Cintura blu: la Commissione semplifica le formalità doganali delle navi

15 Luglio 2013

La Commissione ha presentato l’8 luglio scorso i piani per semplificare le formalità doganali delle navi, come lo snellimento delle formalità burocratiche, la riduzione dei ritardi nei porti e una maggiore competitività del settore. Attualmente, gli spedizionieri e gli esportatori lamentano costi aggiuntivi e ritardi significativi a causa dei pesanti oneri amministrativi nei porti quando decidono di inviare merci attraverso l’Europa tramite trasporto marittimo a corto raggio: le navi infatti possono attendere ore, e talvolta giorni, nei porti per lo sdoganamento. Ciò rende il settore marittimo meno interessante rispetto ad altri modi di trasporto, in particolare al trasporto stradale, aumentando inutilmente il traffico di mezzi pesanti sulle già congestionate strade europee. Grazie alle nuove proposte della Commissione, il trasporto marittimo dovrà affrontare meno ostacoli amministrativi e sarà quindi possibile sfruttarne al massimo le potenzialità nel mercato interno dell’UE e non solo.
La comunicazione “La cintura blu: uno spazio unico del trasporto marittimo” definisce due proposte chiave per semplificare le formalità relative al trasporto marittimo, modificando l’attuale codice doganale (disposizioni di applicazione del codice doganale): semplificazione delle formalità doganali per il traffico marittimo intraunionale; semplificazione delle formalità doganali per le navi che fanno scalo nei porti di paesi terzi.
La Commissione presenterà entro la fine dell’anno una proposta per la definizione di una dichiarazione di carico elettronica armonizzata. Questo nuovo manifesto elettronico consente alle compagnie di navigazione di fornire alle autorità doganali, in tutti i manifesti (intra ed extraunionali), informazioni relative allo status delle merci.
Si prevede che queste due misure concretizzeranno la cintura blu entro il 2015.
Le proposte relative alla cintura blu vanno di pari passo con il riesame della politica portuale adottato il 23 maggio 2013, che mira a promuovere la competitività dei porti marittimi europei e a liberarne le potenzialità di crescita (cfr MEMO/13/448).

Fonte: Commissione Europea