Autostrade per l’Italia vince un contratto da 2 miliardi d’euro per sistema di telepedaggiamento satellitare

28 Gennaio 2011

La Francia sceglie Autostrade per l’Italia (Aspi è 100% di Atlantia), socio fondatore di TTS Italia, per realizzare il sistema di pedaggio satellitare obbligatorio dei tir sulle strade d’Oltralpe. La società italiana, che con il 70% guida il consorzio Ecomouv di cui fanno parte i gruppi francesi Snfc, Thales, Sfr e Steria, attende ricavi complessivi per oltre due miliardi di euro. Grande la soddisfazione dell’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, che sottolinea come ”il risultato della gara indetta dal Governo francese, a cui hanno partecipato i principali gruppi industriali e tecnologici francesi e internazionali e’ il riconoscimento della leadership e del know-how di assoluta eccellenza maturati dal Gruppo”.
Il contratto per la realizzazione e la gestione del ”sistema di telepedaggiamento satellitare obbligatorio per i mezzi pesanti in Francia, verrà aggiudicato in via definitiva nei prossimi mesi e ha una durata di tredici anni, ha spiegato il gruppo autostradale italiano. Il ministero francese dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile, dei Trasporti e dell’Edilizia Popolare, al termine del procedimento di gara indetto nel maggio 2009, ha selezionato come migliore offerta quella di Autostrade per l’Italia che si aggiudicherà, così, il contratto per realizzare e gestire il sistema di pedaggio satellitare obbligatorio per i mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate in transito su una parte della rete stradale nazionale di circa 15.000 chilometri (Eco Taxe Poids Lourds).
In dettaglio, è prevista una fase iniziale di 21 mesi per progettazione e costruzione e una fase di gestione e manutenzione di undici anni e mezzo. Il progetto verrà realizzato e gestito dal consorzio Ecomouv, costituito da Autostrade per l’Italia (70%) e dai gruppi francesi Thales (11%), Sncf (10%), Sfr (6%) e Steria (3%). L’offerta di Ecomouv è stata scelta rispetto a quelle di altri tre consorzi partecipanti (ma una non è stata giudicata ricevibile) in cui comparivano, tra gli altri, presenze di spicco come Cassa depositi e prestiti francese, Siemens o France Telecom.

Fonte: La Repubblica