Trasporto su vie navigabili: in Europa obiettivo ancora lontano

6 Marzo 2015

Progressi lenti e risultati poco importanti nel corso di questi ultimi 15 anni: gli sforzi finanziari dell’UE per trasferire il traffico merci dalla strada alle vie navigabili interne, in Europa, non hanno sortito gli effetti auspicati. A dirlo è la stessa Corte dei Conti europea che nella relazione “Trasporto per vie navigabili interne in Europa: dal 2001 nessun significativo miglioramento nella quota modale e nelle condizioni di navigabilità”, appena pubblicata, rivela come il trasporto per vie navigabili interne non si è ancora trasformato in un’alternativa al trasporto su strada e che la navigabilità non è migliorata nonostante l’UE avesse già dichiarato negli anni passati queste come delle priorità.
“Una singola nave da carico su un fiume – spiega alla stampa Iliana Ivanova, membro della Corte responsabile della relazione – è in grado di sostituire centinaia di autocarri su strada, riducendo quindi la congestione, l’inquinamento e gli incidenti in tutta l’UE”. Si tratta di una strategia vantaggiosa, dunque, che deve tener conto anche del fatto che metà della popolazione comunitaria vive in prossimità di coste o di vie navigabili interne e che la maggior parte dei centri industriali europei può essere raggiunto mediante navigazione interna.
La ragione delle carenze sono da imputarsi anche alla persistenza delle cosiddette “strozzature” cioè di ponti non abbastanza alti, di conche insufficienti e di specchi d’acqua non abbastanza larghi per i volumi di traffico. Il costo per l’eliminazione di queste strozzature, si sottolinea però nella relazione, “supera di gran lunga i fondi disponibili dal bilancio dell’UE”.

Il rapporto è disponibile nell’area riservata del sito TTS Italia (Libreria – Europe).

Fonte: www.trasporti-italia.com