Asstra presenta la posizione delle imprese pubbliche di TPL alle Commissioni parlamentari

26 Maggio 2016

ASSTRA, nel corso dell’audizione congiunta delle Commissioni Bilancio della Camera e Affari costituzionali del Senato nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica che si è tenuta il 24 maggio 2016 in Parlamento, ha dichiarato:
“I principi di efficientamento e concorrenza che il TUSPP dichiara di voler perseguire sono obiettivi che le imprese pubbliche di trasporto locale aderenti all’ASSTRA hanno già fatto loro da tempo. Coerentemente con questi obiettivi, c’è la necessità di un’esclusione chiara delle società che, seppure partecipate o controllate da pubbliche amministrazioni, operino in regime di concorrenza o si accingano a misurarsi col mercato, dall’ambito di applicazione del Testo Unico sulle partecipate. Lungi dal richiedere con questo la moratoria dei controlli per le società pubbliche, che al contrario già attuano procedure di totale trasparenza, si tratta di assicurare equità di trattamento tra le imprese e trasparenza del mercato nel rispetto di un caposaldo delle regole di concorrenza: il principio di pari trattamento tra imprese pubbliche e private. Il principio di neutralità rispetto al regime di proprietà societaria, pubblica o privata, è stato peraltro ribadito anche nel recente parere del Consiglio di Stato. Le normative sul personale sono quelle che più vistosamente metterebbero le imprese pubbliche in condizioni di totale disparità rispetto ad ogni altro competitor, che, come è evidente nel settore TPL, è comunque nella maggior parte dei casi di proprietà pubblica, sia si tratti di impresa nazionale o gruppo internazionale.”
Così si è espressa nello specifico del settore trasporti all’interno della delegazione Confservizi, la delegazione ASSTRA, guidata da Giuseppina Gualtieri, membro della Giunta Asstra e presidente di Tper Bologna, e da Alessia Nicotera direttore dell’Asstra.
Quanto al tema dell’efficienza e della consistenza numerica delle imprese pubbliche di TPL, l’Asstra ha consegnato in audizione uno studio che fa chiarezza sullo stato reale del settore
Lo studio Asstra fotografa una realtà per certi versi inaspettata: le imprese che in Italia gestiscono servizi di TPL sono in totale 988, ma di queste solo 116 sono a partecipazione pubblica. Inoltre, queste imprese tra il 2010 e il 2016 sono state ridotte del 27,5% passando da un totale di 160 a 116 Il dettaglio dei dati economici e degli schemi partecipativi del settore mostra chiaramente che le società partecipate del TPL rappresentano un patrimonio economico e sociale di tutto rispetto: La domanda legittima è se “questo patrimonio, nella prospettiva della riforma Madia, lo si vuole salvaguardare e sviluppare facendo leva sull’imprenditorialità e la concorrenza”
I dati di bilancio mostrano una realtà che contraddice il luogo comune sull’inefficienza delle aziende pubbliche di TPL . Il 79% delle aziende ha chiuso il bilancio in utile nel 2014; delle 23 aziende in perdita, 21 aziende hanno comunque registrato un MOL positivo. Ma il dato è ancora più significativo là dove si confronti l’andamento dei bilanci dal 2009, quando a chiudere in utile era solo il 54% delle aziende. Il dettaglio dell’andamento delle perdite analizzato a livello regionale mette in evidenza come il 21% di aziende in perdita sia concentrato sul territorio e quindi chiaramente individuabile e circoscrivibile a pochissime realtà di cui sono piene le cronache dei giornali.

Fonte: Mobility Press