Al Porto di Amburgo arriva la smartROAD

12 Giugno 2015

La città di Amburgo da anni punta sull’Internet of Everything (IoE) per realizzare modelli intelligenti per la gestione delle attività portuali. Una visione di sistema che pone la città come best practice europea grazie anche a una lungimiranza politica che ha prodotto una vera e propria Digital City strategy a 360°.
Amburgo compie ora un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del modello IoE applicato al porto: viene attivato, infatti, il modello smartROAD, la prima “strada smart” europea che guarda alle attività portuali intelligenti in modo integrato.
“Con smartROAD, l’Autorità portuale di Amburgo sta facendo da apripista” ha dichiarato Sebastian Saxe, CIO e CDO dell’Autorità Portuale di Amburgo. Il modello messo a punto da Cisco e implementato nel porto di Amburgo si basa su quattro elementi fondamentali:
◾I sensori di traffico aiutano il road manager del porto a monitorare la viabilità, rilevando automaticamente gli incidenti o altri fattori critici per permettere alle autorità di intervenire tempestivamente;
◾I sensori strutturali forniscono invece dati in real time sullo stato delle infrastrutture mobili (come ad esempio il Ponte Kattwyk, che ha necessità di sollevarsi al passaggio delle navi) dando la possibilità al servizio di manutenzione tecnica di essere sempre aggiornato e avvisato in maniera rapida;
◾I sensori ambientali forniscono dati che vengono utilizzati per l’analisi della situazione ambientale nella zona del porto;
◾L’illuminazione intelligente, invece, aumenta la sicurezza per pedoni e ciclisti nel porto e consente di risparmiare energia allo stesso tempo, illuminando solo le zone effettivamente percorse attraverso un sistema di rilevazione delle attività.
Tutti i sensori e i sistemi di monitoring sono collegati ad un’unica infrastruttura di rete, i dati vengono elaborati da un software di analisi e i risultati sono resi disponibili attraverso un unico pannello di controllo dal quale è possibile osservare tutto con un rapido colpo d’occhio.
La privacy dei cittadini viene tutelata tramite un software che, prendendo le immagini dalle telecamere, sfuma i volti dei cittadini e le targhe automobilistiche. I dati originali (quelli con i volti in chiaro) vengono elminati in automatico e non possono arrivare in nessun modo a chi si occupa del monitoring.

Fonte: Tech Economy