It's Europe
 
N° 2
Febbraio 2022


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L'intervista di Morena Pivetti
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Progetto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
L'intervista di Morena Pivetti

 

Revisione della Direttiva UE sugli ITS, sostegno agli Enti locali, Ztl, logistica e MaaS4Italy, così la Presidente di TTS Italia, Rossella Panero individua le aree chiave dell’attività per il 2022.

Come sarà il 2022 per TTS Italia? Conoscendo l’associazione, di certo “busy”, per usare un termine caro agli inglesi. L’agenda è fitta di impegni, quelli consueti di comunicazione rivolti agli associati, dal sito alle newsletters, e quelli dettati dall’attualità, da ciò che si muove a Bruxelles, a Roma e nei territori, nella normativa e nel Next Generation EU declinato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Quali sono, dunque, le tematiche su cui si concentrerà TTS Italia? In questa chiacchierata la Presidente, Rossella Panero, mette in rilievo le priorità, la più importante delle quali è contemporaneamente la più recente, decisa proprio a gennaio di quest’anno.



Il nuovo anno porta con sé la revisione della Direttiva UE 40/2010 sugli ITS, gli Intelligent Transport Systems – spiega la Presidente –, che è la normativa di riferimento del nostro settore nonché la base di buona parte della nostra attività in questo decennio. Lo ha deciso la Presidenza di turno della Francia su input della Commissione europea: il testo draft portato alla discussione dei Paesi membri è stato pubblicato il 14 dicembre e va rivisto e approvato entro giugno, quando si concluderà la leadership francese. Il CCISS del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha la competenza per gli ITS, ha chiesto il commento di TTS Italia come parte integrante del documento da inviare a Bruxelles. Apriremo il confronto con i nostri associati per raccogliere le loro opinioni e abbiamo già in calendario un webinar per il 3 marzo.

Questo upgrading era necessario? Quale sarà l’impatto sul settore?
Visto che questa Direttiva è la capostipite della regolazione degli ITS, la sua revisione influenzerà e si diffonderà a tutte le altre norme, a partire dal decreto di recepimento italiano degli ITS del 1° marzo 2013 fino al Piano nazionale ITS del 2014. L’upgrading era dovuto, se ne parlava da tempo perché era diventata obsoleta: la tecnologia ha un ciclo di vita veloce, penso al 5G e alla guida autonoma e 12 anni sono un periodo lungo. Era un’esigenza sentita dai nostri stakeholder, sia dai provider di dispositivi e soluzioni che dalle istituzioni. La presa di coscienza della Commissione europea scaturisce però anche da ragioni più profonde, dai due macro-obiettivi del Next Generation EU: la digitalizzazione, i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale. Il mondo del trasporto, per sua natura, gioca un ruolo chiave in entrambe le transizioni, digitale e ambientale, da cui scaturirà anche lo sviluppo della tecnologia.

Se nella prima parte dell’anno la Direttiva occuperà molte delle energie di TTS Italia, diverse altre aree tematiche figurano nell’agenda 2022, a cominciare dal rafforzamento della Piattaforma degli Enti Locali. Come?
Vogliamo coinvolgere altre amministrazioni comunali e altre Regioni, oltre a quelle che hanno già aderito. In particolare, gli enti di piccola e media dimensione attivi nell’adozione e implementazione di sistemi di Smart Mobility: siamo pronti a informarli, a coinvolgerli e a supportarli. Vogliamo evitare che non siano in grado di cogliere tutte le opportunità progettuali offerte dal PNRR, dai PON e dai fondi per le aree metropolitane. Opportunità che oltre ad avere una ricaduta positiva sulla mobilità dei cittadini e sul territorio generano servizi e offrono occasioni di business alle imprese. Spesso i Comuni più piccoli scontano carenze di personale, professionalità inadeguate o obsolete, scarsa formazione dei giovani, anche perché le generazioni più mature talvolta non riescono a trasferire le competenze che hanno maturato.

Veniamo ai nuovi Gruppi di Lavoro che TTS Italia intende costituire quest’anno, oltre a quello esistente sull’enforcement delle tarature delle apparecchiature che accertano il superamento dei limiti di velocità.
La revisione della Direttiva ITS si riverbererà sull’ambiente, avrà un impatto green su cui apriremo una riflessione, analizzando le best pratices nazionali e internazionali. In vista della pubblicazione del decreto attuativo che abrogherà il DPR 250/99 che regola i sistemi di controllo delle ZTL, insedieremo un Gruppo di Lavoro ad hoc. Le norme attuali sono troppo rigide, costringono gli Enti Locali in una camicia di forza non più adeguata alle necessità odierne, penso in particolare al perimetro fisso, alle sanzioni, ai pagamenti. Ai Comuni serve maggiore flessibilità, la possibilità di adottare soluzioni ritagliate sul territorio e di cogliere le innovazioni tecnologiche come soluzioni davvero praticabili. Vogliamo dare il nostro contributo al nuovo decreto.

Il recente Protocollo siglato con Federdistribuzione e Freight Leaders Council apre a TTS Italia un nuovo, importante filone d’intervento sulla logistica. Cosa produrrà nel 2022?
Il Gruppo di Lavoro che insedieremo sarà impegnato sull’efficientamento della catena di distribuzione logistica e approfondirà aspetti della digitalizzazione come la blockchain, il tracciamento, l’interoperabilità delle piattaforme. L’obiettivo è di ottimizzare la catena logistica che è alla base della grande distribuzione, includendo anche il tema della gestione delle flotte di Tir e della loro digitalizzazione. Dobbiamo aumentare le ore di guida evitando file e ritardi nei piazzali. Un lavoro, questo sulla logistica, che inevitabilmente incrocerà il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, a cui potrà contribuire: il ministro Enrico Giovannini ha costituito a fine gennaio un’apposita Commissione, coordinata da Salvatore Rossi, che è stata incaricata di redigere il documento programmatico per l’individuazione delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità prioritari per lo sviluppo sostenibile del Paese, che verrà consegnato entro sei mesi dall’insediamento.

E nel campo del MaaS?
Rimarremo attivi anche sul Mobility as a Service: il Gruppo di Lavoro ormai in piedi da tempo continuerà a fornire, come fatto finora, input al tavolo partenariale promosso dal Ministero della Transizione Digitale e dal MIMS per lo sviluppo e l’implementazione del progetto Maas4Italy. Questo è il nostro piano di lavoro, pronti naturalmente a impegnarci su eventuali nuove progettualità che dovessero aprirsi nel corso dell’anno.

Chi è Rossella Panero. Rossella Panero, laureata in Fisica presso l’Università degli Studi di Torino, inizia la sua esperienza professionale nel settore automotive occupandosi di innovazione nei primi progetti di ricerca dedicati alle tecnologie telematiche applicate ai trasporti (poi Intelligent Transport Systems – ITS). Nel 2001 inizia la sua esperienza nel mondo delle partecipate pubbliche, dapprima come Responsabile R&S presso 5T, prima partecipata in Italia dedicata allo sviluppo e gestione degli ITS per gli Enti Locali, e poi come Chief Information Officer per il Gruppo Torinese Trasporti (GTT). Dal 2010 assume il ruolo di direttore di 5T Srl, consolidando le sue capacità manageriali e amministrative. Nel 2011 viene scelta, per la sua esperienza e competenza come Presidente di TTS Italia.

