It's Europe
N° 5
Maggio 2023


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L’intervista di Morena Pivetti
Focus su...
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
L’intervista di Morena Pivetti

 

“Digitalizzazione: l’applicazione delle tecnologie innovative migliorerà la gestione delle infrastrutture e la qualità della mobilità”.
Intervista a Elisabetta Pellegrini, coordinatrice Struttura Tecnica di Missione del Mit

TTS Italia organizza il 12 luglio a Roma, in presenza, il Convegno “Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture”.
L'evento sarà l’occasione per presentare i risultati dell’omonimo Gruppo di Lavoro lanciato ad aprile dall’Associazione, e in particolare verterà su un position paper che, partendo dalla proposta della nuova Direttiva Europea sugli ITS, si incentra su tematiche chiave quali le tecnologie intelligenti per le infrastrutture, la mobilità cooperativa e la sicurezza stradale, prendendo in considerazione opportunità, criticità e impatti per arrivare a proposte di azioni concrete.
Il Convegno punta al confronto tra Istituzioni, Città, Associazioni e Industria del settore lasciando spazio anche a Case Study di carattere pratico.
Per continuare a proporre le tematiche che saranno oggetto del Convegno questo numero della newsletter si apre con un’intervista all’ingegnere Elisabetta Pellegrini, coordinatrice della Struttura Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

 

Ingegner Pellegrini quanto considera strategica la digitalizzazione delle infrastrutture per la gestione dei manufatti e delle grandi opere del Paese?
L’applicazione efficiente delle tecnologie innovative - con particolare riferimento alla digitalizzazione delle infrastrutture e alla connessa automazione dei veicoli e della guida, sono la chiave per ottenere una riduzione significativa degli impatti negativi del trasporto, come incidentalità, congestioni, emissioni di gas nocivi, emissioni di gas climalteranti e per permettere, allo stesso tempo, una gestione efficace delle infrastrutture, con particolare riguardo alla loro manutenzione, e una maggior qualità ed efficienza della mobilità. L'applicazione su larga scala – l’unica che può portare risultati significativi - richiede che si creino le condizioni abilitanti, applicando alla rete stradale le tecnologie che sono mature, provate e specificate, mettendo le strade nella condizione di collaborare con i veicoli, creando in parallelo prototipi operativi sulla scala opportuna per sistemi e servizi di provata efficacia - per corridoi autostradali e multimodali e per ambienti urbani, mirando sia al traffico privato che al Trasporto Pubblico Locale -, coinvolgendo gli operatori, le autorità locali e il mondo della ricerca per la condivisione e la diffusione della conoscenza.

Quali sono le strategie dell’Italia e, operativamente, della Struttura Tecnica di missione in questo campo?
La prevista evoluzione digitale delle infrastrutture e quella dei veicoli verso connettività e automazione crescenti, pongono nuove sfide e offrono nuove opportunità, in particolare per i sistemi stradali: i maggiori benefici possono essere raggiunti dalla combinazione di ‘veicoli intelligenti e connessi’ con ‘strade intelligenti e capaci di cooperare con i veicoli’. Ricorrendo alle tecnologie dell'informatica e della comunicazione – “Sistemi Intelligenti di Trasporto” - si vuole agevolare la realizzazione di un salto di qualità della rete stradale primaria, realizzando nuovi servizi orientati all'efficienza e preparando così la rete stradale primaria alla transizione dei veicoli stradali verso i veicoli connessi e automatizzati.

Vediamo più nel dettaglio gli obiettivi che derivano da questa strategia.
Quelli strategici sono quattro. Il primo il miglioramento migliorare in modo sostanziale dell’efficienza, sicurezza e qualità del trasporto stradale; il secondo l’utilizzazione delle tecnologie dell'informatica e della comunicazione – “Sistemi Intelligenti di Trasporto” - per realizzare un salto di qualità del trasporto stradale; il terzo la realizzazione di nuovi servizi digitali orientati all'efficienza, la cosiddetta transizione digitale, e il quarto la creazione delle condizioni abilitanti e dell’ambiente di conoscenza, ricerca e sviluppo al fine di poter sfruttare positivamente, nel prossimo futuro, le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica nei veicoli, con particolare riferimento ai sistemi di trazione, alla connessione e all'automazione.

E gli obiettivi diciamo più operativi?
Anche in questo caso sono quattro: l’adeguamento tecnologico della rete stradale primaria, la costruzione dei prototipi realizzativi dei corridoi multimodali digitali, la creazione di rei per lo sviluppo della conoscenza e della collaborazione nella ricerca e sperimentazione. Infine, la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali in modo strutturale e attraverso un processo iterativo: analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità manutentive, attuazione degli interventi.

Quali sono le norme di riferimento?
Il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti 28 febbraio 2018, n. 70 ha disciplinato la trasformazione digitale delle infrastrutture viarie di 1° livello in Italia, definendo le smart road come ‘infrastruttura stradale per le quali è compiuto un processo di trasformazione digitale orientato a produrre piattaforme di osservazione e monitoraggio del traffico, modelli di elaborazione dei dati e informazioni, servizi avanzati ai gestori delle infrastrutture, alla pubblica amministrazione e agli utenti della strada’, e individuando i requisiti funzionali minimi delle smart road, contenuti nell’Allegato 1. La predisposizione e l’attuazione di sistemi di monitoraggio dinamico con controllo a distanza sono previste dal DM 578/2020 come obbligo per tutti i gestori della rete SNIT, Sistema Nazionale delle infrastrutture e dei Trasporti, sulla base delle Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e persegue l’indirizzo, avviato con il D.L. 109/2018 il cosiddetto ‘Decreto Genova’, convertito con modificazioni dalla Legge 16 novembre 2018, n. 130, sull’aumento della sicurezza delle infrastrutture.

Quanto sarà strategica la digitalizzazione per il monitoraggio dei manufatti, per predirne lo stato di usura e predisporre le necessarie manutenzioni preventive?
Una delle principali cause che impedisce una pianificazione proficua dei lavori di manutenzione necessari per garantire collegamenti stradali sicuri, allo stato attuale, è data dal fatto che non sono disponibili informazioni, dati e conoscenze sufficienti sullo stato di manutenzione di ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie della rete stradale. La digitalizzazione per il monitoraggio, in particolare, di ponti e viadotti stradali sarà quindi strategica per le azioni di controllo e prevenzione: il Fondo nazionale per gli investimenti complementari al PNRR ha già previsto l'attuazione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d’arte della rete nazionale SNIT, di cui 6.500 saranno strumentate. Nell’ambito delle opere d’arte oggetto di controllo per 200 manufatti è prevista l’adozione del modello BIM (Building Information Modeling). Su questa base verranno selezionate le strutture che si trovano nelle condizioni più critiche, sulle quali applicare il monitoraggio tecnologico e per le quali verranno progettate le opere di riparazione, di messa in sicurezza o di sostituzione. Verranno inoltre sviluppati numerosi progetti pilota, caratterizzati dall'utilizzo di tecniche e materiali di intervento innovativi.

Quali sono gli obiettivi principali di questo intervento e degli altri analoghi che saranno programmati per i prossimi anni?
Innanzitutto la predisposizione e l’attuazione di un sistema di monitoraggio dinamico con controllo a distanza, necessario per migliorare la pianificazione degli interventi di manutenzione e per identificare i punti più vulnerabili, considerando i rischi sismici e di smottamento e la vita utile. Poi la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali in modo strutturale e attraverso un processo iterativo - analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità, attuazione degli interventi -, in grado di garantire una conoscenza più approfondita dello stato della rete e il miglioramento della sua sicurezza.
Gli interventi già finanziati, e gli ulteriori interventi che andranno a finanziarsi, saranno inseriti, per le strade di primo livello dello SNIT, nel Contratto di programma ANAS e/o nei contratti stipulati tra società concessionarie autostradali con il MIT. Le attività relative al censimento, l’acquisizione dei dati e la loro elaborazione confluiranno nell’Archivio Nazionale dei Lavori Pubblici, AINOP, istituito presso il MIT, che comprende i dati provenienti da varie amministrazioni riguardanti l’esecuzione di lavori pubblici. Le campagne di indagine forniranno dati ed esperienze utili, anche per il monitoraggio e la manutenzione di ponti/viadotti/cavalcavia/varchi di altre infrastrutture stradali. Sarà così alimentata la piattaforma tecnologica integrata, con progressiva implementazione dinamica della stessa, sulla base dei dati raccolti e delle evidenziate priorità di intervento.

Smart roads: a che punto siamo?
L’obiettivo del DM 28 febbraio 2018, n. 70, sopra citato, consiste nell’adeguamento della rete stradale di 1° livello alle specifiche funzionali minime riportate nell’Allegato 1 e in un orizzonte di sei anni (era previsto l’arco temporale 2021-2026, che va aggiornato spostandolo di un anno per i rallentamenti dovuti alla pandemia), migliorando in modo sostanziale l’efficienza, la sicurezza e la qualità della rete stradale primaria.
Sia ANAS che i concessionari autostradali stanno provvedendo all’attuazione del Decreto, anche se con ritardi dovuti, tra l’altro, al mancato finanziamento dell’investimento ‘smart road’ che era stato proposto, nel 2021, in ambito PNRR.
In particolare, ANAS ha avviato, negli ultimi anni, un progetto di digitalizzazione complessiva della rete di competenza, basato su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT, Internet of Things, AI, Artificial Intelligence, Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga nazionale.
Poiché il processo di trasformazione digitale è in continua evoluzione, è fondamentale che anche le norme del settore, e nello specifico il DM 70/2018 e ss.mm. compreso l’allegato tecnico, siano adeguatamente aggiornate: al momento è in atto l’aggiornamento dei contenuti del DM nell’ambito della revisione del Codice della Strada, estendendo la portata della diffusione delle smart road anche in ambito urbano.

Quali sono le criticità che incontrate come Pubblica amministrazione nell’implementare il processo?
Le criticità sono legate ad aspetti regolatori e finanziari. In tema di aggiornamento normativo, dopo l’emanazione del DM 70/2018 ‘smart road’ si stava da tempo lavorando ad un suo aggiornamento, arrivato anche ad un buon livello di predisposizione. Tuttavia, per le importanti implicazioni connesse con le disposizioni del Codice della Strada, recentemente si è deciso di non emanare un DM aggiornato, ma di inserire le regole e le definizioni associate alle ‘smart road’ direttamente nella nuova versione del Codice, adeguandolo alla strategia complessiva di digitalizzazione progressiva delle infrastrutture.
In tema finanziario, vista l’estensione della rete viaria nazionale, anche solo limitandosi a quella di primo livello, e considerando la numerosità delle opere d’arte, per le caratteristiche orografiche italiane, le risorse necessarie per una progressiva digitalizzazione sono veramente ingenti, e la necessità del loro reperimento non consente tempi brevi di raggiungimento degli obiettivi programmati.

Ci sono best practice europee e/o italiane a cui fare riferimento?
L’Italia si sta muovendo in anticipo, rispetto all’Europa, nel campo delle ‘smart road’. Il primo step applicativo della digitalizzazione in atto riguarda, infatti, alcuni dei più importanti assi strategici del Paese: l’itinerario E45-E55 ‘Orte-Mestre’, in Veneto la statale 51 ‘di Alemagna’, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 ‘Autostrada Palermo-Catania’, nel Lazio le autostrade A90 ‘Grande Raccordo Anulare di Roma’ e A91 ‘Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’, la strada statale 4 ‘Salaria’ e la A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’.
La sperimentazione di Anas in occasione dei Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d’Ampezzo ha rappresentato la prima esperienza in Europa di Smart Road. È stata dotata la statale 51 ‘Alemagna’ di un’infrastruttura tecnologica Smart Road, per un investimento complessivo di circa 27 milioni di euro. Questo progetto ha permesso di fruire di una piattaforma integrata per la gestione della mobilità con l’obiettivo di garantire la migliore qualità degli spostamenti nella Valle, non solo per gli eventi sportivi ma, in futuro, anche per residenti e turisti.

Chi è Elisabetta Pellegrini. Laureata in ingegneria civile, Coordinatore della Struttura Tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal 16 dicembre 2022.
Segue dossier strategici tra i quali il Ponte sullo Stretto di Messina, l’emergenza idrica del paese,  e Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, le concessioni autostradali e  la programmazione e la pianificazione strategica dei progetti infrastrutturali del paese.
Già Direttore del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Lavori pubblici e Demanio della Regione Veneto, ha mantenuto l’incarico di Rup della Pedemontana Veneta.
Assunta nella Pubblica Amministrazione come funzionario nel corso degli anni ha raggiunto il vertice come Direttore Generale del settore Infrastrutture progettazione e direzione lavori della Provincia di Verona.
Ha svolto numerose docenze in master post universitari dell’Università degli Studi di Verona.

 

Focus su...

CONVEGNO 
SOLUZIONI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
 
12 LUGLIO 2023 - ROMA

 
APERTE LE REGISTRAZIONI!

Come anticipato nelle scorse settimane, il 12 luglio a Roma si terrà in presenza il Convegno “Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture“, organizzato da TTS Italia, presso il Centro Congresso Roma Eventi-Piazza di Spagna (Sala Fellini – Via Alibert 5/a).
L’evento sarà l’occasione per presentare i risultati dell’omonimo Gruppo di Lavoro lanciato ad aprile dall’Associazione, e in particolare verterà su un position paper che, partendo dalla proposta della nuova Direttiva Europea sugli ITS, si incentra su tematiche chiave quali le tecnologie intelligenti per le infrastrutture, la mobilità cooperativa e la sicurezza stradale, prendendo in considerazione opportunità, criticità e impatti per arrivare a proposte di azioni concrete.

Il Convegno punta al confronto tra IstituzioniCittàAssociazioni e Industria del settore lasciando spazio anche a Case Study di carattere pratico.

Tra i primi nomi che già hanno confermato la propria partecipazione:
Enzo Amich – Deputato Commissione Trasporti Camera
Alessandro Musumeci – Capo della Segreteria Tecnica del Sottosegretario all’innovazione tecnologica
Mario Nobile – Direttore Generale AGID
Carlo Costa – Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero
Luca Avarello – Direttore Generale Roma Servizi per la Mobilità
Bruno Pezzuto – Responsabile Comunicazione e Sistemi telematici Mobilità e Sicurezza, Progetti EU e Smart City Comune di Verona
Luca Bonura – Traffic Management Business Unit Manager 5T

La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione qui.

Ci vediamo a Roma!


Con il supporto di

Istituzioni & Policy

Nel mese di maggio, in Parlamento è proseguita la discussione sullo Schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Alla Camera, inoltre, si sono susseguite varie audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge per le modifiche al codice della strada in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e di limiti di velocità.
Il MIT ha confermato il suo impegno a realizzare quante più opere possibili, utilizzando tutti i fondi e non solo quelli del PNRR, tanto in ambito infrastrutturale quanto nel trasporto pubblico locale, per il quale sono allo studio proposte di razionalizzazione degli interventi del trasporto rapido di massa. Più complessa la questione riguardante i bus elettrici: gli acquisti da parte dei Comuni procedono, esiste tuttavia una difficoltà legata alla realizzazione delle infrastrutture di ricarica.
Sempre dal MIT, pubblicato il report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità, che delinea la positiva crescita nel primo trimestre del 2023 della domanda di mobilità per tutte le modalità di trasporto.
Dal MIMIT, un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI dei territori delle regioni del Mezzogiorno. Uno stanziamento di 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027).
Il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni sulla ciberdifesa in cui sottolinea la necessità che l'UE e i suoi Stati membri rafforzino ulteriormente la loro resilienza per far fronte alle minacce informatiche e aumentino la cibersicurezza e ciberdifesa comuni contro i comportamenti malevoli e gli atti di aggressione nel ciberspazio.
Dal Parlamento europeo via libera all’AiAct, il documento che stabilisce per la prima volta le nuove regole europee per l’intelligenza artificiale. L’obiettivo del provvedimento è quello di garantire uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale tra gli Stati Membri, attraverso nuove regole di trasparenza e gestione del rischio.
Infine, la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno annunciato un finanziamento di 18 miliardi di euro nell’ambito di Global Gateway, la strategia di investimento dell’Europa per i paesi partner. Ciò stimolerà gli investimenti nelle aree prioritarie di Global Gateway – azione per il clima, energia pulita e connettività – nei paesi partner dell’Europa in tutto il mondo. In particolare, questi progetti mireranno a contribuire a colmare il divario finanziario globale per il clima e sostenere la prevenzione, l’adattamento e la mitigazione.

Socio del mese

Nata nel 1997 grazie al lavoro sinergico di un gruppo di esperti impegnati nel settore della Mobilità Sostenibile di merci e passeggeri, oggi FIT Consulting Srl è riconosciuta e apprezzata in Europa, Asia e USA grazie a un network esteso e alla presenza nelle principali reti tematiche di settore. Attraverso la costante ricerca di soluzioni innovative e all’avanguardia, la società ha acquisito un patrimonio di conoscenze che mette al servizio dello sviluppo sociale ed economico. FIT Consulting, offre un portafoglio di servizi di assistenza tecnico-scientifica specializzata che spaziano dal project management ai progetti complessi di ricerca e sviluppo per la transizione digitale ed ecologica delle aziende, dallo studio di progetti pilota alla valorizzazione dei risultati, dai nuovi modelli di business per aziende di logistica e trasporto al supporto alle amministrazioni pubbliche nella definizione di misure integrate nei Piani Urbani della Mobilità e della Logistica Sostenibili, fino all’analisi degli impatti e all’ideazione delle funzionalità di sistemi innovativi di mobilità (es. Mobility as a Service e Logistics as a service).


IL PROGETTO DEL MOMENTO
DISCO: il supereroe della transizione digitale della logistica urbana. Il suo sogno è aiutare cittadini, pianificatori e imprese nell'uso strategico di spazi e beni per realizzare città europee resilienti, smart, e sostenibili

DISCO è un progetto innovativo della durata di 42 mesi cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Horizon Europe, coordinato da FIT Consulting e in particolare da Paola Cossu, coordinatrice, e Paola Astegiano, project manager. Con i suoi 47 partner, DISCO si propone di accelerare l'upscaling verso una nuova generazione di logistica urbana e un quadro di pianificazione intelligente, consentendo così la transizione verso città europee decarbonizzate e digitali, fornendo strumenti e metodi innovativi, cambiando il paradigma della logistica e della pianificazione urbana con un approccio guidato dal Physical Internet.
Perché DISCO? Nell'industria discografica la musica era inizialmente fruita usando un supporto fisico in vinile, nastro magnetico o metallo. Adesso la musica è de-materializzata e si ascolta mediante abbonamento su piattaforma dati che distribuisce le royalties e consente un uso di massa dei repertori musicali con il telefonino -  come Spotify, che non è una casa discografica - dalla maggior parte degli utenti musicali, ovunque si trovino e qualsiasi musica si voglia ascoltare (Music as a Service). In Disco si ha la stessa visione evolutiva: digitalizzazione, iper-connessione, collaborazione, sincronizzazione e neutralità per una logistica urbana come servizio (Logistics as a Service).


DISCO Kick off meeting a Bruxelles, 16 e 17 maggio 2023, il consorzio di DISCO

Una riallocazione dinamica e ottimale dello spazio richiede, oltre che la collaborazione degli stakeholders, l'integrazione del trasporto merci urbano all'interno di una “rete di reti” gestita in modo efficiente, sfruttando aree e strutture sottoutilizzate, in base alle esigenze della domanda. DISCO agisce quindi introducendo quattro importanti Game Changers nell'ultimo miglio della catena logistica: accelerare la transizione di soluzioni digitali, fisiche ed economicamente e socialmente sostenibili abilitate da nuove tecnologie, assicurandone l’interoperabilità, attraverso lo sviluppo di una Meta Model Suite ispirata alla Physical Internet e composta da cinque elementi funzionali "DISCO-X": DISCOCURB, DISCOPROXI, DISCOBAY, DISCOESTATE e DISCOLLECTION e aiuterà l'implementazione di 23 misure testate (real-live) in otto Living Labs; disegnare un "cloud città”, in cui la città stessa svolge il ruolo ci centro nodale per la distribuzione dei dati sulla base dei servizi e in grado di abilitare la fiducia e la protezione dei dati per garantire l'interoperabilità di servizi e protocolli comuni. E’ possibile così creare valore sulla base dei dati reali alineando le sfide digitali tra gli stakeholder pubblici e privati. A tal fine DISCO introduce i Data Space nei Living Labs, in grado di svolgere il ruolo di pipeline di dati, anonimizzati e personalizzati consentendo una migliore collaborazione e coordinamento tra i diversi stakeholder sulla base dei servizi che si intendono implementare. guidare le città nel cambiamento di paradigma sui Piani di logistica urbana sostenibile, introducendo un approccio polifunzionale, come le Aree Urbane Funzionali, per sincronizzare i centri e le periferie con una distribuzione mista e ottimale dello spazio e degli usi del territorio, sulla base della domanda di servizi; accelerare l'adozione di modelli di business innovativi basati sul principio di condivisione dei dati tra attori pubblici e privati, stimolando un modello di collaborazione e una maggiore valorizzazione delle aree urbane e peri-urbane a servizio della logistica.
La Meta Model Suite guida i Living Labs nell'ottimizzazione dell'uso e dell'allocazione strategica degli spazi urbani, nell'uso polifunzionale degli edifici con aree disponibili (es. Fiere), nell’implementazione di hub che operano con servizi co-modali (es. fluviali), nella riduzione dei km percorsi e delle distanze, nel raggiungimento di ottimi risultati operativi e nella riduzione drastica della congestione attraverso un routing dinamico e modelli di micro consolidamento e di magazzino on-demand. Il Data Space, ha quindi il compito di assicurare standard sui modelli di business e di governance per una migliore condivisione dei dati, offrendo un portafoglio di servizi. Con la digitalizzazione al centro dell'ecosistema della logistica urbana, e una condivisione volontaria dei dati, si potranno introdurre nei PULS misure condivise, sostenibili e in linea con l’agenda Europea (es. Urban Mobliity Framework)
Le 23 misure innovative introdotte da DISCO saranno sperimentate in 8 Living Labs: 4 Starring Living Lab, Copenhagen (DK), Ghent (BE), Thessaloniki (EL) ed Helsinki (FI) (Fase 1); 4 Twinning Living Lab, Padova (IT) e il cluster spagnolo con Barcellona, Valencia e Zaragoza (ES) (Fase 2) e 4 Early Adopters, Praga (CZ), Piacenza (IT), Aarhus (DK) e North Hesse (DE) (Fase 3). Le città coinvolte si estendono da nord a sud e da est a ovest lungo i corridoi della TEN-T, a supporto delle linee guida riviste per la TEN-T secondo le quali le città dell'UE che fanno parte della rete dovranno adottare un PUMS armonizzato con il PULS e sviluppare sistemi di indicatori e di condivisione dei dati per raccogliere le informazioni necessarie per il monitoraggio delle misure. Sette degli 8 Living Labs di DISCO sono state selezionate tra le 100 EU Mission cities.
L'approccio ispirato alla Physical Internet implementato in DISCO consente un'integrazione di sistemi e rete di reti a supporto delle città che hanno intrapreso il percorso verso una transizione digitale ed ecologica, armonizzando la logistica all’interno delle politiche di mobilità e della pianificazione urbana. Nell'ambito di un approccio "cloud" guidato dai dati, una città potrebbe ad esempio, multare in modo equo chi abusa dell'uso delle infrastrutture e, grazie all’accesso in tempo reale a dati sul suo utilizzo, evitare costosi investimenti infrastrutturali, ottimizzandone l'utilizzo nelle diverse ore del giorno, controllando in modo dinamico l'accesso riducendo la congestione o l'uso smodato e improprio delle infrastrutture stesse.


TRE DOMANDE A

Paola Cossu, CEO FIT Consulting

Che ruolo gioca una gestione dinamica degli spazi urbani nella logistica e nei nuovi modelli per uno sviluppo urbano resiliente?
Le principali difficoltà riscontrate dalle città europee nell’operatività quotidiana riguardano i cambiamenti dirompenti nelle abitudini dei consumatori, i nuovi modelli di mobilità e gli effetti del Covid-19, che insieme hanno generato una crescita del numero di consegne e un aumento della pressione sul sistema mobilità, limitando sempre di più la – già scarsa - disponibilità di aree per le operazioni di delivery. Questo implica una forma estrema di domanda di flessibilità, consegne in ogni luogo, possibilità di cambiare i piani in corsa, aspettativa di non pagare la consegna e la restituzione gratuita e veloce dei resi, cambiando quindi, in maniera dirompente, le esigenze di logistica. L’ultimo miglio è la competente più costosa dell’intera catena logistica generando oltre il 50% del costo totale, con le consegne fatte ormai direttamente al consumatore finale piuttosto che ai negozi. Si rende necessaria, quindi, una ri-allocazione dinamica e ottimale degli spazi urbani, integrando il trasporto merci urbano all’interno di una efficientata “rete di reti” e un utilizzo dinamico e flessibile degli spazi e delle strutture disponibili. I nuovi modelli di efficientamento, quali la logistica di prossimità, l’omnicanalità, le smart zones, e le città dei 15 minuti, hanno ottime potenzialità di rendere, se implementate in un futuro molto prossimo, le aree urbane nodi polifunzionali indipendenti, intelligenti e interconnessi.

Quali soluzioni possono facilitare lo scambio dei dati su base volontaria tra gli stakeholder nella logistica urbana? 
Prima di parlare di scambio di dati nella logistica urbana occorre comprendere il contesto: “Knowledge requires both belief and truth. Without the ability to verify the truthfulness of a belief there can be no knowledge”, come citava H. Frankfurt nel 2005 in On Bullshit. Negli ultimi anni, i dati - specialmente nella mobilità urbana - sono equivalente di trasformazione digitale e necessari in ogni modello di sviluppo basato sui principali modelli di innovazione e decarbonizzazione. La potenziale sostenibilità ed efficienza del sistema della logistica urbana è basata sulla “data economy”, elemento centrale per la trasformazione digitale, così come l’integrazione di una rete di sistemi. Una soluzione innovativa per la condivisione dei dati è il Data Space che introduce una interoperabilità semantica nel sistema di gestione dei dati su livelli multipli, gestendo contemporaneamente dati commerciali, proprietari e aperti, adottando un modello di condivisione coordinata dei dati e la creazione del valore per i diversi livelli di servizio. Un Data Space nella logistica urbana è in grado di delineare standard comuni sui diversi modelli di business e governance, offrendo un portfolio di funzioni chiave che rappresentano servizi generici e ri-usabili, e crea le condizioni ottimali per il coinvolgimento degli stakeholder all’interno di un sistema di condivisione dei dati customizzato e anonimizzato, con l’accesso a un catalogo di servizi federati nel pieno rispetto dei principi di sovranità, interoperabilità e fiducia.

Quali sono le tecnologie abilitanti nella logistica urbana e gli asset innovativi con maggiori potenzialità ad aiutare le città nel perseguire una reale trasformazione digitale con misure che siano interoperabili e replicabili?
In questo contesto, la capacità delle amministrazioni locali di acquisire e gestire in maniera ottimale le informazioni verso una trasformazione digitale della pianificazione della mobilità delle merci, la conoscenza in tempo reale dei dati e l'uso delle nuove tecnologie sono gli asset abilitanti più rilevanti e dirompenti, tra cui ricordiamo i principali: Gestione flessibile della zona curb, rete stradale nevralgica che, se non gestita, genera numerosi conflitti tra i player di mobilità delle merci e delle persone. Un esempio è l’utilizzo di aree di carico e scarico “smart” e flessibili. Controllo Dinamico degli Accessi (DAC) per l’ottimizzazione dei percorsi, che può essere implementato mediante sistemi automatici di comunicazione riguardanti la regolamentazione per l’accesso in città. Smart micro-hub network management, per ridurre il numero di consegne ottimizzando i carichi, incentivando l’utilizzo di modi di trasporto zero-emissioni nelle aree ad alta densità low/zero, con servizi aggiuntivi (ricarica per le bici elettriche, manutenzioni, magazzino, e lockers). Nuovi modelli di cooperazione flessibile dei magazzini per il consolidamento, mediante la gestione dinamica degli spazi destinati all’e-commerce, allestendo aree di prossimità off-road per carico e scarico localizzate in prossimità della destinazione finale (Warehouse-as-a-service). Digital Twins per decision making in tempo reale, per definire le azioni che un’amministrazione locale deve introdurre per una logistica urbana efficiente con l’integrazione dei dati provenienti dai logistics Service Providers. Collaborative storage capacity tra gli operatori, i Virtual Freight Centre, unendo domanda e offerta per trovare streams di disponibilità di infrastrutture non utilizzate per Il magazzino, i “freight hotels”. È importante reindirizzare in maniera mirata le priorità di mobilità e accessibilità favorendo nuovi modelli sociali fondati su principi e tecnologie, per avviare una transizione digitale ed ecologica e uno modello sviluppo sostenibile delle città.

Prodotto del mese

Chat&Go®: OpenMove arriva a Venezia

Questo l’annuncio da parte del direttore generale del Gruppo AVM al convegno sulla “Digitalizzazione della Mobilità a Venezia – Tecnologie abilitanti per Bigliettazione Elettronica” organizzato da Club Italia a Venezia l’8 e il 9 maggio 2023.
La collaborazione con l’Azienda Veneziana della Mobilità ha portato ad un nuovo ed innovativo sistema di bigliettazione, chiamato Chat&Go®. Per i cittadini, pendolari e visitatori, sarà possibile acquistare un biglietto del trasporto urbano del comune di Venezia (bus e vaporetti) in pochi semplici click e il tutto attraverso WhatsApp, senza il bisogno di scaricare nuove applicazioni o effettuare alcuna registrazione.

Perché proprio WhatsApp?
Attualmente, nel settore delle app di messaggistica, questa piattaforma risulta dominante e sta guidando il progressivo passaggio delle comunicazioni da personali – tra famigliari e conoscenti – ad aziendali. Sono le cosiddette WhatsApp API, di recente introduzione, a rendere possibile l’interazione tra azienda e cliente che risulta essere dunque pionieristica.
Con una penetrazione del mercato che si avvicina al 90% (89,1% nel 2022. Fonte: Statista), in Italia WhatsApp rappresenta un canale di comunicazione privilegiato per le aziende, considerando anche l’incredibile tasso di apertura dei messaggi che raggiunge il 98% (Fonte: AiSensy). Considerando tali dati e la nuova possibilità di integrazione della piattaforma WhatsApp, il sistema Chat&Go® non è stato altro che il risultato di un’opportunità early stage colta da OpenMove insieme a AVM.
Aziende e utenti non sono mai stati così vicini, potendo interagire all’interno di un unico ambiente di comunicazione. In particolare, nel caso del sistema Chat&Go®, tale interazione inizia e si conclude in pochi e semplici passaggi con la consegna del titolo di viaggio. WhatsApp, nella sua immediatezza, è dunque uno strumento più potente rispetto ad un’email, essendo utilizzato abitualmente dagli utenti anche più inesperti.

Ma come funziona nel dettaglio?
Si tratta di un’interazione real-time e in push con pochi e semplici passaggi per completare il flusso di acquisto del titolo di viaggio:
Inquadrando il QR Code posto alle fermate del servizio di trasporto urbano o, in alternativa, salvando il numero sul proprio smartphone, si aprirà un canale WhatsApp dedicato;
Sarà sufficiente dare inizio alla conversazione per ricevere un link che condurrà alla web app;
Una volta scelto il biglietto desiderato, si potrà effettuare l’acquisto con carta di credito o debito, Google Pay e Apple Pay;
Si riceverà il biglietto elettronico direttamente su WhatsApp, all’interno della conversazione iniziale.
Se per il momento sarà possibile acquistare solo biglietti della rete urbana, nel corso del 2023 e del 2024 la soluzione Chat&Go® permetterà l’acquisto di altri titoli di viaggio, ossia i biglietti della rete extraurbana e quelli attualmente caricabili su tessera Venezia Unica. Il sistema Chat&Go®, dunque, è un vero esempio di soluzione smart che si inserisce in un contesto di multicanalità.
La soluzione sfrutta la piattaforma e le logiche ABT (Account-Based Ticketing) di OpenMove: in questo modo si avrà sempre la sicurezza di avere il proprio titolo di viaggio salvato in cloud e a portata di mano su qualsiasi device. Se per qualche sfortunato evento il cellulare dovesse scaricarsi dopo una lunga giornata trascorsa tra le calle veneziane, sarà sempre possibile recuperare il proprio biglietto comunicando, per esempio, il proprio numero di telefono al controllore. Verrà così recuperato il biglietto in modo semplice ed immediato!

Chat&Go®, nelle tasche degli utenti, si inserisce all’interno della suite di progetti OpenMove contribuendo al perseguimento della mission aziendale, ossia rendere le persone libere di muoversi quando e come preferiscono, facilitando l’accesso a forme di trasporto pubblico e condiviso.

Dai nostri associati

ACI sigla accordi con ENAC e ISPRA: verso una nuova mobilità
ACI, socio fondatore di TTS Italia, ed ENAC hanno siglato un’accordo di collaborazione per la gestione delle emergenze, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per la realizzazione di una mobilità di servizio. Un accordo per unire le competenze in caso di emergenza, le esperienze e le sperimentazioni nell’ambito della ricerca sulle tecnologie più avanzate di guida è stato sottoscritto dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani e dal Presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Pierluigi Di Palma.
L’accordo di collaborazione prevede l’integrazione e il coordinamento delle attività relative alle fasi di preparazione e gestione delle emergenze nei settori di competenza di ciascuna delle parti, nonché al trasferimento scientifico/tecnologico delle competenze e dei risultati ottenuti, oltre che ad attività congiunte di ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative di pubblica utilità e di servizio per i cittadini e per il territorio.
Grazie all’intesa, ENAC e ACI potenzieranno e implementeranno le rispettive capacità di risposta in ambito istituzionale, avviando un percorso di collaborazione sul tema del coordinamento emergenziale con l’attivazione e l’avviamento di percorsi condivisi, scambio di reciproche professionalità e know how.
“La collaborazione tra gli enti pubblici in ambiti di comune interesse e competenza è fondamentale per sviluppare progetti innovativi e ampliare gli ambiti di ricerca e sviluppo di soluzioni nell’ambito della mobilità sicura e sostenibile”, ha sottolineato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia. “L’accordo ci consente di estendere le conoscenze sui sistemi di sicurezza e di monitoraggio per la prevenzione dei rischi – ha continuato Sticchi Damiani – e rappresenta per l’ACI l’occasione di mettere a sistema esperienze e capacità di analisi per intercettare i nuovi bisogni di mobilità delle persone. Ma anche di guardare al futuro e alle possibilità tecnologiche che interverranno per offrire servizi sempre più moderni e in linea con le esigenze dei territori”.
“Il Protocollo – ha commentato il Presidente Enac – rappresenta il punto di partenza di una inedita intesa istituzionale finalizzata a conseguire, sulla scorta delle relazioni consolidate e alla luce di nuove sinergie, un sistema che ci permetterà di tutelare aspetti fondamentali per la vita di ogni cittadino, come quello della mobilità. Vogliamo mettere in campo tutta la nostra conoscenza e la nostra visione che comprende anche la mobilità aerea avanzata, intermodale, sostenibile e tecnologica”. “Sfruttando la terza dimensione – ha continuato Pierluigi Di Palma – possono essere offerti ai cittadini e ai territori nuovi modelli integrati e intermodali di mobilità intelligente, sia aerea che terrestre, tali da sviluppare soluzioni innovative ed ecosostenibili per la realizzazione della mobilità come servizio”.
ACI ha inoltre firmato un protocollo d’intesa con ISPRA per incentivare la mobilità sostenibile.
Il Presidente dell’ISPRA Stefano Laporta e il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani hanno firmato un protocollo d’intesa della durata di tre anni, finalizzato a favorire la collaborazione in materia di mobilità sostenibile. In particolare, ciascuno con le proprie competenze e finalità istituzionali, metteranno a disposizione conoscenze e professionalità per migliorare la mobilità in termini di sicurezza e sostenibilità ambientale.
ISPRA svolge funzioni tecniche e scientifiche per la pianificazione e attuazione delle politiche di sostenibilità delle pressioni sull’ambiente, tramite attività di monitoraggio, di reporting, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell’informazione ambientale, oltre che di indirizzo e coordinamento del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).
L’Aci si occupa dei diversi aspetti legati alla mobilità, diffondendo la cultura dell’uso responsabile dell’auto in linea con i principi dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione del territorio, promuovendo l’istruzione automobilistica e l’educazione alla sicurezza stradale allo scopo di ridurre l’incidentalità.
I due Istituti hanno già collaborato in passato per elaborazioni e studi relativi, ad esempio, all’Inventario delle emissioni in atmosfera e a numerose edizioni del Rapporto sulla Qualità dell’ambiente Urbano; l’Accordo firmato conferma ed estende la collaborazione alla realizzazione di specifiche iniziative di studio, anche in partnership con altri soggetti pubblici, al fine di migliorare la conoscenza delle problematiche connesse ai trasporti su strada e incentivare soluzioni per una mobilità sostenibile dal punto di vista della sicurezza, dell’ambiente e dell’economia.

Fonte: ACI/ISPRA

Bigliettazione elettronica: a Roma cresce il gradimento per Tap&Go di Atac
Tap&Go si conferma uno dei canali di vendita Atac, socio fondatore di TTS Italia, a maggior gradimento. I dati del primo trimestre di validazioni del 2023 mostrano che è praticamente raddoppiato (+81%) il numero dei titoli di viaggio acquistati con carta di pagamento, con punte di 57 mila tap giornalieri su bus e metro.
L’introduzione del sistema Tap&Go anche sui bus dalla fine del 2022 ha “trainato” anche le validazioni in metro, aumentate del 55% da inizio anno. I dati mostrano che ormai i BIT (biglietti a tempo da 100 minuti) acquistati ai tornelli o validatori con Tap&Go, ovvero con le carte di pagamento, coprono oltre il 25% del venduto, ossia un BIT su quattro.
Il numero dei singoli viaggiatori che fino ad oggi ha utilizzato Tap&Go ha superato i tre milioni, con oltre 23 milioni di tap. Il 5% di questi clienti ha fruito della tariffa best fare, ossia della possibilità di godere della miglior tariffa al crescere del numeri dei tap, fino alla tariffa Roma 24 ore, che consente di viaggiare per 24 ore dalla prima validazione. Circa l’80% sono city users romani. Fra i turisti, il 12% viene da paesi extra Ue, con inglesi e americani in testa. Gli altri vengono dall’Ue, con i cittadini spagnoli a guidare la classifica seguiti da francesi e tedeschi.
In larga parte gli utilizzatori sono clienti occasionali che utilizzano il mezzo pubblico per spostamenti in città soprattutto nel tempo libero. Il 77%, infatti, usufruisce del servizio in media un giorno a settimana, solitamente nel corso del week end. Tap&Go, insomma, si caratterizza come un canale di vendita del tempo libero e del turismo. Le stazioni metro dove si è registrato il maggior numero di validazioni sono infatti Termini, A e B, e Ottaviano e Spagna di Metro A.
L’utilizzo di Tap&Go ha consentito di risparmiare oltre 226 quintali di carta – l’equivalente dei biglietti magnetici sostituiti dal pagamento elettronico – ha generato un minor consumo di 114mila litri di acqua, 1.976 Kw di elettricità e 158 quintali di Co2.

Fonte: Clickmobility

CIRCLE Group: firmato nuovo progetto del valore di € 250.000 con primario porto mediterraneo
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – ha siglato un nuovo progetto del valore di circa € 250.000 (nel periodo 2023-2025) con un primario porto del Mediterraneo.
“Il fatto di essere stati selezionati per supportare nell’evoluzione di servizi portuali, ferroviari e doganali evoluti di un importante player della portualità nel Mediterraneo attivo prevalentemente nei traffici containerizzati e capace di contraddistinguersi per la sua forte vocazione ferroviaria, è fonte di grande orgoglio e soddisfazione” commenta Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE.
Il progetto costituisce un’ulteriore tappa della roadmap Connect 4 Agile Growth che prevede l’espansione della copertura geografica come uno dei capisaldi della strategia di sviluppo del Gruppo.

Fonte: Circle Group

CIRCLE Group: siglato progetto di circa € 300.000 con primario operatore logistico multimodale internazionale
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – ha siglato un nuovo contratto quadro e un primo progetto del valore di circa € 300.000 con un primario operatore logistico multimodale internazionale.
La commessa ha una durata di 9 mesi e riguarda attività innovative di digitalizzazione connesse al settore del cargo internazionale, fra cui un forte focus sulle spedizioni multimodali e sul cargo aereo.
“Questo nuovo contratto conferma la risposta positiva del mercato al piano strategico CIRCLE Connect 4 Agile Growth, che accresce sempre più le proprie potenzialità anche grazie all’incremento dei Servizi Federativi Milos® e al rafforzamento della componente rivolta al cargo multimodale internazionale e al cargo aereo” dichiara Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE.

Fonte: CIRCLE Group

Gestione delle flotte: Geotab eleva lo standard di mercato con soluzioni di data intelligence per oltre 300 modelli di veicoli elettrici
Geotab, leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso e socio ordinario di TTS Italia, sta rivoluzionando la gestione dei veicoli elettrici grazie alle sue soluzioni complete di telematica e data intelligence. Infatti, la piattaforma di Geotab offre dati near real time in merito a carica della batteria, livello di autonomia, consumo di energia e di carburante, oltre allo storico delle ricariche, per oltre 300 diversi marchi e modelli di veicoli elettrici, diventando così il leader globale della telematica per i veicoli elettrici.
Geotab ha annunciato questo traguardo in occasione dell’inaugurazione del suo nuovo Automotive Innovation and Research Hub di High Wycombe, in Inghilterra. Questa struttura all’avanguardia, in attività dal 2020, è dedicata al progresso della data intelligence necessaria per supportare l’elettrificazione del settore dei trasporti su ampia scala. L’Hub ospita alcuni dei professionisti più brillanti del settore, che lavorano sulle tecnologie più innovative in grado di supportare qualsiasi tipo di veicolo connesso. Conseguentemente, questo centro di eccellenza si conferma un punto di riferimento verso un futuro più pulito e sostenibile per i trasporti.
“Siamo consapevoli di come la qualità e la quantità dei dati acquisiti dai veicoli siano fondamentali per il successo delle analisi che supportano le operation e la sostenibilità della flotta. Per questo motivo l’accesso a informazioni complete sui dati è fondamentale”, spiega Neil Cawse, CEO di Geotab. “Il nostro supporto per i veicoli elettrici a livello globale è un importante elemento di differenziazione e siamo quindi orgogliosi di essere leader in questo ambito”.
Nonostante la rapida crescita del settore dei veicoli elettrici, la mancanza di standard ufficiali sulle informazioni veicolari comporta notevoli sfide in termini di dati per i fleet manager. Grazie alla sua tecnologia e al suo processo di reverse engineering, Geotab offre insight completi che forniscono ai fleet manager le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli riguardo gli obiettivi di elettrificazione e sostenibilità delle flotte, tra cui l’autonomia, l’efficienza e lo stato di carica dei veicoli. Senza l’accesso a questi dati, le flotte possono incorrere in diversi tipi di problemi, come inefficienza, guasti imprevisti, riduzione della produttività e una generale esperienza insoddisfacente con i veicoli elettrici.
Da oltre 20 anni Geotab è all’avanguardia nell’ambito dell’innovazione e, migliorando continuamente i propri processi e le proprie soluzioni per soddisfare le mutevoli esigenze del settore, negli ultimi dieci anni si è specializzata nei veicoli elettrici. La capacità dell’azienda di fornire una grande quantità di dati granulari e completi per la maggior parte dei marchi o modelli di veicoli elettrici è un importante traguardo, che riflette il duro lavoro di centinaia di ingegneri e data scientist.
“Il nostro hub di High Wycombe è la prima struttura di Geotab in Europa dedicata al settore automobilistico, ed è alla base del successo dell’innovativa tecnologia che ci ha permesso di raggiungere questo traguardo in termini di supporto per marchi e modelli di veicoli elettrici. L’Innovation Hub ci ha anche consentito di lavorare con l’istituto di ricerca polare British Antarctic Survey, in qualità di primo fornitore di telematica commerciale a operare in Antartide”, ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President per l’Europa di Geotab.
Le funzioni della struttura prevedono il reverse engineering dei veicoli, l’installazione, il collaudo e la convalida dei nuovi hardware e software di Geotab, la progettazione, la specificazione e il collaudo dei cablaggi e delle procedure di installazione, l’identificazione e la codifica della diagnostica di bordo dei nuovi veicoli, l’aggiornamento o l’aggiunta di data point sui veicoli precedentemente analizzati, i controlli di sicurezza dei prodotti, la collaborazione con partner e clienti e la formazione dei dipendenti.
Geotab offre una serie di strumenti per la gestione delle flotte di veicoli elettrici, tra cui l’analisi di sostenibilità dei veicoli elettrici (EVSA) che analizza i profili e i modelli messi in atto dai conducenti, così da identificare quali veicoli della flotta sono i più adatti per passare all’elettrico. La Dashboard Green Fleet confronta le performance rispetto a flotte simili, comprese le prestazioni, l’utilizzo e i livelli di risparmio offerti dai veicoli elettrici. Geotab offre inoltre una serie di strumenti online per flotte di qualsiasi dimensione che le supportano lungo tutto il percorso di elettrificazione, compresi tool di analisi per comprendere la durata delle batterie e l’impatto di fattori quali temperatura e velocità sull’autonomia.
Per maggiori informazioni su come Geotab può supportare pienamente la transizione delle flotte verso l’elettrico, visitare la pagina web dedicata.

Fonte: Geotab

Sistemi Free Flow: inaugurato in Argentina il nuovo sistema di pedaggio senza barriere a firma Movyon
Il 9 maggio è stato inaugurato il nuovo sistema di pedaggio “Free Flow” sull’autostrada Illia della Città di Buenos Aires, alla presenza Rodríguez Larreta, capo del Governo locale, accompagnato da altri esponenti istituzionali, dal Presidente di Autopistas Urbanas (AUSA), José Luis Acevedo e dall’Amministratore Delegato di Movyon, Lorenzo Rossi.
La soluzione, voluta da AUSA, gestore dell’infrastruttura, e primo caso di pedaggio senza barriere aperto a tutti i tipi di veicoli in Argentina, è stata realizzata da Movyon, socio fondatore di TTS Italia.
Gli obiettivi principali della tecnologia implementata sono una maggiore fluidità del traffico nel tratto di 10,5 km dell’autostrada Illia e una migliore esperienza di viaggio dei 93.000 utenti che la utilizzano ogni giorno. Il sistema consente inoltre una riduzione di gas inquinanti pari a 1.154 tonnellate di CO2 all’anno, risultato fondamentale in termini di sostenibilità, ottenibile grazie all’eliminazione di code.
Il sistema sostituisce i caselli tradizionali con un portale dotato di dispositivi che catturano le targhe dei veicoli, rilevano il TAG RFID presente a bordo e ne identificano la categoria di appartenenza, registrando il passaggio del mezzo e consentendo il pagamento elettronico del pedaggio senza rallentamenti o soste.
Si tratta di una struttura imponente e tecnologicamente avanzata che copre un totale di 11 corsie equipaggiate con dispositivi ridondati. La soluzione è corredata da tool di monitoraggio in real-time che consentono al gestore di controllare, gestire e misurare le performance dell’infrastruttura di pedaggio.
I livelli di accuratezza del sistema sono tra i più elevati del settore e sono rappresentati da KPI pari al 99,9% relativamente alla disponibilità del portale e al 97% per la lettura Tag RFID.
Questo importante progetto si aggiunge agli altri sistemi realizzati da Movyon nel mondo, per un totale di 450 tra portali free Flow e stazioni Stop&Go.

Fonte: Movyon

Targa Telematics: perfezionato il closing dell’acquisizione di Viasat Group
Targa Telematics Spa – tech-company specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT e di piattaforme digitali per la mobilità connessa, e socio fondatore di TTS Italia – annuncia di aver perfezionato il closing dell’operazione del 100% del capitale sociale di Viasat Group Spa (“Viasat Group”).
L’operazione è stata finalizzata – in linea con quanto comunicato lo scorso 27 febbraio 2023 – a seguito dell’approvazione dell’Autorità Antitrust in Italia e Spagna e del positivo completamento della procedura Golden Power in Italia.
L’operazione segna la nascita di uno dei principali player globali nell’ambito dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e servizi digitali per la mobilità connessa, contraddistinto da un forte presidio in otto Paesi europei chiave – Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Polonia, e Romania – a cui si aggiunge anche una società in Cile.
Targa Telematics rafforza così ulteriormente la propria leadership nel mercato italiano e accelera la propria espansione in Europa, portando fin da subito sul mercato le proprie tecnologie al servizio di progetti a carattere continentale e oltre.
All’interno di questi progetti di scala internazionale, Targa Telematics potrà far leva su un forte supporto locale dedicato, nei differenti Paesi, per servire al meglio i propri clienti, in gran parte gruppi multinazionali attivi nel comparto della mobilità ma anche in altri settori di mercato.

Fonte: Targa Telematics

Torino avvia il Living Lab ToMove. Coinvolta anche 5T
Il 25 maggio 2023, il Comune di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha avviato il Living Lab ToMove.
Torino, infatti, con il suo progetto ToMove, è stata selezionata per realizzare un Living Lab finalizzato a promuovere il co-sviluppo e testing di nuovi scenari di servizio e soluzioni di mobilità autonoma, connessa e cooperativa, in stretta relazione con i servizi MaaS (Mobility as a Service) che, parallelamente, verranno sviluppati nel progetto “TorinoMaaS4Italy”.
Nello specifico, il Living Lab ToMove utilizzerà come prima area di test il circuito urbano di 35 km e le relative infrastrutture già messe a disposizione nell’ambito dell’iniziativa “Torino Smart Road”. In una seconda fase di progetto, l’infrastruttura della Centrale della Mobilità del Comune di Torino verrà ampliata e integrata, anche con il coinvolgimento dei cittadini tramite soluzioni di trasporto collettivo a guida autonoma.
Con questo pilot, la Centrale della Mobilità assume un ruolo strategico e, dall’altro lato, il progetto offre al comune di Torino l’opportunità di comprendere meglio le esigenze di mobilità di diverse categorie di city-users: dalle persone con disabilità ai turisti.
Il direttore di 5T, Rossella Panero, socio ordinario di TTS Italia e Presidente di TTS Italia, è intervenuta per raccontare il coinvolgimento nell’ambito del progetto sottolineando: il ruolo sempre più strategico della Centrale della Mobilità del Comune di Torino nella governance della mobilità; la necessità di personalizzare l’accesso ai servizi di mobilità adattandoli a diverse categorie di city-users: dalle persone con disabilità ai turisti.

Fonte: 5T

TTS Italia dà il benvenuto ai nuovi soci
A seguito del Consiglio Direttivo riunitosi il 29 maggio, TTS Italia è lieta di dare il benvenuto ai suoi nuovi soci:
FRONTIERE (www.frontiere.io): è una società che focalizza le sue attività nei seguenti settori Intelligenza Artificiale e Data strategy, Soluzioni per la mobilità, App per le imprese e Soluzioni digitali di nuova generazione.
Nel settore della mobilità, la loro offerta è focalizzata su una piattaforma con molteplici funzionalità e un unico sistema di pagamento per fornire gli strumenti tecnologici e gli applicativi necessari ai decisori della mobilità sostenibile e a tutti i nuovi operatori della mobilità. Si occupano anche di soluzioni per il monitoraggio dei mezzi e noleggio di veicoli.
GreenShare (www.greenshare.it): è una PMI che opera nel settore della mobilità sostenibile e condivisa (car pooling). In particolare GreenShare progetta, sviluppa e gestisce applicazioni per l’infomobilità, il mobile payment, supportando le aziende del trasporto pubblico locale nel loro processo di digitalizzazione.

Fonte: TTS Italia

Le nostre attività

Aperte le registrazioni per il Next Generation Mobility. TTS Italia tra i patrocinatori e relatori dell’evento
Next Generation Mobility, il convegno sulla filiera della mobilità, giunge alla sua terza edizione. Due giornate, il 13 e 14 giugno a Torino e in streaming, di conferenze e incontri in cui aziende, start up, università e istituzioni avranno l’occasione di confrontarsi su innovazione, sulle opportunità di business, su compliance e riforme del settore.
TTS Italia è tra i patrocinatori e relatori dell’evento.
Per l’edizione 2023 di Next Generation Mobility è stato scelto il titolo The Green Challenge, per ribadire il ruolo strategico e nodale che la mobilità rappresenta per il raggiungimento degli obiettivi dettati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Le strade per perseguire l’obiettivo di sostenibilità sono diverse e vanno dalla decarbonizzazione alla sharing mobility, dal MaaS alla mobilità leggera e individuale, dalla progettazione di prodotti e servizi alla guida connessa: tematiche complesse che hanno in comune l’applicazione dell’innovazione tecnologica e precise scelte di governance a tutti i livelli: dalle politiche europee a quelle locali.
Quest’anno l’evento ospiterà i due importanti appuntamenti: la IV Conferenza Nazionale sull’Urban Air Mobility e Advanced Air Mobility e la I Conferenza Nazionale sull’idrogeno e gli e-fuels.
TTS Italia, rappresentata da Matteo Antoniola, coordinatore del Gruppo di Lavoro dell’Associazione proprio sul tema del MaaS, prenderà parte alla sessione del 13 giugno (ore 10.30 – 13.00, Sala A) dedicata a MaaS: tecnologie e governance al servizio della sostenibilità.
La mobilità come servizio si basa sull’idea che amministrazioni e aziende collaborino per sviluppare una rete di mobilità che sostituisca quella privata a favore dei mezzi pubblici e in condivisione. Una sostenibilità che punta alla riduzione del traffico in città, nell’area metropolitana e, a tendere, in tutto il territorio nazionale. Pubblico e privato devono integrare diversi servizi di mobilità che siano centrati sull’itinerario del singolo viaggiatore e aggiornati in tempo reale al mutare delle situazioni oggettive per fornire un servizio personalizzato end-to-end. Per fare questo sono fondamentali la raccolta, la condivisione e la gestione dei dati. Il MaaS è inoltre uno dei settori applicativi dove l’intelligenza artificiale può fornire un salto di qualità fondamentale.
Per maggiori dettagli sull’evento e per partecipare, clicca qui.

Sfide della mobilità e neutralità climatica: collegare le aree scarsamente servite: in Portogallo il primo evento del Progetto EMBRACER
Il 1° evento di scambio di esperienze del progetto EMBRACER si svolgerà il 31 maggio e il 1° giugno 2023 in due splendide città del Portogallo: Coimbra e Aveiro.
EMBRACER (interconnecting MoBility acRoss europeAn CitiEs and subuRbs) è un progetto della durata di 48 mesi (marzo 2023- maggio 2027) cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Interreg Europe. EMBRACER è un progetto a guida regionale, in cui sette regioni si impegnano a integrare il trasporto pubblico con modalità informali (bicicletta, ride-hailing, car/bike/scooter sharing, trasporto su richiesta, navette autonome) di mobilità, per migliorare l’interconnessione con aree urbane e raggiungere una mobilità regionale e locale intermodale, intelligente e resiliente ai cambiamenti climatici.
In EMBRACER, TTS Italia contribuisce alla progettazione dei cambiamenti di policy e delle azioni di implementazione degli indirizzi degli strumenti di policy. TTS è anche Communication Manager del progetto.
Sotto l’ombrello del tema principale “Percorsi emergenti verso la neutralità climatica: come entra in gioco la connettività intermodale delle popolazioni svantaggiate”, i partner del progetto e le parti interessate discuteranno delle attuali sfide e opportunità per migliorare gli approcci di mobilità per collegare le aree svantaggiate.
L’evento riunirà varie entità con l’obiettivo di rafforzare relazioni e contatti per scambiare esperienze e creare un ambiente di apprendimento delle politiche di cui EMBRACER possa beneficiare.
L’evento comprende un seminario tematico incentrato sulla discussione di “Strumenti e approcci innovativi per collegare le aree svantaggiate” e un seminario di sviluppo delle capacità incentrato su “Sfide regionali per adattare meglio i sistemi di mobilità: come ottenere una mobilità intermodale senza soluzione di continuità?”. Questa, per i partner del progetto sarà l’occasione per condividere lo stato attuale delle proprie regioni e per apprendere gli uni dagli altri possibili soluzioni per superare sfide specifiche.
Brian Masson di Multi Modal Transport Solutions Ltd, Adrien Torregrosa e Ricardo Alcala di PADAM Mobility, e Héctor Cañas e Anne Häner dei progetti ENTRANCE e RECIPROCITY saranno tra i relatori principali dell’evento.
È prevista anche un’interessante visita di studio a Metro Mondego, a Coimbra. Consentirà al partenariato di comprendere le sfide e le soluzioni in fase di attuazione nella regione di Coimbra per migliorare la mobilità che collega le aree urbane e suburbane.
Per l’agenda dell’evento, clicca qui.
Per partecipare, clicca qui.

Il ruolo della logistica per la neutralità climatica. In Finlandia, il primo evento del Progetto SPOTLOG
Il 1° evento di scambio di esperienze del progetto SPOTLOG si svolgerà il 6, 7 e 8 giugno a Tampere, in Finlandia.
SPOTLOG (Green and Socially resPOnsible ciTy Logistics InnovaTions) è un progetto della durata di 48 mesi (marzo 2023- maggio 2027) co-fondato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Interreg Europe. La visione principale di SPOTLOG è quella di coinvolgere le comunità locali nella creazione di sistemi logistici socialmente responsabili, basati ove possibile su modalità a zero emissioni di carbonio, attraverso l’uso intelligente di tutte le risorse disponibili e sfruttando la digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e passeggeri. Concentrandosi sulle comunità a bassa densità e sulle città di medie dimensioni, i partner di SPOTLOG mirano a migliorare gli strumenti di politica regionale verso gli obiettivi europei di una mobilità inclusiva e a emissioni zero. TTS Italia è tra i partner di progetto e fornirà a spedizionieri, operatori logistici e compagnie di navigazione strumenti e informazioni adeguati per contribuire a schemi di consegna dell’ultimo miglio a basse emissioni; supportare gli organi istituzionali nella definizione di politiche multiscala rilevanti e strategie integrate logistica-mobilità; sostenere la collaborazione e la formazione sull’ultimo miglio fornire concetti e soluzioni. TTS è anche il Communication Manager del progetto.
Seguendo il tema principale di “The role of logistics towards climate-neutral regions and cities”, si potrà partecipare a un seminario tematico nell’ambito del Tampere Smart City Expo & Conference. Ma la tre giorni sarà anche l’occasione per i partner del progetto e le parti interessate di discutere le sfide locali per una logistica sostenibile ed efficiente, rafforzando relazioni e contatti per scambiare esperienze e creare un ambiente di apprendimento delle politiche di cui SPOTLOG possa beneficiare.
TTS Italia sarà tra i relatori dell’evento con un intervento su “A global outlook on the role of micro-hubs to greening last-mile logistics”.
Per l’agenda preliminare, clicca qui.
Per la registrazione, clicca qui.

Fonte: SPOTLOG/TTS Italia

Digitalizzazione delle Infrastrutture: TTS Italia lancia un nuovo Gruppo di Lavoro
Il mese scorso, TTS Italia ha lanciato un nuovo Gruppo di Lavoro dedicato al tema “Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture”.
Il tavolo di lavoro nasce con l’obiettivo di formulare proposte concrete per favorire la diffusa digitalizzazione delle infrastrutture, in linea con i nuovi trend tecnologici, gli standard e gli aspetti normativi.
Il punto di partenza è quello del contesto normativo, tanto nazionale quanto europeo, con particolare riferimento a Decreto Smart Road, Decreto Sperimentazione Italia e soprattutto alla nuova Direttiva ITS che sarà adottata dalla Commissione Europea nei prossimi mesi. Il punto di arrivo è invece l’elaborazione di un Position Paper, che sarà presentato a Roma in un convegno dedicato il 12 luglio incentrato sulle sfide per le infrastrutture nazionali nonché su proposte per affrontarle, da presentare alle Istituzioni competenti e discuterne con gli stakeholder interessati.
Il Gruppo di Lavoro è riservato ai soli associati a TTS Italia, mentre il convegno di luglio sarà gratuito e aperto a tutti.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Infrastrutture intelligenti: Roma Capitale vince il premio “Smart Infrastructure 2023”
Una piattaforma in grado di ricevere e raccogliere in tempo reale tutte le anomalie stradali, dalle buche del manto stradale agli avvallamenti, dai danni da incidente, alla segnaletica divelta, ma anche allagamenti, ghiaccio o presenza di brecciolino e rifiuti sulla carreggiata.
Questo è Star (Segnalazioni e Tracciamento delle Anomalie di Roma), il software a supporto del sistema di Sorveglianza h24/7 del Campidoglio che contribuisce sia a pianificare interventi puntuali sulle anomalie, sia a prevenire eventuali disagi. Grazie all’implementazione e all’utilizzo di Star, Roma Capitale ha ricevuto il premio “Smart Infrastructure 2023” da parte di Esri Italia, socio ordinario di TTS Italia.
“Questo premio è una grandissima soddisfazione per la nostra Amministrazione e per il Dipartimento Csimu. Con il supporto del sistema Star abbiamo già sanato oltre 100mila anomalie e nell’ultimo anno abbiamo risolto oltre 27mila situazioni urgentissime, tutte quelle che possono rappresentare un pericolo per le persone o per la circolazione”, commenta l’assessore ai Lavori pubblici Ornella Segnalini che ha ritirato il Premio.
“A partire dal 2022, con il nuovo Accordo quadro triennale di manutenzione ordinaria, abbiamo iniziato a utilizzare Star in modo più sistematico, consistente e funzionale in termini di programmazione. In tal senso – sottolinea Segnalini – lo strumento degli Accordi quadro è stato estremamente importante perché, imprimendo un’accelerazione al piano di riqualificazione delle strade, ha reso necessaria una messa a regime della piattaforma Star che si è rivelata essere un ottimo supporto per tutti i lavori stradali che abbiamo svolto che ci hanno permesso di intervenire in un anno e mezzo su oltre 200 degli 800 chilometri della viabilità principale. Con il Sindaco Gualtieri abbiamo dato un fortissimo impulso alla cura della città, dal punto di vista della sicurezza e della vivibilità delle nostre strade, e questo riconoscimento evidenzia che il lavoro che svolgiamo sta dando risultati positivi”.
“Star risponde pienamente alla necessità di digitalizzazione delle comunità metropolitane, utilizzando tecnologie innovative che permettono di gestire e tenere sotto controllo gli asset della città e di rispondere in tempi brevi e documentati a potenziali rischi per la popolazione. Queste caratteristiche sono tipiche di un prodotto di una Smart City e di un ecosistema digitale che deve rispondere ad esigenze di sostenibilità e misure sia di controllo sia di risparmio energetico, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza”.

Fonte: Ferpress

Micromobilità: scelti gli operatori per monopattini di Roma e arriva l’obbligo di targa
Sono tre le società che si divideranno il mercato romano dei monopattini a noleggio. Il dipartimento Mobilità del Campidoglio ha infatti diffuso la determina che include l’esito della gara a cui avevano partecipato anche altri operatori: ad aggiudicarsi la gara sono state Dott, Bird e Lime.
Il Campidoglio oltre a scegliere gli operatori ha anche stabilito le nuove linee guida del servizio: i mezzi dovranno essere distribuiti equamente in tutti e quindici i Municipi (oggi sono concentrati principalmente nei due del centro) e dovranno essere dotati di targhe metalliche e agli utenti che vorranno noleggiarli sarà richiesta la carta d’identità agli utenti al momento dell’iscrizione. I mezzi inoltre non potranno sostare al di fuori delle aree di stallo. Previste sanzioni per chi li abbandona in strada o sui marciapiedi.
Giro di vite anche sui limiti di velocità. I mezzi non potranno superare il limite dei 20Km/h sulle strade urbane e i 6 chilometri orari nelle aree pedonali. Alle tre società vincitrici è richiesto il monitoraggio automatizzato dei mezzi ogni ora attraverso una piattaforma di Roma Capitale. E, in caso di infrazione le aziende rischiano o la sospensione o la revoca dell’autorizzazione.
L’assegnazione durerà tre anni a partire dal primo luglio del 2023, e gli operatori dovranno rispettare le linee guida del nuovo e più stringente regolamento relativo alla gestione dei servizi di monopattini elettrici in sharing nella Capitale.

Fonte: Clickmobility

Mobilità elettrica: l’Emilia-Romagna destina 4 mln per colonnine di ricarica
Più energia e punti di ricarica per i veicoli elettrici utilizzati dalle amministrazioni pubbliche, gli enti locali e pubblici dell’Emilia-Romagna.
La Regione destina 4 milioni di euro di fondi europei per potenziare e rafforzare le infrastrutture di ricarica elettrica e promuovere così, in linea con il Piano aria integrato regionale e il Patto per il lavoro e il Clima, la mobilità urbana sostenibile come parte significativa della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio.
I contributi, fino al 100% dell’investimento ammissibile con un massimo di 100mila euro per ogni progetto, serviranno a finanziare l’installazione di infrastrutture di ricarica destinate ad uso esclusivo di veicoli elettrici di proprietà o in leasing o noleggio degli enti e amministrazioni locali e pubblici utilizzati per servizio.
Dal 12 giugno, data in cui aprirà il bando, al 21 settembre prossimi gli enti locali, le società in house, le amministrazioni pubbliche e gli altri soggetti pubblici possono fare domanda di contributo per realizzare infrastrutture di ricarica elettrica sulle aree di loro proprietà.
A disposizione ci sono 4 milioni di euro di fondi europei FESR 2021/2027 che serviranno a finanziare colonnine con uno o più punti di ricarica destinate ad uso esclusivo dei veicoli elettrici di proprietà del soggetto richiedente o nella disponibilità in forza di contratti di leasing/noleggio/ecc., utilizzati esclusivamente nello svolgimento di servizio e/o funzioni pubbliche.
La percentuale massima di contributo è pari al 100% dell’investimento ammissibile, il contributo massimo per ciascun progetto è di 100mila euro.
La localizzazione nelle aree montane o interne o la presentazione del progetto da parte di Unioni di Comuni o Comuni derivanti da un processo di fusione, darà luogo all’assegnazione di un punteggio aggiuntivo in graduatoria.
I lavori per gli interventi previsti nelle domande ammesse a contributo devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.
Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “SFINGE 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo: https://fesr.regione.emilia-romagna.it, nella sezione dedicata al bando.

Fonte: Ferpress

Mobilità sostenibile: in Emilia-Romagna bando da da 17 milioni di euro per piste ciclabili e ciclopedonali
La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha dato il via libera al bando che destina 17 milioni agli enti locali per la realizzazione di piste ciclabili e progetti di mobilità dolce e ciclopedonale. Il provvedimento, dal valore di 17 milioni di euro complessivi, è finanziato con le risorse del Programma regionale FESR 2021/2027 ed è in linea con la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici – che tra gli obiettivi ha l’incremento delle piste ciclabili strettamente connessi agli obiettivi di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 – e con quanto previsto dal Regolamento Ue per la qualità dell’aria.
“La nostra mobilità ha una connotazione sempre più ‘verde’ – sottolinea l’assessore regionale a Mobilità e Infrastrutture, Andrea Corsini-. Dal ricambio dei mezzi pubblici perché siano meno inquinanti e più confortevoli, agli interventi di mobilità sostenibile nei centri urbani, alle piste ciclabili per favorire sempre meglio il cambiamento sostenendo i buoni comportamenti di cittadini e imprese. Provvedimenti come questo- chiude l’assessore- vanno anche nella direzione di una maggiore sicurezza per la circolazione ciclistica, di incentivare i trasferimenti casa-lavoro-scuola, e favorire il cicloturismo verso le città d’arte e le aree naturalistico-paesaggistiche della nostra regione”.
Possono accedere ai contributi previsti dal bando la Città metropolitana di Bologna, le Province, i Comuni e le Unioni. Se i progetti riguardano aree territoriali di competenza di più di un ente è ammessa che la partecipazione in forma aggregata designando un soggetto ‘capofila’.
I progetti candidati sono finanziati sotto forma di cofinanziamento in conto capitale. La percentuale massima di contributo è pari all’80% dell’investimento ammissibile. Il contributo massimo è pari a 1, 5 milioni di euro. Non sono ammesse domande di contributo per cui la spesa ammissibile è inferiore a 100mila euro.
Le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 15 giugno 2023 alle ore 13 del 15 settembre 2023, esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web ‘SFINGE 2020’, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito della Regione.
Sono ammessi al bando interventi per la realizzazione di piste ciclabili o percorsi ciclopedonali in aree urbane e periurbane, aree pedonali, creazione e completamento di ciclovie, interventi che favoriscono la mobilità dolce nei percorsi casa-lavoro, anche in intermodalità con il sistema del trasporto ferroviario e su gomma e verso le aree periferiche produttive/commerciali, la ricucitura di percorsi ciclopedonali e loro messa in sicurezza. I progetti ammessi a finanziamenti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025.
Per il bando, clicca qui.

Fonte: Clickmobility

Primi cento giorni del servizio bike sharing a Bari: 12 tonnellate di CO2 risparmiate
A poco più di cento giorni dall’avvio del nuovo bike sharing, affidato dal Comune di Bari alla Vaimoo srl, si registrano dati estremamente positivi relativamente all’utilizzo del servizio, come di seguito si riporta:
• utenti registrati: 12.238
• utenti attivi nell’ultima settimana: 795
• abbonamenti complessivi: 6.884
• noleggi totali: 29.474
• km percorsi: 82.643 (pari a oltre 12 tonnellate di CO2 risparmiata)*.
Di seguito, invece, la specifica degli abbonamenti attivati:
• BikePass 24h: 5072
• BikePass Anno: 966
• BikePass Mese: 458
• BikePass Settimana: 388.
“Questi dati ci restituiscono il valore della scelta e del lavoro realizzato in questi anni – commenta il sindaco Decaro – ma soprattutto ci dicono che i baresi apprezzano il servizio di bike sharing e lo utilizzano secondo le loro esigenze specifiche. Certamente quella di oggi è una città più consapevole e attenta alle tematiche ambientali e alle opportunità che i servizi di mobilità sostenibile possono offrire, sia in termini di risparmio di tempo sia in termini di costi. Ora dobbiamo continuare a lavorare sulle infrastrutture ciclabili per favorire gli spostamenti in sicurezza e incentivare sempre più le persone a spostarsi sulle due ruote in città, che sia nel tempo libero o per gli impegni quotidiani”.
Il calcolo è basato sui dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in merito all’emissione media di Co2 di una city car – cosiddetta small – ad alimentazione benzina Euro 6 (150,24 gr/km totale).

Fonte: Comune di Bari

Tpl: a Firenze l’iniziativa per incentivarne l’uso
Un aiuto concreto alle famiglie e al tempo stesso un incentivo per promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico in città e ridurre lo smog. È l’iniziativa “Firenze TPL+” dedicata ai residenti del Comune di Firenze, per la precisione a tre categorie specifiche – studenti tra 14 e 18 anni, nuovi abbonati e abbonati storici – che partirà a settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico.
“Questo piano – ha rilevato il sindaco Nardella – è il primo del genere lanciato da una grande città italiana: vogliamo incentivare l’uso del trasporto pubblico – autobus, tramvia, treno nel tratto urbano – puntando su un abbattimento drastico dei costi: nuovi abbonati e studenti delle superiori dovranno pagare solo una quota di iscrizione, una sorta di quota fedeltà, che servirà ad incentivarli a usare davvero i mezzi pubblici, mentre ai vecchi abbonati daremo uno sconto del 15%. Si tratta di una iniziativa impattante per la quale prevediamo un potenziale bacino fino a 23 mila persone tra studenti e nuovi abbonati e che finanziamo con i fondi europei PON Metro riservati al Comune di Firenze. Grazie ad Autolinee Toscana e agli uffici mobilità, ambiente e scuola per questo grande lavoro di squadra che ci consente di rispettare l’impegno preso qualche mese fa con gli studenti”.
“Questa iniziativa sta all’interno di una progettualità che parte dalla realizzazione degli interventi strutturali come il sistema tranviario e le piste ciclabili per poi dare un servizio di trasporto pubblico più efficiente – ha sottolineato l’assessore Giorgetti –. Come Amministrazione abbiamo già i progetti per rendere l’utilizzo del bus e del tram più efficiente competitivo e stiamo lavorando con Autolinee Toscane per renderli operativi. Sappiamo che in passato ci sono stati problemi anche per la mancanza degli autisti, ma adesso la situazione sta migliorando e speriamo di poter contare presto in un servizio davvero competitivo con i mezzi privati”.
“Questo intervento – ha evidenziato l’assessore Giorgio – fa parte di una strategia precisa per rendere più sostenibile e più vivibile la nostra città intervenendo per abbattere gli inquinanti e le emissioni di Co2. Con queste risorse lavoriamo per rendere più conveniente l’uso dei mezzi pubblici (bus, treni e tramvie) in città, cercando di invitare le persone a cambiare le proprie abitudini e premiando chi decide di farlo. È una scelta che per questo si concentra sui più giovani e sui nuovi abbonati, e che si affiancherà a altri incentivi, ad esempio, per l’utilizzo delle biciclette. Ecco cosa vuol dire sostenere la transizione ecologica: mettere in campo tutte le azioni per un trasporto pubblico e green che sia sostenibile, efficiente e accessibile. Lo avevano promesso e lo stiamo facendo con misure concrete, vogliamo raggiungere l’obiettivo di abbattere le emissioni di C02 dell’80% al 2030 e per farlo i trasporti – che rappresentano il 30% delle emissioni – sono fondamentali”.
Con questa iniziativa si punta ad ampliare il numero dei fiorentini che usano il trasporto pubblico e ad aumentare la frequenza degli utilizzi per gli spostamenti regolari e ripetuti. E ancora ad attivare modalità di spostamenti virtuosi ed ecosostenibili in modo da rendere la città più sostenibile, inclusiva ed efficiente. Senza dimenticare la promozione di un cambio di abitudini di mobilità e l’educazione della cittadinanza, soprattutto quella giovane, a un uso più ampio del trasporto pubblico. E infine ampliare sempre più l’utilizzo di strumenti digitali per accedere ai servizi di mobilità.
Per maggiori approfondimenti clicca qui.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 
Cechia-Mnichovo Hradiště
Servizi di installazione di attrezzature di misurazione
Danimarca-Brabrand
Pannelli a schermo grafico
Francia-Bergues
Sistema di videosorveglianza
Francia-Chemillé-en-Anjou
Sistema di videosorveglianza
Francia-Colmar
Orodatori
Francia-Guyancourt
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Francia-Les Orres
Attrezzature per pedaggi
Francia-Nizza
Orodatori
Francia-Orleans
Semafori
Germania-Amburgo
Apparecchi per la regolazione del traffico nelle intersezioni stradali
Italnova
Manutenzafori
Germania-Ludwigsburg
Parchimetri
Germania-Solingen
Servizi di leasing finanziario
Italia-Cagliari
Autobus pubblici
Italia-Cardito
Autobus elettrici
Italia-Diamante
Servizi di gestione di parcheggi
Italia-Mantova
Autobus pubblici
Italia-Priverno
Servizi di stampa e di consegna
Italia-Roma
Servizi tecnici
Italia-Santa Marinella
Limitatori di velocità – RETTIFICA
Italia-Venezia
Servizi di gestione delle transazioni finanziarie e servizi di compensazione
Polonia-Bydgoszcz
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Polonia-Poznań
Servizi di riparazione e manutenzione
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Parchimetri
Spagna-Bilbao
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