It's Europe
N° 10
Novembre / Dicembre 2021


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L'intervista di Morena Pivetti
Focus su...
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotto del mese
Progetti del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
TTS ITALIA VI AUGURA
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
L'intervista di Morena Pivetti

 

“Da contenitori di auto ad hub urbani, la digitalizzazione via maestra della sosta”. Fabio Mosconi, presidente di AIPARK, disegna il futuro attraverso le linee guida scritte con TTS Italia.

Da contenitori di automobili ad hub urbani pienamente inseriti nel sistema della mobilità cittadina, capaci di integrare l’offerta della sosta con una molteplicità di servizi, anche di ricarica elettrica e di logistica per la consegna delle merci. E pienamente intermodali, nodo di scambio con la micromobilità, la sharing mobility e il trasporto pubblico locale. Ancora, preziosi detentori di dati sulle abitudini di spostamento delle persone, utili alle amministrazioni locali per pianificare lo spazio urbano e la mobilità, a partire dal traffico privato.
Questa l’evoluzione dei parcheggi che AIPARK, l’Associazione Italiana degli Operatori Sosta e Mobilità, prefigura per il futuro grazie all’accelerazione della digitalizzazione dell’intero processo operativo fino al pagamento. Verso questo traguardo finale AIPARK ha costituito un gruppo di lavoro insieme a TTS Italia con l’obiettivo di elaborare linee guida per la digitalizzazione della sosta con dispositivi elettronici, linee guida e raccomandazioni che a lavoro concluso sono state presentate il 24 novembre in un webinar congiunto.




A raccontare in quest’intervista lo stato dell’arte, il documento finale e i risultati raggiunti è Fabio Mosconi, presidente di AIPARK – 90 associati presenti in oltre 250 città italiane che servono una popolazione di oltre 22 milioni di cittadini, i più importanti operatori dei servizi della sosta nazionale e locali, pubblici e privati, professionalmente competenti nella gestione dei parcheggi in struttura e della sosta tariffata su strada e il settore industriale a supporto della gestione – e direttore Sosta e Parcheggi della ATM di Milano.

Cominciamo dalla ricognizione sullo stato della sosta e dei parcheggi in Italia. Qual è la situazione di partenza?
La realtà italiana è molto diversa da quella delle grandi aree metropolitane ed evidenzia un deficit di pianificazione della sosta, una carenza di posti auto che è figlia anche della crescita elevata della motorizzazione privata a scapito del trasporto collettivo, che sconta quote modali più contenute. Scarsità di posti auto particolarmente rilevante se consideriamo i parcheggi pubblici e privati in struttura: mentre in Europa costituiscono il 60% dell’offerta contro il 40% della strada, in Italia le percentuali sono invertite. Così le vetture si concentrano in superficie, occupano le aree pubbliche utili, che sono finite, sottraendo spazio agli altri mezzi di trasporto e alla mobilità ciclistica e pedonale e rallentando il traffico.

Un numero indicativo?
Le nostre stime ci dicono che le città italiano scontano un deficit pari a 650mila posti auto: se le mettessimo in fila copriremmo ben 3mila chilometri, la distanza tra Roma e Mosca.

Come deve cambiare la pianificazione dello spazio urbano?
Va gestita quella che io definisco la complessità del bordo marciapiede per far convivere le auto con i monopattini, le biciclette, gli scooter, privati o in sharing, i furgoni per la consegna delle merci e le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. La grande sfida che abbiamo di fronte è liberare spazio per funzioni diverse, trasformare le nostre gestioni della sosta da operative a strategiche e l’unica strada per far questo è la digitalizzazione. Sarà possibile contribuire alla pianificazione urbana degli Enti locali, anche con la messa a disposizione dei dati di cui disponiamo, così da gestire la mobilità nel suo complesso. Milano ne è un esempio: abbiamo completamente digitalizzato la sosta con la targa come elemento distintivo. Non solo per i pagamenti ma insieme per il rilascio dei permessi, per l’effettuazione dei controlli e, grazie ad un nuovo comma inserito a settembre 2020 nel Codice della Strada, anche per elevare le contravvenzioni per le infrazioni. Infine, per trasferire al Comune dati preziosi sulla mobilità dei milanesi, sui loro movimenti, utili a migliorare la progettazione dello spazio pubblico e di tutti i servizi di trasporto.

Cosa vi ha spinto a lavorare insieme a TTS Italia per elaborare le linee guida?
Volevamo costruire un percorso verso la digitalizzazione, per noi fondamentale e offrire uno strumento di lavoro sia ai Comuni, che agli operatori della sosta, che ai fornitori dei servizi tecnologici e digitali. La collaborazione con l’associazione che rappresenta gli ITS italiani si muove nella logica della sosta come tassello integrante del sistema della mobilità: sapere dove, come, a quale tariffa parcheggiare serve a tutti i cittadini per muoversi meglio e serve ai gestori per organizzare meglio la loro attività. Da contenitori di auto i parcheggi in struttura devono diventare hub urbani dove il cittadino trova tutte le alternative di mobilità, dalla micromobilità alla logistica dell’e-commerce. Altrimenti avremo perso la sfida.

Il presidente di AIPARK - che è associata a EPA, l’European Parking Association – fa l’esempio dei parcheggi dei grandi centri commerciali, confortevoli, ben illuminati, con l’autolavaggio e l’officina di riparazioni:
È il primo e ultimo luogo che il cliente vede, noi gestori pubblici e privati di parcheggi dobbiamo ragionare con la stessa logica. Che trasferita alla mobilità è la logica del MaaS, del Mobility as a Service: la sosta, i parcheggi sono una tessera del puzzle. Tanto che siamo stati chiamati a partecipare al tavolo di partenariato sulla digitalizzazione convocato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e dal Ministero della Transizione Digitale.

Quali sono i risultati delle linee guida elaborate con TTS Italia?
Due i principali, che erano poi gli obiettivi iniziali: mettere ordine nel sistema complesso dei pagamenti digitali e stabilire i ruoli e la gerarchia tra i diversi attori e operatori nel processo di digitalizzazione. Occorre accelerare gli investimenti per fare il salto di qualità che serve ai MaaS, sia da parte dei gestori pubblici che di quelli privati e il mondo AIPARK li comprende entrambi. Siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Con le dovute eccezioni perché ci sono città italiane che se la giocano.

Quali saranno i vantaggi per le diverse categorie?
Per i Comuni e i gestori dati certi e in real/near-real-time sulla sosta, un’infrastruttura tecnologica in grado di abilitare altri e più avanzati servizi per la Smart City e offrire migliori servizi di mobilità: ad esempio segnalare agli utenti le zone dove si trova più facilmente parcheggio, integrare la sosta con la bigliettazione o la sosta con la mobilità dolce e i mezzi pubblici. Infine, l’opportunità di pianificare gli spazi e le tariffe dei parcheggi in modo più razionale grazie ai big data, monitorando la durata della sosta e l’intensità della domanda per indirizzare le scelte funzionali dei cittadini. Per i cittadini una minore congestione da traffico e la possibilità di accedere facilmente a servizi che migliorano la vivibilità delle città, ad esempio l’avviso di scadenza della sosta e la possibile estensione dal proprio smartphone o il suggerimento di recarsi in parcheggi in struttura, o usare mezzi alternativi per andare in una zona dove difficilmente si trova posto su strada. Ancora, sempre per gli operatori della sosta facilitare la gestione dei processi, come le multe, con lettori digitali per ottimizzare il lavoro degli accertatori.

Qualche consiglio pratico a chi è rimasto indietro per accelerare la digitalizzazione?
Il primo e più importante: via la carta. Quindi dematerializzazione dei titoli di sosta e adozione di app, parcometri, sistema di permessi, verifica e sanzioni completamente digitali e legati alla targa. Per raggiungere il traguardo finale di far diventare la sosta un servizio della smart city la digitalizzazione è strategica, è la via maestra.

Chi è Fabio Mosconi. Fabio Mosconi è Direttore Sosta, Parcheggi e Controlleria di ATM S.p.A. Opera nella realtà della sosta e dei parcheggi dal 2000, per la gestione di circa 20.000 posti auto off street e 100.000 posti auto on street nel territorio del Comune di Milano. Membro del Consiglio Direttivo di Aipark dal 2003, è presidente dell’Associazione dal luglio 2020.

FOCUS ON...

Linee guida per la compilazione del profilo italiano del NeTEx

Nel 2020, TTS Italia e UNINFO, con il coordinamento di 5T, hanno lanciato un Gruppo di Lavoro dedicato al NeTEx con l’obiettivo di definire il profilo italiano del protocollo di scambio dati NeTEx, da adottare per lo scambio dei dati statici del TPL verso il NAP italiano, in accordo con il Decreto Delegato 19206/2017 dall’Unione europea e coerentemente con gli standard CEN. Il 2 dicembre, con un webinar dedicato, sono state presentate le “Linee guida per la compilazione del profilo italiano del NeTEx“, risultato del Gruppo di Lavoro.

Per la documentazione, clicca qui.
Per le Linee Guida, clicca qui.

 

Digitalizzazione e sosta – Disponibili le Linee Guida AIPARK/TTS Italia

La digitalizzazione nella gestione della sosta è uno straordinario strumento per efficientare servizi di pagamento, controlli, monitoraggio e integrazioni per operatori e utenti. Il settore della sosta diventa così anche una eccezionale fonte di dati, e quindi di informazioni, che ci permettono finalmente di ragionare – su basi scientifiche – sui temi di politica della sosta, correlati alle strategie della mobilità, alle ottimizzazioni e integrazioni.
Se ne è parlato nel webinar congiunto AIPARK/TTS Italia del 24 novembre.

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Finanziamenti per la digitalizzazione dei trasporti. Il webinar di TTS Italia – Disponibili le Linee Guida

Il 21 ottobre il webinar “Finanziamenti per la digitalizzazione dei trasporti“, organizzato da TTS Italia, e moderato dal Segretario Generale dell’Associazione, Olga Landolfi. L’evento è stato l’occasione per presentare le linee guida sviluppate nell’ambito dell’omonimo Gruppo di Lavoro di TTS Italia, coordinato dall’Ing. Fabio Nussio dell’Area Finanziamenti di Roma Servizi per la Mobilità. Le linee guida vogliono essere uno strumento di supporto pratico e concreto per Enti pubblici, Istituzioni e privati al fine di sfruttare al meglio i fondi nazionali ed europei a favore di mobilità e trasporti.

Per la documentazione, clicca qui.
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Istituzioni & Policy
Numerose le novità per il settore nel mese di novembre e inizio dicembre. La Camera dei Deputati, e successivamente il Senato, ha approvato il Decreto-legge 121/2021 riguardante le Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, con successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si è discusso anche di regole armonizzate sull’IA e di cyberiscurezza nazionale, con particolare riferimento all’organizzazione dell’Agenzia nazionale. Infine, il Parlamento ha approvato il “Piano nazionale sicurezza stradale 2030: indirizzi generali e linee guida di attuazione” con le raccomandazioni e osservazioni del caso.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato misure urgenti per il contenimento del Covid-19, prevedendo tra l’altro, l’estensione dell’obbligo di Green Pass anche sui mezzi pubblici.
Inoltre, il Consiglio nel mese di novembre ha anche adottato il Programma strategico “Intelligenza artificiale 2022-2024”, che punta a rafforzare le competenze e attrarre talenti per sviluppare un ecosistema dell’intelligenza artificiale in Italia; aumentare i finanziamenti per la ricerca avanzata nell'intelligenza artificiale; incentivare l'adozione dell'IA e delle sue applicazioni, sia nella pubblica amministrazione (PA) che nei settori produttivi in generale.
A fine ottobre è stato invece approvato il disegno di legge di Bilancio, confermando tra le altre misure anche l’incremento del Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, e investimenti per 32 miliardi di euro per potenziare e modernizzare le infrastrutture e la mobilità nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Diverse sono le novità del MIMS, soprattutto in termini di risorse finanziarie.
Due i miliardi di euro stanziati per, tra l’altro, piste ciclabili urbane e sicurezza e monitoraggio di ponti.
MIMS e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno sottoscritto l’Aggiornamento 2020-2021 del Contratto di Programma 2017–2021, parte Investimenti che prevede l’assegnazione di ulteriori risorse per un valore di circa 31,7 miliardi di euro. Gli interventi riguarderanno anche TEN-T e Tpl.
A sostegno del Tpl, anche schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che ripartisce tra le Regioni a statuto ordinario oltre 974 milioni di euro del Fondo Nazionale per il Trasporto pubblico locale.
Da segnalare, infine, l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, che stabilisce nuove norme per monopattini e sicurezza dei pedoni; e l’annuncio di una piattaforma di monitoraggio per i progetti previsti dal PNRR e attinenti al MIMS.
Si procede a pieno ritmo sul MaaS. Dopo aver individuato con un avviso iniziale, ben 13 città candidatesi per entrare a far parte dei primi tre progetti pilota di servizi Mobility as a Service for Italy (MaaS), il MiTD ha lanciato un nuovo avviso per individuare e finanziare lo sviluppo di tre progetti pilota, di cui uno nel Mezzogiorno, da realizzare in altrettante città metropolitane tecnologicamente avanzate (città “leader”) con l’obiettivo di introdurre, nel contesto dei sistemi di trasporto locale, il paradigma Mobility as a Service (MaaS). Successivamente, saranno selezionati e finanziati altri sette progetti in aree “follower”, che saranno supportate progettualmente dalle tre città leader.
Dal MiSE, una dotazione di 45 milioni di euro per investimenti su intelligenza artificiale, blockchain e IoT. L’obiettivo è promuovere progetti che si muovano nella direzione dell’industria 4.0 ed è prevista una parte dei fondi specificamente rivolta alle regioni del sud Italia.
Dall’Europa sono molteplici le novità. Il Consiglio europeo ha approvato la direttiva “NIS 2” relativa a misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell'Unione, al fine di migliorare ulteriormente la resilienza e le capacità di risposta agli incidenti del settore pubblico e privato e dell'UE nel suo complesso.
La Commissione europea e l'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno lanciato il "Gateway globale", la nuova strategia europea per promuovere una connettività intelligente, pulita e sicura in materia digitale, di energia e di trasporti e rafforzare i sistemi sanitari, dell'istruzione e della ricerca in tutto il mondo.
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una nuova normativa volta a promuovere la disponibilità di dati e creare un ambiente affidabile per facilitarne l'uso a fini di ricerca e per la creazione di nuovi servizi e prodotti innovativi.

E ancora, adottati tre programmi di lavoro per Europa digitale, con un investimento totale di 1,98 miliardi, per rafforzare la sovranità tecnologica europea e a immettere sul mercato soluzioni digitali a vantaggio dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese. Focus su IA, cyberisicurezza e creazione di una rete europea per l’innovazione digitale.
Via libera del Consiglio riguardo alla direttiva Eurobollo, con lo scopo di incentivare trasporti più puliti ed efficienti. L’obiettivo è quello di eliminare entro otto anni i bolli di circolazione basati sulla durata per i veicoli pesanti.
Infine, a fine novembre, è stata lanciata la call di interesse per la mission 100 città climaticamente neutre e smart entro il 2030 che avranno la funzione di centri di sperimentazione.

Socio del mese

www.trafficlab.eu

Trafficlab è un laboratorio di ingegneria sul traffico e sui trasporti. Recentemente è stata convertita in una società s.r.l. ed iscritta alla sezione speciale start-up innovative. Impegnata nello sviluppo di piattaforme cloud e soluzioni tecnologiche avanzate che, offre monitoraggi di traffico e regolazione di sistemi intelligenti dei trasporti di nuova generazione grazie ai propri modelli di intelligenza artificiale applicati a telecamere e big-data. Le principali attività sono la progettazione e l’installazione di soluzioni innovative per il monitoraggio e l’analisi del traffico per concessionarie autostradali, enti privati e pubblici.


PRODOTTO DEL MOMENTO
DataFromSky FLOW: la soluzione per il monitoraggio certificato del traffico.

Nell’ultimo decennio le nuove tecnologie affiancate alle elevate capacità di calcolo, permettono di elaborare elevate quantità di dati estraendole direttamente da semplici immagini o video. Tali interessanti applicazioni risiedono nell’utilizzo di specifiche tecniche di intelligenza artificiale, il deep learning: tale tecnica permette il riconoscimento automatico di oggetti in movimento da immagini statiche (fotogrammi) e da sequenze di esse (video). Trafficlab propone una soluzione innovativa risultato di quasi 10 anni di sviluppo: DataFromSky FLOW. Fin dal 2012 DataFromSky è il punto di rifermento in Italia e nel mondo per il monitoraggio del traffico da video aerei e da telecamere fisse.

Grazie ad un continuo miglioramento degli algoritmi sono oggi disponibili molte funzioni integrate per un controllo del traffico a 360°: rilevamento dei potenziali incidenti, calcolo dei livelli di servizio e delle code oltre che ad una classificazione fino ad 8 categorie compresi pedoni e ciclisti (a breve anche monopattini).

Dall’esperienza maturata in questi anni, è ora disponibile la versione FLOW: un potente framework che permette di sfruttare i flussi video da telecamere esistenti per monitorare il traffico, senza l’obbligo di installare nuovo hardware. Grazie alla nostra soluzione, è possibile offrire una nuova funzionalità alla rete della videosorveglianza comunale esistente. È il caso del Comune di Torino che, grazie al progetto Torino City Lab, testerà FLOW sulla capillare rete della videosorveglianza del Comando della Polizia Municipale. Il software è configurabile, oltre che per le telecamere esistenti, anche per nuove installazioni: sia in versione edge (in questo caso è la telecamera che effettua l’elaborazione del video) sia con l’unità locale per il processamento fino a 5 telecamere. Per le centrali operative di monitoraggio e supervisione del traffico è anche disponibile una versione server per il controllo di centinaia di telecamere.

Ai clienti viene fornita anche la piattaforma cloud Wetraffic Professional che permette di monitorare in tempo reale le condizioni del traffico grazie ad una soluzione agile e di intuitiva: dalla visione delle immagini video fino al controllo dei principali indicatori del traffico. Tutto questo permette di avere un efficiente strumento di supporto alle decisioni scalabile per tutte le tipologie di clienti: dai piccoli comuni fino alle centrali del traffico.
Infine, è importante sottolineare come conoscere nel dettaglio il traffico sia un processo complesso. Rilevare correttamente i dati è solo il primo passo: è necessario verificare e validare i dati di traffico con un’attenta procedura. L’obiettivo è assicurare che il monitoraggio del traffico garantisca le finalità per cui è stato predisposto: non siano presenti errori, omissioni negli algoritmi di calcolo e nelle metodologie di analisi e manomissioni del dato.

Per tale ragione è stato recentemente avviato il progetto denominato DIAS (Data Integrity Audit Service) che, in collaborazione con Rina Service S.p.a., permette, tramite una piattaforma cloud SaaS, di controllare la validità del dato di traffico. Grazie ad uno specifico protocollo sottoscritto tra Trafficlab e Rina con tecnologia blockchain, i dati, elaborati in automatico dai flussi video, vengono resi immutabili tramite sigilli crittografici ed archiviati in modo sicuro grazie alla qualifica della società RINA come CAB (Conformity Assessment Body). Successivamente, attraverso un processo di tracciabilità, i dati sul traffico vengono recuperati da un auditor per una valutazione oggettiva, seguendo rigorose procedure statistiche di campionamento (ISO 3951). Il risultato finale è un processo trasparente che garantisce l’affidabilità e la tracciabilità del dato e viene riportato in un certificato finale messo a disposizione del cliente.


DUE DOMANDE A

Andrea Marella, amministratore unico di Trafficlab s.r.l.

Visto il crescente interesse riguardo all'argomento, in che modo, lei pensa che nei prossimi anni il mercato del monitoraggio e dell'analisi del traffico andrà a soddisfare quelle che saranno le nuove esigenze?

In Italia, degli 8.000 comuni il 70% ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti eppure anche queste realtà hanno problemi di conoscenza del traffico, non solo le città metropolitane. Se pensiamo al tecnico comunale impegnato in molte attività, come potrebbe ottenere facilmente dati sul traffico?
Credo che le tecnologie attualmente in uso per il rilievo dei dati di traffico, quali ad esempio radar, laser, telecamere, dati FCD sono mature e producano quantità enormi di dati. La sfida maggiore per il futuro sarà avere strumenti in grado di gestire ed elaborare una così grande mole di dati e di offrire un servizio al cliente di facile utilizzo e, soprattutto, fruibile. Non credo in soluzioni complesse che integrino molti sistemi, la user experience ne uscirebbe negativa, ma piuttosto in soluzioni web based che forniscano piattaforme esteticamente attraenti e allo stesso tempo – a seconda dell’esperienza dell’utente – capaci di applicazioni avanzate.

Sempre di più si parla del binomio traffico e sostenibilità ambientale, oltre alle tecnologie destinate ai veicoli, ci sono secondo lei soluzioni per migliorare la qualità della vita in città a basso costo?

La sostenibilità ambientale e uno stile di vita consapevole sono le sfide più grandi che siamo chiamati ad affrontare per i prossimi decenni: la pericolosità del cambiamento climatico è stata solo recentemente affrontata dagli stakeholders, dopo oltre 20 anni di denuncia della comunità scientifica e, purtroppo, le proposte concrete sono ancora lontane. A mio avviso, come per tutti i problemi complessi, non esiste una soluzione unica: solamente tante piccole azioni possono portare a raggiungere il risultato finale. Al momento le persone possono scegliere di andare in bicicletta o utilizzare il car sharing, in realtà servirebbe una soluzione che renda consapevole – realmente – l’utente del danno provocato dall’inquinamento del traffico. A tale proposito, nei primi mesi del prossimo anno, come Trafficlab lanceremo il progetto Wetraffic. Attraverso l’uso di una WebApp e con l’invio di un breve video sul traffico stradale, l’inquinamento atmosferico generato dai veicoli calcolati, potrà essere compensato in nuova aria pulita, piantando nuovi alberi. Siamo consapevoli che sarà un piccolo contributo, ma se tutti ci impegniamo a cambiare anche le nostre città potranno migliorare. Alla fine, il traffico siamo noi.

Prodotto del mese

Smart Parking - Come conoscere in anticipo la capienza del parcheggio per non fare perdere tempo al tuo cliente.

Se volete agevolare i cittadini della vostra città a trovare parcheggio, verificando in anticipo e in tempo reale in quale area di sosta possono parcheggiare senza dover girare a vuoto inutilmente e perdere tempo prezioso, allora questa è la soluzione adatta a voi.

Comark ha sviluppato un sensore chiamato LOMAG che si basa sul rilevamento del campo magnetico terrestre che si modifica al passaggio di un veicolo. Il sensore di parcheggio viene interrato e trasmette i dati a un gateway installato sul lato strada. Elenchiamo di seguito alcuni dei grandi vantaggi della soluzione wireless:
• Facili e veloci da installare.
• Molto preciso nel monitoraggio dei posti
• Non è necessario effettuare alcun tipo di cablaggio in quanto il sensore LOMAG è alimentato da batterie agli ioni di Litio che durano da 5 a 8 anni.

COMARK è in grado di fornire una soluzione completa che include le unità di controllo locali per ricevere i dati dai gateway e un software centrale (Cloud o privato) che fornisce un cruscotto per la gestione del sistema e per la visualizzazione dei dati.

Per saperne di più ti invitiamo a visitare il nostro sito:
www.comarkud.it

Progetti del mese

PTV Group integra con successo il primo modello di trasporto in tempo reale del Regno Unito con il Comune di York (UK)

Il software PTV Optima per la gestione e previsione del traffico è stato implementato con successo nella città di York, nel Regno Unito - una città vivace e con problemi di congestione del traffico, inquinamento e accessibilità. Il progetto ha previsto la creazione del primo modello di trasporto real-time per la gestione del traffico in tutta la Gran Bretagna ed è stato sviluppato nell’ambito dello "Smarter Travel Evolution Program - STEP".

Il City of York Council (CYC) ha sempre gestito la rete di trasporto dal vivo attraverso il personale che monitorava le CCTV e i feed dei social media, con i Network Monitoring Operators (NMO) e gli ingegneri dei trasporti che implementavano manualmente nuovi piani e modifiche ai semafori alleviare i problemi della rete. Con PTV Optima installato nella sala di controllo, gli NMO adottano ora un approccio più proattivo nel monitorare e influenzare la rete.


Il modello in tempo reale di York realizzato con PTV Optima combina modelli di trasporto dinamici offline con dati di traffico dal vivo per fornire alla sala di controllo una previsione su tutta la rete della congestione attuale e prevista. Il modello è integrato con oltre 100 sensori di flusso del traffico, oltre 100 controllori di segnali dal vivo, dati di velocità dal vivo su tutta la rete forniti da TomTom e informazioni aggiornate sui lavori stradali e altri cambiamenti della rete.
Il modello dal vivo combina tutti questi dati in un'unica visualizzazione. La sala di controllo usa queste informazioni per vedere in modo dettagliato cosa sta succedendo su tutta la rete, e non solo in quei luoghi con sensori o CCTV. PTV Optima permette anche alla sala di controllo di testare scenari alternativi per la prossima ora, il giorno successivo o settimane nel futuro. La città dispone quindi di una risorsa per monitorare le condizioni attuali, pianificare il prossimo futuro, osservare come si svolgono i piani e utilizzare questa conoscenza per migliorare le strategie future.

Il progetto 5G-Routes con SWARCO MIZAR

Le aziende di tutto il mondo stanno cercando di testare le funzionalità di veicoli autonomi, autobus e camion principalmente in situazioni urbane. A livello europeo, i paesi stanno collaborando per realizzare un'ambiziosa mobilità connessa e automatizzata (CAM), includendo anche le circostanze in cui gli utenti della strada dovrebbero attraversare i paesi dell'UE. La visione di un futuro con veicoli autonomi (che possono guidare da soli, senza l'intervento umano) e che attraversano diverse regioni, si sta costruendo proprio adesso.

Le telecomunicazioni mobili continuano a evolversi dal 3G al 4G, al 5G, migliorando la velocità dei dati, la copertura e l'affidabilità. L'industria delle telecomunicazioni prevede molteplici usi di questa 5ta Generazione per offrire servizi innovativi come la connessione di più dispositivi di tipo macchina (es. dispositivi e sensori “intelligenti”, streaming video ultra-HD) nonché servizi di connettività ultra-affidabili e a bassa latenza (es. verso la diffusione dei Veicoli Autonomi (AV)). L'industria dei trasporti automotive prevede di sfruttare tali vantaggi per — collegare — veicoli e infrastrutture, condividere le informazioni raccolte e prodotte per — cooperare —, con l'ambizioso obiettivo di — automatizzare la mobilità — (CCAM). Nell’ambito dei trasporti, la connessione e la comunicazione in tempo reale sono aspetti fondamentali, ma in una porta con più serrature il 5G è solo una delle chiavi. Inoltre, l'interoperabilità per combinare i dati da più fonti, come le apparecchiature installate sugli incroci e nei veicoli autonomi per rendere disponibili servizi di mobilità altamente automatizzati, sono ulteriori sfide da perseguire. In pratica, come pianificare anticipatamente itinerari avanzati e percorsi per veicoli autonomi? O generare messaggi specifici di avviso per i VRU (Vulnerable Road Users) metterli in guardia da potenziali pericoli? I servizi di mobilità cooperativa devono prima essere collegati, testati e convalidati.
Nell'ambito del progetto 5G-Routes sono previsti test di laboratorio e a campo che mirano a convalidare le ultime funzionalità 5G e le specifiche 3GPP in situazioni realistiche, in modo da accelerare la diffusione capillare di ecosistemi e servizi CAM interoperabili 5G E2E nelle autostrade, ferrovie e rotte navali digitalizzate in tutta Europa. Questo progetto, finanziato dall'Unione Europea, prevede di testare applicazioni innovative e funzionanti CAM attraverso un corridoio transfrontaliero 5G prestabilito ("Via Baltica-Nord") che attraversa i confini di 3 Stati membri dell'UE (Lettonia-Estonia-Finlandia).
All’interno del progetto 5G-Routes, SWARCO Mizar sta applicando la sua esperienza in materia di CAM per implementare servizi per VRU e AV attraverso lo use case 2.1 Informazioni sul traffico in tempo reale e controllo cooperativo delle collisioni alle intersezioni. Questo use case ha come scopo primario quello di sensibilizzare e consentire uno scambio affidabile di dati sullo stato del traffico stradale tra VRU, conducenti e TMC, attraverso video del traffico attuale, potenziati, alimentati e controllati tramite gli standard di comunicazione V2X e utilizzandola rete 5G. Focalizzando l’attenzione sulla continuità del servizio, l'approccio UC-2.1 permette, in primo luogo, la raccolta di informazioni dei servizi di gestione del traffico esistenti per la sua ulteriore analisi, in secondo luogo, il confronto tra i sistemi TM esistenti e i servizi C-ITS che integrano la rete 5G per raccogliere e scambiare dati e, in terzo luogo, attraverso un monitoraggio visivo del traffico potenziato in tempo reale e il controllo del traffico di un incrocio per la guida automatizzata cooperativa, consente un transito sicuro per i VRU in un attraversamento pedonale e un alert di collisione tra veicoli. Di conseguenza, si prevede una crescita della guida automatizzata grazie ai progressi dei servizi C-ITS prodotti da una rete di trasporto più coordinata (es. miglioramento in termini di velocità di posizione del veicolo, percorsi di guida, avvisi di collisione, comfort dell'utente negli ingorghi) e contemporaneamente l'integrazione di nuovi servizi per i VRU, come il passaggio sicuro, per sensibilizzarli ai potenziali pericoli della strada.
Swarco Mizar utilizza sistemi avanzati di monitoraggio del traffico e tecnologie dell'infrastruttura stradale come semafori intelligenti, telecamere con conformità GDPR di intelligenza artificiale, sistemi Safe-Light (ad esempio, proiezione a terra della luce per la sicurezza dei pedoni) per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Dai nostri associati

5T: al via il rinnovamento dell’infrastruttura della Centrale della Mobilità
Il 30 novembre, la Giunta Comunale di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato il progetto ‘Traffic & Mobility Management’ volto al rinnovamento del sistema di sensoristica e misurazione del traffico urbano, che sarà coordinato da 5T S.r.l., socio ordinario di TTS Italia, e finanziato con circa 2 milioni di euro, nell’ambito del programma PON Metro con fondi React-Eu (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe) per iniziative a sostegno di una ripresa economica verde, digitale e resiliente.
Per l’Amministrazione Comunale, non si tratta di un mero adeguamento infrastrutturale: il progetto potenzierà gli strumenti di raccolta e di integrazione dei dati di mobilità della Centrale, migliorando da una parte le prestazioni dei servizi già esistenti, come la priorità semaforica ai mezzi pubblici o i servizi di infomobilità ai cittadini, e dall’altra aumentando il patrimonio di informazioni su come sta cambiando la mobilità in città e indirizzare interventi e scelte adeguate alle esigenze dei suoi cittadini.
Nel dettaglio, il progetto permetterà alla Città di:
– rinnovare con sensori di ultima generazione la rete di monitoraggio e di misurazione del traffico di Torino, che ad oggi ne conta circa 1000 su tutta l’area urbana
– potenziare ulteriormente la rete di monitoraggio della mobilità ciclistica e pedonale su 15 assi cittadini (ancora in fase di definizione) con l’installazione di ulteriori stazioni di conteggio che si aggiungono alle 7 già esistenti sulle principali piste ciclabili e alle 4 previste nell’ambito di un’altra linea di finanziamento PON, approvate la scorsa settimana
– sviluppare strumenti di analisi della domanda di mobilità multimodale che tengano conto non solo degli spostamenti in auto, ma anche di quelli effettuati con i mezzi pubblici, con le biciclette e con i mezzi in sharing mobility
– realizzare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema di gestione e supporto alla city logistics per la Città di Torino per supportare l’Amministrazione all’ottimizzazione della logistica urbana con interventi infrastrutturali e procedurali.
“Torino può vantare una competenza ormai consolidata nell’utilizzo di sistemi intelligenti di trasporto che negli anni hanno strutturato le attività della nostra Centrale della Mobilità – ricorda l’assessora Chiara Foglietta – La mobilità sta rapidamente cambiando: con questo ed altri progetti, l’amministrazione potrà anticipare le tendenze in atto e offrire servizi sempre più vicini alle esigenze di spostamento dei suoi cittadini e delle sue cittadine”.

Fonte: TorinoClick

AEP entra a far parte di Modaxo
Modaxo, l’organizzazione tecnologica globale focalizzata sul trasporto pubblico nel mondo, ha annunciato l’acquisizione di AEP Ticketing solutions s.r.l. (“AEP”), fornitore leader di soluzioni di eTicketing per il settore del trasporto pubblico, e socio ordinario di TTS Italia.
AEP porta a Modaxo una ricca storia nell’implementazione di soluzioni software e hardware innovative che coprono tutti gli aspetti della bigliettazione, dai più tradizionali ai più avanzati come eCommerce, account based eTicketing e carte bancarie EMV. Con sede in Italia, l’azienda ha accumulato oltre 500 clienti nei suoi oltre 20 anni di storia.
«L’eTicketing nel settore del trasporto pubblico si è evoluto considerevolmente e rapidamente negli ultimi dieci anni e AEP ha svolto un ruolo chiave nel guidare l’innovazione in questo spazio – ha affermato Bill Delaney, CEO di Modaxo – È un grande piacere dare il benvenuto a Modaxo al management, ai dipendenti e ai clienti di AEP. L’azienda e il suo team sono un ottimo complemento al nostro portafoglio in continua espansione di aziende focalizzate sul trasporto di persone».
Per AEP, l’acquisizione offre all’azienda e ai suoi dipendenti l’opportunità di condividere le migliori pratiche con un insieme di aziende similari dedicate a gestire gli spostamenti delle persone nel mondo. Inoltre, l’acquisizione consente ad AEP di effettuare ulteriori investimenti nelle persone, nell’innovazione dei prodotti ed esplorare nuovi mercati geografici.
“AEP ha una forte conoscenza del dominio ed esperienza nel mercato verticale dell’e-ticketing per il trasporto di persone. Far parte di Modaxo consente ad AEP di ampliare la propria copertura geografica e far crescere il business – ha affermato Saverio Bettini CEO AEP – La filosofia “acquistare e mantenere per sempre” di Modaxo significa un futuro luminoso e a lungo termine per AEP, un futuro che avvantaggia sia i dipendenti che i Clienti».
AEP mantiene il proprio marchio e la propria autonomia, beneficiando del supporto e delle best practice messe a disposizione da Modaxo. Saverio Bettini continua a guidare l’attività come amministratore delegato, supportato dal management team esistente.

Fonte: AEP

Aep porta sui bus Atm di Milano il biglietto con carte bancarie Emv. In arrivo nuove 7mila validatrici
Saranno di Aep Ticketing Solutions, socio ordinario di TTS Italia, le nuove validatrici che permetteranno agli utenti degli autobus Atm di Milano di fare il biglietto tramite App e carte bancarie Emv. È stata, infatti, assegnata a seguito di procedura a evidenza pubblica, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) composto da Aep Ticketing Solutions e Vifram la fornitura delle nuove validatrici elettroniche che verranno installate a bordo dei mezzi di superficie in dotazione al Gruppo ATM di Milano.
Saranno 7mila i dispositivi elettronici installati su tutti i 2mila mezzi di superficie per il pagamento dei biglietti con carta bancaria, come già avviene in metropolitana in tutte le 113 stazioni. Il valore totale dell’investimento supera i 12 milioni.
L’estensione del sistema contactless si inserisce a pieno titolo nel processo di smaterializzazione dei ticket di viaggio che Atm ha già avviato negli scorsi anni e che oggi registra importanti risultati: in metropolitana dal 2018 ad oggi sono stati 23 milioni gli acquisti di biglietti con carta di credito ai tornelli.
«Questo contratto è un grande risultato – dichiara Saverio Bettini, AD e responsabile commerciale di Aep – che conferma la nostra azienda come produttore di apparati tra i migliori a livello globale. Le nostre soluzioni, grazie anche alla tecnologia per il processo delle carte bancarie EMV interamente sviluppata al nostro interno, stanno ottenendo un grande successo in Italia e all’estero. Sono vincenti le loro caratteristiche, il loro design, la loro robustezza e la loro durata nel tempo, assieme ai dimostrati servizi di supporto che siamo in grado di offrire e che, anche a distanza di molti anni, continuano a garantirne la perfetta funzionalità».
«L’orizzonte a cui si punta per il progressivo piano di passaggio dai vecchi titoli ai nuovi è il 2024 – spiega Giovanni Becattini, AD e responsabile delle linee di prodotto di Aep -. Aep ha una forte connotazione tecnica ed è da sempre all’avanguardia nella progettazione e realizzazione di apparati per il trasporto pubblico. Il capitolato tecnico della gara milanese era volto all’innovazione tecnologica. Una sfida che abbiamo colto proponendo Futura 3B-Ultra: una soluzione che, pur conservando l’eccezionale Italian style disegnato da Giugiaro, si basa su un’elettronica innovativa e molto evoluta che promette di diventare un punto di riferimento dell’intero mercato».

Fonte: Ferpress

AIPARK e Viasat: Gestire la sosta in ottica Smart City
Viasat, socio ordinario di TTS Italia, entra a far parte di AIPARK – Associazione Italiana Operatori Sosta e Mobilità, network dei più importanti operatori del settore dei servizi a livello nazionale e locale, pubblici e privati, competenti nella gestione dei parcheggi in struttura e della sosta tariffata su strada. Un comparto che opera con i propri associati in più di 250 città italiane, servendo una popolazione di oltre 22 milioni di cittadini.
Il sistema di sosta è particolarmente caratterizzato dall’innovazione, in termini di soluzioni di mobilità sostenibile, nell’introduzione della digitalizzazione e nel funzionamento delle attività di gestione dei vari componenti della mobilità urbana, non per ultimo di analisi e prevenzione dei comportamenti scorretti.
In quest’ambito si colloca Street Parking, la soluzione verticale della suite Smart City di Viasat dedicata al controllo e sanzionamento delle aree di sosta regolamentata. L’ampia possibilità di elaborazione dati di Street Parking permette analisi accurate dei dati di occupazione e pagamento, consentendo attività e azioni correttive e/o di sviluppo mirate. Street Parking abilita una gestione intelligente ed efficace dei parcheggi su piattaforma Cloud che si concretizza in una maggiore efficienza nella gestione, migliori servizi e tutele per l’utenza.
“Una gestione integrata della sosta a livello di sistema è oggi un punto chiave per gestire la mobilità in modo multimodale, ma soprattutto perchè avere comunità intelligenti e sicure è qualcosa di fortemente strategico per gli stessi Comuni” commenta Valerio Gridelli Head della BU Smart Connect di Viasat.
Per saperne di più sulla piattaforma Viasat per le Smart City https://bit.ly/3xJ2ok9

Fonte: Viasat

Da Viasat, Blutrack 7.0 per il controllo e il recupero in caso di furto
È lui il protagonista della nuova offerta di protezione marchiata Viasat, socio ordinario di TTS Italia: è l’innovativo BluTrack 7.0 con doppia funzione.
Prima del furto segnala automaticamente due volte al giorno dove si trova il bene, e dopo l’eventuale furto consente di attivare il tracking e le azioni per facilitarne il recupero.
Il BluTrack 7.0 è piccolo come una saponetta, invisibile ai ladri, non ha cavi, né fili né antenne, non necessita di installazione ed è dotato di una batteria interna di lunghissima durata (fino a 3 anni di autonomia). È studiato per conoscere quotidianamente, tramite mappa web, la posizione di camion, furgoni, container, mezzi per l’agricoltura e le macchine operatrici per l’edilizia, oltre a essere un sistema efficace per la protezione e il tracciamento, in caso di furto. Infatti, su richiesta del Cliente, la Centrale Operativa Viasat 24/7 interviene per azionare la modalità di tracking continuo localizzando la posizione del bene e coordinando l’intervento delle Forze dell’Ordine per favorirne un tempestivo ritrovamento.
BluTrack 7.0 integra la tecnologia GSM/GPRS/GNSS e si adatta alle specifiche esigenze delle aziende che utilizzano semirimorchi e container nel trasporto combinato via terra (gomma e rotaia) e via mare. In questo modo è possibile verificarne periodicamente la posizione, sia quando restano parcheggiati nei porti per più giorni e sia quando sono in movimento. Inoltre, rappresenta una soluzione intelligente anche per monitorare mezzi e strumenti fermi in cantieri o aree agricole. Infine, una sicurezza in più: è Viasat a verificare il livello della batteria, avvertendoti quando è il momento di sostituire il dispositivo.
Come riporta Berg Insight nella 15° edizione del suo studio ‘Fleet Management in Europe’, si prevede che il numero di sistemi di gestione della flotta in uso, attivi in Europa, crescerà a un tasso medio annuo del 13,4%, passando da 10,6 milioni di unità di fine del 2019 a 19,9 milioni entro il 2023. Stiamo parlando di tracking in real time, geolocalizzazione, ottimizzazione del percorso, sicurezza delle merci: tutte soluzioni che consentono di migliorare l’efficienza operativa dell’azienda e di sviluppare il proprio business. In tal senso, Viasat Fleet (la Business Unit di Viasat dedicata al mercato della Logistica e dell’Autotrasporto) mette a disposizione dei propri Clienti il meglio della telematica da questo punto di vista.
“Oggi – dice Gianni Barzaghi, BU Fleet Manager Viasat – siamo percepiti come partner affidabile capace di adattare le proprie soluzioni tecnologiche alle specifiche esigenze dei nostri committenti. Negli anni abbiamo sviluppato prodotti e servizi via via sempre più performanti con l’obiettivo dichiarato di rendere i nostri Clienti più competitivi, migliorando ogni giorno l’efficienza, la sicurezza e la qualità del loro lavoro”.
Per informazioni, clicca qui.

Fonte: Viasat

Geotab presenta il primo Sustainability Report, tracciando il percorso verso il net-zero
A testimonianza del proprio ruolo chiave come abilitatore di flotte a basse emissioni di carbonio e di infrastrutture a supporto, Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia – ha annunciato il proprio impegno nell’aiutare a combattere il cambiamento climatico attraverso il primo Geotab Sustainability Report. Questo report, che pone il 2019 come punto di partenza per misurare gli sforzi e i risultati ottenuti dall’azienda nel 2020 in tema di sostenibilità, getta le basi per indagini future e presenta gli obiettivi di business a lungo termine. Lo studio evidenzia inoltre gli sforzi costanti di Geotab a favore del clima, il suo impegno per la riduzione delle emissioni dell’intero ecosistema, nonché l’allineamento dell’azienda agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Nel report, Geotab stabilisce il nuovo e ambizioso obiettivo del raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2040, un decennio prima di quanto richiesto dall’accordo di Parigi, che mira a stabilizzare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, preferibilmente a 1,5°C sopra i livelli pre-industriali.
Il Geotab Sustainability Report sarà rilasciato annualmente. È possibile accedere al primo report a questo link.
Gli sforzi di sostenibilità di Geotab sono organizzati in quattro pilastri: la salvaguardia dell’ambiente, l’approvvigionamento responsabile, la fornitura di innovazioni che aiutino le organizzazioni a migliorare le proprie operazioni, nonché i propri prodotti e servizi, e l’impatto positivo nella collettività. Per il 2020, i punti salienti dei quattro pilastri comprendono:
• focus sulle innovazioni di prodotto che permettano operazioni di trasporto più sostenibili e più sicure per i propri clienti. Costruendo prodotti e servizi che abilitano e guidano la sostenibilità, Geotab ha creato relazioni e ha identificato e formato clienti che possano trarne il maggior beneficio.
• creazione di relazioni con partner strategici, come i produttori di veicoli, i fornitori di infrastrutture di ricarica, i governi e altri player chiave all’interno dell’ecosistema dei trasporti, che sono cruciali per portare a termine la transizione verde verso la sostenibilità.
• definizione di un obiettivo a breve termine  per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) del 50% entro il 2030. Impegno al raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2040.
• assunzione volontaria di impegni e adesione a iniziative che includono la riduzione delle emissioni di carbonio: The Climate Pledge, Science Based Targets Initiative, United Nations Global Compact, CDP, We Mean Business Coalition e Race to Zero.
• riduzione del 54,6% dei rifiuti destinati alle discariche grazie all’adozione di un approccio sostenibile al riciclo basato su cultura, comunicazione e raccolta organizzata a livello aziendale.
• ottenimento di molteplici riconoscimenti come datore di lavoro, tra cui il premio Great Place to Work – Best Workplaces, così come per le singole categorie Inclusion, Women, Mental Wellness e Today’s Youth.
• istituzione di una task force dedicata alla responsabilità sociale d’impresa per creare piani d’azione definitivi e promuovere gli sforzi ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle operazioni globali.
Geotab ha intrapreso il proprio viaggio di sostenibilità dopo aver creato, nel 2019, il suo primo inventario delle emissioni di gas serra. Allineato con la metodologia del GHG Protocol, l’inventario delle emissioni di gas serra di Geotab dettaglia le emissioni dirette e indirette dell’azienda e segna l’inizio del suo viaggio verso il net-zero entro il 2040.
L’obiettivo di Geotab è quello di continuare a diminuire le proprie emissioni di carbonio misurando e gestendo l’impronta complessiva ogni anno. Alcuni esempi dei piani dell’azienda per raggiungere questo scopo includono l’integrazione di fonti di energia più sostenibili per i propri edifici, la riduzione dei materiali e altre strategie di eliminazione delle emissioni di carbonio.
Al netto degli sforzi all’interno delle proprie operazioni per arrivare al net-zero, con il settore dei trasporti che rappresenta una fonte significativa di emissioni di gas serra a livello globale, Geotab riconosce che il maggiore impatto sul cambiamento climatico può essere realizzato attraverso il proprio impegno ad aiutare i suoi oltre 50.000 clienti e partner globali a raggiungere un trasporto più sostenibile. Con oltre 2,5 milioni di veicoli connessi da Geotab nel mondo, le flotte dei clienti dell’azienda hanno emesso oltre 25 milioni di tonnellate di CO2 nel 2020. Un aumento dell’efficienza anche solo del 5% equivarrebbe, quindi, a una diminuzione delle emissioni di CO2 di 1,25 milioni di tonnellate all’anno. In questo senso, alcuni degli strumenti a disposizione includono:
• la Dashboard Green Fleet di Geotab, che fornisce alle organizzazioni insight relativi al consumo di carburante ed energia, alle emissioni di gas serra, all’utilizzo dei veicoli elettrici e al comportamento dei conducenti per aiutare a ridurre l’impronta della flotta e monitorare il successo delle iniziative verdi. Inoltre, è a disposizione lo strumento Electric Vehicle Suitability Assessment (EVSA), che sta aiutando le organizzazioni a determinare come sostituire i propri veicoli con motore a combustione interna con i veicoli elettrici più adatti alle esigenze aziendali.
• grazie alle funzionalità basate sui big data della nostra piattaforma, Geotab vanta una conoscenza avanzata del settore dei veicoli elettrici. L’azienda è in grado di fornire insight sui dati delle prestazioni, compresi i trend di degrado della batteria e il modo in cui fattori quali la temperatura ne influenzino il funzionamento. I policy maker e in generale i membri del settore dei veicoli elettrici possono, inoltre, accedere alle informazioni sugli spostamenti dei veicoli e ai set di dati di elettrificazione aggregati da Geotab come strumento utile per definire una strategia informata e sviluppare soluzioni per risolvere sfide concrete.

Fonte: Geotab

Geotab si aggiudica il premio “Miglior software gestionale per la flotta” ai MissionFleet Awards 2021
Nel corso della cerimonia di gala tenutasi a Milano nella serata di lunedì 22 novembre, Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia – ha ricevuto il premio della giuria dei MissionFleet Awards 2021 come “Miglior software gestionale per la flotta”.
In un anno di profondi cambiamenti e di rapida evoluzione del settore, la casa editrice Newsteca ha voluto celebrare i fleet manager, i fornitori dell’automotive e le case automobilistiche che si sono distinti per l’offerta e l’adozione di soluzioni innovative lungimiranti, con una particolare attenzione alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni, aspetti cruciali per allinearsi agli obiettivi europei di decarbonizzazione.
Nell’ambito della categoria dedicata ai fornitori per le flotte aziendali, Geotab ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento in qualità di “soluzione telematica ideale per la gestione di tutte le flotte locali e quelle distribuite a livello internazionale”. Sono state particolarmente apprezzate dalla giuria la “completezza e granularità dei dati raccolti e analizzabili”, nonché la capacità dell’azienda di spaziare “per funzionalità ed espandibilità su ogni tipologia di veicolo”.
“Siamo molto orgogliosi del premio ricevuto in occasione dei MissionFleet Awards 2021, che conferma ulteriormente il valore delle nostre soluzioni a supporto di una gestione più semplice, efficace e sostenibile delle flotte. In Geotab, con il nostro team globale di Ricerca e Sviluppo, siamo costantemente impegnati ad analizzare le esigenze dei clienti e a innovare i nostri prodotti, facendo leva sulle tecnologie più avanzate per dar vita alla telematica di domani”, ha dichiarato Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Leasing and Renting European Director di Geotab.

Fonte: Geotab

Indagine Geotab: 6 italiani su 10 rinuncerebbero alla propria auto aziendale per il corporate car sharing, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale
La pandemia ha cambiato profondamente le abitudini quotidiane degli italiani, il rapporto tra vita privata e lavoro, i loro spostamenti e la crescente attenzione all’ambiente. Questa evoluzione degli stili di vita e delle priorità delle persone ha innescato un cambiamento anche nelle strategie delle imprese, sempre più attente al benessere dei dipendenti e all’adesione a valori e iniziative considerati fondamentali, come l’impegno alla sostenibilità e il contributo con azioni concrete allo sviluppo delle smart city e della smart mobility. Tuttavia, nonostante il costante miglioramento della qualità dell’aria negli ultimi decenni, le città del nord Italia rimangono tra le più inquinate d’Europa, come emerso da un recente studio della European Environment Agency. In questo scenario Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia– ha voluto indagare aspettative e benefici relativi all’utilizzo di auto aziendali nell’epoca post Covid-19, con un particolare focus sul trend in crescita del corporate car sharing.
Secondo i risultati dell’indagine, quasi la metà delle imprese italiane (49%) offre come benefit ai propri dipendenti l’auto aziendale, sebbene questa abitudine sia più diffusa nelle città del nord rispetto al sud Italia (61% a Milano rispetto al 34% a Palermo e al 42% a Napoli). Inoltre, nonostante in molti casi la pandemia abbia ridotto la necessità di spostamenti, portando persone e aziende a prediligere gli incontri virtuali e il lavoro da remoto, durante l’emergenza sanitaria il numero di auto assegnate ai dipendenti è aumentato per un’azienda su quattro (24%).
È interessante notare come l’auto aziendale risulti solo al quinto posto (8%) per attrattività tra i benefit più diffusi, dopo assicurazione sanitaria (33%), buoni pasto (25%), mensa aziendale (11%) e orario estivo ridotto (11%). Tuttavia, quasi la metà (49%) di chi non beneficia di un’auto aziendale crede che sarebbe importante possederne una. L’indagine evidenzia, inoltre, come siano i più giovani a essere in media più interessati all’auto aziendale: il 59% dei rispondenti appartenenti alla Gen Z riterrebbe, infatti, importante poter usufruire di un’auto aziendale, rispetto al 55% dei Millennial, al 45% della Generazione X e al 40% dei Baby Boomer.
Tra i vantaggi del possesso di un’auto aziendale emersi dall’indagine si distinguono la comodità (70%) – ovvero la possibilità di risparmiarsi una serie di fastidi legati al possesso di un’auto privata o all’utilizzo dei mezzi pubblici, così come la semplificazione della propria vita o della gestione familiare – e il risparmio di costi (67%), come la benzina, la tassa automobilistica o l’assicurazione. In questo ambito, emergono importanti differenze regionali: a Torino, ad esempio, gli intervistati si sono dimostrati significativamente interessati alla comodità di poter utilizzare l’auto aziendale per i propri spostamenti (83%), mentre a Roma risulta particolarmente importante la possibilità di ridurre i costi derivanti dal possesso di un’auto (81%).
L’indagine di Geotab ha evidenziato come l’attenzione crescente delle persone alla sostenibilità non sia rispecchiata dalle azioni delle aziende presso le quali lavorano. Infatti, sebbene l’88% dei dipendenti di organizzazioni che offrono l’auto aziendale come benefit creda che sia importante preferire auto ibride o elettriche, solo un’auto aziendale su tre (30%) può essere considerata ecologica. Dominano, invece, i veicoli alimentati a Diesel (36%) e a benzina (17%), seguiti dai veicoli a GPL (10%) e a Metano (7%).
Tra le città italiane prese in considerazione dall’indagine, è Torino quella con la più bassa percentuale di veicoli elettrici o ibridi all’interno delle flotte aziendali (13%), mentre Roma si posiziona sul primo gradino del podio, con il 43% di veicoli ecologici, seguita da Bologna (37%), Milano (34%), Napoli (26%) e Palermo (23%).
“Nelle realtà che prevedono l’utilizzo di auto aziendali, quasi nove dipendenti su dieci (88%) vorrebbero che la propria azienda sostituisse i tradizionali veicoli a combustibile con auto ibride o elettriche, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei propri spostamenti. Si tratta di una sfida complessa per le imprese, chiamate a identificare i veicoli più adeguati a soddisfare le specifiche esigenze aziendali, economicamente sostenibili e contestualmente capaci di adattarsi sia alle condizioni stradali e climatiche, sia al profilo di guida dei conducenti, districandosi in un mercato in evoluzione con un crescente numero di modelli tra cui scegliere. Geotab lavora al fianco di organizzazioni pubbliche, private e governative di qualsiasi dimensione ponendosi come facilitatore di questa transizione. Grazie al più ampio set di dati sulle prestazioni dei veicoli elettrici al mondo raccolti con le nostre soluzioni di telematica e a tool innovativi come l’EVSA (Electric Vehicle Suitability Assessment), possiamo fornire insight indispensabili ai decisori aziendali per la corretta valutazione della sostituzione della flotta con veicoli elettrici e del potenziale contributo nella riduzione delle emissioni di CO2, supportando inoltre l’evoluzione della smart mobility”, ha dichiarato Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Leasing and Renting European Director di Geotab.
Per rispondere alle aspettative dei propri dipendenti, sempre più aziende stanno scegliendo il corporate car sharing, che abilita la condivisione del parco auto tra tutti i membri della stessa organizzazione. Questo modello consente al contempo alle aziende di ridurre i costi relativi al noleggio e all’uso dei veicoli, grazie a una migliore visibilità sui viaggi effettuati e sui relativi consumi, e ai dipendenti di poter usufruire, ogni qual volta ne hanno bisogno, del veicolo desiderato.
Secondo la ricerca di Geotab, attualmente in Italia il corporate car sharing è offerto da meno della metà delle aziende (43%) ma, ove disponibile, risulta molto apprezzato dai dipendenti: il 77% degli intervistati che vi hanno accesso ha, infatti, dichiarato di averne già fatto uso. Tra chi, invece, non ha ancora avuto la possibilità di usufruire del servizio, sono i cittadini di Napoli a essere più interessati, con il 53% dei rispondenti che riterrebbe importante la possibilità di usufruire del corporate car sharing, rispetto a una media nazionale del 42%.
Confrontando le diverse fasce d’età, sono i Millennial a distinguersi come i più desiderosi di aderire al corporate car sharing (46%), seguiti dalla Generazione X (40%) e dalla Gen Z (38%). I Baby Boomer si posizionano, invece, nell’ultima posizione di questa speciale classifica (34%).
Anche nell’ambito del corporate car sharing, emerge il tema della sostenibilità: quasi due terzi dei veicoli (63%) non sono ancora ecologici, sebbene si distinguano alcune situazioni virtuose: a Milano, infatti, quasi la metà delle flotte (48%) è composta da veicoli elettrici o ibridi.
Inoltre, l’attenzione alla propria impronta ambientale è un fattore molto importante per quasi tutti i dipendenti, tanto che l’86% di chi lavora per aziende che non includono auto ecologiche all’interno della propria flotta di car sharing dichiara che ne apprezzerebbe l’introduzione.
“Sebbene la transizione verso il corporate car sharing fosse già iniziata prima della pandemia, l’emergenza sanitaria ha accelerato il processo per due aziende su dieci (20%), un trend che ci aspettiamo si confermi anche negli anni a venire. La disponibilità di un servizio aziendale di condivisione dei veicoli, insieme alla crescente consapevolezza dei suoi benefici per l’ambiente, rappresentano, infatti, i principali driver che porterebbero ben sei dipendenti su dieci (60%) a rinunciare alla propria auto aziendale, una scelta che si tradurrebbe in importanti vantaggi in termini di riduzione delle emissioni, grazie al maggior utilizzo dei veicoli elettrici disponibili, nonché di ottimizzazione delle flotte, senza compromettere la semplicità di gestione. Noi di Geotab ci impegniamo a innovare costantemente le nostre soluzioni per consentire alle aziende di introdurre operazioni di trasporto sempre più sostenibili, contribuendo a guidare il settore della mobilità verso la carbon neutrality. Un obiettivo che abbiamo recentemente confermato all’interno del nostro Sustainability Report, con cui abbiamo inoltre annunciato il nostro impegno a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2040”, ha concluso Saiu.

Fonte: Geotab

In Regione Campania al via il biglietto integrato: si paga con carta di credito grazie al sistema ideato da UnicoCampania e Almaviva
In Campania è ora possibile acquistare il biglietto integrato del trasporto pubblico attraverso la lettura della carta di credito con l’automatica applicazione della migliore tariffa per i viaggi effettuati. Semplicità e convenienza: questi i principi che contraddistinguono la sperimentazione del nuovo sistema di pagamento dei titoli di viaggio secondo lo standard EMV (Europay Mastercard Visa). La sperimentazione, voluta da Consorzio UnicoCampania e realizzata con il supporto di Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, come partner tecnologico, coinvolge nella prima fase i servizi metropolitani di ANM ed EAV, le linee per l’aeroporto (Alibus) di ANM e la linea 119 di Busitalia Campania, prevedendo la successiva estensione all’intera area della Regione Campania.
I viaggiatori, turisti o residenti, che si muovono in Campania possono accedere ai diversi servizi del trasporto pubblico acquistando un titolo di viaggio semplicemente avvicinando la carta di credito bancaria contactless o lo smartphone alle validatrici a bordo o nelle stazioni all’ingresso e all’uscita. Un motore di calcolo applica poi la migliore tariffa sulla base dell’effettivo utilizzo, integrando l’offerta delle diverse aziende che gestiscono il trasporto sul territorio.
Questo significa che il passeggero può viaggiare senza preoccuparsi di acquistare in anticipo il ticket cartaceo, valutare quale tipologia di biglietto sia più conveniente rispetto al percorso, alla sua durata o ai diversi mezzi di trasporto e alle diverse aziende che erogano il servizio. Non è necessario registrarsi ad alcun portale o pagare costi aggiuntivi; basta un semplice gesto per accedere a un viaggio che rappresenta una vera e propria esperienza di mobilità integrata.
Il fulcro della sperimentazione è il motore di calcolo della tariffa, basato su MOOVA, la piattaforma di Almaviva dedicata al mondo dei trasporti, che, grazie a specifici algoritmi, raccolti tutti i dati relativi a luogo, data, ora, azienda e veicolo calcola la cifra da addebitare sulla carta di credito bancaria, secondo logiche di best fare, ossia applicando la tariffa più conveniente per il viaggiatore.
“La presenza diffusa di smartphone e quella in costante crescita di carte di credito contactless, insieme alla maggiore velocità e sicurezza di internet, abilitano la nascita di nuovi sistemi di ticketing che rivoluzionano e semplificano i modelli tradizionali ai quali eravamo abituati” afferma Smeraldo Fiorentini, direttore generale della Divisione Transportation & Logistics di Almaviva. “Diamo il via in Campania a questo primo grande passo verso la mobilità del futuro, una mobilità intesa come servizio che intercetta e soddisfa i bisogni e i desideri del viaggiatore. Almaviva ha creduto in questo innovativo modello già qualche anno fa; abbiamo fatto un importante investimento per realizzare la piattaforma MOOVA che supporta i diversi attori dell’ecosistema della mobilità”.
“Il Consorzio crede profondamente nell’importanza di utilizzare tecnologie sempre più all’avanguardia nel comparto dei trasporti – spiega il Dott. Gaetano Ratto, Presidente del Consorzio UnicoCampania – L’introduzione del Tap and Go è un chiaro segnale di questa volontà di innovare e efficientare il mondo del TPL. L’obiettivo, per questo progetto, è di installare, nel medio periodo, in ogni stazione un “pos” su cui utilizzare la carta bancaria, sia in entrata che in uscita. Facendo il cosiddetto Tap In e Tap out, infatti, il sistema calcolerà la tariffa più vantaggiosa per l’utente, in base ai suoi spostamenti. Ecco perché è indispensabile – e su questo richiamiamo l’attenzione dei viaggiatori – che la carta sia usata sempre sia in entrata che in uscita dalle stazioni, affinché il calcolo della tariffa da applicare risulti corretto. I vantaggi per l’utenza, in termini di semplicità, sicurezza e velocità di accesso ai servizi saranno sotto gli occhi di tutti”.

Fonte: Almaviva

Scania vince il “Sustainable Truck of the Year 2022″
Per la terza volta Scania, socio ordinario di TTS Italia, si aggiudica il premio Sty che ogni anno viene assegnato ai veicoli che si distinguono per tecnologia e sostenibilità. Per la categoria Distribution, ovvero per i veicoli con portata massima 26 Ton 2 o 3 assi, lo SCANIA P BEV ha prevalso sulle altre Case premium dimostrando come un veicolo full electric possa garantire un funzionamento senza interruzioni e l’assenza di emissioni locali.
La giuria ha valutato i veicoli in relazione non solo alle emissioni ma anche all’insieme di elementi tecnici e tecnologici finalizzati all’ottimizzazione delle prestazioni, dell’efficienza e della produttività. Gli elementi presi in considerazione sono stati i seguenti: il motore e il tipo di combustibile (Diesel, Ibrido, Gas, Elettrico); la trasmissione; i sistemi di sicurezza; il comfort, la connettività; ed infine, la sostenibilità generale rappresentata da elementi specifici come il rapporto tara/portata utile, la riciclabilità dei componenti, e il TCO.
Lo SCANIA 25 P BEV infatti testimonia come la determinazione di Scania nel proporre soluzioni volte a ridurre e contenere le emissioni di CO2 abbia concretamente reso il trasporto pesante più sostenibile. La giuria, composta dal Comitato di Redazione della rivista Vado e Torno e di Sustainable Truck&Van ha rilasciato le seguenti motivazioni per l’attribuzione del premio: “In virtù dell’approccio olistico di Scania alla transizione energetica, il 25 P BEV non è né un prototipo né un esercizio di stile, ma una gamma di medio pesanti elettrici già disponibile sul mercato. Si può scegliere infatti tra le cabine P e L, quella ribassata a ingresso facilitato, ci sono poi passi da 3.950 a 4.350 mm e configurazioni a 2 o 3 assi. Mentre l’e-Machine integra il motore da 310 cavalli (398 di picco), il cambio a due velocità e 5 o 9 batterie agli ioni di litio raffreddate per un’autonomia fino a 250 km”.
Alla cerimonia di assegnazione, il premio è stato ritirato da Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania: “Questo riconoscimento è un’ulteriore conferma del livello tecnologico raggiunto da Scania nell’ambito del trasporto sostenibile. Una sfida che Scania ha abbracciato da tempo e che ci sta regalando grandi soddisfazioni. Nello specifico, nel settore del trasporto a breve e medio raggio, le soluzioni elettrificate è rilevante per un ampio spettro di applicazioni, in virtù dell’azzeramento delle emissioni locali del veicolo, sia inquinanti che acustiche”.
“L’attribuzione del premio Sty a Scania è a riprova del fatto che la distribuzione urbana e regionale, completamente carbon free, è qualcosa di più di una prospettiva per le prossime generazioni di autisti”, così si esprime il Comitato di Redazione della rivista Vado e Torno e di Sustainable Truck&Van.

Fonte: Scania

Targa Telematics lancia Targa Smart Mobility, la nuova soluzione di mobilità integrata
Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della telematica, della smart mobility e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità, e socio fondatore di TTS Italia, presenta Targa Smart Mobility, la soluzione che integra, in un’unica piattaforma, tutte le varie forme di mobilità condivisa.
Con Targa Smart Mobility, gli operatori di mobilità possono ottimizzare l’esperienza di viaggio dei propri utenti mettendo a disposizione un’interfaccia intuitiva e veloce, riducendo il numero di mezzi, agevolando la transizione verso l’elettrico con una sensibile riduzione delle emissioni di C02 e del relativo impatto ambientale. Anche le aziende possono usufruire della stessa soluzione per soddisfare le esigenze di mobilità dei propri dipendenti.
Tra i servizi disponibili, il car sharing, che può essere erogato e gestito in modalità station based, scelta prevalentemente per soluzioni corporate, perché permette ai dipendenti di pianificare le trasferte prenotando il veicolo con anticipo e per la durata necessaria, o in modalità free floating, opzione offerta, spesso in aggiunta alla prima, dalle amministrazioni locali o dalle multi-utility che hanno in gestione il servizio di mobilità pubblico e vogliono soddisfare le diverse esigenze degli utenti, come la possibilità di utilizzare il veicolo nel momento in cui si ha bisogno. Oltre alla condivisione dei veicoli, possono essere messi a disposizione anche mezzi per la micro-mobilità, quali le mini-car, bike e scooter. Non da ultimo, nella stessa piattaforma può essere integrata anche la componente energetica per la gestione della connessione con le colonnine di ricarica della rete pubblica o privata.
In Targa Smart Mobility è stato integrato anche il servizio di car pooling, che sta generando sempre più interesse da parte del mercato, e che permette di far condividere lo stesso viaggio a più utenti, principalmente aziendali, con la necessità di spostarsi sulla stessa tratta. Per gli operatori di mobilità, la possibilità di poter accedere a una piattaforma che offre l’integrazione tra il car sharing e il car pooling porta a un notevole risparmio di costi.
Le nuove forme di mobilità si stanno ampiamente diffondendo anche in ambiti nuovi, come ad esempio il peer-to-peer, dove l’utente può mettere a disposizione la propria vettura a una community, rendendo remunerativo il proprio veicolo nei momenti di inutilizzo. Questa soluzione viene proposta da alcune società di noleggio a lungo termine per il mercato consumer e da alcuni broker assicurativi. Oltre a ciò, questa soluzione è adatta anche a piccole comunità come i condomini e le strutture alberghiere.
Per rendere ancora più semplice e intuitivo l’utilizzo di Targa Smart Mobility, è stata migliorata l’interfaccia grafica, puntando sulla user experience e creando una nuova App completamente personalizzabile e disponibile in varie lingue: francese, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco. Non da ultimo, è stata introdotta anche la possibilità di interagire con il veicolo attraverso la tecnologia Bluetooth, che permette un’interazione più veloce delle operazioni di comunicazione con il veicolo, oltre che la possibilità di effettuare servizi anche in aree prive di copertura dati, come avviene spesso nei parcheggi sotterranei.
Inoltre, per consentire ai clienti che utilizzano Targa Smart Mobility di cogliere appieno le potenzialità del servizio, Targa Telematics ha sviluppato uno strumento di Business Intelligence, che fornisce all’operatore di mobilità analisi accurate che, partendo dalla mole di dati raccolta ed elaborata, possono creare nuove opportunità di business. In questo modo il gestore può continuamente adeguare la propria strategia di mobilità alle effettive esigenze dei propri utenti.
“Il Servizio di Business Intelligence si integra alle soluzioni di mobilità di Targa Smart Mobility e ci permette di offrire ai nostri clienti un servizio avanzato e ormai essenziale per poter intervenire tempestivamente, basandosi su parametri certi e verificati, sulla strategia di mobilità” ha dichiarato Roberto Bordin – Product Owner Smart Mobility di Targa Telematics. “La possibilità di analizzare dati non è nuova, ma grazie al motore della Business Intelligence e alle metriche, studiate per questi nuovi tipi di mobilità, le chiare informazioni disponibili permettono all’operatore di mobilità di poter prendere decisioni data driven”.

Fonte: Targa Telematics

Viasat ed ENEA insieme per monitorare l’aria
Ora più che mai il tema ambientale, e la conseguente necessità dell’abbattimento dell’inquinamento nelle città, è un tema di grande attualità. Recentemente ENEA (Agenzia Italiana di Ricerca per l’Energia e la Sostenibilità Ambientale) e Viasat, socio ordinario di TTS Italia, hanno unito i propri know-how per lo sviluppo di una Piattaforma di Monitoraggio della Qualità dell’Aria in mobilità che si pone l’obiettivo di poter rilevare le soglie di allerta, misurando i livelli di qualità dell’aria, mappare le aree urbane con evidenza dei punti critici per darne informazione ai cittadini e analizzare i dati raccolti per la pianificazione e gestione degli eventi futuri.
L’unicità della proposta porta con sé evidenti vantaggi quali l’accuratezza e la capillarità della misurazione e l’opportunità d’integrazione con altri sistemi nell’ambito delle soluzioni SmartCity (es. Street Control di Viasat).
“Per noi di Viasat – commenta Valerio Gridelli, Head della BU Smart Connect di Viasat – è molto di più di una mera partnership tecnologica. In breve tempo potremo mettere a disposizione delle P.A. e dei cittadini stessi uno strumento unico ed indispensabile per il controllo ambientale che potrà diventare un punto di riferimento dell’innovazione nella sicurezza e l’analisi della qualità dell’aria nelle città”.

Fonte: Viasat Group

Le nostre attività

Congresso ITS europeo: aperta la call per papers/sessioni speciali/demo/visite tecniche
Dal 30 maggio all’1 giugno 2022 si terrà a Tolosa, Francia, la 27° edizione del Congresso ITS Europeo incentrata sul tema “Smart and sustainable mobility for all”.
La Call for Contributions per il programma tecnico è stata aperta e il comitato organizzativo invita tutti gli interessati a inviare proposte di papers e Special Interest Session (SIS) entro il 24 gennaio 2021.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Inoltre, il Congresso è anche lo spazio ideale per dimostrazioni, anche su larga scala. Anche in questo caso è stata aperta la Call per inviare proposte.

Per maggiori dettagli, è possibile contattare:
Charlie Castellon – charlie.castellon@toulouseatout.com


TTS Italia al Convegno “Digitalizzazione della mobilità e dell’eticketing nella regione Campania. Verso il PNRR e i MaaS”
L’11 e il 12 novembre, Club Italia- ContactLess Users Board e il Consorzio Unico Campania hanno organizzato il convegno su “Digitalizzazione della mobilità e dell’eticketing nella regione Campania. Verso il PNRR e i MaaS”, che si terrà in presenza a Napoli, e che ha visto anche TTS Italia tra i relatori protagonisti.
L’evento è stato l’occasione per presentare l’indagine sullo stato dell’arte della digitalizzazione dei sistemi di bigliettazione nel settore del TPL, a cui è seguita la tavola rotonda su “La situazione tecnologica di Operatori di trasporto e mobilità e istituzioni è adeguata in Italia? Quali reali prospettive per la realizzazione dei MaaS e sistemi di Smart mobility?”, a cui anche TTS Italia ha preso parte, l’11 novembre.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Bologna: trend crescente per ibride ed elettriche
Oltre la metà delle autovetture circolanti nella Città metropolitana di Bologna e nel suo capoluogo sono di classe Euro 5 o Euro 6, un valore di 11 punti percentuali al di sopra della media nazionale. Le ibride ed elettriche confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +42,5% nella città metropolitana e un +40% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono il doppio rispetto al dato nazionale.
Le Due Torri al tredicesimo posto tra le grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6. Questi i dati sul parco auto cittadino rilevati al 31 dicembre 2020 dagli uffici di statistica del Comune e della Città metropolitana di Bologna.
L’assessora alla Nuova mobilità e infrastrutture Valentina Orioli sottolinea “il dato positivo sia perché il tasso di motorizzazione a Bologna è relativamente basso, sia perché si evidenziano i progressi qualitativi del parco veicolare privato, ma anche di quello del trasporto pubblico locale. Sono dati che ci confortano rispetto alla direzione in cui vogliamo andare e certo rappresentano anche i primi frutti delle nostre politiche, come per esempio la Ztl ambientale”.
“I dati ci dicono che Bologna metropolitana è una realtà più complessa di quanto possa apparire, più ci si avvicina alla città più cresce il numero di auto ibride – sottolinea il consigliere metropolitano delegato Marco Monesi – . Così come non può passare inosservato il dato che più alto è il reddito pro-capite più auto ibride o elettriche ci sono. Anche questo ci deve spronare a intensificare il lavoro per attuare il PUMS, mettendo sempre più a disposizione modalità alternative all’uso del mezzo privato. Così come dobbiamo sostenere il lavoro di Tper, da tempo avviato, per il rinnovo del parco mezzi nella direzione di una sempre più alta sostenibilità.”
Rispetto al complesso dell’area metropolitana, il parco veicolare è cresciuto nel 2020 dello 0,3% contro lo 0,7% nazionale, mentre le immatricolazioni sono in calo del 23,2% a causa del periodo di lockdown tra marzo e maggio 2020 e delle restrizioni introdotte a fine anno per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Lo studio prende in esame anche le immatricolazioni dei primi 10 mesi del 2021, mettendo in evidenza la difficile ripresa: i mesi del 2021 non riescono mai a raggiungere i livelli medi di immatricolazione registrati nel periodo 2015-2019. Nonostante il calo delle immatricolazioni, il saldo tra immatricolazioni e radiazioni è comunque positivo e pari a +9.407 veicoli, anche se in diminuzione rispetto ai valori degli anni precedenti.
Per quanto riguarda la mappa dei Comuni, in termini di tasso di motorizzazione per le autovetture il comune che registra il valore più elevato è Camugnano, con 78,83 autovetture ogni 100 abitanti. Più in generale sono tutti i comuni della montagna a registrare i valori più alti. Tra i comuni della cintura, il più motorizzato – in termini di autovetture – è Castenaso (71,33 auto per 100 abitanti). L’aspetto che emerge maggiormente è il numero contenuto nel comune capoluogo (52,55 auto ogni 100 abitanti).
Analizzando invece il valore dei motocicli la mappa si ribalta: San Lazzaro registra il valore più elevato: 15,97 motoveicoli per 100 abitanti (la media metropolitana è di 12,64 motoveicoli). Segue il comune di Bologna con 14,59 motocicli, ma sono in generale i comuni della cintura a registrare i valori più elevati.
Per quel che riguarda l’alimentazione, in termini percentuali, le auto a benzina sono un fenomeno presente soprattutto in montagna e nel capoluogo. I comuni con i valori più alti sono Alto Reno Terme e Lizzano in Belvedere, dove 1 autovettura su 2 è alimentata a benzina (49%). I comuni dove è più presente il metano sono nella pianura imolese, in particolare al primo posto si conferma Medicina con il 15,5% delle auto che vanno a metano: una percentuale quasi doppia rispetto alla media metropolitana (8,1%). L’alimentazione ibrida ed elettrica è un fenomeno legato al comune di Bologna e ai comuni della cintura. San Lazzaro di Savena e Bologna sono i due comuni più green con il 5,1% delle autovetture ibride o elettriche (la media metropolitana è del 3,4%). Seguono Pianoro e Castel Maggiore, entrambe sopra il 4%.
In termini di classe euro, il comune con le autovetture più recenti è Granarolo con il 63% delle autovetture Euro 5 o Euro 6. Seguono Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, Castel Maggiore e Castenaso, tutte con valori superiori al 60%. Castel del Rio e Monghidoro sono invece i comuni con il numero di autovetture di classe euro 5 o euro 6 inferiore, rispettivamente il 36,6% e il 39,5%.

Fonte: Ferpress

Comune Bologna: istituita la cabina di regia per gli interventi infrastrutturali
La Giunta bolognese, guidata dal sindaco Matteo Lepore, ha approvato l’istituzione della cabina di regia “Infrastrutture per la mobilità sostenibile”, presieduta dall’assessora Valentina Orioli. Alle riunioni parteciperanno gli assessori, in base alle tematiche dell’ordine del giorno, il Capo di Gabinetto, il Direttore Generale e il Segretario Generale.
La cabina è stata istituita per seguire la realizzazione di interventi di elevata complessità progettuale, procedurale e attuativa, a partire dal tram, di cui si sta svolgendo la gara d’appalto per la Linea Rossa mentre è in corso la progettazione di fattibilità tecnica ed economica della Linea Verde e sta per essere avviata quella della Linea blu, e dal Passante di nuova generazione, a breve si concluderà la Conferenza dei servizi a livello ministeriale per l’approvazione del progetto definitivo che consentirà la realizzazione di diversi interventi di mitigazione.
Tra gli altri progetti all’attenzione della cabina di regia anche P.I.M.BO (Progetto Integrato Mobilità Bolognese), per il quale sono stati confermati i fondi ministeriali ed è stato approvato il nuovo Accordo di programma tra i soggetti co-finanziatori, e tutti gli interventi attuativi legati al PUMS e al PGTU per la promozione della mobilità sostenibile.
Tutti questi progetti fanno parte della azioni messe in campo dal Comune di Bologna, anche in collaborazione con altri soggetti istituzionali, per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita della città, attraverso un’azione efficace e lungimirante sulla mobilità, che sappia incrementare la sostenibilità ambientale, economica e sociale del sistema dei trasporti e la qualità degli spazi pubblici, così come previsto dal Documento Unico di Programmazione 2021-2023.

Fonte: Ferpress

Firenze: entro luglio 2022, sì al Piano Urbano Logistica Sostenibile
Su proposta di Francesco Casini, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Mobilità, il Consiglio della Metrocittà ha approvato all’unanimità l’avvio del procedimento per la redazione del PULS (Piano urbano della logistica sostenibile). Approvato anche il cronoprogramma delle attività che prevede entro luglio 2022 l’adozione del Piano.
Il PULS andrà dunque ad affiancarsi ed ad inserirsi nel Piano urbano della Mobilita sostenibile, approvato nell’aprile scorso.
Nel processo di redazione saranno coinvolti tutti i Comuni della Città metropolitana, oltre che i referenti del settore, soggetti pubblici e privati per i quali è stato organizzato già un primo “evento di lancio” del Piano il 19 novembre scorso.
Con la delibera approvata dal Consiglio si avvia dunque formalmente il procedimento per la redazione del Piano Urbano della Logistica Sostenibile della Città metropolitana di Firenze e contestualmente la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Fonte: Ferpress

La Città Metropolitana di Cagliari aderisce alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia
La Città Metropolitana di Cagliari ha aderito in questi giorni alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia.
La Piattaforma, del tutto gratuita per gli Enti che vi entrano a far parte, è stata lanciata nel 2014 da TTS Italia col duplice obiettivo di stimolare l’incontro domanda/offerta, e per supportare il settore pubblico nel campo delle possibilità offerte dagli ITS e dalla Smart Mobility.

Per maggiori dettagli sulla Piattaforma, clicca qui.

La Città Metropolitana di Torino aderisce alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia
La Città Metropolitana di Torino ha aderito in questi giorni alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia.
La Piattaforma, del tutto gratuita per gli Enti che vi entrano a far parte, è stata lanciata nel 2014 da TTS Italia col duplice obiettivo di stimolare l’incontro domanda/offerta, e per supportare il settore pubblico nel campo delle possibilità offerte dagli ITS e dalla Smart Mobility.

Per maggiori dettagli sulla Piattaforma, clicca qui.

Milano approva il Biciplan: più piste ciclabili, più benessere, meno emissioni
Il Consiglio metropolitano di Milano ha approvato nei giorni scorsi il progetto di Biciplan “Cambio”. Si tratta di un progetto di sistema che vede nella ciclabilità un volano di sviluppo che integra la tutela ambientale, la sicurezza, lo sviluppo economico e il benessere generale. Identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali, per facilitarne l’uso.
Il progetto “Cambio”, nel dettaglio, prevede di aumentare la quantità degli spostamenti in bicicletta e raggiungere almeno il 20% dei totali e il 10% di quelli intercomunali.
Sono previste 24 linee ciclabili: in particolare, 4 linee circolari e 16 linee radiali, con la grande novità di 4 greenways, linee super veloci che attraversano il territorio da nord a sud e da est a ovest. Per un totale di 750 km di infrastruttura.
“Cambio”, inoltre, prevede che l’80% dei servizi di interesse (scuole, imprese, ospedali, interscambi con il TPL) si trovi entro 1km da almeno una linea, in modo da offrire una copertura territoriale estesa.
Così commenta la consigliera delegata alla mobilità Beatrice Uguccioni: “Nei prossimi anni investiremo circa 250 milioni di euro per realizzare una rete capillare di piste ciclabili che si integreranno alla altre modalità di spostamento esistenti. Lo scopo è colmare il gap che abbiamo rispetto alle aree metropolitane europee più virtuose. Questo comporterà meno emissioni e traffico, ma anche più sicurezza stradale, poiché ciclisti e automobilisti non dovranno condividere la medesima sede stradale. Si tratta di un progetto unico in Italia, perché è il primo ad essere corredato di un documento strategico organico. La nostra volontà è cingere la Città metropolitana di una rete capillare di piste ciclabili che colleghino il Comune capoluogo con tutta l’area metropolitana, replicando quanto abbiamo già fatto con la fibra ottica. Si tratta dunque di un progetto di ampio respiro, perché pensato in maniera organica costituendo un ecosistema che metterà in più stretto collegamento tutti i 133 comuni del nostro territorio. La Città metropolitana con il biciplan “Cambio” ha raccolto la sfida di governare la complessità coinvolgendo il maggior numero possibile di attori”
Le super-ciclabili della rete “Cambio” saranno dotate di fibra ottica per soluzioni smart anche attraverso l’uso di alcune tra le applicazioni più innovative che questa infrastruttura consente, dall’illuminazione a basso impatto (di notte si illuminano al passaggio dei ciclisti e di giorno si ricaricano) alle informazioni in tempo reale (grazie a display posti lungo i percorsi). Sono previsti inoltre parcheggi e stazioni dedicate alle bici lungo i percorsi.
Entro la fine dell’estate 2022 sono previste le prime due realizzazioni dell’opera. La prima, riguarda il primo tratto della Linea 6, che da Milano raggiungerà Segrate e l’Idroscalo, lungo la via Rivoltana. La seconda, invece, riguarda la realizzazione di una delle reti secondarie si supporto e, nello specifico, quella nella Zona Omogenea Adda Martesana, tra la Linea 4 e le Greenway G1 e G2.

Fonte: Ferpress

Milano: approvata l’istituzione della Consulta cittadina per la mobilità attiva
Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera di iniziativa consiliare che istituisce la Consulta cittadina per la mobilità attiva. Il nuovo organo collegiale intende rendere stabile il confronto con le associazioni e i gruppi di cittadini e sarà composta 15 componenti in carica per 4 anni.
Erano quasi due anni che le principali associazioni milanesi che promuovono la ciclabilità, azioni concrete per il miglioramento qualità dell’aria e l’equità dello spazio pubblico, ragionavano sull’opportunità di uno strumento di dialettica con la pubblica amministrazione sul tema della mobilità attiva, per una partecipazione più effettiva e costante del pubblico su scelte strategiche per la città. La soluzione naturale per le associazioni sembrava proprio la costituzione di una Consulta Cittadina, che fosse dedicata a pedonalità, ciclabilità, integrazione con il trasporto collettivo e condiviso, per meglio assecondare la transizione ecologica in atto.
A margine dell’approvazione consiliare il comune di Milano ha comunicato che nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di raccolta delle candidature tramite pubblicazione di apposito bando.

Fonte: Eco dalle Città

Milano: arriva Mobilità 3.0 per migliorare l’uso della rete stradale
Grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Milano e due importanti operatori della navigazione stradale, è nato ‘Mobilità 3.0’, un progetto per migliorare l’uso della rete viaria cittadina da parte di milanesi e city users.
La collaborazione prevede che il Comune condivida con i due operatori i dati a propria disposizione utili a indirizzare, in tempo reale, la circolazione privata sui percorsi stradali migliori: dai cantieri in corso alle deviazioni stradali (sia quelle programmate sia quelle impreviste), dalle chiusure e restrizioni dovute alla presenza di grandi eventi alle nuove pedonalizzazioni (anche temporanee) etc.
Gli operatori, per parte loro, si impegnano a declinare le proprie app per Milano, ovvero ad acquisire i dati e utilizzarli in modo che gli utenti sappiano sempre quali sono le strade meno trafficate, i percorsi più veloci o quelli consigliati per il tipo di mezzo utilizzato.
L’obiettivo del progetto quindi è duplice. Da un lato consentire a chi utilizza l’auto o qualsiasi altro mezzo, privato o in sharing, di muoversi più efficacemente, raggiungendo prima possibile la propria destinazione con risparmio di tempo, costi e in maggiore sicurezza. Dall’altro migliorare la qualità della vita per la città, fluidificando la circolazione nelle strade più soggette a congestione del traffico, riducendo le emissioni inquinanti e ottimizzando gli spostamenti del trasporto pubblico di superficie, della mobilità dolce e delle utenze ‘deboli’.

Fonte: Ferpress

Mobilità sostenibile: parte il progetto Move-In della Regione Piemonte
Migliorare la qualità dell’aria e diffondere una guida virtuosa e responsabile attraverso il controllo delle emissioni degli autoveicoli più inquinanti, monitorando chilometri da questi percorsi e dello stile di guida adottato. E’ questo l’obiettivo del progetto Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) promosso dalla Regione Piemonte.
Previsto oltre 1 milione di veicoli coinvolti. A ogni veicolo che aderisce al servizio viene assegnato un tetto massimo di chilometri, differenziato sulla base delle emissioni inquinanti, che possono essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei 75 comuni piemontesi che partecipano all’iniziativa.
In pratica il cittadino piemontese in possesso di un veicolo diesel Euro 0-1-2-3-4 oppure benzina Euro 0-1-2, soggetto alle limitazioni della circolazione su alcuni comuni piemontesi, potrà circolare per un numero di chilometri prefissato in base alla categoria e alla classe emissiva del mezzo.
Un dispositivo, installato a bordo da uno dei quattro partner tecnologici dell’iniziativa, calcolerà i chilometri percorsi su ogni tipo di strada (comprese, quindi, autostrade, tangenziali e strade di interesse regionale). Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree geografiche, denominate Area 1 e Area 2, soggette a limitazioni sino al termine dell’anno. L’automobilista potrà tenere sotto controllo i chilometri residui sul sito web del servizio Move-In o tramite mobile application (App) da smartphone, disponibile sugli App Store iOS e Android. L’attivazione della App avviene tramite la scansione di un QR Code generato dalla web application.
I chilometri percorsi dal veicolo all’interno delle aree soggette a limitazione sono rilevati dal dispositivo LoJack Connect, comunicati quotidianamente, nel pieno rispetto della privacy, alla piattaforma Move-In e progressivamente scalati dal totale dei chilometri a disposizione dell’automobilista.
Il servizio prevede, inoltre, la possibilità di premiare modalità e stili di guida virtuosi, attribuendo chilometri aggiuntivi alla soglia annuale (chilometri bonus), qualora il dispositivo verifichi uno stile di guida ecologico determinato attraverso una serie di parametri, tra cui velocità e accelerazioni regolari.
Gli automobilisti piemontesi possono registrarsi e aderire al progetto direttamente online dalla piattaforma di Move-In, sulla quale potranno scegliere LoJack, e selezionare il centro di installazione più vicino.

Fonte: Trasporti-Italia.com

Torino: oltre 1 milione di euro per la priorità semaforica nel trasporto urbano
Prosegue l’impegno della Città di Torino nel miglioramento delle funzioni e delle prestazioni della sua Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità, gestita dalla società in-house 5T S.r.l., socio ordinario di TTS Italia, con lo scopo di, da una parte, aumentare l’efficacia e l’efficienza del trasporto pubblico grazie all’estensione della priorità semaforica a nuove linee e, dall’altra, potenziare le attività di gestione della mobilità urbana con la sperimentazione di tecnologie abilitanti le “smart road” e nuovi servizi per il governo della domanda di mobilità.
La Giunta Comunale ha approvato un nuovo progetto affidato a 5T che consentirà di estendere la priorità semaforica ai mezzi pubblici lungo il loro percorso.
Il progetto ha un valore complessivo pari a 1 milione e 853mila euro che includono anche la riassegnazione delle economia generate dal progetto precedente e consentirà pertanto la realizzazione di una nuova piattaforma abilitante servizi finalizzati al governo della domanda di mobilità in area urbana, in grado di abilitare nuove funzioni e servizi ad oggi non ancora disponibili per la Città di Torino, per l’analisi della domanda di mobilità, per la definizione e simulazione di politiche di gestione della stessa domanda e dell’offerta. Inoltre questo strumento potrà costituire un fondamentale e oggettivo strumento di supporto alle decisioni dell’Amministrazione.
Attenzione anche alla mobilità dolce e ciclabile da parte dell’Amministrazione: l’intervento prevede altresì l’incremento dell’attuale numero delle postazioni di misura per il monitoraggio della mobilità ciclistica (da 7 a 11) sulle principali piste ciclabili cittadine.
“Attraverso la trasformazione digitale delle infrastrutture di trasporto possiamo migliorarne la qualità, la sicurezza e l’utilizzo e farne strumenti per generare dati e servizi che agevolino la mobilità delle persone, facilitando e semplificando il trasporto e rendendolo più sicuro – commenta l’assessora Chiara Foglietta – Aggiungendo intelligenza alle strade e alle intersezioni, partendo da sensori, misure e metodi di elaborazione si renderanno più estesi, fruibili ed efficienti i sistemi di governo e gestione della circolazione e i comportamenti di mobilità e di viaggio, in linea con le politiche della Città.”
Il progetto approvato si inquadra nel programma di finanziamento dell’unione europea denominato Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro 2014-2020), rivolto alle 14 Città Metropolitane Italiane.

Fonte: Ferpress

Tpl: Emilia-Romagna installa validatori per carte credito su oltre 1.500 mezzi. Operazione finanziata a metà tra Regione e aziende TpL
Dopo il decollo del servizio nei giorni scorsi anche a Ferrara città, è operativo in tutti i capoluoghi provinciali, da Rimini a Piacenza, e nelle più importanti aree urbane della regione il pagamento elettronico del biglietto sui bus tramite l’utilizzo della carta di credito o del bancomat in modalità contactless.
Una mini-rivoluzione digitale destinata a cambiare radicalmente le abitudini dei frequentatori dei mezzi di trasporto pubblico reso possibile da un investimento complessivo di 3,275 milioni di euro, cofinanziati al 50% dalla Regione attraverso i fondi comunitari Por-Fser e per il restante 50% dalle aziende che gestiscono il servizio di trasporto pubblico nelle varie aree del territorio regionale.
In tutto sono 1.580 i validatori installati sugli autobus che circolano sulle strade delle principali città dell’Emilia-Romagna, a copertura dell’intera flotta su gomma impiegata sulle linee urbane delle 4 aziende Tpl: 640 quelli in funzione sui bus Tper, 370 quelli in capo a Seta, 350 per Start e, infine, 220 per Tep.
“Un altro passo avanti- sottolinea l’assessore regionale a Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini- sulla strada del miglioramento del servizio ai cittadini che ci mette in linea con le realtà europee più avanzate. Dopo aver investito ingenti risorse nel potenziamento e rinnovo della flotta di bus con l’acquisto di mezzi moderni e meno inquinanti a beneficio della qualità dell’aria e della sicurezza degli utenti, facciamo ora un ulteriore salto di qualità per facilitare la vita e rendere sempre più competitivo e semplice l’uso dei mezzi pubblici”.
“Un investimento che guarda al futuro e che si muove nell’ottica della progressiva integrazione tariffaria tra tutti i sistemi di trasporto collettivo- conclude Corsini- al quale intendiamo dare seguito nell’ambito della programmazione dei fondi europei Por-Fesr 2021-2027 con la progressiva estensione del biglietto “elettronico” alle linee extraurbane nel corso del 2022”.
I nuovi dispositivi attivi sugli autobus urbani, che si affiancano alle altre modalità di convalida dei titoli di viaggio, sono stati acquistati attraverso una gara che ha messo insieme le quattro aziende Tpl che operano in Emilia-Romagna, con Tper nel ruolo di capofila.
Per pagare con la propria carta di credito o il bancomat contactless è sufficiente accostare la tessera al validatore e attende pochi istanti per veder apparire sul display l’indicazione di avvenuto riconoscimento del titolo. La nuova modalità di pagamento è basata sulla tecnologia EMV e accetta carte di credito Visa/Mastercard e le carte di debito Maestro e VPay abilitate ai pagamenti contactless.
In caso di cambio del bus non si rischia di pagare due o più volte, purché il viaggio si concluda entro 75 minuti dalla prima validazione: basta ricordarsi di passare la carta davanti al dispositivo ogni volta che si cambia mezzo e il sistema verificherà la validità temporale del biglietto acquistato a calcolerà in modo automatico l’importo da addebitare.

Fonte: Ferpress

Verona: introitato il finanziamento di oltre mezzo milione di euro per le due nuove linee Brt del TPL
Ora c’è il trasferimento ufficiale dei 572.408,93 euro che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha assegnato al Comune di Verona, socio ordinario di TTS Italia, per la progettazione di due nuove linee del trasporto pubblico elettrico, denominate Brt, Bus rapid transit.
Si tratta delle due nuove infrastrutture nella zona nord della città che trovano conferma nell’attuale fase di redazione del Pums, in aggiunta alla linea da Ponte Alto alla Stanga, la cui realizzazione è inserita nel progetto per l’alta velocità.
Grazie al finanziamento ministeriale il servizio Mobilità, trasporti e lavori pubblici darà a breve il via alle procedure di gara per l’individuazione dei professionisti che dovranno redigerne il progetto.
“La previsione di queste due ulteriori linee dedicate ai veicoli flash charge in aggiunta all’infrastruttura già inserita nel progetto per l’alta velocità – dichiara il vicesindaco e assessore alla mobilità Matteo Celebron – conferma il forte impulso che questa amministrazione dimostra di dare alla mobilità green. Dopo i fondi ministeriali ricevuti per la progettazione delle infrastrutture, una volta redatto il progetto contiamo di intercettare anche i finanziamenti per la loro realizzazione”.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 

Belgio-Charleroi
Sistemi di controllo di accesso
Belgio-Namur
Servizi di installazione di attrezzature di prova
Bulgaria-Sofia
Tabelloni elettronici
Cechia-Hořovice
Apparecchi fotografici per il controllo della velocità
Francia-Chambéry
Orodatori
Francia-Kembs
Sistema di videosorveglianza
Francia-Pfastatt
Sistema di videosorveglianza
Germania-Magonza
Attrezzature per il controllo del traffico stradale
Irlanda-Galway
Parchimetri

Italia-Forio
Servizi di gestione dati

Italia-Moncalieri
Servizi di controllo del traffico
Italia-Napoli
Servizi di gestione di parcheggi
Italia-Polesella
Servizi di gestione dati
Lituania-Klaipėda
Registratori di presenza e simili; parchimetri
Lituania-Vilnius
Strumenti meteorologici
Paesi Bassi-L’Aia
Apparecchi per la regolazione del traffico nelle intersezioni stradali
Polonia-Rzeszów
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Spagna-Barcellona
Semafori
Svezia-Borlänge
Apparecchi fotografici per il controllo della velocità


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TTS Italia supporta
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25-26 Gennaio 2022, San Francisco, USA
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14th European Space Conference
25-26 Gennaio 2022, Brussels, Belgio
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Responsabile editoriale: Olga Landolfi; in redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi.