Allegato al Def: un metodo innovativo per la programmazione e l’attuazione degli investimenti in ottica di sviluppo sostenibile

30 Luglio 2021

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L’Allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza, approvato di recente dal Consiglio dei ministri, introduce un nuovo approccio, basato sui principi dello sviluppo sostenibile, per pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture di un Paese più moderno, competitivo e resiliente, in coerenza con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu, del Green Deal europeo e con i piani nazionali generali e settoriali di riferimento.

Il nuovo processo di pianificazione si inquadra nella strategia adottata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) in linea con il cambio di denominazione del Ministero e con i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo complementare.

L’Allegato al Def, documento programmatico che descrive le scelte del Governo in materia di infrastrutture e mobilità, illustra i risultati delle analisi di contesto necessarie per definire le opere prioritarie per lo sviluppo del Paese e descrive la strategia di lungo periodo del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e del Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP).

“Il documento non è solo un piano di spesa, ma un modo nuovo di programmare l’Italia che si vuole costruire nei prossimi dieci anni”, dice Giovannini spiegando che il piano si sviluppa secondo quattro direttrici: l’analisi dei fabbisogni, nuovi criteri per la definizione delle priorità, coerenza con le programmazioni nazionali e settoriali e valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 Obiettivi sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. “Abbiamo introdotto il ‘Piano Processo’, un metodo per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni ex ante ed ex post degli interventi per compiere scelte più razionali e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di medio termine”.

Con questo documento, che riporta in appendice l’elenco delle opere programmate, il MIMS intende contribuire alla transizione ecologica e digitale, a migliorare la sicurezza e il benessere delle persone riducendo le disuguaglianze territoriali, economiche e sociali e ad accrescere la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente.

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Fonte: MIMS