Istituzioni & Policy

Il Parlamento ha proseguito i lavori sulla Proposta di Regolamento del Parlamento europeo sull’intelligenza artificiale e sull’esame del Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, per il quale il Senato ha espresso parere favorevole ma con osservazioni. Alla Camera, le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio hanno approvato gli emendamenti al decreto-legge in materia di termini legislativi che rafforzano le misure di sostegno per diversi settori della mobilità. In particolare, a sostegno del trasporto pubblico locale la norma introdotta nel decreto prevede la proroga fino al 30 marzo 2022 del divieto di decurtazione delle risorse.
Molte le novità lato MIMS, a partire dal via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) all’anticipazione di oltre 4,7 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione per strade, ferrovie e infrastrutture idriche. Le risorse per l’80% vengono assegnate al Mezzogiorno.
Istituita inoltre una commissione di studio per migliorare l’accesso ai servizi di mobilità alle persone con disabilità, con particolare attenzione all’attuazione della piattaforma Cude (contrassegno unico disabili europeo) per l’accesso alle Zone a Traffico Limitato.
Pubblicato, infine, in Gazzetta Ufficiale, il decreto-legge n. 4/2022 per introdurre gli adeguamenti del Codice dei contratti al fine di tenere conto dell’aumento dei prezzi dei materiali e fornire 230 milioni per sostegni al trasporto e ai servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale.
Dal MiSE nuovi contributi a fondo perduto pari a 750 milioni di Euro a favore degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare coerenti con gli ambiti di interventi del “Green new deal italiano”.
Dal MITD, pubblicata con Decreto del 7 febbraio 2022, la graduatoria provvisoria dell’Avviso Pubblico del progetto MaaS4Italy per l’identificazione delle 3 città leader tra le 13 Città metropolitane individuate a seguito della pubblicazione della Manifestazione di interesse di ottobre 2021. Stante l’esito della graduatoria provvisoria, Milano, Napoli e Roma saranno le città capofila nella sperimentazione dei servizi di Mobility as a Service (MaaS).
Grazie al Decreto “Sperimentazione Italia”, è stata invece autorizzata appunto la sperimentazione di guida autonoma su strada pubblica di una flotta di navette per il trasporto passeggeri. L'autorizzazione è il risultato della collaborazione tra MITD, MiSE e MIMS e rientra nell’ambito del progetto europeo SHOW, finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon2020.
Dall’Europa, la Commissione europea ha adottato il nuovo programma di lavoro dell’European Innovation Council (EIC). Apre opportunità di finanziamento per un valore di oltre 1,7 miliardi di euro nel 2022 agli innovatori rivoluzionari per espandersi e creare nuovi mercati.
Proposto anche il “Chips for Europe”, una serie completa di misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la leadership tecnologica dell’UE nell’ambito delle tecnologie e delle applicazioni dei semiconduttori. La legge europea sui semiconduttori rafforzerà la competitività e la resilienza dell’Europa e contribuirà a realizzare le transizioni verde e digitale.
Infine, la Commissione europea ha esteso la disponibilità dei dati sul traffico in tempo reale in tutta l’Unione europea modificando le norme esistenti in questo dominio. Da gennaio 2025, gli operatori stradali hanno l’obbligo di rendere disponibili questi dati anche per le strade regionali e urbane.

Socio del mese

https://transportation.conduent.com/

Conduent Transportation è una delle tre divisioni di Conduent Inc, una multinazionale americana costituita nel 2017 con sede a Florham Park in New Jersey, e si focalizza sull’offerta di soluzioni automatizzate nell’ambito dei trasporti. Le soluzioni di Conduent Transportation spaziano dalla bigliettazione e gestione delle flotte, ai pagamenti dei pedaggi autostradali, alla gestione dei parcheggi e dei sistemi di pubblica sicurezza (videosorveglianza). Conduent Transportation è leader nel realizzare soluzioni tecnologiche all’avanguardia da più di 50 anni e opera in più di 20 Paesi. In Italia la divisione Transportation di Conduent è attiva attraverso la filiale italiana Conduent Business Solutions Italia S.p.A., con sede operativa a Vimodrone (Milano). Conduent Business Solutions Italia S.p.A. è presente sul mercato dal 1997 e offre soluzioni di bigliettazione e di gestione della flotta per le aziende di Trasporto Pubblico Locale. Ad oggi in Conduent Italia lavorano circa 100 dipendenti. Conduent Business Solutions Italia S.p.A. è uno dei player di riferimento della bigliettazione elettronica nel mercato italiano del Trasporto Pubblico Locale, con una marcata presenza in Lombardia ed in altre importanti regioni del Nord Italia. Attraverso il suo centro di eccellenza di Vimodrone, Conduent si occupa di ricerca e sviluppo di sistemi di pagamento digitali, soluzioni Account Based, apparati hardware, sistemi digitali di info mobilità e sistemi di Mobility as a Service (MaaS).


DUE DOMANDE A

Marco Moretti, Amministratore Delegato di Conduent Business Solutions Italia S.p.A.

Trattandosi di un sistema di pagamento sempre più utilizzato dalle aziende di TPL, quale ritiene che sia il ruolo dell’EMV nell’introduzione dell’Account Based Ticketing?
Crediamo che la progettazione della nuova mobilità passi per la centralità del cliente finale, al quale le aziende di trasporto pubblico devono offrire un’integrazione che tende ad essere completamente digitale. Il primo passo è la piena digitalizzazione del titolo di viaggio ed il suo contestuale pagamento con carte di credito o debito attraverso le soluzioni EMV. Il sistema EMV rende quindi possibile la totale digitalizzazione del titolo, del pagamento e dei processi di gestione, e può considerarsi l’inizio per la realizzazione di un sistema “Account Based” a tutti gli effetti, nel quale il passeggero utilizza uno strumento come una carta bancaria o un dispositivo mobile su cui è registrata una carta bancaria per permettere l’identificazione del viaggiatore in modo sicuro ed efficiente. L’Account Based Ticketing offre, quindi, la possibilità di implementazione di soluzioni “Customer Relationship Management” (CRM) per la gestione di più servizi, non esclusivamente focalizzati sul trasporto pubblico.

Può definire il ruolo di Conduent rispetto ai nuovi paradigmi della mobilità, e quindi rispetto al MaaS?

Le soluzioni di Mobility as a Service sono alla base della sfida che noi tutti dovremo affrontare per realizzare l’evoluzione dell’offerta dei servizi di mobilità, che diventerà sempre più integrata e digitale: si sovrapporranno comportamenti sociali diversi, processi aziendali nuovi, una gestione della mobilità innovativa ed in parte anche cambi di paradigma tecnologico. Ad oggi non esiste una ricetta unica, ma quello su cui stiamo lavorando è la definizione di una piattaforma “in Cloud” con tecnologie “Open” che consentano un’interazione pienamente digitale nell’offerta “door to door” ed intermodale. Il tutto pensato in ottica pienamente Account Based e con metodologie di pagamento che possano prevedere sia il modello “all you can eat” che il modello “pay as you go”. Ma questo non basta, perché, per arrivare al modello finale, ogni azienda di trasporto pubblico ha bisogno di sperimentare nuove concezioni e nuove tecnologie. In quest’ottica, noi siamo in grado di fornire delle soluzioni verticali, ma integrate in un quadro di insieme, che consentono di commercializzare servizi di mobilità digitale in un tempo ristretto. Inoltre, crediamo che sarà sempre più necessaria una piena integrazione dei sistemi MaaS con piattaforme CRM, e per questo abbiamo iniziato le prime integrazioni con alcune piattaforme che consentiranno alle aziende di trasporto nostre clienti di seguire i passeggeri in tutta la loro esperienza di mobilità.
Progetto del mese

Gallerie stradali: misurare l'interdistanza e la velocità fra veicoli

Secondo “la relazione concernente lo stato di attuazione degli interventi relativi all’adeguamento delle gallerie stradali della rete Transeuropea” presentata dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti emerge quanto segue:
• 406 sono le gallerie aperte che si trovano lungo la rete stradale Transeuropea (TERN) italiana.
• Le gallerie della rete TERN più lunghe di 500 m. dovevano adeguarsi ai livelli minimi di sicurezza entro il 30.4.2019 (decreto legislativo del 5 ottobre 2006 n. 264).
• Secondo i dati in possesso della Commissione Permanente per le gallerie solo il 18% risultano conformi.
> Di conseguenza è stata attivata la procedura d’infrazione per il mancato adeguamento dei livelli minimi di sicurezza delle gallerie italiane (Direttiva comunitaria 2004/54/CE), adeguamento che i gestori stimano avverrà fra il 2025‐2027.
Gli adeguamenti in oggetto all’interno delle gallerie si riferiscono a:
1) Scongiurare gli incendi
2) Scongiurare gli incidenti
Quali sono quindi le conseguenze?

