Data Act: nuove regole per un accesso e utilizzo dei dati più equo

20 Marzo 2023

Il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale su una proposta di legge che mira a contribuire allo sviluppo di nuovi servizi digitali, in particolare nel settore dell’intelligenza artificiale dove sono necessarie enormi quantità di dati per formare gli algoritmi. Inoltre, la normativa dovrebbe abbassare i prezzi dei servizi post-vendita e delle riparazioni di dispositivi connessi.

Il volume di dati generati dalle persone e dalle macchine sta aumentando in modo esponenziale e sta diventando un fattore fondamentale per l’innovazione da parte delle imprese e delle autorità pubbliche (ad esempio la creazione di città intelligenti). Si afferma che questo tipo di dati sia diventato il nuovo petrolio.

La normativa sui dati (Data Act, in inglese) stabilisce norme UE sulla condivisione dei dati generati dall’uso di prodotti connessi o servizi affini (ad esempio “l’internet delle cose” e le macchine industriali) al fine di garantire un’equità dei contratti di condivisione dei dati.

Il testo è stato approvato con 500 voti favorevoli, 23 contrari e 110 astensioni.

I deputati hanno approvato misure per consentire agli utenti di accedere ai dati da loro generati, dato che secondo la Commissione l’80% dei dati industriali non viene mai utilizzato. Inoltre, vogliono garantire che gli accordi contrattuali siano al centro delle relazioni tra imprese.

Secondo la proposta, le aziende potranno decidere quali dati possono essere condivisi, mentre il produttore potrà scegliere di non rendere disponibili alcuni dati “per scelta”. La normativa dovrebbe inoltre riequilibrare il potere negoziale a favore delle PMI nella redazione dei loro contratti di condivisione di dati, mettendole al riparo da clausole contrattuali inique imposte da aziende in una posizione significativamente più favorevole.

Il testo definisce come gli enti pubblici potranno accedere e utilizzare i dati in possesso del settore privato, necessari in circostanze eccezionali o di emergenza quali inondazioni e incendi.

Inoltre, i deputati hanno rafforzato le disposizioni per proteggere i segreti commerciali, per evitare che un maggiore accesso ai dati venga utilizzato dai concorrenti per modificare i servizi o i dispositivi, oltre a stabilire condizioni più severe per le richieste di dati da parte delle imprese alle amministrazioni pubbliche.

Infine, la normativa sui dati faciliterà il passaggio da un fornitore all’altro di servizi cloud e di altri servizi di elaborazione dati e introdurrà misure di salvaguardia contro il trasferimento illegale di dati a livello internazionale da parte dei servizi cloud.

I deputati sono ora pronti ad avviare i negoziati con il Consiglio sulla forma finale della legge, non appena quest’ultimo avrà approvato il proprio mandato.

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Fonte: Parlamento europeo