ACI: servono controlli più severi sulle strade italiane

28 Maggio 2009

I dati diffusi dall’ Automobile club d’Italia (ACI), socio fondatore di TTS Italia, in occasione del secondo Forum internazionale delle polizie locali, rivelano che tra il 2007 ed il 2008 si è registrato un aumento del 7,9% del numero di contravvenzioni nelle città italiane. Per la precisione, da 11.719.639 a 12.642.100 verbali. L’infrazione più commessa – una multa su due – è la violazione delle zone a traffico limitato e il mancato rispetto delle giornate a targhe alterne: 6.654.163 verbali nel 2008. Ma restano molto diffusi anche il parcheggio in divieto di sosta, l’eccesso di velocità e le irregolarità nei documenti necessari per circolare, le irregolarità più frequenti, responsabili rispettivamente di 2.192.985, 227.018 e 167.299 multe. E gli italiani mantengono anche le pessime abitudini di passare col rosso (118.595), usare il telefonino durante la guida (114.904) e non usare i dispositivi di sicurezza (cinture e seggiolino) per i passeggeri più piccoli (49.840 verbali). Più in basso, nella classifica delle infrazioni più diffuse, la guida senza casco e quella in stato di ebbrezza. Il record per il numero di multe comminate spetta a Firenze, con una media di quasi tre contravvenzioni per ogni veicolo. Nel complesso, emerge un quadro impietoso della cattiva educazione degli automobilisti italiani, che rende le strade cittadine luoghi molto pericolosi: “Tre incidenti su 4 avvengono in città – spiega il presidente dell’Automobile club d’Italia, Enrico Gelpi – ed è pertanto sulle strade urbane che deve essere rafforzato il presidio della Polizia locale. Le multe però devono essere finalizzate alla sicurezza stradale e non ad incrementare i bilanci comunali”. In quest’ottica, il presidente dell’Aci ha sottolineato la necessità di migliorare l’interazione tra le polizie locali italiane ed europee. Una questione che è al centro di una proposta di Direttiva in discussione al Parlamento Europeo. Il testo prevede però di limitare la cooperazione internazionale solo a quattro infrazioni stradali ritenute maggiormente pericolose: eccesso di velocità, guida in stato ebbrezza, mancato uso delle cinture e passaggio con il semaforo rosso. Secondo l’Aci, è necessario lavorare anche per uniformare le regole a livello comunitario: “Serve un Codice Europeo della Strada – ha affermato Gelpi – che armonizzi le regole di circolazione creando un riferimento univoco dei comportamenti per tutti i conducenti. Molte infrazioni commesse da turisti stranieri sono infatti imputabili alla diversità delle normative”.

Fonte: Eco dalle Città