Autorità dei Trasporti in Senato: regolare le piattaforme per la mobilità

10 Dicembre 2015

Regolare le piattaforme tecnologiche per la mobilità alla base di servizi come Uber o Blablacar, in quanto portatrici di valore aggiunto nuovo. Lo chiede il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Camanzi, oggi in audizione alla Commissione ‘Industria, Commercio e Turismo’ del Senato, sul ddl concorrenza.
Dopo la segnalazione di giugno che l’Art aveva presentato al Governo su autotrasporto non di linea e servizi tecnologici per la mobilità, Camanzi ha ribadito la necessità che il legislatore intervenga sulla materia.
“Il nuovo fenomeno delle piattaforme e servizi tecnologici per la mobilità è questo insieme di servizi separati e diversi dal servizio finale di trasporto, una nuova figura capace di creare un nuovo mercato – ha detto Camanzi – Chiunque può constatare che, replicando comportamenti ed interfacce-utente ampiamente in uso nei social network, le tecnologie touch-screen applicate a smartphone e tablet hanno cambiato profondamente le abitudini delle persone. Un fenomeno che soddisfa una nuova domanda di mobilità a costi sostenibili che non trova risposte nè nell’attuale trasporto pubblico di linea, nè nei contigui ma distinti mercati del servizio di taxi e di noleggio con conducente (Ncc): nella prospettiva del regolatore, riteniamo di interesse far emergere questo mercato e far sì che domanda e offerta di nuovi servizi di mobilità delle persone si incontrino in modo trasparente”.
Ma Camanzi chiede anche un “aggiornamento” delle disposizioni contenute nella legge del 1992 di Taxi e Ncc. Per i taxi, in particolare, il presidente dell’Authority ha detto che “sarebbe opportuno che potessero anche praticare sconti, esercitare in forma di impresa, avere più licenze, fronteggiare incrementi occasionali della domanda con turni flessibili e sviluppare nuovi servizi integrativi come l’uso collettivo dei taxi, oltre alla rimozione delle restrizioni con cui cooperative e consorzi vietano ai propri aderenti di acquisire le corse da altre centrali radio-taxi.

Fonte: www.trasporti-italia.com