Una nuova associazione per studiare mezzi e sistemi nella mobilità di superficie terrestre e marina

16 Aprile 2014

«Cluster Trasporti Italia 2020», questo il nome dell’Associazione costituitasi a Roma, presso la sede di ANFIA, con la missione di favorire il recupero della competitività del «made in Italy» nelle filiere della mobilità su gomma, su rotaia, su vie d’acqua e negli ITS (la telematica nei trasporti). Sono oltre sessanta, finora, i neoassociati, in rappresentanza dei maggiori player italiani industriali e scientifici tra cui, solo per citarne alcuni, Fiat, Ansaldo Breda ed Ansaldo STS, Rete Ferroviaria Italiana, Fincantieri, Consiglio Nazionale delle Ricerche e i Politecnici di Milano e di Torino. Resta comunque aperta la possibilità, per tutti gli attori nazionali attivi nella ricerca e sviluppo di settore, di entrare a farne parte.  L’imprinting per l’avvio del Cluster viene dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che, con il «Bando Cluster tecnologici», ha voluto sostenere, per la prima volta su scala nazionale, nelle aree strategiche per il Paese, la nascita e lo sviluppo di aggregazioni organizzate pubblico-private «da identificare quali propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale», con particolare riferimento allo sviluppo innescato dalle attività di Ricerca e Innovazione.  Le sinergie fra Industria, Enti di ricerca e Pubblica Amministrazione, così come il trasferimento di best practice e di tecnologie e la formazione specialistica a tutto campo, sono i cardini su cui la neo nata Associazione farà leva per perseguire livelli superiori di concorrenzialità in un settore tanto strategico per il Paese quale quello dei trasporti.
Cluster Trasporti Italia 2020 si iscrive nel quadro della strategia «Europa 2020» in materia di cambiamento climatico ed energia, e nasce all’insegna della sostenibilità da perseguire simultaneamente su tre dimensioni: quella ambientale, quella economica e quella sociale. In quest’ottica, permette di far entrare in gioco nelle proprie traiettorie di innovazione alcune tematiche prioritarie che avranno un sicuro rilevante impatto sulla competitività del Sistema Paese, quali la decarbonizzazione, l’impiego di nuovi materiali, la connettività finalizzata al miglioramento della sicurezza, lo sviluppo dell’intermodalità, la gestione intelligente del ciclo vita del prodotto attraverso strategie manutentive intelligenti ed avanzate per la riduzione del «life cycle cost» dei sistemi di trasporto collettivi. “L’obiettivo a servizio del Paese è definire uno scenario tecnologico nazionale che, in coerenza con la Programmazione comunitaria di Horizon 2020”, ha sottolineato il Presidente del Cluster Nevio Di Giusto, “favorisca la valorizzazione delle eccellenze facilitando i processi di aggregazione e sviluppo strutturale del Sistema economico, a livello regionale e nazionale”. Da oggi il Cluster Trasporti Italia 2020, insieme agli altri sette cluster approvati dal bando Miur nelle aree tecnologiche strategiche per il sistema Paese, rappresenta un nuovo strumento per lo sviluppo della competitività industriale, dell’innovazione e della crescita del comparto della mobilità italiana. E la sfida per essere sempre più coinvolti e integrati nei processi europei, è quella di favorire la crescita e l’innovazione nella mobilità, lavorando in rete e valorizzando ruoli e attività complementari.

Fonte: Protecta Web