinare in un unico flusso informativo le procedure aeroportuali, multimodali e doganali”.
Il progetto legato al contratto in questione costituisce un ulteriore avanzamento all’interno della roadmap Connect 4 Agile Growth che punta a connettere tutti gli stakeholder della Supply Chain in una logica full digital, green e federativa.
Firmato anche un nuovo contratto con un porto leader del Mar Mediterraneo orientale.
Il valore della commessa è di circa € 100.000 e la durata dell’incarico di 8 mesi.
Forte del proprio know-how nell’ultimo miglio portuale e ferroviario, CIRCLE fornirà una piattaforma digitale interoperabile con i servizi di Port Community già in essere nel porto in questione, con i sistemi del Gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria, con i sistemi impiegati dai vari operatori pubblici e privati del ciclo ferroviario (MTO, Imprese Ferroviarie, terminal portuali e Gestore del servizio di manovra) nonché con i servizi doganali correlati.
Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE, ha spiegato: “Grazie all’integrazione con tutti gli attori e i software menzionati, la nostra piattaforma assicurerà il monitoraggio e la gestione in tempo reale del traffico ferroviario tramite una dashboard interattiva e proattiva. Siamo entusiasti della fiducia che sempre nuove realtà del settore portuale e logistico ci accordano a livello nazionale e internazionale, affiancandoci nel piano di sviluppo Connect 4 Agile Growth di cui condividono evidentemente la visione strategica e le prospettive di crescita comune”.
Infine, completato un ulteriore importante step nel segno della digitalizzazione e della gestione evoluta dei flussi di trasporto
Metrocargo Italia (“Metrocargo”) – operatore di trasporto intermodale attivo in Italia e in Francia – ha annuncia con CIRCLE di aver completato l’implementazione della suite Milos® MTO per il tracciamento e la gestione in tempo reale delle proprie spedizioni intermodali.
Grazie al lavoro congiunto tra le due aziende, la piattaforma è stata resa interoperabile con i sistemi informatici impiegati dai principali partner di Metrocargo Italia in Francia, a cominciare da Novatrans (gestore di una rete di terminal in Francia, tra cui quello di Miramas, e operatore di cui Metrocargo si avvale per le connessioni ferroviarie tra i terminal di Miramas e di Valenton, e tra Miramas e il terminal di Dourges) e dallo storico Cliente Leroy Merlin.
La messa in funzione di Milos® MTO rappresenta il completamento di un ulteriore importante step nel segno della digitalizzazione e della gestione evoluta dei flussi di trasporto da parte di Metrocargo, che potrà così assicurare ai propri clienti una gestione ancora più efficiente delle proprie spedizioni intermodali e una migliore visibilità dei carichi, riducendo inoltre in maniera significativa il carico di lavoro manuale (il risparmio stimato è di circa 15 ore a settimana), le ridondanze informative e il rischio di errori.
Luca Abatello, Presidente e CEO di CIRCLE Group, commenta: “È un grandissimo piacere continuare la collaborazione con Metrocargo che procede ormai da diversi anni e che rappresenta una plastica declinazione dei Servizi Federativi del nostro piano Connect 4 Agile Growth: una catena logistica multimodale federativa in cui clienti industriali e attori della Supply Chain collaborano digitalmente rendendo più efficiente e sostenibile la catena logistica e l’Ultimo Miglio”.
Nei prossimi mesi sarà messa a punto l’interoperabilità della piattaforma Milos® MTO con i partner di Metrocargo Italia in Italia, in primis Terminali Italia e il cliente Conserve Italia, azienda leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole.

Fonte: CIRCLE Group

Geotab e BMW Group insieme per la mobilità connessa
Geotab, leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, annuncia la partnership con l’azienda BMW Group, che va ad aggiungersi alla solida rete di connessioni già attive con altre case produttrici. La combinazione dei dati di alta qualità di BMW Group uniti alla potenza di MyGeotab, la piattaforma di Geotab, garantisce agli operatori delle flotte una soluzione di connettività chiavi in mano. Le aziende di leasing, noleggio, car sharing e ride hailing possono così beneficiare di dati intelligenti che consentono di prendere decisioni sulle prestazioni dei veicoli in termini di produttività, conformità e sicurezza dei conducenti.
Inoltre, gli insight forniti possono essere utilizzati per sostenere gli sforzi verso una maggiore sostenibilità, oltre che per lo sviluppo del report CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) che, all’interno dell’Unione Europea, sarà obbligatorio a partire dal 2024 per alcune tipologie di aziende. I gestori delle flotte, infatti, possono ad esempio utilizzare MyGeotab per ottimizzare i percorsi, aumentare l’efficienza dei consumi, identificare il potenziale di elettrificazione e ridurre i tempi di inattività sulla base dei dati dei veicoli. Infatti, la piattaforma trasforma i dati raccolti in informazioni utili, fornendo ai fleet manager tutti gli insight necessari per comprendere al meglio le performance della propria flotta.
Le funzionalità telematiche integrate dei veicoli di BMW Group possono ora essere combinate con gli strumenti avanzati della piattaforma MyGeotab. Oltretutto, l’attivazione avviene senza contatto, tramite accesso remoto, e non richiede passaggi in officina, consentendo così di risparmiare tempo e costi.
Gli utenti possono quindi beneficiare di dati veicolari di prima mano e di alta qualità, aggregati in una piattaforma performante e indipendente, attraverso la quale possono gestire l’intera flotta. In definitiva, la partnership offre un unico punto di accesso per prendere decisioni informate e fornire soluzioni di connettività per le flotte di tutte le dimensioni.
“La collaborazione con un marchio leader a livello globale come BMW Group segna un’importante pietra miliare nella nostra strategia, che mira a consolidare la nostra posizione di partner di fiducia per le case produttrici. Lavorare insieme ad aziende telematiche specializzate offre molti vantaggi agli OEM e ai loro clienti, perché in questo modo non sono più tenuti a costruire le proprie infrastrutture per l’analisi e la visualizzazione dei dati, ma possono invece gestirli direttamente nella piattaforma telematica tramite cloud, utilizzando le moderne API. I clienti continuano a ricevere tutti i dati specifici delle case auto – elaborati in modo ottimale e integrati con altri dati sulle flotte, per una visione a 360 gradi su tutti i veicoli” dichiara Christoph Ludewig, Vice President OEM Europe di Geotab.
La piattaforma MyGeotab è ora in grado di utilizzare i dati OEM provenienti da vari produttori, tra cui BMW, Renault, Ford, Peugeot, Citroen, Opel / Vauxhall, DS e Mercedes-Benz, oltre ai dati raccolti dal dispositivo telematico di Geotab.
Il software supporta veicoli full electric (EV) e ibridi plug-in (PHEV), oltre ai tradizionali veicoli a combustione interna (ICE), prendendo in considerazione i dati rilevanti per ciascuna tipologia. A seconda delle proprie esigenze, gli utenti possono scegliere tra molteplici piani di accesso ai dati e i clienti Geotab possono optare per uno dei diversi piani tariffari preconfigurati.
Tutto questo consente di ottenere un quadro coerente dell’intera flotta, per tutte le marche, i modelli e i tipi di motore. In questo modo, i dati estrapolati da fonti diverse non solo vengono integrati e sincronizzati, ma anche raccolti e visualizzati in modo uniforme e completo.
L’accordo tra Geotab e BMW Group è operativo a partire da settembre 2023 in 30 Paesi europei.

Fonte: Geotab

Geotab® ottiene la medaglia di bronzo di EcoVadis per le performance in ambito sostenibilità
Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, annuncia di aver ricevuto la medaglia di bronzo da EcoVadis, il fornitore più affidabile al mondo di valutazioni sulla sostenibilità aziendale. Geotab ha ottenuto un punteggio complessivo maggiore rispetto allo scorso anno, con un 66° percentile, ed è migliorata in tutte le quattro categorie: Ambiente, Lavoro e Diritti Umani, Etica e Acquisti Sostenibili.
EcoVadis costituisce lo standard globale per le valutazioni sulla sostenibilità aziendale e ha valutato più di 100.000 aziende in tutto il mondo.
“La misurazione delle nostre performance in termini di sostenibilità è uno dei modi con cui Geotab assicura di operare in modo etico, responsabile e con integrità. Questa Valutazione EcoVadis conferma l’impegno di Geotab nel migliorare continuamente le nostre pratiche di sostenibilità e nel rendere trasparenti i nostri progressi” ha dichiarato Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab.
Le valutazioni sulla sostenibilità aziendale di EcoVadis si basano su standard internazionali come i dieci principi del Global Compact delle Nazioni Unite, le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), gli standard della Global Reporting Initiative (GRI) e lo standard ISO 26000. Le valutazioni forniscono un’analisi delle prestazioni basata su dati concreti e una roadmap per il miglioramento.
Quest’anno Geotab ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite (UN Global Compact), l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa su base volontaria per lo sviluppo, l’implementazione e la divulgazione di pratiche aziendali responsabili in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.
Con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni previste dagli Scope 1, 2 e 3 entro il 2040, Geotab sta lavorando con la propria rete di fornitori per ridurre le emissioni di gas serra (GHG). L’azienda mira infatti a far sì che i suoi 10 principali fornitori (in base alla spesa) si impegnino pubblicamente a ridurre i gas serra. Alla fine del 2022, Geotab è già a buon punto per raggiungere questo obiettivo, con il 50% dei principali fornitori ad aver già presentato una relazione all’organizzazione non profit internazionale Carbon Disclosure Project (CDP).
Geotab sta inoltre affrontando la sfida sulle emissioni di gas serra attraverso programmi innovativi volti a ridurre l’impatto degli spostamenti dei dipendenti, tra cui il programma di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e per il rimborso per il trasporto pubblico, nonché una policy a favore del lavoro ibrido e flessibile.
Il maggior impatto di Geotab in termini di sostenibilità è rappresentato dai suoi strumenti e insight basati sui dati che supportano le flotte di tutto il mondo. Il settore dei trasporti è uno dei più grandi responsabili delle emissioni di gas serra, rappresentando il 28% delle emissioni negli Stati Uniti e il 15% a livello globale: una cifra destinata ad aumentare in assenza di azioni strutturali, considerato che le stime vedono la quota di trasporto globale crescere di oltre il doppio entro il 2050. Il trasporto commerciale costituisce un’opportunità unica nella battaglia alle emissioni inquinanti, questo a causa di una rotazione del parco veicolare molto più veloce rispetto a tutti gli altri settori. In qualità di fornitore di telematica per flotte commerciali numero uno al mondo, con 3,7 milioni di veicoli connessi, Geotab sta contribuendo ad accelerare e scalare la decarbonizzazione nel settore dei trasporti, offrendo dati e analisi che aiutano le flotte a valutare il proprio impatto ambientale, adottare pratiche sostenibili, ridurre le emissioni, semplificare il processo di elettrificazione e ottimizzare le attività delle flotte, nonché a compiere progressi nel proprio percorso di sostenibilità.

Fonte: Geotab

Geotab semplifica la gestione di Spiz Trasporti: un’unica piattaforma per il monitoraggio completo e personalizzato della flotta
Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, ha affiancato Spiz Trasporti – azienda lombarda specializzata nel trasporto combinato strada-rotaia, nel processo di efficientamento della propria flotta.
La soluzione telematica di Geotab ha consentito di migliorare la sostenibilità delle attività di tutto il team e di ridurre i costi d’esercizio e, grazie a un’unica suite di accesso ai dati che abilita il monitoraggio a 360° di parametri tra cui percorsi, consumi, eventi anomali alla guida e rispetto dei limiti di velocità. Inoltre, Spiz Trasporti è ora in grado di verificare in modo più agile l’aderenza alle regolamentazioni imposte dall’Unione Europea in materia di ore di guida/riposo per i conducenti.
Il successo dell’implementazione ha poi portato l’azienda a entrare a far parte di uno speciale programma “Ambassador” nell’ambito del quale è stata sviluppata una dashboard personalizzata che consente di potenziare ulteriormente l’utilizzo degli insight raccolti e di sfruttare funzionalità più sofisticate come l’Intelligent Zoning, che rileva automaticamente le aree dove i veicoli si fermano più spesso e da lì suggerisce ottimizzazioni e notifiche in più ambiti operativi.
Non solo. Per il futuro, Spiz Trasporti ha già pianificato un nuovo progetto basato sulla gamification, ossia l’applicazione di elementi mutuati dai giochi all’interno dell’attività lavorativa: grazie ai dati sui veicoli forniti da Geotab, sarà possibile stilare la classifica dei migliori autisti e premiare gli stili di guida più sicuri, nonché più efficienti e sostenibili.
L’esigenza di Spiz Trasporti
Fondata nel 2000 a Cusago, in provincia di Milano, Spiz Trasporti è cresciuta fino a diventare una delle principali società di trasporto multimodale su terminal strategici come Busto Arsizio, Melzo, Segrate, Mortara, Novara e Domodossola, coprendo rotte nazionali ed europee.
Consapevole dell’importanza di sfruttare tecnologie all’avanguardia per far progredire la gestione dei sistemi operativi e migliorare la qualità del servizio per i clienti finali, l’azienda investe da sempre su risorse e capacità tecnologiche che consentano di rimanere al passo con i tempi e migliorare l’efficienza operativa.
Per offrire il miglior livello di servizio, una gestione efficace della flotta è quindi fondamentale. In precedenza, Spiz Trasporti si affidava a due dispositivi distinti: uno per la localizzazione dei veicoli, l’altro per il monitoraggio dei consumi e dello stile di guida dei conducenti.
La crescita del business e della complessità di organizzazione dei mezzi ha però posto l’azienda di fronte alla necessità di riunire in un unico strumento la tecnologia di accesso ai dati necessari per valutare e intervenire sulla gestione e riduzione dei costi operativi e delle spese d’esercizio.
La risposta di Geotab
Le specifiche esigenze aziendali sono state studiate e analizzate in collaborazione con un partner autorizzato di Geotab, che ha portato Spiz Trasporti a identificare nella proposta di fleet management della società canadese la miglior soluzione per facilitare la gestione dell’operatività.
“A livello di prestazioni e tecnologia, la soluzione di Geotab si è imposta da subito, poiché presenta tutte le funzionalità di cui avevamo bisogno”, spiega Roberto Spizzirri, CEO di Spiz Trasporti. “È semplice, intuitiva, e in grado di adattarsi alle esigenze del cliente finale e delle terze parti coinvolte, rispettando le nostre richieste con flessibilità e affidabilità nel raggiungere gli obiettivi che ci eravamo preposti”.
Oltre a offrire la massima personalizzazione, Geotab ha supportato Spitz Trasporti anche grazie al software per il tachigrafo digitale. Questo consente all’Ufficio Traffico di scaricare e analizzare da remoto i dati dei veicoli e degli autisti, controllando la cronologia dei viaggi e gestendo l’invio di eventuali lettere di notifica.
Inoltre, per quanto riguarda le contravvenzioni, grazie a una funzionalità della piattaforma l’Ufficio Verbali può verificare dove è stato redatto il verbale, su quale veicolo/asset e relativo conducente, il soggetto che ha contestato l’infrazione e altro ancora.

