14 Novembre 2025

Il 13 novembre, il Parlamento europeo ha adottato con 379 voti favorevoli, 248 contrari e 10 astensioni la sua posizione sulla proposta della Commissione di modifica della legge europea sul clima per stabilire un nuovo obiettivo intermedio e vincolante di riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.
Flessibilità per gli Stati membri
I deputati ritengono che la transizione verde e il rafforzamento della competitività europea debbano procedere di pari passo. Concordano quindi con la proposta della Commissione di introdurre nuove flessibilità per il raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Dal 2036, sarebbe possibile coprire fino a 5 punti percentuali dell’obiettivo di riduzione delle emissioni nette dell’UE per il 2040 attraverso crediti di carbonio internazionali di alta qualità provenienti da paesi partner. La Commissione aveva proposto un massino di 3 punti percentuali.
Il Parlamento chiede inoltre che le rimozioni permanenti di carbonio a livello nazionale possano compensare le emissioni difficili da ridurre nei settori coperti dal sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS), e una maggiore flessibilità tra settori e strumenti per raggiungere gli obiettivi nel modo più efficiente possibile.
Il Parlamento sostiene anche la proposta di rinviare di un anno, dal 2027 al 2028, l’introduzione del nuovo sistema di scambio delle quote d’emissione ETS2, che coprirà le emissioni di CO₂ derivanti dalla combustione di carburanti negli edifici e nei trasporti stradali.
Revisione dell’obiettivo 2040
I deputati chiedono alla Commissione di valutare i progressi verso gli obiettivi intermedi ogni due anni, tenendo conto dei dati scientifici più recenti, degli sviluppi tecnologici e della competitività internazionale dell’UE. La revisione valuterà lo stato delle riduzioni nette a livello UE rispetto a quanto necessario per conseguire l’obiettivo 2040, le eventuali difficoltà emergenti e il potenziale di miglioramento della competitività industriale europea. Saranno considerati anche l’andamento dei prezzi dell’energia e il loro impatto su imprese e famiglie.
Sulla base delle conclusioni della revisione, la Commissione potrà proporre una modifica della legge europea sul clima, anche per adeguare l’obiettivo 2040 o introdurre ulteriori misure a sostegno della competitività, della prosperità e della coesione sociale dell’UE.
Prossime tappe
Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della legge.
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Fonte: Parlamento europeo