Indra presenta la versione “Unmanned” dell’aereo di sorveglianza marittima P2006T MRI

19 Ottobre 2015

logo-indraIndra, socio ordinario di TTS Italia, ha presentato alla Conferenza Maritime Reconnaissance & Surveillance, che si è tenuta a Londra recentemente, la versione ”unmanned” (senza equipaggio) del suo aereo di sorveglianza marittima P2006T MRI.
Il direttore generale dell’area Sicurezza e Difesa di Indra, José Manuel Pérez-Pujazón, ha colto l’occasione per presentare l’aereo durante la Conferenza. La multinazionale ha portato a termine, all’interno del progetto “Targus”, l’adattamento dell’aereo, che ha già superato i test di viability e una dimostrazione sperimentale.
Al momento, Indra sta lavorando alla fase di certificazione e test del sistema. La Società ha proposto al Governo regionale della Galizia lo sviluppo di queste attività all’interno dell’UAV Development Center che sarà costruito presso l’aerodromo di Rozas (Lugo).
L’obiettivo di questo progetto è quello di commercializzare un UAV ad un costo molto competitivo, inferiore a sei milioni di euro per unità. “Si tratta di un sistema che garantirà un’autonomia di volo di 12 ore, con elevata capacità di sorveglianza marittima, ricerca, soccorso e costi operativi e di manutenzione imbattibili”, ha affermato il direttore generale di Indra Pérez Pujazón.
Il P2006T MRI è stato testato con successo dalla “Guardia Civil” spagnola e da Frontex nell’operazione Indalo, che si svolge ogni estate nella costa sud della Spagna. Inoltre, è stato testato nell’operazione Cross Eye, svolta recentemente nelle acque del Canale di Sicilia e nelle dimostrazioni del sistema Perseus dell’UE realizzate nelle acque del mare di Alboran e del Mar Egeo. La buona performance dell’aereo ha portato l’Agenzia Europea Frontex a selezionare il P2006T MRI per le future operazioni di sorveglianza aerea di frontiere marittime e terrestri.
Il P2006T MRI è stato inizialmente sviluppato da Indra come soluzione di sorveglianza aerea a basso costo basata su un aereo leggero con equipaggio. L’obiettivo era quello di complementare i sistemi di ricognizione costiera che, come il SIVE in Spagna, sono stati installati in diversi paesi per la protezione e sorveglianza delle proprie frontiere marittime.
Per la loro natura, i sistemi di ricognizione costiera forniscono una copertura efficace della zona compresa tra la costa e le 20-30 miglia di distanza. Tuttavia, gli interessi economici dei paesi costieri si estendono oltre questo raggio, fino al limite delle acque territoriali, a 200 miglia dalla costa, o fino alla distanza media tra le coste di due paesi, come nel caso del Mediterraneo, dove spesso le distanze tra le coste dei diversi paesi stabiliscono un ampiezza delle acque territoriali tra le cinquanta e le ottanta miglia.
Garantire il controllo efficace su queste aree, rispondendo al problema dell’immigrazione illegale e con capacità di dare risposta alle crisi umanitarie che essa causa, esige di complementare i sistemi di sorveglianza costiera con mezzi di ricognizione aerea e di superficie.
Il P2006T MRI è stato progettato per coprire queste aree e ha costi operativi più bassi rispetto agli aerei tradizionali per la ricognizione marittima. La miniaturizzazione e la grande riduzione di peso dei sensori radar, a infrarossi e degli Automatic Identification Systems (AIS) necessari per le missioni, ha consentito l’installazione di questi su aerei leggeri progettati in origine per l’aviazione di svago e con bassi consumi.
Il P2006T MRI di Indra può contare, tra le altre caratteristiche, su: una autonomia di sei ore nell’attuale versione disponibile (il nuovo sistema UAV raddoppierà questa autonomia), un consumo di 32 litri di carburante per ora di volo e dei costi di manutenzione estremamente ridotti. Inoltre, l’aereo consente l’installazione e integrazione a bordo del radar Seaspray 5000E (equipaggiamento standard della Royal Navy), di una telecamera nello spettro visibile e infrarosso ad alta risoluzione, un sistema AIS, un sistema radio con campo di azione di 180 miglia nautiche e un terminale INMARSAT. Questo terminale è in grado di trasmettere a una stazione di terra in tempo reale il segnale radar, il video visibile e infrarosso, i dati AIS e i dati di navigazione dall’aereo, in modo che tutti queste informazioni possano essere monitorate da terra in tempo reale.

Fonte: Indra