Digital day a Roma: tecnologia e cooperazione UE

27 Marzo 2017

In occasione del 60mo anniversario dei Trattati di Roma, si è svolto il Digital Day, l’l’evento organizzato dall’Unione Europea e dal Governo italiano per parlare di strategia europea nell’high computing, la mobilità connessa e automatizzata, l’industria del digitale, l’impatto della conversione digitale sul lavoro e le competenze. L’incontro si è concentrato su come l’Unione europea possa sfruttare al meglio l’innovazione digitale, al fine di rimanere fedele ai suoi primi obiettivi e migliorare la vita dei cittadini. I più alti rappresentanti istituzionali e del mondo dell’industria, dell’università e della difesa dei consumatori si sono riuniti per prendere impegni concreti per lo sviluppo digitale stilando due dichiarazioni: una sulla costruzione della prossima generazione di infrastrutture informatiche e dati e l’altra sulla la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata.
Durante le quattro sessioni affrontate nel Digital Day sono stati raggiunti importanti risultati:
– 7 paesi hanno firmano la dichiarazione sul “supercalcolo“, cioè il calcolo scientifico ad alte prestazioni e il relativo ecosistema, che potrà accrescere le capacità scientifiche e la competitività industriale dell’Europa. I ministri di Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna hanno firmato quindi una dichiarazione in cui si impegnano a sostenere la prossima generazione di infrastrutture informatiche e dati. In particolare, la dichiarazione prevede la creazione di un’infrastruttura europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC, high performance computing) che sarà messa a disposizione delle comunità scientifiche, dell’industria e del settore pubblico in tutta l’UE, a prescindere dal luogo di insediamento. L’HPC (High-Performance Computing) può rendere più sicure le comunicazioni e le transazioni finanziarie online e contribuire allo stesso tempo alla produzione di energia pulita, con un forte impatto positivo sulla rivoluzione digitale e lo sviluppo sostenibile.

– 29 Stati dell’UE e dello Spazio Economico Europeo si sono impegnati per la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata, che è possibile grazie a tecnologie e politiche digitali essenziali, quali: 5G, intelligenza artificiale, megadati, azzeramento dei costi di roaming, standardizzazione, Internet delle cose, copertura di rete. Malta, Estonia, Bulgaria, Austria, Romania, Finlandia, Croazia, Germania, Portogallo, Slovenia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia, Spania, Belgio, Ungheria, Polonia, Danimarca, Cipro, Irlanda, Lituania, Grecia, Italia, Latvia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Norvegia e Svizzera hanno firmato una lettera di intenti per intensificare la cooperazione sui sistemi a guida autonoma. La Commissione auspica che questo possa agevolare l’introduzione di reti mobili di nuova generazione, il cosiddetto 5G, al fine di avere entro il 2025 una copertura ininterrotta in tutte le aree urbane, le strade principali e le ferrovie d’Europa. Creare progetti pilota transfrontalieri e affrontare insieme la questione di trasmissione dei dati e responsabilità darà alle industrie europee di automobile, tecnologia e telecomunicazioni il vantaggio di un mercato armonizzato e unificato di 500 milioni di consumatori.

– Nasce la piattaforma delle piattaforme per l’industria europea 4.0 e il lancio della piattaforma europea delle iniziative nazionali sulla digitalizzazione dell’industria (European Industry 4.0).
La piattaforma lanciata dalla Commissione europea riunisce 13 iniziative nazionali esistenti volte a digitalizzare l’industria, ad agevolare la condivisione delle migliori pratiche e a garantire che le misure adottate dagli Stati membri si completino e si rafforzino a vicenda. Così, ministri, Segretari di Stato e leader dell’industria si sono impegnati a collaborare e a lavorare insieme per sostenere la diffusione della digitalizzazione dell’industria in Europa. Nei prossimi 5 anni gli Stati membri, l’Unione europea e l’industria pianificano investimenti congiunti di oltre 50 miliardi di euro per sostenere la digitalizzazione dell’industria europea.

– Infine si aprono nuove opportunità per i giovani nel nuovo mercato del lavoro che comporta la necessità di riqualificare le risorse umane europee alla luce della quarta rivoluzione industriale data dal potere di trasformazione dell’intelligenza artificiale, dei megadati, dell’Internet delle cose, delle comunicazioni mobili o delle tecnologie di codifica a blocchi concatenati.

La Commissione Europea ha annunciato inoltre l’intenzione di avviare un progetto pilota per dare a circa 6.000 giovani laureati l’opportunità di svolgere un’esperienza lavorativa digitale nel periodo 2018-2020. Si tratterà di tirocini retribuiti della durata di 4-5 mesi, indirizzati a studenti di tutte le discipline negli ambiti maggiormente richiesti da piccole e medie imprese. I tirocini si concentreranno su competenze tecnologiche quali cybersecurity, intelligenza artificiale, tecnologia quantistica, megadati e aree più generiche come web design, marketing digitale e sviluppo software.

Fonte: www.trasporti-italia.com