Consiglio Trasporti Ue: Giovannini, serve approccio ambizioso e coordinato per raggiungere gli obiettivi Fit for 55

10 Dicembre 2021

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Coordinare gli sforzi a livello europeo e anche dei governi nazionali per promuovere l’attuazione del pacchetto Fit for 55 nel settore dei trasporti al fine di ridurre le emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti e procedere nella transizione ecologica e tecnologica. Per raggiungere questo obiettivo è necessaria una solida normativa comunitaria, condivisa e concretamente attuabile attraverso le scelte politiche dei singoli Stati membri, ma anche un forte coordinamento tra i partner europei e, per alcuni settori come quello marittimo e aereo, anche a livello globale. Questo il messaggio del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che ha partecipato a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’Unione europea.

“Occorre tenere un livello di ambizione elevato, con un’indicazione chiara sulle scelte da fare nella direzione della transizione ecologica della mobilità e della ricerca e sviluppo di tecnologie e carburanti alternativi, anche per orientare al meglio i necessari investimenti pubblici e sollecitare in tal senso il settore privato”, ha spiegato il Ministro Giovannini.

Sulla mobilità stradale, il Ministro ha sottolineato l’importanza che l’avanzamento nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli o sistemi alimentati a elettricità vada di pari passo con il rafforzamento di una rete infrastrutturale adeguata a livello europeo.

Con riferimento alla mobilità su gomma, specialmente quella a corto raggio, il Ministro ha ricordato che si tratta di modificare in profondità il modo con cui le città operano e ha sollecitato la Commissione europea a considerare forme innovative di azione volte a connettere i temi della mobilità urbana, dell’edilizia pubblica e privata e delle politiche sociali, per ridurre le disuguaglianze. “Nel corso del Consiglio – ha fatto sapere il Ministro – ho sottolineato come si debba affrontare anche il tema della ‘povertà di mobilità’ che, accanto a quelle energetica, alimentare ed educativa, determinano disuguaglianze inaccettabili, specialmente tra centri storici e periferie”.

Fonte: MIMS