It's Europe
N° 7
Luglio / Agosto 2021


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Il punto di Morena Pivetti
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotto del mese
Progetto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
Il punto di Morena Pivetti

 

Le due giornate MaaS di TTS Italia e Club Italia: “Noi ci siamo, ora facciamoli”

 

 


“Il Mobility as a Service è centrale nelle politiche di mobilità che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili persegue nelle città con il Piano di Ripresa e Resilienza: l’integrazione modale dei servizi di trasporto, pubblici e privati, è il cuore di queste politiche”, così Mauro Bonaretti, Capo Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims ha chiuso il 13 luglio la prima giornata delle “Giornate Nazionali del MaaS”, il convegno svoltosi in presenza a Roma, e organizzato congiuntamente da TTS Italia e Club Italia. “Il mezzo di trasporto si trasforma in servizio per consentire una mobilità sostenibile a tutto tondo”, gli ha fatto eco Mauro Minenna, coordinatore del Dipartimento per la trasformazione digitale del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, nel tirare le fila della sessione conclusiva il giorno successivo.
Entrambi hanno citato il mobility manager di area metropolitana come la figura chiave per la promozione del MaaS, che è “una opportunità strategica per governare la mobilità territoriale e abbattere le emissioni di Co2”, ancora Bonaretti, e “la sperimentazione di progetti pilota con il contributo di tutti, pubbliche amministratori, associazioni e imprese”, come la via maestra per testare le architetture telematiche e le modalità operative future, parole di Minenna, prima di scegliere il modello da implementare.
Per essere l’inizio di un percorso le due giornate dedicate al MaaS che TTS Italia e Club Italia hanno fortemente voluto, sono state con il botto: oltre 170 partecipanti in rappresentanza dei principali stakeholder, dagli enti pubblici, che hanno raccontato le loro esperienze e i loro progetti, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti che ha delineato i suoi ambiti di intervento, dalle imprese di trasporto pubblico locale ai provider tecnologici e di clearing delle transazioni economiche fino ai due Ministeri che gestiranno il MaaS4Italy, il progetto del valore di 40 milioni messi a disposizione dal Pnrr. Uno scenario ideale per presentare le “Linee Guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia“, elaborate da TTS Italia nell’ambito del Gruppo di Lavoro dedicato al MaaS e i cui lavori sono durati oltre un anno, portando all’elaborazione di 12 raccomandazioni; e “Sistemi di pagamento e di accesso per i MaaS. Linee guida per il trasporto collettivo” di Club Italia.
Certo, anche per la voglia di tutti, dopo un anno e mezzo di pandemia, di lockdown e di restrizioni, di ritrovarsi di persona, di parlarsi uno di fronte all’altro, pur nel rispetto delle norme di prevenzione tuttora in vigore.
Ad aprire l’incontro sono stati Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, e Piero Sassoli, Presidente di Club Italia. “Il lavoro che presentiamo oggi riguarda il futuro delle città, l’organizzazione di una mobilità smart per città sempre più smart”, ha detto Panero.

 

 

 

Le linee guida. “Il MaaS è come un gelato”, questa la brillante e sorprendente metafora con cui Matteo Antoniola, business strategy manager di 5T di Torino e coordinatore del gruppo di lavoro di TTS sul MaaS, ha aperto la sua presentazione de “Le linee guida”, raccolte ora in una pubblicazione. “Come il gelato ha una componente fisica, l’uso del mezzo di trasporto scelto di volta in volta – ha spiegato – e non puramente digitale, dimensione che resta essenziale. Come il gelato avrà tanti gusti, tante offerte diversificate, per gli studenti, le famiglie, il corporate oltre che per i singoli. Più gusti possibili e si mangerà nel cono o nella coppetta. Il mondo del futuro sarà pieno di MaaS, come oggi è pieno di gelaterie, con totale libertà di scelta”. Ma poiché la mobilità è anche un diritto, un interesse generale garantito con denaro pubblico, il MaaS, a differenza delle gelaterie dovrà essere tutelato e accompagnato dal ruolo centrale del regolatore, della governance pubblica.
Antoniola ha spiegato che il lavoro di TTS Italia è suddiviso in sei capitoli: introduzione, MaaS e Business, MaaS e Governance, MaaS e Technology, contesto normativo europeo e dodici raccomandazioni finali. Un esame approfondito e dettagliato, di cui si segnalano alcuni punti chiave.
A cominciare dalla definizione: “Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione modale di molteplici servizi di trasporto – pubblici e privati, collettivi e individuali, dal treno lunga percorrenza al regionale, Tpl, taxi e Ncc, car sharing, scooter sharing, bike sharing monopattini, ride hailing, ride sharing, parcheggi, sosta, noleggio auto – in un unico servizio accessibile via smartphone grazie a una piattaforma con molteplici funzioni e un unico sistema di pagamento, capace di rispondere in modo personalizzato alle diverse esigenze di spostamento e in grado di offrire una reale alternativa all’uso dell’auto privata”. Tutto in una sola app, che creerà nuove opportunità di business e farà nascere nuovi operatori dedicati. E con il Tpl a costituire il “backbone” del sistema.
I due soggetti principali che si collocano tra la domanda – sempre più personalizzata e segmentata – e l’offerta - sempre più flessibile e aderente ai nuovi bisogni di mobilità – sono il MaaS Integrator, che altri non è che il provider della piattaforma informativa e tecnologica, e il MaaS operator, il service provider, l’operatore del trasporto. I servizi offerti saranno pacchettizzati a seconda del target, B2B, B2C, B2X. Posto che la governance preferita è pubblica, l’ecosistema MaaS potrà svilupparsi secondo quattro modelli: non regolato, free marketplace; regolato, regulated marketplace, monopolio MaaS, MaaS aperto.
Quanto alla tecnologia la nascita di piattaforme MaaS aumenterà la spinta alla digitalizzazione dei servizi di trasporto e mobilità, a partire dal trasporto pubblico locale e dall’integrazione dei sistemi ITS esistenti secondo protocolli standard e architetture interoperabili – e qui si apre tutta la problematica legata alla condivisione dei dati, statici e dinamici - anche per il pagamento e il clearing tra i diversi operatori.

Le dodici raccomandazioni. Con una mobilità che diventerà sempre più on demand, il MaaS offre un’incredibile opportunità alla governance pubblica di favorire uno shift modale verso modi di trasporto più sostenibili: da questa considerazione scaturiscono le 12 raccomandazioni. Sintetizzate in 12 vocaboli: fiducia, apertura, mercato, libertà di scelta, governance pubblica, condivisione, trasporto pubblico, multimodalità, dati, interoperabilità, sostegno alla domanda, sostenibilità.

Le testimonianze e il dibattito. Oltre alle due best practices nazionali – presentate da Regione Piemonte e dal Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna (TPER) – nelle due giornate di lavoro sono stati molti i contributi degli enti locali – AMAT Milano, Comuni di Roma e Bari, Città Metropolitana di Firenze, CTM Cagliari/ITS Città Metropolitana, Regioni Campania e Liguria - e dei provider tecnologici e di clearing – AEP Ticketing solutions, AlmavivA, Geotab, Mastercard, myCicero, OpenMove, Pin Bike, SIA, Worldline.
“Queste due giornate sono un punto di partenza – ha ribadito la presidente di TTS Italia, Rossella Panero, nel primo intervento della tavola rotonda che ha animato il pomeriggio del 13 luglio -. Adesso dobbiamo passare all’azione, aprire la discussione per capire come attivare il MaaS, con quali risorse e quali regole avviare le sperimentazioni e individuare i modelli più adatti. Abbiamo l’occasione di ripensare i servizi che già esistono, cambiando la mobilità e portando benefici all’ambiente”. “Il MaaS sta dentro alla mobilità verde, deve ridurre la congestione delle città e favorire lo spostamento dall’auto privata al trasporto pubblico locale”, ha aggiunto Piero Sassoli rivendicando il ruolo centrale delle aziende di Tpl “che però dovranno cambiare, evolvere eliminando la carta e passando al digitale”.
Il professor Vito Mauro, esperto della Struttura Tecnica di Missione del Mims, ha sottolineato come il MaaS rappresenti “un progetto ambizioso con due obiettivi: concorrere alla transizione energetica riducendo i consumi di energia del 30% nelle città e mantenere e aumentare il ruolo portante del Tpl, la cui qualità effettiva e percepita deve fortemente migliorare”. Il MaaS4Italy ha tre obiettivi: aumentare le conoscenze attraverso 10 progetti pilota in 10 città italiane, incrementare la qualità delle aziende di Tpl finanziandone la digitalizzazione e creare la piattaforma tecnologica abilitante.
Anche Davide Falasconi, Chief Innovation Officer del Ministero per l’Innovazione Tecnologica ha insistito sulla necessità di imparare attraverso le sperimentazioni, privilegiando i processi bottom-up, e sull’importanza dell’architettura digitale per l’interoperabilità e il trasferimento e la condivisione dei dati mentre Giuseppe Napoli, ricercatore dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia del Cnr, ha ricordato che le tecnologie ci sono e vanno studiate le modalità di implementazione.
Governance e regolazione sono state al centro dell’intervento di Ivana Paniccia, Direttore dell’Ufficio Servizi e Mercati Retail dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che ha rassicurato la platea: “Noi ci siamo, siamo osservatori. Proviamo a immaginare regole che abilitino lo sviluppo del mercato e prevengano l’abuso di posizione dominante, con strumenti che abbiamo già usato per diversi servizi infrastrutturali a garanzia di un accesso equo e non discriminatorio degli operatori, anche ai dati. Prepareremo queste regole del gioco gradualmente, con il metodo della consultazione: ascolteremo le esigenze di operatori e utilizzatori come facciamo per tutti i nuovi mercati”. “Ci dovrà essere chiarezza nei bilanci se il MaaS integrator farà contemporaneamente il MaaS operator – ha poi chiarito Vito Mauro -. Nel caso di aziende di Tpl non permetteremo sussidi incrociati tra servizi sovvenzionati con denaro pubblico e attività di mercato. E proteggeremo gli utenti: gli operatori dovranno essere responsabili degli eventuali disservizi”.

Il MaaS4Italy. A chiusura della due giorni Giorgio Pizzi, dirigente del Mims, ministero responsabile del progetto, e Davide Falasconi, Ministero Innovazione Tecnologica che avrà un ruolo di supporto tecnico, hanno presentato il Maas4Italy, che avrà a disposizione 40 milioni da spendere entro il 2026, con diverse milestones intermedie da rispettare. Tre le mosse programmate: la costruzione dell’infrastruttura di base per la condivisione dei dati, con un’architettura distribuita e interoperabile gestita dal centro con una visione unitaria; dieci progetti pilota in altrettante città, a partire da tre città metropolitane; risorse alle aziende di trasporto pubblico locale per digitalizzare sistemi operativi e servizi e introdurre la bigliettazione elettronica. “Le tre città metropolitane che sceglieremo – ha specificato Falasconi – saranno i nostri leader, i campioni apripista per le altre sette città che entreranno nella sperimentazione in un secondo tempo”. “Abbiamo fretta, procederemo spediti”, ha aggiunto Rizzi.
E’ tempo di passare all’azione.

