2014-2030: i costi del non fare arrivano a 800 miliardi di Euro

3 Dicembre 2014

Nel periodo 2014-2030, la mancata realizzazione delle opere infrastrutturali in Italia potrebbe generare oltre 800 miliardi di euro legato ai costi del non fare (cnf). E’ quanto emerge dal nono rapporto annuale dell’Osservatorio “I Costi del Non Fare”, diretto dal professor Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi, che è stato presentato ieri a Roma. In particolare, il settore trasporti e logistica genera un cnf pari a 260 miliardi di euro, di cui 72 miliardi sono relativi a porti e interporti, 114 miliardi alle ferrovie e 74,7 alle autostrade.
In generale, il mancato miglioramento delle performance delle infrastrutture mediante interventi di ammodernamento, efficientamento e aggiornamento tecnologico dell’esistente genera cnf pari a circa 18,5 miliardi di euro al 2030. Secondo l’Osservatorio, il fabbisogno di investimenti per le opere prioritarie in Italia è di almeno 185 miliardi di euro sempre al 2030.
Lo studio evidenzia una serie di azioni che dovrebbero essere attuate, tra cui quelle di selezionare rigorosamente le priorità infrastrutturali, investendo in quelle che generano i maggiori ritorni in termini economici, ambientali e sociali e privilegiare gli interventi di miglioramento delle infrastrutture esistenti come ammodernamenti, manutenzioni straordinarie e upgrade tecnologici. Inoltre, occorre favorire il partenariato pubblico- privato e il ricorso ai project bond per favorire l’afflusso di capitali e riformare il codice degli appalti, razionalizzando i processi autorizzativi e e definendo delle norme che non lascino spazio alla reiterazione delle decisioni.

Fonte: Trasporti-Italia.com