La Commissione può sospendere o limitare l’esercizio di una galleria se i requisiti di sicurezza non sono rispettati. Queste misure “di non conformità” comporterebbero gravissime ripercussioni sul sistema trasportistico nazionale.
Non resta pertanto che adeguarsi a tali norme e per mantenere aperte le gallerie al traffico bisogna adottare le misure di limitazione dell’esercizio (articolo 4, comma 10, del D.lgs 264/2006).
Le misure temporanee di limitazione di esercizio sono varie, ma qui ne analizzeremo solo una relativa alle gallerie monodirezionali a due corsie che prevede il:
> Distanziamento minimo obbligatorio tra i veicoli non inferiore a 100 m. Inoltre, va predisposto il controllo delle citate misure di limitazione della circolazione con sistemi dedicati caratterizzati da una già comprovata efficacia.
Ed è qui che COMARK viene in vostro aiuto con un comprovato sistema installato presso un Traforo italiano in cui la tecnologia dei sensori laser abbinata a quella dei sensori radar sono in grado di rilevare l’interdistanza fra i veicoli e la velocità degli stessi. Qualora il distanziamento non venisse rispettato, un'apposita segnaletica ne darà comunicazione.
Il sistema è anche in grado di fornirvi altre importanti informazioni come l’ora del transito e la lunghezza del veicolo
Il team di COMARK è a disposizione dei gestori di gallerie per analizzare le proprie necessità e fornire una appropriata soluzione. Vi invitiamo a scrivere a marketing@comarkud.it oppure a contattarci al +39 0432 882105.

Dai nostri associati

Almaviva, Fincantieri e Leonardo: insieme per infrastrutture sicure
Fincantieri, attraverso la propria controllata NexTech, Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, e Leonardo, hanno firmato un accordo di collaborazione per proporre soluzioni digitali, integrate e innovative, applicate al monitoraggio statico e dinamico e alla sicurezza delle infrastrutture critiche di trasporto del Paese.
L’intesa verterà, in particolare, sullo “Structural Health Monitoring” e “Road Asset Management” delle strutture a supporto della mobilità stradale, con l’applicazione di sistemi per il controllo statico e dinamico di strutture e impianti, e sulla “Smart Road”, che consente la comunicazione e l’interconnessione tra i veicoli, ovvero lo sviluppo di soluzioni e servizi finalizzati all’incremento della sicurezza dei viaggi, attraverso la guida assistita e, a tendere, la guida autonoma.
Le soluzioni frutto della collaborazione, rivolte a tutti gli attori del settore stradale e autostradale, tra cui i gestori delle infrastrutture e le Authority, nonché ai soggetti pubblici deputati alla programmazione e al controllo, intendono mettere a disposizione del Sistema-Paese una capacità di esecuzione reale e concreta per l’ammodernamento delle reti di mobilità.
Le parti definiranno una strategia commerciale congiunta e coopereranno per garantire la sicurezza degli asset strategici del Paese al fine di promuovere e accrescere il made in Italy in un contesto altamente competitivo oggi dominato da player esteri.
Per Leonardo l’accordo si integra con quello stipulato nel luglio 2021 per aderire alla rete di imprese denominata “Mille Infrastrutture”, costituita da aziende ed enti italiani del settore caratterizzati da alta e specialistica competenza.
L’intesa, che estende il perimetro di attività dell’accordo firmato tra Almaviva e Fincantieri nel 2021, potrà essere oggetto di successivi specifici accordi che le parti definiranno nel rispetto della normativa applicabile ivi inclusa quella in materia di operazioni tra parti correlate.

Fonte: Almaviva

CIRCLE: in Egitto con il progetto FENIX per consolidare il Corridoio Logistico tra Genova e Alessandria d’Egitto
CIRCLE Group, specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni innovative per la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale guidato da Circle S.p.A., socio ordinario di TTS Italia, ha preso parte alla missione in Egitto finalizzata al consolidamento dei risultati del pilota, realizzato nell’ambito del progetto europeo FENIX di cui anche TTS Italia è partner, del Corridoio Logistico internazionale tra i porti di Genova e Alessandria d’Egitto.
Obiettivo della missione quello di avviare la fase 2 del progetto per la realizzazione di un’ulteriore digitalizzazione, a valenza anche doganale, con il coinvolgimento diretto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana e delle Dogane egiziane.
“Siamo impegnati per raggiungere una piena armonizzazione dei flussi documentali tra tutti gli attori portuali e logistici coinvolti nel corridoio logistico in primis fra Genova e Alessandria d’Egitto mettendo a disposizione anche gli strumenti evoluti “federativi” di digitalizzazione implementati da Circle Group nel progetto europeo e nel pilota IFSTL” ha dichiarato il Presidente & CEO di Circle Luca Abatello.
Un ulteriore passo avanti, questo, nella prospettiva strategica della roadmap 2024 “Connect 4 Agile Growth” e nell’ottica di supportare l’insieme dei fruitori della catena logistica a disporre di una Supply Chain sempre più fruibile, smart green, federativa e che utilizzi sempre più componenti intermodali in grado di ridurre costi, inquinamento e consumo di energia.

Fonte: Circle

Geotab aderisce all’iniziativa per la sicurezza stradale SRTI: analisi dei dati per ridurre gli incidenti su strada
Geotab, leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, prende parte all’iniziativa di informazione sul traffico promossa da Data for Road Safety per migliorare il comportamento dei conducenti e aprire la via a un futuro senza vittime della strada.
Data for Road Safety ha creato l’ecosistema Safety Related Traffic Information (SRTI), che fornisce informazioni sul traffico in ambito sicurezza per sensibilizzare i conducenti sulle condizioni di guida pericolose. Grazie a un sistema aperto e trasparente, le informazioni possono essere condivise e sfruttate dai soggetti che fanno parte dell’ecosistema, come costruttori di veicoli, fornitori di servizi e autorità stradali.
I membri di Data for Road Safety ritengono che, indipendentemente dal marchio automobilistico o dall’applicazione di navigazione utilizzata, le informazioni sulla sicurezza stradale possano aiutare soggetti pubblici e privati a prendere decisioni più consapevoli, salvando potenzialmente molte vite.
Christoph Ludewig, Vice President, Europe OEM di Geotab, dichiara: “Anche una sola morte sulla strada è troppo. Siamo convinti che la tecnologia e gli insight derivati dai dati siano fondamentali per ridurre – e persino eliminare – i tassi di mortalità di conducenti, passeggeri e pedoni già nei prossimi anni. La nostra esperienza nell’analisi dei dati può portare un valore reale al lavoro svolto dal gruppo SRTI. Disponiamo di una delle funzionalità più complete al mondo in termini di data analytics in tempo reale su prestazioni dei veicoli, stili di guida, modelli di traffico e fattori ambientali rilevanti. Entrare a far parte di SRTI ci darà la possibilità di condividere conoscenze e insight con partner di valore del settore automobilistico e con la comunità stradale, con l’obiettivo di mantenere le strade il più sicure possibile per tutti”.
La sicurezza stradale è una parte essenziale della soluzione di telematica basata sull’analisi dei dati di Geotab. Con dispositivi installati su oltre 2,5 milioni di veicoli a livello globale, Geotab elabora più di 40 miliardi di data point ogni giorno. Tale competenza ed esperienza nell’ambito dei dati potrà essere messa a frutto a beneficio dell’ecosistema SRTI.
Joost Vantomme, presidente di DFRS e CEO di ERTICO ITS Europe, afferma: “Ci stiamo impegnando per costruire un futuro senza vittime della strada in Europa. I dati sono essenziali per il nostro processo di analisi della sicurezza stradale, nonché una risorsa chiave per DFRS. Accogliamo con piacere la vasta esperienza e il know-how di Geotab nel campo dell’analisi dei dati. Poter annoverare Geotab tra i membri di DFRS sarà fondamentale per capire come rendere le strade più sicure e più accessibili per tutti coloro che le utilizzano”.
Per ulteriori informazioni: www.dataforroadsafety.eu