I risultati
La scelta di Geotab come provider tecnologico ha semplificato il lavoro di tutto il team Spiz Trasporti, che ha quindi potuto operare in modo più sostenibile tra attività e priorità quotidiane.
Infatti, se in passato con la tecnologia GPS si riuscivano a ricavare solo dati relativi alla localizzazione dei veicoli, ai chilometri o allo storico collegato a ciascun asset, ora la flotta in servizio per Spiz Trasporti gode di un sistema di controllo completo in ottica di efficienza operativa.
La possibilità di gestire e monitorare molteplici tragitti e autisti allo stesso tempo, senza doverli contattare di volta in volta via telefono o messaggio, si è tradotta in vantaggi concreti per i diversi soggetti coinvolti: i clienti finali hanno potuto beneficiare di maggiore chiarezza e precisione rispetto ai tempi di partenza e di consegna, mentre i conducenti hanno dimostrato di apprezzare le interruzioni meno frequenti.
“Siamo orgogliosi di aver supportato una realtà come quella di Spiz Trasporti, con cui condividiamo la stessa vision basata sull’innovazione, lungo il percorso di efficientamento della flotta”, dichiara Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab. “Abbiamo messo a punto una soluzione personalizzata basata sulle reali esigenze dell’azienda, che apre la strada a ulteriori sviluppi futuri: è proprio la possibilità di estendere l’utilizzo della piattaforma, continuando a lavorare con clienti e partner per consentire loro di sfruttarne appieno le capacità, il valore aggiunto di questi progetti”.
Per il futuro, Spiz Trasporti intende sfruttare la telematica come strumento di crescita sia personale, sia gestionale, per avviare un circolo virtuoso basato sull’assunto che se un autista si comporta correttamente su strada, è l’intera azienda a trarne beneficio sul triplice piano dei tempi, dei costi e della manodopera.
“Siamo consapevoli che l’attuale mondo del trasporto abbia bisogno dell’essere umano, altrimenti i veicoli non si muoverebbero dal parcheggio, ma è la tecnologia che deve migliorare e soprattutto semplificare il loro lavoro”, ha concluso Spizzirri.
Per scoprire di più sul caso di successo Spiz Trasporti, clicca qui.

Fonte: Geotab

Global Safe Insurance Broker offre ai suoi dealer il servizio SVR di Targa Telematics
Global Safe Insurance Broker, società di brokeraggio assicurativo del Gruppo AON, prima azienda in Italia e nel mondo nella gestione dei rischi e nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, ha stretto una partnership con Targa Telematics Spa, tech-company specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT e di piattaforme digitali, e socio fondatore di TTS Italia, per offrire ai propri dealer auto convenzionati la possibilità di avere a catalogo un innovativo servizio di recupero veicoli rubati.
I dealer convenzionati con Global Safe Insurance Broker possono infatti offrire ai propri clienti la possibilità abbinare alla polizza auto CVT (Corpi Veicoli Terrestri) il servizio SVR (Stolen Vehicles Recovery) di Targa Telematics, con il vantaggio di abbattere la franchigia su Furto e Incendio, garantendo il valore a nuovo sino a 4 anni dall’acquisto. Frutto di vent’anni di esperienza nel settore telematico, il servizio SVR di Targa Telematics offre una percentuale di recupero tra le migliori del mercato, anche grazie al continuo perfezionamento e aggiornamento degli algoritmi proprietari di Artificial Intelligence e Machine Learning alla base della piattaforma.
A questo si aggiunge la disponibilità di una rete di Centrali Operative dedicate, attive 24/7, in grado di analizzare rapidamente le informazioni sul veicolo e coordinare le Forze dell’Ordine su tutto il territorio europeo per il ritrovamento e recupero del mezzo.
Con questa partnership, si rafforza la presenza di Targa Telematics nel settore assicurativo, da anni supportato attraverso servizi di analisi dei dati per una valutazione precisa dei rischi, volta a mantenere il valore degli asset e contenere i costi.
“In Global Safe Insurance Broker abbiamo trovato un partner che ha saputo da subito apprezzare uno dei servizi di cui andiamo più fieri e che oggi ha raggiunto un livello di affidabilità tra i più alti del mercato” ha commentato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Con più di 10 anni di esperienza nel recupero veicoli rubati e migliaia di casi analizzati ogni anno, la nostra piattaforma è in grado di mappare e identificare le aree di maggiore rischio e precisi pattern di furti, elementi che possono aiutare a prevenire la possibilità di furto”.
“La partnership siglata con Targa Telematics nasce dall’impegno che da sempre ci assumiamo di ascoltare i nostri clienti, siano essi dealer o clienti finali, per trovare nuovi servizi che possano fare la differenza e migliorare continuamente la nostra offerta assicurativa”, ha dichiarato Andrea Cantamessa Amministratore Delegato di Global Safe e aggiunto: “Grazie a questo accordo, i nostri dealer convenzionati potranno godere di tutti i vantaggi del servizio di Targa Telematics per formulare proposte assicurative sempre più innovative”.

Fonte: Targa Telematics

Linee guida per una MaaS Community – Lanciata la consultazione pubblica
Lo scorso giugno, gli Enti del territorio piemontese (Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino e AMP), in collaborazione con 5T, socio ordinario di TTS Italia, hanno presentato la Proposta di Linee Guida per la Comunità MaaS regionale.
Il documento delle Linee Guida ha come obiettivo quello di individuare la strategia di innovazione che accompagnerà lo sviluppo del MaaS sul territorio piemontese e nazionale.
Le Linee Guida si presentano come un documento in condivisione con tutti gli stakeholder, i cui feedback sono infatti considerati preziosi per il consolidamento dei contenuti. Per tale motivo, è stata lanciata una consultazione pubblica per costruire insieme la MaaS Community in Piemonte, secondo un processo aperto all’ascolto.
Il processo di consultazione rimarrà aperto fino al 30 settembre ed è disponibile qui.

Fonte: Regione Piemonte/5T

MAIOR User Meeting 2023: appuntamento a Firenze il 12 ottobre
Si terrà il 12 ottobre a Firenze il MAIOR User Meeting 2023.
Durante la giornata, grazie ad interventi di clienti, si parlerà di case studies italiani e ci sarà una tavola rotonda dedicata al tema driver shortage. Ci saranno anche interventi MAIOR sulle ultime novità dei moduli di operations e sulla sicurezza dell’informazione e cybersecurity nelle soluzioni offerte.
Novità del 2023 è il MAIOR Open Day, un momento esclusivo dedicato ai clienti nella sede MAIOR di Firenze, proprio prima dello User Meeting. Sarà un pomeriggio per approfondire le novità e le soluzioni MAIOR, incontrare il Team di MAIOR, fare domande e networking.
Per maggiori dettagli e per partecipare, clicca qui.

Fonte: MAIOR

Mobilità connessa e automatizzata: l’impegno di SWARCO Italia nel progetto 5G-Routes
Il progetto 5G-Routes continua a lavorare per testare applicazioni innovative di mobilità connessa e automatizzata (CAM) funzionanti attraverso un corridoio transfrontaliero 5G designato (“Via Baltica-Nord”) che si estende attraverso i confini di 3 Stati membri dell’UE (Lettonia-Estonia-Finlandia). I test di laboratorio e le prove nella vita reale previsti dal progetto cercano di convalidare le ultime funzionalità 5G e le specifiche 3GPP in condizioni appunto realistiche, in modo da accelerare la diffusione di ecosistemi e servizi CAM interoperabili end-2-end 5G su autostrade, ferrovie e navigli digitalizzati in tutta Europa.
Impegnata con le attività di diffusione del progetto 5G-Routes e dei servizi C-ITS in tutto il mondo, SWARCO Italia, socio fondatore di TTS Italia, ha organizzato una presentazione in Sud America. Nello specifico, nella città di Popayán in Colombia, dove “La Universidad del Cauca” (Università dal Cauca) ha ospitato l’evento. Lì, il preside dell’università Juan Casas, e i professori Dr. Jaime Obando e Ing. Aldemar Gonzales e gli studenti del corso di laurea in ingegneria civile erano ansiosi di capire come queste tecnologie potessero essere adattate all’ambiente colombiano.
L’evento ha coinvolto il Centre Tecnològic de Telecomunicacions de Catalunya (CTTC): il Dr. Jorge Baranda ha iniziato a spiegare come i servizi CAM sono integrati nelle nuove generazioni di reti mobili 5G/B5G. A seguire l’Ing. Andrea Castelli ha illustrato come BRAINSTORM sta utilizzando le proprie tecnologie per implementare il caso d’uso 4.1 – Giochi multiutente in realtà aumentata a 360° in movimento e il caso d’uso 4.2 – Conferenze live in realtà virtuale in movimento. Infine, l’Ing. Jose Rodriguez di SWARCO Italia ha presentato il caso d’uso 2.1 Informazioni sul traffico in tempo reale e controllo cooperativo delle collisioni agli incroci. Si è quindi spiegato come i servizi CAM implementati nell’ambito dell’UC2.1 mirano a migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada attraverso lo scambio di informazioni tra gli utenti vulnerabili della strada (VRU), i veicoli autonomi (AV) e i centri di gestione del traffico (TMC).
SWARCO continua a contribuire alla reale implementazione di progetti finanziati dall’Europa come il progetto 5G-Routes per raggiungere l’ambizioso obiettivo di una mobilità connessa e automatizzata.

Fonte: SWARCO Italia

Targa Telematics supera il traguardo dei 2 milioni di veicoli con LA SOLUZIONE STOLEN VEHICLE RECOVERY (SVR) in Europa
Targa Telematics, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT e piattaforme cloud per la mobilità connessa, e socio fondatore di TTS Italia ha annunciato di aver superato il traguardo 2 milioni di veicoli dotati della soluzione Stolen Vehicle Recovery in Europa. In un contesto caratterizzato da un aumento dei tentativi di furto, Targa Telematics sta registrando un incremento costante e significativo del numero di veicoli monitorati. Grazie a un’offerta completa di sicurezza per i veicoli, l’azienda registra oggi il massimo livello di veicoli recuperati, con un tasso medio dell’85%.
Crescono i furti d’auto in Italia nel 2022, il più alto registrato negli ultimi 10 anni. Secondo i dati non consolidati della Polizia di Stato, in Italia nel 2022 sono state oggetto di furto circa 90 mila tra auto, fuoristrada e furgoni, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente.
In questo contesto, nel corso degli ultimi 6 mesi, Targa Telematics ha registrato un aumento a due cifre della domanda per i suoi servizi di sicurezza dei veicoli. Attualmente, l’azienda IT monitora in tempo reale di 2 milioni di veicoli in Italia e in Europa, tra cui Francia, Regno Unito, Spagna e Portogallo, con un tasso di recupero dell’85%, rispetto a una media nazionale di appena il 41 % nel 2022.
Per ottenere tali risultati, Targa Telematics si affida a tecnologie avanzate di gestione di big data e di machine learning, sviluppate dai suoi specialisti per garantire la sicurezza dei veicoli. Le tecnologie utilizzate consentono di prevenire sia il rischio di furto, avvisando il centro di controllo quando i veicoli si trovano in aree ad alto rischio, sia di reagire rapidamente, in caso di furto, per vincere la corsa contro il tempo per il recupero del veicolo.
Il servizio è assicurato dal personale della Centrale Operativa di Targa Telematics, disponibile 24/7 e operante a stretto contatto con le forze di polizia di tutta Europa, contribuendo al tempestivo recupero dei mezzi rubati.
Grazie alle partnership strategiche con i principali costruttori di auto, Targa Telematics offre ai propri clienti numerosi vantaggi, tra cui: visibilità completa della flotta, attivazione rapida del servizio, riduzione dei costi e dati sicuri e standardizzati, senza bisogno di competenze tecniche interne.
“Siamo orgogliosi di annunciare che Targa Telematics ha superato il traguardo dei 2 milioni di veicoli protetti e ha raggiunto un tasso di recupero dell’85%. Questi traguardi sono una perfetta dimostrazione della nostra esperienza nel recupero dei veicoli e nella sicurezza”, ha dichiarato Alberto Falcione, VP Sales di Targa Telematics. “Continuiamo a investire nelle tecnologie più avanzate, come i big data e il machine learning, per offrire ai nostri clienti la massima protezione contro il furto dei veicoli”.

Fonte: Targa Telematics

Le nostre attività

Essere digitali o essere efficienti. TTS Italia al webinar dell’ Osservatorio Transport Compliance Rating
Dopo il webinar sull’intermodalità, l’Osservatorio Transport Compliance Rating continua i suoi appuntamenti flash con un focus sui processi di digitalizzazione nella logistica.
TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale, Ing. Olga Landolfi, sarà tra i relatori del webinar, a inviti, che si terrà il 27 settembre: “Essere digitali o essere efficienti”.
Appare ormai chiaro che il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo sarà possibile solo attraverso l’implementazione dell’innovazione tecnologica associata ad un cambio di paradigma comportamentale. Nella quasi totalità dei documenti ufficiali pubblicati dalla Commissione Europea sono individuati i drivers tecnologici che rivoluzioneranno i trasporti, migliorando drasticamente la sicurezza e la mobilità e garantendo contemporaneamente la riduzione dei costi e degli impatti ambientali
Un primo risultato in tema di digitalizzazione di documenti di trasporto si sta realizzando con la CMR elettronica: è di qualche mese fa la decisione del Governo italiano di aderire, con apposito disegno di legge di ratifica, al Protocollo addizionale della relativa Convenzione internazionale, finalizzato ad agevolare giuridicamente l’uso delle lettere di vettura elettroniche, che rientra fra gli obiettivi del PNRR inerenti la semplificazione delle procedure logistiche e la digitalizzazione dei documenti. Sempre nel PNRR il progetto “Digitalizzazione del sistema logistico nazionale” ha come l’obiettivo l’aumento della competitività logistica nazionale dovuto alla realizzazione di un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati per il trasporto merci e la logistica. In questo modo si semplificano procedure, processi e controlli, grazie alla dematerializzazione dei documenti e allo scambio di dati e informazioni.
Ma come favorire la transizione digitale delle imprese che operano in questo settore? Come rispondere ai fabbisogni specifici a livello territoriale nazionale ed alle sfide che l’emersione delle tecnologie digitali pongono nel comparto del trasporto merci e della logistica?
Oltre a TTS Italia, se ne parlerà con: Francesco Benevolo, Direttore R.A.M.; Antonello Fontanili, Direttore Uniontrasporti; Giuseppe Luscia, Project Manager GS1 Italy.
Per informazioni e per iscriversi inviare una e-mail di richiesta a: info@tcr-global.org.

CCAM: TTS Italia coordina il Forum del progetto IN2CCAM aperto agli stakeholders
Il progetto IN2CCAM (ENHANCING INTEGRATION AND INTEROPERABILITY OF CCAM ECO-SYSTEM), finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione Horizon Europe, e che vede TTS Italia tra i partner, mira a fornire servizi CCAM (Connected Cooperative and Automated Mobility) all’avanguardia che abbiano un impatto positivo sugli utenti finali e su altri attori correlati. Il consorzio di progetto, non solo identifica le esigenze di mobilità, le preoccupazioni e i requisiti dei diversi utenti e stimola la collaborazione con le parti interessate pubbliche e private, compresi gli operatori del traffico, le città, i legislatori e i fornitori di servizi; ma punta all’obiettivo di creare un solido quadro di governance, modelli di business e raccomandazioni di policy basate su dati concreti che guidino l’adozione diffusa dell’innovazione IN2CCAM.
Il coinvolgimento degli stakeholder di settore migliora la comprensione delle sfide e facilita la creazione di raccomandazioni più trasparenti e la definizione di politiche più incisive. Da qui la creazione di un Forum, coordinato da TTS Italia, che offre uno spazio aperto a chiunque voglia partecipare attivamente alle discussioni, condividere le proprie idee, offrire feedback e collaborare con il progetto, in cui saranno presenti, tra gli altri: le industrie, la pubblica amministrazione, i ricercatori scientifici, i responsabili politici, gli enti di standardizzazione e omologazione. Tra gli argomenti discussi nel Forum: l’armonizzazione e l’interoperabilità, le strategie per bilanciare il carico sulle reti di mobilità attraverso l’ottimizzazione dei percorsi e delle consegne, la dimostrazione e la convalida delle soluzioni IN2CCAM e la governance dei sistemi CCAM integrati con particolare attenzione alla gestione delle flotte e del traffico.
Per aderire al forum, completa la survey.

Per maggiori informazioni: lorenzo.valletta@ttsitalia.it.

Trasporto merci: il progetto KEYSTONE lancia la survey per valutare esigenze e ostacoli nell’ambito dei controlli transfrontalieri
Il progetto KEYSTONE (KNOWLEDGEABLE COMPREHENSIVE AND FULLY INTEGRATED SMART SOLUTION FOR RESILIENT, SUSTAINABLE AND OPTIMIZED TRANSPORT OPERATIONS) ha di recente lanciato una survey, aperta fino a fine settembre, per raccogliere le esigenze e gli ostacoli che attualmente incidono sui controlli transfrontalieri effettuati dalle autorità di controlli.
KEYSTONE è infatti un progetto della durata di 36 mesi finanziato nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon Europe, che mira a semplificare i controlli di conformità per il trasporto transfrontaliero di merci su gomma e mediante la creazione di un ecosistema di trasporto digitalizzato.
TTS Italia è tra i partner di progetto, ed è in particolare coinvolta nello sviluppo di Linee Guida per operatori, autorità, stakeholder e nelle attività di replicabilità.
Per partecipare alla survey, anonima e disponibile in più lingue (inglese, francese, tedesco, greco, spagnolo, italiano), clicca qui.

Fonte: KEYSTONE

TTS Italia all’ITS Australia Global Summit 2023
TTS Italia, dal 28 al 31 agosto, è stata tra i protagonisti dell’ITS Australia Global Summit 2023, organizzato a Melbourne proprio dall’Associazione ITS australiana.
TTS Italia è stata tra le Association Partner dell’evento che si pone come obiettivo di esplorare gli approcci per accelerare un trasporto più intelligente, più sicuro e sostenibile sfruttando le capacità in continua espansione della tecnologia.
Il Summit riunisce leader del governo, dell’industria e del mondo accademico provenienti da tutto il mondo per esplorare i temi di: Smart Infrastructure and Data Ecosystems; Sustainable and Equitable; Electric, Connected, Autonomous; Future Mobility; Policy and Harmonisation; Freight, Logistics and Drones.
Fra i partecipanti anche gli associati a TTS Italia FIT Consulting e Politecnico di Bari.
In particolare, il Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi, il 30 agosto ha presio parte al Panel Discussion “How are we reimagining mobility to meet the challenge of modern cities and communities?”: creare luoghi e comunità significa spazi condivisi e il modo in cui le persone e le merci si muovono attraverso l’ambiente costruito influisce su pianificazione e crescita, attraverso la politica e la tecnologia per esempio. Come stiamo affrontando la sfida?

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Micromobilità: a Roma parte il nuovo servizio di monopattini in sharing
Partito il primo settembre il nuovo servizio di monopattini in sharing di Roma, gestito dai tre operatori che hanno vinto il bando, ed entra in vigore il nuovo regolamento con il quale si vogliono garantire norme chiare che favoriscono il servizio su tutto il territorio cittadino, e limitano gli abusi, nell’utilizzo, nella velocità e nelle possibilità di parcheggio.
Nello stesso tempo, la nuova disciplina consente di dare a questi mezzi una vera e propria funzione trasportistica, che deve essere quella dell’ultimo miglio, estendendo il servizio in maniera capillare su tutti i municipi.
Tra le principali novità: un limite massimo di 90 monopattini nella Ztl tridente, 30 per ogni operatore, di 900 nella Ztl centro storico, 300 a operatore (esclusa ztl tridente); di 70 ad operatore nella Ztl Trastevere. Il servizio sarà inoltre esteso anche nelle zone periferiche con stalli in prossimità dei nodi di scambio con il trasporto pubblico. La sosta sarà consentita soltanto negli stalli autorizzati e in uso alle società affidatarie del servizio.
Il noleggio, grazie al controllo automatizzato da parte delle aziende, sarà ritenuto concluso soltanto se verrà effettuato nell’area autorizzata e, se il mezzo sarà abbandonato in punti che creano pericolo, degrado e intralcio al traffico, sarà prevista una multa. Gli abbonati metrebus avranno diritto ad un prezzo di noleggio scontato.
Fonte: Ferpress

Mobilità ciclabile: in Emilia-Romagna al via le domande per il contributo regionale per bici e cargo a pedalata assistita
In Emilia-Romagna, chi ha acquistato (a partire dal 7 agosto) o ha intenzione di acquistare una bicicletta o una cargo bike (bici da trasporto) a pedalata assistita fino al 1° luglio 2025, può chiedere un contributo alla Regione.
L’iniziativa è dedicata ai residenti maggiorenni dei Comuni della pianura e dell’agglomerato di Bologna interessati dal Piano aria regionale: 207 Comuni (quelli con popolazione superiore a 30mila abitanti e quelli dell’area dell’agglomerato di Bologna soggetti a superamenti dei valori limite dei principali inquinanti), e interessa 4 milioni di abitanti (il 91% della popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna).
La Regione mette a disposizione 9 milioni di euro per il triennio 2023-2025, con un contributo da 500 a 1.000 euro (non superiore al 50% del costo del mezzo) che sale a 700 euro per le bici e 1.400 per le cargo (non superiore al 70% del costo) per chi ha rottamato la vecchia auto dal 1° gennaio 2023 e con un ulteriore incentivo di 200 euro per chi vive in uno dei Comuni alluvionati (come indicati nell’allegato della legge 100 del 27 luglio 2023).
“Ridurre l’inquinamento delle nostre città, incentivare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile- affermano la vicepresidente con delega a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Irene Priolo, e l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini- sono indirizzi fondamentali dell’azione regionale e la bicicletta si conferma la scelta migliore per avere aria più pulita, per muoversi agilmente in città e per la salute delle persone. E, mentre stiamo lavorando a un progetto di legge che darà un contributo a chi ha perso l’auto in uno dei comuni alluvionati, con questo bando li incentiviamo, con ulteriori 200 euro, ad acquistare bici e cargo bike a pedalata assistita”.
L’obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2025, la soglia del 50% di traffico più ‘ecologico’ e una riduzione del traffico veicolare del 20%, in attuazione del Piano regionale integrato dei trasporti, e contribuire anche al raggiungimento dei valori limite di qualità dell’aria.
“La mobilità urbana sostenibile può essere un obiettivo raggiungibile- concludono la vicepresidente e l’assessore- e misure come questa, assieme all’iniziativa del bike-to-work, agli abbonamenti gratuiti treni e bus per gli studenti under 19, contribuiscono a renderlo concreto. Cambiare stile di vita e abitudini aiuta ambiente, qualità dell’aria e salute, e può contribuire a contrastare il cambiamento climatico. E gli incentivi sulle e-bike possono essere una buona occasione per farlo.”
I fondi trasmessi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) alla Regione saranno suddivisi in tre tranche: 3 milioni 808mila sul 2023, 2 milioni 387mila nel 2024 e 2 milioni 655mila nel 2025.
La domanda di contributo va presenta online qui.

Fonte: Ferpress

Mobilità ciclabile: Roma presenta il nuovo sistema di bike parking delle stazioni metro
Nuovo sistema di bike parking presso le stazioni della Metropolitana: presentato il 21 settembre dal Sindaco Roberto Gualtieri con l’Assessore alla Mobilità Patané, la Presidente del IX Municipio Di Salvo, il Direttore Generale di Atac Zorzan e la Presidente di Roma Servizi per la Mobilità Anna Donati.
I romani potranno parcheggiare le biciclette nelle stazioni della metropolitana al riparo da furti e atti di vandalismo. Sarà possibile grazie al sistema di Bike Parking che permetterà agli utenti del trasporto pubblico un utilizzo più agevole del mezzo a pedali per la percorrenza del “primo miglio”. Ossia il tratto che separa la casa dalla stazione. Sarà utilizzabile attraverso un’applicazione gratuita per la registrazione al servizio e permetterà di monitorare la disponibilità di posti, di procedere alla prenotazione, aprire e chiudere il box al prelievo e al rilascio della bici.
Il programma prevede la realizzazione di complessivi 2000 Bike box in 40 stazioni della metropolitana.
I primi 408, grazie ai fondi Pon Metro 2014-2020, saranno attivati in 7 stazioni: Jonio, Eur Magliana, Ponte Mammolo, Laurentina, Anagnina, Arco di Travertino, San Paolo.
Entro la fine del 2023 si prevede la realizzazione di altri 253 bike box in ulteriori 11 stazioni – Battistini, Bologna, Conca d’Oro, Giulio Agricola, Lucio Sestio, Pigneto, Policlinico, Porta Furba, Rebibbia, Subaugusta e Torre Maura.
Il servizio, che in una prima fase sarà gratuito e disponibile solo per gli abbonati Metrebus, è attivo a partire dalle ore 13 di giovedì 22 settembre.

Fonte: Ferpress

Mobilità sostenibile: dalla Città Metropolitana di Torino 1 mln di euro per le ciclabili di collegamento con le stazioni del TPL
Un milione di euro per rinforzare la rete di ciclabili in modo da migliorare i collegamenti fra i centri abitati, le stazioni ferroviarie e i nodi di interscambio. È questa la cifra messa a disposizione sul nostro territorio dai fondi ministeriali del programma Bike to rail e che la Città metropolitana distribuirà ai Comuni e alle Unioni di Comuni che ne hanno fatto richiesta.
Il contributo del programma Bike to rail è destinato esclusivamente alla progettazione di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo è garantire il raggiungimento e la valorizzazione dei poli attrattori del territorio, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, culturali e poli attrattori per la ricettività turistica. La Città metropolitana ha stabilito che il contributo massimo per ogni zona omogenea non potrà superare i 150mila euro, e ha dato, già lo scorso inverno, preziose indicazioni per la redazione delle richieste, sia elaborando degli studi nell’ambito dei Piani territoriali tematici Cuore Dinamico e Mobilab, sia fornendo le informazioni su quali tipologie di percorso ciclabile era possibile proporre.
La risposta dei Comuni non si è fatta attendere: le Zone omogenee (tranne Torino che non poteva partecipare) hanno presentato le loro proposte e tutte sono state approvate.
Lo ha annunciato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nell’ambito della tavola rotonda che si è svolta nella Sala consiliare di Collegno, organizzata dal Comune in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, e che è stata un’occasione di confronto sia con i Comuni della Zona Ovest di Torino sia con altre Città metropolitane italiane ed europee.
Per quanto riguarda il territorio metropolitano, Suppo ha presentato l’esperienza dell’Ente di area vasta torinese: “Già da diversi anni la Città metropolitana di Torino ha avviato la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile per mettere a punto una strategia che tenga conto delle necessità di un territorio metromontano, cioè che coniughi le esigenze di mobilità di una città di grandi dimensioni come Torino con quelle di Comuni anche piccolissimi e diffusi fra colline e montagne, spaziando dalle esigenze di spostamento legate a lavoro e scuola a quelle turistiche, a quelle della logistica e, più in generale, a quelle che possono generare sviluppo economico”.
Il Pums metropolitano, ha spiegato ancora Suppo, è suddiviso per questo in tre sottopiani, uno dei quali è il Biciplan, pensato per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico su scala sovracomunale, e quindi mirato a costruire una rete ciclabile su proposte condivise con il territorio e a rafforzare l’intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico su ferro e su gomma. “Le proposte per il Bike to rail che abbiamo ricevuto” ha spiegato il Vicesindaco “sono state valutate in base alla fattibilità (valutazione chiara del contesto e assenza di interferenze con barriere naturali o artificiali), al pregio (naturalistico, storico, culturale, artistico, collegamento con poli di interesse…), alla coerenza con gli obiettivi della strategia del bike-to-rail (collegamento con nodi del servizio ferroviario metropolitano e/o con centri di interscambio) e al costo dell’intervento. Tutte sono state accolte, segno che il territorio ha ormai ben introiettata la necessità di favorire sempre più la mobilità sostenibile”.

Fonte: Ferpress

Roma approva il piano operativo PN Metro Plus 2021/2027 verso la sostenibilità ambientale
La Giunta capitolina ha fatto sapere che nella giornata del 13 settembre ha approvato il Piano Operativo di attuazione del Piano Nazionale Metro Plus (PN) 2021/2027. Si tratta – spiega una nota di Roma Capitale – di un piano “orientato a realizzare gli obiettivi strategici relativi ad Agenda digitale, Innovazione urbana, Sostenibilità Ambientale, Mobilità Urbana Multimodale e Sostenibile, Servizi per l’Inclusione e l’Innovazione Sociale e la Rigenerazione Urbana e rappresenta la prosecuzione del programma 2014/2020 che si chiuderà a dicembre del 2023. Il Piano sarà inviato all’Autorità di gestione (ex Agenzia per la coesione) che entro un mese si pronuncerà sulla validità dei progetti per liberare le risorse necessarie”.
“In totale – continua la nota -, Roma Capitale ha programmato interventi per circa 150 milioni di euro, individuando le priorità di azione e i progetti necessari sul territorio”.
“L’approvazione del Piano è un passo fondamentale per ottenere i fondi necessari affinché l’amministrazione possa programmare, agire e realizzare ulteriori interventi su infrastrutture, innovazione, assistenza, parità di genere, inclusione e mobilità. L’insieme dei progetti presentati all’Autorità è stato il frutto di un lungo e attento lavoro di individuazione degli interventi necessari per dare più servizi ai territori e ai cittadini, ricucire le periferie al resto della città, puntare su innovazione e start up creative, creare una mobilità pubblica sostenibile e green e accogliere aiutare e integrare le persone che hanno bisogno. Insieme ai bandi del Pnrr, i fondi PN possono agire laddove i primi non arrivano o non sono sufficienti e l’insieme dei progetti presentati rappresenta proprio la complementarità e la felice coesistenza di questi due straordinari strumenti di finanziamento”, ha commentato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Tra gli interventi finanziati:
• 10 milioni al fine far vivere gli incubatori d’impresa già previsti dai PUI (Piani Urbani Integrati), sostenendo programmi di sviluppo di start-up e nuove imprese in settori chiave quali la transizione digitale ed energetica e l’innovazione sociale;
• 20 milioni per tre progetti che prevedono la realizzazione o la creazione di infrastrutture digitali strategiche, con l’obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici a beneficio di tutti i cittadini.
“A differenza della partecipazione a procedure di bando predeterminate previste dal Pnrr, il PN Metro Plus pone Roma Capitale nel ruolo di “organismo intermedio”, in grado di pianificare e programmare gli interventi di cui necessita sul territorio, anche e soprattutto dove il Pnrr non prevede investimenti o dove gli investimenti non sono sufficienti alle necessità del territorio di riferimento”, ha riportato la nota
“In tal senso e in questo particolare momento storico il Pnrr e il PN sono definibili come complementari, concomitanti e sinergici fra loro. L’attività di progettazione e pianificazione viene portata avanti e monitorata nel tempo dal Dipartimento Pianificazione Strategica e PNRR e dai Dipartimenti tematici di Roma. Il PN riguarda, oltre Roma, altre 14 città capoluogo delle aree metropolitane d’Italia ed è riconosciuto come una best practice dalle istituzioni europee riguardo all’integrazione, la coesione e lo sviluppo territoriale e il Piano Operativo di Roma Capitale è coerente con il Piano Strategico della Città Metropolitana di Roma, adottato sulla base degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU ed articolato sulla base dei tre Assi prioritari dell’Innovazione, Sostenibilità e Inclusione”, ha concluso la nota.
Qui una sintesi del Piano.

Fonte: Eco dalle Città

PUMS: a Bari ok all’attuazione degli interventi pilota
L’11 agosto, la giunta comunale barese ha approvato il progetto esecutivo che riguarda “l’attuazione degli interventi pilota per il piano urbano della mobilità sostenibile nell’ambito della città Metropolitana di Bari e alla progettazione di zone 10, 20, 30, isole pedonali e piano parcheggi per il municipio 2” che si compone di più interventi tra loro integrati, appartenenti alla medesima rete di mobilità urbana sostenibile, ma realizzabili per stralci autonomamente funzionali.
L’area di intervento riguarda il Municipio 2 ed in particolare la zona di San Pasquale, con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale nei quartieri più popolosi, dove il rischio di incidenti, anche gravi, che possano coinvolgere pedoni o ciclisti è sempre dietro l’angolo.
L’ampliamento della perimetrazione delle zone 30 ha lo scopo di disincentivare l’incremento della mobilità privata motorizzata garantendo allo stesso tempo la possibilità di accedere alla zona centrale con mezzi di mobilità alternativa in sicurezza quali biciclette e monopattini elettrici. L’implementazione oltre che alla posa in opera di segnaletica verticale ed orizzontale così come previsto dal Codice della Strada dovrebbe prevedere, nel medio – lungo termine, anche l’implementazione di dispositivi fisici di moderazione del traffico che, di fatto, limitino la velocità dei veicoli consentendo ai ciclisti di percorrere le strade in promiscuità con i veicoli con un adeguato margine di sicurezza.
Inoltre, i tecnici comunali, a seguito di specifiche valutazioni eseguite, hanno inteso avviare una rimodulazione della viabilità che permetta di demolire e riconfigurare gli incroci, realizzando allargamenti “bulb out” che consentiranno di aumentare la visibilità in prossimità degli stessi e regolamentare la sosta.
Al fine di ridurre la velocità delle auto saranno istallati in prossimità delle intersezioni dei dissuasori di velocità (cuscini berlinesi) che rallentano le auto senza intralciare le bici. I cuscini berlinesi hanno la forma appunto, di cuscini e non occupano tutta la carreggiata: un particolare tipo di dosso dalla larghezza inferiore alla distanza tra le ruote dei veicoli di maggiori dimensioni, come mezzi di emergenza o autobus, ma leggermente superiore a quella delle automobili.

Fonte: Ferpress

Sicurezza stradale: Bologna presenta il Piano Integrato Metropolitano
Dopo mesi di lavoro dedicati alla raccolta e all’analisi di dati entra ora nel vivo la costruzione del Piano Integrato Metropolitano Sicurezza stradale-PIMES della città metropolitana di Bologna, i cui contenuti e obiettivi sono stati condivisi il 19 settembre con tecnici, amministratrici e amministratori dei 55 Comuni dell’area, in occasione della Settimana Europea della Mobilità.
Il PIMES sarà completato nel 2024 e ha l’obiettivo di dimezzare in 10 anni il numero di incidenti gravi e ad azzerare le vittime sulla rete delle strade extraurbane attraverso un nuovo approccio per la progettazione degli interventi che si basa su nuovi metodi di analisi per valutare la potenziale pericolosità di un tracciato, prima che si verifichino gli incidenti.
Alla raccolta e analisi dei dati si affiancano gli interventi concreti sui punti critici già individuati. Un’idea innovativa e globale di prevenzione, che la Città metropolitana vuole condividere e diffondere anche in tutti i Comuni del territorio.
Il Piano cerca di attraversare tanti elementi diversi: pianificazione, progettazione, comunicazione, educazione stradale nelle scuole, è inoltre stata realizzata l’analisi dei dati dell’incidentalità negli ultimi 5 anni sulle strade provinciali.
La lettura dei dati è stata elaborata in ottica preventiva così da intervenire non solo nei punti in cui accadono gli incidenti, ma con metodo predittivo, dove potrebbero accadere.
Ora si procede ad individuare strumenti di pianificazione da estendere anche ai comuni che hanno la competenza sui centri urbani che rappresentano i punti di maggior concentrazione.
La Città metropolitana lavorerà sulla progettazione di interventi sulle strade extraurbane di propria competenza affinché la strada stessa induca comportamenti più responsabili, creando ad esempio elementi di moderazione.

Fonte: Eco dalle Città

Tpl: a Firenze, biglietto integrato metropolitano con tariffa a fasce territoriali
Approvato in Consiglio metropolitano su proposta del consigliere della Città Metropolitana di Firenze, Sandro Fallani, il nuovo “Pegaso Area Metropolitana di Firenze” il biglietto Integrato Metropolitano con una tariffa a fasce territoriali che consentirà l’integrazione dei titoli di viaggio tra i diversi gestori e livelli di mobilità.
Il progetto di “Biglietto Integrato Metropolitano” – ricorda Fallani – era già stato inserito nel documento “Rinascimento metropolitano. Piano strategico 2030” redatto dal Comitato Scientifico del Piano Strategico Città Metropolitana nel 2018 e nel PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana di Firenze, approvato nel 2021. Con tale titolo di viaggio, sotto forma di abbonamento mensile con validità nel mese solare, l’utente ha utilizzato il servizio di trasporto pubblico dell’ambito metropolitano fiorentino delineato dalla rete urbana di Firenze (Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Città Metropolitana di Firenze), su gomma, treno e tramvia.
Termina così la fase di sperimentazione del titolo Unico Metropolitano (servizio integrato su gomma, treno, tramvia) – sottolinea Fallani – iniziata nel 2019 e prorogata negli anni fino al 30.06.2023, con un andamento incrementale nelle vendite del titolo di viaggio, che sono passate dai 6.487 nel 2019 agli 11.829 del 2022.
La Regione – conclude Fallani – ha proposto di dare continuità all’utilizzo del titolo “Unico Metropolitano” e di renderlo definitivo ponendo fine alla sua fase sperimentale, facendolo confluire nel Sistema “Pegaso” già in uso per le linee extraurbane, denominato da oggi “Pegaso Area Metropolitana Firenze”.
Come per la disciplina del Sistema Pegaso, per agevolare le tariffe di vendita al pubblico del titolo “Pegaso Area Metropolitana Firenze” (ordinaria mensile 55,00 euro; tariffa ISEE mensile 45,00 euro; tariffa ordinaria annuale 512,00 euro; tariffa annuale ISEE: 419,00 euro), la Regione Toscana e gli Enti Locali (Città Metropolitana di Firenze,Comuni di Firenze, Calenzano, Sesto Fiorentino, Signa e Lastra Signa, Fiesole, Impruneta, Bagno a Ripoli, Vaglia, Scandicci e Campi Bisenzio) si impegnano a cofinanziare la differenza tra l’importo del titolo di riferimento del Sistema Pegaso e le tariffe di vendita (in misura pari al 50% contribuito da Regione Toscana e al 50% contribuito dalla generalità degli enti secondo la ripartizione percentuale per ente concordata e coordinata dalla Città Metropolitana di Firenze).
La Città Metropolitana si farà carico dell’importo di € 67.500,00 per l’anno 2023, di cui € 21.330,00 già impegnati e liquidati a Regione Toscana come acconto per il primo semestre.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 
Francia-Annemasse
Sistemi di controllo di accesso
Francia-Antibes
Orodatori
Francia-Le Mée-sur-Seine
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Germania-Neu-Isenburg
Apparecchi fotografici per il controllo della velocità
Grecia-La Canea
Apparecchiature informatiche e forniture
Irlanda-Naas
Sistema telematico
Italia-Bolzano
Sistema di videosorveglianza
Lituania-Klaipėda
Registratori di presenza e simili; parchimetri
Polonia-Cracovia
Manutenzione e riparazione di attrezzature per tecnologia
Slovacchia-Bratislava
Strumenti di misurazione
Portogallo-Lisbona
Sistema di sorveglianza a circuito chiuso
Romania-Brașov
Pedaggio automatico
Slovacchia-Košice
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Svezia-Linköping
Attrezzature per il controllo del traffico stradale
Svezia-Stoccolma
Attrezzature per il controllo dei parcheggi
Svezia-Vellinge
Servizi di stazionamento
Svizzera-Berna
Tabelloni segnapunti elettronici
Svizzera-Ginevra
Attrezzature per pedaggi
Ungheria-Budapest
Parchimetri
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7-12 Ottobre 2023, Brussels, Belgio
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Responsabile editoriale: Olga Landolfi; in redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi.