FIAB: aperta la seconda edizione di ComuniCiclabili

22 Giugno 2018

FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta annuncia l’apertura della seconda edizione di ComuniCiclabili (www.comuniciclabili.it), il progetto che, nel primo anno, ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a 69 comuni, riconoscendo e valutando l’impegno di ciascuno in politiche e interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta e, dunque, sempre più sostenibile per l’ambiente e per le persone.
ComuniCiclabili, infatti, si pone come primo obiettivo quello di incentivare i territori a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella. Si va ben oltre il semplice conteggio di piste ciclabili presenti, proponendo una vision di “città possibile” che “ispira” il singolo comune già nel momento in cui l’amministrazione compila la scheda di adesione e prende coscienza sia dei risultati raggiunti sia delle molte iniziative che è possibile mettere in campo per migliorarsi.
La seconda edizione di ComuniCiclabili si annuncia con alcune novità. Innanzitutto la validità del riconoscimento ‘Comune Ciclabile’ diventa biennale. Una scelta che, se da un lato permette al singolo comune di utilizzare al meglio il riconoscimento assegnatogli anche in termini di comunicazione, dall’altro lo incentiva a mantenere, e anche a migliorare nel tempo, gli standard di ciclabilità che hanno determinato il punteggio, da 1 a 5 bike smile, indicato sulla bandiera gialla.
Sostanzialmente invariati i parametri di valutazione nelle 4 aree d’intervento che portano all’assegnazione del relativo grado di ciclabilità di un territorio. Da quest’anno, però, si alza gradualmente l’asticella e per candidarsi il comune deve possedere almeno 3 requisiti tra quelli richiesti (erano due lo scorso anno), di cui almeno uno nell’area infrastrutture urbane (“ciclabili urbane” e/o “moderazione traffico e velocità”) e gli altri due nelle restanti 3 aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”).
Vi è una sola significativa novità inserita tra i parametri di valutazione: si tratta della presenza dell’assessore con delega allo “SPAZIO PUBBLICO BENE COMUNE”, poiché “lo spazio urbano è il bene comune per eccellenza delle nostre città e la bicicletta è l’unica vera soluzione per recuperarlo, tutelarlo e valorizzarlo”, dice Alessandro Tursi vicepresidente FIAB e responsabile del progetto.
Creare questa delega ad hoc è per i comuni un’operazione a costo zero e attuabile in tempi stretti, che tuttavia introduce nel dibattito pubblico questo tema fondamentale, che va ben al di là delle politiche pro bici o pro ciclisti, ma induce a riflettere sul concetto stesso di città e di condivisione degli spazi urbani. Non è un caso che di recente ComuniCiclabili abbia stretto un partenariato con l’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, perché ormai il dibattito urbanistico pone sempre più al centro il tema della ciclabilità come indispensabile per la soluzione ai problemi delle aree urbane e dell’economia urbana.

Tutte le info e le modalità su www.comuniciclabili.it.

Fonte: Eco dalle Città