Intelligenza artificiale: via libera del Parlamento europeo all’AiAct che stabilisce le nuove regole europee

15 Maggio 2023

Via libera del Parlamento europeo all’AiAct, il documento che stabilisce per la prima volta le nuove regole europee per l’intelligenza artificiale. L’obiettivo del provvedimento è quello di garantire uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale tra gli Stati Membri, attraverso nuove regole di trasparenza e gestione del rischio. I deputati promotori del testo mirano a garantire che i sistemi di AI vengano supervisionati da persone formate, che siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Oltre a richiedere una definizione uniforme per l’IA progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico.

Le norme seguono un approccio basato sul rischio e stabiliscono obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio che l’IA può generare. I sistemi di intelligenza artificiale con un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone sarebbero severamente vietati, compresi i sistemi che impiegano tecniche subliminali o intenzionalmente manipolative, sfruttano le vulnerabilità delle persone o sono utilizzati per il punteggio sociale (classificazione delle persone in base al loro comportamento sociale, stato socio-economico, caratteristiche).

Prime norme in assoluto per l’intelligenza artificiale sono state approvate con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astensioni dalla commissione per il mercato interno e la commissione per le libertà civili del Parlamento europeo. Nei loro emendamenti alla proposta della Commissione, i deputati mirano a garantire che i sistemi di IA siano controllati dalle persone, siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Vogliono anche avere una definizione uniforme per l’IA progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico, in modo che possa essere applicata ai sistemi di intelligenza artificiale di oggi e di domani.

I deputati hanno sostanzialmente modificato l’elenco per includere i divieti sugli usi intrusivi e discriminatori dei sistemi di IA come:

  • Sistemi di identificazione biometrica remota “in tempo reale” in spazi accessibili al pubblico;
  • Sistemi di identificazione biometrica remota “postale”, con la sola eccezione delle forze dell’ordine per il perseguimento di reati gravi e solo previa autorizzazione giudiziaria;
  • Sistemi di categorizzazione biometrici che utilizzano caratteristiche sensibili (ad es. genere, razza, etnia, stato di cittadinanza, religione, orientamento politico);
  • Sistemi di polizia predittiva (basati su profilazione, posizione o comportamento criminale passato);
  • Sistemi di riconoscimento delle emozioni nelle forze dell’ordine, nella gestione delle frontiere, sul posto di lavoro e nelle istituzioni educative;
  • Raschiamento indiscriminato di dati biometrici da social media o filmati CCTV per creare database di riconoscimento facciale (violando i diritti umani e il diritto alla privacy).

I deputati hanno ampliato la classificazione delle aree ad alto rischio per includere i danni alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente delle persone.

Prima che possano iniziare i negoziati con il Consiglio sulla forma finale della legge, questo progetto di mandato negoziale deve essere approvato dall’intero Parlamento, con il voto previsto durante la sessione del 12-15 giugno.

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Fonte: Parlamento europeo