Commissione Ue: pubblicati 9 studi su stato avanzamento reti TEN-T e investimenti finanziari fino al 2030

20 Gennaio 2015

La Commissione Europea ha pubblicato 9 studi (disponibili al link: http://ec.europa.eu/transport/themes/infrastructure/ten-t-guidelines/corridors/corridor-studies_en.htm) che individuano le priorità e le esigenze di sviluppo di ognuno dei corridoi del network TEN-T.

Il valore complessivo degli investimenti che sarebbero necessari per ottimizzare le infrastrutture – in particolare con interventi di Intelligent Transport Systems e destinati al miglioramento dell’efficienza gestionale e dell’impatto sull’ambiente – ammonta a circa 700 miliardi di euro da qui al 2030.

Per la prima volta, ha sottolineato la stessa CE, decine di migliaia di km di infrastrutture diverse (strade, ferrovie, idrovie, porti, terminal) sono state analizzate insieme e con una metodologia comune.

Questo il metodo adottato: ogni corridoio è stato analizzato da un gruppo di consulenti esterni, sotto la guida del suo coordinatore, identificando problematiche e azioni da intraprendere da qui al 2030.

Sono state individuate liste di progetti preliminari che vanno a migliorare collegamenti transfrontalieri, a eliminare colli di bottiglia e ad aumentare l’interoperabilità, in particolar modo quella ferroviaria.

I risultati di questi studi saranno presi in considerazione al momento di decider l’allocazione dei fondi UE per il periodo 2014-2030 e in particolare per lo European Investement Plan (il cosiddetto ‘Piano Juncker’), che comprende investimenti per 315 miliardi.

In quest’ottica, la Commissione ha incaricato quindi un team composto dall’ex Vice Presidente della Commissione Henning Christophersen e da Kurt Bodewig e Carlo Secchi (rispettivamente coordinatori del corridoio Baltico-Adriatico e di quello atlantico) chiedendo loro di identificare i progetti meritevoli di essere finanziati, e che ha già elaborato a questo proposito un report preliminare presentato lo scorso dicembre al Consiglio dei ministri dei trasporti UE.

Le fila dell’analisi saranno tirate in primavera, quando ogni coordinatore europeo presenterà per il proprio corridoio un piano di lavoro – elaborato sulla base dei nove studi presentati ieri, e che verrà sottoposto all’approvazione degli Stati membri – a Parlamento Europeo, Consiglio e Commissione, che fungerà da guida allo sviluppo dello stesso corridoio. Nello stesso periodo, anche il team Christophersen – Bodewig –Secchi presenterà il suo report finale. “Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per assicurarci che la rete possa essere pienamente operativa entro il 2030 e garantire flussi di trasporto regolari a passeggeri e merci in tutta l’UE” ha commentato il Commissario ai Trasporti Violeta Bulc, sottolineando l’importanza del network per “una Unione in lotta per realizzare più crescita, occupazione e competitività”.

Fonte: Commissione Europea