Corridoi Ten-T: Lupi, escludere i finanziamenti dal Patto di Stabilità

18 Settembre 2014

E’ terminato il 17 settembre, a Milano, il vertice informale dei Ministri dei Trasporti dell’Unione Europea. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, Presidente di turno del Consiglio dei Ministri dei Trasporti è intervenuto ponendo l’attenzione sulle sfide imminenti: la necessità di avviare la fase operativa della pianificazione dell’infrastrutturazione organica dell’Unione Europea; il rafforzamento dei poteri dei Coordinatori dei corridoi (governance); l’aumento e l’effettiva disponibilità delle risorse finanziari. “La nuova politica TEN-T si poggia sulla rete globale – ha spiegato nel suo intervento – che prevede investimenti complessivi per 500 miliardi di euro, al cui interno è stata definita una rete centrale, con un costo di 250/300 miliardi di euro articolata lungo nove corridoi di interesse strategico finalizzati a completare i collegamenti transfrontalieri, rimuovere i colli di bottiglia, integrare le diverse modalità di trasporto e promuovere l’interoperabilità tecnica. Ciò che ci preme, per fare un vero salto di qualità, è la certezza della cantierabilità dei progetti nel quadro di una realizzazione complessiva e funzionale dell’intero corridoio”.
Tra le priorità individuate da Lupi, c’è la necessità di integrare le attuali funzioni dei coordinatori europei “in modo che questi ultimi possano essere non semplici facilitatori ma organismi in grado di denunciare le inadempienze e i ritardi nella attuazione dei corridoi. Sarebbe opportuno prevedere veri atti contrattuali tra l’Unione Europea e i singoli Stati membri coinvolti negli investimenti di corridoio che definiscano gli impegni e le sanzioni in caso di inadempienze; un atto contrattuale che attribuisca al Coordinatore il compito di verificare il corretto rispetto degli impegni previsti dal contratto”. Sul fronte finanziamenti, il ministro ha voluto sottolineare che, nonostante il notevole sforzo compiuto dall’Unione europea, “resta una significativa carenza di finanziamenti disponibili a livello pubblico e privato per coprire anche solo i 250 miliardi di euro necessari per completare la rete centrale”, è per questo che Lupi auspica che non siano soggetti al Patto di stabilità i cofinanziamenti nazionali dei progetti TEN-T cofinanziati dall’Unione Europea.
In secondo luogo Lupi chiede di destinare maggiori risorse della CEF agli strumenti finanziari innovativi e di prevedere la possibilità per l’Unione europea di raccogliere direttamente fondi sui mercati dei capitali per progetti infrastrutturali specifici di interesse europeo. Infine il ministro chiede di valutare se insediare una commissione i cui membri vengano scelti tra gli attuali 9 coordinatori dei corridoi strategici per individuare i progetti prioritari da realizzare e finanziare con gli strumenti appena suggeriti.

Fonte: Trasporti-Italia.com