It's Europe
N° 4
Aprile 2023


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L’intervista di Morena Pivetti
Focus su...
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Progetto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
L’intervista di Morena Pivetti

 

“Coinvolgerò le competenze diffuse, pubbliche e private, nell’innovazione futura. TTS Italia compresa”. Nella sua prima intervista Mario Nobile, il nuovo Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, annuncia il suo metodo di lavoro.

Ingegnere, 50 anni, tarantino di nascita, incarichi in Emilia Romagna e nelle Marche prima dell’approdo, nel 2011, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ultimo incarico dal 2015 Direttore generale per i sistemi informativi e statistici del MIT, dal 23 marzo Mario Nobile è il nuovo Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Lo ha nominato Alessio Butti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, a conclusione di un percorso di selezione, iniziato a gennaio di quest’anno. Nobile ha sbaragliato un campo di 80 candidati i cui profili sono stati esaminati da una Commissione esaminatrice formata da tre esperti che ha selezionato 4 curricula prima della scelta finale.

 

 

Questa alla newsletter di TTS Italia è la prima intervista che rilascia da quando ha assunto il nuovo incarico. La prima domanda è d’obbligo: ingegner Nobile cosa l’ha spinta a candidarsi per questo ruolo, oltre all’ovvia aspirazione a migliorare la propria posizione lavorativa?
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mi ero già occupato di amministrazione digitale, con il decreto sulle smart roads o con la sperimentazione per la guida autonoma dei veicoli sulle strade pubbliche. Diciamo che la mia direzione generale ha fatto da catalizzatore, siamo stati tra le lepri, tra i precursori della digitalizzazione in un settore verticale molto complesso perché interviene su uno dei diritti costituzionali dei cittadini, il diritto alla mobilità. Questa nuova posizione mi consente di spaziare sull’intero spettro dell’innovazione possibile, e quindi su tutti i diritti che innervano la nostra vita quotidiana. Sarà molto sfidante e utile: non vedo l’ora di cominciare.

Quale sarà il suo stile di lavoro, il suo metodo?
Avendo lavorato prima nella pubblica amministrazione locale, Province, Regioni, sono intenzionato ad aprire una corsia preferenziale con il sistema degli Enti Locali e più in generale, per quanto possibile, a coinvolgere tutti gli stakeholders, anche privati. Penso a un lavoro bottom up: c’è la necessità che le competenze diffuse a quel livello entrino in partita, che si avvii un processo di partecipazione largo e condiviso.

Quindi anche con TTS Italia?
Da anni ho un rapporto di collaborazione con TTS Italia. Ci conosciamo bene, loro conoscono me, io conosco loro. E sono certo che le possibilità di lavorare insieme aumenteranno molto.

Qualche esempio concreto di questo suo metodo di lavoro?
Ne ho in mente almeno tre: i ‘digital twins’ delle opere che devono evolvere in ‘digital ecosystem’, gli appalti innovativi, l’evoluzione di SPID e CIE nell’EIDAS 2.0 e nel nuovo wallet elettronico europeo.

Cominciamo dai “digital twins”. Cosa sono? Perché sono importanti?
I ‘digital twins’ sono i gemelli digitali delle opere d’arte, dighe, gallerie, viadotti, ponti, ferrovie, strade, autostrade. Il Ponte San Giorgio di Genova ha un ‘digital twin’ che dialoga con l’amministrazione pubblica grazie ai sensori che ha incorporato: racconta come sta in salute, che tempo fa, quante auto lo stanno attraversando e via di questo passo. Noi ci avvaliamo già di diversi ‘digital twins’, pur se a macchia di leopardo, che aiutano a monitorare lo stato delle nostre infrastrutture, l’eventuale degrado, la necessità di interventi di manutenzione che vanno programmati per tempo. Ora si tratta di compiere il salto verso il ‘digital ecosystem’, ovvero una visione d’insieme di tutte le reti, anche quelle delle telecomunicazioni, digitali, idriche, dell’energia. Faccio un esempio recente: se un incidente sulla linea ferroviaria tra Firenze e Bologna blocca la circolazione dei treni e spezza in due l’Italia si hanno ripercussioni anche sulla rete autostradale e sul trasporto aereo. Chi è bloccato cercherà di utilizzare le altre modalità di trasporto. Il mio obiettivo è disegnare linee guida che diano uno standard ai gestori dei sistemi a rete per configurare questo ‘digital ecosystem’. Non è tanto un problema tecnologico, piuttosto di dominio e di mercato: condividere i propri dati rilevanti può avere ripercussioni sul business. Parliamo di soggetti importanti come Ferrovie dello Stato, Autostrade per l’Italia, Anas, eccetera.

Passiamo agli appalti innovativi. Cosa si intende?
Si tratta dei ‘pre-commercial procurement’. Anche in questo caso faccio un esempio per spiegare. Poniamo che un Comune debba organizzare il trasporto scolastico dei bambini: l’approccio tradizionale sarebbe bandire una gara per l’acquisto dei bus e organizzare il servizio con gli autisti. L’appalto innovativo prende, invece, le mosse dai bisogni delle persone, ne ascolta innanzitutto le esigenze, che in realtà è quel che si dovrebbe fare sempre. Le aziende interessate all’appalto vengono quindi coinvolte prima, chiamate a scoprire le necessità e, in un percorso comune, aiutare a definire i contenuti del bando. È una tipologia di appalto che si sposa bene a tutto il Terzo settore, al sociale: abbiamo per esempio esperienze sui bisogni delle persone autistiche, con la determinazione di offerte basate su realtà aumentata e virtuale per migliorare le situazioni di difficoltà. Tipologia che negli altri Paesi europei è molto sviluppata. Ecco, io vorrei che le aziende italiane fossero in grado di generare un’offerta innovativa, modulabile anche con sinergie per soddisfare i fabbisogni e in questo modo competere in Europa: penso a proposte di possibili modifiche della normativa per rendere più stringente il ricorso a questo nuovo tipo di appalto. La tecnologia è un acceleratore formidabile.

Da ultimo l’EIDAS 2.0 e il borsellino elettronico Ue, tra le priorità di Agid.
L’Europa sta per varare un nuovo Regolamento, l’EIDAS 2.0, l’evoluzione della direttiva del 2014 che ha portato ad EIDAS: ora siamo al Trilogo che abiliterà il borsellino elettronico Ue. L’Italia non ha nulla di cui essere preoccupata, siamo molto avanti nelle identità digitali, penso a SPID e a CIE, che si tratti di accedere sia ai siti che ai servizi della Pubblica amministrazione, come il pagamento del bollo auto, delle tasse scolastiche e di molto altro. Il nuovo wallet, oltre ad ospitare gli attributi qualificati dei soggetti pubblici – carta d’identità, tessera sanitaria, patente – conterrà gli attributi non qualificati – attestato di rischio assicurativo, titoli di viaggio, ticket eventi, strumenti di pagamento -, un mondo che non ha ancora una regolazione. Ovvero informazioni che potranno generare e abilitare transazioni economiche. Per esempio, da parte di un’assicurazione, grazie a una serie di dati aggiuntivi per i quali il cittadino presta, ovviamente, il consenso. Pensiamo a quanti vantaggi ed esternalità positive si potranno generare.

Qui potrebbe entrare in campo TTS Italia?
Certo. E non solo. Sono molto interessato a sapere cosa ne pensano i soci dell’associazione, quali transazioni i provider tecnologici, le software houses pensano possano migrare tra due, cinque, dieci anni nel borsellino elettronico. La discussione nasce ora.

Chi è Mario Nobile. Laureato in Ingegneria Civile, con un Dottorato di ricerca in Ingegneria dei Trasporti, Mario Nobile ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali nell’ambito della progettazione e pianificazione territoriale e dei servizi informatici, inclusi programmi di sviluppo della banda larga nel territorio.
Nel 2010 è entrato a far parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dove si è occupato inizialmente di programmi di riqualificazione urbana e politiche abitative, per poi passare alla gestione e manutenzione dei beni immobili delle sedi centrali, delle tecnologie di supporto e della razionalizzazione logistica.
Dal novembre 2015 al marzo 2023 ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici del Ministero.
Parallelamente agli incarichi nella Pubblica Amministrazione, ha avuto anche ruoli accademici: dal 2001 al 2011 è stato Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Alma Mater - Università degli Studi di Bologna ed ha all’attivo numerose pubblicazioni. Attualmente è docente di “Management della trasformazione digitale” presso l’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza.
A marzo 2023 è stato nominato Direttore Generale di AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale.

 

Focus su...

SAVE THE DATE 

CONVEGNO 
SOLUZIONI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
 
12 LUGLIO 2023
 
ROMA EVENTI - PIAZZA DI SPAGNA
Via Alibert 5/a
ROMA

Il 12 luglio, si terrà a Roma in presenza il Convegno "Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture", occasione in cui verranno presentati i risultati dell'omonimo Gruppo di Lavoro che TTS Italia lancerà ad aprile.
Focus dell'evento, un position paper che, partendo dalla proposta della nuova Direttiva Europea sugli ITS, sarà incentrato su tematiche chiave quali le tecnologie intelligenti per le infrastrutture, la mobilità cooperativa e la sicurezza stradale, prendendo in considerazione opportunità, criticità e impatti per arrivare a proposte di azioni concrete.

Seguiranno maggiori dettagli.
Ci vediamo a Roma.

Istituzioni & Policy

Un mese intenso per il settore quello di aprile. Parlamento e Consiglio dei Ministri sono sul tema della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T): approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2021/1187 del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 luglio 2021 sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete TEN-T.
Al MIT si continua a lavorare a un pacchetto organico di misure, normative e amministrative, con alcune novità finalizzate a migliorare la sicurezza e l’educazione di chi si mette alla guida. Il tutto in attesa del Nuovo Codice della Strada e di eventuali misure legislative urgenti che sono allo studio degli uffici.
Torna alta l’attenzione sul Mobility as a Service, con la pubblicazione di un nuovo Avviso con cui il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, stanzia nuove risorse dal PNRR per oltre 16 milioni di euro al fine di estendere la sperimentazione dei servizi MaaS alle Regioni e alle Province Autonome.
Nuove risorse da Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha assegnato 20 milioni di euro dei fondi PNRR al cofinanziamento dei progetti delle imprese italiane selezionate dal bando transnazionale “Key Digital Technologies Joint Undertaking” che sostiene la produzione e l’innovazione nel settore dei componenti elettronici e dei semiconduttori e la loro integrazione in sistemi intelligenti.
Risorse anche da Ministero dell’Interno e Banca Europea degli Investimenti che lanciano il Fondo tematico per i Piani Urbani Integrati. Le risorse, pari a €272 milioni, provengono dal PNRR e sono state rese disponibili grazie a un accordo fra la stessa BEI e il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF). Lo scopo è di finanziare progetti per la rigenerazione urbana sostenibile, l’inclusione sociale, l’efficienza energetica e l’innovazione digitale.
Il Parlamento europeo adotta Leggi chiave, 5 in tutto, per l'obiettivo climatico del 2030, nell’ambito del pacchetto Fit for 55%. Obiettivo, ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Infine, la Commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla revisione delle norme sui trasporti trans-europei (TEN-T), per costruire una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Unione europea.

Socio del mese

Continental Automotive Trading Italia s.r.l. è una società italiana, controllata al 100% dalla capogruppo tedesca Continental AG, che si occupa per il mercato italiano di soluzioni per la smart mobility.
Con il marchio VDO, leader di mercato per la produzione e commercializzazione di tachigrafi, soluzione integrate di gestione flotta e formazione affianca le aziende di trasporto e le autorità di controllo per poter lavorare in modo sempre più efficiente incrementando quindi il costo opportunità delle attività svolte.
Dal 2018, a seguito della futura introduzione di una nuova versione di Tachigrafo digitale (c.d. intelligente), grazie anche alla proficua interlocuzione con le autorità di controllo, ha sviluppato e commercializzato un dispositivo interamente dedicato alla preselezione dei veicoli pesanti attraverso la lettura, da remoto, di alcuni parametri dell’apparato tachigrafico.
Per questo prodotto in particolare specificatamente dedicato al mondo delle autorità di controllo, la sede italiana è responsabile per l’intero mercato europeo riuscendo quindi a soddisfare anche eventuali richieste di personalizzazione che possano arrivare dal mercato.
Continental Automotive Trading Italia s.r.l. è oggi uno dei punti di riferimento sul mercato italiano per quanto concerne il mondo dei tachigrafi e della retrostante normativa e si configura altresì come partner di riferimento per il mondo delle autorità di controllo.


DUE DOMANDE SUL PROGETTO DEL MOMENTO A
Lorenzo Ottolina Head of Connected Commercial Vehicle Solution di Continental Automotive Trading Italia s.r.l

Lorenzo Ottolina Head of Connected Commercial Vehicle Solution di Continental Automotive Trading Italia s.r.l dal 2010. Il suo contributo nei 13 anni di esperienza nel settore ha aiutato nella crescita di Continental rafforzando il ruolo di realtà leader a livello nazionale ed in seguito a ritagliarsi uno spazio anche a livello internazionale.

Quali sono gli scenari normativi e di mercato che hanno portato alla nascita della tecnologia DSRC per il mondo delle autorità di controllo?
L’introduzione, il 15 giugno 2019, del tachigrafo digitale di seconda generazione (cd. “tachigrafo intelligente”) ha costituito sicuramente una svolta di primaria importanza, anche in un’ottica evolutiva alla luce dell’approvazione del Pacchetto Mobilità I, per tutto il settore dell’autotrasporto di persone e cose interessato dalla normativa europea sui tempi di guida e sui periodi di riposo (Regolamento (UE) 2020/1054).
Il tachigrafo intelligente si colloca su un livello di sostanziale e profonda novità rispetto alla prima generazione del tachigrafo digitale. La tecnologia della nuova generazione dello strumento di registrazione consente di operare in una prospettiva di ecosistema e di piattaforma dove, alla tradizionale funzione di registrazione e di corretta applicazione delle norme in materia di tempi di guida e di periodi di riposo, si accompagnano nuovi scenari applicativi che si ricollegano al tema dei sistemi di trasporto intelligenti e cooperativi.
È proprio in materia di nuovi scenari di controllo che il tachigrafo intelligente rappresenta uno “step-change” paradigmatico verso una sempre maggiore sicurezza stradale. Ciò sarà possibile perché il nuovo dispositivo è equipaggiato con la nuova e standardizzata interfaccia DSRC (Dedicated Short Range Communication) che, previa autenticazione degli operatori di controllo, fornisce indicazioni su 19 parametri tecnici relativi al funzionamento del tachigrafo, dal 21 agosto 2023, con l’introduzione del Tachigrafo intelligente di seconda generazione i parametri diventeranno 25. Parametri che in entrambi i tachigrafi (GEN 1 e GEN 2) sono trasmessi in modalità wireless al dispositivo di controllo dell’operatore di polizia.

Riesce a spiegarci con maggior dettaglio il funzionamento dell’interfaccia DSRC che avete sviluppato e come questa generi un punto di discontinuità rispetto al passato?
Con l’interfaccia DSRC il tachigrafo intelligente offre l’opportunità, per gli operatori di controllo, di adottare un approccio di maggiore massività ma, proprio per questo, di anche maggiore selettività dei controlli, ovvero i dati resi disponibili dal modulo DSRC aiutano gli operatori di controllo ad eseguire una preselezione efficace dei veicoli, consentendo di fermare con maggiore certezza quelli sospetti di infrazioni.
Proprio per perseguire l’obiettivo di mettere a disposizione delle autorità di controllo uno strumento semplice e flessibile nel suo utilizzo, ma al contempo affidabile sul piano della tecnologia, VDO, ha sviluppato la soluzione DSRC-RP Enforcement Kit che, grazie alle sue caratteristiche tecnologiche, è capace di rispondere alle nuove esigenze operative degli operatori di controllo.


La soluzione elaborata da VDO consente già da oggi di operare due differenti, sebbene correlati, scenari operativi di controllo, ovvero la medesima antenna può, in maniera flessibile e modulabile, essere installata sia sul veicolo di controllo (scenario dinamico dove il veicolo di controllo sorpassa il mezzo pesante oggetto dell’indagine), sia su di un treppiede per un controllo statico da bordo strada.
Un terzo scenario vede la tecnologia dell’antenna DSRC-RP installata su infrastrutture fisse, per permettere la coesistenza di molteplici tecnologire rendendo, l’attività di controllo, ulteriormente più puntuale e mirata.
La lettura dei parametri trasmessi dal tachigrafo intelligente avviene, mediante un apposito software. Il software può essere fornito da VDO unitamente all’antenna DSRC-RP, in alternativa, la stessa antenna DSRC-RP è integrata con soluzioni software di terze parti ed è anche dotata di una SDK (Software Development Kit) che dà, la possibilità di sviluppare ed implementare autonomamente il proprio software di lettura.
Il sistema sviluppato da VDO è stato ampiamente testato in ambito comunitario ed è già in uso in diverse nazioni Europee che hanno già deciso di implementare l’uso di questa efficace tecnologia.
L’accento non è, dunque, solo sull’innovazione di prodotto bensì anche di processo, ovvero di un processo che sappia migliorare la gestione delle informazioni, la loro disponibilità e la loro fruibilità e che, quindi, si sta organizzando sempre più verso un modello di piattaforma. Questo richiede anche la necessità di considerare e formare nuove competenze in un momento in cui, da un lato, le aziende di trasporto stanno cambiando o hanno già cambiato il proprio modello di business seguendo i paradigmi della digitalizzazione e, dall’altro, le autorità di controllo interagiscono con questi cambiamenti in un’ottica di una ancora più accresciuta compliance della normativa vigente con un sicuro beneficio anche in termini di ulteriore riduzione dell’incidentalità.

Per maggiori informazioni clicca qui VDO Fleet - Form di contatto o visita il nostro sito www.fleet.vdo.it

Progetto del mese

Buoni Mobilità: un anno di sperimentazione MaaS a Torino

Il progetto “Buoni Mobilità” è un progetto del Comune di Torino, realizzato in collaborazione con 5T S.r.l., co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito del “Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico”.
L’obiettivo perseguito attraverso il progetto è stato quello di sperimentare appieno il modello MaaS e le sue funzionalità, rendendolo operativo e accessibile in un contesto reale e con il coinvolgimento diretto dei cittadini per la durata di un anno, ovvero dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022.

La selezione dei “cittadini-sperimentatori” è avvenuta su base volontaria e attraverso un bando pubblico emesso dal Comune di Torino, che prevedeva per i primi 100 partecipanti la possibilità di usufruire di “buoni” o voucher da spendere in servizi di mobilità, totalmente finanziati dall’amministrazione cittadina. Inoltre, i “buoni” offrivano anche la possibilità di essere utilizzati da altri componenti del nucleo familiare dei partecipanti, estendendo di fatto la platea di sperimentatori a 152 utenti.
Attraverso la piattaforma MaaS “Buoni Mobilità” (realizzata specificatamente per la sperimentazione), gli utenti hanno avuto a disposizione alcuni servizi di mobilità, accessibili attraverso un’app dedicata: trasporto pubblico locale (bus/metro/tram, di seguito anche TPL), car sharing, scooter sharing, monopattino in sharing, car rental e servizio taxi.
Nel corso dell’anno di sperimentazione, agli utenti sono stati proposti dei pacchetti di mobilità, con un valore medio di 150€ ciascuno – la cui composizione è stata modificata nell’arco di 3 fasi, grazie al continuo dialogo con gli utenti, all’analisi dei feedback ricevuti e dei dati reali di utilizzo,
Le analisi evidenziano come, nella prima fase, gli utenti abbiano mostrato maggiore interesse nell’avere più servizi a disposizione all’interno del pacchetto di mobilità scelto. Nella seconda e nella terza fase invece le preferenze si sono spostate su pacchetti più settoriali, privilegiando un utilizzo maggiore di una o due modalità di trasporto.
Qui nel seguito si riportano alcune considerazioni sulle preferenze degli utenti sperimentatori emerse dalle analisi condotte sui dati raccolti:
• Si osserva un significativo cluster di utenti non favorevoli alla guida in proprio (21%)
• Analogamente, si registra la presenza di un cluster di utenti propensi a viaggiare al riparo
dagli elementi atmosferici (27%)
• Si rileva un cluster di fan dello scooter, non numeroso ma resiliente, che ha scelto
costantemente il pacchetto con più minuti di tale servizio e con meno alternative di
trasporto
• Si è confermata la persistenza dei fan del monopattino, anche durante i mesi invernali e
per spostamenti notturni non serviti dal trasporto pubblico.
I servizi più utilizzati effettivamente, una volta scelti i pacchetti corrispondenti, sono stati il trasporto pubblico (66% degli aventi diritto), lo scooter in sharing (50%) e il taxi (40%), seguiti dagli altri servizi in sharing, mentre il noleggio auto è stato il meno utilizzato (solo 5%).
Gli utenti hanno compiuto 2,5 spostamenti (andata/ritorno) al giorno, per una media di 13km/giorno. Attraverso l’utilizzo dei Buoni Mobilità, il 55% degli utenti ha dichiarato di aver utilizzato maggiormente il trasporto pubblico locale, il 45% il car sharing, il 31% il taxi, il 26% il monopattino, il 6% lo scooter. Di contro, un 3% invece ha dichiarato di aver viaggiato di meno rispetto a prima della sperimentazione.
Un altro dato interessante è stato quello relativo alle combinazioni di servizi di mobilità preferite dagli utenti. Le tre principali combinazioni indicate dagli sperimentatori sono state:
• trasporto pubblico locale + car sharing (18%)
• trasporto pubblico locale + taxi (15%)
• trasporto pubblico locale + car sharing + monopattino in sharing (7%).
Il trasporto pubblico si conferma dunque come la modalità di trasporto più desiderata dagli utenti, sia in assoluto (è stato utilizzato dall’85% dei rispondenti al questionario), sia in combinazione con altri servizi di mobilità. Inoltre, si è osservato che il pacchetto “NO TPL” non ha avuto successo, a ulteriore dimostrazione del fatto che il trasporto pubblico è fondamentale in un’offerta MaaS.
Il monopattino in sharing ha potuto contare su una solida base di “fan”, che hanno utilizzato il servizio in modo significativo e costante nel tempo, con una media di 68 minuti e 9 corse al mese per ogni utente, per uno spostamento medio di 3km e 8 minuti. Gli utenti si sono fidelizzati al servizio e l’utilizzo è addirittura aumentato nei mesi invernali, nonostante il clima meno favorevole. Inoltre, si sono osservati viaggi più lunghi negli orali notturni, in cui il trasporto pubblico non è disponibile.
Lo scooter sharing ha visto un picco iniziale di entusiasmo e di utilizzo, che si è poi ridotto e consolidato in un gruppo di utenti appassionati, che ha continuato, mese dopo mese e nonostante le rimodulazioni, a scegliere i pacchetti di mobilità che comprendevano il servizio.
Il car sharing è stato scelto da un numero elevato di utenti, mentre il suo utilizzo effettivo è aumentato nel corso dei mesi dal 20% a circa il 40%, probabilmente a seguito della rimodulazione dei pacchetti e dell’ingresso di un nuovo operatore nella sperimentazione.
Il car rental invece è stato il servizio meno utilizzato, solamente dal 5% dei potenziali utenti, ma occorre considerare da un lato che il servizio è ancora poco digitalizzato e quindi più difficile da integrare in un’offerta MaaS, e dall’altro che servizi di car sharing presenti attualmente sul territorio torinese offrono già all’utente un’offerta di noleggio giornaliero.
Il servizio taxi infine è stato molto utilizzato, spesso arrivando a saturare il credito disponibile nel pacchetto scelto, anche per i valori maggiori. Tuttavia, solo il 5% degli utenti ha dichiarato che utilizzerebbe il servizio anche se fosse a proprie spese.
Durante i 12 mesi di sperimentazione, sono stati somministrati tre questionari agli utenti: uno in fase iniziale, uno in fase intermedia e poi uno a conclusione del progetto.
I risultati raccolti in particolare dall’ultimo sono stati interessanti e significativi per comprendere e individuare punti di forza e di debolezza di un modello MaaS applicato in un contesto urbano.
È emerso infatti che la maggior parte degli utenti ha espresso una soddisfazione generale della piattaforma MaaS sperimentata, attribuendo un punteggio di 4.4 su un massimo di 5 punti.
In particolare, gli spostamenti sono stati avvertiti dagli utenti come più sicuri (punteggio 3.4 su 5) e più sostenibili (punteggio 4 su 5). Inoltre, il 74% degli utenti ha percepito una riduzione del tempo di spostamento complessivo, per il 24% dai 5 ai 10 minuti e per il 25% dai 10 ai 15 minuti.
I viaggi degli utenti, sia per motivi di lavoro/studio, sia di tempo libero, hanno avuto una durata, per la maggior parte degli sperimentatori (49%), tra i 15 e i 30 minuti. Tuttavia, se per gli spostamenti di lavoro/studio il mezzo più utilizzato è stato il trasporto pubblico locale (64%), il car sharing è stato il servizio più utilizzato per i viaggi nel tempo libero (44%).
Al termine del questionario, è stata richiesta agli utenti una valutazione dell’app MaaS messa a loro disposizione.
Un primo risultato positivo è stato l’interesse degli utenti nei confronti dell’app MaaS: il 59% sarebbe interessato ad usare un’app MaaS se fosse sempre disponibile.
Anche il gradimento verso l’app Buoni Mobilità, sperimentale, è stato positivo: la valutazione degli utenti è stata di 3.8 su 5 punti.
Infine, al termine della sperimentazione, 5T ha elaborato una prima analisi con l’obiettivo di comprendere quanto l’uso dei servizi MaaS possa contribuire alla riduzione degli inquinanti atmosferici.
Dai uno sguardo alla grafica degli highlights di progetto ed al report finale a questo link.
Per maggiori informazioni: comunicazione@5t.torino.it

Dai nostri associati

CIRCLE Group: l’operatore di trasporto Alpe Adria si affida a Milos® Green Dashboard per monitorare il risparmio delle emissioni inquinanti e per creare valore sostenibile lungo le catene logistiche multimodali
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – ha annunciato che la soluzione Milos® Green Dashboard è stata scelta e implementata dall’operatore Alpe Adria per monitorare le emissioni inquinanti legate ai propri trasporti multimodali.
Lanciata a novembre 2022, la Milos® Green Dashboard, sviluppata all’interno del progetto CEF2 EU FENIX, consente di effettuare il calcolo automatico dell’impatto ambientale connesso alle attività di trasporto, e la quantificazione della cosiddetta “carbon footprint” (o “impronta carbonica”, che stima le emissioni di gas serra espresse in quantità di CO2e).
Coerentemente con i propri obiettivi di crescita sostenibile, Alpe Adria ha scelto di adottare la soluzione di CIRCLE GROUP con la collaborazione della società del Gruppo Info.era, per tracciare, attraverso report personalizzati, l’impronta ambientale generata dalle proprie soluzioni di logistica multimodale, e per evidenziare il risparmio in termini di emissioni inquinanti possibile grazie alla selezione delle modalità di trasporto più rispettose dell’ambiente, condividendone i benefici con la community di stakeholder di riferimento e con i clienti finali.
“Siamo lieti di aver ideato una soluzione apprezzata dal mercato e, in particolare, da un operatore del calibro di Alpe Adria, che ogni giorno combina, con i servizi offerti, le differenti modalità di trasporto gomma, ferro e nave. Per CIRCLE Group ciò rappresenta il perseguimento dell’obiettivo di concorrere a una logistica sempre più digitale e green, come delineato attraverso il piano industriale Connect 4 Agile Growth” ha affermato Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE.
La collaborazione di successo con Alpe Adria sarà illustrata a Transport Logistic (Monaco di Baviera, 9-12 maggio 2023), la principale fiera internazionale dedicata a logistica, trasporti, IT e Gestione della Supply Chain, dove CIRCLE Group presenterà con Log@Sea le proprie soluzioni innovative (Hall B3, Stand 401).
Offerta in primis in modalità SaaS (Software As a Service) e caratterizzata da un’integrazione nativa con tutti i prodotti software CIRCLE, la Milos® Green Dashboard è conforme a tutti gli standard europei (Global Logistics Emissions Council Framework, EN 16258, GHG Protocol) e ISO in materia.

Fonte: CIRCLE Group

Consip aggiudica gara per 1.000 autobus elettrici destinati al TPL. Iveco tra gli aggiudicatari.
C’è anche Iveco, socio ordinario di TTS Italia, tra gli aggiudicatari della gara Consip per la fornitura di 1.000 autobus ad alimentazione elettrica con tecnologia di ricarica plug-in e/o pantografo, del valore complessivo di oltre 530 mln/€.
L’iniziativa consente alle PA di acquisire i veicoli con le risorse previste dal PNRR (Missione 2 – “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. – Investimento 4.4 “Rinnovo flotte bus, treni verdi”), rispettando le scadenze del Piano: stipula contratti entro il 31 dicembre 2023 ed entrata in servizio di almeno 2.690 autobus entro il 30 giugno 2026.
Il contratto, che sarà attivato entro il mese di giugno, prevede due opzioni:
• acquisto di autobus senza personalizzazioni specifiche, le PA potranno effettuare un ordine diretto sulla base della migliore offerta tecnico-economica, in relazione al prezzo e alle prestazioni (es. consumo, sicurezza dei veicoli, confort passeggeri)
• acquisto di autobus con personalizzazioni specifiche, le PA potranno rilanciare con un appalto specifico il confronto competitivo fra gli aggiudicatari dell’Accordo quadro, selezionando il fornitore con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
La personalizzazione degli autobus può riguardare colori, livree, equipaggiamenti aggiuntivi per il posto di guida e per il vano passeggeri, dispositivi di bordo e per la sicurezza dei passeggeri, sistemi di assistenza alla guida, servizio di manutenzione full service.
Inoltre le amministrazioni possono scegliere la tipologia di ricarica più idonea alle loro necessità: depot charging (ricarica overnight in deposito), opportunity charging (ricarica plug-in + pantografo in opzione) e flash charging (pantografo per ricarica breve al capolinea e alle fermate lungo il percorso).
Nel mese di maggio, Consip pubblicherà la seconda edizione dell’Accordo quadro Autobus elettrici – destinato a integrare l’offerta Consip con 500 ulteriori mezzi di diverse tipologie (autobus corti 7-8 metri; suburbani lunghi classi I e II e a idrogeno).

Fonte: Ferpress

FIAP e Geotab rinnovano la partnership per la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale del comparto trasporto
Geotab, leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso e socio ordinario di TTS Italia, ha rinnovato l’adesione a FIAP in qualità di Socio Aggregato. La partnership, avviata con la Federazione nel 2022, ha l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale, la sostenibilità ambientale e la sicurezza stradale nel trasporto e nella logistica, guidando il percorso di crescita manageriale delle imprese del settore.
“Il nostro compito è di aiutare Imprenditori e Manager nella corretta implementazione di strategie di data management – spiega Alessandro Peron, Segretario generale FIAP – sfruttando appieno le potenzialità offerte dalla tecnologia. Per competere con successo nel mercato globale, infatti, le Aziende di Trasporto e Logistica hanno la sempre più evidente necessità di poter gestire, utilizzare e rendere disponibili per i propri clienti, in modo efficace ed efficiente, la crescente mole di dati disponibili, già presenti in azienda o raccolti in tempo reale sul campo dalle flotte. Informazioni indispensabili ai decisori aziendali al fine di ottimizzare le performance della propria organizzazione, in ogni sua componente, guardando alle esigenze dei propri clienti.”
Dopo un avvio di successo, la collaborazione tra Geotab e FIAP proseguirà anche per il 2023, con l’obiettivo di continuare a creare sinergie a livello nazionale per offrire opportunità formative e innovative al settore dell’autotrasporto e favorire uno sviluppo sostenibile, in accordo con le più recenti regolamentazioni.
“Le tecnologie possono supportare le Aziende in questo delicato compito – continua Alessandro Peron – ma servono strumenti evoluti e al tempo stesso flessibili e facili da utilizzare, che permettano di adattarsi alle molteplici esigenze di ciascun contesto aziendale, e in questo ambito Geotab è un partner strategico per le imprese. Naturalmente per implementare un sistema efficace di gestione dei dati, oltre alla tecnologia, servono anche processi, competenze e capacità di governance, aspetti su cui entra in gioco il ruolo della Federazione.”
“La partnership con FIAP rappresenta per Geotab un’opportunità strategica per rivolgerci al mercato dell’autotrasporto con soluzioni che vadano davvero incontro alle esigenze del settore – dichiara Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab. Mettere le nostre tecnologie all’avanguardia a disposizione dei protagonisti del Trasporto e della Logistica significa contribuire allo sviluppo della filiera, favorendo un approccio che si basa sull’ottimizzazione delle flotte per consentire alle aziende di raggiungere risultati ambiziosi dal punto di vista non solo economico, ma anche ambientale.”

Fonte: Geotab

Geotab e Lytx portano Surfsight Video Telematics nel programma Order Now di Geotab
Geotab® –leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato insieme a Lytx®, leader globale e pioniere nella telematica video, che la sua soluzione video integrata sarà la prima disponibile in Europa attraverso il nuovo programma Order Now, all’interno del Marketplace di Geotab. I clienti potranno ora acquistare la dash cam intelligente Surfsight™ direttamente sulla piattaforma MyGeotab e l’ordine sarà poi evaso da un partner autorizzato di Geotab.
Al fine di garantire ai clienti un’esperienza semplificata da un’unica piattaforma, Geotab offrirà supporto tecnico continuativo per la soluzione Surfsight™ e per quelle di altre terze parti che entreranno a far parte del programma.
La dash cam Surfsight AI-12, che permette una visibilità senza precedenti, è progettata specificamente per aumentare il livello di sicurezza dei conducenti attraverso riprese registrate costantemente quando il veicolo è in movimento, e tecnologia avanzata basata sulla machine vision (MV) e l’intelligenza artificiale (AI). Questa nuova soluzione è la prima disponibile in Europa all’interno del nuovo programma Order Now di Geotab e permette ai clienti di espandere la propria soluzione Geotab in pochi semplici clic.
Le soluzioni video di Lytx raccolgono i dati relativi a oltre 4 miliardi di chilometri percorsi ogni mese e a circa 364.000 eventi di guida rischiosi ogni giorno, costituendo un database con un livello di qualità, dettaglio e accuratezza senza eguali.
“Il vantaggio di Order Now è la facilità con cui è possibile effettuare ed elaborare gli ordini all’interno del sistema. Stiamo rendendo più semplice l’adozione e la combinazione di video e dati telematici al fine di massimizzare l’investimento esistente nella piattaforma Geotab. I partner hanno quindi la possibilità di integrarsi con Geotab in modo più semplice e di offrire le nostre telecamere basate sull’IA a un numero maggiore di flotte nel più breve tempo possibile. Abbiamo lavorato con Geotab per mettere a disposizione le più recenti soluzioni di videocamere con intelligenza artificiale integrata per rispondere alle moderne esigenze delle flotte in tutta Europa, e Order Now renderà questo processo ancora più semplice”, ha dichiarato Damian Penney, vice president EMEA di Lytx®.
La dash cam intelligente Surfsight™ di Lyxt® si integra perfettamente con la piattaforma telematica di Geotab, offrendo alle flotte accesso a una soluzione unica e completa in grado di offrire migliorate funzionalità di sicurezza a bordo, grazie a una combinazione di MV, AI, sensori e video streaming in tempo reale. In breve, Surfsight AI-12 è più di una semplice dash cam, in quanto consente di rilevare distrazioni alla guida, inviare notifiche audiovisive ai conducenti che adottano comportamenti di guida rischiosi e si può connettere a telecamere ausiliarie.
“L’aggiunta della soluzione video integrata Surfsight all’interno del Marketplace di Geotab offre nuove opportunità ai fleet manager, grazie a una visibilità senza precedenti sulle flotte dotate di soluzioni Geotab”, ha affermato Edward Kulperger, senior Vice President, Europe di Geotab. “La perfetta integrazione con MyGeotab consente ai clienti di accedere con un solo clic a una soluzione dash cam di qualità che sfrutta la tecnologia video e l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza complessiva”.
“Surfsight™ rappresenta la prima soluzione Order Now del Marketplace di Geotab in Europa. Grazie al nuovo programma, i clienti possono acquistare direttamente su MyGeotab e beneficiare di un processo semplificato”, ha proseguito Edward Kulperger. “Le soluzioni che fanno parte del programma Order Now sono altamente integrate con la piattaforma Geotab per offrire un’esperienza d’uso ottimizzata e al contempo consentire di beneficiare del valore aggiunto della nostra soluzione telematica”.
La soluzione MyGeotab e Lytx Surfsight si distingue per la possibilità di:
• combinare le registrazioni della dash cam e i dati telematici per creare regole specifiche per ogni policy aziendale;
• registrare e scaricare video di qualsiasi evento attivato dal motore di regole di Geotab e dalla videocamera, utile per il coaching dei conducenti, in caso di incidenti e altro ancora;
• selezionare sulla mappa un punto specifico del percorso, così da trasmettere facilmente la registrazione e rivedere il filmato corrispondente a quel punto del tragitto;
• gestire l’implementazione di massa di nuove telecamere da un’unica piattaforma: MyGeotab.
Per maggiori informazioni sul programma Order Now di Geotab, clicca qui.

Fonte: Geotab

MOST: l’impegno per la mobilità sostenibile con i soci di TTS Italia
Mobilità cooperativa, connessa, automatizzata, infrastrutture di trasporto intelligenti, trasporto delle merci e logistica sono queste le sfide del MOST, il Centro Nazionale di Mobilità Sostenibile che nasce con l’obiettivo di accompagnare la transizione green e digitale del Paese.
Il MOST è stato il primo a partire tra i cinque centri nazionali previsti dal Pnrr che intendono creare reti diffuse tra università e soggetti pubblici e privati per favorire attività di ricerca altamente qualificata indirizzata a sviluppare infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili. Le cinque aree sono: simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni, tecnologie dell’agricoltura, sviluppo di farmaci RNA e terapia genica, biodiversità e, appunto, mobilità sostenibile.
A loro volta le attività del MOST sono focalizzate su cinque ambiti tecnologici (mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto per vie d’acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva) e ha una organizzazione cosiddetta hub&spoke, con un coordinamento centrale e gruppi di ricerca distribuiti su tutto il territorio.
Nei giorni scorsi, a Napoli, si è tenuto un incontro per soffermarsi sulle attività riunite sotto la denominazione spoke 7 che intende sviluppare tecnologie e modelli di monitoraggio, massima resilienza e ottimizzazione delle reti di trasporto e spoke 10 che ha l’obiettivo di sviluppare sistemi di trasporto merci e logistica integrati, efficaci, sostenibili, resilienti, valorizzando le innovative opportunità tecnologiche e digitali. Allo spoke 7, tra gli altri, partecipano numerosi soci di TTS Italia: Autostrade per l’Italia, socio fondatore; Almaviva, socio sostenitore; Anas, Politecnico di Bari, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi di Napoli Federico II (Coordinamento), soci ordinari.
L’incontro è stato coordinato dai responsabili del nodo di Napoli di MOST Cino Bifulco e Vittorio Marzano alla presenza del rettore Matteo Lorito, dell’assessore comunale alla mobilità, Edoardo Cosenza e del presidente del MOST, Ferruccio Resta.
Al panel “Mobilità e trasporti: sfide e opportunità”, moderato dal giornalista Carlo Puca, ha partecipato Mauro Giancaspro, direttore technology, innovation & digital spoke di Anas, che ha evidenziato il ruolo che la società del Gruppo FS sta perseguendo con il programma “Anas smart road”. “Agli otto milioni di passeggeri che percorrono le nostre strade intendiamo offrire un servizio di smart mobility per un sistema multi-modale, integrato e dinamico in grado di fare ricorso a tecnologie di ultima generazione quali IoT, big data, intelligenza artificiale, machine learning, connettività C-V2X (cellular vehicle-to-everything) per sfruttare tutte le potenzialità di una rapida elaborazione di una gran mole di dati con l’obiettivo di potenziare la sicurezza e ottimizzare l’efficienza della rete stradale”.

Fonte: Ferpress

Tpl: per Miccolis la soluzione di bigliettazione di ultima generazione per smartphone fornita da anche Municipia-Gruppo Engineering
Bus Miccolis, l’operatore di autobus che fornisce servizi in varie regioni del Sud Italia, ha lanciato un sistema di bigliettazione di ultima generazione per la città di Potenza. La soluzione è fornita da Municipia, socio ordinario di TTS Italia, e sviluppata da Masabi, che per la prima volta collaborano insieme. L’implementazione è la prima del suo genere per Masabi in Italia e la prima con Municipia, società del Gruppo Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per aziende e PA.
La nuova app Mobility Ticket aumenta l’accessibilità al servizio di mobilità Bus Miccolis permettendo agli utenti di acquistare titoli di viaggio in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo e di averli sempre a portata di mano con un semplice click.
Gli utenti di Bus Miccolis possono pre-acquistare i biglietti per un utilizzo futuro e attivarli quando devono viaggiare, oppure acquistare un biglietto lo stesso giorno del viaggio. Poco prima di salire sull’autobus o all’ingresso delle scale mobili, i passeggeri devono semplicemente attivare i loro biglietti o abbonamenti ed esibirli già attivati.
“Ancora una volta mettiamo la tecnologia al servizio delle persone con l’obiettivo di semplificare I processi, migliorare l’interconnessione con gli ecosistemi digitali delle città e la passenger experience. – sottolinea il presidente di Municipia, Stefano De Capitani – Municipia affianca I Comuni di ogni dimensione nel loro percorso di trasformazione digitale e la mobilità così come il sistema dei trasporti pubblici locali rappresentano un tassello cruciale. Ringrazio Miccolis e Masabi per questa collaborazione che va proprio in questa direzione”.

Fonte: Municipia/Masabi/Miccolis

Le nostre attività

TTS Italia all’ITS Summit di Singapore
TTS Italia è stata tra i protagonisti dell’ITS Summit di Singapore, svoltosi oggi 20 aprile.
L’ITS Summit è l’evento annuale di punta organizzato da ITS Singapore e incentrato proprio sui Sistemi di Trasporto Intelligenti, con l’obiettivo di stimolare il confronto e la discussione sui trend tecnologici e su come affrontare nuove sfide del settore del trasporto e della mobilità.
Il tema di quest’anno “ITS re-imagined: accelerating into the future” ha aperto ad alcune domande chiave: come saranno le città e i trasporti tra 15, 20 o 30 anni? Cosa cambierà man mano che le tecnologie nuove e dirompenti diventeranno realtà? In che modo i Sistemi di Trasporto Intelligenti possono accelerare questo viaggio nel futuro per consentire un trasporto sostenibile, sicuro, incentrato sull’utente e basato sui dati?
TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Olga Landolfi, ha preso parte con un intervento dal titolo “Italian Solutions for a Smarter Mobility” alla sessione dedicata a “Making sustainability work”, che ha visto coinvolto anche il National Electric Vehicle Centre della Land Transport Authority.

A giugno torna il Next Generation Mobility. TTS Italia tra i Patrocinatori dell’evento.
Il 13 e 14 giugno, a Torino e in streaming, torna la nuova edizione del Next Generation Mobility, con un focus su “The Green Challenge”. TTS Italia è tra i Patrocinatori dell’evento.
Progettare e realizzare la next generation mobility vuol dire integrare temi chiave della mobilità di oggi e di domani. Un fenomeno che ha alla base tematiche connesse: sostenibilità, intermodalità, sicurezza, accessibilità. Attraverso la tecnologia, la ricerca, l’innovazione, gli investimenti e il coinvolgimento di aziende e istituzioni.
Due giorni di appuntamenti durante i quali le istituzioni, le aziende, le start up e le università hanno l’occasione di presentare servizi e prodotti di mobilità. Due giorni di dibattito e confronto attraverso conferenze e networking con l’opportunità di accrescere le competenze professionali e il business. Partecipare all’evento vuol dire entrare in un network di oltre 20.000 professionisti, aziende, centri di ricerca e università. Presentare i propri prodotti e servizi a una platea di stakeholder che stanno lavorando per progettare il presente e il futuro della mobilità. Confrontarsi con altri player in un contesto quanto mai sfidante: perseguire la sostenibilità ambientale, economica e sociale di sviluppo delle nostre città.
Tra i temi di questa edizione: MaaS, logistica, mobilità elettrica, guida autonoma e connessa, mobilità condivisa, risorse e finanziamenti per la mobilità. Inoltre, l’evento ospiterà due importanti conferenze: Conferenza Nazionale sull’idrogeno e gli e-fuels; e Conferenza Nazionale su UAM e AAM.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Mobilità intermodale e logistica sostenibile: lanciati due nuovi progetti Interreg, TTS Italia tra i partner.
Rispettivamente il 4 e 5 aprile, sono stati ufficialmente lanciati due nuovi progetti cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Interreg Europe: SPOTLOG ed EMBRACER, focalizzati sulla logistica sostenibile e la mobilità intermodale.
EMBRACER (interconnecting MoBility acRoss europeAn CitiEs and subuRbs) è un progetto della durata di 48 mesi (marzo 2023- maggio 2027), a guida regionale, in cui sette regioni si impegnano a integrare il trasporto pubblico con modalità informali (bicicletta, ride-hailing, car/bike/scooter sharing, trasporto su richiesta, navette autonome) di mobilità, per migliorare l’interconnessione con aree urbane e raggiungere una mobilità regionale e locale intermodale, intelligente e resiliente ai cambiamenti climatici.
In EMBRACER, TTS Italia contribuisce alla progettazione dei cambiamenti di policy e delle azioni di implementazione degli indirizzi degli strumenti di policy. TTS è anche Communication Manager del progetto.
SPOTLOG (Green and Socially resPOnsible ciTy Logistics InnovaTions) è un progetto della durata di 48 mesi (marzo 2023- maggio 2027). La visione principale di SPOTLOG è quella di coinvolgere le comunità locali nella creazione di sistemi logistici socialmente responsabili, basati ove possibile su modalità a zero emissioni di carbonio, attraverso l’uso intelligente di tutte le risorse disponibili e sfruttando la digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e passeggeri. Concentrandosi sulle comunità a bassa densità e sulle città di medie dimensioni, i partner di SPOTLOG mirano a migliorare gli strumenti di politica regionale verso gli obiettivi europei di una mobilità inclusiva e a emissioni zero. In SPOTLOG, TTS Italia fornirà a spedizionieri, operatori logistici e compagnie di navigazione strumenti e informazioni adeguati per contribuire a schemi di consegna dell’ultimo miglio a basse emissioni; supportare gli organi istituzionali nella definizione di politiche multiscala rilevanti e strategie integrate logistica-mobilità; sostenere la collaborazione e la formazione sull’ultimo miglio fornire concetti e soluzioni. TTS è anche il Communication Manager del progetto.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Micromobilità elettrica: a Bari ok dalla Giunta agli incentivi per l’acquisto di bici e dispositivi
Su proposta dell’assessore alla Mobilità Giuseppe Galasso, la giunta di Bari ha approvato le linee di indirizzo per incentivare la mobilità sostenibile attraverso nuove misure di sostegno all’acquisto di biciclette e dispositivi di micromobilità elettrica.
Negli ultimi anni è di fatto cresciuta la domanda di mobilità da parte di cittadini e turisti in visita in città: la sfida che il Comune di Bari ha raccolto da tempo è assicurare la possibilità di viaggiare in modo sicuro, efficiente e in maniera compatibile con gli equilibri ambientali puntando su soluzioni di mobilità sostenibile in modo da stimolare i cittadini ad adottare stili di vita più salutari, con ricadute positive sulla qualità dell’aria.
A tal fine è stato proposto il programma Muvt Biciclette che, nella prima edizione del 2019, ha consentito ai baresi di acquistare 3.000 biciclette attraverso un finanziamento di 400mila euro, e nella seconda del 2021, a fronte di un finanziamento di 235mila euro e dell’ammissione alla misura dei dispositivi di micromobilità elettrica, ha concorso all’acquisto di circa 1.500 mezzi.
Quindi, con l’approvazione a gennaio scorso del Piano straordinario di sostegno alla domanda di mobilità sostenibile, finanziato con fondi PON Metro 2014-2020 per un importo complessivo di € 8.800.000, l’amministrazione intende, tra le altre misure, riproporre il programma Muvt Biciclette per l’acquisto di biciclette e dispositivi di micromobilità elettrica destinando a tal fine 400mila euro.
La misura, il cui avviso sarà pubblicato nelle prossime settimane, è rivolta a:
· persone residenti
· persone dimoranti abitualmente nella città di Bari (chi, pur avendo la propria residenza anagrafica fuori dal territorio comunale, dimori stabilmente in città, disponendo di un appartamento, o sia iscritto nello schedario della popolazione temporanea della città di Bari)
· studenti di ogni ordine e grado che, pur non residenti o non dimoranti a Bari, attestano di essere iscritti a un istituto scolastico o un’università sul territorio comunale
Per incentivare spostamenti che non producono inquinamento, il contributo sarà esteso anche all’acquisto di cargo-bike e carrelli da montare sulle biciclette.
“Il programma per incentivare l’uso delle due ruote e dei monopattini è particolarmente apprezzato in città, come dimostrano i dati relativi alle scorse edizioni e il lasso di tempo in cui i contributi sono stati esauriti – commenta Giuseppe Galasso -. Oggi sono sempre più numerose le persone che si muovono in bici o utilizzano i dispositivi elettrici per andare a scuola, al lavoro o per trascorrere il loro tempo libero. Una tendenza quasi naturale, vista la conformazione piana della nostra città ma che, nel corso di questi anni, è stata incrementata grazie a questa tipologia di incentivi. Crediamo fortemente che la sfida ai cambiamenti climatici passi anche dalla trasformazione delle abitudini quotidiane di ognuno di noi, ed è per questo che continuiamo a proporre misure come queste, da estendere anche ai fuori sede e per mezzi quali i cargo-bike, con l’obiettivo di poter convincere sempre più cittadini a lasciare l’automobile a casa”.

Fonte: Ferpress.

Mobilità ciclabile: Napoli rafforza la rete
La Giunta Comunale di Napoli ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’estensione della rete ciclabile cittadina nell’ambito nord-occidentale Fuorigrotta-Soccavo.
Il progetto risponde agli obiettivi del PNRR di collegare stazioni ferroviarie e sedi universitarie; sono coinvolte le stazioni della Circumflegrea di Soccavo, le stazioni di Fuorigrotta e, in particolare, della Cumana stazione Mostra, della linea 2 stazioni Campi Flegrei e Cavalleggeri, nonché la stazione della linea 6 Mostra che aprirà nel corso del 2024. La nuova rete ciclabile collega i siti di UNINA di piazzale Tecchio, di via Claudio e di Monte Sant’Angelo; il nuovo tratto è realizzato in continuità con il tratto di ciclabile già esistente che raggiunge la sede di UNINA di Agnano e le Stazioni della Cumana di Edenlandia e di Agnano. La rete ciclabile si estenderà anche su via Diocleziano e via Giulio Cesare.
“L’Amministrazione – ha dichiarato l’assessore Cosenza – in linea con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile PUMS, intende investire sull’estensione della rete ciclabile in un quartiere che ospita importanti sedi universitarie e numerose infrastrutture a carattere metropolitano come lo Stadio Maradona, la sede RAI, l’istituto motori del CNR, la Mostra d’Oltremare, serviti dal sistema delle reti cittadine della metropolitana e collegandosi con le varie stazioni della Cumana, della Circumvesuviana e delle Linee 2 e 6. Si tratta di circa 10 km di nuova infrastruttura per la cui realizzazione sono disponibili le risorse a valere sul decreto Ciclovie e sul PNRR. Complessivamente il Comune di Napoli, nell’ambito della Missione 2 del PNRR dedicata al rafforzamento della mobilità ciclabile, ha a disposizione circa 10 milioni di euro per realizzare entro il 2026 non meno di 35 km di ciclabili. Un grande investimento in mobilità sostenibile.Un ringraziamento va alla X Municipalità per i suggerimenti”.

Fonte: Ferpress

Mobilità condivisa: a Bologna buoni mobilità per il car sharing elettrico
A partire dal 19 aprile, i residenti nel Comune di Bologna potranno utilizzare il servizio Corrente, il car sharing elettrico del Gruppo Tper, a condizioni di favore.
L’iniziativa è riservata ai primi 900 utenti che ne faranno richiesta. Per ottemperare ad un preciso requisito previsto dal finanziamento nazionale la cui finalità è attrarre nuovi utenti, i richiedenti dovranno essere residenti a Bologna e aver attivato l’iscrizione al servizio Corrente in data successiva al 21 novembre 2022. L’utente che rispetta i requisiti sopraesposti, troverà in automatico nell’applicazione una apposita icona verde che se cliccata porta nella sezione dell’app su cui è possibile aderire alla promozione.
L’utente caricando 20 euro di credito vedrà il proprio credito aumentare a 220 euro. Praticamente il corrispettivo omaggio corrisponde (con un utilizzo medio) a sei mesi pressoché gratuiti del servizio. Il credito dovrà essere utilizzato entro il 31 dicembre 2023. Ogni utente potrà beneficiare di una sola promozione e comunque sino ad esaurimento plafond.
Forte dei suoi 70mila utenti, Corrente si conferma una soluzione smart, economica ed ecologica per la mobilità condivisa.
Le tariffe agevolate per gli abbonati al trasporto pubblico locale fanno, poi, di Corrente un servizio ancora più complementare al trasporto pubblico locale; uno strumento importante a disposizione di chi ogni giorno con la propria mobilità responsabile vuole concorrere a ridurre l’inquinamento, decongestionare i centri storici e difendere l’ambiente. E sceglie di farlo con la comodità di una vettura che circola nelle ztl e nelle preferenziali, non paga la sosta e toglie all’utente ogni pensiero perché a ricaricare le macchine pensa Corrente stessa.

Fonte: Ferpress

Mobilità intelligente: in Emilia-Romagna parte il bando Adrion
Ammontano a 65 milioni di euro le risorse a disposizione di enti locali, Università e centri di ricerca per realizzare progetti transnazionali per lo sviluppo economico e sociale delle regioni. Interventi che dovranno incidere concretamente, nei prossimi anni, su innovazione tecnologica, cambiamenti climatici e mobilità smart fino a soluzioni per vincere la sfida della digitalizzazione. Via libera, nel corso della seduta della Giunta regionale dell’Emilia Romagna, al primo bando Interreg Ipa Adrion, il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale di cui la Regione Emilia-Romagna è ‘autorità di gestione’.
“Si tratta di un programma strategico per l’area adriatico-ionica e per il ruolo che può assumere la Regione insieme ai territori emiliano-romagnoli. Una straordinaria opportunità – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano- per le eccellenze del territorio con collaborazioni sui temi caldi dello sviluppo per le future generazioni, per crescere in armonia insieme ai Paesi e alle regioni che si affacciano sull’Adriatico. Grazie alla programmazione precedente hanno potuto costruire reti di collaborazione con i partner dell’area adriatico ionica. Si tratta di un’area geografica oggi sempre più rilevante, interessata a collaborare con la nostra regione su temi di punta, tra cui anche la trasformazione digitale e le potenzialità del Tecnopolo di Bologna, così come è alto l’interesse per apprendere la nostra la capacità di utilizzare i fondi europei, campo in cui l’Emilia-Romagna spicca anche a livello europeo”.
Ipa Adrion è un programma transnazionale europeo che investe nello sviluppo dei sistemi di innovazione, nella conservazione del patrimonio culturale e naturale e nel miglioramento dei trasporti e della mobilità sostenibili a beneficio di oltre 70 milioni di abitanti della regione Adriatico-Ionica. Il programma ha un bilancio complessivo di oltre 160 milioni di euro, con un contributo dell’Unione europea di 136 milioni di euro e la restante quota a carico degli Stati membri. Oltre alle regioni italiane (quali Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e oltre alle due province autonome di Trento e Bolzano) il Programma comprende anche Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia-Erzegovina e la Repubblica di San Marino. La presenza di una combinazione di paesi dell’Ue e di paesi terzi extra-Ue contribuisce a rendere il Programma uno strumento efficace per favorire il processo di allargamento per i paesi dei Balcani occidentali.
Dal 4 aprile è aperta la piattaforma per candidare proposte progettuali che dovranno essere inviate entro le ore 13 di venerdì 30 giugno 2023. Il bando sarà presentato ufficialmente il prossimo 19 aprile a Sarajevo.

Fonte: Ferpress

Sicurezza stradale: Firenze invia i progetti al MIT
A Firenze nei quattro anni 2017, 2018, 2019 e 2022 (escludendo 2020 e 2021 che sono risultati anomali a causa del Covid), ci sono stati 12.994 incidenti stradali e di questi il 13% ha riguardato i pedoni. Lo rivela un report della Direzione mobilità e proprio valutando questi dati l’assessore Stefano Giorgetti ha deciso di effettuare un massiccio investimento di poco più di 638mila euro per aumentare la sicurezza stradale degli utenti più deboli, ovvero le persone a piedi, nelle strade più a rischio.
Secondo il report, la maggioranza dei sinistri di pedoni (1.107, pari al 65% del totale) sono investimenti sugli attraversamenti pedonali e riguardano soprattutto persone anziane (174 nella fascia di età degli ottantenni) o ventenni (167 casi). Tra i motivi dell’incidente, nell’80% dei casi la persona ha agito correttamente, per esempio attraversava un passaggio pedonale rispettando i segnali (299 casi) oppure attraversava in un passaggio non pedonale non protetto (315).
“La sicurezza stradale – ribadisce l’assessore Giorgetti – è una priorità dell’Amministrazione. Tutelare i pedoni significa difendere i soggetti più deboli che si trovano sulla strada e che devono avere a disposizione la possibilità di attraversare in modo sicuro le carreggiate, così da diminuire gli incidenti”.
Per quanto riguarda le risorse, Palazzo Vecchio insieme ad altri 13 grandi comuni risulta assegnatario di uno specifico finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinato a interventi di sicurezza stradale. Con la delibera approvata dalla giunta comunale in una delle ultime sedute, i progetti vengono inviati al MIT che poi deve dare il via libera per poi passare alla stipula dell’apposita convenzione su modi e tempi di erogazione delle risorse e attuazione degli interventi. Il programma inviato a Roma prevede, ove possibile, installazione di impianti semaforici.
In altre strade o interi tratti di strada indicati dal report come pericolosi gli interventi saranno invece diversificati tra restringimenti della carreggiata, ampliamento dei marciapiedi, rialzamento del passaggio pedonale, segnali luminosi, isole salvapedone nella mezzeria.

Fonte: Ferpress

Sicurezza stradale: via libera dal Comune di Milano ai 2,3 milioni dal Ministero dei Trasporti
Approvata dal Comune di Milano la delibera per la richiesta di finanziamento per la sicurezza stradale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito dei fondi messi a disposizione dal Dicastero per 14 grandi città italiane. Per il capoluogo lombardo la cifra corrisponde a 2.381.529 euro. Le altre città coinvolte sono Torino, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina e Catania, per complessivi 13,5 milioni di euro.
La misura riguarda soprattutto i pedoni. Il Piano nazionale della sicurezza stradale 2030 ha infatti individuato i pedoni quale categoria a rischio tra gli utenti della strada. Per loro, a confronto con le altre categorie, nel decennio 2011÷2020 si è verificata una riduzione solo del 14% in termini di morti e di solo l’1% in termini di feriti. Tra l’altro, secondo il rapporto annuale ISTAT, l’incidentalità relativa ai pedoni delle aree urbane si concentra nei quattordici “grandi comuni”, raggiungendo il 23% tra le vittime per incidenti stradali e il 34% in termini di feriti.
Le risorse sono finalizzate, secondo il Decreto approvato, alla progettazione e alla realizzazione di interventi in ambito urbano, come l’implementazione di “zone 30” e “isole ambientali” con l’introduzione di elementi per mitigare le differenze di velocità esistenti tra pedoni e traffico motorizzato, oltre che attraversamenti pedonali semaforizzati o interventi per aumentarne la visibilità.
Milano ha deciso di destinare il finanziamento di 2.381.529 di euro alla messa in sicurezza degli “Itinerari olimpici”, ovvero quell’insieme di percorsi che collegano le principali stazioni della metropolitana ai siti olimpici 2026 situati all’interno del Comune di Milano (un sistema di oltre 80 km lineari di marciapiedi e attraversamenti), eliminando il maggior numero di barriere architettoniche e sensoriali possibili e, quando necessario, intervenire anche utilizzando gli strumenti della sicurezza stradale come la riduzione delle velocità, una maggiore visibilità della segnaletica e degli spazi dedicati all’attraversamento, oltre alla risagomatura o il rialzo strutturale delle intersezioni.

Fonte: Eco dalle Città

Torino: ecco i risultati della sperimentazione BIPforMaaS
A Torino, 250 utenti hanno avuto l’opportunità di testare il MaaS (Mobility as a Service) attraverso l’utilizzo di un’unica applicazione, BIPforMaaS, con la possibilità di godere anche di un cashback mensile del 50% fino a un massimo di 15 Euro, nel periodo da giugno a settembre 2022. Ecco alcuni dei principali risultati.
Il cashback rappresenta una delle diverse forme di incentivo alla domanda di mobilità, accanto ad altre forme più tradizionali come i voucher o gli sconti. Con questa sperimentazione, si è potuto verificare che gli utenti dimostrano già una certa familiarità con questa modalità e i dati sembrano incoraggianti nell’adottarlo come modello anche in futuro.
In media, è stato erogato come cashback il 36% di quanto gli utenti hanno speso. Questo valore significa che non solo è stato raggiunto il tetto massimo di cashback previsto, ma molti utenti hanno continuato ad utilizzare l’applicazione anche dopo aver superato la soglia mensile massima. Si tratta quindi di un risultato importante che dimostra come l’utilizzo dei servizi MaaS abbia rappresentato una valida opzione per la scelta degli spostamenti degli utenti.
Nonostante il periodo estivo, sono stati registrati 613 utilizzi dell’applicazione, per un totale di €3.388,89 spesi per l’acquisto di servizi di mobilità tramite l’app MaaS messa a disposizione degli utenti.
I servizi più utilizzati dai tester sono stati, in ordine: biglietti del treno, monopattini in sharing e sosta strisce blu. Grazie ai biglietti del treno abbiamo registrato il 56% del totale delle transazioni, mentre i monopattini hanno contribuito per il 27% delle transazioni e la sosta per il 13%.
Dai dati emersi nell’arco della sperimentazione, il 27% degli utenti attivi ha utilizzato almeno due servizi, con una distribuzione che individua normalmente un servizio principale integrato con un secondo servizio. Le combinazioni di servizi più frequenti sono state treno-monopattino, treno-parcheggio, car sharing-monopattino e treno-car sharing.
Il 72% degli utenti sperimentatori appartiene al genere maschile, ed il 79% rientra nella fascia 20-49 anni. Il dato relativo alla fascia di età è molto importante: l’alta partecipazione di utenti appartenenti alla fascia 20-49 anni dimostra come il MaaS stia diventando sempre più popolare tra i giovani adulti, che cercano modi innovativi e convenienti per muoversi in città.
Per il 35% degli utenti l’app ha fatto completare un acquisto in meno di un minuto.
I feedback di miglioramento del progetto sperimentale si sono concentrati sull’aggiunta di altri servizi di trasporto (voto 4,1 su 5) e sull’aggiunta di notifiche per informazioni (voto 3,1 su 5).
Inoltre, è stato chiesto agli utenti se utilizzerebbero ancora l’app nel caso in cui il cashback venisse mantenuto stabilmente: il 100% degli utenti ha risposto affermativamente.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: BIPforMaaS

Torino: in Consiglio comunale, è si alla manovra. Metro, tramvie, rinnovo bus ed e-bus tra i progetti
Approvato dal Consiglio comunale di Torino il DUP, Documento Unico di Programmazione 2023-2025, che traccia le linee guida dell’attività amministrativa di Palazzo Civico per il prossimo Triennio.
Con 22 voti, la la Sala Rossa ha inoltre approvato la delibera del Bilancio preventivo per il triennio 2023-25, nella quale si prevede che il bilancio della Città pareggi sulla cifra di circa 4.502.343.000 euro per l’anno in corso, circa 2.900.217.000 per il 2024 e infine di 2.628.874.000 euro circa per l’anno successivo.
Le voci più rilevanti dal punto di vista finanziario, specifica la delibera approvata in aula, riguardano, tra l’altro: Metro 2, tramvie, rinnovo parco autobus e fornitura bus elettrici, piste ciclabili, interventi di pedonalizzazione.

Fonte: Ferpress

Tpl: a Torino investimenti per oltre un miliardo
Nella mattina del 4 aprile 2023, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessora ai Trasporti Chiara Foglietta e l’Amministratore Delegato di Gtt, Serena Lancione, hanno presentato durante una conferenza a Palazzo Civico gli investimenti sul trasporto pubblico locale, che si basano sui quattro assi principali di capillarità, affidabilità dei passaggi, comfort e sostenibilità.
Il Sindaco ha sottolineato che si tratta del più grande investimento su mezzi e linee che Torino abbia mai visto negli ultimi trent’anni, sia per il valore dell’investimento stesso che per i tempi di realizzazione degli interventi. L’obiettivo degli investimenti è quello di rinnovare il parco mezzi e rendere più veloci le linee principali.
Il nuovo piano delle opere, previsto dal 2023 al 2027, prevede un investimento di oltre 1 miliardo di euro. Di questi, 700 milioni saranno destinati alla realizzazione di nuove stazioni della metro, all’acquisto di materiale rotabile e all’ampliamento delle infrastrutture tranviarie. I restanti 385 milioni di euro saranno impiegati per l’acquisto di tram e bus elettrici e a metano.
Il piano prevede l’acquisto di diversi mezzi entro il 2027, con l’obiettivo di avere il 64% della flotta composta da mezzi elettrici, il 24% a metano e il 13% a gasolio Euro 6. La novità assoluta saranno i Bus rapid transit, mezzi elettrici su gomma che assomigliano ai tram, dotati di un sistema di ricarica a pantografo al capolinea.

Fonte: Eco dalle Città

Tpl: la rete di Milano è tutta contactless
Viaggiare in modo facile e veloce su tutta la rete Atm di Milano: da giovedì 13 aprile anche sui bus, tram e filobus è possibile pagare il biglietto direttamente a bordo con carta di credito contactless.
Atm ha portato a termine l’installazione dei nuovi 1.500 dispositivi per il pagamento contactless su tutti i mezzi di superficie della rete. Grazie a questo importante progetto è possibile acquistare il biglietto contactless sulle cinque linee della metropolitana, ormai da quattro anni, e ora su tutti i bus, tram e filobus.
Un investimento di 12 milioni di euro che l’Azienda ha affrontato rispettando i tempi annunciati, nonostante le difficoltà del settore del trasporto e l’aumento esponenziale dei costi dell’energia.
Il sistema di pagamento contactless in superficie è analogo a quello già attivo ai tornelli della metropolitana, basta avvicinare al nuovo lettore la propria carta (aderente ai circuiti Mastercard, Visa, American Express, Maestro e VPay) quando si sale a bordo, attendere pochi istanti e sul display appare un messaggio di avvenuta transazione accompagnato da una luce di colore verde e da un suono di conferma.
I pagamenti contactless sono sempre più apprezzati e utilizzati dai passeggeri. Sono infatti oltre 47 milioni i biglietti pagati in metropolitana con carta di credito dall’avvio nel 2018 mentre in superficie dal 2020 ad oggi solo sulle tre linee (50, 70 e 73), dove era iniziata la sperimentazione, sono state effettuate 320mila transazioni.
Una vera e propria rivoluzione del ticketing che Atm sta portando avanti in questi anni per facilitare sempre di più l’accessibilità al servizio di trasporto pubblico e migliorare la qualità e l’esperienza di viaggio.
In questo quadro già il prossimo maggio verrà rilasciata una nuova versione dell’App Atm Milano in cui sono migliorate alcune funzionalità, come ad esempio il calcolo del percorso, la visibilità per l’acquisto di biglietti e abbonamenti e delle fermate preferite.
E proprio in quest’ottica a inizio 2024 verrà presentata una nuova App completamente ripensata in cui l’innovazione principale sarà la possibilità di caricare l’abbonamento direttamente sullo smartphone.
Atm continua nel suo impegno verso una transizione digitale di tutti i titoli di viaggio, già oggi più del 60% dei biglietti venduti è paperless con l’obiettivo di raggiungere l’80% nei prossimi anni.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 
Francia-Saint-Médard-en-Jalles
Camere di sicurezza
Irlanda-Dublino
Sistema informativo per passeggeri in tempo reale
Italia-Genova
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Italia-Ispra
Servizi di consulenza tecnica/scientifica relativa alla sicurezza dei veicoli avanzati e autonomi
Italia-Monza
Servizi di gestione impianti
Svezia-Linköping
Servizi connessi ai parcheggi
Svezia-Sandviken
Installazione di segnali stradali
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