Fonte: Geotab

Geotab: in Italia consegne in crescita per 9 aziende su 10, da ottimizzare grazie alla telematica. I risultati della ricerca
Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, presenta i risultati di una ricerca condotta sulle realtà che operano nel settore dell’e-commerce e della logistica in Italia, da cui emerge che nel Belpaese 9 aziende su 10 (93%) hanno rilevato un incremento delle consegne durante la pandemia, con livelli di crescita che hanno raggiunto il 60%. L’indagine ha evidenziato la sempre maggiore importanza dell’ultimo miglio, mostrando che la telematica può essere fondamentale per migliorare le performance delle flotte e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.
La diffusione del COVID-19, infatti, ha portato allo sviluppo di abitudini di consumo all’insegna di digitalizzazione e nuove tecnologie, tra cui il ricorso sempre più frequente all’e-commerce: tuttavia, se per acquistare online basta un click, la catena che abilita il processo di consegna a domicilio è molto più complessa.
Con utenti finali sempre più esigenti in termini di qualità e personalizzazione del servizio, le aziende devono affrontare sfide logistiche importanti per rispondere da un lato all’aumento dei volumi di consegna, dall’altro alla richiesta di una distribuzione capillare e dislocata sul territorio. Nonostante le complessità, però, si tratta di un’opportunità di crescita imperdibile, come conferma il trend affermatosi in Italia negli ultimi due anni.
Quasi tutti gli intervistati (95%) sono concordi nell’affermare che l’incremento dell’e-commerce conseguente alla diffusione del COVID-19 ha avuto un generale impatto positivo per la propria azienda: in particolare, quasi 6 su 10 (57%) stimano di aver ottenuto un aumento delle consegne tra il 20% e il 40%, mentre più di un terzo (35%) lo attesta addirittura tra il 40% e il 60%.
Guardando poi allo scenario nazionale nel suo complesso, 1 azienda su 3 (34%) ritiene che l’e-commerce sia destinato a crescere ancora indistintamente in tutte le categorie merceologiche, ma c’è anche chi si aspetta che saranno i settori dell’abbigliamento (38%) e del food (23%) a guidare le performance nell’immediato futuro. Sono proprio queste ultime categorie a essere percepite come le più profittevoli (food al 40% e abbigliamento al 36%), complice anche l’elevato numero di servizi e app per il delivery o la vendita online, seguiti dall’elettronica di consumo (28%) e dai prodotti per la cura della persona (11%).
Nonostante 4 aziende su 10 indichino le variazioni nei volumi di vendita come la principale conseguenza delle nuove abitudini di consumo, non sono da sottovalutare gli effetti anche in termini di diverse tempistiche e distribuzione degli ordini (18%) e, in ultima analisi, di fatturato (15%).
Le nuove dinamiche si riflettono innanzitutto sull’organizzazione logistica, non solo perché è diventato necessario raggiungere destinazioni più lontane (come segnalato dal 21% degli intervistati), ma soprattutto perché le consegne si stanno rivelando mano a mano più frammentate e distribuite sul territorio (70%). Inoltre, i consumatori si stanno dimostrando sempre più esigenti, tanto che sono sempre più comuni richieste specifiche in termini di orari, puntualità o consegna al piano.
L’evolversi della richiesta degli utenti finali richiede un rinnovamento nell’approccio alla gestione dell’ultimo miglio, da realizzarsi all’insegna della Trasformazione Digitale. Standard sempre più stringenti, infatti, possono essere soddisfatti solo grazie a sistemi di consegne all’avanguardia, in grado di sfruttare le moderne tecnologie per raggiungere la massima efficienza. Si tratta, tuttavia, di un percorso basato su una presa di coscienza progressiva da parte delle aziende: infatti, se la digitalizzazione dei processi e l’accelerazione delle tempistiche sono ormai diventate prioritarie rispettivamente per il 58% e il 43% degli intervistati, il grado di implementazione di soluzioni specifiche, tra cui la telematica, può ancora migliorare.
L’82% del campione riconosce che i software per la gestione della flotta sono utili ad aumentare l’efficienza del last mile delivery, sfruttando le tecnologie di data analytics e machine learning soprattutto per quanto riguarda l’ottimizzazione dei tempi (22%) e dei tragitti (13%), oltre alla possibilità di tenere sotto controllo la flotta (18%).
Nonostante questo, in Italia solo 2 aziende su 3 (66%) dispongono di una soluzione di telematica per il fleet management. Se viene apprezzata la generale capacità di migliorare le prestazioni della flotta, più nello specifico sono stati riscontrati vantaggi concreti in termini di localizzazione dei mezzi sul territorio per scopi antifurto (43%), logistico-operativi (29%) e per l’efficientamento dei tragitti di consegna (31%). Restano ancora da esplorare appieno le potenzialità offerte da funzionalità come il controllo dello stato di salute dei mezzi (apprezzato dal 19% degli intervistati), l’assistenza al conducente in caso di incidente (14%) e il monitoraggio dello stile di guida (13%).
In particolare, in ottica di ultimo miglio, avere a disposizione sistemi di tracciamento si rivela fondamentale in tutte le sue sfaccettature: dal tracking live del mezzo alla possibilità di interagire direttamente con il conducente (entrambi richiesti dal 91% degli intervistati), fino ai servizi di firma digitale (89%) e alle notifiche push sullo stato della consegna (84%).
“In un contesto di business variegato come quello italiano, le flotte delle aziende che si occupano di consegne in ambito e-commerce hanno una dimensione media contenuta, pari a 18 veicoli. Questo, però, non deve limitare l’adozione di soluzioni di telematica: in un mondo sempre più dominato dalle Smart City, infatti, poter sfruttare appieno il potenziale dei dati è la chiave vincente per un utilizzo davvero intelligente dei mezzi. È quanto accade, per esempio, con la nostra soluzione Geotab Truck, che offre a ogni tipologia di flotta nel mercato degli autotrasporti e dei veicoli pesanti l’accesso a insight unici, per monitorare e ottimizzare il processo di consegna, aumentando inoltre la sicurezza”, spiega Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Leasing and Renting European Director di Geotab. “La nostra ricerca ha inoltre evidenziato un atteggiamento ottimista, con 8 aziende su 10 che nutrono fiducia verso una generale ripresa per il futuro: è questo il momento di investire nell’innovazione, per non perdere competitività e trarre il meglio da tutte le opportunità offerte anche dal modello dell’e-commerce”.

Fonte: Geotab

Leasys sceglie Targa Telematics per innovare la sua soluzione di corporate car sharing
Si chiama I-Share, la soluzione di corporate car sharing lanciata da Leasys con il supporto e la tecnologia di Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia.
La tech company italiana, specializzata nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo della telematica, smart mobility e piattaforme IoT, ha infatti messo a disposizione di Leasys la sua consolidata esperienza fornendo le tecnologie necessarie per realizzare una soluzione digitale completamente customizzata, che consente di ottimizzare la gestione e il monitoraggio dei veicoli condivisi in capo alle flotte dei clienti.
In particolare, il servizio I – Share è dotato delle tecnologie key less di Targa Telematics di ultima generazione, di un’app mobile user friendly dedicata ai driver e di un nuovo sito a disposizione dei fleet manager, in modo che possano gestire più facilmente la flotta di veicoli in sharing.
Una delle novità del servizio offerto da Leasys ai propri clienti è la semplificazione della gestione amministrativa della flotta, che grazie alla tecnologia “key less” permette ai driver di prenotare, ritirare e riconsegnare il veicolo in completa autonomia direttamente dall’applicazione. Il lavoro dei fleet manager viene agevolato anche attraverso le funzionalità della dashboard presente sul sito dedicato, tramite cui è possibile configurare la flotta in condivisione e le utenze dei driver, oltre che monitorare lo stato dei veicoli.
“L’utilizzo condiviso dell’auto aziendale è un trend in costante crescita, sostenuto da motivi legati al contenimento dei costi, ma anche da una maggiore consapevolezza da parte di tutti di dover dare il proprio contributo a una mobilità più sostenibile” ha dichiarato Massimiliano Balbo di Vinadio – VP Sales LA di Targa Telematics. “Siamo al fianco dei nostri clienti nello sviluppo di applicativi sempre più evoluti per monitorare lo stato dei veicoli, migliorarne l’efficienza in termini di Total Cost of Ownership e ridurre le emissioni di CO2. Con la nostra piattaforma digitale, specifica per il settore automotive e la smart mobility, possiamo supportarli nell’implementare e ampliare l’offerta di nuovi prodotti di mobilità in tempi estremamente ridotti”.
La soluzione I-Share e le competenze di Targa Telematics trovano applicazione anche nella gestione dei veicoli elettrici e ibridi, al passo con le aziende che vogliono provare e adottare una flotta con modelli di vettura sostenibili e privi di limitazioni di accesso nei centri urbani, in un’ottica sempre più green e di compliancy con le politiche di ESG necessarie nelle attuali gestioni aziendali.

