eCall: obbligatoria e di serie la chiamata di emergenza

4 Aprile 2018

Si chiama eCall, “emergency Call”, ed è lʼultimo dispositivo di sicurezza che da ora diventa obbligatorio sulle automobili di nuova produzione nellʼUnione Europea. Dal 1° aprile, infatti, i sistemi di chiamata d’emergenza che si avviano in automatico in caso di incidente saranno montati, obbligatoriamente, sulle vetture e sui veicoli commerciali leggeri.
Un aiuto importante per affrettare i soccorsi in caso di incidenti gravi. In pratica il dispositivo eCall fa partire immediatamente la chiamata dʼaiuto al 112 – individuato come numero dʼemergenza europeo – e grazie alla localizzazione satellitare i soccorritori individuano subito il luogo preciso dell’incidente. Un aiuto concreto, che molti automobilisti già conoscono perché alcuni costruttori già propongono l’eCall tra le funzioni dei loro pacchetti di navigazione. Lo propone persino sulle sue moto BMW, anche se per le due ruote lʼUnione Europea non ne ha ancora stabilito lʼobbligatorietà. Il pulsante dell’eCall può essere attivato anche manualmente da un passeggero a bordo, in caso di sinistro in cui non abbia perso conoscenza.
I costruttori auto hanno avuto 3 anni di tempo per accogliere la normativa europea, votata dal Parlamento di Strasburgo il 28 aprile 2015. Norma che, di conseguenza, impone anche la presenza a bordo di tutte le auto di nuova produzione dei navigatori satellitari, perché solo la localizzazione col Gps consente di avere dettagli precisi sullʼubicazione dei veicoli coinvolti in un incidente. Secondo alcune stime, si calcola che con lʼemergency Call si salveranno allʼincirca 2.500 vite umane lʼanno, senza contare che i tempi di intervento dei soccorsi potrebbero essere più rapidi di circa il 50% (40% in città): un dato fondamentale, che permetterà di limitare il numero delle vittime sulle strade europee, oggi quantificato in circa 25 mila persone l’anno (e 135 mila feriti gravi).
Lʼobiettivo dellʼUnione Europea è di ridurre del 50%, entro il 2020, il numero di vittime della strada.

Fonte: TgCom