It's Europe
N° 4
Aprile 2021


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo con
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Amendola: “La prima sfida che mi è stata posta può riassumersi così: obiettivo carta zero. Appena arrivato mi è stato chiesto di attuare processi di dematerializzazione e digitalizzazione”

Dematerializzazione, digitalizzazione, ITS e MaaS. Ecco le parole chiave di ATAC nell’intervista a Francesco Amendola, Responsabile Direzione ICT di ATAC da poco più di due anni, e che vede PNRR e Recovery Fund come la giusta occasione per progetti di digitalizzazione, che prevedono reti di dispositivi in grado di generare o acquisire dati, e di piattaforme tecnologiche di Advanced Analytics in grado di immagazzinarli ed elaborarli.

 

 


È Direttore dei sistemi informativi di ATAC da poco più di due anni. Quali sono le principali sfide che ha dovuto affrontare?
La prima sfida che mi è stata posta può riassumersi così: obiettivo “carta zero”. Appena arrivato mi è stato chiesto di attuare processi di dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti aziendali, sia relativi ai processi interni che a quelli di business.
Si è trattato di una enorme opportunità non solo per eliminare modulistica e documenti cartacei, ma soprattutto per rivedere e ridisegnare i processi nell’ottica di una più ampia trasformazione digitale. In questo modo è stato possibile semplificare ed efficientare i procedimenti, con evidenti vantaggi per gli attori interni e gli utenti (personale dipendente e clienti viaggiatori).

Altra importante sfida che ha da subito coinvolto la Direzione ICT è stata quella del superamento del gap tecnologico che l’azienda aveva accumulato nel corso degli anni, trovandosi di fatto con apparati e sistemi business critical con oltre 20 anni di operatività. Abbiamo avviato diverse gare per la fornitura di prodotti e servizi che, in linea con gli obiettivi del piano industriale dell’azienda, avessero l’obiettivo di aumentare la qualità del servizio offerto, di migliorare il rapporto con l’utenza e di sviluppare meglio la rete commerciale.

Tra le iniziative più importanti in ambito ITS vanno sicuramente menzionate quelle per:
- l’approvvigionamento di nuove MET, Macchine self-service Emettitrici di Titoli di Viaggio (e non solo…);
- l’approvvigionamento di nuovi validatori smart per l’intera flotta di superficie;
- lo sviluppo di una nostra App mobile, in grado di offrire agli utenti in maniera integrata l’intera gamma di prodotti e servizi che gestiamo;
- l’erogazione di servizi di pagamento elettronici integrati sia per il mondo EMV Transit (tap & go ®) che per quello retail (es. Biglietterie, e-Commerce, App, etc.);
- l’avvio di una consultazione preliminare di mercato propedeutica alla stesura del capitolato di fornitura del nuovo Sistema di Bigliettazione Elettronica (SBE).

La pandemia ha modificato radicalmente e inaspettatamente la nostra vita, quale impatto ha avuto sui progetti tecnologici di ATAC?
Sicuramente di una forte accelerazione verso l’innovazione tecnologica, perché ci ha obbligato a ripensare le modalità con cui offrire servizi e prodotti alla nostra utenza, in un contesto fortemente variato.
A partire dallo smart working per consentire alle centinaia di colleghi, che quotidianamente hanno avuto la necessità di collegarsi da casa ai sistemi informazioni aziendali, di accedere con la medesima semplicità con cui erano abituati dall’ufficio, pur garantendo i medesimi standard di sicurezza, fino alla completa digitalizzazione dei processi di richiesta e rinnovo dei differenti titoli di viaggio (agevolati, giovani e studenti, famiglie, etc.) tramite canali on-line, e non più unicamente presso le biglietterie.
Di fatto è stata la dimostrazione che la tecnologia era pronta (e direi già da tempo) a supportare la trasformazione dei processi, anche quelli più critici di business, e che il non averlo fatto prima era prevalentemente dovuto ad una “naturale” inerzia al cambiamento che la pandemia, pur nella sua tragicità, ci ha obbligato a superare.
Alla fine, quello che è emerso, è che al giorno d’oggi la funzione ICT è importante e strategica per consentire alle aziende di essere competitive sul mercato per cui il mio auspicio è che nel mondo post-Covid non si dimentichi e non si “disimpari” ciò che abbiamo fatto durante la pandemia pur di continuare a essere operativi e produttivi.

Un elemento fondamentale del trasporto pubblico è costituito dal Sistema di Bigliettazione Elettronica. Quale è lo stato attuale e quali sono i progetti futuri?
Nell’ambito della Bigliettazione Elettronica abbiamo avviato una consultazione preliminare di mercato per individuare operatori economici in grado di fornire informazioni ed elementi tecnico/funzionali per la stesura del capitolato di gara per il nuovo Sistema di Bigliettazione Elettronica. La consultazione ha avuto un enorme successo registrando adesione da parte di 19 soggetti, nazionali ed internazionali.
Questo dimostra che il mercato è interessato alle nostre iniziative, per cui adesso sta a noi saper sfruttare al meglio questa opportunità di innovazione ed evoluzione dei sistemi.
In particolare, stiamo iniziando a concepire il nuovo Sistema di Bigliettazione Elettronica in ottica di Mobilità come Servizio (ovvero di MaaS – Mobility-as-a-Service) con l’aspettativa di avere una soluzione tecnologica che sia pronta per consentirci di affrontare le possibili sfide a cui in futuro potremmo essere chiamati a rispondere. Stiamo pensando oggi ad un sistema che ci consenta di essere pronti ad affrontare le sfide di domani.
Inoltre, stiamo lavorando anche sul fronte dei pagamenti elettronici che saranno sempre più preferiti dagli utenti rispetto a quelli tradizionali, in linea con le politiche di incentivazione da parte del Governo (vedi Cashback di Stato), con iniziative quali:
- la gara per l’individuazione di un fornitore di Servizi di Pagamento elettronico integrato sia per il mondo EMV Transit (tap & go ®) che per quello Retail (es. Biglietterie e sito web, ma anche le nuove Macchine self-service Emettitrici di Titoli o la nuova App mobile)
- l’attivazione di un Sistema di Qualificazione per permettere l’accreditamento di soggetti autorizzati ad operare come Acquirer per la gestione dei pagamenti effettuati con moneta elettronica

Una volta completata l’integrazione tecnologica degli Acquirer con i Servizi di Pagamento elettronici, avremo la possibilità di beneficiare di nuovi servizi e funzionalità come ad esempio:
- offrire ai nostri utenti una più ampia gamma di soluzioni di pagamento, che non siano quindi solo limitate alle carte di credito o debito, ma che includano anche le più innovative soluzioni basate su Digital Wallet (es. Apple Pay o Google Pay) o anche su soluzioni interamente digitali (es. Paypal, Satispay, etc.);
- beneficiare come azienda delle migliori condizioni economiche nell’instradamento dei pagamenti elettronici verso i soggetti Acquirer accreditati, grazie alle funzionalità di ottimizzazione automatica delle transazioni prevista all’interno dei Servizi di Pagamento in corso di aggiudicazione.

In definitiva, avremo raggiunto il nostro obiettivo quando, grazie a questa strategia di innovazione ed integrazione, saremo in grado di offrire ai nostri clienti una maggiore semplicità e convenienza nella fruizione dei servizi di trasporto pubblico erogati da ATAC.

Ci ha parlato di MaaS. Quale potrebbe essere il modello di business per una città complessa come Roma?
Il tema della MaaS è sicuramente attuale e fortemente dibattuto, in considerazione delle innumerevoli possibilità ed opportunità che consente di attivare in prospettiva. Al momento sono in corso vari tavoli tecnici ma ancora non è stata individuata una strategia definitiva. Il mio auspicio è che ATAC abbia un ruolo di primo piano, così come lo ha avuto nell’ambito della Bigliettazione Elettronica negli ultimi vent’anni, con diversi primati nell’individuazione e nell’adozione di soluzioni pionieristiche, che poi sono state di esempio e di riferimento per gli altri operatori del settore.

Nell'ottica del miglioramento del servizio al cittadino quali sono le principali applicazioni ITS che sta implementando ATAC?
Anche in considerazione ed in coerenza con il Piano Roma Smart City di recente approvazione, i principali progetti che stiamo portando avanti sono appunto:
- il rinnovo del parco MET, le Macchine self-service Emettitrici di Titoli di Viaggio che, in ottica Smart City, potranno essere dispositivi connessi in grado di erogare contenuti, informazioni e servizi a valore aggiunto per utenti, cittadini ed in generale per tutti i “city users” di Roma Capitale
- il rinnovo dei validatori di Autobus e Tram con apparati smart, sempre connessi in tempo reale, per essere fattori abilitanti di nuovi servizi, uno tra tutti l’estensione dell’accesso diretto anche ai trasporti di Superficie con le carte di credito (tap & go ®), piuttosto che l’utilizzo di nuovi strumenti di validazione come la Carta di Identità Elettronica (CIE)
- il nuovo Sistema di Bigliettazione Elettronica, concepito in ottica MaaS per essere “Future Ready” e per consentire ad ATAC di essere in grado di gestire l’integrazione con ulteriori servizi in ambito Mobilità e Trasporti, ma non solo
- lo sviluppo di una piattaforma di Smart Maintenance, per la gestione intelligente delle infrastrutture e degli impianti, con l’ambizioso obiettivo di implementare delle logiche di manutenzione predittiva al fine di anticipare per quanto possibile i problemi bloccanti, e quindi di migliorare l’esperienza ed il grado di soddisfazione degli utenti.

In generale, quello che è emerso anche dal confronto con i colleghi di Roma Capitale e delle altre società partecipate è che, affinché tutti questi progetti possano realmente offrire un valore aggiunto ai cittadini ed agli utenti, occorre approcciarli:
- con una visione rivolta al futuro;
- con l’obiettivo di perseguire una integrazione funzionale, anche nell’ottica del cost sharing;
- con delle regole chiare e condivise di scambio dei dati, nel rispetto della privacy e della protezione dei dati personali degli utenti.
Ma soprattutto serve la consapevolezza che il cittadino/utente/city user è unico, anche se si muove in contesti diversi (Mobilità, Cultura, Ambiente, etc.), per cui la parola chiave del successo è “integrazione”.

Quali sono le principali azioni che l'Italia dovrebbe mettere in campo per non perdere l'opportunità del Recovery Fund nell'ambito del Trasporto Pubblico?
Un punto importante nell’ambito del PNNR e del Recovery Fund è proprio quello legato alla consapevolezza che al giorno d’oggi il Trasporto Pubblico non è composto solo di infrastrutture e di mezzi (da rinnovare e manutenere con la massima priorità), ma anche di ITS, ovvero dei Sistemi di Trasporto Intelligenti, senza i quali non è possibile offrire servizi ad alto valore aggiunto agli utenti.
Un esempio tra tutti: a causa (o grazie) alla pandemia, abbiamo “rispolverato” i sistemi tecnologici che ci consentivano di acquisire in tempo reale i dati di accesso (validazione) alla rete Metroferroviaria o il numero di passeggeri a bordo degli autobus mediante i sistemi di conta-passeggeri. Queste informazioni ci hanno permesso da una parte (in ambito Metroferroviario) di organizzare un servizio di contingentamento degli accessi con degli automatismi per indicare il grado di riempimento di una stazione in funzione degli accessi conteggiati, e dall’altro (in ambito Superficie) di comunicare all’utenza in attesa alle fermate il tasso di riempimento dei mezzi in arrivo.
Quindi credo che sia opportuno e auspicabile che una parte dei fondi del PNNR venga destinata a progetti di digitalizzazione, che prevedono reti di dispositivi in grado di generare o acquisire dati (IoT, Smart Devices, etc.) e di piattaforme tecnologiche di Advanced Analytics in grado di immagazzinarli ed elaborarli, al fine di produrre informazioni utili non solo per analizzare le dinamiche occorse ma, soprattutto, come sistemi di supporto alle decisioni (DSS) che siano di ausilio e di indirizzo per le scelte future.
ATAC ha avanzato a suo tempo le sue proposte e posso dire, per concludere, che siamo pronti ad accettare anche questa sfida.