Fonte: Targa Telematics

MaaS: il biglietto smart unico integrato a Venezia e Verona
Il MaaS (Mobility as a Service) arriva a Venezia e Verona, socio ordinario di TTS Italia. È stato infatti presentato il nuovo biglietto unico integrato, completamente smart (cioè digitale e utilizzabile con carta di credito), dalla durata di 24 ore, per usufruire – liberamente e senza ulteriori complicazioni – del servizio di trasporto pubblico a Venezia, Mestre e Verona, utilizzando sia i bus del trasporto pubblico che i vaporetti, sia i treni del trasporto regionale lungo l’asse ferroviario che unisce la laguna alla città scaligera. E anche con la possibilità di utilizzare il bike sharing, anche oltre le 24 ore.
Per ora, è prevista una sperimentazione di sei mesi, che serviranno più che altro a verificare l’ottimale funzionamento del nuovo servizio e mettere a punto i vari elementi di un’architettura complessa e che ha visto la partecipazione dei vari attori interessati, con un ruolo preminente di AVM (l’azienda di trasporti di Venezia) che ha messo a disposizione soprattutto le sue strutture contabili per dare avvio alla fase di start up. L’intenzione è di estendere il progetto oltre l’area di Verona e Venezia. Il biglietto unico integrato consentirà un risparmio medio che va dal 20 al 36% nell’utilizzo integrato dei vari mezzi di trasporto rispetto alla somma dei costi singoli che il cliente avrebbe dovuto sostenere acquistando i singoli biglietti ai vari sportelli, senza contare la comodità e le perdite di tempo.
Nel progetto è coinvolta anche OpenMove, socio ordinario di TTS Italia, in qualità di fornitore tecnico.

Fonte: Ferpress

Mobilità: pubblicato il Rapporto 2021 su trasporto pubblico e privato di RSM
È stato pubblicato il Rapporto Mobilità 2021 realizzato, per il terzo anno consecutivo, da Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia.
Anche in questa edizione lo studio fotografa con parametri oggettivi il quadro cittadino del trasporto pubblico e privato. Ma non solo. Molti, come al solito, gli elementi interessanti e gli spunti di riflessione. A cominciare dall’analisi demografica fino allo studio sul diverso modo di utilizzare i mezzi di spostamento in relazione all’evolversi della pandemia, come riportato nelle indagini stagionali svolte da RSM nel corso del 2021.
La popolazione tende a invecchiare rispetto al 2019 un po’ in tutti i Municipi. In città l’indice di vecchiaia è di 33 punti superiore rispetto a quello della cintura metropolitana. Il Municipio più popolato è il VII (con circa 300mila abitanti, all’incirca la popolazione di Catania), quello più densamente abitato è il V. Sul versante Mobilità, a Roma sono immatricolate 1,75 milioni di autovetture e circa 387mila motocicli. Tra gli 8 grandi Comuni italiani Roma è al primo posto nella classifica del tasso di motorizzazione, con 629 vetture ogni 1000 abitanti, e al terz’ultimo posto per quello dei motocicli (139 ogni 1000 abitanti). Si rinnova gradualmente il parco veicoli: le auto Euro 6 rappresentano il 28,6%. 20.000 sono le auto elettriche registrate sul sito di RSM con un’impennata rilevante nell’ultimo anno.
L’offerta complessiva di trasporto pubblico raggiunge i 300mila posti per 362 linee di servizio e 8.400 km di sviluppo. L’età media dei veicoli si è ridotta passando dai 10,1 anni del 2019 ai 9,1 del 2020. Il 29,2% sono elettrici, a metano o ibridi.
L’estensione della rete metropolitana (linee A,B/B1 e C) è circa di 60km.
Sul versante delle piste ciclabili, tra il 2018 e il 2021 sono stati realizzati 75 km di nuovi tracciati che si aggiungono ai 242 già esistenti nel 2016 portando il totale a 317 km.
Roma è dotata di un servizio di car sharing con 2370 veicoli (il 26% a trazione elettrica). In città sono presenti 4 operatori, 3 privati, (Roma Servizi per la Mobilità, che gestisce il servizio per conto di Roma Capitale, dispone di una flotta di 181 unità con 156 postazioni distribuite su 13 Municipi). In città ci sono anche altre forme di sharing mobility: bike, scooter e monopattini gestiti da 11 operatori con circa 950mila iscritti e una flotta di poco più di 22.700 veicoli (dei quali 14mila monopattini).
“Il Rapporto – spiega Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità- non è solo una fredda presentazione di numeri. Esso permette al cittadino di avere una sintesi completa dei dati e, al tempo stesso, offre all’amministrazione uno strumento di verifica sugli effetti delle politiche adottate. Certe azioni non si riescono ad apprezzare di anno in anno, ma continuare a realizzare questo documento consentirà di creare una serie storica e analizzare nel tempo gli effetti delle politiche messe in atto da Roma Capitale. Ogni volta che osservo i dati romani sulle lunghezze degli spostamenti con mezzo privato a motore, credo che la città delle brevi distanze sia alla nostra portata. Anche grazie alle infrastrutture leggere e sul trasporto pubblico locale che arriveranno con l’approvazione del PUMS”.
Il Rapporto completo è consultabile su romamobilita.it

Fonte: Roma Servizi per la Mobilità

Moova Academy – Nasce il programma di formazione Almaviva per la mobilità sostenibile
Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, lancia Moova Academy_ A Talent Revolution, un programma di formazione rivolto a giovani laureati e laureandi appassionati di trasporto. Studenti di ingegneria, informatica ma anche di economia, fisica, matematica e altre discipline scientifiche avranno l’opportunità di entrare in una grande azienda e di sviluppare competenze e apprendere trend di innovazione tecnologica applicate al settore della mobilità integrata e a temi attuali come le città del futuro, il trasporto green e la sicurezza dei terminal hubs.
La prima edizione del programma parte a fine marzo 2022 con l’inserimento della prima classe di talenti assunti in azienda con un contratto di apprendistato. I posti disponibili sono 15. Le candidature, corredate da curriculum vitae e recapiti personali, vanno inviate entro il 21 marzo all’indirizzo mail moovacademy@almaviva.it.
Tra gli ammessi alla selezione ci sarà spazio anche per un numero massimo di 3 tesisti che conseguiranno la laurea magistrale entro 6 mesi. Saranno accolti come stagisti in azienda per realizzare la propria tesi di laurea. In seguito potranno partecipare al programma formativo nella successiva classe di apprendisti, il cui avvio è previsto a settembre 2022.
L’intero programma è caratterizzato da un continuous learning che, per il primo anno, prevede 60 giornate di formazione. Dopo il mese dedicato all’inserimento in azienda e all’acquisizione delle competenze di base, il percorso procede con un giorno a settimana per la formazione in modalità peer to peer e attraverso la fruizione di corsi sulle più diffuse piattaforme di formazione on demand, sempre con il supporto del Team di Peer Education. Ulteriore importante strumento di apprendimento è l’e-learning dedicato a MOOVA, la piattaforma integrata realizzata da Almaviva per la gestione della mobilità del futuro.
Ogni mese viene valutato il livello di apprendimento con verifiche e premialità in ottica di gamification, mentre al 9° e al 12° mese sono previsti gli esami di certificazione della Moova Academy.
Per maggiori informazioni scrivere a moovacademy@almaviva.it.
Vai alla sezione Moova Academy sul sito Almaviva: MOOVA Academy | AlmavivA

Fonte: Almaviva

PTV Innovation Day 2022: Call for Papers
Hai un progetto di mobilità innovativo realizzato con i prodotti PTV, socio ordinario di TTS Italia? Vorresti presentarlo di fronte a una platea di esperti del settore?
Sono aperte le candidature per partecipare come speaker al PTV Innovation Day 2022!
Cosa inviare?
Nome e cognome dellə speaker
Breve abstract (max 1500 caratteri) e titolo dell’intervento (anche provvisorio)
Dove?
alla mail info.it@ptvgroup.com
Entro quando?
Venerdì 4 Marzo
L’evento si terrà presso la sede di PTV SISTeMA a Roma e sarà possibile realizzare le presentazioni in sede o in collegamento video da remoto, a seconda delle disponibilità e delle norme di sicurezza vigenti.

Fonte: PTV

Targa Telematics cresce ancora in Europa: aperta la sede in Spagna
Targa Telematics – tech company italiana che sviluppa soluzioni nel campo della telematica, della smart mobility e dell’IoT, e socio fondatore di TTS Italia – continua a crescere e a espandersi sui mercati esteri, con l’apertura di una nuova sede in Spagna, nel centro di Madrid.
L’ingresso nel mercato iberico arriva un anno dopo l’apertura degli uffici in Portogallo.
Si tratta di un’operazione che permette di consolidare il percorso di internazionalizzazione e di dare seguito al progetto di esportazione di tecnologie, servizi, e proposizioni di valore della società italiana, che vanta sedi dirette anche in Francia e nel Regno Unito, e che già sta operando globalmente in paesi come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e sui mercati asiatici.
La Spagna si posiziona al secondo posto dopo la Germania come secondo produttore del settore automobilistico in Europa, un’industria che rappresenta l’11% del PIL nazionale*. La presenza diretta sul territorio permetterà a Targa Telematics – protagonista di un percorso di crescita significativa nel corso degli ultimi anni – di ampliare il bacino di utenza delle proprie soluzioni innovative per la gestione delle flotte e del car-sharing – sviluppate nell’hub di Ricerca & Sviluppo di Treviso – e di recitare un ruolo da protagonista nella mobilità del futuro anche nella penisola iberica.
“La presenza in Spagna rappresenta un ulteriore passo verso gli obiettivi di crescita e posizionamento, che dovranno portarci nel prossimo quinquennio a diventare un’azienda globale e a consolidare il nostro ruolo di protagonista del settore, quale attore abilitante delle trasformazioni che già oggi iniziamo a vedere in ambito mobilità”, ha commentato Nicola De Mattia, CEO di Targa Telematics. “Siamo totalmente focalizzati nel supportare e aiutare i nostri clienti – siano essi gestori di grandi flotte, noleggiatori, car maker, compagnie assicurative o mobility player – nella loro trasformazione e transizione verso il digitale, verso la mobilità connessa, elettrica e condivisa, e verso tutte le nuove forme di mobilità: essere anche logisticamente più vicini a loro è un ulteriore e importante punto di passaggio per rendere le collaborazioni ancora più proficue e incrementare il valore creato”.

Fonte: Targa Telematics

Le nostre attività

A Torino le navette a guida autonoma: via alle sperimentazioni su strada. Anche TTS Italia nel progetto.
Nella zona ospedaliera di Torino, tra la Città della Salute e della Scienza, i cittadini – previa prenotazione via app – potranno presto salire a bordo di una delle due navette in grado di muoversi completamente da sole. Nessun volante, nessun guidatore. I primi veicoli a guida autonoma che sbarcano sulle strade italiane.
Arriva la prima autorizzazione per i test su strada di veicoli a guida autonoma. E arriva grazie al progetto «Sperimentazione Italia» del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale che consente a startup, imprese e università di poter avviare le sperimentazioni in un periodo di tempo limitato grazie alla deroga temporanea alle norme vigenti. E anche grazie al progetto europeo SHOW, che vede coinvolta anche TTS Italia, responsabile dei rapporti istituzionali con i Ministeri di competenza proprio per la sperimentazione.
Leggi l’articolo completo qui.
Leggi il comunicato stampa ministeriale qui.

Fonte: Il Corriere – Tecnologia

Il futuro della sosta è nella digitalizzazione: il nostro nuovo articolo su “Strade & Autostrade”
Non se ne parla spesso, se non tra gli addetti ai lavori. Non è all’attenzione dei decisori istituzionali nazionali e nemmeno nel cono di luce proiettato dai Media quando scrivono o parlano di mobilità.
Eppure, come ben sanno gli automobilisti delle grandi aree metropolitane o anche delle medie città alla ricerca di un parcheggio, la sosta è uno dei rompicapi che, con maggiore frequenza, affliggono la vita quotidiana di milioni di Italiani. Spesso, un rebus pure per le Amministrazioni Locali alle prese con la programmazione del territorio, con la redazione dei Pums, i Piani urbani della mobilità sostenibile.
Ancora di più oggi con la diffusione della sharing mobility, dell’auto e dello scooter condivisi e con il boom delle biciclette e dei monopattini innescato dal tempo della pandemia, dominato dal timore di utilizzare i mezzi di trasporto di massa, l’autobus, il treno. Auto, scooter, biciclette e monopattini si contendono lo spazio pubblico – quel che si potrebbe definire “la complessità del bordo marciapiede” – dove devono convivere insieme ai furgoni per la consegna delle merci e sempre più alle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.
Leggi il nostro nuovo articolo su “Strade & Autostrade”, clicca qui.

Fonte: EDI-CEM Srl – Rivista “Strade & Autostrade”.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Bologna: 32 km di nuove ciclabili, pronto il piano 2022
Pronti nuovi fondi per la mobilità ciclistica a Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. Lo comunica il comune in una nota in cui annuncia i dati dei cantieri previsti per il 2022, in partenza in questi giorni: 32 chilometri di nuove ciclabili e 10 chilometri di riqualificazioni di ciclabili esistenti, coperti da un investimento di oltre 5,8 milioni di euro.
“Abbiamo messo in campo un investimento senza precedenti – dice Valentina Orioli, assessora alla Nuova mobilità, infrastrutture – . Negli anni passati infatti la media era di 1,5 milioni di euro di cantieri per nuove ciclabili rispetto ai quasi 6 milioni di quest’anno. Questo ci permette di ampliare la rete ciclabile urbana di Bologna e quindi di contribuire all’estensione della Bicipolitana bolognese e di offrire una possibilità concreta ai ciclisti urbani abituali ma anche un invito ad usare la bicicletta per spostarsi a Bologna”.
Il primo cantiere, é stato avviato lunedì 7 febbraio e in questa prima parte dell’anno verranno realizzati 17 km di nuove ciclabili per 2 milioni di euro. Nella seconda parte del 2022 prenderanno invece il via cantieri per ulteriori 12,7 km di nuove ciclabili e 9,5 km di riqualificazioni per un totale di 3,8 milioni di euro, con fondi React Eu.
Alla fine di questo “pacchetto” di cantieri 2022 la rete ciclabile di Bologna passerà dunque dagli attuali 212 km a 244 km. Sono inoltre in via di definizione una serie di altri interventi per 4 milioni di euro e 24 km di nuove ciclabili di cui 3,5 milioni per collegamenti nodi ferroviari e metropolitani con Poli Università e 500mila euro di fondi React Eu.

Fonte: Eco dalle Città

European Mobility Week: Firenze tra le 12 città finaliste
La Commissione Europea ha annunciato i finalisti dei premi della Settimana della mobilità 2021. Amadora (Portogallo), Kassel (Germania) e Lüleburgaz (Turchia) si contendono il premio per i comuni più grandi (oltre 100.000 abitanti), mentre Alimos, Miajadas e Valongo sono le finaliste della categoria dei comuni più piccoli. I premi vanno a riconoscimento di importanti iniziative volte a rendere le città più verdi e più sicure.
I finalisti della categoria relativa alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile sono Madrid, Mitrovica Sud e Tampere, mentre Firenze, Rethymno e Varsavia sono in lizza per il premio dell’UE per la sicurezza stradale urbana, attribuito per straordinarie misure di sicurezza stradale.
La campagna della Settimana europea della mobilità si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre. L’anno scorso è stato registrato un aumento record del numero di partecipanti alla campagna: oltre 3 100 città di 53 paesi. I vincitori saranno annunciati nel corso di una cerimonia che si terrà il 28 marzo alle 15.00.
Per maggiori informazioni e per partecipare all’evento, clicca qui.

Fonte: Eco dalle Città

Firenze: bus elettrici con i fondi PNRR
Oltre 48 milioni per l’acquisto di nuovi bus elettrici per il trasporto pubblico locale. Sono i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati a Firenze dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). La giunta comunale ha infatti approvato, su proposta dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, la delibera di ammissione ai finanziamenti.
In dettaglio i fondi ammontano a 48.411.560 euro. Di questi 35 milioni destinati all’acquisto di almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo obbligatorio di 68 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. I restanti 13.411.560 euro sono invece finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli (spese per la predisposizione degli allacciamenti alla rete di erogazione, luoghi di ricarica e dei relativi apparati e se necessario delle opere di adeguamento dei depositi). Inoltre, nel caso di concessione di ulteriori risorse provenienti da economie, l’Amministrazione ha chiesto 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni) sempre entro il 30 giugno 2026.
Il MIMS detta anche alcune caratteristiche di cui dovranno essere dotati i nuovi bus (come le attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta, il conta-passaggeri, dispositivi per la localizzazione, la predisposizione per la validazione elettronica, la videosorveglianza e i dispositivi di protezione per i conducenti, sistemi di aerazione e climatizzazione dei veicoli) e un cronoprogramma preciso per rispettare i tempi del PNRR (contratti delle forniture aggiudicate entro il 31 dicembre 2023 e il traguardo intermedio di una quantità minima di almeno 18 bus al 31 dicembre 2024.
Il MIMS specifica inoltre che i bus acquistati devono essere destinati esclusivamente ai servizi di trasporto pubblico locale e, pur restando di proprietà del Comune, potranno essere utilizzati dal gestore del servizio previa apposita convenzione.
Secondo le stime della Direzione Mobilità con questi fondi entreranno in servizio almeno 70 bus elettrici di 12 metri che andranno a sostituire almeno 58 veicoli diesel urbani di pari dimensioni ma con capienza maggiore. I primi ad essere rottamati saranno i mezzi più inquinanti, vale a dire Euro 3, ma con l’eventuale finanziamento aggiuntivo saranno sostituiti anche alcuni Euro 5.
Una volta completato questo investimento, il servizio urbano sarà svolto, per quanto riguarda il parco mezzi di 12 metri, da bus Euro 5 di ultima generazione (20%), da bus Euro 6 (circa il 55%) e dai veicoli elettrici (circa il 25%).
In merito al capitolo alimentazione, la scelta dell’Amministrazione si è orientata su mezzi compatibili con la ricarica lenta quindi notturna presso i depositi aziendali e in parte presso eventuali capolinea con le necessarie caratteristiche (come gli hub multimodali di viale Guidoni e di Rovezzano). Questa tecnologia consente di avere veicoli con autonomia maggiore e soprattutto di non dover realizzare svariati punti di ricarica lungo i percorsi delle linee urbane. Significativi i benefici ambientali derivanti dalla sostituzione dei vecchi bus con i nuovi mezzi elettrici: la riduzione annua stimata è pari a 3.700 tonnellate di CO2, 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 tonnellate di PM10.

Fonte: Ferpress

Milano: bus a zero emissioni con i fondi PNRR
Primo passo per utilizzare i fondi del PNRR per la mobilità sostenibile: la Giunta milanese ha approvato una delibera che autorizza la presentazione dell’istanza per l’accesso ai fondi del Piano nazionale da destinare successivamente ad Atm per il programma di rinnovo della flotta e delle relative infrastrutture di ricarica.
Si tratta dei 249 milioni di euro del PNRR destinati a Milano per acquistare, entro giugno del 2026, 350 nuovi autobus ad emissioni zero, con alimentazione elettrica o a idrogeno, adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture.
Questi fondi permetteranno ad ATM di arrivare al 2026 con un totale di 510 bus elettrici.
In particolare l’Azienda ha già previsto di utilizzare 195 milioni di euro per l’acquisto di bus elettrici, che si aggiungono ai 160 già in servizio in dieci linee cittadine, e i restanti 54 milioni per le infrastrutture di ricarica.
Questi fondi consentiranno ad ATM di proseguire il piano “Full electric” che prevede il completo rinnovo entro il 2030 della flotta composta da 1.200 mezzi, rendendola completamente a impatto zero.

Fonte: Ferpress

Mobilità elettrica: a marzo il corso gratuito promosso dalla Regione Emilia-Romagna
Sono in partenza il 10 e il 16 marzo la seconda e la terza edizione del corso gratuito sulla mobilità elettrica promosso dalla Regione Emilia-Romagna (https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/aria), membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, in collaborazione con LEN Formazione, nell’ambito del progetto europeo LIFE IP-PREPAIR “Po RegionsEngaged to Policies of AIR” (https://www.lifeprepair.eu/), e in particolare dell’azione denominata “Actions in support of electric mobility”.
I corsi, rivolti al mondo delle imprese, professionisti e mobility manager aziendali, hanno l’obiettivo di promuovere la cultura della mobilità elettrica, trattandone gli aspetti legislativi, tecnici, gestionali e ambientali, corredati di esempi di buone pratiche, per sviluppare importanti sinergie tra gli stakeholder e favorire la diffusione di mezzi a basse emissioni.
I calendari didattici dei corsi sono programmati per rispondere al meglio alle esigenze di tutti gli interessati: le lezioni della seconda edizione in partenza il 10 marzo 2022 saranno sempre al mattino mentre, in parallelo e al pomeriggio, si svolgeranno gli incontri della terza edizione in partenza il 16 marzo 2022.
Entrambi i corsi si svolgono totalmente online tramite piattaforma Zoom e si compongono di 40 ore di formazione così suddivise: otto lezioni frontali, sei webinar di approfondimento e due laboratori pratici. I docenti e i relatori coinvolti sono esperti in materia di mobilità sostenibile, responsabilità sociale d’impresa, comunicazione e marketing.
A conclusione del corso, i partecipanti che avranno rispettato i requisiti di presenza e superato positivamente il test finale otterranno l’attestato di partecipazione/merito del corso.
Per iscriversi gratuitamente al corso o richiedere maggiori informazioni è possibile visitare la pagina emobilityrer.gruppolen.it.

Fonte: Ferpress

Mobilità ciclablile: per Firenze dal PNRR oltre 2,4 milioni di euro
Anche fondi del PNRR per la mobilità ciclabile fiorentina. I fondi rientrano nella linea di finanziamento da 150 milioni dedicata allo sviluppo delle ciclovie urbane nelle città che ospitano le principali università nazionali. A Firenze, al sesto posto con oltre 52.800 iscritti all’ateneo fiorentino a fronte di una popolazione di poco meno di 367mila abitanti e una superficie di 102,32 chilometri quadrati, il governo – oltre alle risorse assegnate ad agosto 2020 per la realizzazione delle ciclovie urbane oggetto dei prossimi appalti – ha assegnato ulteriori 2.406.314 euro per realizzare complessivamente almeno 9 chilometri di piste ciclabili.
In dettaglio 3 chilometri da completare entro il 2023 e 6 chilometri entro giugno 2026, anche se l’Amministrazione Comunale di Firenze con questi fondi conta di realizzare 10 chilometri di nuovi percorsi dedicati alle biciclette.
“Si tratta di risorse importanti con cui l’Amministrazione amplierà ulteriormente e in modo significativo le infrastrutture dedicata alla mobilità ciclabile”, sottolinea l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, che ha portato una delibera in giunta per dare mandato agli uffici di procedere con gli atti necessari per accedere alle risorse assegnate dal Ministero, tra cui la presentazione degli interventi che saranno realizzati.
“Invieremo i progetti relativi all’implementazione della Bicipolitana, nello specifico quelli per completare la linea arancione, che collegherà i poli ospedalieri di Careggi e Torregalli, e la linea gialla tra Ponte a Greve e Castello che poi si riallaccia alla superstrada ciclabile Firenze-Prato, i cui cantieri, a cura della Città Metropolitana, inizieranno a breve”, conclude l’assessore Giorgetti.

Fonte: Comune di Firenze

Mobilità sostenibile: a Torino approvati progetti per oltre 11 milioni di euro
Su proposta dell’assessora Chiara Foglietta, la Giunta comunale di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato una serie di progetti esecutivi finanziati con i fondi supplementari assegnati alla Città attraverso il PON METRO REACT-EU, che hanno tutti l’obiettivo di migliorare la mobilità urbana sostenibile (dolce in particolare) e la sicurezza ad essa legata.
Piste ciclabili nuove, miglioramento della rete ciclabile, messa in sicurezza di alcune intersezioni viarie, realizzazione di 10 aree scolastiche car free, semafori di nuova generazione. Migliorare la mobilità dolce della città, aumentare lo spazio dedicato ai pedoni e proteggere le zone scolastiche sono tra gli obiettivi di questa amministrazione. Nei giorni scorsi è stato avviato un tavolo con i presidenti di Circoscrizione per individuare nuove aree da pedonalizzare e nuove scuole da inserire in quelle car free, anche per andare a coprire le zone che non erano previste all’interno di React. Nel frattempo, aperti tavoli di cantiere sulle ciclovie, anche nell’ottica della sensibilizzazione della cittadinanza.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: Comune di Torino

Pnrr: Il Ministro Giovannini illustra gli interventi per Roma e il Lazio, 8,2 miliardi di euro su mobilità e infrastrutture
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, partecipando a Roma all’iniziativa ‘Italia Domani – Dialoghi sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza’, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cha illustrato progetti e investimenti che interessano la Capitale.
Ammontano a oltre 8,2 miliardi di euro gli investimenti per Roma e il Lazio di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) nel periodo 2022-2026. Si tratta di risorse provenienti dal Pnrr e dal Piano Complementare, dalla legge di bilancio e da altri canali di finanziamento nazionali.
In particolare, i progetti che hanno un impatto su Roma hanno un valore di 7,6 miliardi e sono così ripartiti: oltre 1,6 miliardi sono destinati al trasporto rapido di massa e al rinnovo del parco autobus, 56 milioni alla mobilità ciclistica, circa 2 miliardi a investimenti ferroviari e Alta Velocità, quasi 1,7 miliardi a strade e autostrade, 159 milioni ai porti, 160 milioni alle infrastrutture idriche, 169 milioni alle cittadelle giudiziarie e all’edilizia penitenziaria, 354 milioni all’edilizia residenziale pubblica, rigenerazione urbana e housing sociale, 12 milioni al fondi progettazione opere prioritarie, 1,3 miliardi al Giubileo 2025.
Clicca qui per visionare le slide che specificano anche il dettaglio degli interventi.

Fonte: MIMS

Roma: al via la redazione Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana
La Città metropolitana di Roma Capitale ha avviato il percorso di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) metropolitano, come seguito dell’approvazione delle “Linee di Indirizzo per la redazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS)” avvenuta il 28 ottobre 2019.
Le varie fasi di elaborazione del PUMS prevedono, come punto cardine del processo, il coinvolgimento dei portatori di interesse e dei cittadini mediante attività partecipative, informative e comunicative.
L’1 febbraio si avvieranno i lavori con i portatori di interesse in un incontro di apertura della prima fase di partecipazione, per dare seguito al percorso già avviato per la stesura delle Linee di indirizzo per la redazione del PUMS e condividere l’agenda e gli obiettivi di partecipazione che li vedranno protagonisti nei prossimi mesi.
“Il PUMS– dichiara il Consigliere Delegato alla Pianificazione strategica Damiano Pucci – è lo strumento fondamentale per governare la mobilità urbana delle persone e delle merci. Vogliamo sviluppare una visione di sistema della mobilità urbana dell’intera area metropolitana, proponendo il raggiungimento di obiettivi condivisi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso azioni orientate a migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto urbanistico territoriale e con lo sviluppo socio-economico. Lo scopo della prima fase è intercettare e consolidare una rete di stakeholder con cui collaborare per la redazione del PUMS e dei relativi piani di settore in un’ottica di rappresentatività e trasparenza,che assicuri il recepimento delle esigenze delle diverse categorie di attori e ne garantisca una governance efficace nelle fasi parallele e successive alla redazione del PUMS”.
A seguito del primo incontro verranno quindi istituiti i canali di comunicazione con cui sarà possibile seguire lo stato di avanzamento dei lavori e assistere agli eventi aperti a tutta la cittadinanza.

Fonte: Ferpress

Roma: approvato il Piano Urbano della Mobilità sostenibile della Capitale
L’Assemblea capitolina ha approvato il nuovo Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS) della Capitale. 
Potenziati il trasporto su gomma e quello su ferro.
Introdotta anche la  ‘pollution charge’, “un principio che c’è ormai in tutto il mondo e ci è richiesto dalle politiche europee sulla mobilità – ha spiegato l'Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè -, oltre ad essere stato adottato da tempo dalle grandi città italiane, come Milano che lo usa da 10 anni. È uno scenario che nel Pums ha durata decennale e non immediata – ha precisato Patanè – ma nel momento in cui avanzano le infrastrutture Tpl come metro e tram si segue un principio chiaro e banale, quello che chi inquina paga: se ci sono le infrastrutture e tu decidi di inquinare o congestionare la città con il mezzo privato è giusto che tu renda alla collettività quello che fai pagare in termini di costo sociale”. L’approvazione del Pums, secondo l’Assessore “è un giro di boa nel processo di pianificazione. Il Consiglio comunale avrà due strumenti ulteriori per esprimersi: la revisione del Pgtu fermo al 2015 e il Pums della Città metropolitana che permette una pianificazione sull’area vasta”, ha concluso.
Fonte: Akanewss

Opportunità in scadenza 
Belgio-Gand
Servizi di programmazione di software specifici per l’industria
Francia-Annonay
Servizi di installazione di apparecchiature video
Germania-Hannover
Installazione di semafori stradali
Germania-Herten
Sistema telematico
Germania-Zirndorf
Sistema informativo per passeggeri in tempo reale
Italia-Lerici
Servizi di standardizzazione e classificazione di contenuti o dati
Italia-Montegiordano
Servizi di gestione dati
Italia-Padova
Servizi di riparazione e manutenzione di apparecchiature di misurazione
Italia-Padova
Sistema di informazione passeggeri – RETTIFICA
Italia-Pesaro
Sistemi di sorveglianza – RETTIFICA
Italia-Roma
Servizi informatici
Lituania-Kaunas
Servizi di raccolta pedaggi
Norvegia-Bergen
Lavori di installazione di cablaggi
Norvegia-Porsgrunn
Servizi di gestione di parcheggi
Paesi Bassi-Amsterdam
Lavori di installazione di cablaggi
Paesi Bassi-Assen
Attrezzature per il controllo del traffico stradale
Polonia-Radom
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Polonia-Varsavia
Sistema di videosorveglianza
Svezia-Kalmar
Servizi di fornitura di software


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9-11 Marzo 2022, Milano e WEB EVENT
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2-3 Marzo 2022, San Francisco, USA
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GO MOBILITY
2-3 Marzo 2022, Paesi Baschi, Spagna
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30th International Symposium on Electronics in Transport – ISEP 2022
28 Marzo 2022 - Lubiana, Slovenia e WEB EVENT
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Intertraffic
29 Marzo 2022 - 1 Aprile 2022, Amsterdam, Paesi Bassi
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H2020RTR21 - Results from road transport research in H2020 projects
29-30 Marzo 2022, Brussels, Belgio
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Responsabile editoriale: Olga Landolfi; in redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi.