Cresce il car sharing in Italia

22 Novembre 2013

Si diffonde sempre di più il concetto di car sharing e con esso i relativi servizi.
I Comuni e le Province aderenti alla convenzione Ics (finanziata dal Ministero dell’Ambiente dal 2000 con circa 20 milioni di euro) sono quasi 40 e finora il servizio è stato attivato in una ventina di città (tra cui Bologna, Genova, Milano, Palermo, Roma, Torino, Venezia) per un parco auto di circa 600 mezzi (di modelli diversi). Le smart card attive sono oltre 23mila. Quanto al prezzo si paga in genere un abbonamento e una tariffa binaria (secondo la cilindrata, da 2,2 a 3 euro più un importo da 0,45 a 0,80 euro al Km).
Contemplati anche “affitti” giornalieri, prezzi speciali o sconti (ad esempio di notte o dopo una soglia di utilizzo). Inoltre, grazie a un finanziamento di 1,8 milioni del Ministero dell’Ambiente, chi volesse rottamare la propria auto per passare al car sharing riceverà un bonus di 600 euro e un anno e mezzo di abbonamento gratuito.
Semplice l’accesso: si prenota via internet, app o call center, si ritira l’auto, si gira anche sulle corsie preferenziali e nelle Ztl e si sosta gratis sulle strisce gialle o blu. Alla fine il mezzo va riportato nel parcheggio del prelievo (440 in tutto).

Fonte: Clickmobility