Europa: mobilità pubblica e privata in evoluzione

4 Ottobre 2013

Un’indagine realizzata da Bipe in 7 nazioni (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi e Spagna) su un panel di 1.000 persone par ogni Paese, evidenzia che la mobilità sta cambiando: la percentuale di chi sta già facendo ricorso prevalentemente a modalità di trasporto alternative all’auto privata, come i mezzi pubblici o la bicicletta, è già al 53% in Europea.
Ci sono Paesi, come l’Italia o la Francia, in cui l’80% degli intervistati afferma di utilizzare l’auto almeno un giorno alla settimana. Alla situazione in Italia e Francia, fanno riscontro percentuali più basse (attorno al 70%) in altre nazioni con il minimo nei Paesi Bassi (65%) dove l’uso della bicicletta (53%) è primario.
I trasporti pubblici sono utilizzati quotidianamente dal 42% degli spagnoli, contro il 28% dei francesi.
La propensione all’abbandono delle auto durante la settimana lavorativa è in crescita, passando dall’11% della precedente indagine al 14% dell’attuale, con un picco al 19% nei Paesi Bassi.
Tra le cause di questa disaffezione degli olandesi nei confronti dell’automobile c’è soprattutto il costo elevato (78%) che supera la media dell’Europa (71%).
In Germania è anche rilevante l’aspetto ecologico e il 55% degli intervistati attribuisce alle auto una forte responsabilità nell’inquinamento atmosferico, contro il 36% della media europea.
Secondo Bipe la razionalizzazione nell’impiego dell’automobile è già una realtà: il 60% degli europei afferma di aver cambiato abitudini negli ultimi 6 mesi, raggruppando gli spostamenti o ricorrendo ad acquisti in zone più vicine all’abitazione. Il 50%, poi, confessa di aver scoperto i vantaggi degli spostamenti a piedi e il 45% ammette di rinunciare alle partenze in auto nei week end.
Ed è cambiato anche il modo di guidare: il 63% degli automobilisti europei afferma di viaggiare a velocità più basse e di accelerare meno.

Fonte: Clickmobility