Ecco la documentazione del convegno:
 Linee guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia
– Sistemi di accesso e pagamento per i MaaS. Linee Guida per il trasporto collettivo
– Presentazioni del convegno
– Galleria fotografica
– Interviste a cura di Telenord andate in onda su Trm h24 (Basilicata); Telenord (Liguria); TELESPAZIO TV (Calabria); Televomero (Campania); Rttr (Trentino); Umbriatv (Umbria): prima puntata e seconda puntata (dal minuto 15.33)
– Numero speciale Mobility Magazine
– Interviste e focus sul convegno qui e anche qui

 

 

Istituzioni & Policy
Alla Camera dei Deputati, grazie a un emendamento approvato nel Dl Semplificazioni, arriva l’istituzione di un Osservatorio per le Smart Road che avrà il compito di analizzare e promuovere l’adozione di strumenti operativi e di metodo, per monitorare gli impatti del processo di digitalizzazione delle infrastrutture viarie e della sperimentazione su strada di veicoli a guida autonoma, per effettuare studi e formulare proposte per l’aggiornamento della disciplina tecnica in materia di veicoli a guida autonoma.
Sempre alla Camera, hanno preso il via, e continueranno per tutto il mese di luglio, le audizioni informali nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2675 Rosso recante disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. Inoltre, è in corso di esame il Disegno di legge sulle disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Al Consiglio dei Ministri si è discusso dell’attuazione della direttiva (UE) 2019/520, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, sull’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell’Unione.
Grazie invece al MIMS, Province e Città Metropolitane avranno a disposizione 1,15 miliardi di euro per la messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti, per la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti che presentano problemi strutturali di sicurezza, sulla rete viaria di loro competenza. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che assegna i fondi articolandoli su tre anni: 350 milioni per il 2021, 450 milioni per il 2022 e 350 milioni per l’anno 2023. Le risorse assegnate sono destinate a diverse attività, tra cui la classificazione del rischio, la verifica della sicurezza, la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché alle spese per le attività tecniche necessarie alla realizzazione delle opere (rilievi, accertamenti, indagini, allacci, analisi di laboratorio). Tra le attività finanziate è compreso anche il monitoraggio strutturale con l’esecuzione di rilievi, di studi sul traffico, del livello di incidentalità, dell’esposizione al rischio.
È stato inoltre Pubblicato il “Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - Anni 2019-2020”. In particolare, per i trasporti ci sono dati, statistiche ed indicatori relativi a infrastrutture, mezzi, traffico passeggeri e merci per modo di trasporto, mercato dell’automobile, patenti ed esiti degli esami di guida, trasporto pubblico locale, domanda ed offerta di mobilità ed indicatori di mobilità urbana, cantieristica navale, finanziamenti pubblici e spese private di settore, incidentalità stradale, marittima, ferroviaria ed aerea, infrastrutture e mobilità sostenibili per modo di trasporto, altre esternalità derivanti dai trasporti.
In una recente intervista, il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato che, entro la fine dell’anno, sarà varato il Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica, ricordando che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede 600 milioni di euro per ciclovie nazionali e piste ciclabili urbane e che altri 400 milioni saranno stanziati dalla legge di bilancio. Il Piano generale della mobilità ciclistica è articolato con riferimento a due specifici settori di intervento, relativi, rispettivamente, allo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano, e allo sviluppo della mobilità ciclistica su percorsi definiti a livello regionale, nazionale ed europeo.
L’1 luglio si è svolto il primo incontro tra i vertici tecnici del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, i rappresentanti dell’Anci e le aziende di noleggio dei monopattini, nel corso del quale il MIMS ha posto la necessità di mettere ordine sull’utilizzo di una nuova forma di mobilità che è esplosa durante la pandemia, con 42 mila mezzi offerti in sharing in 30 città. Due gli obiettivi: sicurezza sulle strade e decoro urbano evitando la sosta selvaggia dei mezzi sui marciapiedi.
Molti gli aspetti affrontati durante l’incontro: dai limiti di velocità al numero identificativo del mezzo, dall’età minima per condurre il monopattino ai dispositivi per aumentare standard di sicurezza (segnalatori di direzione o controllo da remoto della velocità), dalla necessità di individuare aree di sosta dedicate a quella, inversa, di creare “no parking areas” in specifici ambiti delle città di particolare pregio urbanistico e architettonico.
Il MISE ha invece istituito un Fondo da 400 milioni di euro per il sostegno delle grandi imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'emergenza Covid. Lo prevede il decreto attuativo del ministro Giancarlo Giorgetti, che è stato firmato di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Il MITD, insieme a Ministero dell'università e della ricerca e Ministero dello sviluppo economico, ha istituito un gruppo di lavoro che avrà il compito di sostenere i Ministeri nelle attività di aggiornamento della strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale in particolare per renderla coerente al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e agli sviluppi recenti a livello Unione Europea. Il Gruppo di Lavoro, costituito da cinque esperte e quattro esperti, avrà una funzione consultiva. Gli esperti sono rappresentanti di: CNR, Università degli Studi di Milano Bicocca, Politecnico di Torino, Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence, Università di Modena e Reggio Emilia, Politecnico di Milano.
Per quanto riguarda le notizie dall’Europa, il 14 luglio, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte per rendere le politiche dell'UE in materia di clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il conseguimento di tali riduzioni nel prossimo decennio è fondamentale affinché l'Europa diventi il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e si concretizzi il Green Deal europeo. Con tali proposte la Commissione presenta gli strumenti legislativi per conseguire gli obiettivi stabiliti dalla normativa europea sul clima e trasformare radicalmente la nostra economia e la nostra società per costruire un futuro equo, verde e prospero.
Il 7 luglio, il Parlamento europeo ha invece approvato in via definitiva la seconda edizione del Meccanismo per collegare l’Europa con nuovi finanziamenti per trasporti, digitale ed energia per il 2021-2027. Con dotazioni per 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, il programma finanzierà progetti legati a trasporti, energia e digitale con un valore aggiunto europeo. Il fondo garantirà inoltre il completamento entro il 2030 di progetti trans-europei essenziali quali la Rail Baltica, un’infrastruttura di ricarica di carburanti alternativi e l’introduzione della copertura 5G su importanti assi di trasporto. Il 60% della dotazione finanziaria dell’MCE sarà riservato agli obiettivi climatici, mentre il 15% dei finanziamenti per il pilastro energetico andrà a progetti transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile.Il Meccanismo per collegare l’Europa si articola in tre pilastri, con circa €23 miliardi per i trasporti, €5 miliardi per l’energia e €2 miliardi per il digitale.
Socio del mese

www.almaviva.it

Almaviva è sinonimo di innovazione digitale. Esperienze consolidate, competenze uniche, ricerca continua e una profonda conoscenza dei diversi settori di mercato, pubblico e privato, ne fanno il Gruppo leader italiano nell’Information & Communication Technology. AlmavivA accompagna i processi di crescita del Paese raccogliendo la sfida che le realtà enterprise devono affrontare per rimanere competitive nell’epoca del Digitale Assoluto, innovando il proprio modello di business, la propria organizzazione, la cultura aziendale e l’ICT.
Il network globale AlmavivA opera attraverso 17 società in 66 sedi, con un’importante presenza in Brasile, oltre che negli Stati Uniti, Cina, Colombia, Tunisia, Romania e a Bruxelles, centro nevralgico della UE. Con 45.000 persone, 10.000 in Italia e 35.000 all’estero, AlmavivA è il 5° Gruppo privato italiano per numero di occupati al mondo, con un fatturato pari a 891 milioni di euro nel 2020.


MOOVA

Con una value proposition che abilita le opportunità offerte dai paradigmi emergenti della mobilità digitale, AlmavivA è leader in Italia anche nell’ambito dell’ICT applicato al settore dei Trasporti e della Logistica e un player sempre più significativo nel mercato internazionale. A partire dalle competenze esclusive in ambito ferroviario, l’offerta AlmavivA si è arricchita con una nuova e completa piattaforma di mobilità che esplora l’intero ecosistema dei trasporti.

MOOVA è la piattaforma open source in linea con i trend mondiali, modulare, cloud ready, basata su standard internazionali. MOOVA offre un ampio spettro di servizi all’interno di un’unica suite integrata, si rivolge ai diversi operatori della mobilità, per la gestione di ecosistemi complessi, con vincoli di efficienza operativa e interoperabilità e un forte orientamento alla qualità ed alla flessibilità dei servizi.


IL PROGETTO DEL MOMENTO
Muoversi a Trento con l’Onda verde

Da settembre muoversi a Trento sarà ancora più semplice! E’ in fase di test il sistema, realizzato nell’ambito del progetto europeo C-Roads Italy 2, per l'assegnazione di priorità alle intersezioni semaforiche per gli autobus che circolano sul territorio comunale di Trento.
Anche Almaviva partecipa al progetto grazie all’utilizzo della tecnologia IoT e di un innovativo protocollo di trasmissione: l'autobus invia la sua localizzazione al sistema centrale AVM che lo inoltra alla centrale semaforica gestita dal Comune di Trento affinché, all'avvicinarsi dell'autobus, i semafori siano verdi.

L'Onda verde rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione del sistema dei trasporti portata avanti negli anni da Trentino Trasporti, che ha già adottato il sistema di Automatic Vehicle Monitoring (AVM) realizzato da Almaviva per il monitoraggio in tempo reale dello stato della flotta e il posizionamento su mappa.
Innovazione del trasporto pubblico, qualità del servizio, tutela dell’ambiente e dei viaggiatori; questi gli obiettivi della collaborazione tra Almaviva e Trentino Trasporti.


DUE DOMANDE A

Stefano Toticchi, Responsabile Business Unit Intermodal Transport di Almaviva.

Almaviva accompagna le aziende nel loro percorso di innovazione e digitalizzazione. Cosa contraddistingue l’offerta MOOVA per il settore Transportation?

A partire da un’esperienza pluridecennale in ambito ferroviario come outsourcer del Gruppo Ferrovie dello Stato, abbiamo ampliato il nostro orizzonte all’intero ecosistema dei trasporti, realizzando un’offerta in grado di coprire tutto il settore. Le linee guida sono state innovazione e digitalizzazione, ma anche integrazione e multimodalità, sicurezza e sostenibilità.
Abbiamo messo il cliente al centro e creato così la nostra offerta MaaS che si propone di supportare i diversi attori dell’ecosistema con sistemi avanzati e innovativi.
I nostri prodotti e le nostre soluzioni sono presenti, in ambito Transportation, sia in Italia che sui mercati internazionali, come ad esempio, Finlandia, Regno Unito, Svizzera e Arabia Saudita.
L’efficacia dei nostri prodotti e la completezza delle nostre soluzioni tecnologicamente avanzate possono essere toccate con mano nel Demo Center della sede romana di Casal Boccone, dove siamo pronti a mostrare cosa vuol dire muoversi e far muovere con MOOVA.

Il progetto a Trento prevede l’uso di tecnologie IoT, si parla anche di AVM. Quale è il ruolo e il peso della tecnologia nel processo di digitalizzazione del sistema dei trasporti? Quali sono gli investimenti che le aziende si devono preparare a sostenere?

L’obiettivo ultimo deve essere sempre migliorare la qualità della vita di tutti, di chi lavora, di chi viaggia, di chi vive oggi le nostre città e di chi le vivrà domani. Nel settore dei Trasporti, le tecnologie digitali abilitano soluzioni in grado di soddisfare in tempi rapidi le diverse esigenze di mobilità di cittadini e viaggiatori e richiedono investimenti modesti rispetto a quelli da sostenere per esempio sulle infrastrutture o sulla flotta.
L’innovazione deve però preservare gli investimenti fatti negli anni precedenti dalle aziende consolidando l’uso degli asset presenti; è fondamentale quindi innovare integrando dispositivi, veicoli e sistemi esistenti anche semplificandone la gestione.
Come Almaviva siamo pronti: abbiamo le competenze, le professionalità, le tecnologie e quindi le soluzioni per innovare e per raccogliere le sfide della digitalizzazione.

Prodotto del mese

Viasat per le Smart City

Urban Security è una piattaforma, accessibile via Internet, che consente la raccolta e la gestione di eventi, segnalazioni e problematiche raccolti dal territorio, tramite dispositivi mobili. Attraverso un accesso online possono essere consultate e visualizzate su mappa le segnalazioni georeferenziate, così da permettere una gestione veloce e ottimale. La soluzione completa la suite di casa Viasat, dedicata alle municipalità, che si compone anche dei tool Street Control e Steet Parking.
Urban Security può essere utilizzato sia in contesti di pubblico interesse che in ambito privato e permette di monitorare e gestire, in modo efficace e rapido, le attività sul territorio, dando agli operatori autorizzati (ma anche ai privati cittadini), la possibilità segnalare interventi e assegnare task al personale preposto. Grazie alla Centrale Operativa Viasat è in grado di gestire tutti gli step dell’intervento.

Una soluzione di grande efficacia che permette di individuare e mappare le problematiche individuate sul territorio, veicolare il tutto verso il sistema gestionale e monitorare e misurare i parametri di qualità degli interventi effettuati di manutenzione e bonifica dei disservizi con enormi vantaggi organizzativi e operativi:
• riscontri dal campo in tempi rapidi
• ottimizzazione degli interventi e del personale dedicato
• possibilità di suddividere le segnalazioni e le attività per aree tematiche e geografiche
• reportistica per successive analisi e misurazione dei parametri di efficienza
• cruscotto unico di Gestione Aziendale per le attività di coordinamento e pianificazione degli interventi.

Tutto questo rafforza la conoscenza e il presidio del territorio, delle infrastrutture, dei servizi e dei disservizi, diminuendo i costi di gestione e risoluzione, migliorando complessivamente il livello di soddisfazione dei cittadini.

VIDEO URBAN SECURITY

Progetto del mese

CLASSIFICARE – CONTARE – PESARE I VEICOLI SUI PONTI

Comark assieme al suo partner sloveno ha installato sul ponte di Odessa in Ucraina un sistema tecnologicamente avanzato e unico nel suo genere.
Il progetto prevede il rilevamento del carico del traffico sul ponte – in particolare si vuole capire:
quanti, quali veicoli e a quale velocità passano sul ponte, mentre il nostro partner rileva il peso, quindi il carico del mezzo.
Questo tema è quanto mai attuale e la sinergia creata con il nostro partner dimostra quanto Comark sia sensibile alla sicurezza non solo delle strade, ma anche dei ponti.

Nello specifico, Comark ha fornito N. 2 Sistemi RL4001 a tecnologia mista, sviluppata esclusivamente dalla nostra azienda. Ognuno è dotato di 2 unità Laser Scanner e 3 unità Radar doppler, che permettono di rilevare, classificare, contare il passaggio dei mezzi leggeri sul ponte di Odessa (Ucraina) con la massima precisione.
Il grande vantaggio di questi sensori oltre a rilevare il traffico in tempo reale, sono molto affidabili, e non necessitano di manutenzione e lavorano perfettamente anche in condizioni meteo avverse quali nebbia o neve.
COMARK, azienda italiana che opera nel mercato nazionale ed internazionale da 26 anni, e leader nel rilevamento del traffico grazie all’utilizzo della tecnologia laser scanner. I sensori laser scanner sono strumenti che consentono il rilevamento in tempo reale del traffico stradale aumentando la sicurezza sulle strade e autostrade.

Per ulteriori informazioni, visitate il nostro sito alla pagina: www.comarkud.it o inviate una mail a: marketing@comarkud.it

Dai nostri associati

ACI-ISTAT report incidenti stradali anno 2020: effetto Covid 19, crollano incidenti, morti e feriti
Nel 2020, in Italia – a causa di lockdown, blocchi della mobilità e coprifuoco dovuti all’emergenza Covid19 – rispetto al 2019, incidenti stradali e feriti si sono ridotti di un terzo (rispettivamente -31,3% e -34%), i morti di un quarto (-24,5%), i feriti gravi di un quinto (- 20%).
In valori assoluti, gli incidenti sono stati 118.298 (in media 324 al giorno, 13,5 ogni ora; erano 172.183 nel 2019), i morti 2.395 (6,5 al giorno, 1 ogni 3 ore ½; 3.173 nel 2019) e i feriti 159.249 (436 al giorno, 18 ogni ora; 241.384 nel 2019), dei quali gravi 14.102 (38,6 al giorno: 17.600 nel 2019). Tra le 2.395 vittime della strada, 1947 (81,29%) sono uomini, 448 donne (18,71%).
La diminuzione di incidenti più consistente si è registrata sulle autostrade (-39,9%), seguite da strade urbane (-31,7%) ed extraurbane (-27,5%). Sempre sulle autostrade, si è registrata la riduzione maggiore (-37,1%) di vittime. Seguono strade extraurbane (-25,7%) e urbane (-20,3%). I costi sociali dell’incidentalità stradale sono risultati pari a 11,6 miliardi di euro (0,7% del Pil), contro i 16,9 miliardi (1% del PIL) del 2019, per una riduzione del 31,4%. Sono questi i dati essenziali del Rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2020.
Secondo il Presidente dell’ACI, socio fondatore di TTS Italia, Angelo Sticchi Damiani, “L’analisi dei dati ACI-Istat dimostra che, purtroppo, la diminuzione di incidenti e vittime è legata, unicamente, ai provvedimenti di confinamento anti-Covid. L’andamento dell’incidentalità stradale si è mosso di pari passo con la riduzione di mobilità e poi con la ripresa. È, inoltre, evidente – ha aggiunto il Presidente dell’ACI – il coinvolgimento delle nuove forme di mobilità dolce. Sono necessarie regole peculiari per la circolazione di questi mezzi accanto ai veicoli a motore per una serena convivenza sulla strada. Solo con il rispetto reciproco, la conoscenza delle regole e l’educazione stradale per tutti, potremo avere una mobilità sicura. Accogliamo con piacere, dunque, il confronto avviato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile con Anci e rappresentanti della Sharing Mobility, nonché l’avvio dei lavori per la definizione entro l’anno di un Piano nazionale della Mobilità Ciclistica”.
“L’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto anche sulla mobilità e sull’incidentalità stradale. Confinamenti, zone rosse e coprifuoco hanno ad esempio influito sul forte calo di vittime, feriti e incidenti nel loro complesso. In questo scenario va sottolineata una diffusione crescente della cosiddetta mobilità dolce” ha dichiarato Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat “A partire dal 2020 sono stati, infatti, rilevati incidenti stradali in cui sono coinvolti monopattini elettrici e biciclette. Secondo i risultati diffusi oggi, sono stati oltre due al giorno, da maggio a dicembre 2020, gli incidenti con lesioni a persone su monopattino elettrico. Si tratta di una tendenza preoccupante confermata anche nei mesi successivi”.
Cala il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti): da 52,6 a 40,3. In ben 13 Regioni, però, il numero di morti per 100mila abitanti è risultato più elevato rispetto alla media nazionale (4,0). Tra queste, gli scostamenti più rilevanti si registrano in Molise (8,4), Sardegna (5,9), Bolzano/Bozen (5,8), Umbria (5,2) ed Emilia-Romagna (5,0). Seguono Veneto (4,7), Abruzzo, Marche, Trento (tutte a 4,6), e Lazio (4,5).
Cresce l’indice di mortalità (rapporto morti/incidenti con lesioni a persone) in tutti gli ambiti stradali: continua a essere più elevato sulle strade extraurbane (4,4 decessi ogni 100 incidenti), si attesta a 3,6 sulle autostrade, mentre è pari a 1,2 sulle strade urbane (rispettivamente 4,2; 3,4 e 1,0 nel 2019). La media nazionale è pari a 2,0 ed è praticamente invariata dal 2010. Aumenta leggermente anche l’indice di gravità (rapporto tra morti e morti+feriti per 100), pari a 1,48.
“Guida distratta o andamento indeciso” (23.802 incidenti: il 15,7% del totale), mancato rispetto di precedenza o semaforo (21.985 incidenti: 14,5%) e velocità troppo elevata (15.194: 10%) si confermano le principali cause di incidenti. Seguono: mancato rispetto della distanza di sicurezza (13.148 casi: 8,7%) e “manovre irregolari” (es. retromarcia, inversione, invasione di corsia, manovre irregolari per sostare o attraversare la carreggiata…) (11.294: 8,7%). La mancata precedenza al pedone (4.838) e il comportamento scorretto del pedone (4.252) rappresentano, infine, il 3,2% e il 2,8% delle cause di incidente.
L’analisi delle principali contravvenzioni elevate da Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale conferma, inoltre, l’aumento della velocità (oltre 2,2milioni di multe: più di 6mila al giorno, 251 ogni ora) e dell’uso del telefonino mentre si è al volante (circa 120mila multe: 335 al giorno, 14 ogni ora). Mentre quasi 30mila persone sono state multate per guida in stato di ebbrezza (25.902: 70 al giorno, quasi 3 ogni ora) o guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (3.831: 10 al giorno).
I conducenti coinvolti in incidenti stradali sono stati 213.196: 163.593 uomini (76,7%) e 49.603 donne (23,3%). Di questi, 22mila circa (il 10,3%) sono cittadini stranieri. 114.295 conducenti coinvolti sono risultati infortunati (il 56,3% del totale). Di questi, 1.697 (1.516 uomini e 181 donne) sono morti (0,8%) e 112.598 sono rimasti feriti (52,8%). 98.901, invece, (46,4%) sono gli incolumi. Due le fasce d’età più ferite (20-24 e 25-29), mentre le vittime si concentrano tra i giovani e i più anziani. Gli incolumi sono prevalentemente 45-49enni. I conducenti deceduti sono stati 1.697 (1.516 uomini e 181 donne); i passeggeri deceduti, 289 (166 uomini e 123 donne).
La maggiore riduzione di decessi (-34,8%), si registra tra 15 e 19 anni; segue la fascia d’età 45-49 (-33,2%). Le riduzioni più contenute, invece, riguardano le fasce 55/59 anni (-12,7%) e 60/64 anni (-10,3%). Tra i più giovani, appaiono più penalizzati i 30-34enni (-19,4%).
La nota più negativa è rappresentata dal forte aumento, in termini percentuali (i valori assoluti, per fortuna, rimangono bassi), delle morti tra i bambini per i quali il Paese aveva l’obiettivo “Zero Vittime”. Nel 2020, 37 bambini tra 0 e 14 anni hanno perso la vita in incidenti stradali: +5,71% rispetto al 2019 (35 bambini). Nella fascia d’età 5-9 anni, però, le vittime sono salite da 4 a 10 (+150%) mentre, tra i 10 e i 14 anni, sono passate da 14 a 19 (+35,71%).
Gli occupanti dei veicoli per trasporto merci fanno registrare la diminuzione di vittime più contenuta, anche se in valore assoluto rappresentano il numero più basso (117 morti; -14,59%). Su ciclomotori e motocicli, invece, hanno perso la vita 645 persone (erano state 786 nel 2019; -17,9%)
Sono 409 (265 uomini, 144 donne) i pedoni vittime della strada. Erano stati 534 nel 2019: -23,4%. La mobilità dolce (biciclette e monopattini), infine, ha fatto registrare 176 vittime, di cui una su monopattino. Da maggio 2020, sono stati 564 gli incidenti rilevati con almeno un monopattino elettrico (più di 2 al giorno) – con 1 decesso e 518 feriti su monopattino, 33 pedoni investiti e feriti e 44 feriti su altri veicoli, soprattutto biciclette e motocicli.

Fonte: Ferpress

App MATO Live Bus: un nuovo strumento di infomobilità per muoversi facilmente a Torino con i mezzi pubblici
L’app MATO Live Bus è la nuova app di Muoversi a Torino, il servizio di infomobilità del Comune di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia: l’app è un nuovo strumento di infomobilità dedicato a chi si muove in città esclusivamente con i servizi di trasporto pubblico (bus, tram, metro e treno).
L’app, realizzata da 5T srl società in-house che gestisce la Centrale della Mobilità del Comune di Torino, e socio ordinario di TTS Italia, si aggiunge ai canali di infomobilità già attivi in città e si caratterizza per la sua capacità di integrare, in un unico tool, le informazioni in tempo reale dei servizi di trasporto pubblico di GTT, Extra.To e SFM.
Tra le principali funzioni dell’app, la possibilità di scegliere la geolocalizzazione facoltativa, la pianificazione dei percorsi “pre-trip” e in tempo reale, disponibilità degli orari di arrivo dei mezzi alle fermate, le informazioni sull’accessibilità dei mezzi e delle fermate alle persone con disabilità e da ultimo, ma non meno importante, lo stato di occupazione dei mezzi, un’informazione particolarmente utile in questo periodo di pandemia.
L’app poggia la sua architettura software su tecnologie open source, come OpenTripPlanner e OpenStreetMap, già ampiamente consolidate nella mappa web di Muoversi a Torino (www.muoversiatorino.it). Il Comune di Torino e 5T hanno scelto questa strada per garantire la flessibilità e l’evoluzione dello strumento: Muoversi a Torino infatti nasce con lo spirito di integrare in unica mappa tutti i dati sui servizi di mobilità presenti in città (non solo trasporto pubblico ma anche servizi di bike, car e ride sharing) per garantire ai propri cittadini la completezza delle informazioni e dare loro la possibilità di scegliere in modo consapevole come muoversi a Torino.
L’app, attiva dal mese di giugno e che ad oggi conta circa 50.000 utenti attivi, non si ferma qui: in ottica di continuo miglioramento, presto ci saranno nuovi aggiornamenti che integreranno un sistema di alert per comunicare disagi e deviazioni delle linee in tempo reale. Nel futuro, verranno integrati anche gli altri servizi di mobilità attivi per offrire agli utenti un’esperienza di viaggio facile e accessibile in ottica MaaS, Mobility as a Service.

Fonte: Comune di Torino/5T

Atac: con SMS&GO il biglietto si acquista via SMS
Dal 5 luglio, basta un SMS per avere un BIT (Biglietto Integrato a Tempo) a disposizione in qualsiasi momento e senza utilizzare le carte di credito. Il nuovo canale di vendita SMS&GO di Atac, socio fondatore di TTS Italia, sviluppato con il Gruppo Digital Virgo, è disponibile per tutti i clienti TIM, Vodafone e WINDTRE e permette l’acquisto del biglietto con il proprio credito telefonico.
Come funziona SMS&GO. Inviando un SMS con la dicitura “BIT” al numero unico di Atac 48018 si riceve subito sul proprio smartphone un SMS contenente un link con il biglietto in formato QRCode. Il biglietto ricevuto va convalidato sullo smartphone accedendo al link ed è utilizzabile per una corsa in Metro e per 100 minuti su tutti i mezzi all’interno del territorio di Roma Capitale. L’SMS ricevuto con il biglietto può essere inoltrato, ma non sarà più utilizzabile una volta che il link verrà aperto. Il BIT avrà sempre il costo di 1 euro e 50 centesimi, a cui si aggiunge il costo di richiesta del servizio in base all’operatore telefonico (max 0,299€).
Le caratteristiche. SMS&GO è facile da utilizzare, pratico e sicuro. Si può acquistare il biglietto all’ultimo momento prima di salire a bordo. La modalità di acquisto cashless&touchless consente di viaggiare senza mettere mano al portafoglio e di comprare un titolo anche se non si ha a disposizione una carta di credito o non si desidera usarla. Inoltre, in questo modo, si aiuta anche l’ambiente: acquistando biglietti dematerializzati si diminuisce il consumo di carta.
Fino al 30 settembre 2021 il primo BIT è gratuito. Il cliente che deciderà di utilizzare per la prima volta il nuovo canale di acquisto non pagherà né il costo del biglietto né il costo dell’SMS.
SMS&GO si aggiunge ai numerosi canali di vendita che Atac ha sviluppato negli ultimi tempi con l’obiettivo di raggiungere tutti i target di clientela e soddisfare qualsiasi bisogno, relativo all’acquisto del biglietto, in ogni momento e ovunque il cliente si trovi.Con 2.700 rivendite indirette, 14 biglietterie, le app di B+, tap&go iniziando il viaggio in metropolitana, le oltre 300 MEB (Macchine Emettitrici di Biglietti) il cliente oggi può scegliere di acquistare il biglietto anche tramite SMS utilizzando il proprio credito telefonico.

Fonte: Atac

ITABUS ha scelto SWARCO MIZAR 
C’è una interessante novità nel trasporto a lunga percorrenza in Italia.
Nelle scorse settimane hanno preso il via i servizi di collegamento lungo tutta l’Italia di ITABUS, il nuovo operatore privato di trasporto su gomma che con la sua nuovissima flotta di 50 bus (a regime ne vanterà 300), consentirà di effettuare oltre 350 servizi al giorno e più di 90 milioni di chilometri annui.
SWARCO MIZAR, socio fondatore di TTS Italia, è partner tecnologico di ITABUS, e la sua nuovissima piattaforma AVM NEXT consentirà al nuovo operatore di monitorare la flotta e il servizio dando informazioni in tempo reale all’utenza a bordo e a terra; il tutto mediante una moderna centrale operativa e un’unità di bordo all’avanguardia, evoluzione della lunga esperienza di SWARCO MIZAR nel campo della gestione delle flotte.
I conducenti ricevono supporto all’esercizio tramite un terminale di bordo di ultima generazione, intuitivo e completo nelle sue funzionalità. Gli operatori di centrale tengono sotto costante controllo l’esercizio dei bus, il loro stato diagnostico, l’aderenza al servizio pianificato, la rendicontazione delle corse, e interagiscono in tempo reale con i conducenti per la gestione delle criticità operative. Il monitoraggio continuo consente infine all’utenza di essere costantemente informata e aggiornata sulla qualità del servizio.
La collaborazione con ITABUS si aggiunge alla lunga lista di sistemi che SWARCO MIZAR mantiene in esercizio da anni, estendendo le sue competenze anche sulla lunga percorrenza.
Il progetto, interessante sotto molteplici punti di vista, sarà il punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori nuove funzionalità mirate anche al miglioramento della sicurezza a bordo attraverso sistemi di sanificazione di ultimissima generazione.

Fonte: Swarco Mizar

Mobilità: i podcast di PTV Group con gli esperti di settore, il nuovo episodio  
È disponibile il secondo podcast della serie “Pillole di Mobilità” lanciata da PTV Group, socio ordinario di TTS Italia.
Il nuovo episodio “100% Smart Cities: Quanto è “intelligente” l’Italia?” è incentrato sulla situazione italiana.
Si è parlato molto dell’impatto che ha avuto l’emergenza legata al Covid19 e di come abbia accelerato la trasformazione digitale delle città italiane. Se da un lato l’emergenza sanitaria ha messo a dura prova le grandi città, che concentrano uffici e industrie, dall’altro ha portato a un’accelerazione di servizi considerati “tipici” di una smart city: delivery e logistica urbana, smart working, e-learning, micromobilità/mobilità dolce.
Il podcast approfondisce l’argomento con l’Ingegnere Francesco Oliviero che in passato si è occupato di tecnologie per le smart city legate alla connettività e attualmente si occupa di proporre soluzioni di mobilità smart per le città.
Per ascoltare il podcast, clicca qui.

Fonte: PTV Group

Mobilità e Covid-19: ad aprile 2021 si registra un +63% rispetto all’anno precedente
È ripartita con forza la mobilità in Italia, a seguito dell’attenuazione delle restrizioni decisa dal Governo Draghi lo scorso aprile 2021. Un fenomeno ben visibile dai dati di circolazione delle auto appartenenti a flotte aziendali o concesse a noleggio a lungo termine per uso privato.
Nel mese di aprile 2021, infatti, si è assistito a un incremento del +63% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tendenza confermata anche a maggio 2021, dove gli spostamenti sono cresciuti del +44% se comparati al maggio 2020.
Questo quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio privilegiato di Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della telematica, dellasmart mobility e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità,  e socio fondatore di TTS Italia, che monitora oltre mezzo milione di asset.
Continua la crescita anche per quanto concerne il mese di giungo 2021 (+6% vs giugno 2020), anche se in misura significativamente più ridotta, tenendo conto che la scorsa estate 2020 il paese era tornato in una situazione di sostanziale normalità e in totale assenza di restrizioni particolari per il contrasto alla pandemia.

Fonte: Targa Telematics

OpenMove sbarca anche negli Stati Uniti con un progetto di bigliettazione in ottica MaaS
Nuovo successo per OpenMove, socio ordinario di TTS Italia, sempre più internazionale e presente in ben 11 Paesi. Con l’acquisizione di una commessa in Oregon, infatti, OpenMove sbarca anche negli Stati Uniti. Lo fa con un progetto di bigliettazione in ottica Mobility-as-a-Service (MaaS).
Per Lorenzo Modena, CEO: “Si tratta di una vera e propria pietra miliare nella storia di OpenMove. In America ci sono le più grandi società di software. Gli Statunitensi sono tradizionalmente attenti alla tecnologia e ai modi in cui questa semplifica la vita, migliorandola. L’avere acquisito un cliente in quel mercato è la prova tangibile dell’eccellenza tecnologica dei nostri prodotti, abbinata al grande lavoro di business development, portato avanti dal country manager americano”.
OpenMove ha messo in campo le migliori tecnologie per questo progetto, costituito da un sistema di Account-Based Ticketing (ABT) completamente multicanale, che include:
l’app di infomobilità e bigliettazione per gli utenti basata su OpenMove WAY;
gli strumenti per i controllori basati su OpenMove ACT;
la nuova console per le biglietterie con una versione dedicata di OpenMove ACT;
i validatori con a bordo il software OpenMove HORA.
Sempre secondo Lorenzo Modena: “Gli Stati Uniti rappresentano un mercato importante e ricco di opportunità. Gli Americani hanno apprezzato il vero valore del software come elemento centrale di un sistema di bigliettazione moderno, che poggia esclusivamente su dispositivi di mercato. Ciò a tutela della libertà di scelta del committente nei confronti dell’hardware, liberando i clienti dal lock-in e riducendo il potere contrattuale dei fornitori”.
Al di là degli aspetti tecnologici, la conquista di nuovi mercati è legata al:
percorso di internazionalizzazione in cui è impegnata OpenMove;
potenziamento della struttura aziendale, sposando un modello di business prettamente manageriale.

Fonte: OpenMove

Pin Bike: col Decreto Sostegni BIS, un fondo da 50 milioni di Euro per la mobilità smart in azienda
Pin Bike, socio ordinario di TTS Italia, è il sistema tecnologico che, tramite un controllo software + hardware antifrode, permette a un’Amministrazione Comunale o a un’impresa di poter rilasciare incentivi al bike to work e al carpooling (l’auto di proprietà condivisa).
Il sistema è stato attivato, fra i principali, nei Comuni di Bari, Bergamo, Pescara, Foggia e per i lavoratori della AUSL Bologna.
Grazie al Decreto Sostegni BIS è stato messo a disposizione un fondo da € 50 milioni per le imprese italiane per attivare progetti di mobilità smart in azienda.
Unico prerequisito per accedere al fondo è che l’impresa abbia redatto al 31 agosto il PSCL (piano spostamenti casa lavoro). Per l’occasione, Pin Bike ha costituito un team che segue l’impresa interessata nella redazione del PSCL, corso di formazione al Mobility Manager aziendale e chiaramente segue l’impresa in tutto l’iter necessario ad accedere al fondo.
Il team di Pin Biker è a disposizione per ogni info o chiarimento:
Dott. Capogna – capogna@pin.bike – +39 340 14 54 127

Fonte: Pin Bike

Roma Servizi per la Mobilità: parte la sperimentazione pubblica dell’App per incentivare la mobilità sostenibile
È partita la sperimentazione pubblica della nuova App “Roma corre in bici”. La App, realizzata da Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, è stata pensata per promuovere l’utilizzo della bicicletta e dei monopattini elettrici negli spostamenti quotidiani in città.
“Roma corre in bici” è innanzitutto un navigatore in grado di calcolare il miglior percorso per raggiungere una destinazione, utilizzando la nuova modalità di calcolo del percorso ciclabile messa a disposizione da Google.
Durante il tragitto, l’App monitora lo spostamento e calcola alcuni parametri del viaggio come la lunghezza, la velocità media, le calorie consumate e le emissioni di CO2 risparmiate.
L’App è anche in grado di “certificare” che lo spostamento stia effettivamente avvenendo con il mezzo indicato, controllando le velocità massime raggiunte e il tempo di sforamento dei vincoli impostati.
A queste funzioni, utili negli spostamenti quotidiani, se ne aggiungono altre per la promozione della mobilità sostenibile. A cominciare dal sistema degli sconti nei negozi che aderiranno all’iniziativa per chi farà shopping usando la bici.
I commercianti che faranno parte del progetto saranno censiti nell’app come “bike friendly” e potranno offrire agli utilizzatori condizioni particolarmente vantaggiose che saranno direttamente proporzionali ai chilometri “pedalati”. La App è stata pensata per fare accumulare crediti al crescere della distanza percorsa e consente di generare dei QR Code con un valore personalizzato che può poi essere scaricato in negozio al momento dell’acquisto.
Oltre ai cittadini, possono registrarsi anche le aziende. Esse, grazie alle funzionalità della App, hanno la possibilità di decidere quale tipo di incentivi riconoscere ai dipendenti che si muovono in modo sostenibile. Le aziende, attraverso i mobility manager, e i commercianti possono aderire contattando Roma Servizi per la Mobilità all’indirizzo mobility-manager@romamobilita.it
Per partecipare alla sperimentazione gli utenti Android potranno scaricare la App dal Play store, dopo avere accettato di aderire al programma di test. Gli utenti IOs, invece, dovranno prima installare l’App TestFlight da cui poi scaricare la App vera e propria utlizzando questo link: https://testflight.apple.com/join/8I64kFtp

Fonte: Ferpress

Scania pubblica la valutazione del ciclo di vita dei veicoli elettrici a batteria
In qualità di primo costruttore di veicoli nel settore dei mezzi pesanti, Scania, socio ordinario di TTS Italia, ha pubblicato una valutazione del ciclo di vita (LCA) dei veicoli per la distribuzione. Dall’LCA emerge che l’impatto ambientale dei mezzi elettrici a batteria è significativamente inferiore a quello di un veicolo con motore a combustione interna.
Il Life Cycle Assessment è uno metodo di valutazione definito dallo standard ISO 14040/44 per calcolare gli impatti ambientali dei prodotti e prende in considerazione l’intero ciclo di vita, partendo dall’estrazione e raffinazione delle materie prime e concludendo con il recupero, in questo caso, dei veicoli.
“Mentre nel settore del trasporto cresce il numero di veicoli elettrici a batteria, dobbiamo chiederci se questi siano davvero sostenibili dal punto di vista ambientale quando prendiamo in considerazione l’intero ciclo di vita. L’impatto generato non deriva dalle emissioni allo scarico, per questo motivo l’industria deve ripensare a cosa si intende per impatto ambientale. Con questo studio, abbiamo delle risposte chiare”, afferma Andreas Follér, Head of Sustainability di Scania.
La produzione del veicolo elettrico a batteria comporta un maggiore impatto ambientale, soprattutto a causa della realizzazione delle celle batteria, attività altamente energivora. Nonostante questo, l’impatto del ciclo di vita totale sui cambiamenti climatici è notevolmente migliore per i veicoli elettrici a batteria, grazie alle emissioni di carbonio di molto inferiori nella fase di utilizzo.
Per i veicoli che operano nell’UE, riduciamo le emissioni di carbonio del ciclo di vita dal 38% (mix UE 2016) al 63% (mix UE previsto 2030). Se passiamo all’elettricità verde, raggiungiamo una riduzione delle emissioni di carbonio durante il ciclo di vita dell’86%. Il veicolo elettrico a batteria ha il potenziale per avere un impatto climatico minore rispetto a quello con motore a combustione interna già entro uno o due anni di funzionamento. Questo copre tutti i mix di elettricità esaminati nel rapporto.
Le celle della batteria rappresentano poco più del 40% delle emissioni di carbonio derivanti dalla produzione di veicoli elettrici a batteria. Esiste tuttavia un grande potenziale per migliorare i livelli di emissione poiché l’industria delle batterie è in continuo miglioramento per quanto concerne la decarbonizzazione e l’utilizzo di elettricità verde aumenta costantemente.
“Ci aspettiamo che il costo totale di esercizio dei veicoli elettrici a batteria sia positivo per la maggior parte dei nostri clienti durante questo decennio, così che metà dei nostri volumi possano avere una trasmissione elettrica entro il 2030. La corsa verso le emissioni zero riguarderà la decarbonizzazione dei processi e materiali necessari per assemblare i veicoli industriali e gli autobus del futuro”, afferma Follér.
La collaborazione è fondamentale per realizzare le riduzioni di carbonio necessarie per raggiungere gli obiettivi su cui Scania si è impegnata, certificati da Science Based Targets. Ad esempio, la partnership con Northvolt che mira a produrre la batteria più ecologica del mondo. L’approvvigionamento di acciaio è un altro importante argomento quando si parla dell’impronta ecologica, a causa della forte dipendenza dai combustibili fossili nella fase di produzione. La partnership con H2 Green Steel mira a risolvere questo problema e pone Scania nella direzione della produzione di un veicolo ad impatto zero, che l’azienda mira a consegnare nel 2030.
Il Life Cycle Assessment è uno metodo di valutazione definito dallo standard ISO 14040/44 per calcolare gli impatti ambientali di prodotti o servizi durante il loro intero ciclo di vita: in questo caso la produzione, l’uso, la manutenzione e il recupero del veicolo e della batteria.
LCA in Scania viene utilizzato per valutare gli impatti ambientali del prodotto e definire obiettivi di progetto interni nello sviluppo. L’unità funzionale utilizzata in questo studio è: un autocarro utilizzato per 500.000 km in un tipico ciclo di distribuzione con un carico utile medio di 6,1 tonnellate ed è scelta con l’obiettivo di riflettere e rappresentare una vita operativa completa del veicolo.

Fonte: Scania.

Siglato il Protocollo d’intesa tra digITAlog SpA e l’AdSP del Mar Adriatico Centro settentrionale per l’adesione al PCS PLN
digITAlog, organismo di diritto pubblico e soggetto attuatore del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’implementazione e gestione della Piattaforma Logistica Nazionale (PLN), e socio ordinario di TTS Italia, e l’AdSP del Mar Adriatico Centro settentrionale, comprendente il Porto di Ravenna, hanno firmato il protocollo d’intesa per l’adesione al Port Community System (PCS) della PLN.
Prosegue, dunque, l’impegno di digITAlog SpA nell’attività di digitalizzazione dei servizi portuali al fine di raggiungere sia l’obiettivo istituzionale di omogeneizzazione degli strumenti al servizio della comunità portuale, come richiesto anche dal Piano Strategico Nazionale per la Portualità e la Logistica (PSNPL), che – quello più generale – di contribuire all’efficientamento della logistica nazionale e all’incremento della sua competitività a livello mondiale.
Il PCS PLN rappresenta un’interfaccia unica di infrastruttura ITS, è suddiviso concettualmente in PCS Istituzionale e PCS Operativo e mira a soddisfare le esigenze delle singole comunità portuali, promuovendo la definizione di standard e modelli operativi omogenei nelle realtà logistiche nazionali. Il PCS Istituzionale fornisce all’AdSP anche servizi digitali utili all’implementazione dello Sportello Unico Amministrativo, mentre il PCS Operativo supporta la Comunità Portuale nello svolgimento delle operazioni logistiche e fornisce una base informativa all’AdSP per assolvere ai propri compiti istituzionali per il coordinamento, la promozione ed il controllo delle operazioni portuali.
Il Protocollo d’intesa si inquadra nell’ottica del raggiungimento dell’obiettivo di omogeneizzazione dei PCS nel rispetto delle specificità delle singole AdSP. Nello specifico, il Protocollo siglato prevede due macro fasi: la Fase 1 “Rilascio dei servizi PCS PLN” prevede la progressiva sostituzione del PCS-Ravenna con il PCS PLN comprendente sia quello istituzionale che quello operativo, il rilascio dei servizi attualmente presenti nel PCS ravennate e non in quello della PLN ed infine il rilascio di ulteriori servizi di interesse dell’AdSP. La Fase 2, invece, prevede la conduzione ed evoluzione dei servizi PCS PLN rilasciati nella Fase 1.
Tra le novità previste dal Protocollo d’intesa c’è la costituzione di un organismo di governance a livello nazionale – costituito dalle AdSP aderenti al PCS PLN ed estensibile a tutte quelle che vi aderiranno – deputato a trattare, in via esemplificativa, le linee generali di sviluppo del PCS PLN nell’ottica di omogeneizzazione prevista nel PSNPL, le priorità nello sviluppo di nuove funzioni e gli aspetti economici.
“Sono soddisfatto dell’adesione dell’AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale al PCS PLN” – ha dichiarato il Presidente di digITAlog, Lorenzo Cardo, – “il PCS PLN e la relativa omogeneizzazione dei servizi a disposizione dell’AdSP e della comunità portuale sono un progetto in cui l’impegno di digITAlog è massimo. La stipula del Protocollo con Ravenna segue quella del Protocollo con Civitavecchia e la recente estensione dell’adesione dell’AdSP del Mar Ligure Orientale al PCS PLN sino al 2022 e testimoniano l’importante lavoro di confronto ed ascolto che stiamo portando avanti con le AdSP al fine di fornire alla comunità portuale in senso ampio un servizio efficiente e condiviso nell’ottica di massimizzare la digitalizzazione e dematerializzazione dei processi portuali”.

Fonte: digITAlog

Sottoscritto da digITAlog SpA il Decreto dell’AdSP del Mar Ligure Orientale per l’estensione dell’erogazione dei servizi
DigITAlog SpA (già UIRNet SpA) organismo di diritto pubblico e soggetto attuatore unico del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN), e socio ordinario di TTS Italia, ha sottoscritto per accettazione il decreto emanato lo scorso giugno dall’AdSP del Mar Ligure Orientale, che riunisce i porti di La Spezia e Marina di Carrara, per l’estensione del PCS, piattaforma informatica sviluppata per la gestione amministrativa ed operativa dei processi in ambito portuale, e di ulteriori servizi della PLN a marzo 2022.
L’Adesione dell’Autorità di Sistema Portuale ai servizi PCS PLN risale al 2018 quando venne sottoscritta la Convenzione Operativa con l’allora UIRNet S.p.A. per regolare la gestione del PCS – Spezia e per l’adozione dei servizi del PCS PLN (fase 1). Nell’ambito di tale fase sono state condotte le attività di gestione della piattaforma informatica APNet, di erogazione dei servizi del PCS dei servizi del Centro Servizi e sono stati avviati alcuni importanti progetti pilota quali la messa in produzione del modulo IMPORT, le funzionalità multiporto, il modulo Nave/Nostromo, il nuovo sistema di gestione dei permessi di accesso e l’App a supporto dell’autotrasporto del progetto Ursa Major Neo.
Con l’estensione della fase 1 a marzo 2022, digITAlog per il tramite del concessionario Logistica Digitale Srl oltre a garantire la continuità operativa delle attività in essere, prevede anche il completamento dei progetti pilota, lo sviluppo e la messa in produzione di un modulo dedicato alle statistiche portuali e l’adeguamento del PCS alle evoluzioni del sistema AIDA secondo le indicazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il Presidente di digITAlog, Lorenzo Cardo, si è dichiarato soddisfatto dell’ampliamento della fase 1 ribadendo il massimo impegno della società per la realizzazione dei progetti di digitalizzazione della logistica tramite lo sviluppo dei servizi della Piattaforma Logistica Nazionale.

Fonte: DigITAlog

SWARCO collabora con Lime su micromobilità e sicurezza stradale
SWARCO, socio fondatore di TTS Italia, e Lime, il principale fornitore mondiale di veicoli elettrici condivisi, hanno annunciato l’avvio di una collaborazione volta a migliorare la sicurezza degli utenti della strada vulnerabili che viaggiano con e-scooter e biciclette. Le aziende uniranno le rispettive competenze nella gestione del traffico e nei servizi di mobilità rispettosi dell’ambiente in un progetto pilota per ridurre il rischio di incidenti stradali degli utenti di micromobilità agli incroci controllati dal semaforo.
“In qualità di specialista in mobilità e sicurezza degli incroci, SWARCO è ben posizionata per aiutare le città a offrire un ambiente più sicuro per i nuovi vettori di mobilità come gli e-scooter, in particolare in quei punti neri e zone conflittuali dove pedoni, veicoli, e-scooter, biciclette e altre modalità si incontrano”, afferma Christoph Stögerer, Head of Innovation & Technology della divisione ITS di SWARCO. “Ora collaboriamo con il principale fornitore di servizi Lime per sviluppare soluzioni di sicurezza per il crescente numero di utenti di micromobilità”.
Il progetto pilota congiunto, denominato Intersection Risk Mitigation, mira a ottimizzare gli algoritmi di gestione dei semafori adattivi di SWARCO per migliorare la sicurezza degli utenti della strada vulnerabili e migliorare l’efficienza del traffico anche per i conducenti. SWARCO sfrutterà i dati anonimi sui passeggeri di Lime per sviluppare approfondimenti e potenziali contromisure come algoritmi di temporizzazione delle strisce pedonali adattati per supportare condizioni stradali più sicure, in particolare per gli utenti vulnerabili della micromobilità.
“Sappiamo che gli incroci sono aree chiave in cui è più probabile che si verifichino conflitti tra automobili e utenti di micromobilità, motivo per cui siamo entusiasti di collaborare con SWARCO per ridurre il potenziale di incidenti”, ha affermato Annie Chang, Direttore dei programmi di sicurezza di Lime. “Siamo incoraggiati dalla leadership di SWARCO nel fornire soluzioni di gestione del traffico in tutta Europa e crediamo che con l’esperienza senza pari di Lime nei dati sulla micromobilità, possiamo avere un impatto reale nel migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni, ciclisti e scooteristi”.

Fonte: SWARCO

Targa Telematics in vetta alla Classifica Cerved sulle imprese tecnologiche col maggior tasso di crescita
Targa Telematics – tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della telematica, della smart mobility, e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità, e socio fondatore di TTS Italia – è al primo posto nella classifica Cerved relativa alle imprese italiane del settore Tech che hanno fatto registrare i più alti tassi di sviluppo del proprio business.
In particolare, l’analisi si è focalizzata su quelle aziende del comparto Technology che si sono distinte per dimensione e costanza della crescita, in un arco temporale che va dal 2014 al 2019.
Targa Telematics, che ha il proprio quartier generale a Treviso e una sede a Torino, oltre alle sedi di Parigi, Londra, Lisbona e Madrid, tra il 2014 e il 2019 ha visto crescere il proprio fatturato mediamente del 70% anno su anno, passando da 2.8 milioni di euro a 45 milioni di euro, e ha consolidato il proprio ruolo di leader nella smart-mobility, nella gestione delle grandi flotte, e nel comparto insurtech a livello europeo e globale.
“Siamo particolarmente orgogliosi del nostro percorso di crescita, certificato ulteriormente da una società prestigiosa come Cerved”, ha commentato Nicola De Mattia, Ceo di Targa Telematics SpA. “Siamo impegnati a dare continuità ai nostri processi di innovazione nel campo IoT, e a lavorare per sviluppare in modo costante le nostre tecnologie e le nostre soluzioni che saranno sempre più il cuore della mobilità del futuro. Grazie alla nostra squadra di grandi professionisti abbiamo raggiunto un posizionamento distintivo nel mercato e possiamo supportare al meglio i nostri clienti nel loro percorso di trasformazione digitale”.

Fonte: Targa Telematics

Tiemme è “Digital Star”: tra le aziende più innovative in Italia secondo ITQF e La Repubblica
Tiemme, socio ordinario di TTS Italia, è tra le aziende più innovative in Italia. A dirlo è l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF) che, in collaborazione con il settimanale “Affari&Finanza” del quotidiano La Repubblica, premia con l’apposito sigillo di qualità “Digital Star 2021/2022” le aziende più innovative in Italia.
Tiemme entra così a far parte del ranking delle 350 Digital Stars italiane ed è ai vertici per quanto riguarda il settore mobilità.
Lo studio Digital Stars è giunto alla terza edizione e analizza le eccellenze digitali, impiegando l’analisi del Social Listening Index, un’innovativa metodologia di passaparola online basata su oltre 1,5 milioni di citazioni rilevate su tematiche di tecnologia, innovazione e digitalizzazione.
Sono state analizzate 438 milioni di fonti web in italiano, tra cui social media, portali news, blog, forum, video ecc. Le 1,5 milioni di citazioni rilevate sono in seguito state suddivise per tonalità e rilevanza per dare vita alla classifica delle 350 Digital Stars in Italia, il ranking con la maggior base di dati tra tutti gli studi sulla digitalizzazione aziendale in Italia.
Il riconoscimento conferma le costanti scelte di digitalizzazione portate avanti dall’azienda di Tpl che opera da 11 anni nei bacini di Arezzo, Siena, Grosseto e Piombino. Tiemme, oltre ad essere molto attiva nella comunicazione social, attraverso i canali Facebook, Instagram e Linkedin, quale imprescindibile strumento di dialogo con la propria utenza, ha introdotto in questi anni numerose novità che consentono di facilitare l’accesso ai servizi di Tpl per varie tipologie di utenti: pagamento a bordo del biglietto con carta di credito; tecnologia AVM per il monitoraggio da remoto della propria flotta; il cruscotto gestionale ed altre ulteriori innovazioni nei processi aziendali.
“Siamo molto soddisfatti per questo riconoscimento– commenta il Direttore Generale di Tiemme Piero Sassoli – che certifica l’impegno portato avanti dall’azienda sulle tematiche dell’innovazione e della tecnologia a servizio degli utenti. Siamo partiti dall’acquisto del biglietto via sms per arrivare, tra i primissimi in Italia ed in Europa, al pagamento con carta bancaria contactless dei nostri servizi quale percorso verso l’eliminazione completa del biglietto di carta. Ciò è frutto di un impegno e interesse aziendale a favore delle tecnologie e che presto potrà prevedere ulteriori step innovativi, in sintonia con le nuove tendenze di un settore che deve puntare a garantire un’offerta di viaggio sempre più in linea con le rapide evoluzioni delle necessità degli utenti. Il nostro settore si sta infatti orientando sempre di più verso la concezione di “mobility on demand” come confermato anche nei giorni scorsi dalla presentazione a Roma del protocollo Maas: per questo al nostro settore serve un significativo cambio di mentalità per orientare la sua offerta a favore delle nuove opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.

Fonte: Ferpress

T.net, l’acceleratore europeo Eit Digital entra nella compagine azionaria
Nuova compagine azionaria e maggiore capacità di innovare e competere nel mercato internazionale delle tecnologie digitali. T.net – Pmi innovativa fondata nel 2002 e specializzata in data protection, cybersecurity, Cloud, sensoristica IoT e trasformazione digitale di organizzazioni complesse (aziende e Pa), e socio ordinario di TTS Italia – accoglie tra i propri azionisti l’acceleratore europeo Eit Digital, leader nell’innovazione digitale.
Eit Digital, Organizzazione interna all’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia (EIT), organismo indipendente dell’Unione europea, ha acquisito i 7% della Società con una valutazione pre-money di 7,08 milioni di euro, giudicando T.net «campione di innovazione per una forte Europa digitale».
I primi rapporti fra T.net e l’acceleratore europeo risalgono già al 2018. Sempre nel 2021 inoltre, in parallelo con l’ingresso nella compagine azionaria, T.net è anche diventata partner di Eit Digital, andando quindi ad intrecciare doppiamente la propria strada con quella dell’organizzazione che guida la trasformazione digitale dell’Europa, divenuta appunto azionista e partner. Grazie al nuovo assetto, T.net potrà proseguire il suo percorso di crescita, valorizzando al meglio le sinergie dell’ecosistema paneuropeo di Eit Digital, costituito da oltre 200 tra le migliori società europee, Pmi, start-up, università eistituti di ricerca che collaborano in un contesto di “open innovation”.
«Avere Eit Digital come azionista e partner – ha dichiarato Francesco Mazzola, Ceo di T.net – ci dà un’ulteriore spinta verso nuove opportunità di crescita, sempre alla ricerca delle migliori tecnologie, per rendere T.net un player internazionale della trasformazione digitale, in grado di fornire il proprio contributo di innovazione, di servizi e di soluzioni per la crescita economica e una migliore qualità della vita. Il mondo IoT, delle Digital Cities,la Smart Agriculture, così come la data protection e la cybersecurity – ha concluso Mazzola – evolvono moltovelocemente, facendo nascere nuove opportunità che siamo pronti a cogliere».

Fonte: ilsole24ore

Torino: nasce il Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura
Industria, università, centri di ricerca e di competenza 4.0 e istituzioni piemontesi si sono unite per sviluppare a Torino, il Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura.
Il Politecnico di Torino, socio ordinario di TTS Italia, guiderà lo sviluppo del progetto esecutivo del Polo che prevede la realizzazione della struttura edile, delle aule didattiche e dei laboratori, al fine di offrire alle imprese i servizi di formazione, di ricerca finalizzata e applicata e di trasferimento tecnologico, di networking e di contaminazione tra tecnologie e competenze, anche grazie alla co-location delle aziende.
Il CIM – Competence Industry Manufacturing 4.0, con il contributo di Camera di Commercio di Torino, API e Unione Industriale, coordinerà tutti i servizi che caratterizzeranno il nuovo Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura.
I primi 40 milioni di euro, fondamentali per l’avvio del progetto, sono disponibili grazie ad un contributo della Regione Piemonte, un finanziamento della Camera di commercio di Torino e fondi previsti dal MISE.
Il Polo sarà organizzato secondo un modello “Hub & Spoke” (Centro con Connessioni a Rete) coordinato dal Politecnico di Torino, con Hub principale a Torino connesso a realtà di eccellenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Abruzzo, Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.
I servizi del Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura
Il polo punta a fornire i seguenti servizi:
– formazione continua attraverso le lauree professionalizzanti, percorsi ITS, Accademy e Learning Hub per i lavoratori e per il mercato del lavoro con il coinvolgimento del Politecnico, dell’Università, della Scuola Camerana, Skillab, API Formazione, CIM4.0, etc;
– ricerca finalizzata, attraverso iniziative e attività di ricerca del Politecnico, dell’Università e di altri Centri di Ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e dell’Industria 4.0;
– ricerca applicata, trasferimento tecnologico, innovazione di prodotto e processo attraverso l’attività di tutti gli enti di ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e della Manifattura;
– networking attraverso strategie di comunicazione, organizzazione e gestione di eventi B2B in cui saranno coinvolte realtà come il Mesap, Torino Wireless, CIM4.0, DIH Piemonte, etc;
– co-location di imprese attraverso lo sviluppo di un ecosistema industriale territoriale con incubazione e accelerazione che coinvolgerà grandi aziende, PMI e start up legate all’industria 4.0.

Fonte: Cluster Trasporti

Le nostre attività

MaaS: un ecosistema che richiede la collaborazione tra pubblico e privato. L’intervista alla Presidente di TTS Italia, Rossella Panero, su Mobility Magazine
Più che di sistema MaaS, è più corretto parlare di un ecosistema MaaS nel quale devono convergere, in maniera armonizzata, molteplici figure e nel quale una collaborazione mirata tra pubblico e privato è pressoché imprescindibile. Perché se è vero che lo scopo del MaaS è quello di mettere l’utente finale con le sue specifiche esigenze al centro di tutto, questo obiettivo non si raggiunge se la catena di montaggio non è ben oliata.
Ormai non si parla più solo di piattaforme digitali e integrazioni, ma anche di regole normative che consentano uno sviluppo efficace del MaaS a livello nazionale in primis, ma anche internazionale, in un’ottica di una mobilità senza soluzione di continuità. I vantaggi del MaaS sono, sarebbero, per tutti: per l’utente, per il lato offerta, per chi fornisce servizi diversi dalla mobilità, ma ad essa comunque collegati, si pensi al turismo. Infine, se accompagnato da appropriate politiche pubbliche, il MaaS può diventare una grande opportunità per la governance pubblica della mobilità.
La Presidente di TTS Italia, Rossella Panero parla di MaaS e del Convegno del 13 e 14 luglio a Roma, organizzato congiuntamente da TTS Italia e Club Italia, che per l’Associazione è stato l’occasione per presentare a Istituzioni, Enti, Industria le linee guida per l’implementazione dei servizi MaaS in Italia, sviluppate in oltre un anno di lavoro nell’ambito del Gruppo di Lavoro dedicato al tema. 12 le raccomandazioni e molti gli attori da coinvolgere per fare del MaaS una realtà.
Leggi l’intervista completa qui (da pagina 5).

Smart Mobility e pandemia: l’intervista OITA a Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia
A maggio 2021, OITA, del cui Comitato Tecnico Scientifico TTS Italia è membro, ha intervistato il Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi.
Si è parlato di Smart Mobility e pandemia.
Leggi l’intervista qui.

Freight Leaders Council e TTS Italia insieme per una logistica al servizio del Paese
Un tavolo di lavoro comune, una collaborazione a lungo termine, per elaborare proposte e strategie per la trasformazione digitale della logistica.
Questo l’impegno preso a fine giugno a Roma dal Freight Leaders Council (FLC) e da TTS Italia – Associazione Italiana della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza.
Un tavolo operativo che arriva a completamento di un Protocollo di Intesa, firmato dalle due associazioni il 22 aprile scorso.
Per TTS Italia, al tavolo prenderanno parte Rossella Panero (Presidente), Olga Landolfi (Segretario Generale) e Leonardo Domanico (Project Manager); per il Freight Leaders Council, ci saranno Massimo Marciani (Presidente), Clara Ricozzi (Vicepresidente) ed Elisabetta La Scala (Segretario).
Obiettivo, mettersi a disposizione del Sistema Paese per sviluppare progetti innovativi per la logistica, soprattutto per la sua digitalizzazione, per cambiare in maniera permanente e definitiva un settore fondamentale per lo sviluppo e il recupero della competitività italiana.
In particolare il FLC, grazie al supporto dei suoi soci e del suo network, elaborerà progetti innovativi per l’intera supply chain, dal ritiro della merce alla consegna finale, per tutti i mezzi di trasporto.
TTS Italia, da parte sua, attraverso la rete dei soci e dei partner porterà all’attenzione del settore tutte quelle tecnologie e soluzioni digitali, vero e proprio momento di innovazione della logistica.
Un’azione congiunta orientata non solo a diffondere la cultura dell’innovazione e a condividere buone pratiche nel settore, ma anche a presentare soluzioni operative alla Pubblica Amministrazione per la semplificazione delle procedure e dei processi di controllo e di monitoraggio.
Per Rossella Panero, Presidente di TTS Italia “Il tavolo di lavoro congiunto con FLC è per noi di estrema importanza. Bisogna unire forze, progetti e idee per fare sistema ed essere veramente capaci di dare supporto alle Istituzioni in primis, ma non solo, per una logistica digitale e nuova, non solo innovativa”.
Per Massimo Marciani, Presidente del FLC: “Innovazione e digitalizzazione sono i due pilastri del new normal della logistica e un lavoro congiunto fra le nostre due associazioni sarà il motore di questo cambiamento epocale della logistica, l’industria delle industrie”.

Fonte: FLC/TTS Italia.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Sicilia: 30 milioni per il Tpl a Messina, Taormina, Milazzo e Salina
Da Messina, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, 30 milioni di euro per l’acquisto di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto ambientale, destinati ai Comuni che offrono un servizio di tpl. Il finanziamento è della Città metropolitana di Messina e scaturisce dall’Accordo di programma previsto nell’ambito del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, che ha stabilito le modalità di ripartizione delle risorse per i soggetti beneficiari.
La Città metropolitana di Messina, avendo adottato le linee guida del PUMS entro la scadenza prevista dal Dpcm, risulta destinataria delle risorse stanziate dal decreto del Ministero delle Infrastrutture: 3.483.957 euro per il periodo 2019-2023, 26.188.108 euro per l’arco temporale 2024-2033.
Le risorse assegnate per il trasporto pubblico ai Comuni di Messina (22 milioni e mezzo di euro), Taormina e Milazzo (poco più di 2 milioni a testa), nonché al consorzio dei Comuni di Malfa, Santa Maria Salina e Leni (altri 2 milioni), possono essere messe a disposizione dalla Città metropolitana tramite una specifica convenzione, «al fine di assicurare una organica ed efficace gestione delle politiche di rinnovo del parco rotabile automobilistico utilizzato per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale».

Fonte: AutobusWeb

Tiemme è “Digital Star”: tra le aziende più innovative in Italia secondo ITQF e La Repubblica
Tiemme, socio ordinario di TTS Italia, è tra le aziende più innovative in Italia. A dirlo è l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF) che, in collaborazione con il settimanale “Affari&Finanza” del quotidiano La Repubblica, premia con l’apposito sigillo di qualità “Digital Star 2021/2022” le aziende più innovative in Italia.
Tiemme entra così a far parte del ranking delle 350 Digital Stars italiane ed è ai vertici per quanto riguarda il settore mobilità.
Lo studio Digital Stars è giunto alla terza edizione e analizza le eccellenze digitali, impiegando l’analisi del Social Listening Index, un’innovativa metodologia di passaparola online basata su oltre 1,5 milioni di citazioni rilevate su tematiche di tecnologia, innovazione e digitalizzazione.
Sono state analizzate 438 milioni di fonti web in italiano, tra cui social media, portali news, blog, forum, video ecc. Le 1,5 milioni di citazioni rilevate sono in seguito state suddivise per tonalità e rilevanza per dare vita alla classifica delle 350 Digital Stars in Italia, il ranking con la maggior base di dati tra tutti gli studi sulla digitalizzazione aziendale in Italia.
Il riconoscimento conferma le costanti scelte di digitalizzazione portate avanti dall’azienda di Tpl che opera da 11 anni nei bacini di Arezzo, Siena, Grosseto e Piombino. Tiemme, oltre ad essere molto attiva nella comunicazione social, attraverso i canali Facebook, Instagram e Linkedin, quale imprescindibile strumento di dialogo con la propria utenza, ha introdotto in questi anni numerose novità che consentono di facilitare l’accesso ai servizi di Tpl per varie tipologie di utenti: pagamento a bordo del biglietto con carta di credito; tecnologia AVM per il monitoraggio da remoto della propria flotta; il cruscotto gestionale ed altre ulteriori innovazioni nei processi aziendali.
“Siamo molto soddisfatti per questo riconoscimento– commenta il Direttore Generale di Tiemme Piero Sassoli – che certifica l’impegno portato avanti dall’azienda sulle tematiche dell’innovazione e della tecnologia a servizio degli utenti. Siamo partiti dall’acquisto del biglietto via sms per arrivare, tra i primissimi in Italia ed in Europa, al pagamento con carta bancaria contactless dei nostri servizi quale percorso verso l’eliminazione completa del biglietto di carta. Ciò è frutto di un impegno e interesse aziendale a favore delle tecnologie e che presto potrà prevedere ulteriori step innovativi, in sintonia con le nuove tendenze di un settore che deve puntare a garantire un’offerta di viaggio sempre più in linea con le rapide evoluzioni delle necessità degli utenti. Il nostro settore si sta infatti orientando sempre di più verso la concezione di “mobility on demand” come confermato anche nei giorni scorsi dalla presentazione a Roma del protocollo Maas: per questo al nostro settore serve un significativo cambio di mentalità per orientare la sua offerta a favore delle nuove opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.

Fonte: Ferpress

Torino: candidature per la sperimentazione del Mobility As a Service
Dal 2 luglio e fino al 2 agosto 2021, i torinesi potranno candidarsi per aderire alla sperimentazione per l’utilizzo di ‘buoni mobilità’ attraverso una piattaforma di Mobility As a Service (MaaS), servizio che punta a costituire un’alternativa efficiente e vantaggiosa all’utilizzo dell’auto privata.
Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità, che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblici e privati (trasporto pubblico locale, ride-sharing, car-sharing, bike-sharing, scooter-sharing, taxi, car rental, etc.) riuniti in un unico servizio e con un unico sistema di pagamento che vengono offerti su una piattaforma dedicata e con molteplici funzionalità per rispondere in modo personalizzato a tutte le specifiche esigenze di spostamento in ambito urbano e a cui i cittadini potranno accedere con il proprio smartphone.
L’obiettivo del progetto della Città di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, in collaborazione con 5T Srl, socio ordinario di TTS Italia, e cofinanziato dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico è di testare il MaaS in un contesto reale per una durata di 12 mesi, confermandosi la prima città in Italia a farlo in un contesto reale.
Per candidarsi alla sperimentazione, che partirà il 1 ottobre 2021, occorre essere maggiorenni e residenti a Torino, disporre di una certificazione Isee inferiore a 50mila euro, non essere proprietari di un’auto o averla rottamata nel biennio 2020/2021, essere titolari di una carta di credito o di altri sistemi di pagamento elettronici e possedere uno smartphone.
Verificati i requisiti, ad essere ammessi saranno un massimo di 1100 cittadini: i primi 100, interamente finanziati, potranno scegliere uno dei pacchetti inseriti sulla piattaforma che prevedono mix differenti dei vari servizi di trasporto disponibili in città (mezzi pubblici, servizi di ride, car e bike sharing, taxi e car rental), mentre gli altri 1000 potranno aderirvi autofinanziando l’acquisto e operare in modalità pay-per-use (a consumo).
Le candidature saranno inserite in 9 graduatorie che considerano il valore della certificazione Isee (fino a 12mila euro; tra 12mila e 20mila euro; fino a 50mila euro) e la composizione del nucleo familiare (single, coppie o famiglie composte da 3 persone o più).
Il bando è pubblicato all’indirizzo: https://bit.ly/3jxvuhv
Gli interessati alla sperimentazione avranno tempo per presentare la propria candidatura fino alle ore 12 di lunedì 2 agosto 2021 compilando il modulo di adesione scaricabile sulla pagina web dedicata all’iniziativa: www.muoversiatorino.it/it/maastorino/

Fonte: Ferpress

Tpl: in Emilia-Romagna investimenti per oltre 240 milioni fino al 2023
Flessibile, integrato, ecologico e digitale. Sono le parole chiave del trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, contenute nella proposta di atto di indirizzo che delinea la programmazione e l’amministrazione tpl per il triennio 2021-2023 approvato dalla Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa dopo essere stato condiviso dall’assessore regionale a Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, con i rappresentanti di Anci, Province, Comuni, Agenzie e Aziende Tpl regionali e parti sociali.
Un programma che, con investimenti per oltre 240 milioni di euro, tiene conto dell’impatto della pandemia sull’organizzazione e gli orari delle città e che, a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, resterà ancora il quadro di riferimento del prossimo futuro.
E in questo contesto, l’altra sfida che impone un ripensamento a tutto il settore dei trasporti riguarda la transizione ecologica e in particolar modo le azioni per lo sviluppo di una mobilità che deve diventare sempre più sostenibile, in linea con quanto previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima che la Regione ha sottoscritto con tutte le parti sociali, e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Proseguirà quindi a ritmo spedito la sostituzione dei mezzi più inquinanti, puntando su metano, elettrico e anche idrogeno.
“L’impatto del Covid sul trasporto pubblico locale è stato molto pesante e ancora oggi ne sentiamo tutti gli effetti- afferma Corsini– ma, dopo più di un anno, possiamo dire che il sistema ha retto, grazie alla collaborazione di tutti – territori, aziende e agenzie Tpl, personale e tecnici -, e agli investimenti straordinari pari a circa 23 milioni di euro che abbiamo destinato al settore. Ora, mentre la campagna vaccinale procede spedita e iniziamo a vedere la luce, dobbiamo iniziare a guardare in modo concreto al futuro per essere in grado di dare le giuste risposte e non farci trovare impreparati”.
“In sostanza, sono tre le sfide che dobbiamo affrontare per progettare lo sviluppo del trasporto pubblico locale- prosegue l’assessore- che dovrà essere sempre più integrato con un maggior coinvolgimento dei mobility manager, dovrà favorire sinergie tra pubblico-privato e ispirarsi a logiche di specializzazione dei servizi per adattarsi meglio alle domande delle aree a basso regime di utenza”.
La prima sfida riguarda l’andamento demografico, che vede una prevalente componente di invecchiamento della popolazione a fronte di una necessità di innovazione e creatività, poi la transizione ecologica finalizzata al contenimento e superamento della emergenza climatica e infine la trasformazione digitale che sta modificando profondamente la realtà che ci circonda.
“Dalle risposte che saremo in grado di dare a queste sfide- chiude Corsini– dipenderà lo sviluppo e la capacità di rendere sempre più prevalente il servizio di trasporto pubblico locale come sistema prioritario per la mobilità dei cittadini”.
Tre i filoni – integrazione gomma-ferro, digitalizzazione e investimenti – su cui la Regione vuole quindi incidere per rafforzare e rendere più compatibile con l’ambiente, moderno e competitivo il trasporto pubblico locale.

Fonte: Eco dalle Città

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Distributori automatici di biglietti
Danimarca-Copenaghen
Riparazione, manutenzione e servizi affini connessi alle strade ed altre attrezzature
Francia-Avignone
Servizi di manutenzione di sistemi
Francia-Miribel
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Francia-Nizza
Apparecchi di rivelazione
Francia-Saint-Saulve
Attrezzature ferroviarie
Francia-Salon-de-Provence
Sistema di videosorveglianza
Germania-Berlino
Servizi di certificazione della firma elettronica
Germania-Ditzingen
Servizi di monitoraggio del traffico

Germania-Solingen
Attrezzature di monitoraggio del traffico
Italia-Rocca Priora
Servizi di gestione di parcheggi
Italia-Roma
Programmazione di software e servizi di consulenza
Italia-Vetralla
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Malta-La Valletta
Semafori
Norvegia-Trondheim
Servizi di installazione di apparecchiature di comunicazione
Polonia-Bielsko-Biała
Obliteratrici
Polonia-Starachowice
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