Chi è Francesco Amendola. Francesco Amendola, 41 anni, ingegnere elettronico, MBA, da due anni è alla guida della Direzione ICT di ATAC (Azienda per la Mobilità di Roma Capitale), cogliendo la sfida della trasformazione digitale del primo operatore della mobilità urbana in Italia e di una delle più grandi realtà di gestione del Trasporto Pubblico Locale in Europa.

 

Istituzioni & Policy
È stato approvato in Parlamento il PNRR. In particolare, pur valutando positivamente la scelta di considerare la digitalizzazione come obiettivo trasversale a tutte le missioni del PNRR, è risultata tuttavia necessaria l'elaborazione di una strategia per il digitale connotata da una visione unitaria ed integrata sia con riferimento alle infrastrutture materiali. Dare spazio a 5G; interventi infrastrutturali riferiti al completamento dei 4 corridoi che attraversano l'Italia delle reti TEN-T; cybersecurity; blockchain. Importante garantire maggiori investimenti infrastrutturali nei nodi urbani e suburbani per metropolitane, tranvie, filovie e Bus Rapid Transit (BRT), partendo dalle aree metropolitane, nonché il rinnovo del parco mezzi. Infine, includere nel processo di digitalizzazione tutti i terminal ferroviari terrestri, pubblici e privati, e quelli logistici. Il piano da 222,1 miliardi in gran parte (191,5 miliardi) coperti con il Recovery Fund a cui si aggiungono i 30,6 mld del Fondo complementare alimentato con lo scostamento di bilancio, è stato approvato il 25 aprile 2021. Il 26 aprile, Draghi lo ha presentato in Parlamento alle Camere per l’approvazione finale, avvenuta in tempo per l’invio a Bruxelles il 30 aprile.  
Attività intensa presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). Pubblicata la relazione annuale delle attività svolte nel corso del 2020 dell’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica, istituito presso il Ministero. Un anno sicuramente molto difficile e complesso sotto molteplici aspetti, che ha visto l’Osservatorio, fra l’altro, impegnato sin dall’inizio del lockdown nel mese di marzo a fornire il proprio supporto alle Istituzioni, analizzando le molteplici esigenze in ambito trasporto pubblico locale e contribuendo nella ricerca di soluzioni dirette a contenere la pandemia da Covid-19, il tutto con un approccio finalizzato alla massima efficacia e concretezza. L’Osservatorio ha continuato, inoltre, a fornire il proprio supporto in ambito smart road e delle sperimentazioni di veicoli autonomi e connessi. Al riguardo, è stata avviata una collaborazione tra l’Osservatorio e Anas S.p.A., improntata sulla condivisione delle informazioni e delle conoscenze al fine di supportare e accompagnare Anas nel lungo e complesso percorso di digitalizzazione delle infrastrutture viarie gestite in Italia.
Nasce la consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’elaborazione di proposte e indirizzi, l’aggiornamento e la condivisione della valutazione d’impatto delle politiche e degli interventi del Ministero, a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministro Enrico Giovannini ha firmato infatti il 22 aprile il decreto istitutivo della Consulta che dovrà raccogliere studi e analisi, formulare proposte di carattere normativo e tecnico, promuovere le migliori pratiche rilevate nelle amministrazioni territoriali o nel settore privato, concorrere alla trasparenza e all’accountability delle politiche e degli interventi del Ministero e dei loro risultati, analizzare i costi della transizione alla sostenibilità, con l’obiettivo di supportare il Ministero nella definizione del corretto trade-off tra diverse politiche e interventi e propone misure compensative per renderli coerenti e favorevoli.
Giovannini istituisce due Commissioni di studio: finanza per le infrastrutture sostenibili e impatto dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture e i sistemi di trasporto.L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire una visione sistemica che dovrà essere alla base dei prossimi investimenti nelle infrastrutture e nei trasporti, per coniugare lo sviluppo dei territori con la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il lavoro delle due commissioni guarda infatti al medio-lungo termine ed è quindi finalizzato ad accompagnare sia l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con le indicazioni del programma Next Generation Eu e con il Green Deal europeo, sia le ulteriori opere che saranno finanziate con altre risorse europee e nazionali.
Il Ministro Giovannini, in merito alla gestionale ottimale del TPL in considerazione delle riaperture in periodo Covid, propone a Regioni, Province e Comuni un tavolo permanente per la programmazione, la gestione, l’efficientamento e la qualità del servizio del trasporto pubblico che non può che essere affidata alla specifica competenza del sistema degli enti territoriali e locali e alle relative.
Emessa anche la Direttiva ministeriale numero 127 del 31/03/2021 per "indirizzi generali per l'attività amministrativa e la gestione per il 2021". Tra gli obiettivi strategici da realizzarsi per l’anno 2021: lo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, anche attraverso la piena utilizzazione dei fondi del PNRR; sviluppo dei sistemi di trasporto collettivo nelle aree urbane ed efficientamento del trasporto pubblico locale in un’ottica di mobilità sostenibile; migliorare la sicurezza, utilizzando anche le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e la transizione digitale, delle varie modalità di trasporto, anche attraverso la piena utilizzazione dei fondi del PNRR”.
Disposto il Piano di Sorveglianza per migliorare la sicurezza e l’efficienza delle gallerie. Il provvedimento prevede che il gestore autostradale e l’Anas sviluppino un “Piano di Sorveglianza” per ciascuna galleria in base alle sue caratteristiche fisiche e tecniche. In particolare, confermando l’uso di modalità innovative e tecnologie avanzate (sistemi georadar, scanner, ecc.) per le verifiche sullo stato delle opere e sulla loro sicurezza, tenendo conto del grado di obsolescenza dei diversi elementi strutturali, prevede la predisposizione del “Piano di Sorveglianza” per ogni galleria, nel quale confluiscono tutti i dati tecnici della stessa e sono riportati organicamente le modalità dei controlli da porre in essere, gli interventi programmati e quelli già eseguiti.
Infine, si è tenuta il 12 aprile la prima riunione della Conferenza Nazionale delle Autorità portuali, presieduta dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. Durante l’incontro è stato definito il Regolamento della Conferenza che ha il compito di coordinare e armonizzare a livello nazionale le scelte strategiche relative ai grandi investimenti infrastrutturali e alla pianificazione urbanistica in ambito portuale, le strategie di attuazione delle politiche concessorie del demanio marittimo e quelle per la promozione sui mercati internazionali del sistema portuale italiano.
A livello europeo, va segnalato che Consiglio e Parlamento europei hanno raggiunto un accordo politico provvisorio che sancisce l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE per il 2050 e l’obiettivo collettivo di ridurre almeno del 55% le emissioni nette di gas a effetto serra (emissioni al netto degli assorbimenti) entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per quanto riguarda l’obiettivo per il 2030, si è convenuto sulla necessità di dare priorità alle riduzioni delle emissioni rispetto agli assorbimenti. Al fine di garantire che siano compiuti sforzi sufficienti fino al 2030 per ridurre e prevenire le emissioni, hanno introdotto un limite di 225 milioni di tonnellate di CO² equivalente al contributo degli assorbimenti all’obiettivo netto. Hanno inoltre convenuto che l’Unione punterà ad aumentare il livello del pozzo netto di anidride carbonica entro il 2030. Tra gli altri elementi dell’accordo provvisorio figura l’istituzione di un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici. Possibile un obiettivo climatico intermedio per il 2040.
La Commissione Europea ha invece varato e svelato una bozza di Regolamento sull’intelligenza artificiale (Regulation on European Approach for Artificial Intelligence), per rinnovare e armonizzare le regole europee in materia. L'obiettivo è quello di contrastare gli utilizzi della tecnologia che possano risultare lesivi per «i diritti fondamentali e la sicurezza» dei cittadini Ue. Fra le applicazioni che dovrebbero essere vietate ci sono quelle capaci di «manipolare le persone attraverso tecniche subliminali al di là della loro coscienza» o che sfruttano le vulnerabilità di gruppi particolarmente fragili, come i bambini o le persone con disabilità.
Socio del mese

SAFETY21
Il Gruppo Safety21 propone tecnologie avanzate e servizi di outsourcing scalabili ed innovativi, studiati in base alle esigenze di Enti Pubblici e Forze di Polizia. Attraverso la piattaforma proprietaria Cloud IoT TITAN® e i moduli ad essa collegati, Safety21 garantisce la copertura completa di tutto il processo di gestione delle contravvenzioni del Codice della Strada in Italia e all’estero: dall’installazione degli strumenti IoT sul territorio, alla rilevazione della violazione e gestione dell’intero processo sanzionatorio, sino alla riscossione – ordinaria e coattiva – dei crediti inesatti.
Il modello di offerta di Safety21 garantisce alle Amministrazioni una costante copertura finanziaria dell’iniziativa, consentendo agli Enti l’ottimizzazione di tempi e risorse per applicare una concreta politica di prevenzione e di rispetto per le regole, di messa in sicurezza delle strade e di potenziamento delle attività di controllo sul territorio. Fondata nel 2011, Safety21 serve oggi circa 350 Enti pubblici sul territorio. Il Gruppo ha sede principale a Roma e sedi operative a Milano, Torino, Orvieto, Firenze, La Spezia e Varese.

www.safety21.it


IL PROGETTO DEL MOMENTO

Progetto Sicurezza Milano Metropolitana: tra i più grandi piani integrati di Smart City d’Europa

“Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” è oggi uno dei più grandi piani integrati di Smart City d’Europa per la tutela del territorio, il contrasto a reati come l’abbandono dei rifiuti, la riduzione dell’incidentalità e la tutela di pedoni e ciclisti (www.progettosicurezzamilanometropolitana.it).

Questi sono gli obiettivi che tramite il primo Project Financing di questo settore, Città Metropolitana di Milano lo scorso dicembre 2020 ha affidato a Safety21, mandataria dell’RTI con Municipia, in seguito ad un bando di gara europeo. Si tratta di un piano pluriennale che contempla l’intervento capillare sul territorio e l’installazione su alcune delle arterie di competenza dell’Ente di oltre 300 strumenti e dispositivi tecnologici IoT di ultima generazione per aumentare la sicurezza delle strade - con focus particolare su prevenzione degli incidenti e difesa degli utenti più deboli della strada, i pedoni; la tutela dell’ambiente con un piano di sorveglianza delle piazzole stradali attraverso sistemi tecnologici avanzati e mirata al contrasto dell’abbandono dei rifiuti e un monitoraggio costante dei flussi stradali atto a migliorare la circolazione, decongestionare eventuali aree di traffico intenso e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.
Il programma, che coinvolge tutti i 133 comuni del territorio della Città metropolitana, prevede l’utilizzo da parte della Polizia Locale dell’Ecosistema Titan® - la piattaforma digitale proprietaria di Safety21 in grado di gestire l’intero ciclo sanzionatorio, dalla gestione IoT per la rilevazione delle infrazioni, passando per tutte le procedure amministrative sino alla riscossione – ordinaria e coattiva – dei crediti inesatti, in Italia e all’estero, nel pieno rispetto della Legge sulla Privacy.
Dal 2020 Titan® e tutti i moduli ad esso collegati, dispongono della qualificazione AgiD rappresentando un caso unico nel panorama delle piattaforme di gestione nel contesto di controllo delle violazioni e della video sorveglianza.
Il Progetto Sicurezza Milano Metropolitana è supportato – per tutto il periodo – da una campagna di informazione e sensibilizzazione finalizzata alla diffusione dell’educazione stradale e di comportamenti responsabili alla guida, soprattutto tra i giovani, che si avvale anche di un programma specifico di formazione per i ragazzi in età scolare, sviluppato con il coinvolgimento degli istituti del territorio e il supporto di partner qualificati come Fondazione ASAP, Ducati e con il coinvolgimento di Associazioni di vittime della Strada.


DUE DOMANDE A

Gianluca Longo – CEO Gruppo Safety21

Safety21 è la prima società in Italia che propone progetti di sicurezza stradale in Project Financing: cosa significa per la Pubblica Amministrazione e perché questo modello è innovativo.

Il “Project Financing” è il modello di proposizione all’interno del quale si inquadra il grande intervento avviato da Safety21 con la Città Metropolitana di Milano: “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana”. È un modello di offerta innovativo perché applica a un’infrastruttura tecnologica per la sicurezza stradale l’attuale normativa europea che permette la costruzione di un’infrastruttura generalmente fisica (parcheggi, ponti), attraverso la proposizione progettuale di un soggetto privato e il recupero dell’investimento da questo sostenuto grazie alla concessione per la gestione dell’infrastruttura stessa. Safety21 è la prima società che ha applicato questo modello alla sicurezza stradale, considerandone tutti gli aspetti innovativi per una Pubblica Amministrazione che intenda intraprendere una politica di sicurezza estesa sul proprio territorio, ottenendo un’infrastruttura a “costo zero”, altamente performante che, per obbligo contrattuale, verrà costantemente aggiornata per tutto il periodo della concessione. E questa, per noi, è la chiave di volta offerta da questo modello per questo settore: spesso le infrastrutture si costruiscono e poi vengono abbandonate perché dopo qualche anno mancano i fondi per la gestione della manutenzione, le tecnologie diventano obsolete quindi non si riesce più a erogare il servizio agli standard per il quale era stata costruito. Nell’ambito del Project Financing c’è invece un obbligo preciso del concessionario a tenere l’infrastruttura aggiornata. Altro aspetto innovativo di questa proposta: una parte degli investimenti compresi nel Project sono destinati alla comunicazione alla cittadinanza, alla sensibilizzazione degli utenti della strada e alla formazione verso i più giovani: i futuri utilizzatori delle strade.

Safety21 gestisce un’ampia rete di servizi IoT attraverso la propria piattaforma Cloud TITAN®: quali sono i rischi e i benefici di questo sistema di gestione?

Tutta la nostra attività – dalla completa gestione del ciclo sanzionatorio a tutte le procedure di storicizzazione in Cloud, all’elaborazione dei dati - è gestita attraverso la nostra piattaforma TITAN® in dotazione alle Forze di Polizia: è una piattaforma Cloud sulla quale stiamo lavorando dal 2010 e che da quattro anni è migrata su Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma, unica nel suo genere, capace di gestire le informazioni provenienti dagli IoT in campo in maniera semplice ma con un focus particolare sulla sicurezza dei dati. Trattando informazioni sensibili, è indispensabile garantire i massimi livelli di standard sulla privacy. Nel 2020 TITAN® ha ottenuto la qualificazione AgiD per la gestione degli apparati IoT (controllo violazioni e sorveglianza): questo garantisce la qualità del servizio erogato alla PA, la completa trasparenza in ogni fase del processo e il pieno rispetto delle normative di Legge vigenti. L’accesso alla piattaforma è vincolato da un token crittografico in dotazione al corpo di Polizia: ogni passaggio è certificato e non esiste alcuna possibilità di ingerenza da parte di terzi non autorizzati nello svolgimento delle operazioni di accertamento.
L’utilizzo della piattaforma rende efficienti i processi consentendo di non gravare sul carico di lavoro degli Enti Pubblici, dall’altro lato, TITAN® fornisce al Corpo di Polizia un sistema di gestione unico per tutte le attività svolte, che in genere vengono eseguite con sistemi diversi.
TITAN® permette inoltre la gestione contemporanea di numero elevato di dispositivi. Nel caso del Progetto Sicurezza Milano Metropolitana la piattaforma TITAN® arriverà a gestire oltre 300 dispositivi IoT sul territorio – 60 di sanzionamento e 250 di sicurezza attiva - tra monitoraggio traffico, videosorveglianza delle piazzole e dei passaggi pedonali non semaforizzati, fornendo anche statistiche e report analitici: un patrimonio di informazioni attraverso il quale l’Ente è in grado di prendere decisioni.

Progetti del mese

Programma operativo nazionale

Il programma operativo nazionale per la legalità, proprietà del Ministero dell’Interno, è nato nel 2007 e ha visto coinvolte diverse regioni tra cui Basilicata, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia.
Questo programma è stato attuato con l’obiettivo di diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e per le imprese, contribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da una maggiore presenza e rilevanza dei fenomeni criminali e per aumentare la fiducia dei cittadini e delle imprese.
Le principali linee guida sulle quali il PON si fonda possono essere riassunte come segue:
- Rafforzare le capacità delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella lotta contro il crimine organizzato e la corruzione, rendendo i distretti di produzione più sicuri e aumentando la diffusione della legalità.
- Il programma intende svolgere attività di formazione e finanziare attrezzature tecnologiche avanzate al fine di fornire strumenti di informazione e sostegno di esperti alla Pubblica Amministrazione e alle forze di polizia, con l’obiettivo di migliorare le performance delle funzioni pubbliche.
- Supportare il settore imprenditoriale per la creazione di condizioni di sicurezza e favorire lo sviluppo di attività manifatturiere. Il PON intende finanziare la fornitura di strumenti tecnologici avanzati per la sorveglianza dei distretti produttivi.

Questo progetto include una rete nazionale di telecamere per la lettura targhe (ANPR) che permette il monitoraggio in tempo reale dei veicoli illegali e pericolosi e, a tale scopo, Tattile ha fornito le sue telecamere ANPR, connesse ad un database nazionale per la proprietà dei veicoli.
Il sistema installato può identificare correttamente le targhe di tutti i 27 paesi membri dell’Unione Europea – una soluzione innovativa e completa, con un database interno che include tutti i formati delle diverse targhe.
Tattile ha utilizzato le sue telecamere ANPR a doppia testa e ha sviluppato un nuovo firmware ottimizzato per questo progetto. Le telecamere per la lettura targhe sono costituite da due sensori: un’unità in bianco e nero per il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) e una a colori che fornisce una panoramica di contesto, con un algoritmo integrato che riconosce le targhe dei veicoli.
Inoltre, le telecamere sono equipaggiate con funzionalità aggiuntive come l’algoritmo per la rilevazione dei movimenti: esso può rilevare anche veicoli senza targa, senza la necessità di un sistema di trigger esterno.
I dati raccolti dalle telecamere vengono poi inviati, in tempo reale, al sistema di gestione regionale e comparati con il database nazionale (SCNTT); questo rende possibile la sincronizzazione di liste di veicoli segnalati e non, e il continuo aggiornamento dei dati.

www.tattile.com

Viasat e Tutela+, una partnership nel segno di Sicuri&Protetti

In questa primavera 2021, alla quotidiana preoccupazione per i morti causati dal Covid che non tendono a diminuire, si aggiunge anche quella per l’inaspettato e significativo incremento degli incidenti stradali. Secondo quanto riportato dall’ASAPS, analizzando i dati ufficiali rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri nei 4 giorni (2-5 aprile) del week end di Pasqua 2021, confrontandoli con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso (week end 10-13 aprile), emerge un dato allarmante: si sono quasi triplicati. Probabilmente le cause sono diverse, come la maggiore velocità dovuta ai volumi di traffico, certamente ridotti rispetto alla normalità. In ogni caso si tratta di un dato molto preoccupante, soprattutto se proiettato a una prossima e totale ripresa della mobilità.

Quando si è coinvolti in un incidente stradale, molto spesso, non si sa esattamente come comportarsi, quali siano i passi giusti da fare, come richiedere l’intervento di soccorso, come compilare correttamente il modulo di Constatazione Amichevole di Incidente (CAI), a chi rivolgersi per avere assistenza nella gestione delle pratiche di risarcimento o, peggio ancora, per avere una consulenza legale. Proprio per queste ragioni, è nata la collaborazione tra Viasat e Tutela+ che si propone di offrire ai clienti un’ampia gamma di Servizi di Protezione e Tutela Legale per imprese e privati, in caso di sinistro.
Una partnership che si rivolge anche alla platea degli intermediari assicurativi che possono in questo modo, grazie alla tecnologia Viasat, arricchire la propria offerta di servizi. Infatti, gli intermediari partner di Tutela+ possano proporre alla propria clientela anche i servizi di Sicuri&Protetti, completando così la propria offerta commerciale. Sicuri&Protetti di Viasat è un’offerta di servizi telematici molto completa e modulare, altamente innovativa e alternativa al modello tradizionale della Scatola Nera. È concepita appositamente per il mondo assicurativo, dalle compagnie di assicurazione agli intermediari assicurativi, per promuovere la tecnologia satellitare come strumento di prevenzione, protezione, assistenza e mobilità intelligente.

viasatsicurieprotetti.it

Dai nostri associati

Comark fra le 15 aziende più competitive e affidabili del Friuli Venezia Giulia
Comark, socio ordinario di TTS Italia, è risultata fra le aziende più competitive e affidabili del Friuli Venezia Giulia e ha di recente ritirato il prestigioso PREMIO FELIX.
Il Premio Felix viene consegnato in seguito ad una ricerca annuale condotta da Industria-Felix Magazine in collaborazione con Cerved e il Sole24 ore.
Leggi il comunicato qui.

Fonte: Comark

Fincantieri e Almaviva insieme per una mobilità sostenibile e sicura
Fincantieri, attraverso la controllata Fincantieri NexTech, e Almaviva, gruppo italiano leader nell’innovazione digitale, e socio ordinario di TTS Italia, hanno firmato un accordo di collaborazione per supportare e accelerare il processo di digitalizzazione del settore dei trasporti e della logistica. L’obiettivo è quello di favorire un sistema di mobilità più vicino alle nuove esigenze di spostamento delle persone e delle merci, con un’attenzione particolare all’impatto ambientale e alla sicurezza.
La partnership è volta allo sviluppo di soluzioni improntate ai nuovi paradigmi e trend della moderna mobilità, come il connected vehicle (vettura dotata di sensori che le permettono di percepire la realtà circostante e di interagire con essa) e la smart road (che consente la comunicazione e l’interconnessione tra i veicoli), finalizzate all’incremento della sicurezza dei viaggi e dei viaggiatori. Verranno inoltre realizzate applicazioni per la sicurezza nei trasporti e per i processi di manutenzione predittiva, con il supporto di algoritmi di intelligenza artificiale e del digital twin, che riproduce in un formato digitale tridimensionale e virtualmente “navigabile” tutte le caratteristiche dell’infrastruttura.
Tali soluzioni saranno rivolte a tutti gli attori del settore, dai gestori agli operatori che offrono servizi, alle authority e ai soggetti pubblici deputati alla programmazione e controllo.
L’accordo tra le due società prevede inoltre un piano di sviluppo sui mercati internazionali, per valorizzare il made in Italy e fare in modo che questo possa affermarsi anche in un settore altamente competitivo, oggi dominato da player americani e cinesi.
Alberto Tripi, Presidente del Gruppo Almaviva, ha affermato: “Al settore dei trasporti e della logistica sarà destinata una parte rilevante delle risorse del PNRR. Questa è una opportunità unica per lo sviluppo del nostro Paese in ambiti strategici quali mobilità sostenibile e trasporto collettivo, sicurezza stradale e logistica intermodale e con la partnership con Fincantieri mettiamo a disposizione del Sistema Paese solide competenze e tecnologie digitali made in Italy”.
Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha dichiarato: “La collaborazione mette a fattor comune l’altissimo contenuto di innovazione espresso da due società che considerano le attività di ricerca e sviluppo un driver imprescindibile. Attraverso questa iniziativa accresceremo ulteriormente le nostre competenze digitali, puntando sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle infrastrutture e del territorio nonché sull’integrazione delle diverse reti di mobilità. In questo modo daremo un apporto importante al settore dei trasporti, certamente uno dei principali su cui far convergere le migliori risorse del Paese”.

Fonte: AlmavivA

L’impatto COVID sulle abitudini di viaggio: il nuovo rapporto TRASPOL/Politecnico di Milano  
Il nuovo rapporto di TRASPOL e Politecnico di Milano, socio ordinario di TTS Italia, mostra un notevole cambiamento di abitudini dei viaggiatori in Italia e l’aumento di prezzi durante la pandemia.
La pandemia, ripetuti lockdown e costanti cambi di regolamenti su quarantene hanno di certo aggiunto la loro parte. Gli anni precedenti promettevano un 2020 in assoluta crescita, ma la domanda cala significativamente già a febbraio.
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, sia per i viaggiatori, costretti a casa da ripetuti lockdown e quarantene, sia per le aziende di trasporto, che si sono ritrovate a dover spegnere i motori dei propri mezzi anche per mesi. Insieme a questi, tutto un mondo di servizi legati al turismo si è praticamente fermato.
L’ottavo rapporto sull’andamento del mercato degli autobus a lunga percorrenza, presentato dal Politecnico di Milano TRASPOL e CheckMyBus, è diverso da tutte le sue precedenti edizioni: gli italiani non solo hanno viaggiato meno, ma hanno anche viaggiato diversamente.
Nel rapporto presentato lo scorso anno, l’andamento delle ricerche prospettava un 2020 in continua crescita, ma questo è stato vero solo per il mese di gennaio. Già febbraio subisce un significativo calo della domanda, a causa dei primi casi di Coronavirus in Italia. Il resto della prima metà del 2020 mostra una riduzione delle ricerche su CheckMyBus fino al 75%.
Troviamo una parziale ripresa su tutta la linea a partire dalla tarda primavera, che prosegue fino in estate. I livelli raggiunti non sono mai superiori a quelli di gennaio e il confronto con gli anni precedenti svela un crollo di 2/3 delle ricerche. Con ottobre tornano le restrizioni, dovute alla seconda ondata, e il trend torna negativo fino alla fine dell’anno. In controtendenza con gli anni precedenti anche l’andamento dei prezzi: le compagnie, per recuperare i costi dei tanti mancati introiti, hanno aumentato i ticket di circa il 50%, soprattutto nel secondo semestre. In particolare, e anche qui in senso opposto a quanto avveniva precedentemente, le compagnie maggiori hanno aumentato il prezzo dei loro biglietti più di quanto abbiano fatto le compagnie più piccole.
Guardando alle differenze regione per regione, si nota come il Sud, meno colpito all’inizio della pandemia, abbia ripreso a viaggiare prima rispetto al Nord. Le rotte più cercate sono tra Lazio-Abruzzo (11%) e Campania-Abruzzo (6%). La Calabria compare in quasi un quinto delle ricerche, in particolare accoppiata con la Lombardia, nonostante le corse così lunghe siano state quelle che hanno più sofferto: gli italiani hanno infatti evitato il più possibile viaggi che li bloccassero per tante ore in uno spazio chiuso, dove il rischio di contagio è significativamente più alto.
La pandemia non ha significato però solo un calo generale dei trasporti, ma anche una modifica delle abitudini dei viaggiatori: l’utenza è stata divisa quasi a metà tra uomini e donne, dopo anni di maggioranza femminile. I giovani hanno in proporzione viaggiato di più, sicuramente aiutati dal minor rischio alla propria salute, e possibilmente anche dall’incremento della digitalizzazione di tante compagnie italiane.
Per quanto riguarda i collegamenti con gli aeroporti, le rotte più lunghe sono quasi scomparse, lasciando il campo a spostamenti più brevi, diretti soprattutto ai maggiori aeroporti di Roma e Milano. La capitale conquista anche la posizione di prima città ricercata a livello internazionale, sorpassando il capoluogo lombardo.

Fonte: Ferpress

Nasce digITAlog SpA, UIRNet cambia nome. Prevista una maggiore partecipazione delle autorità di sistema portuali
UIRNet, socio ordinario di TTS Italia, cambia nome: nasce digITAlog SpA. L’Assemblea dei soci ha approvato la nuova denominazione della società, digITAlog SpA, con l’obiettivo di rilanciare il progetto societario e di ricoprire un ruolo chiave nell’ambito della promozione dell’innovazione tecnologica, della digitalizzazione e della sostenibilità della logistica del Paese.
Digitalizzazione e sostenibilità, quindi, sono gli obiettivi di digITAlog SpA che avrà il compito di portare a compimento i servizi della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, un progetto avviato nel 2005 per dotare il Paese di un sistema di Intelligent Transport System (ITS) – capace di migliorare l’interconnessione dei nodi di interscambio modale, rendendoli «smart», garantire la modulazione dei flussi di merci, concentrare dati ed erogare servizi di sistema a tutti gli operatori e stakeholder della logistica e dei trasporti.
Il progetto prende nuova vita, grazie al riconoscimento strategico conferito alla società dal legislatore nel 2019 e ribadito nella nota di aggiornamento al DEF 2020, nonché per la volontà di contribuire a ridisegnare il modello di crescita e sviluppo “resiliente, sostenibile e giusto”, come indicato dal PNRR, e di puntare agli obiettivi dell’Agenda 2030 for Sustainable Development a cui già la PLN contribuisce.
Nel corso dell’assemblea soci, infine, è stata approvata una modifica statutaria volta a consentire una maggiore partecipazione delle Autorità di Sistema Portuali nello shareholding societario al fine di rendere la compagine degli azionisti più pertinente con la mission aziendale e con i destinatari dei servizi della Piattaforma Logistica Nazionale.
“Sono soddisfatto di questo importante traguardo – dichiara il Presidente, Lorenzo Cardo, – digITAlog SpA già nel nome si pone come obiettivo quello di contribuire alla piena transizione digitale dei processi logistici del Paese. Se c’è una cosa che la pandemia ha reso indiscutibile è la necessità di imprimere velocità e certezza alla trasformazione digitale e questo si evince sia dal PNRR, che dall’istituzione di un Ministero ad hoc. C’è ancora molto lavoro da fare ma –come Presidente della società – ho considerato importante dare una nuova veste al progetto attraverso una nuova denominazione e fare in modo che la stessa rendesse chiara la mission della società: un progetto che ormai va ben oltre la realtà degli interporti, primo tassello per la costituzione di UIRNet diversi anni fa.”
digITAlog SpA eredita da UIRNet quindici anni di esperienza che hanno portato alla nascita di un importante centro di competenze in ambito di logistica digitale. Tra i principali progetti realizzati ed in fieri vale la pena citare il Corridoio Controllato Doganale (CCD), uno strumento informatico, sviluppato con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per il monitoraggio costante del trasporto merci su percorsi prefissati ed in grado di rilocare le operazioni doganali al fine di liberare le aree portuali e velocizzare le operazioni d’importazione e di ispezione doganale; OBOR UIRNet il cui obiettivo è quello di massimizzare la capacità operativa dei porti del nord Italia, in particolare Genova, supportando innovazioni organizzative come varchi di accesso intelligenti e aree buffer per le merci in ingresso ed uscita dai porti; ma anche lo sviluppo, in collaborazione con l’AdSP del Mar Ligure Occidentale, del sistema informatico dedicato alla presentazione e gestione delle domande di ristoro per i viaggi effettuati dalle imprese dell’autotrasporto nell’ambito della fase di ristoro per le maggiori spese sostenute in seguito al crollo del ponte Morandi. Infine, il Port Community System (PCS), un sistema per la gestione dei processi amministrativi, autorizzativi ed operativi in ambito portuale in grado di ottimizzare, gestire ed automatizzare i processi logistico-portuali mediante l’integrazione dei sistemi utilizzati dagli attori e dalle differenti organizzazioni che compongono ed operano all’interno della comunità portuale, un progetto ambizioso ancora in fieri che ci auguriamo possa portare a complimento digITAlog SpA.

Fonte: UIRNet

Nasce l’Hub “Smart Mobility and Logistics” per la nuova mobilità integrata e sostenibile
Il futuro prossimo della mobilità integrata e sostenibile. Questo, il campo di elezione del nuovo Polo di eccellenza e innovazione Smart Mobility and Logistics nato dall’Accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II, prestigiosa realtà accademica nel settore della ricerca e formazione, punto di riferimento in Italia per l’ingegneria dei trasporti, e Almaviva, Gruppo leader italiano nell’innovazione digitale, entrambi soci ordinari di TTS Italia.
Il Polo si propone come nodo nevralgico per imprimere slancio concreto alla trasformazione digitale del mondo dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi, con l’obiettivo di disegnare la mobilità del futuro – di terra, mare e aria, di persone e merci – in chiave di sostenibilità ambientale, economica e sociale, sempre più orientata alla sicurezza e all’accessibilità, alla centralità dell’utente e dell’esperienza di viaggio, all’efficienza della gestione.
L’ecosistema della mobilità e delle attività turistiche, duramente penalizzato dalla pandemia, può rappresentare un fondamentale motore di crescita e una leva di ripresa del sistema Paese, questo l’obiettivo dell’Accordo di collaborazione, fondato sulle eccellenze del Mezzogiorno con una visione nazionale che guarda al tessuto sociale e territoriale.
L’intesa tra Ateneo Federico II e Almaviva, aperta alla cooperazione di operatori del settore, associazioni, realtà accademiche e di ricerca, Pubbliche Amministrazioni, nasce all’insegna dell’integrazione dei saperi, del rafforzamento dei processi di trasferimento tecnologico, dello sviluppo di nuove competenze e di nuove opportunità per la filiera produttiva.
Sei le aree tematiche al centro dell’Accordo, individuate come principali filoni di ricerca e sviluppo.
Smart Road, dedicata a soluzioni di mobilità connessa che garantiscano una migliore gestione delle strade e del traffico, in ottica di sicurezza e confort. In questo contesto il Polo sarà nodo nevralgico a supporto di startup e PMI. Smart Terminal Hub, orientata a percorsi di trasformazione digitale di porti, aeroporti e stazioni, secondo requisiti di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale. Smart on Board Services, sulla qualità dei servizi durante il viaggio e le esperienze a bordo di vettori ferroviari di lunga percorrenza, sistemi di metropolitana, TPL e micromobilità.
Mobility as a Services, in una logica in cui i concetti di modo, servizio e operatore e le stesse distinzioni tra mobilità privata e collettiva si integrano in ecosistemi di mobilità tecnologicamente assistiti e in nuovi modelli di business. Logistic & Freight, settore la cui rilevanza strategica è stata ancora più evidente in periodo pandemico e il cui sviluppo consentirà l’evoluzione delle piattaforme nella direzione Logistics as a Service. Asset Management & Predictive Maintenance, che pone l’attenzione sulle infrastrutture come asset strategico e sui relativi processi manutentivi.
“L’accordo rappresenta un’occasione per contribuire alla rivoluzione della mobilità utilizzando il patrimonio di conoscenza dell’Ateneo e la sua capacità di creare innovazione, sviluppo economico e formazione di alto livello nei settori tecnologici e manageriali associati alla sostenibilità – spiega Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II-. L’iniziativa sarà integrata con la neonata task force di Ateneo SUM – Smart and Sustainable Mobility e parte di una serie di progetti anche in grado di rendere le strutture dell’Ateneo sedi di sperimentazione di nuove soluzioni”.
“Accademia e industria, ricerca scientifica e competenze tecnologiche, un progetto che punta alla condivisione della conoscenza per la trasformazione digitale della mobilità e della logistica: questo il significato della collaborazione tra Almaviva e Università Federico II – sottolinea Alberto Tripi, Presidente di Almaviva -. L’accordo quadro siglato oggi inaugura un percorso di innovazione e crescita per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità e, in prospettiva, di turismo. Con l’ambizione di alimentare un polo di aggregazione, aperto alla partecipazione di realtà pubbliche e private, impegnato a valorizzare investimenti ed obiettivi di modernizzazione per un sistema strategico del Paese”.
L’evento di lancio del Polo si può rivedere su Youtube.

Fonte: AlmavivA

Nuova pubblicazione AEP: le bancarie EMV contactless
Le bancarie EMV contactless nel mondo dei trasporti pubblici hanno avuto un notevole successo, e AEP, socio ordinario di TTS Italia, è all’avanguardia in questo settore: sono ormai davvero tantissime le città dove è possibile oggi utilizzare questa forma di pagamento, per la quale la Clientela mostra un elevato gradimento.
AEP si è occupata del tema con due pubblicazioni più “tecniche”, dedicate agli addetti ai lavori:
· pubblicazione 740561, Carte EMV nel trasporto pubblico
· pubblicazione 740562, Capire rapidamente la sicurezza delle carte bancarie EMV
In aggiunta, è stato redatto un nuovo documento dal taglio pratico, e che cerca di rispondere alle più comuni domande dell’utente; può quindi essere impiegato anche come base per la comunicazione della Compagnia verso i viaggiatori.
Per scaricarla, vai alla pagina delle pubblicazioni del sito AEP: https://www.aep-italia.it/pubblicazioni/.

Fonte: AEP

Osservatorio Targa Telematics: a Pasqua 2021 maggiore mobilità rispetto al lockdown 2020
Durante il periodo di Pasqua 2021 – dal giovedì precedente la festività, fino al martedì successivo – gli italiani si sono spostati in misura sensibilmente maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando nel Paese era in vigore uno stato di lockdown particolarmente severo e misure restrittive più rigide.
Una tendenza ben visibile anche dai dati sulla media dei chilometri percorsi dalle auto appartenenti a flotte aziendali o concesse a noleggio a lungo termine per uso privato.
Se a Pasqua 2020 si era avuto un calo della mobilità pari al -73% rispetto al corrispondente periodo pasquale dell’anno precedente – in cui l’Italia si trovava in una situazione di piena normalità – nel 2021 si è registrato un -34% se comparato sempre col 2019, un numero decisamente in crescita di due volte e mezzo rispetto al 2020.
Questo quanto emerge dai dati contenuti nell’Osservatorio privilegiato di Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della telematica, della smart mobility e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità, e socio fondatore di TTS Italia, che monitora oltre mezzo milione di asset connessi.

Fonte: Targa Telematics

Roma: l’auto privato resta il mezzo preferito
Anche dopo la fine dell’emergenza per la pandemia da coronavirus, l’auto privata rimane il mezzo di spostamento preferito dei cittadini romani: l’82%, infatti, dichiara che continuerà a spostarsi così. Lo conferma una ricerca realizzata in collaborazione tra la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, socio fondatore di TTS Italia, e l’Automobile Club della Capitale.
L’analisi ha coinvolto un campione di 1.200 soci e ha fatto riferimento a tre momenti differenti: gennaio 2020 (prima della pandemia), maggio 2021 (periodo di possibile uscita dall’emergenza) e, infine, uno scenario ideale futuro e ha riguardato l’intera offerta di mobilità della città eterna.
Al di là del risultato che riguarda le automobili, è in discesa il gradimento per il servizio pubblico di bus e tram: se prima della diffusione del Covid-19, il 29% dei romani prediligeva questa modalità di spostamento, ora lo fa soltanto il 26,5%, anche a causa dei rischi connessi alla possibilità di assembramenti sui mezzi. Per il futuro post pandemia, tuttavia, soprattutto se l’offerta riuscirà a migliorare in termini qualitativi, il 35,6% delle persone è disposta a utilizzarla quotidianamente.
A gennaio 2021 solo il 4,3% degli intervistati sceglieva per muoversi bici o monopattini. Una percentuale che, a maggio 2021, sale al 10%. In proiezione futura, quasi una persona su 4 si dice interessata a questo nuovo genere di mobilità.
Stabile – intorno al 15% – l’uso di moto e motorini, mentre la quota di chi opta per camminare è del 30%. La ricerca evidenzia poi un trend per il futuro: in particolare davanti a più interessanti offerte alternative, il numero di quanti prevedono di utilizzare comunque il mezzo privato scende fino al 59%.
L’analisi approfondisce anche gli effetti dello smart working sulla vita dei cittadini, un fattore che influenza la richiesta di mobilità: il 70% dei romani ha lavorato in forma agile durante il lockdown e il 56,7% ritiene che questa modalità rimarrà prevalente in futuro, seppure alternata con la presenza in ufficio.
L’indagine della Fondazione Caracciolo fotografa anche la disponibilità al rinnovamento del parco veicolare nella Capitale: l’83% degli intervistati dichiara che non comprerà un’auto nel 2021. Di quanti invece si apprestano a sostituire il proprio mezzo, il 75% sceglierà un veicolo nuovo e le ibride sono le più ambite (44%), mentre benzina, diesel e gpl si attestano ciascuna sul 15% delle preferenze. Le auto 100% elettriche convincono oggi solo il 6,4% dei cittadini, soprattutto a causa dei costi elevati e della disponibilità limitata di colonnine di ricarica. Ancora più marginale il metano (3,5%).
“L’indagine evidenzia una tendenza conservatrice dei romani in tema di spostamenti – ha detto Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club Roma e della Fondazione Filippo Caracciolo – in attesa dell’auspicata evoluzione del sistema dei trasporti verso una mobilità urbana intelligente e sostenibile, collettiva, condivisa e individuale, fondata su una più efficiente integrazione modale. Un’evoluzione che potrebbe essere favorita da una maggiore diffusione strutturale del lavoro agile e dal progressivo sviluppo di una mobilità on demand”.

Fonte: L’Automobile

Scania: grandi progressi sul fronte degli obiettivi climatici
Per la prima volta da quando ha definito i suoi Science Based Targets, Scania, socio ordinario di TTS Italia, comunica i progressi fatti sul fronte della riduzione delle emissioni, sia quelle derivanti dalle proprie operazioni che quelle generate dall’utilizzo dei propri veicoli.
Nelle proprie attività, Scania ha già ridotto le emissioni di carbonio del 43% rispetto ai livelli del 2015, grazie ad una maggiore efficienza energetica, alla riduzione degli sprechi energetici e al passaggio ad energie rinnovabili. Questo significa che Scania è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 50% entro il 2025 (Scope 1 e 2).
“Siamo in anticipo rispetto al piano di riduzione delle emissioni di carbonio nelle nostre operazioni a livello globale. Questo è dovuto soprattutto al passaggio, avvenuto nel corso del 2020, ad energia elettrica prodotta senza combustibili fossili in tutti i nostri siti di produzione”, ha evidenziato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania. Scania si è impegnata inoltre nel ridurre del 20% le emissioni generate dai propri prodotti entro il 2025 (scope 3), rispetto al 2015.
“Abbiamo fatto progressi anche nella riduzione delle emissioni, derivanti dai nostri veicoli in uso, che costituiscono oltre il 90% delle emissioni totali di Scania”, prosegue Henriksson. Attualmente Scania ha raggiunto il 95,8%, con una riduzione di poco superiore al 4%. Partendo da un livello del 100% nel 2015, Scania ha l’obiettivo di arrivare all’80% al più tardi entro il 2025. Le emissioni di carbonio generate dai prodotti Scania in uso vengono misurate “well-to-wheel”. Questo significa che vengono prese in considerazione anche le emissioni generate dalla produzione di carburante e elettricità.
Progressi ancora più significativi sono attualmente in corso, grazie ad una presenza costante di Scania al fianco dei propri clienti, con un focus importante sul massimizzare l’efficienza energetica delle catene cinematiche tradizionali, aumentando al tempo stesso la quota di veicoli a biocarburanti, con un effetto sia immediato che retroattivo sul parco veicoli circolante.
Scania aumenterà progressivamente i volumi di veicoli elettrici e lo farà proponendo almeno una nuova applicazione all’anno nell’ambito del settore autobus o veicoli industriali. “I nostri obiettivi per il clima sono profondamente radicati nelle decisioni quotidiane che vengono prese in tutta la nostra azienda. Questi sono fondamentali per la nostra strategia e fanno parte dei nostri obiettivi aziendali. Sono la nostra stella polare, una guida che ci mostra sempre la direzione da seguire. Siamo costantemente impegnati nel migliorare le prestazioni ambientali dei nostri prodotti, processi e servizi”, conclude Henriksson.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare “Scania’s Annual and Sustainability Report 2020”, disponibile qui.

Fonte: Scania

TIM e ALIS siglano accordo per la mobilità sostenibile e intelligente
Rendere la mobilità di merci e persone più intelligente, efficiente e anche più green grazie alle tecnologie digitali e generare un impatto positivo in termini economici, sociali e di sostenibilità ambientale nella filiera dei trasporti, della logistica e dell’intermodalità. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato da Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, socio ordinario di TTS Italia, e da Guido Grimaldi, Presidente dell’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile (ALIS), che rappresenta oltre 1.500 aziende del settore e più di 180 mila lavoratori.
L’intesa supporterà le imprese associate ad ALIS nel percorso di trasformazione digitale attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche capaci di rispondere alle rinnovate esigenze del comparto. A tal fine è previsto l’avvio di una stretta collaborazione tra TIM ed ALIS che porterà alla costituzione di un gruppo congiunto di lavoro per l’applicazione di soluzioni ICT evolute – basate su Internet of Things, big data, cloud e cybersecurity – in grado ad esempio di migliorare la gestione documentale, il tracciamento di merci e degli asset aziendali oltre al controllo remoto di impianti tecnologici e mezzi di trasporto, al fine di ottenere un incremento dell’efficienza produttiva e della sicurezza degli operatori. Per la tracciabilità delle merci, dalla presa in carico al trasporto, allo stoccaggio temporaneo, alla distribuzione e destinazione sarà promossa anche la blockchain. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e aumentata e dei droni sarà inoltre rivolto alle attività di porti, interporti, stazioni, depositi, poli logistici per incrementare la sicurezza di persone e beni.
TIM e ALIS promuoveranno inoltre lo sviluppo del capitale umano dell’ecosistema imprenditoriale grazie a incontri formativi, seminari e convegni nell’ambito di Operazione Risorgimento Digitale, l’alleanza tra istituzioni e imprese promossa da TIM per la diffusione delle competenze digitali nel Paese.

Fonte: Affari Italiani

Trasporto di farmaci a temperatura controllata: la telematica di Geotab supporta Univex nel monitoraggio costante e in tempo reale della flotta
Con oltre 250 veicoli tra cui van e minivan, Univex SRL – società internazionale in forte espansione, impegnata nella distribuzione di farmaci e parafarmaci a temperatura controllata – ha scelto Geotab, socio ordinario di TTS Italia, per ottimizzare la gestione e il monitoraggio automatico della propria flotta. Grazie alla soluzione telematica implementata e alla ricchezza delle informazioni veicolari raccolte, Univex ha potuto gestire i propri mezzi in modo più efficiente e veloce, garantendo contestualmente il rispetto della catena del freddo, fondamentale per preservare le proprietà dei prodotti trasportati.
Fin dall’avvio delle attività, Univex ha implementato un sistema di monitoraggio e analisi dei dati provenienti dalla movimentazione dei prodotti medicali. Tuttavia, con l’aumento del numero dei mezzi e delle informazioni necessarie, tra cui la geolocalizzazione, la soluzione inizialmente adottata si è rivelata poco flessibile e non predisposta a future espansioni.
Per l’azienda era innanzitutto imprescindibile poter monitorare in modo automatico e in tempo reale la temperatura dei vani di carico, per garantire la corretta conservazione dei prodotti durante la fase di trasporto. Inoltre, una reportistica con dati puntuali si è rivelata strategica sia per organizzare e ottimizzare le consegne, migliorando le performance operative, sia per offrire al cliente la tracciabilità puntuale della spedizione.
Univex ha quindi identificato i limiti del sistema in essere e scelto la soluzione di un Business Partner autorizzato di Geotab, con l’obiettivo di beneficiare di una migliore gestione della flotta, più efficiente e ottimizzata in termini di opportunità di business, precisione e versatilità.
Per rispondere alle nuove esigenze e anticipare possibili espansioni future, applicando logiche di scala maggiore per offrire un servizio equiparabile a quello di un corriere espresso, Univex ha equipaggiato i mezzi della propria flotta con il dispositivo telematico GO9 di Geotab.
Grazie alla soluzione basata su MyGeotab, l’azienda è quindi in grado di rilevare in qualsiasi momento non solo a che temperatura sia la merce, ma anche dove si trovi (in magazzino o in viaggio). Ogni volta che i mezzi raggiungono la farmacia precaricata sul sistema, infatti, viene rilasciato un avviso associato alla targa del veicolo: in questo modo, è possibile sapere con precisione quando è stata fatta la consegna e tutelare maggiormente anche il trasportatore stesso.
La ricchezza del dato telematico, la facilità di installazione dell’hardware e la possibilità di customizzazione sono state le leve fondamentali che hanno guidato Univex nella scelta di una soluzione telematica. La connessione API di MyGeotab consente infatti ai dispositivi di raccogliere informazioni strategiche per il business: spedizioni a orario definito, pronte partenze, costante monitoraggio e mantenimento della catena del freddo sono solo alcune delle funzionalità abilitate dalla soluzione, che hanno permesso all’azienda di soddisfare al meglio ogni specifica richiesta dei clienti e mettere loro a disposizione in real time la completa tracciabilità del percorso e delle temperature dei mezzi.
Inoltre, la possibilità di personalizzare la piattaforma ha consentito di indirizzare al meglio le esigenze della flotta, abilitando report personalizzati e notifiche di allarme in caso di anomalie della temperatura. MyGeotab permette poi, tra le sue funzionalità, di migliorare l’efficienza dei veicoli rispetto al consumo di carburante e di ridurre al minimo le emissioni di CO2 mediante analisi comparative e report.
La normativa italiana, le linee guida europee e l’interesse del settore farmaceutico a non deludere le aspettative del mercato determinano la richiesta di consegne ad alta frequenza e, quindi, di veicoli equipaggiati in modo adeguato. Anche l’elemento “sicurezza” diventa un aspetto qualificante per garantire le massime condizioni di igiene e tutela dell’efficacia dei principi attivi dei farmaci movimentati, per i quali è imprescindibile rispettare le condizioni indicate circa la temperatura di conservazione e gli standard di tracciabilità.
L’integrazione della soluzione di Geotab nella flotta di Univex ha quindi permesso all’azienda non solo di rispettare i requisiti normativi, ma anche di incrementare la produttività: sono infatti stati registrati risparmi di tempo del 25% circa, nonché miglioramenti delle attività logistiche derivanti dall’ottimizzazione dei percorsi dei driver.
“Come leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, siamo orgogliosi di aver offerto a Univex una soluzione flessibile e customizzabile, in grado di ottimizzare le performance in un settore tanto strategico oggigiorno come quello medicale” ha affermato Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Director, Leasing & Renting Europe. “Nell’instabile situazione pandemica causata dalla pandemia da COVID-19, infine, la flessibilità offerta dalla telematica di Geotab ha permesso di gestire attività aggiuntive di trasporto a temperatura controllata, tra cui la consegna di medicinali anche a privati immunodepressi o con problemi motori, che non avevano la possibilità di recarsi in ospedale o per cui era necessario evitare i contatti con l’esterno”.
Per scoprire di più sul caso di successo Univex, cliccare qui.

Fonte: Geotab

UIRNet: siglato nuovo accordo con la Guardia Costiera per lo scambio di dati e informazioni
Il 23 aprile, nella sede del Comando generale, l’Amm. PETTORINO ed il Dott. Lorenzo CARDO, presidente di UIRNet S.P.A. (Unione interporti Riuniti Network), socio ordinario di TTS Italia, hanno sottoscritto un accordo quadro finalizzato alla condivisione di dati ed informazioni, utili all’implementazione della piattaforma logistica nazionale.
UIRNet è l’organismo di diritto pubblico e soggetto attuatore del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per la realizzazione e la gestione della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, una piattaforma digitale che rappresenta il fulcro dell’ ITS (Intelligent Transport System) creato per la raccolta di dati e l’erogazione di servizi informativi agli operatori della logistica e dei trasporti. La PLN, inserita dal 2013 nel programma delle infrastrutture strategiche è stata istituita con l’obiettivo di migliorare efficienza, sostenibilità e sicurezza del trasporto merci e della logistica, favorendo l’interconnessione dei nodi di interscambio modale (ferro, gomma, nave), l’omogeneizzazione dei Port Community System e l’armonizzazione complessiva del sistema con la maritime single window, l’interfaccia unica costituita dal PMIS gestito dalle singole Capitanerie di porto.
L’integrazione tra le differenti modalità di trasporto, permette, ad esempio, al singolo vettore stradale di accedere ad un circuito informativo per sapere in quale momento potrà accedere all’ambito portuale per caricare, conoscendo, con adeguato anticipo, i tempi di arrivo della nave e la disponibilità in banchina del carico. Un processo che, oltre ad essere in linea con un criterio di efficienza della catena logistica, opera a supporto della sostenibilità ambientale dell’intero sistema, regolando l’afflusso dei mezzi gommati alle aree portuali. L’accordo stipulato valorizza il supporto che il Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, quale nodo primario di scambio delle informazioni sul traffico marittimo mercantile, e le singole autorità marittime sono in grado di offrire alla filiera logistica del Paese, mediante la cooperazione applicativa tra i rispettivi sistemi informatici, con effetti positivi sui cicli operativi, amministrativi ed autorizzativi legati al transito delle merci in ambito portuale. L’implementazione dell’accordo porrà le premesse per strutturare la necessaria collaborazione per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle aree e delle attività marittimo/portuali, grazie alla condivisione di servizi volti a gestire e distribuire le informazioni pertinenti (es. permessi di accesso, titoli di imbarco e sbarco, autorizzazioni all’imbarco e al trasporto di merci pericolose, misure di disciplina e controllo degli spazi demaniali). Oltre che al supporto strettamente operativo legato al ciclo delle operazioni portuali, l’accordo si prefigge di favorire lo scambio informativo tra UIRNet ed il Comando generale per lo sviluppo di analisi e/o studi sulle dinamiche dell’intermodalità e le connesse necessità infrastrutturali ed organizzative.

Fonte: UIRNet

Le nostre attività

TTS Italia dà il benvenuto ai nuovi associati!
A seguito dell’ultima riunione, online, del Consiglio Direttivo di TTS Italia, sono entrati a far parte dell’Associazione:
Bridge129 (www.bridge129.com): l’azienda operativa nei settori di controllo accessi, monitoraggio traffico, videosorveglianza, sistemi di sicurezza, dove propone soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate offrendo diversi prodotti e servizi. Bridge129 fa parte del Gruppo TTM (TOP TECHNOLOGY MISSION), una holding finanziaria che raggruppa differenti iniziative imprenditoriali.
Comark (www.comarkud.it): un'azienda operativa dal 1994 e specializzata nello sviluppo e realizzazione di prodotti per il monitoraggio del traffico stradale, dei parcheggi e delle piste ciclabili.
MemEX (www.memexitaly.it): una società di consulenza ingegneristica attiva, sin dal 1994, nei settori del Trasporto Pubblico e della Mobilità, con particolare riferimento ai sistemi tecnologici (ITS), Logistica Urbana e Smart Cities.
FB Innovation (www.pin.bike): una società operativa sulle tematiche di mobilità sostenibile e del bike sharing dove promuove la soluzione Pin Bike. Pin Bike è il sistema antifrode, brevettato e certificante che permette a un Comune (o anche a un’impresa o a un Istituto scolastico) di poter rilasciare incentivi chilometrici agli utenti/cittadini che utilizzano la bicicletta di proprietà per gli spostamenti urbani. L’obiettivo principale di Pin Bike è quello di incentivare la mobilità urbana sostenibile, in bicicletta e carpooling (auto condivisa), con un'iniziativa di “gamification”.
Trafficlab (www.trafficlab.eu): è una società innovativa impegnata nello sviluppo di piattaforme cloud e soluzioni tecnologiche avanzate che, grazie ai propri modelli di intelligenza artificiale applicati a telecamere e big-data, offre monitoraggi di traffico e regolazione di sistemi intelligenti dei trasporti di nuova generazione.

Next Generation Mobility: un evento per progettare una mobilità con i cittadini al centro, TTS Italia tra i partner istituzionali
Il 18, 19 e 20 maggio, Torino ospita Next Generation Mobility, un evento che ha l’obiettivo di riunire tutti gli stakeholder per progettare una mobilità al servizio dei cittadini, e che vede TTS Italia tra i partner istituzionali. Progettare e realizzare la next generation mobility vuol dire integrare temi chiave della mobilità di oggi e di domani: sostenibilità, intermodalità, sicurezza, accessibilità attraverso la tecnologia, la ricerca, l’innovazione, gli investimenti e il coinvolgimento di aziende e istituzioni.
Non a caso, mobilità come servizio è la sessione d’apertura dell’evento e l’impostazione si estende oltre l’argomento specifico della prima sessione, dedicata al MaaS – Mobility as a Service, che ormai è molto più di un biglietto unico per l’accesso a diversi mezzi pubblici. Le amministrazioni locali, in collaborazione con fornitori di servizi privati, devono integrare diversi servizi di mobilità che siano centrati sull’itinerario del singolo viaggiatore e aggiornati in tempo reale al mutare delle situazioni oggettive. Ciò pone questioni sia tecnologiche ma soprattutto di indirizzo e di gestione: quale ruolo per le amministrazioni locali, come utilizzare i dati dei clienti forniti dagli operatori senza danneggiare gli interessi legittimi di questi ultimi, come affrontare la privacy e, alla fine, chi paga?
Se la prima giornata di Next Generation Mobility può essere vista come un momento di confronto e di illustrazione delle finalità della mobilità, le altre due giornate della manifestazione hanno a che fare con i mezzi per raggiungere quelle finalità, mezzi che oggi non possono prescindere dagli obiettivi più generali che le Nazioni si sono date, dalla riduzione dell’impatto ambientale all’efficienza nell’uso delle risorse materiali e immateriali, come il tempo, fino alla sicurezza e al benessere economico e umano.
La tendenza all’elettrificazione della mobilità è un punto centrale nella convergenza tra richiesta di servizio e riduzione dell’impatto, e infatti occupa l’intera mattinata del 19 maggio con le sue varie declinazioni ed esperienze. Lo stesso sta avvenendo anche a livello della mobilità individuale leggera, che divenendo elettrica dà vita alla micromobilità, tema della seconda parte del pomeriggio della stessa giornata. Ma qual è l’impatto dell’elettrificazione e delle altre tendenze sulla struttura e sulle prospettive di mantenimento e sviluppo della filiera italiana della mobilità individuale, comunemente detta dell’automotive? Tema di estrema importanza, anche solo perché vale il 7% del PIL del Paese e diversi milioni di posti di lavoro.
Si parlerà di tecnologia anche nella giornata finale dell’evento, con due tematiche, una in via di sviluppo accelerato e l’altra ormai consolidata: la mobilità aerea di persone e merci su tratte urbane e a breve raggio, effettuate con mezzi pilotati o preferibilmente a guida remota o autonoma; e la mobilità smart in senso stretto, dai veicoli e infrastrutture connessi alla guida autonoma, dall’infotaiment alla sicurezza stradale, con focus tecnologici su digitalizzazione del veicolo, 5G, mapping e geomatica.
A chiudere il cerchio, un ritorno al concetto di mobilità come servizio, questa volta rivolta alle merci, viste come servizio ai cittadini e inseriti nel concetto di Urban Logistics. Si è infatti andati oltre alla questione della consegna dei pacchi nelle ZTL, pur non abbandonandola, per affrontare la gestione e il governo dello spazio urbano legato alla mobilità: non solo le strade ma anche, per esempio, le aree di sosta, quelle di ricarica elettrica, in modo polifunzionale e poliutente. A livello internazionale se ne parla da un paio d’anni, sotto il cappello del curbside management, per l’Italia si tratta di una prima volta.
Per maggiori dettagli sull’evento e per le modalità di partecipazione, visita:
www.ngmobility.it

MaaS e infrastrutture: TTS Italia al webinar della MaaS Alliance
TTS Italia è stata tra i relatori del webinar organizzato il 30 aprile dalla MaaS Alliance su “Futureproof and MaaS-ready transport infrastructure”.
Il webinar, moderato da ERTICO, ha voluto rispondere ad alcune domande chiave quali:
• Come saranno le città del futuro?
• Come il MaaS influenzerà la struttura delle città?
• Come rendere i piani infrastrutturali a prova di futuro?
• Come usare gli strumenti a disposizione per una migliore pianificazione?
TTS Italia, in particolare, si è focalizzata sulle esperienze dirette nei progetti MyCorridor e PriMaaS.

Logistica, mobilità e tecnologia: l’intervista della Presidente Panero su Radio24
Il mondo della mobilità e della logistica è oggi sempre più integrato a quello della tecnologia.
Pensiamo, ad esempio, all’automazione dei tracciamenti, alla digitalizzazione dei processi doganali, alla comunicazione fra veicoli e infrastrutture, ai sistemi di sicurezza montati sui mezzi e alla quantità enorme di dati prodotti ogni giorno.
Nei giorni scorsi si è discusso di questi temi durante il webinar “Le applicazioni ITS per l’efficientamento della logistica”, organizzato da TTS Italia.
Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, ne parla con Massimo De Donato, a Container su Radio 24, spiegando come, nonostante le tecnologie siano già disponibili e alcuni interventi già attuati, manchino ancora strumenti normativi, formativi e anche culturali per realizzare una vera rivoluzione digitale nel settore. Una carenza che fra criticità e inefficienze costa al Paese circa 70 miliardi di euro ogni anno, di cui 30 a causa della mancanza di semplificazione e digitalizzazione dei processi.
Ascolta l’intervista completa qui.

Master in bigliettazione elettronica e sitemi digitali innovativi: TTS Italia al webinar di presentazione
Il 26 aprile, TTS Italia ha preso parte al webinar di presentazione del Master in bigliettazione elettronica e sitemi digitali innovativi, promosso da Club Italia e Mobility Academy.
TPL e trasporto ferroviario stanno vivendo un momento particolare, in cui convivono le problematiche, ma anche la ricerca, legata al Covid, e dall’altro lato un’ effervescenza di soluzioni tecnologiche riguardanti infomobilità, MaaS, uso del Mobile, conteggio passeggeri, videosorveglianza, etc.
Si tratta di un quadro in evoluzione, anche economica, pertanto il Master vuole consentire l’accesso delle conoscenze necessarie a governare con successo lo sviluppo e la gestione dei nuovi sistemi innovativi di bigliettazione e ITC del trasporto collettivo, attraverso la formazione manageriale e tecnica.
TTS Italia, tra i patrocinatori del webinar, ha partecipato alla Tavola rotonda che ha visto coinvolte le associazioni di settore, rappresentata dal Segretario Generale, Olga Landolfi.

MaaS: chiuso il gruppo di lavoro, TTS Italia verso la presentazione delle Raccomandazioni
Con l’incontro online del 31 marzo, si è chiuso, dopo oltre un anno, il Gruppo di Lavoro (GdL) lanciato da TTS Italia e coordinato da 5T sul MaaS, avviato a gennaio 2020.
Un intenso lavoro di squadra con l’obiettivo di analizzare, discutere e definire le condizioni abilitanti necessarie per lo sviluppo e la diffusione dei servizi MaaS in Italia.
Tre i core team individuati nel GdL per arrivare a elaborare delle linee guida di 5 capitoli: introduzione al MaaS, MaaS e business, MaaS e Governance, MaaS e Technology, il contesto normativo a livello europeo. E soprattutto, si è giunti all’elaborazione di 12 raccomandazioni che si possono riassumere con le seguenti parole chiave: fiducia, apertura, mercato, libertà, governance pubblica, condivisione, TPL, multimodalità, dati, interoperabilità, sostegno alla domanda, sostenibilità.
I lavori del Gruppo sono andati di pari passo con quelli istituzionali svolti dall’Associazione che, come annunciato nei giorni scorsi, ha firmato con la Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) un Protocollo d’Intesa per favorire la piena diffusione del MaaS in ambito nazionale.
Inoltre, TTS Italia è stata audita dalla Commissione di studio istituita dal MIMS per proporre interventi diretti a riformare il settore del trasporto pubblico locale, il 17 Marzo. Tema del confronto, proprio il MaaS e il ruolo del TPL nel MaaS.
Le linee guida nate nell’ambito del Gruppo di Lavoro verranno presentate con un evento pubblico che, in collaborazione con Club Italia e compatibilmente con DPCM e situazione sanitaria, è in programma per l’8 e 9 giugno a Roma.

Infrastrutture digitali per mettere il turbo alla logistica: ecco le misure da mettere in campo. Il nostro articolo su Ingenio.
Non solo infrastrutture fisiche, l’Italia ha bisogno di lavorare sulla digitalizzazione per approdare alla smart logistics. Semplici passi come la dematerializzazione dei documenti, la condivisione dei dati e lo sportello unico doganale. Misure inserite anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in grado di colmare il gap competitivo della logistica italiana. È quanto emerge dal documento che abbiamo presentato nell’ambito di un evento online organizzato lo scorso 24 marzo.
Leggi il nostro articolo su Ingenio, qui.

Progetto “UVAR Box”: TTS Italia al webinar per presentare obiettivi e benefici nel campo della digitalizzazione
Il 15 aprile si è svolto il secondo workshop del progetto “UVAR Box”.
Bruno Pezzuto, Vice Presidente di TTS Italia, è stato tra i relatori per illustrare lo stato dell’arte degli ITS e tecnologie per UVAR.
Obiettivo dell’evento è stato quello di introdurre il Progetto alle Amministrazioni Pubbliche italiane e a tutti gli stakeholders interessati, illustrandone i principali obiettivi e i benefici che gli Enti potrebbero ottenere con la loro partecipazione alle varie iniziative di Progetto.
“UVAR Box” affronta la tematica della digitalizzazione delle informazioni legate alle UVAR di cui le “ZTL” (Zona a Traffico Limitato), le “LEZ” (Low Emission Zone), le “zone pedonali”, le “Parking regulation” e le “Congestion charge” fanno parte.
Nel corso dell’evento sono stati discussi trattati vari argomenti inerenti al Progetto e alle motivazioni che hanno portato alla sua nascita.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Auto ibride: in Emilia-Romagna in meno di tre settimane dall’avvio del bando 2021 già quasi 3.000 domande
A meno di tre settimane dall’apertura del nuovo bando varato dalla Regione Emilia-Romagna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, per la concessione di un contributo fino ad un massimo di 191 euro all’anno e per tre anni ai cittadini che acquistano un’autovettura a basso impatto ambientale, dal 7 aprile, sono già 2.977 le domande inserite nell’apposita piattaforma web predisposta della Regione.
Sono quindi più che quintuplicate, rispetto al primo mese di prenotazione dello scorso anno, le richieste di contributo già inserite. Nel mese di maggio 2020, infatti, erano state 552 le domande inviate e 8.289, sul totale di 8.561 presentate nell’intero anno, quelle accolte alla fine dell’istruttoria.
Le prenotazioni on line per il bando 2021 resteranno aperte fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2021: pertanto se il trend del primo periodo dell’anno dovesse proseguire fino al prossimo dicembre, si assisterà molto probabilmente a un nuovo record di richieste.
Un ottimo risultato per una misura introdotta per la prima volta in Emilia-Romagna nel 2017 e che negli ultimi due anni ha visto più che raddoppiare le domande per ottenere il bonus regionale, passate dalle oltre 4.300 del 2019 a più di 8.500, appunto, nel 2020.
Il contributo regionale di 191 euro all’anno, pari al costo medio del bollo auto, e che può arrivare fino a un massimo di 573 euro nel triennio, è riservato a chi acquista, tra i modelli disponibili sul mercato, un’auto ibrida ad uso privato di prima immatricolazione con alimentazione benzina-elettrico, gasolio-elettrico, gpl-elettrico, metano-elettrico o benzina-idrogeno.
Il bonus è riservato ai cittadini residenti in Emilia-Romagna e sarà accreditato direttamente sui conti correnti dei proprietari dell’auto ibrida immatricolata nel 2021 che si saranno registrati sulla piattaforma web creata della Regione (http://mobilita.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi). Il contributo sarà erogato in tre tranche, una per ciascuno degli anni in questione: 2021, 2022 e 2023.
Per ottenere l’incentivo regionale i proprietari di auto ibride devono presentare domanda esclusivamente online, inserendo nella piattaforma informatica regionale i dati anagrafici, quelli dell’auto e le coordinate bancarie o postali sulle quali si desidera ricevere l’importo dovuto. Prima però bisogna accreditarsi tramite FedERa, la piattaforma per i servizi online della Regione, oppure Spid o con la Carta d’identità elettronica. Sarà sufficiente registrare i propri dati la prima volta e, per i tre anni successivi, la Regione provvederà automaticamente all’accredito del contributo in contro corrente. Il contributo è riservato alle persone fisiche e non è valido quindi per le auto in leasing, a km zero o autovetture aziendali intestate a ditte.

Fonte: Ferpress

Bari: il MIMS finanzia Monkey, il programma sulla smart city proposto dal Comune
Con un finanziamento di 3.799.600 euro il Comune di Bari, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, si è aggiudicato il bando indetto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili candidando il progetto MONKEY “MObility Network: KEY smart solutions”.
L’obiettivo del programma è realizzare una soluzione integrata che da un lato renderà più efficienti e operativi gli strumenti attualmente esistenti per la gestione della mobilità urbana, dall’altro stimolerà lo sviluppo di nuovi applicativi e soluzioni in ambito Smart City anche da parte di stakeholders privati a servizio dei cittadini.
In questi anni, infatti, il Comune di Bari ha avviato un percorso, “Bari Smart City”, finalizzato alla conversione della propria realtà urbana in processi “smart” attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei cittadini rendendo al contempo più sostenibile la città dal punto di vista energetico.
Alcuni di questi interventi, nati come sperimentazioni, hanno poi visto uno sviluppo e un’adozione sistematica su larghe aree del territorio urbano. A titolo d’esempio si possono citare i progetti MUVT – Smart mobility, che include il pagamento integrato del trasporto multimodale urbano, i servizi per il Turismo digitale Bari Guest Card, City Logistic, l’implementazione di sistemi di illuminazione e videosorveglianza in ottica smart grid e, non da ultimo, il processo di digitalizzazione di gran parte dei servizi comunali.
Ognuna di queste esperienze è strutturata in modo da raccogliere, elaborare e proporre dati e informazioni puntuali riguardanti uno specifico contesto urbano, con l’obiettivo di automatizzare, monitorare ed efficientare i processi che regolano alcuni sistemi e servizi e le dinamiche relazionali tra ente pubblico, stakeholders e cittadini, fornendo indicatori di risultato utili alla programmazione e pianificazione degli interventi successivi.
Il progetto MONKEY si suddivide in 4 obiettivi realizzativi (OR):
· Smart Traffic Management Unit, costituito da un’applicazione di monitoraggio e controllo del traffico urbano che, utilizzando dati diversi provenienti da vari sistemi territoriali (Polizia locale, varchi semaforici, telecamere di sicurezza, immagini satellitari, parcheggi, ecc.) siano in grado di offrire indicatori e cruscotti intelligenti sullo stato della mobilità e del traffico in tempo reale ed eventualmente intervenire direttamente sulla temporizzazione delle lanterne semaforiche al fine di decongestionare i blocchi.
· Realizzazione di una piattaforma middleware abilitante che consentirà, attraverso opportuni servizi e protocolli, la comunicazione efficace tra i diversi sistemi informativi urbani, territoriali e centrali, favorendo la raccolta e gestione intelligente dei dati, la loro pubblicazione e l’accesso controllato agli stakeholders pubblici e privati, promuovendo così la nascita di nuove soluzioni nell’ambito Smart City.
· Realizzazione di un sistema per la viabilità urbana intelligente basato su lanterne semaforiche smart dotate di sensori e controllabili da remoto. Sulla base dei rilievi di traffico proveniente da vari sistemi sensoriali territoriali (inclusi i semafori smart), sarà possibile controllare da remoto la gestione integrata dei semafori, con l’obiettivo di decongestionare puntualmente e in tempo reale le situazioni di traffico più pesanti, o costituire una sorta di corsie verdi virtuali, nei casi di emergenza.
· Infine, si prevede l’implementazione di un progetto di comunicazione rivolto agli operatori del territorio, al fine di favorire la rapida adozione e utilizzo dei sistemi realizzati da parte dei cittadini, e la nascita di nuove soluzioni integrate e innovative da parte degli soggetti privati.
Le soluzioni del progetto MONKEY potranno coinvolgere altri stakeholders pubblici del settore quali AMTAB (bus, tram, parcheggi comunali, car sharing, bike sharing), il servizio di trasporto pubblico metropolitano (Cotrap, FSE), trasporto ferroviario (Italo, Trenitalia, RFI, FSE), Polizia locale, Autorità Portuale, ADP (aeroporti e parcheggi), Autostrade per l’Italia (Traffico stradale privato) e ANAS (Traffico provato stradale) così da raccogliere dati per loro conto ed offrire servizi smart e personalizzati ai cittadini che ne faranno utilizzo.
“Si tratta di progetti complessi a cui il Comune di Bari sta lavorando da diversi anni con l’ambizione di diventare a tutti gli effetti una città intelligente, capace non solo di offrire servizi ma di offrire soluzioni rapide ed efficaci per far sì che i cittadini abbiano accesso a questi in maniera veloce e anche economica – spiega il vicesindaco e assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio .- La tecnologia per molti è ancora percepita come un ostacolo nel processo di accesso ad un servizio, invece in questi anni, a piccoli passi, abbiamo dimostrato che non è così, anzi, la tecnologia può avvicinare, migliorare e velocizzare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini così come può fornire alle amministrazioni pubbliche dati e informazioni che possono aiutare a migliorare l’offerta. In questi settori l’amministrazione comunale si sta rivelando un valido interlocutore di partner nazionali e internazionali dimostrando qualità nella progettazione e capacità di attrarre importanti risorse sul territorio”.

Fonte: Ferpress

Bike sharing: a Firenze un soggetto unico e il contributo economico dell’Amministrazione
A Firenze, mebro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, cambia il bike sharing. Dopo il primo bando che nel 2017 ha introdotto, prima città in Italia, le biciclette in condivisione a flusso libero, l’Amministrazione comunale ha deciso di rivedere i criteri sulla cui base sarà costruito l’avviso per la gara di evidenza pubblica che individuerà il prossimo gestore.
“Il nostro obiettivo è mettere in campo un servizio efficiente e complementare nel senso di integrativo al trasporto pubblico classico – sottolinea l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti – che migliori il sistema attuale anche grazie alle biciclette a pedalata assistita”. Per questo la giunta ha deciso di cambiare prospettiva affidando al bike-sharing il ruolo di servizio complementare al sistema di trasporto pubblico sia perché esso stesso un servizio pubblico sia perché si integra bene con il Tpl da un punto di vista funzionale consentendo lo spostamento dell’ultimo miglio. E al tempo stesso un sistema alternativo ai veicoli privati soprattutto in vista della realizzazione dello Scudo Verde. Un servizio pubblico, quindi, svolto con biciclette smart dietro corrispettivo economico.
“Perché il servizio sia efficiente è necessario che sia capillare, che l’intera città sia servita con una flotta che comprenda anche bici a pedalata assistita – spiega l’assessore – . I cittadini devono essere sicuri di poter trovare un mezzo comodamente anche nelle zone meno centrali. Al tempo stesso le tariffe devono essere tali da rendere appetibile l’utilizzo”. Ecco che quindi il gestore dovrà garantire un servizio di redistribuzione delle bici su tutta l’area operativa (estensione minima 15 chilometri quadrati ben calibrata rispetto alle caratteristiche del tessuto urbano) funzionale ai principali attrattori di mobilità e organizzato in modo da evitare accumuli localizzati di mezzi. Mentre sulle tariffe l’Amministrazione punta a una tariffazione che premi alcuni comportamenti virtuosi per esempio la sosta delle bici negli spazi riservati e chi usa i mezzi in sharing per tragitti brevi in modo da massimizzare il numero di spostamenti per biciclette al giorno.
Il nuovo bando conferma alcuni capisaldi del vecchio bike sharing a flusso libero come l’utilizzo dell’app su smartphone per prenotare, sbloccare/bloccare la bici e per pagare il noleggio. Inoltre per garantire la piena integrazione del bike-sharing nel sistema di mobilità cittadina il gestore dovrà aderire alla piattaforma IF.
Dal punto di vista amministrativo, il Comune affiderà in regime di esclusività il servizio a un concessionario individuato tramite gara di evidenza pubblica. La concessione sarà di 3 anni rinnovabili di ulteriori 3 anni. Al gestore andranno gli introiti e il corrispettivo erogato dall’Amministrazione, quantificato in 800.000 euro per tre anni, a compensazione dei costi iniziali di investimento e dei costi operativi di esercizio del bike-sharing tra cui quelli legati alla manutenzione e redistribuzione dei veicoli, agli investimenti in infrastrutture, alla relazione con l’utenza, all’integrazione con i servizi di mobilità del Comune.

Fonte: Ferpress

Firenze: 1.850.000 euro ai comuni per le ciclovie
La Città Metropolitana di Firenze ha presentato il piano di intervento per le risorse destinate alle ciclovie urbane.
Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 12 agosto 2020 sono state assegnati alla Città Metropolitana di Firenze 2.703.000 euro, riconoscendo un premio di 800.000 euro per aver adottato il Piano della mobilità sostenibile prima del 30 aprile 2020.
I fondi sono destinati alla progettazione e realizzazione di ciclostazioni e di interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina – ampliamento della rete ciclabile, realizzazione di corsie ciclabili – effettuati in coerenza con i Piani urbani della mobilità sostenibile e i Piani urbani della mobilità ciclistica al fine di far fronte all’incremento d’utilizzo conseguente alle misure anti COVID-19.
Ai Sindaci e gli Assessori alla mobilità dei Comuni della Città metropolitana è stato partecipato il decreto con l’invito a presentare proposte per l’utilizzo delle risorse assegnate al netto di quelle destinate dalla Città Metropolitana alla realizzazione di ciclostazioni a servizio di istituti scolastici superiori.
Hanno presentato proposte i Comuni di Borgo San Lorenzo, Calenzano, Castelfiorentino, Empoli, Marradi, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Reggello, Vicchio e Vinci, e sulla base dei costi preventivati di ciascun intervento, è stata concordata con detti Comuni l’assegnazione di risorse, per un totale di 1milione e 850mila euro.
I Comuni vengono individuati come soggetti attuatori e in quanto tali dovranno sottoscrivere con la Città metropolitana una convenzione assumendosi gli impegni richiesti dal MIT.
Le risorse rimanenti, pari 853.000 euro, saranno utilizzate dalla Città Metropolitana per la realizzazione di ciclostazioni, prioritariamente a servizio dell’utenza, scolastica e non, degli istituti di istruzione superiore di vari Comuni.
Le economie risultanti dalla realizzazione degli interventi di Città metropolitana e Comuni, saranno utilizzate fino ad esaurimento del budget complessivo assegnato di € 2.703.000 euro, anche per l’installazione sulle piste ciclabili oggetto degli interventi di totem “conta ciclisti”.
Il Ministero ha già provveduto al trasferimento di € 1.164.692,89. Alla firma della convenzione sarà erogato ai Comuni un acconto del contributo in proporzione alle risorse assegnate.

Fonte: Ferpress

Roma: incentivi alla mobilità sostenibile casa-scuola-lavoro
La Città metropolitana di Roma in accordo con Roma Capitale sperimenterà un programma finanziato con 5 milioni di euro, finalizzato ad incentivare iniziative strutturali di mobilità sostenibile per favorire gli spostamenti casa – scuola – lavoro -casa – con mezzi ecologici, per ridurre l’uso delle automobili e ridurre l’inquinamento.
“Vogliamo potenziare una rete di ciclabili e percorsi pedonali con lavori di messa in sicurezza attraverso una sinergia tra l’Ente metropolitano, Roma Capitale e Roma Servizi – dichiara la Sindaca Virginia Raggi. Faremo di più; vogliamo incentivare la cultura della mobilità sostenibile, attraverso l’uso di navette condivise tra aziende, nodi di scambio, lo smart working, coworking e telelavoro, oltre al Mobility pass, buoni mobilità e, per i più giovani, la formazione in materia di mobility management e sicurezza stradale. Vogliamo che il rispetto dell’ambiente diventi , oltre che una pratica, uno stile di vita.”
“Con questo progetto – dichiara il Vice Sindaco della C.M. Teresa Zotta – partiranno i lavori per il nodo di scambio di “Colle Mattia” che ci consentirà di decongestionare il traffico veicolare della zona. Sarà realizzato un parcheggio di fronte alla stazione ferroviaria per evitare il parcheggio selvaggio delle vetture che si recano alla stazione e che ostruiscono le vie di accesso e di fuga; un intervento similare si realizzerà nel Comune di Roviano. Ci sono anche interventi destinate alle scuole, per garantire la sicurezza”.

Fonte: Ferpress

Piemonte: oltre 1200 progetti per il Recovery Plan per un valore di 27 miliardi di euro
“Next Generation Piemonte” è il documento approvato durante una riunione straordinaria della Giunta regionale che contiene oltre 1200 progetti dal valore complessivo di 27 miliardi di euro, ovvero i contributi giunti dal territorio dei quali si chiede al Governo l’inserimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il cosiddetto Recovery Plan.
Nei prossimi giorni, inizierà il confronto con il Governo per definire quali di questi progetti potranno essere inclusi nell’atto finale che il Governo entro il mese di aprile invierà all’Unione Europea con le priorità italiane.
I progetti sono orientati verso le nuove tecnologie, l’ambiente e le infrastrutture: oltre 600 progetti riguardano questi ambiti. In particolare, ci sono:
– 672 progetti che riguardano la rivoluzione verde e la transizione ecologica
– 230 che racchiudono interventi su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
– 187 si riferiscono alle infrastrutture per la mobilità sostenibile.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 

Austria-Vienna
Carte intelligenti
Cechia-Plzeň
Parchimetri
Danimarca-Copenaghen
Sistemi di navigazione e posizionamento globale (GPS o equivalente)
Francia-Ivry-sur-Seine
Servizi di applicazione della regolamentazione in ambito di parcheggi
Francia-Lione
Carte intelligenti
Francia-Nantes
Installazione di mezzi di controllo del traffico
Germania-Berlino
Sistema di informazione passeggeri
Germania-Düsseldorf
Servizi di programmazione di software specifici per l’industria

Italia-Bari
Servizi di supporto vari ai trasporti aerei
Italia-Firenze
Servizi di trasporto pubblico terrestre
Italia-Pavia
Servizi di stampa
Italia-Ravenna
Lavori di installazione di sistemi di illuminazione e di segnalazione
Lituania-Vilnius
Cartelli indicatori a messaggio variabile
Norvegia-Bodø
Sistemi di controllo di accesso
Polonia-Katowice
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Slovenia-Celje
Sistema di videosorveglianza
Spagna-L’Hospitalet
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori

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In agenda



Next Generation Mobility
18 - 19 - 20 Maggio, 2021 - Torino e WEB EVENT
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Workshop Autonomous Vehicles, Social and Ethical Acceptance – Present and Future Scenarios
28 Maggio 2021 - WEB EVENT
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Responsabile editoriale: Olga Landolfi; in redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi.